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lunastorta

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di lunastorta

  1. Avesse cambiato una volta modulo...
  2. Svendiamo i nostri, compriamo i pipponi ad altro costo. Gli unici affari buoni sono stati Thuram e Kalulu E Kolo, via.
  3. eh vedremo Comprato dal PSG a 95, non ce lo svendono alla metà anche se adesso il valore di mercato è di 30. Poi Chiné chi lo sente?
  4. Giustamente 10 anni dopo aver picchiato la moglie, doveva festeggiare l'anniversario con una bravata. GALERA!
  5. Abbiamo esaurito la pazienza, poi capisco che prude la mano aprire il portafogli per un altro allenatore, ma questo è scarso, dai, si levasse dal.
  6. Capisco il Nabbule gli facesse paura, ma questa è proprio malafede Levatelo dal gatto
  7. Cancellare dalla lista, già e' andata di lusso con Kalulu
  8. Pure gli articoli scritti con l'IA, i pennivendoli cartonati
  9. I pezzi di fogna sempre bello sbuddanarli
  10. ci è andata bene una dagli scarti del Milan, due con Pirlo, speriamo ci sia il tre
  11. Ad inizio 1981, l'allora presidente del River Plate, Rafael Aragon Cabrera, organizzò in terra argentina il 'Primer Campeonato Internacional de Fútbol Infantil', un mini campionato del mondo per squadre di club destinato ai giocatori Under14. Il torneo, non ufficialmente riconosciuto dalla Fifa, fu comunque molto reclamizzato tanto che, per una maggiore risonanza mediatica, le gare della competizione si svolsero negli stessi impianti che avevano ospitato il mondiale di Argentina '78. Unica compagine italiana invitata alla prima edizione di questo 'Mundialito Infantil', fu quella dei nerazzurri dell'Inter che, peraltro, vantava in rosa la presenza di alcuni ragazzini destinati ad una futura ribalta: Minaudo, Pizzi e Mandelli. Trascinata dal baby fenomeno Massimo Ottolenghi, che con ben sette reti in sei partite sarà premiato capocannoniere e miglior giocatore della manifestazione, la squadra meneghina trionferà in finale contro i boliviani del Tahuichi, di fronte ad una platea di circa 70mila spettatori accorsi allo stadio Monumental. I giornali dell'epoca daranno grande risalto all'impresa dei ragazzini del biscione, acclamati ed esaltati da alcune testate al rientro in Italia. I più attenti però notarono che del giovane centravanti che aveva guidato la squadra al successo non vi erano immagini, né interviste, né dichiarazioni di alcun tipo. Sarà il quotidiniano "Il Manifesto" a scoprire poco tempo dopo, il perché di questa assenza: il capocannoniere del torneo, presentato dall'Inter come Massimo Ottolenghi, nato nel marzo 1967, in realtà era il quindicenne Massimo Pellegrini, nato a Frascati (Roma) nel gennaio 1966, quindi non in grado di prendere parte al Mundialito per ovvie questioni anagrafiche. Si scoprì così che erano state falsificate le generalità del giocatore che avrebbe poi permesso all'Inter di vincere il torneo. Lo scandalo esplose in tutta la sua gravità, tanto che la competizione fu sarcasticamente ridefinita "Scandalito": tutto il movimento calcistico italiano venne ancora una volta schernito non solo oltralpe, ma anche al di fuori del continente europeo. Le prime dichiarazioni ufficiali della società nerazzurra peraltro, non smorzarono la polemica ma si rivelarono a tratti grottesche, quasi a voler sminuire la gravità del fatto. Il presidente Fraizzoli, dichiaratosi sin da subito estraneo ai fatti, liquidò i responsabili delle giovanili nerazzurre e fece restituire la coppa ai rivali del Tahuichi. Nel mese di marzo la commissione disciplinare emise una sentenza (confermata poi dalla Caf) con pesanti squalifiche per alcuni dirigenti dell'Inter; il 'prestanome' Ottolenghi venne prosciolto mentre, ironia della sorte, il baby-bomber Pellegrini pagò con ben sei mesi di squalifica, motivati da alcune sue dichiarazioni dalle quali, a detta della commissione, si poteva evincere "... una maturità intellettiva e volitiva dello stesso, il quale, tuttavia, non ha esitato a subire le decisioni volute da altri pur di conseguire un successo per lui e per la sua società...". Di rientro dalla squalifica il ragazzo fece poi il suo esordio in prima squadra, ma la sua carriera a grandi livelli non decollò mai del tutto, finendo per girovagare tra squadre di Serie B e Serie C. Fonte - Serie A Reminder su FB https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid02KzzHDQTQf67gpDDQZ2ahnPq79XskaTKmTUtgN3JiYjtDEzdJdiZK7ATEYRXactWjl&id=100070969099435
  12. Richiamino qualche mezza seka loro e non rompano i coyoni parigini sempre a rompere, fin da Verratti (e lì han fatto bene)
  13. Poi se fossimo anche un pelino fortunati magari qualche punto in più ce l'avremmo, diobau Guarda che occasioni nel finale di tempo
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