Juventus-Falcao, si va avanti: si aspetta il sì del Monaco L'a.d. Beppe Marotta è rientrato a Torino dopo l'incontro notturno a Montecarlo: il Real non affonda, sul tavolo la proposta del prestito e c'è già l'accordo con il colombiano. Il super procuratore Jorge Mendes incontra il club del Principato per valutare l'offerta bianconeraAscolta
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29 agosto 2014 - MilanoÈ tutto nelle mani del Monaco. La frenetica giornata di Montecarlo ha portato a tanti contatti tra l’agente di Radamel Falcao, Jorge Mendes, e i più importanti presidenti europei. I suoi dialoghi con Florentino Perez del Real e Nasser Al-Khelaifi del Psg hanno alimentato l’ipotesi che un grande giro di punte (Benzema a Parigi e Cavani in Premier) allontani il colombiano dalla Juventus. Tanto rumore, però, sinora non ha prodotto nulla. Ecco perché il presidente bianconero Andrea Agnelli e l’a.d. Beppe Marotta hanno atteso con fiducia l’incontro a tarda ora - differito perché Rybolovlev era alla cena di gala al fianco del principe Alberto di Monaco - con i dirigenti del club padrone di casa.
l'ultimo summit — Di prima mattina, l'a.d. bianconero Marotta è rientrato a Torino, dove adesso attende la risposta del Monaco di fronte alla sua richiesta di prestito. E intorno alle 13, a Montecarlo, il super procuratore Jorge Mendes, agente del centravanti colombiano, ha cominciato quello che sarà il faccia a faccia decisivo con il Monaco: sul tavolo c'è solo l'offerta della Juventus. Se il Monaco dovesse rifiutarla, allora Falcao potrebbe restare nel club di Ligue 1.
cautela — Non traggano in inganno le frasi pronunciate a Montecarlo da Beppe Marotta a Mediaset e Sky dopo i sorteggi di Champions. Il dirigente juventino non ama scoprirsi prima del giro di carte finale. Tanto per ricordare l’ultimo suo grande duello, negò l’interesse per Tevez sino all’imboccatura prima del traguardo. Così ieri è stato molto cauto: "Falcao è un bel sogno. Per quanto ci riguarda non c’è nulla di concreto, teniamo buoni i sogni ma non è un’operazione alla nostra portata". La sua strategia è chiarissima, visto che non può permettersi di entrare in concorrenza con chi eventualmente può acquistare il cartellino del cecchino monegasco, venduto un anno fa dall’Atletico Madrid per ben 60 milioni di euro. Meglio agire a fari spenti e aspettare che il Monaco non possa usare l’arma dell’asta.
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l'offerta — Da settimane la Juventus ha preparato il suo piano finanziario che prevede un prestito oneroso e uno stipendio al top, per i suoi parametri, al giocatore. Il budget è di circa 20 milioni di euro, così ripartiti: 12 milioni lordi per l’ingaggio, i restanti 8 al club di Dmitrij Rybolovlev per la cessione temporanea. Il gap con l’attuale salario può essere colmato con un incentivo all’esodo della sua attuale società che non è tenuta a pagare tasse nel Principato. Il Monaco è informato da 10 giorni di questa opportunità. Lo stesso Falcao ha dato un ok di massima. Lui sinora è rimasto tranquillo, senza rilasciare dichiarazioni fuori posto. In segreto, però, ha fatto presente ai suoi dirigenti che non intende rimanere in Costa Azzurra nonostante il ricchissimo ingaggio sino al 2018. Con questi presupposti la Juve si è presentata al summit di ieri a Montecarlo con ragionevoli possibilità di successo. Certo, vanno definiti i dettagli dell’operazione. Va messo nel conto che i monegaschi chiedano più di 8 milioni per il prestito. Soprattutto bisogna capire se il magnate russo s’è convinto al grande passo. È questa l’incertezza maggiore sulla riuscita dell’assalto bianconero.
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