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Ghost

Tifoso Juventus
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  1. E' in pista ... ma ha l'accompagno. Una sorta di 104 politica.
  2. Rinegoziare è la toppa che hanno cercato di mettere dopo.
  3. Ho il sospetto che se la prossima campagna elettorale sarà solo su "si euro" vs "no euro", il risultato non sarà così scontato.
  4. Ricordagli anche questo: Chi ha firmato il trattato di Dublino? L’attuale versione del regolamento di Dublino (Dublino III) è stata sottoscritta dal governo italiano nel 2013, quando il Presidente del Consiglio era Enrico Letta. Ma è l’accordo di Dublino II (ratificato dal nostro Paese nel 2003) che ha reso operativo il regolamento sulla gestione dei meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo. Il regolamento di Dublino II trasformò e rese operativa la Convenzione di Dublino (detta appunto Dublino I) che risale al 1990 e che fu ratificata nel 1997. È stato quindi Silvio Berlusconi – in carica dal 2001 al 2005 – a far ratificare al nostro Parlamento (anche la Lega Nord votò a favore) l’applicazione del trattato di Dublino. Le modificazioni introdotte nel 2013 non hanno cambiato l’impianto generale del trattato. Di quel governo, guidato da Silvio Berlusconi, il ministro della Giustizia era Roberto Castelli della Lega Nord, quello dell’Interno era Beppe Pisanu e quello degli esteri Franco Frattini, entrambi di Forza Italia. Anche costosissimo e inutile il sistema dei centri di identificazione ed espulsione (CIE) fu messo in piedi da un governo di centrodestra. A volerli fu l’ex ministro degli Interni dell’ultimo governo Berlusconi: quel Roberto Maroni che è il Presidente uscente di Regione Lombardia. www.nextquotidiano.it
  5. Tranne la parte sulle doti nascoste è tutto vero.
  6. Governo, la squadra di Cottarelli: nel totoministri Severino, Cantone, Tronca e Pajno Repubblica.it
  7. Se pensi di riuscire ad estinguere un mutuo ventennale in 5 anni, si.
  8. Che spero di aver estinto buona parte del mutuo così poi i risultati delle politiche della lega ve li godete solo voi. E spero ve li godiate per molto tempo.
  9. Considerando i segnali d'affidabilità che diamo a chi dovrebbe prestarci i soldi mi pare fin troppo poco. Pensa se ci fosse Savona a quanto starebbe ora.
  10. Non credo. Però può fare politiche atte allo scopo. E queste politiche hanno un prezzo che Mattarella non si è sentito di far pagare agli italiani.
  11. Ah ok. Comunque se non sbaglio ha sanato la situazione. Non era un disguido, ha pagato!!
  12. Riconosco solo il simbolo di Equitalia. Che è????
  13. Previsione personale suffragata da niente: - cdx finito - Lega e 5s il nuovo polo - PD si scinde in 18 partitini + 1 - Nuovo soggetto politico di sx (Leu + Potere al popolo + 17 di quelli che si scindono dal PD) - Si riparte col bipolarismo
  14. Non cominciamo eh!!! Ruspetta l'ha promessa, uffa!
  15. «La Flat Tax può funzionare, in Italia»: i pareri di Bloomberg e Wall Street Journal Secondo l’agenzia statunitense, la tassa con aliquota unica voluta da Salvini potrebbe funzionare: ecco perché di Luca Angelini La flat tax? In Italia può funzionare. Dopo il Wall Street Journal — che, come indicato qui, la definiva «un’idea molto migliore [del reddito di cittadinanza], soprattutto in un Paese in cui l’evasione è dilagante»— arriva un’altra autorevole apertura alla proposta fiscale tanto cara a Matteo Salvini. Scrive Leonid Bershidsky su Bloomberg che «sulla carta, il cambiamento minaccia gravi perdite di entrate per il governo. Ma, se l’esperienza di Russia e Europa dell’Est conta qualcosa, l’Italia potrebbe finire per raccogliere più tasse, a dispetto della storica inaffidabilità nazionale nel pagarle o farle pagare». L’enormità del sommerso Proprio l’enormità dell’evasione fiscale (tra i 16,5 e i 38,6 miliardi di euro l’anno che portano, dice il Fondo monetario internazionale, il sommerso» italiano a pesare per il 19,8% del Pil, contro il 10,4 tedesco o il 9,4 inglese) fa pensare che una flat tax, in Italia, possa avere l’effetto che ebbe in Russia quando l’aliquota unica del 13% mandò in pensione il sistema fiscale progressivo: «Nel 2002, l’anno dopo l’introduzione della flat tax, l’economia crebbe del 5% in termini reali, ma le entrate fiscali salirono di oltre il 25%». Un incremento, anche se più modesto, c’è stato in Bulgaria dopo la flat tax (10%) del 2008. Come si spiega? «Il vantaggio di una bassa flat tax è che la gente tende a pagarla volontariamente perché è facile da capire», senza bisogno di consulenti o commercialisti. Meno tasse dovrebbero poi tradursi in più consumi e, quindi, più ricavi dall’Iva. Un welfare da finanziare Non che l’Italia sia granché anche nel riscuotere quella. Ma Bershidsky fa notare che, come dimostrato da Polonia e Ungheria (il deficit pubblico è calato nell’era di Katczinsky e Orban), i governi populisti hanno un potente incentivo a far riscuotere le imposte: devono finanziare le promesse elettorali sul welfare che li hanno portati al potere. Un governo populista non è quindi necessariamente un disastro per i conti pubblici (per la democrazia a volte sì). L’essenziale è che i populisti italiani «escano dalla modalità elettorale e diano il via solo ai programmi di spesa finanziati dalla riforma fiscale e da una migliore raccolta delle tasse». Corriere.it
  16. Si si, concordo. Facevo solo una riflessione spicciola sul personaggio e sulla situazione. Se nel modulo di votazione avessero esplicitato il reddito di cittadinanza, la vittoria del no sarebbe stata lampante. Ma da bravi paraculi hanno evitato di metterlo.
  17. Il fatto che sia un semisconosciuto non è detto sia necessariamente un male. Anche perchè, a confronto di salvini e di maio, siamo veramente su livelli di competenza assai diversi. In realtà, secondo me, è la parte in grassetto il vero problema: purtroppo non avrà alcuna autonomia decisionale e dovrà sottostare alle decisioni di due emeriti incompetenti.
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