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crazy1897

Tifoso Juventus
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  1. Più che i moduli conta l'atteggiamento in campo, la voglia di correre, di sacrificarsi per i compagni, di arrivare primi sul pallone, di stare col fiato sul collo degli avversari, questo è quello che dobbiamo sperare di vedere in campo e che è più "facile" da fare dopo un cambio di allenatore, poi i moduli le correzioni tattiche si fanno gradatamente, dovremmo essere noi a far pesare la nostra maglia agli avversari e non subirla facendocela nelle mutande
  2. Non succederà nulla, lo sai tu e lo so pure io, allo stadio ci vanno le famiglie a farsi i selfie e passare una giornata diversa come se si andasse all'ikea e lo stadio piccolo li aiuta in questo.
  3. Tanto non frega più un chazzo a nessuno, pantalone rosa ha centrato i suoi obiettivi, molti tifosi ci hanno messo una pietra sopra visto che c'era pure gente che si segava pur di vedere piangini in panchina ormai è acqua passata, "sappiamo gli scudetti che abbiamo vinto"...
  4. Igor che striglia la squadra d4fb1619af190ded232e49f6ddcf5f1b.mp4
  5. Bisognerebbe mettere una clausola in cui si dice che i giocatori possono trombare solo se la Juve vince e vedi come iniziano a correre
  6. Appena saputo dell'esonero di Mottamiobello
  7. Ha buttato dentro il nome del pelato spagnolo per far sì che qualcuno leggesse l'articolo
  8. Però con un'altra proprietà, un'altra inculata non se la merita
  9. Uno dei tanti talenti sfortunati che non hanno potuto raccogliere quanto avrebbero meritato Non solo, avrebbero dovuto invitarlo pure alla festa scudetto con tanto di giro sul pullman
  10. Igor te ne intendi di ippica?
  11. Con Gresko le birre stanno al fresco
  12. Certamente, sai come ti veniva bene il gegenpressing con almiron, poulsen, tiago ecc... bastava solo avere un allenatore aggiornato per vincere in quel periodo
  13. Ho vinto il fantacalcio con Karel all'ultima partita
  14. Già peccato però che manca l'80% perché noi tutto siamo tranne che un contesto organizzato
  15. Mo ti diranno che il calshio è cambiato e che vivi nella preistoria
  16. L'allenatore può incidere se lavora in un contesto organizzato ma non più del 20/25%
  17. Beh si effettivamente rapporto qualità/prezzo ad oggi rappresenta una delle maggiori inculate che un club ha ricevuto Però voglio concederli ste 9 partite con Tudor che potrebbe essere un "defibrillatore" per lui anche se la missione è ai limiti dell'impossibile visto che ne deve rianimare 25
  18. Mo ti sblocco un ricordo, come qualità potrebbe essere un Van Der Meyde, e lo sto trattando
  19. il paradosso è che farebbe pure bene
  20. Ma nemmeno ai livelli di Poborsky e Rosicky
  21. Penso che non siano molto affidabili mi sembrano più in cerca di pubblicità che altro
  22. Credo meriti un topic per questa assoluzione Tuttosport.com Cerca 1/3  / Calcio Platini, giustizia è fatta! Michel, pensaci e torna: volendo anche alla Juve Chiusa un’ingiustizia durata 10 anni: "Non mi volevano presidente Fifa. Il mio onore è tornato, ma sono vecchio per nuove responsabilità". Assolto anche Blatter © EPA Guido Vaciago 26.03.2025 16:48 2 min Nessuno restituirà a Michel Platini gli ultimi dieci anni di vita e di carriera. Ma al danno si unirebbe la bruciante beffa se il calcio perdesse anche i prossimi dieci, per la nausea che comprensibilmente prova lo stesso Platini, senza dubbio felice per la fine dell’incubo giudiziario orchestrato contro di lui, però ancora incapace di scrollarsi di dosso l’amarezza per quanto provato. Da ieri nessuno può più accusarlo di niente, nessuno può permettersi di ritenerlo colpevole di corruzione: l’ennesima e ultima assoluzione, questa volta presso il tribunale d’appello di Muttenz, ha fatto cadere tutte le accuse montate contro di lui da dieci anni a questa parte. Era il 2015 quando l’incubo era iniziato e, con una kafkiana sequenza di eventi, lo aveva tagliato fuori dalla corsa alla presidenza della Fifa, nella quale sarebbe stato uno dei favoriti. "Tornato l'onore, ma ora sono troppo vecchio" Ma proprio il tempismo dell’infinita inchiesta hanno reso impossibile il ritorno alla vita politica per Michel, che ieri è andato dritto, senza usare i suoi sarcastici dribbling verbali. "La persecuzione della Fifa e di alcuni procuratori svizzeri degli ultimi 10 anni è completamente finita. La storia è molto semplice: mi è stato impedito di diventare presidente della Fifa. Il mio onore è tornato, ma ora sono troppo vecchio per nuove responsabilità. Conosco la storia fin dall’inizio e so che si trattava di un complotto per impedirmi di diventare presidente della Fifa. So che per i miei nemici il tempo era importante. Non gli importa dei 2 milioni: è il tempo che volevano togliermi". E gliel’hanno tolto con l’accusa (mossa anche a Blatter) di falso in documenti e gestione infedele per presunte irregolarità nelle assegnazioni dei mondiali di calcio in Russia e Qatar. Il ministero pubblico della Confederazione elvetica li riteneva tra l’altro responsabili di truffa. Michel ti sbagli, sei ancora pronto La Procura federale aveva sostenuto che la Fifa fosse stata frodata per una somma di due milioni di franchi. Tutto cancellato con la sentenza di ieri. Purtroppo anche i dieci anni passati dall’inizio della vicenda e la carriera di Platini. Affogato nell’amarezza delle sue considerazioni, però, c’è anche un errore: Michel non è troppo vecchio per nuove responsabilità. E il calcio, a qualsiasi livello, ha bisogno della sua intelligenza tagliente, della conoscenza del mondo di cui è stato sempre protagonista grazie al pensiero. Il problema del calcio di oggi è che i calciatori conoscono il calcio, ma raramente conoscono il business e non sanno fare politica; mentre i manager che hanno buone idee per sviluppare il business e attitudine per la politica, molto spesso non hanno mai calciato un corner nella loro vita. Insomma è davvero raro trovare un calciatore che abbia la cultura, la competenza e la brillantezza per aiutare il calcio a evolversi nel mondo che si trasforma, senza snaturarsi ma facendo fronte alle nuove esigenze. Platini: chi ama il calcio ci spera ancora Platini è uomo di campo, conosce il punto di vista di chi gioca e sa dialogare con chi comanda e con chi investe. È un perno intorno al quale sarebbe bello far girare un po’ del futuro del pallone. A giugno compirà 70 anni, è in forma, la lingua sempre molto affilata e ancora molte idee che frullano in testa. Troppo vecchio? No, amareggiato. E la speranza è che gli passi. Nel suo ristorante in Costa Azzurra ha voluto mettere una sua foto (scattata dal grande Salvatore Giglio). Ma non ha scelto la posa di Tokyo (che lo ha un po’ annoiato) o un esultanza a braccia alzate. È la foto di una partita di Coppacampioni contro lo Sparta Praga e lui ha la maglia infangata e appare provato dalla battaglia, ma senza la minima intenzione di arrendersi. Ogni riferimento non è puramente casuale. Chissà se oggi guarderà quella foto e si sentirà meno vecchio. Chi ama il calcio lo spera: ci sono un sacco di cose da fare. Volendo anche alla Juventus.
  23. Soldi che lo Chef brucerà tra Firenze e Bergamo
  24. In queste 9 partite mi accontenterei di vedere meno palleggi in fase difensiva, più corsa e verticalizzazioni, soprattutto da un ex giocatore di Lippi
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