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Anth_Hardy

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Anth_Hardy

  1. Può anche essere, anzi credo sia la chiave di lettura più accreditata, così a naso
  2. C'era na fissa qua dentro per sto giocatore che me lo fecero comprare a Fifa Nu cess
  3. Auguri vecchiardi e vecchiarde
  4. Sconfitta che brucia. Dopo 6 mesi che non subivamo una sconfitta, ciò che è successo oggi non doveva accadere. Vergognosi tutti, dopo Sassuolo tutti campioni, con oggi tutti koglioni. Abbiamo fatto una figura di melma internazionale, roba che anche i tifosi dell'Atletico Micatanto ci prenderanno in giro per eoni. Allegri da cacciare, squadra da rivoluzionare. Vendere IMMEDIATAMENTE Pogba, oggi in campo non si è visto per niente: INESISTENTE. Testa bassa e lavorare, perchè a scudetto vinto e con la prossima partita che sarà una festa, non andiamo da nessuna parte. Marotta dimettiti e via Paratici dalla Juve
  5. Giornata no. È uno degli schiaffi che ogni tanto abbiamo bisogno di prendere. Meglio perdere oggi e trovare quegli stimoli, che mancano, per la coppa italia. Mentalmente scarichi oggi. Alla fine è una sconfitta indolore, meglio oggi che il 21.
  6. Meglio se la perdiamo, mentalmente siamo scarichi e una sconfitta può dare le giuste motivazioni per inerzia in vista della coppa italia
  7. Non vedo l'ora che inizi la partita, anche se abbiamo gia vinto vedere la Juve è sempre una grande emozione
  8. Ho capito il senso della frase. Ma a primo impatto ho pensato: "mo ha detto la supercazzola alla Marotta"
  9. Recuperati lui e Chiellini Ecco perché si è rotto Khedira ieri, troppi giocatori sani tutti insieme non li possiamo avere
  10. Beppe, hai sentito? Possiamo risparmiare soldi per i viaggi scouting in Brasile!
  11. A me piace, però non ha un ruolo ben definito e ha poca personalità. Buono giusto per fare la controfigura di Megamind
  12. Allegri, rinnovo! Il tecnico ha prolungato il suo rapporto con la Juventus fino al 30 giugno 2018 Ha condotto la Juve a completare uno storico Quinquennio di vittorie, con due scudetti consecutivi uno più esaltante dell’altro, conditi da una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e dalla certezza di essere tornata tra le big d'Europa. Ha capitalizzato il patrimonio d'esperienza del gruppo, lanciato i più giovani, ha fatto crescere tecnicamente e tatticamente ogni singolo elemento della rosa. Ha stregato i tifosi, che gli anno tributato il doveroso omaggio nell'ultima partita, riconoscendolo come il condottiero di una squadra fantastica. Ora, ha legato il suo nome alla Juventus per altri due anni: Massimiliano Allegri ha infatti posto la firma sul rinnovo del contratto sino al 30 giugno 2018. Una firma che, conoscendolo, non sarà altro che un nuovo punto di partenza: «Ripartiamo da zero, quello che abbiamo fatto è stato bellissimo ma è il passato: è solo con fame e pazienza che possiamo ripeterci!», fu il tweet, quasi profetico, inviato ad inizio stagione, il 6 agosto. Due giorni prima della conquista del suo terzo trofeo alla Juve in poco più di un anno solare, ovvero la Supercoppa Italiana. Massimiliano Allegri, insignito della Panchina d’Oro, ha vinto lunedì il suo terzo tricolore, entrando così nella top 10 dei tecnici più scudettati dopo Trapattoni (7), Capello e Lippi (5), Carcano e Felsner (4). ≯ «La serie A non è la finale dei 100 metri ma una maratona: serve pazienza per trovare il ritmo giusto», scrisse il 23 agosto, con la serenità e la calma che contraddistinguono i forti. Due virtù trasmesse a un gruppo di fuoriclasse che, unanime, ne riconosce la leadership. Fatta di umanità, dedizione e conoscenza della materia. Ripercorrendo in avanti tutti i suoi tweet, da settembre in avanti, si comprende bene la sua idea di calcio: «Sacrificio, orgoglio e campioni che non sbagliano»; «essenzialità nelle giocate»; «pratici ed intelligenti, i risultati si ottengono con impegno e testa, #unpassoallavolta»; «orgoglio, reazione e maturità nella gestione»; «grintosi, ordinati e concreti»; «solidi dietro, decisi in mezzo e precisi davanti»; «concentrazione»; «pazienza e determinazione»; «volevo incoscienza, i ragazzi hanno messo anche intelligenza e concretezza», «divertirsi in campo, i risultati sono solo una conseguenza»; «essenzialità e ordine» ma soprattutto, il celebre «fare o non fare, non c’è provare». Con le mani sul volante, #finoaltraguardo. Il tutto condito, come abbiamo scritto nel giorno della matematica conquista del Tricolore, «da soluzioni tattiche geniali: ora [infatti] la Juve non solo sa cambiare modulo durante la partita. Lo sa fare durante la stessa azione, passando dalla difesa a tre a quella a quattro nello spazio di pochi secondi». Se qualità delle giocate, abilità di pensiero e occupazione degli spazi con intensità sono le premesse tecniche dell’ennesimo capolavoro, quelle umane sono invece radicate nella capacità di stemperare la tensione. O meglio, di tenerla al giusto livello, aiutando i suoi campioni a diventare fuoriclasse, giorno dopo giorno. Sono questi i principi che la Juventus ha deciso, orgogliosamente, di sposare per altri due anni. Per continuare, insieme al suo mister, quel percorso di crescita di una squadra che non pone limiti alle proprie ambizioni.
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