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Ranieri: "Scudetto, ci credo" "Ce la giocheremo fino in fondo: a Cagliari abbiamo fatto un passo avanti, senza tre stelle". Furioso alla vi?gilia, quasi esagitato (per i suoi canoni) durante il pri?mo tempo, il Claudio Ranie?ri che si presenta davanti a telecamere e taccuini a fine match sembra aver esaurito le scorte di adrenalina. Ri?conquistato l?aplomb, le urla all?indirizzo dei vari Sissoko, Molinaro e Chiellini (sog?getto a una dura reprimenda per non essere andato a so?stituire lo zoppicante Buffon in un rinvio dal fondo) dopo il 90? vengono derubricate al?la voce richiami: ?Ho dovuto farmi sentire perch? non eravamo reattivi come avrei voluto, il rischio era che il Cagliari crescesse, mentre proprio in quei frangenti avremmo dovuto uccidere la partita?. La Juve corre spedita in compa?gnia dell?Inter e il confronto ipotizzato in estate prende contorni sempre pi? realisti?ci. Ranieri si dichiara propenso ad al?largare la rosa delle conten?denti: ?Mi piacerebbe che non fosse una corsa a due. Noi ci crediamo, anche se tra i nostri avversari c?? chi ha qualcosa in pi?. Ma voglia?mo restare l? a giocarcela, oggi abbiamo fatto un piccolo passo in avanti nonostante ci man?cassero tre stelle. Qualche ri?schio l?abbiamo corso, ma al?la fine portiamo a casa il ter?zo 1-0 consecutivo e questa ? una cosa che mi fa piacere, perch? l?i?dea che ha ispirato le nostre mosse estive era di ridurre drasticamente il numero dei gol presi e per il momento ci stiamo riuscendo?.
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Buffon rassicura i tifosi della Juve Credo che ne avr? per una settimana. Siamo sereni con Manninger Buffon ? uscito malconcio dal campo di Cagliari, lasciando il posto nell'intervallo ad Alex Manninger. Il portiere della Nazionale italiana ha accusato dei fastidi gi? durante la prima frazione di gioco per poi non rientrare in campo per la ripresa del match vinto dalla Juventus. "Ho sentito una fitta all'adduttore della coscia - ha detto il portierone azzurro - Mi sono fatto male con il rinvio che ho svincolato. Credo che ci vorr? una settimana per recuperare". Mercoled? sera contro il Catania in porta ci sar? di nuovo Manninger: "Sono tranquillo, Alex ? stato strepitoso", ha concluso Buffon.
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Amauri non si sente titolare Questa ? l'occasione della mia vita. Posso fare la prima o la seconda punta, non ho problemi L'attaccante della Juventus Amauri, match-winner nella trasferta in Sardegna contro il Cagliari, ha parlato in esclusiva ai microfoni di SKY nel post-gara del Sant'Elia. Hai gi? cambiato un po' questa Juve? "No, sicuramente il merito ? del gruppo che mi mette sempre a mio agio. Questo ? il frutto del lavoro e speriamo di continuare cos?". Qual ? il tuo segreto? "Questa ? l'opportunit? della mia vita. A 28 anni sono arrivato alla Juve, ho voglia di vincere, anche la Juve ha voglia di vincere, e perci? lottiamo su tutti i palloni". Sugli infortuni... "In primo luogo mi dispiace per David, perch? so cosa vuol dire stare fuori per infortunio, per? so che torner? pi? forte di prima. La responsabilit? ? cominciata quando ho firmato con la Juve, perch? hanno puntato su di me e spero di ripagare la societ? di questo investimento. Vivo partita dopo partita". Si sente un po' pi? titolare adesso? "Non esistono i titolari, bisogna stare sempre concentrati, perch? abbiamo Campionato e Champions League". Deve ancora segnare tanto per?... "Il gol ? importante per qualsiasi attaccante, ma non ci penso tanto, forse ? quella la mia fortuna. Sono contento quando faccio salire la squadra. Fare gol ? importante, ma lo ? anche fare respirare la squadra". Giocare con Iaquinta ? la fortuna di tutti gli attaccanti? "Sicuramente". E con Del Piero? "So fare la prima e la seconda punta. Con Vincenzo sono dappertutto, Alex ? un fantasista e a lui piace partire da dietro. L'importante ? che si vinca".
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SERIE A - 4a GIORNATA ANDATA Atalanta - Cagliari 1-0 ................24/09/2008 - ore 20:30 Bologna - Udinese 0-3 ...............24/09/2008 - ore 20:30 Chievo - Torino 1-1 ....................24/09/2008 - ore 20:30 Genoa - Roma 3-1 ......................24/09/2008 - ore 20:30 Inter - Lecce 1-0 .........................24/09/2008 - ore 20:30 JUVENTUS - CATANIA 1-1 ........24/09/2008 - ore 20:30 Lazio - Fiorentina 3-0 ................24/09/2008 - ore 20:30 Napoli - Palermo 2-1 ..................24/09/2008 - ore 20:30 Reggina - Milan 1-2 ................... 24/09/2008 - ore 20:30 Siena - Sampdoria 0-0 ............. 24/09/2008 - ore 20:30 .......................Team............................................. Partite.......................................... Casa............................................. Fuori .......................................................Pti...G.......V.......N.........P....GF.GS..-...G.......V........N........P....GF..GS..-...G......V.......N.......P....GF.GS Inter............ 10.. 4... 3... 1... 0.. 7..3.-. 2... 2... 0... 0.. 3.. 1.-. 2.. 1... 1... 0.. 4..2 Lazio........... 9.. 4... 3... 0... 1. 10..5.-. 2... 2... 0... 0.. 5.. 0.-. 2.. 1... 0... 1.. 5..5 Atalanta....... 9.. 4... 3... 0... 1.. 3..1.-. 2... 2... 0... 0.. 2.. 0.-. 2.. 1... 0... 1.. 1..1 Napoli.......... 8.. 4... 2... 2... 0.. 5..3.-. 2... 2... 0... 0.. 4.. 2.-. 2.. 0... 2... 0.. 1..1 Juventus..... 8.. 4... 2... 2... 0.. 4..2.-. 2... 1... 1... 0.. 2.. 1.-. 2.. 1... 1... 0.. 2..1 Udinese....... 7.. 4... 2... 1... 1.. 6..2.-. 2... 1... 1... 0.. 3.. 1.-. 2.. 1... 0... 1.. 3..1 Catania........ 7.. 4... 2... 1... 1.. 4..3.-. 2... 2... 0... 0.. 2.. 0.-. 2.. 0... 1... 1.. 2..3 Genoa.......... 6.. 4... 2... 0... 2.. 6..4.-. 2... 2... 0... 0.. 5.. 1.-. 2.. 0... 0... 2.. 1..3 Milan............ 6.. 4... 2... 0... 2.. 7..6.-. 2... 1... 0... 1.. 5.. 3.-. 2.. 1... 0... 1.. 2..3 Palermo....... 6.. 4... 2... 0... 2.. 7..7.-. 2... 2... 0... 0.. 5.. 2.-. 2.. 0... 0... 2.. 2..5 Torino......... 5.. 4... 1... 2... 1.. 6..5.-. 2... 1... 0... 1.. 4.. 3.-. 2.. 0... 2... 0.. 2..2 Siena........... 5.. 4... 1... 2... 1.. 3..2.-. 2... 1... 1... 0.. 2.. 0.-. 2.. 0... 1... 1.. 1..2 Chievo.......... 5.. 4... 1... 2... 1.. 4..5.-. 2... 1... 1... 0.. 3.. 2.-. 2.. 0... 1... 1.. 1..3 Roma........... 4.. 4... 1... 1... 2.. 6..7.-. 2... 1... 1... 0.. 4.. 1.-. 2.. 0... 0... 2.. 2..6 Lecce............ 4.. 4... 1... 1... 2.. 3..5.-. 2... 1... 1... 0.. 3.. 1.-. 2.. 0... 0... 2.. 0..4 Fiorentina.... 4.. 4... 1... 1... 2.. 3..6.-. 2... 1... 1... 0.. 2.. 1.-. 2.. 0... 0... 2.. 1..5 Sampdoria... 3.. 4... 0... 3... 1.. 2..4.-. 2... 0... 2... 0.. 2.. 2.-. 2.. 0... 1... 1.. 0..2 Bologna........ 3.. 4... 1... 0... 3.. 2..6.-. 2... 0... 0... 2.. 0.. 4.-. 2.. 1... 0... 1.. 2..2 Reggina....... 1.. 4... 0... 1... 3.. 3..8.-. 2... 0... 1... 1.. 2.. 3.-. 2.. 0... 0... 2.. 1..5 Cagliari........ 0.. 4... 0... 0... 4.. 1..8.-. 2... 0... 0... 2.. 1.. 5.-. 2.. 0... 0... 2.. 0..3 Classifica marcatori 4 Goals D. MILITO (Genoa) - M. ZARATE (Lazio - 1 P.) 3 Goals C. AMAURI (Juventus) - M. HAMSIK (Napoli) - F. MICCOLI (Palermo) - G. PANDEV (Lazio) 2 Goals A. AQUILANI (Roma) - R. BIANCHI (Torino - 1 P.) - F. CASERTA (Lecce) - E. CAVANI (Palermo) - B. CORRADI (Reggina - 1 P.) - A. DI NATALE (Udinese) - A. GILARDINO (Fiorentina) - Z. IBRAHIMOVIC (Inter) - M. MARCOLINI (Chievo - 1 P.) - A. PATO (Milan) - G. PLASMATI (Catania) - G. SCULLI (Genoa) 1 Goal E. ABBRUSCATO (Torino) - M. AMBROSINI (Milan) - N. AMORUSO (Torino) - C. JULIO BAPTISTA (Roma) - M. BORRIELLO (Milan) - C. BOVO (Palermo) - M. BRESCIANO (Palermo) - E. CALAIO' (Siena) - J. CASTILLO (Lecce) - J. CRUZ (Inter) - G. D'AGOSTINO (Udinese) - G. DELVECCHIO (Sampdoria) - D. DE ROSSI (Roma) - M. DI VAIO (Bologna) - D. FICAGNA (Siena) - S. FLOCCARI (Atalanta) - A. FLORO FLORES (Udinese) - P. FOGGIA (Lazio) - D. FRANCESCHINI (Sampdoria) - A. GHEZZAL (Siena) - T. GUARENTE (Atalanta) - G. INLER (Udinese) - V. ITALIANO (Chievo) - KAK? (Milan) - A. LANGELLA (Chievo) - J. LARRIVEY (Cagliari) - C. MAGGIO (Napoli) - MAICON (Inter) - G. MASCARA (Catania) - S. MAURI (Lazio) - A. MUTU (Fiorentina) - P. NEDVED (Juventus) - S. PADOIN (Atalanta) - C. PANUCCI (Roma) - M. PAOLUCCI (Catania) - S. PEPE (Udinese) - S. PERROTTA (Roma) - R. QUARESMA (Inter) - A. ROSINA (Torino - 1 P.) - C. SEEDORF (Milan) - S. SIVIGLIA (Lazio) - F. VALIANI (Bologna) - M. ZALAYETA (Napoli) - G. ZAMBROTTA (Milan) - P. ZANETTI (Torino) 1 Autogoal M. DI LORETO (Reggina) - M. PISANO (Torino) - C. TERLIZZI (Catania)
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JUVENTUS - CATANIA .................................. SERIE A - 4a GIORNATA ANDATA MERCOLED?, 24 SETTEMBRE 2008 - ORE 20:30 STADIO "OLIMPICO" TORINO Scontri diretti Totali 21 - 20 (Serie A) - 1 (Coppa Italia) Vinte Juventus 11 - 11 (Serie A) Pareggi 6 - 5 (Serie A) - 1 (Coppa Italia) Vinte Catania 4 - 4 (Serie A) Juventus Goals 39 - 38 (Serie A) - 1 (Coppa Italia) Catania Goals 21 - 20 (Serie A) - 1 (Coppa Italia) Partite a Torino Serie A Giocate 10 Vinte Juventus 7 (L'ultima il 25.03.1984, 2-0) Pareggi 2 (L'ultimo l'11.05.2008, 1-1) Vinte Catania 1 (L'ultima il 07.04.1963, 0-1) Juventus Goals 23 Catania Goals 7 Primatisti Juventini contro il Catania 6 partite Leoncini Gianfranco 5 Anzolin Roberto 5 Sarti Benito 5 Sivori Omar Enrique 4 Salvadore Sandro 3 Castano Ernesto 3 Del Sol Luis Cascajares 3 Gori Adolfo 3 Mazzia Bruno 3 Sacco Giovanni 3 goals Bettega Roberto 3 Menichelli Giampaolo 2 Nicol? Bruno 2 Scirea Gaetano 2 Stacchini Gino 1 Bercellino II Silvino 1 Boniperti Giampiero 1 Bron?e Helge Christian 1 Causio Franco 1 Da Costa Dino Ultimi confronti diretti 07.02.1965 Campionato Juventus-Catania 4-1 10.10.1965 Campionato Catania-Juventus 1-1 27.02.1966 Campionato Juventus-Catania 1-0 27.09.1970 Campionato Catania-Juventus 0-1 31.01.1971 Campionato Juventus-Catania 5-0 18.08.1982 Coppa Italia Catania-Juventus 1-1 20.11.1983 Campionato Catania-Juventus 0-2 25.03.1984 Campionato Juventus-Catania 2-0 12.01.2008 Campionato Catania-Juventus 1-1 11.05.2008 Campionato Juventus-Catania 1-1 Giocate 10 - Vinte Juventus 6 - Pareggi 4 - Vinte Catania 0 - Juventus Goals 19 - Catania Goals 5
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PAOLO ROSSI Paolo Rossi nasce a Prato il 23 settembre 1956. A sedici anni è già juventino e sgambetta al Combi, anche se è gracilino: è un Rossi scattante, con la sua caratteristica corsa, pronto ad avventarsi su ogni pallone. Italo Allodi lo ha voluto portare a Torino, a tutti i costi, in quanto il ragazzino gli era piaciuto. «Ho dei ricordi bellissimi di quel periodo, era lestate del 1972 quando, sedicenne, giunsi alla corte della Vecchia Signora. Ero uno dei tanti ragazzini di quegli anni, con molti dubbi e poche certezze; larrivo nella società più importante dItalia mi diede una grande carica. Provenivo da Firenze, dove avevo giocato per quattro anni in una piccola società, la Cattolica Virtus; poi, il grande salto nella Juventus. Mi aveva già prenotato quando avevo quattordici anni un certo Luciano Moggi, allora responsabile del settore giovanile bianconero, dopo avermi visto giocare in un torneo a Chieti. Due anni dopo, sbarcai a Torino». Gli osservatori della Juventus pensano che Paolo sia un buon elemento, ma che debba farsi le ossa, considerato che è così debole di gambe. «Gli infortuni giungevano, puntuali, tutti gli anni; mi hanno tolto tre menischi in tre stagioni ed, allora, quelloperazione faceva perdere almeno sei o sette mesi di preparazione. Lultima è stata nel 1974; lallenatore della Primavera era Castano, un grandissimo personaggio nellambiente di quegli anni. Con lui sono diventato uomo e calciatore e grazie al suo aiuto ho esordito in Coppa Italia con la prima squadra. Ricordo che vincemmo a Cesena per 1-0, con goal di Musiello; lallenatore era Vycpalek ed ho avuto loccasione di giocare con giocatori del calibro di Capello ed Altafini, tanto per fare due nomi fra i più conosciuti. Fu una stagione eccezionale». Paolo viene mandato a Como, è la stagione 1975/76, dove come allenatore cè Osvaldo Bagnoli. Gioca ala destra, disputa sei partite e segna anche una rete, ma è sempre alla prese con i menischi: gliene tolgono tre, un vero calvario senza fine, in quanto, ogni volta, bisogna riprendere con massacranti sedute dallenamento, per tonificare il tono muscolare. A Como, però, non credono in lui, puntano su un altro Rossi, Renzo, anchegli attaccante, che poi verrà ceduto allInter e che finirà presto nel dimenticatoio. La stagione successiva viene ceduto al Lanerossi Vicenza ed ha la fortuna di trovare un presidente come Farina ed un tecnico come G.B. Fabbri. Lattaccante titolare ed autentica bandiera della società biancorossa, Vitali, è in rotta con la dirigenza: occorre un sostituto, viene buttato in mischia proprio Paolo, a suo agio col gioco dei veneti, incentrato sul contropiede. È un trionfo: gioca 36 partite, segna 21 goal, trascina il Vicenza in serie A. Linarrestabile ascesa, del non ancora Pablito, non conosce pausa, nemmeno in confronto con i grandi campioni della serie A; vince la classifica dei cannonieri con 24 reti, davanti ad uno specialista come Beppe Savoldi e porta il Lanerossi al secondo posto in classifica. «Fabbri è stato un padre per me, il classico padre di famiglia che ti consiglia, ti prende sotto la sua protezione, è stato proprio così. Teneva le fila di tutto l'ambiente, ha fatto in modo che si creasse una grande unione tra di noi. Era un grande conoscitore e un grande amante del calcio, predicava il fatto che tutti a cominciare dai difensori dovevano giocare a pallone. Io, in particolare, gli devo molto, è stato lui che mi ha trasformato da ala a centravanti, ha visto subito che potevo avere un ruolo diverso e ha cambiato sicuramente la mia carriera. Ho avuto un grande rapporto con Farina, è stato un Presidente unico, pur con tutti i suoi difetti. Aveva una grande personalità, grande umorismo. Era uno che ci sapeva fare e con cui era estremamente piacevole passare del tempo. Sotto altri aspetti, nella gestione della società, poteva essere anche un duro, probabilmente era un Presidente d'altri tempi. Secondo me Farina era una spanna sopra gli altri, aveva delle idee innovative. Mi ricordo che il primo anno di serie A, si era inventato l'abbonamento biennale per farsi anticipare i soldi che gli servivano, erano cose che all'epoca sembrava incredibile potessero uscire dalla mente di una persona, ma lui era così, aveva queste intuizioni». Tutti grandi club inseguono questa ragazzo ed anche a Torino non si sono dimenticati di lui; nel giugno del 1978, Boniperti e Farina vanno in Lega a misurarsi alle buste, per risolvere la comproprietà dellattaccante. La Juventus, infatti, aveva conservato la proprietà della metà del cartellino del giocatore. Boniperti si presenta con le idee abbastanza chiare: Paolo può valere, al massimo, un paio di miliardi, cifra già eccezionale per quei tempi. Farina è pronto a fare altrettanto ma è ingannato da una telefonata, che dice che la Juventus avrebbe scritto nella busta una cifra incredibile: due miliardi e mezzo. Farina, senza pensarci due volte, scrive due miliardi e 750 milioni creando un autentico caso, al punto che anche Franco Carraro, allora presidente della Lega, decide di dimettersi per protesta. Da quel momento, la fortuna gira le spalle a Rossi: il Vicenza, infatti, precipita in serie B, accompagnata da una voragine di debiti; Paolo emigra a Perugia, in prestito, dove è travolto dallo scandalo del calcio-scommesse: sembra la fine della sua carriera, invece è la svolta positiva. Durante la squalifica, Rossi, ritorna a Vicenza ed è contattato da alcune società e fra cui lInter di Fraizzoli. Sandro Mazzola ha molte idee sul conto di Rossi, stipula un accordo scritto fra Fraizzoli, Farina ed il giocatore, ma allultimo momento il patron nerazzurro si tira indietro ed il trasferimento salta. Boniperti non ha mai smesso di seguire con attenzione la vicenda di Pablito: non ha mai digerito lo sgarbo di Farina e, quando torna alla carica nel marzo del 1981, trova il presidente veneto molto più disponibile, pronto a cedere il giocatore per ripianare il deficit in cui si trova la sua società. La Juventus paga quanto aveva sborsato Farina con gli interessi e così Pablito ritorna a vestire la maglia bianconera. Il 2 maggio 1982, Rossi torna in campo a Udine a fianco di Virdis; nonostante le tre presenze nella Juventus, Rossi viene convocato ugualmente in Nazionale, gioca in Spagna, diventa Pablito, storia risaputa. «Io non segno quasi mai di potenza, generalmente conquisto quei due metri che costano il goal allavversario. Per me, è fondamentale il gioco senza palla, lo smarcamento, quando la palla non cè, è indispensabile. Non ho avuto dalla sorte un grande fisico e mi debbo far furbo». Al ritorno dal Mondiale, allatto di rinnovare il contratto con la juventus dice una frase infelice, a proposito della necessità di allevare i figli con lo stipendio giusto; Boniperti si imbufalisce ed il contratto non viene firmato. Con lui, a contestare il presidente juventino, ci sono Tardelli e Gentile: tutti e tre verranno ceduti. «Diventai una specie di aprivarchi, fu una scelta di Trapattoni dettata dalla necessità. Poi arrivarono Boniek, Platini, cera Bettega: qualcuno doveva restare fuori e, caso strano, toccava sempre al sottoscritto». Nella stagione 1983/84, Rossi contribuisce con 13 goal alla conquista del titolo eppoi al trionfo in Coppa delle Coppe; il rapporto coi colori bianconeri continua, cè la Coppa dei Campioni da vincere, ma Rossi è sempre meno protagonista, più comprimario che altro. Le scelte di Trapattoni lo infastidiscono, cosicché quando Farina, che è diventato presidente del Milan, ritorna alla carica, Pablito accetta il corteggiamento a si trasferisce a Milano. La sua carriera in bianconero finisce con la tragica serata di Bruxelles: è destino che nel cammino di questo giocatore ci sia sempre qualcosa di drammatico. La stessa cosa avviene puntualmente anche al Milan, dove Farina fa letteralmente conti falsi per assicurarsi Rossi. Pablito costa 10 miliardi fra ingaggio e parametri, ma Farina non si arrende: vuole ricomprarlo da Boniperti a tutti i costi; inizia un lungo tira e molla che si protrae per mezza estate, finché Rossi non indossa la maglia rossonera. Lentusiasmo fra i tifosi di via Turati è incontenibile, si sognano trionfi antichi. Il Milan ha un attacco formidabile, Rossi-Hateley-Virdis, il Vi-Ro-Ha; si fanno paragoni scomodi con il famosissimo Gre-No-Li, ma saranno solo amare delusioni. Oltre agli insuccessi sul campo, comincia a profilarsi il Caso Farina, uno scandalo che coinvolge la società rossonera, che si conclude con la fuga in Sud Africa del presidente e con larrivo di Berlusconi. Si conclude così questo insolito rapporto fra Farina e Rossi; Pablito resta al Milan, ma è unaltra grande delusione. Termina, malinconicamente, la sua carriera a Verona, come un gregario qualsiasi. «In bianconero ho vissuto dei momenti molto belli, ma anche alcuni molto brutti. Ad un certo punto ero stufo di calcio, andavo agli allenamenti perché ero costretto. Mi sembrava che attorno a me mancasse totalmente la fiducia, quando dovevano sostituire un giocatore, toccava sempre a Rossi. Mi sembrava una scelta fatta a tavolino, ci restavo male. Con i tifosi juventini non mi sono mai trovato bene, forse ha rovinato il rapporto la faccenda dellingaggio, quando avevo chiesto qualche soldo in più. Oltretutto nella Juventus giocavo in una posizione poco congeniale alle mie caratteristiche, ma mi sono adattato, anche sacrificandomi. Alla Juventus ho imparato tantissime cose, la società voleva confermarmi ma io, ormai, mi sentivo come un leone in gabbia. Meglio cambiare aria». Così lo racconta Caminiti: Un pratese di guancia sfuggente, con quegli occhi ramificati nella malizia. Un sorriso che è sempre un sorrisino prendingiro. Qualcuno lha definito il più moderno centravanti che ci sia mai stato e forse è definizione calzante; finché va in campo fresco, è un odiable, inafferrabile come il più lesto dei ladruncoli. Ed insomma, rapina le difese sullultima parabola, sul minimo errore, sul più banale equivoco: è lì che zompa, incredibile ma vero lha già infilata. Avevamo creduto che Anastasi, come rapidità fosse, il massimo consentito ad un terrestre. Non avevamo fatto i conti con Paolo Rossi, in grado di far goal non già su un soldino o su un millimetro, ma sul respiro appena accennato di un difensore, nella mischia più pazzesca, tramutando ogni parabola nel goal più perfetto. Di una perfezione tale da potersi definire mitica. http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2007/09/paolo-rossi.html
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Fallo inesistente fischiato dall'arbitro.
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Ottimo Manninger
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Come fai a saperlo, Kate?
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Thank you, my friend
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Mi sa tanto che hai ragione.
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Mia moglie mi legava alla sedia e mi costringeva a vederlo.
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Vedi Beautiful per caso, Gi??
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Forse vuole imitare il salto mortale di Alex.
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Hanno rimesso l'ICI?
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S?, lo sapevo. Originale il tuo P.S.
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Jeda si chiama Capucho?
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Calone ? il vero cognome di Massimo Ranieri?
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Freshwater.
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Forse stava pensando a sua moglie.
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13 Manninger A. 29 De Ceglie P. 20 Giovinco S. 40 Rossi F. 30 Tiago 15 Knezevic D. 33 Legrottaglie N.
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13 Manninger A. 29 De Ceglie P. 20 Giovinco S. 40 Rossi F. 30 Tiago 15 Knezevic D. 33 Legrottaglie N.
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Ma ? uno di noi.
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Stavolta s?.
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http://atdhe.net/live-tv-321.html