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Probabilmente negli altri paesi c'è più fiducia da parte delle banche proprio perchè c'è più lavoro. (Poi, se non hai mutui non hai storico dei pagamenti e quindi non si sa se sei o meno un buon pagatore) Io potrei dire flessibilità totale solo ad un livello di disoccupazione 0
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Ti pagano il minimo infatti, ma anche fosse, dopo qualche anno avrai di più rispetto a quando sei entrato ed è lì che possono mandarti via per assumere uno che pagano di meno. Parli del tuo settore, ma non tutti i lavori sono come il tuo. Ci sono lavori che imparerebbe pure una scimmia impagliata in poco tempo: L'azienda demansiona il tizio che ha per far subentrare un ragazzo nuovo con agevolazioni e stipendio minimo. Il tizio demansionato perde una bella fetta di stipendio e viene pure umiliato, l'altro costa il minimo e nel giro di poche settimane è operativo. Va che se possono risparmiare pure fossero 50 euro, lo fanno, se ne fregano di te, dei tuoi mutui, del tuo futuro.
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Meno, di sicuro, soprattutto in lavori facilmente assimilabili. Contratto strozzapalle perchè garantisce un minimo sindacale ad un nuovo ragazzo? Io per meno di un tot non lavoravo nemmeno a 16 anni, questo è certo.
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Io ce l'ho con la politica economica UE e il suo strano modo di concepire l'armonia tra stati, la politica italiana ha assecondato il tutto. Il pd s'è suicidato sposando, per europeismo spinto, l'idea economica dei rivali e gli elettori storici si riconoscono poco in questo partito. L'articolo 18 n'è l'emblema: difeso manco fosse un uovo di dinosauro quando lo voleva togliere il berluska, gettato nel bidone dell'umido poco tempo dopo. L'azienda guarda il guadagno marginale: se può sostituire in maniera dignitosa un lavoratore che lavora bene con uno che costa meno, LO FA, se non gli viene impedito. O no? Io lo farei, se il mio obiettivo principale fosse il guadagno.
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La statistica non tiene conto della qualità del posto di lavoro, visto che ora i lavori a tempo indeterminato non hanno più l'appoggio dell'articolo 18. Pure in Germania c'è una disoccupazione minima, ma più di 8 milioni di lavoratori sono nella Harz4 e prendono 400 euro al mese con i minijob. A far statistiche del genere sono capace anche io, anzi, dirò di più, ai tempi degli egizi la disoccupazione era uguale a 0, che poi i lavoratori fossero schiavi, importa nulla.
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Infatti non critico i creditori, critico il sistema per come è strutturato. Non è possibile che le sorti di uno Stato siano nelle mani di privati senza etica. Né in Italia, né in USA e nemmeno nel più piccolo staterello in culandia.
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Già questo è un discorso ragionevole. L'economia è una cosa a sé finchè non vanno di mezzo questioni che riguardano la vita collettiva. Per quanto mi riguarda l'unica cosa intoccabile è la Costituzione, il resto si può piegare affinchè non venga meno ai suoi compiti.
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è il cane che si morde la coda, ne sono cosciente. Io sto solo dicendo che se è vero che un'azienda ha il dovere di inseguire il guadagno, lo stato non deve comportarsi come un'azienda. Era la maggior accusa al Berluska anni 90, ora invece è una prassi, una cosa legittimata dal fatto che non puoi fare diversamente in un'economia così costruita. L'economia dovrebbe essere uno strumento a servizio del governo, non viceversa, e cioè un governo a servizio dell'economia privata. Un governo così, viene meno ai doveri sanciti dal patto che gli italiani hanno fatto nel 46, dopo la parentesi schifosa del fascismo, che prende il nome di Costituzione, per privilegiare gli strozzini privati che, come le aziende, inseguono il guadagno senza etica. A sto punto, aboliamo la costituzione, aboliamo lo stato: in qualche maniera risolveremo, torneremo alle sanguisughe e a curarci con le cime di rapa, ma senza l'ipocrisia che stiamo vivendo.
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[ Serie A TIM "7°G. And." ] Juventus F.C. - S.S.C. Napoli 3-1
vikke55 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2018/2019
Alex sandro inpossessato dallo spirito di Peluso. Sai già che senza giallo non va a casa.- 521 risposte
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Non parlavo di catastrofi naturali, lo hai capito te. Dicevo che se l'età pensionabile la alzi ancora di più, non arriverai alla pensione perchè muori prima, se ti va bene, se ti va male ti licenziano perchè, cristo, un 65enne non rende come un 30enne dal punto di vista fisico e non solo. Ma non possono permettersi di pagare pensioni adeguate ad un età adeguata perchè mancano i soldi. Ed è solo un esempio. Le crepe sono nell'economia italiana, immobile da anni perchè con il serbatoio vuoto. Se hai attrezzature, materie prime, capacità lavorative ed intellettuali, ma non hai i soldi, tutte queste cose possono marcire dove stanno, ma non si costruirà nulla. L'UE da soldi a chi soldi già li ha: un'azienda rinnova il parco macchine e riceve la metà dei soldi spesi come contributo. Chi rinnova il parco macchine? Chi è in salute, e le altre? Non lo rinnovano, tirano avanti e poi crepano. Parlo di aziende piccole, perchè le altre delocalizzano e ciao belli, si va a pagare un terzo del monte stipendio in polonia, alimentando la crisi dei consumi (se non hai lo stipendio, non consumi, chiudono i negozi, le fabbriche e l'indotto). Sostanzialmente i contributi dell'UE funzionano così: prima ti spezzano la schiena, poi mettono una mela sul tavolo e aspettano. Non la prendi? Vorrà dire che non la vuoi. E la levano. Prova poi a domandare una sedia a rotelle: ti rispondono che potevi prendere la mela, tirarci fuori i semi, annaffiarli, avere un melo e fartela con le tue manine. I soldi dell'UE vanno sopra il mucchio di chi già ce li ha. Le crepe e le infiltrazioni d'acqua le ho usate come metafora per cercare di ribadire il concetto che se vuoi invertire il trend che l'italia ha preso ci vogliono, oltre alle idee e alle capacità, i SOLDI, che devi prendere dal mercato indebitandoti con i privati. è assurdo che la sanità pubblica, l'istruzione pubblica, il trasporti e via dicendo dipendano dai privati, che ricordo, gliene fotte 0 se muori di una patologia diagnosticabile se solo avessi uno stipendio o fosse gratis la visita (o ci fosse personale, visto che chiudono le liste e per una visita devi aspettare un anno), o se un professore diventa pazzo a star dietro a 12 classi perchè se ne pagassero due sforerebbero il patto di stabilità, se i servizi per il sociale non incassano dal comune, che non incassa dalla regione, che non incassa dallo stato perchè bisogna privilegiare i privati che ti "vendono" i soldi, a loro interessa il guadagno. E lo stato invece deve pensare al benessere delle persone. C'è qualcosa di sbagliato in tutto questo meccanismo. Se no, veramente, che serve lo stato, che serve la Costituzione, aboliamoli, torniamo a costruire castelli per difendere il grano a fil di spada.
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Il fatto è che se vuoi vivere devi fare mutui, ed i mutui li danno a chi ha un lavoro stabile. Se ci fosse la possibilità di cambiare lavoro, un dipendente che non sta bene in un'azienda, si licenzierebbe. La questione non è di facile soluzione, ed il jobs act non ha migliorato in nulla questa cosa, anzi l'ha peggiorata: ora pure chi ha un lavoro a tempo indeterminato può essere licenziato o demansionato (stipendio ridotto) dall'oggi al domani, senza poter dire nulla, ed anzi, ringraziare che se lo demansionano non lo mandano via, visto che là fuori non c'è che il deserto. Ad un imprenditore interessa il guadagno, se te sei bravo ma possono sostituirti con un giovane, lo fanno e te non vedrai la pensione neanche con il lanternino. Io lavoro da 10 anni con un contratto a tempo indeterminato, ma me ne andrò quasi sicuramente tra un anno, per portare avanti l'azienda di famiglia: io posso scegliere. Un 20enne non lavorerà mai come lavoro io, che ho accumulato esperienza e so far funzionare tutti i macchinari dell'azienda dove sono dipendente, e sono arrivato a prendere uno stipendio buono con vari benefit per la trasferta, ma se al capo gira il chicchero, mi azzera il superminimo (quasi metà dello stipendio), mi toglie i benefit e mi costringe ad andarmene perchè un tizio del posto qualsiasi potrebbe sostituirmi dignitosamente nel giro di 3 anni e gli costerebbe un terzo di quello che prendo io. E l'etica? L'etica non porta soldi, ti risponderebbe.
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Lo stato non è un'azienda. O, almeno, non lo dovrebbe essere. In realtà lo è, per colpa della dottrina economica vigente. Economia è letteralmente "amministrazione della casa". Uno stato non può pensare solo al rubinetto che gocciola, deve pensare alla crepa sul muro portante e alle infiltrazioni d'acqua, e la cosa deve essere prioritaria rispetto a qualsiasi altra cosa. L'economia è uno strumento, non un limite, ed il compito dello stato è rimuovere gli impedimenti per poter far si che la Costituzione possa essere seguita passo passo. Se no, ditemelo subito, bruciamo la carta Costituzionale scritta dopo il periodo più schifoso della storia italiana e diventiamo un senegal o un mali dell'UE. In sé lo siamo già, ma almeno formalizziamo.
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Il dipendente che si sbatte, se non fa marginalmente guadagnare, se ne va. Si ***** lui e i suoi problemi. Capisci che è uno scontro di questioni? Io che sono sia dipendente che datore di lavoro, so cosa significa. Stare solo da una parte pregiudica il discorso.
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Le pugnette che dicono, invece? No, il jobs act senza articolo 18 è un palo nel sedere senza nemmeno l'olio di semi. Al datore di lavoro non interessa se te sei bravo, interessa solo il guadagno marginale. Quanto mi costa\quanto guadagno. Il resto è nulla. E in quel nulla, a parer mio, deve intervenire un organo altro, lo stato in questo caso, a dirti "ue, bello, il tizio lavora, fa le cose per bene, lo devi pagare di più, lo fai, stai zitto e ti tiri via quel mezzo panino in più al giorno, ingordo, che i soldi già li fai, se proprio devi tirare 2 spicci, tirali via dalle scarpe da 300 euri che pigli ogni mese, morto di fame infame". Uno stato così, avrebbe solo il mio consenso. Invece pare sia il contrario. Ed a me, vikke55, non sta per nulla bene.
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sto nella situazione di essere con il piede in due scarpe. So quello che faccio, so quello che pretendo. L'ultima frase che hai messo è l'esplicazione di tutto, ma, se ben guardi, chi darebbe credito a chi non sei sicuro paghi? Se uno è un mona, i modi per licenziarlo, anche con l'articolo 18, ci sono. Io ho visto datori di lavoro licenziare personale perchè troppo bravo. Licenziare... cioè, lo metteva alla porta, gli rendeva la vita impossibile, se no lo doveva pagare di più e ci rimetteva 2 spicci. A chi interessa il ROE, un'eccellenza inside da fastidio. Tanto per fare lo stesso lavoro ce n'è una pletora fuori ad aspettare, sticazzi se dovrà imparare, sticazzi se non sarà come prima, l'importante è spendere meno e guadagnare di più. Funziona così nelle piccole ditte, funziona così nelle ditte enormi. Se hai degli azionisti e paghi il tizio buffo che fa le cose la metà, sei un grande, ricevi gli applausi e pure l'aumento. amen se poi le cose non saranno come prima, ci si arrangerà. M siccome ci sono gli st.ronzi, e ce ne sono un botto, lo so, allora si toglie il diritto a tutti di essere in qualche maniera salvaguardati. Butterei pure una sacripante bestemmione, ma le regole del forum sono chiare ed io non le voglio trasgredire.
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Il job act ha fatto si che l'azienda sia invogliata a fare un contratto a tutele crescenti ma nello stesso tempo ha tolto la tutela dell'articolo 18. Puoi perdere il lavoro dall'oggi al domani, ti danno un indennizzo e sei per strada. Inoltre possono demansionarti come vogliono (ciò vuol dire taglio dello stipendio). Sostanzialmente hai dato carta bianca alle aziende di fare il gazzo che gli pare. Non mi pare di aver detto ciò, o almeno, il contorno è differente.
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Ma dove? P.s. io parlo a titolo personale, non voto nessun partito ed i 5s mi stanno sulle balle, figurati poi i criptofasci della lega
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non credo proprio.
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Assolutamente no. Dico che si potrebbe disincentivare l'assunzione a tempo determinato ed incentivare quelle a tempo indeterminato con sgravi o maggiorazioni fiscali. Discorso pensione: tornare alla precedente legge. Né più né meno.
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Lo stato non è un'azienda. Sul fatto di dare soldi a chi sta sul divano mi trovi d'accordo. Ma le pensioni e incentivo all'assunzione non sono il male supremo, anzi.
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io penso che invece abbia fatto parecchi disastri, soprattutto ai diritti sociali. Legittimo pensare il contrario, ci vorrebbe pure.
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Se guardi il debito pubblico tremonti 2008.2011 ha fatto un +16% all'esplosione della crisi. Quando gli USA si sono messi in carreggiata è arrivato monti ed in 2 anni il debito pubblico è aumentato di un ulteriore 14%. Monti è stato osannato. Io direi che forse è stato peggio pure di Tremonti, s'è pure impegnato perchè era veramente difficile.
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non ho detto questo. Ho detto che se l'italia fa default, l'UE perde tutto. O sbaglio? Che figura ci fa l'UE davanti ai mercati se lascia fallire l'italia?
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Impossibile il default con l'euro. Così dicevano in molti analisti. Invece ora scopro che è possibile, anzi, è vicino. Se l'Italia fa default, l'UE sparisce dopo 6 mesi.
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Ma infatti, Monti diceva che la grecia è il miglior successo delle politiche attuate dall'UE. Un po' come la tanzania per il FMI. Manca solo una pioggia di sale per una moderna Cartagine. Stanno prendendo cantonate su cantonate da almeno 10 anni, con gli economisti USA che pensano sia un'avvisaglia dell'esplosione della moda BDSM in europa. Però la loro narrazione dei fatti è quella più seguita.