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[ Euro 2016 ] Germania - Italia 5-3 ai rigori
Charlie^ ha risposto al topic di Shaka in Archivio Off Juve
Gigi è gobbo marcio, ma la Nazionale per lui conta più di qualsiasi cosa- 1983 risposte
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[ Euro 2016 ] Germania - Italia 5-3 ai rigori
Charlie^ ha risposto al topic di Shaka in Archivio Off Juve
Che iena che mi sta salendo porca tr0ia- 1983 risposte
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[ Euro 2016 ] Germania - Italia 5-3 ai rigori
Charlie^ ha risposto al topic di Shaka in Archivio Off Juve
Pellè sei una testa di c****- 1983 risposte
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[ Euro 2016 ] Germania - Italia 5-3 ai rigori
Charlie^ ha risposto al topic di Shaka in Archivio Off Juve
No ragà, vedere Leo, Andrea e Gigi in lacrime m'ha fatto salire un magone da paura- 1983 risposte
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[ Euro 2016 ] Germania - Italia 5-3 ai rigori
Charlie^ ha risposto al topic di Shaka in Archivio Off Juve
abbasso i crucchi, W la libertà- 1983 risposte
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L'angolo Del Calciomercato: Indiscrezioni e News
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Calciomercato
Mercato, parla il padre di Pogba: “Real? Sarebbe interessante” Fassou Antoine ha parlato del futuro di suo figlio aprendo di fatto ad un suo possibile addio ORINO – E’ sempre più in bilico il futuro di Paul Pogba e arrivano le parole del padre Fassou Antoine che aprono ulteriori scenari di mercato. Più precisamente si sofferma sulla possibilità di lasciare la Juve per andare a Madrid alla corte di Zinedine Zidane: “Al momento stiamo valutando diverse soluzioni, la cosa principale è che Paul possa giocare in un campionato più importante. Il Real? Si, sarebbe una buona possibilità”. Queste le parole del padre ai microfoni di television Cuatro, parole che danno uno scossone al mercato bianconero con la Juve che adesso potrebbe dire addio a Pogba -
L'angolo Del Calciomercato: Indiscrezioni e News
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Calciomercato
intanto la giornalaccio rosa continua a rompere i c0glioni con Pogba -
ufficiale Daniel Alves Da Silva è un calciatore della Juventus
Charlie^ ha risposto al topic di Morpheus © in Archivio Calciomercato
Benvenuto CAMPIONE!- 452 risposte
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[ Ottavi di finale /// Euro 2016 ] Italia - Spagna 2-0
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Off Juve
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[ Ottavi di finale /// Euro 2016 ] Italia - Spagna 2-0
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Off Juve
solo a guardare quelle labbra divento cieco -
[ Ottavi di finale /// Euro 2016 ] Italia - Spagna 2-0
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Off Juve
Sono contento di incontrare ancora i crucchi, perchè sarà di nuovo una gran legnata nei denti per i krapfen -
[ Ottavi di finale /// Euro 2016 ] Italia - Spagna 2-0
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Off Juve
Il migliore in campo -
[ Ottavi di finale /// Euro 2016 ] Italia - Spagna 2-0
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Off Juve
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[ Ottavi di finale /// Euro 2016 ] Italia - Spagna 2-0
Charlie^ ha risposto al topic di - Domenico - in Archivio Off Juve
GODO PENDEJOS DE MIERDA -
ufficiale Alvaro Morata ritorna al Real Madrid. Esercitata la "recompra"
Charlie^ ha risposto al topic di Morpheus © in Archivio Calciomercato
assunto che si avvicina di parecchio alla verità, credo -
Sottoscrivo al 100%
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Un equivoco di nome Alvaro di Claudio Pellecchia Morata torna al Real, quindi. Previsto e prevedibile, a meno che non si vivesse in un mondo di fiaba in cui da Madrid avrebbero dovuto farci un favore (su un giocatore comunque loro) perché gli stiamo simpatici. Detto che il “poi si vedrà” con cui Marotta ha concluso l’annuncio dell’esercizio del diritto di recompra si presta a mille e una interpretazioni (anche se, personalmente, dubito che ci si avvicini alle richieste economiche di Perez), si rendono necessarie alcune valutazioni. In primis sull’effettiva utilità di concludere un’operazione di questo tipo. Di fatto, nell’estate del 2014, la Juventus si è assicurata per 20 milioni di euro le prestazioni di un giocatore che se avesse fatto bene (come poi, tra alti e bassi, ha fatto) non sarebbe stato più suo (a fronte di un corrispettivo economico relativamente basso per i parametri del mercato attuale), se avesse fatto male avrebbe comunque pagato troppo. Il tutto in un biennio che ha visto almeno altre due operazioni rivedibili: il prestito secco di Cuadrado (che tornerà al Chelsea) e la cessione in prestito biennale con diritto di riscatto di Coman al Bayern Monaco. Con modalità che competerebbero a un Sassuolo più che a una Juventus, al netto di tutti i discorsi sul gap economico con le big europee ancora da colmare. Ci sarebbe poi da approfondire l’aspetto tecnico. Morata è un attaccante moderno e di sicuro avvenire. Magari un po’ troppo umorale, ma certamente uno dei profili richiesti per fare la differenza in Europa, con tanto di cinque reti nelle ultime cinque della fase a eliminazione diretta della scorsa Champions a certificare la bontà dell’assunto. Il fatto che, in due stagioni, non si sia puntato decisamente su di lui fin dall’inizio è una delle pochissime cose che mi hanno lasciato perplesso nella gestione della rosa da parte di Massimiliano Allegri. Anche il ragazzo ci ha messo del suo, ovviamente, mancando della necessaria durezza mentale in determinate circostanze. Ma si tratta(va) pur sempre di un 23enne alla prima vera esperienza agonistica dopo che per anni era stato avvolto nella bambagia di Valdebebas; con i numeri che, tutto sommato, sono ancora dalla sua parte. Non sempre si è al cospetto del Dybala di turno, già pronto sotto il profilo tecnico e psicologico: sarebbe stato, quindi, necessario accordargli la giusta fiducia anche nei periodi in cui (come tutti gli altri) non ne beccava mezza, invece di panchinarlo alla prima partita un po’ così. E chissà che poi, a quel punto, non sarebbe stato il ragazzo stesso a forzare la mano facendo leva sulla sua volontà di restare. Ma tutto passa in secondo piano rispetto all’aspetto fondamentale dell’intera faccenda. E’ noto che, in sede di trattativa, la recompra fosse la conditio sine qua non del Real per sedersi intorno a un tavolo. Segno che, comunque, in Spagna volessero mantenere il controllo sul giocatore. Senza pretendere di voler insegnare il mestiere a nessuno, tanto meno a Marotta, mi sarebbe piaciuto che lo stesso declinasse fin dall’inizio questa formula capestro, per i motivi di cui sopra. L’incertezza, tecnica e non, non può e non deve appartenere alla Juventus che, invece, si è ritrovata a convivere, per sua scelta, con una spada di Damocle che alla fine è caduta. La speranza è che almeno sia stata un’esperienza da cui trarre i giusti insegnamenti per il futuro. p.s. Morata vale i 65 milioni richiesti dal Real? Ovviamente no. Ma, piaccia o non piaccia, nel mercato dominato da sceicchi e petrolieri attaccanti di 23 anni in grado di impattare fin da subito in Champions tanto costano. E, per non alimentare futuri rimpianti, sarebbe consigliabile evitare formule di acquisto controproducenti e che fanno il gioco di chi vuoi spodestare dai piani alti dell’Europa che conta. p.p.s Arkadiusz Milik is the way. A titolo definitivo, possibilmente.
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Un bel contributo di Terlizzi sull'argomento Su Morata, i compromessi e il peso della realtà Ve li ricordate i discorsi che si facevano due anni fa su Morata? Fa bene la Juventus ad accettare una tale scelta? Chi è Morata? Facciamo come il Sassuolo, ma siamo matti? Quelle domande e chiacchiere ritornano oggi d’attualità dal momento in cui il Real Madrid ha esercitato il diritto di riscattare il giocatore versando nelle casse bianconere i 30 milioni previsti dal contratto. Possiamo interrogarci sul senso di questa operazione e trarre qualsiasi conclusione, ma è corretto impostare il ragionamento tenendo presente la realtà dei fatti. Anche se l’arco temporale sembra essere breve, due anni nel mondo del calcio possono segnare diverse epoche: la forza economica della Juventus attuale non può essere paragonata a quella di ventiquattro mesi fa. Il tempo non è scorso inutilmente per una società che è in evoluzione anche sotto l’aspetto economico-finanziario: acquisti onerosi come quelli di Dybala prima e Pjanic poi non erano possibili nel passato. Questo significa che il contesto è fondamentale in qualsiasi ragionamento e l’acquisto di Morata va inquadrato in quel preciso scenario che vede protagonista una Juventus alla ricerca dell’assestamento in Europa con la necessità di ringiovanire globalmente la rosa alzando contemporaneamente la qualità complessiva. Morata venne individuato come un acquisto sostenibile economicamente e il suo profilo ritenuto adatto per crescere alle spalle della coppia Tevez-Llorente; il campo ha dato ragione alla scelta della dirigenza bianconera. Nel momento in cui venne avviata la trattativa col Real venne imposta la questione della recompra, pratica spesso abituale per la società spagnola, come argomento senza il quale l’affare non sarebbe mai stato portato a fine: era un prendere o lasciare, senza nessuna possibilità di mediare sul punto. La Juventus ha voluto fortemente Morata tanto da accettare questo compromesso e una situazione in cui non sarebbe stata nel futuro in grado di gestire la permanenza del giocatore; ha ragionato appunto da società, guardando a quanto avrebbe potuto aiutare quell’acquisto nell’ottenimento dei risultati sportivi. Si potrebbe dire che con quei soldi si poteva prendere un altro giocatore (chi? Iturbe?), che si poteva alzare la cifra della recompra, ma in questa trattativa il Real ha sempre comandato le danze: non ha voluto mollare il giocatore tenendosi la possibilità di riportarlo a Madrid o di venderlo nuovamente. Dovremmo smetterla di considerare le società estere come guidate da dilettanti allo sbaraglio mentre le nostre sono gestite da menti illuminate; il Real ha fatto delle operazioni senza senso (come tutti i club del mondo), ma questo non significa che debba sempre muoversi in maniera illogica e irrazionale. Da tifosi si è portati a ragionare diversamente, a fare discorsi di princìpi, a non accettare compromessi, a pensare che la Juventus sia un club in cui tutti stanno bene e che non vogliono lasciare, ma la realtà è più complicata: chi è al comando di una società accetta continuamente mediazioni puntando a ottenere il massimo delle prestazioni. Devono essere pragmatici, non idealisti. Come lo sono i giocatori, professionisti che puntano a guadagnare tanto e bene oltre che vincere: oltre la Juve ci sono altre società (poche) che possono garantire sia vittorie che soldi. I dirigenti accettano questo scenario e sanno che la permanenza di un calciatore può essere di una durata media di 3-4 anni; i tifosi ragionano diversamente e pensano che il loro club sia il migliore e non possa essere abbandonato: vale per un Morata che torna al Real, è il Real eh, o che può andare a un Psg o Chelsea, come per Pjanic che sceglie di lasciare la Roma. La Juventus ora ha una forza economica maggiore, ma ci saranno sempre delle occasioni da cogliere a determinate condizioni e situazioni in cui dovrà fare i conti con la realtà; è la stessa logica di un’operazione come quella di Cuadrado, arrivato in prestito secco, che ha dato ottimi frutti sul campo, acquisti che rappresentano eccezioni e non la norma. La dirigenza ora è chiamata alla scelta di come completare il reparto d’attacco: lo scenario Morata era ampiamente prevedibile a tal punto che è impensabile che non siano già state valutate alternative (che prevedono anche un eventuale nuovo acquisto del buon Alvaro). Siamo al 22 di giugno, tempo per acquisti ne abbiamo.
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Si, ma quante volte è partito titolare? Non voglio discutere sul reale o presunto valore di Alvaro (c'è un topic apposito), però chiunque capisca di calcio sa bene che Morata non è un giocatore qualsiasi, aldilà dei numeri.
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la domanda è... sostituirlo con chi?
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Io credo che la Juventus avrebbe dovuto offrire di più, insomma prenderlo e basta, senza recompre o prestiti. Paratici e Marotta hanno creduto da subito nelle potenzialità del ragazzo. Non dico che avrebbero dovuto offrire cifre folli, ma spendere 20 milioni per avere un giovane forte e al contempo avere una spada di damocle che ti pende sul groppone, col senno di poi, è stato un errore. Comunque sia, è andata: non rimprovero nulla alla società, come è stato detto da altri utenti, è stata la contingenza a partorire questo tipo di operazione. Adesso per fortuna non siamo nelle stesse condizioni di due anni fa, e spero vivamente che operazioni di questo genere non siano più ritenute necessarie da chi di dovere in società.
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lo spero con tutto il cuore
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Il topic non riguarda Alvaro direttamente, Morata è stato preso solo a titolo di esempio. Discorso simile vale anche per Cuadrado, ovviamente.
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è esattamente questo che mi fa andare in bestia.