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Anth_Hardy

Tifoso Juventus
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  1. La Juventus batte il Porto e dopo due anni torna a giocare un quarto di finale di Champions League. A festeggiare sono non solo i tifosi ma anche i "cassieri" di Corso Galfer che, grazie agli introiti UEFA derivanti dal market pool, ai ricavi da botteghino e ricchi cotillons, vedranno recapitarsi un assegno da oltre 100 milioni di euro (Euro Centomilioni/00). Il calcolo è presto fatto. Alla luce di quanto reso ufficiale dalla Uefa lo scorso novembre, la quota relativa al market pool distribuito alle squadre italiane nella passata edizione della Champions League è stato di € 111,6 milioni. In attesa dei dati ufficiali e salvo conguagli, ipotizzeremo, anche per comodità di calcolo, in € 111 milioni. La quota di market pool destinato alla federazione italiana e sottraendo circa € 11 milioni destinati alla Roma eliminata ai play-offs, otterremo che della prima metà (quella distribuita in base ai risultati nel campionato nazionale precedente) del market pool (€ 50 milioni), alla Juve spetterebbe la somma di € 27,5 milioni ovvero il 55%, mentre al Napoli il 45% (€ 22,5 milioni). La suddivisione della seconda metà del market pool dipende dal numero di partite giocate da ciascuna squadra rispetto al totale di quelle disputate dalla federazione di appartenenza. Alla luce dell'eliminazione Napoli agli ottavi di finale, otterremo che dei 50 milioni a ciò destinati, € 27,8 milioni (10 partite disputate su 18 totali, il 55,55%) saranno destinati ai torinesi, € 22,2 milioni ai partenopei. A conti fatti, dunque, la sola qualificazione ai quarti di finale vale per le casse di Corso Galfer circa € 87,5 milioni così composti: market pool per € 55,3milioni, partecipazione al group stage per € 12,7 milioni, premi partita per 7 milioni (4 vittorie e 2 pareggi), accesso agli ottavi per 6 milioni e bonus per accesso ai quarti per € 6,5 milioni. A tali introiti andranno sommati gli incassi delle quattro partite casalinghe fin qui disputate (€ 9.078.013) oltre al botteghino previsto per la partita dei quarti (oltre 3 milioni stimati) ed € 1 milione quale bonus previsto dal main sponsor Jeep per l'accesso ai quarti di finale. Un totale complessivo, dunque, di oltre 100 milioni di euro ed un incremento di € 15 milioni rispetto al 2015/16 quando gli incassi relativi alle quattro partite casalinghe di Champions League ammontarono ad € 8,8 milioni (€ 8.783.053) che sommati ai 76,2 milioni tra premi e market pool fecero registrare in bilancio ricavi per € 85 milioni circa. A beneficiarne sarà il bilancio dell'esercizio in corso la cui semestrale pubblicata qualche giorno fa ha fatto registrare utili per € 72 milioni ed un incremento del fatturato pari al 54% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La Juventus si appresta, così, a chiudere un ulteriore bilancio da record quasi a voler sancire la continuità dei risultati sportivi fin qui conseguiti, consapevole dell'importanza che la vetrina europea riveste sui suoi conti.
  2. Un paio di occasioni è anche "normale" che li si concedano. Più che altro se fossimo stati più lucidi negli ultimissimi metri sicuramente l'avremmo chiusa molto prima
  3. Questa partita è stata volutamente giocata cosi. Messo a segno l'1-0, si è preferito gestire.
  4. L'unica tifoseria al mondo che anziché festeggiare il passaggio del turno, preferisce darsi martellate sui coioni.
  5. Ecco, infatti. Abbiamo fior fior di giocatori, finalmente giochiamo con la difesa a 4, con combinazioni nei centrali che fanno invidia a tutti e qua sempre a sindacare
  6. Io non capisco come non si possa godere nel vedere io nostro pacchetto di difensori centrali.
  7. AA non andrebbe mai davanti alle telecamere a sputtanare una squadra avversaria. È un presidente che parla poco ma lo fa bene. Sicuramente prima o poi in qualche intervista gli faranno la domanda e risponderà con la solita signorilità che lo contraddistingue.
  8. Son d'accordo, ma devono fargliela loro (i giornalisti) la domanda. Perché stuzzicare volontariamente qualcuno andando a cercare la polemica (perche tanto sempre cosi va a finire) ti fa diventare il mostro di turno davanti alle telecamere e aizzare le tifoserie avversarie. È diverso, invece, rispondere al esplicita domanda. A me piacerebbe sentire AA in persona sull'argomento.
  9. Da quel che ricordo, Spalletti è sempre stato un signore.
  10. È un buon allenatore che sa lavorare e ha raggiunto la sua maturazione professionale, ma nulla più.
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