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RegularCreep

Tifoso Juventus
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  1. La giornalaccio rosa fa della fiction? Gioca al gioco dell'impossibile? Ma perfetto! Giochiamo un po' anche noi. Oh, è evidente che, come nei migliori film, ogni riferimento a fatti accaduti e persone realmente esistite è puramente causale... State attenti: è una storia un po' complessa, magari va riletta due volte per capire gli snodi, ma io amo la fiction all'italiana, e bisogna stare nello stile: poca furbizia, tanto aumma aumma, e come viene viene. Supponiamo allora che, nel campionato di serie A di Pallonia, una squadra decida di farne fuori un'altra. Si dà il fortuito caso che la squadra Tizia, che odia Caia al punto da volerla cancellare, sia in stretti, strettissimi rapporti con i vertici delle telecomunicazioni di Pallonia. E allora, tramite i suoi "agganci", Tizia fa preparare da una ditta (tenetela a mente, questa ditta...), accedendo a materiale selezionato fra "materiale a strascico" raccolto per altri motivi, un "excerptum", un riassunto accusante e condannante contro Caia. Un bel predigerito nel quale, depurata la pappa (dove Tizia è anch'essa presente, anzi è la protagonista dei peggiori illeciti) sembra che illeciti ne commetta solo la povera vittima predestinata Caia. Tizia, attraverso canali informali, fa arrivare il predigerito ad amici ben inseriti in ambito giudiziario e investigativo. Questi amici, però, mica possono dire: scusate, abbiamo un predigerito di Tizia, dal quale parrebbe che Caia sia il demonio. No, devono seguire le regole di Pallonia. Che fare, mannaggia? Pensa che ti ripensa, ecco il colpo di genio! "Ma scusa - si dicono -, a noi chi ci controlla? Chi verificherà mai, dopo aver detto che abbiamo ascoltato 170.000 "contatti", se questi 170.000 contatti esistono davvero? Noi facciamo dei bei DVD vuoti, dove ci starebbero 170.000 file audio, e un paio pieni, dove ci stanno davvero i file audio del predigerito. E così, andiamo in aula. Quelli di Tizia hanno promesso che sarà una tale ondata, che quei disperati di Caia patteggeranno al volo. E a noi chi ci tocca? E chi vuoi mai che controlli?". Detto, fatto. Caia viene inquisita, accusata. I giornalisti amici di Tizia ricevono anche, già infiocchettata, una bella selezione del predigerito, dove quelli di Caia appaiono mostri truffaldini, ladri di partite, accomodatori di gare. Un vero pogrom mediatico-sportivo. E Caia viene penalizzata, retrocessa, derisa, distrutta. Ma ecco che... qualcosa va storto. Uno di quelli di Caia... non patteggia, questo cretino. E chiede i famosi DVD, perché i suoi avvocati sono così fessi, da voler pagare 25.000 pallondollari per ascoltarsi tutte le 169.000 telefonate inutili, che "non rilevano", "non interessano". Fanno per aprire i DVD e... non si aprono. Non c'è nulla, in quei DVD. Ci sono solo, in un paio di essi, le telefonate di Caia. Che fare? Urlare al complotto? Piangere? Chiedere aiuto? Non si può. A Pallonia (ricordate?) i giornalisti tengono famiglia, e sono tutti tanto amici di Tizia. Ma uno degli amici degli avvocati ha un'idea e... scova la ditta! La ditta, quella che ha fatto il lavoraccio, il riversamento, che ha preparato il predigerito. Vuoi vedere che... loro hanno una copia della carne cruda. Ce l'hanno (sono furbi, a Pallonia...), ed ecco qua 169.000 "contatti" che non c'erano, CHE NON CI DOVEVANO ESSERE, che quelli di Tizia pensavano... non ci fossero più (fessachiotti...). E indovinate che fa la gente di Caia? La stessa cosa che fecero quelli di Tizia: ne dà un po' alla stampa (4 giornalisti in croce che sono orfani e single), e un po'... le porta in aula. Oh, quelli di Tizia ci rimangono pure male. Sotto sotto, però, un po' si spaventano. Ma a rimanerci peggio son quelli delle indagini. Che lasciano filtrare una notizia incredibile: "Ma questi di Caia, quelle telefonate come le hanno avute?". E però, mica possono dire che loro, nei DVD, non ce le avevano messe... E allora dicono: eh no, questi i DVD non se li sono venuti ad accattare mai. E i giornalisti del bonifico, un po' pappagalli: "Eh già, voi di Caia, ma come vi permettete? E non rompete le balle con sta storia che le avete avute, che non importa, che quelli di Tizia... NO! Perbacco! COME AVETE AVUTO QUELLE TELEFONATE?" Come finisce? Mica lo so! Ah non ve lo avevo detto? Che sbadato. La storia non è ancora finita. Appena mi viene in mente altro, ve lo scrivo. Promesso! Viva Pallonia.
  2. Eh, ma allora non basta mai... E invece basta. Il Don Quijote servirebbe per trascinarli in tribunale. Per la giustizia sportiva, ce n'
  3. Se fossi Auricchio, allora direi: ecco la prova della cupola interista, l'Internazionale vince! Ma sarò più sottile. Sono d'accordo con te: senza "Calciopoli", si sarebbe continuato a contendere lo scudetto sul campo. Dopo, vince solo l'Internazionale. E allora... Allora fino ad oggi abbiamo molte telefonate dell'Internazionale, che sono illeciti sportivi consumati, ognuna da art.6. Ciascuno da retrocessione. Se, però, si dimostrasse che l'Internazionale ha scientemente generato un'iniziativa economico-mediatica, magari attraverso atti illeciti, tesa a formare il "fenomeno" giuridico-sportivo denominato "Calciopoli", col fine di dominare il calcio italiano sotto ogni aspetto, ecco che la retrocessione diventa radiazione. Come dimostrarlo? Beh certo, occorrono documenti forti. Che so, un memoriale dove questo sia scritto a chiare lettere... Ops! Ma non basta. Occorrerebbe magari una rete di spionaggio industriale posta in essere con intercettazioni. Ops! Ma non basta ancora. Occorrerebbe che questo spionaggio industriale si spingesse all'utilizzo di investigatori privati che pedinino calciatori, arbitri e dirigenti, e magari facciano qualche verifica patrimoniale illegale (sarebbe gravissimo su un arbitro e persino familiari, gravissimo!). Indovina? Ops! Sai che ti dico? Oh nooooo... Ma allora... è tutto vero!
  4. Ti ricordo che, per la giustizia sportiva, il concetto di prova in senso penale non esiste. Non esisteva prova alcuna della "cupola moggiana": la Juventus ha subito la revoca di due scudetti ed è stata retrocessa. Alla giustizia sportiva basta una telefonata. In quella Facchetti-Bergamo emersa ieri sera si parla con assoluta chiarezza di trattamento favorevole per arbitri che favoriscano l'Internazionale. Quella telefonata, da sola, è prova "sportiva" di illecito consumato e permanente. Come lo sono molte altre sempre dell'Internazionale Se invece cerchi la prova che l'Internazionale avesse l'intenzione di creare un sistema egemone, ce l'ha regalata il figlio di Facchetti, facendoci dono del "Memoriale" dove si spiega quando e con chi (Unicredit, Telecom). Le modalità sportive sono nelle telefonate succitate.
  5. Esatto. Far parlare gli avvocati, mediaticamente, è un errore: gli avvocati ce li hanno i delinquenti. Era lì a coordinare che il detto e il non (ancora) detto fossero vantaggiosi.
  6. Puoi starne certo. E' ridicolo che Liguori continui a dichiararsi romanista. Le ragioni per cui lo fa sono affari suoi: Liguori
  7. Mi sembri una persona equilibrata, e allora faccio a te una domanda alla quale io, come tifoso juventino, potrei dare una risposta viziata. Tu affermi: annulliamo, fra l'altro, gli "spostamenti di scudetti del 2006". Va bene. Io qui posto un estratto dell'Albo d'Oro del Campionato Italiano di Calcio di Serie A. Titoli Assegnati 2006-07 Internazionale 2007-08 Internazionale 2008-09 Internazionale Te la senti di affermare che questi tre campionati, alla luce di quanto chiaramente emerge a carico dell'Internazionale, non siano il frutto della riuscita, tramite la devastazione della Juventus, del sistema di potere che con tutta evidenza l'Internazionale cercava di porre in essere da almeno due anni? Ovvero, tu te la senti di affermare che questi tre scudetti sono stati assegnati "regolarmente", dopo che con certezza il pogrom ai danni della Juventus e degli arbitri sgraditi all'Internazionale (sacrificati perché "amici di Moggi", facile giochino) aveva generato un clima di terrore e obbligo (altro che sudditanza psicologica!) a favorire l'Internazionale, se si teneva a continuare ad arbitrare (si fan soldi a arbitrare, non prendiamoci in giro...)? Tu te la senti di dire che questi tre Campionati sono regolari, dopo che per quisquilie ne sono stati annullati due, e la Juve cacciata in B per... per CHE COSA? Grazie.
  8. A chi dice che poteva andare meglio, ricordo che fino a pochissimo tempo fa sarebbe stato impensabile anche solo immaginare una trasmissione dove Moggi potesse portare le sue tesi, dove venissero fatte ascoltare telefonate dell'Internazionale che costituiscono gravissimi illeciti sportivi, dove un conduttore zittisse in malo modo il linciatore professionista (per storia personale, politica e giornalistica) Liguori. Una trasmissione dalla conduzione equilibrata. Vinci si è dimostrato un grande professionista. C'è di che ringraziarlo. Non dobbiamo pensare al tifoso (quello non cambia idea), e nemmeno all'informato calciofilo (quello se la fa da solo). Dobbiamo pensare allo spettatore occasionale e disinformato. E grazie alle urla di Liguori, a "Coniglio Balbettante" Bartolozzi, all'ironia di Luciano Moggi, alla competenza e alla serietà di Prioreschi, all'acume di Penta, alla professionalità del servizio finale, ieri sera chiunque non poteva che uscire dalla trasmissione esclamando: ma allora non era solo Moggi! e... hai visto l'Internazionale? Due sono le cose che ho notato, due sensazioni forti. La prima. La difesa di Moggi ha un asso nella manica per ciò che concerne le "schede svizzere". Lo credo proprio in virtù del fatto che hanno lasciato parlare laddove sarebbero potuti intervenire. Addirittura, mentre nel finale Penta intendeva replicare sull'argomento, si è sentito (per chi ha orecchie fini) chiaro Prioreschi alle sue spalle che lo richiamava al silenzio: "Nicola!". Ottimo, e bravo Prioreschi, persino superfluo che lo dica io. La seconda. La strategia di Moggi sulla vicenda sta cambiando. Sta cambiando specialmente sulla questione "giustizia sportiva". Ci sono stati almeno 3 attacchi frontali di Moggi contro l'Internazionale, e la telefonata che ha aperto la trasmissione è l'incredibile inedito dal quale chiaro si evince, esplicitamente: se un arbitro vuole fare carriera, deve favorire l'Internazionale. Ricordo a tutti che Bertini, l'arbitro in questione, la ha avuta stroncata! Si cercava la pistola fumante? Eccola, altro che "cupola moggiana"! L'Internazionale chiedeva un SISTEMA di favori. E lo otteneva. E' da radiazione, e tutte le "grigliate di Moggi", compreso contorni, pesano un grammo rispetto all'enorme tonnellaggio della certezza che deriva da questa pazzesca telefonata fra il presidente dell'Internazionale e Bergamo. Il presidente dell'Internazionale ridacchia, mentre il designatore afferma che per fare carriera occorre favorire l'Internazionale. Un arbitro, quello in questione, ha la carriera distrutta. E poi parliamo di Moggi? Ma vogliamo SCHERZARE? Ho forte l'impressione che si stia per saldare una posizione comune fra la difesa Moggi, la Juventus, la Lazio e altre società, se vorranno. E' stato detto anche nell'ottimo servizio da Zampini e Angelini, che ringrazio per lo stupendo lavoro.
  9. Comunque, stasera Liguori ha gettato la maschera. Questo signore
  10. Signori, avete appena visto come si mette a tacere un giornalista in malafede. "Tu hai dei datori di lavoro". E Liguori impallidisce.
  11. Addosso all'Internazionale, vera vergogna del calcio europeo. Art. 6 come se piovesse. "L
  12. Per favore, non scherziamo nemmeno. Bergamo dice: "Adesso ha capito come si cammina, meglio tardi che mai". Con questo, garantisce al di l
  13. "Ha capito, ora, come si cammina". Signori, la Cupola. Ecco a voi Morattopoli.
  14. Presto capiranno che il contentino non basta. Volevamo giustizia. Ci hanno risposto: non avrete nulla. Adesso ci vogliono restituire ciò che è sempre stato nostro. Ma noi, ora, vogliamo tutto. Compresa l'Internazionale in LegaPro.
  15. I Troiani si distrassero un attimo dopo 10 anni d'assedio, e tirarono dentro le mura un cavallo di legno bello pieno di Achei. Dove non pot
  16. Di solito, questi lanci rendono praticamente certo che ci
  17. Ottima notizia. Il mainstream giornalistico è il passo finale. So che parteciperanno grandi professionisti della comunicazione, quindi siamo tranquilli. Non sarà superfluo, comunque, ripassare alcuni assiomi della comunicazione in TV, e alcuni elementi contingenti... 1) Lo spettatore non mantiene a lungo l'attenzione: segue il filo del discorso massimo per 30 secondi e due passaggi logici. Interventi brevi, aperti e chiusi dallo stesso concetto: Moggi è una vittima. 2) Il pubblico televisivo ama il litigio, ma fa il tifo per i deboli. Lasciare urlare è sempre una buona tattica. Finita l'urlata, si gioca la carta migliore, si lancia l'accusa peggiore. 3) Non bisogna avere paura di essere scorretti. Altrimenti, lo saranno gli altri per primi. 4) Faccenda Facchetti. Gran parte della strategia degli interisti consisterà nello stigmatizzare "il vergognoso attacco" alla "santa figura" di Facchetti. Occorre ribaltare contro di loro il giochino. Esempio: Facchetti compie degli illeciti, si sente che è a disagio, ma li compie perché l'Internazionale (Moratti...) glielo ordinano. Facchetti dunque vittima --> ma chi offende Facchetti è l'Internazionale. MOLTO IMPORTANTE la struttura della strategia mediatica per silurare la Juve è stata, in soldoni, questa: IF Moggi = Mostro = Ladro AND Juve = Moggi THEN Juve = Mostri = Ladri --> DAMNATIO (e CONDEMNATIO...) della JUVE. Non esiste struttura logica che possa scalfire questa struttura emozionale! E dunque, la strategia di comunicazione deve essere emozionale, e deve SOSTITUIRE prima a Moggi un nuovo mostro, e quindi estendere la mostruosità a una nuova squadra. Non c'è altra via... E dunque: IF Moggi = Vittima di Complotto THEN Juve = Vittima di Complotto IF Intercettazioni Internazionale > Intercettazioni Juve AND Moratti = Mandante (Facchetti = Vittima, mi raccomando) THEN Moratti = Bugiardo (in Italia, peggio che Ladro) Internazionale = Peggio che Ladri = VERI COLPEVOLI Da dannare e condannare, riabilitando la Juve. Non è un lavoro facile. Ma si sapeva prima. Occhio alla penna: proprio in questi minuti, "loro" sono a lezione da professionisti del settore... E ricordate: non occorre spostare voti! Un interista resta interista, uno juventino juventino. L'obiettivo è generare verso l'Internazionale lo stesso sdegno fra i neutrali che loro, grazie ai professionisti suddetti, generarono contro di noi nel 2006. Sempre lucidi su questo.
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