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Cobolli Gigli, le piacerebbe Mourinho alla Juve? "NO!" Il presidente della Juve ha parlato anche di Giovinco: "Ranieri lo utilizzer? quando lo riterr? opportuno". Il derby in programma domenica tra Inter e Milan potrebbe agevolare le possibilit? di rimonta della Juventus, impegnata per? sul difficile campo della Sampdoria. "Adesso mi tocca fare il tifo per il Milan", aveva detto ieri Cobolli Gigli in occasione dell'assemblea di Lega tenutasi a Milano. Il presidente bianconero ha poi risposto a chi gli chiedeva un opinione sul tecnico dell'Inter, Jos? Mourinho: "E' una persona molto stimolante, ogni volta che parla dice cose talmente interessanti che ti fa venire la voglia di batterlo. - riporta oggi il Corriere dello Sport - Mi piacerebbe portarlo a Torino? No". Cobolli Gigli ha poi parlato anche di Giovinco, migliore in campo nel match pareggiato contro il Catania, ma candidato a tornare in panchina per lasciare spazio a Pavel Nedved: "Giovinco ha giocato molto bene, ma decider? Ranieri quando sar? il caso di schierarlo. Ci? che ? certo ? che, facendo parte dell'organico, potremo utilizzarlo quando vorremo".
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Trezeguet ai tifosi ?Grazie per l'affetto? E?uscito nel primo pomeriggio in stampelle, accompagnato da mamma Beatriz e da due amici. Centinaia di telegrammi e biglietti di auguri: ?Ora sto bene?. David Trezeguet, lasciata la stanza 201, esce aiutandosi con le stampelle. Tuta da ginnastica addosso, cappellino calato sulla testa, tutore a entrambe le gambe, mamma Beatriz al seguito, l?attaccante della Juventus saluta ma non ha molta voglia di parlare. Un po? provato per l?operazione a entrambe le ginocchia, appare comunque tranquillo. ?Sto bene, adesso sono sereno. Il peggio ? alle spalle?. Il peggio ? il doppio intervento chirurgico al quale ? stato sottoposto marted? mattina: la riparazione della lesione al tendine del ginocchio destro alla quale si ? aggiunta una piccola lesione al menisco esterno con l?esportazione della parte lesa e la pulizia del ginocchio sinistro oltre alla bonifica di un leggera lesione alla cartilagine. Per tutta la giornata di marted? sono arrivati in clinica i messaggi di auguri dei tifosi: centinaia di telegrammi, fiori, biglietti, segno di quanto il popolo bianconero sia legato al miglior bomber straniero della Juventus. ?Ringrazio tutti i tifosi per l?affetto che mi hanno dimostrato?. E d? appuntamento al nuovo anno: ?Quattro mesi di assenza non sono poi cos? tanti?.
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Ranieri recupera un campione del mondo In infermeria restano Trezeguet, Buffon, Zebina e Zanetti. La Juventus ritrover? il suo uomo di maggior peso a centrocampo: Camoranesi. L'argentino si ? infatti ripreso dall'infortunio ed ? gi? tornato in gruppo, dunque sar? disponibile per l'anticipo di sabato a Genova contro la Sampdoria. Una buona notizia per Claudio Ranieri che deve tornare a fare un risultato importante dopo il mezzo passo falso di mercoled? contro il Catania. L'infermeria bianconera per? non si svuota, infatti restano out Buffon, Trezeguet, Zebina e Cristiano Zanetti, come dire nomi importanti per la squadra bianconera. Per Buffon comunque ? vicino il rientro, l'ultima ecografia parla di una contrattura in via di risoluzione. Da domani il portiere torner? ad allenarsi sul campo, anche se con delle sedute differenziate.
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"A questo punto mi toccher? tifare Milan" - Cobolli Gigli "Non credo che quella dell'Inter sia una fuga" La Juventus impatta all'Olimpico contro il Catania e scivola dal primo al quarto posto. Il presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, non ha nascosto quest'oggi al suo arrivo in Lega Calcio un pizzico di rammarico per l'occasione sprecata, anche se non fa particolari appunti alla sua squadra: "Abbiamo avuto moltissime occasioni ma non siamo riusciti a tornare in vantaggio. Resta comunque l'ottima prova di Giovinco, Ranieri ha ancora una volta fatto la scelta giusta. Certo sarebbe stato meglio vincere ma per noi non cambia nulla, siamo solo agli inizi del campionato e l'obiettivo resta quello di lottare per lo scudetto". Intanto domenica sera andr? in scena il Derby della Madonnina, una gara che potrebbe gi? risultare importantissima in termini di classifica e Cobolli Gigli sembra aver gi? deciso per chi tifare: "A questo punto mi toccher? tifare Milan, anche se non credo che quella dell'Inter sia gi? una fuga".
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Del Piero: ?Altro che crisi, ora battiamo la Samp? ?Abbiamo creato molto contro il Catania. Ci rifaremo a Marassi?. C?? rimasto davvero male Del Piero. Questo punto lascia l?amaro in bocca a lui e ai suoi compagni. La morale ? quella che spesso accompagna questo genere di pareggi, crei tanto e raccogli nulla, in questo caso un punticino, per questo Pinturicchio respinge nel modo pi? assoluto la parola crisi: ?Per cortesia, macch? crisi, la squadra c?? e poi come si fa a giudicare cos? la stessa squadra che una settimana ? stata elogiata per come ha sconfitto lo Zenit e domenica scorsa il Cagliari? La crisi ? un?altra cosa, per favore?. Infatti Del Piero ha visto, come il suo allenatore, una bella squadra: ?Abbiamo subito segnato, poi abbiamo sfiorato il gol in tante occasioni e dopo il loro pareggio abbiamo reagito molto bene, ci ? mancato solo il gol, ma ? chiaro che non dobbiamo prendere uno schiaffo per reagire in quella maniera, con quella intensit??. E continua Del Piero a dare ragione al suo allenatore sul campo: ?L?anno scorso era perfetto, un biliardo, ci si divertiva a giocarci sopra, quest?anno ? davvero inguardabile, impossibile fare una giocata degna di nota perch? rimbalza male, ma non aggrappiamoci a nulla, andiamo a riprenderci questi due punti, magari sabato contro la Sampdoria. Cassano? Voglio vincere e basta?.
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Serie A - 5A GIORNATA ANDATA SAMPDORIA - JUVENTUS 0-0 .......27/09/2008 - ore 18:00 Fiorentina - Genoa 1-0 ...................27/09/2008 - ore 20:30 Bologna - Napoli 0-1 .......................28/09/2008 - ore 15:00 Catania - Chievo 1-0 .......................28/09/2008 - ore 15:00 Lecce - Cagliari 2-0 .........................28/09/2008 - ore 15:00 Palermo - Reggina 1-0 ....................28/09/2008 - ore 15:00 Roma - Atalanta 2-0 .........................28/09/2008 - ore 15:00 Torino - Lazio 1-3 ............................28/09/2008 - ore 15:00 Udinese - Siena 2-1 ........................ 28/09/2008 - ore 15:00 Milan - Inter 1-0 ............................... 28/09/2008 - ore 20:30 .......................Team............................................. Partite.......................................... Casa............................................. Fuori .......................................................Pti...G.......V.......N.........P....GF.GS..-...G.......V........N........P....GF..GS..-...G......V.......N.......P....GF.GS Lazio.......... 12.. 5... 4... 0... 1. 13..6.-. 2... 2... 0... 0.. 5.. 0.-. 3.. 2... 0... 1.. 8..6 Napoli......... 11.. 5... 3... 2... 0.. 6..3.-. 2... 2... 0... 0.. 4.. 2.-. 3.. 1... 2... 0.. 2..1 Udinese...... 10.. 5... 3... 1... 1.. 8..3.-. 3... 2... 1... 0.. 5.. 2.-. 2.. 1... 0... 1.. 3..1 Inter........... 10.. 5... 3... 1... 1.. 7..4.-. 2... 2... 0... 0.. 3.. 1.-. 3.. 1... 1... 1.. 4..3 Catania....... 10.. 5... 3... 1... 1.. 5..3.-. 3... 3... 0... 0.. 3.. 0.-. 2.. 0... 1... 1.. 2..3 Milan............ 9.. 5... 3... 0... 2.. 8..6.-. 3... 2... 0... 1.. 6.. 3.-. 2.. 1... 0... 1.. 2..3 Juventus..... 9.. 5... 2... 3... 0.. 4..2.-. 2... 1... 1... 0.. 2.. 1.-. 3.. 1... 2... 0.. 2..1 Palermo....... 9.. 5... 3... 0... 2.. 8..7.-. 3... 3... 0... 0.. 6.. 2.-. 2.. 0... 0... 2.. 2..5 Atalanta....... 9.. 5... 3... 0... 2.. 2..3.-. 2... 2... 0... 0.. 2.. 0.-. 3.. 1... 0... 2.. 1..3 Roma........... 7.. 5... 2... 1... 2.. 8..7.-. 3... 2... 1... 0.. 6.. 1.-. 2.. 0... 0... 2.. 2..6 Lecce............ 7.. 5... 2... 1... 2.. 5..5.-. 3... 2... 1... 0.. 5.. 1.-. 2.. 0... 0... 2.. 0..4 Fiorentina.... 7.. 5... 2... 1... 2.. 4..6.-. 3... 2... 1... 0.. 3.. 1.-. 2.. 0... 0... 2.. 1..5 Genoa.......... 6.. 5... 2... 0... 3.. 6..5.-. 2... 2... 0... 0.. 5.. 1.-. 3.. 0... 0... 3.. 1..4 Siena........... 5.. 5... 1... 2... 2.. 4..4.-. 2... 1... 1... 0.. 2.. 0.-. 3.. 0... 1... 2.. 2..4 Torino......... 5.. 5... 1... 2... 2.. 7..8.-. 3... 1... 0... 2.. 5.. 6.-. 2.. 0... 2... 0.. 2..2 Chievo.......... 5.. 5... 1... 2... 2.. 4..6.-. 2... 1... 1... 0.. 3.. 2.-. 3.. 0... 1... 2.. 1..4 Sampdoria... 4.. 5... 0... 4... 1.. 2..4.-. 3... 0... 3... 0.. 2.. 2.-. 2.. 0... 1... 1.. 0..2 Bologna........ 3.. 5... 1... 0... 4.. 2..7.-. 3... 0... 0... 3.. 0.. 5.-. 2.. 1... 0... 1.. 2..2 Reggina....... 1.. 5... 0... 1... 4.. 3..9.-. 2... 0... 1... 1.. 2.. 3.-. 3.. 0... 0... 3.. 1..6 Cagliari........ 0.. 5... 0... 0... 5.. 1.10.-. 2... 0... 0... 2.. 1.. 5.-. 3.. 0... 0... 3.. 0..5 Classifica marcatori 6 Goals M. ZARATE (Lazio - 2 R.) 4 Goals F. MICCOLI (Palermo - 1 R.) - D. MILITO (Genoa - 1 R.) - G. PANDEV (Lazio) 3 Goals C. AMAURI (Juventus) - A. GILARDINO (Fiorentina) - M. HAMSIK (Napoli) 2 GoalsN. AMORUSO (Torino - 1 R.) - A. AQUILANI (Roma) - R. BIANCHI (Torino - 1 R.) - F. CASERTA (Lecce) - J. CASTILLO (Lecce) - E. CAVANI (Palermo) - B. CORRADI (Reggina - 1 R.) - A. DI NATALE (Udinese) - Z. IBRAHIMOVIC (Inter) - M. MARCOLINI (Chievo - 1 R.) - C. PANUCCI (Roma) - M. PAOLUCCI (Catania) - A. PATO (Milan) - S. PEPE (Udinese) - G. PLASMATI (Catania) - G. SCULLI (Genoa) 1 Goal E. ABBRUSCATO (Torino) - M. AMBROSINI (Milan) - C. JULIO BAPTISTA (Roma) - M. BORRIELLO (Milan) - C. BOVO (Palermo) - M. BRESCIANO (Palermo) - E. CALAIO' (Siena) - J. CRUZ (Inter) - G. D'AGOSTINO (Udinese - 1 R.) - G. DELVECCHIO (Sampdoria) - G. DENIS (Napoli) - D. DE ROSSI (Roma) - M. DI VAIO (Bologna) - D. FICAGNA (Siena) - S. FLOCCARI (Atalanta) - A. FLORO FLORES (Udinese) - P. FOGGIA (Lazio) - D. FRANCESCHINI (Sampdoria) - A. GHEZZAL (Siena) - G. GIACOMAZZI (Lecce) - T. GUARENTE (Atalanta) - G. INLER (Udinese) - V. ITALIANO (Chievo) - KAK? (Milan) - KHARJA H. (Siena) - A. LANGELLA (Chievo) - J. LARRIVEY (Cagliari) - C. MAGGIO (Napoli) - MAICON (Inter) - G. MASCARA (Catania) - S. MAURI (Lazio) - A. MUTU (Fiorentina) - P. NEDVED (Juventus) - S. PADOIN (Atalanta) - S. PERROTTA (Roma) - F. QUAGLIARELLA (Udinese) - R. QUARESMA (Inter) - RONALDINHO (Milan) - A. ROSINA (Torino - 1 R.) - C. SEEDORF (Milan) - S. SIVIGLIA (Lazio) - F. VALIANI (Bologna) - M. VUCINIC (Roma) - M. ZALAYETA (Napoli) - G. ZAMBROTTA (Milan) - P. ZANETTI (Torino) 1 Autogoal M. DI LORETO (Reggina) - M. PISANO (Torino) - C. TERLIZZI (Catania)
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SAMPDORIA - JUVENTUS .................................. SERIE A - 5A GIORNATA ANDATA SABATO, 27 SETTEMBRE 2008 - ORE 18:00 STADIO "LUIGI FERRARIS" GENOVA Scontri diretti Totali 111 - 102 (Serie A) - 9 (Coppa Italia) Vinte Juventus 57 - 49 (Serie A) - 8 (Coppa Italia) Pareggi 32 - 32 (Serie A) Vinte Sampdoria 22 - 21 (Serie A) - 1 (Coppa Italia) Juventus Goals 183 - 155 (Serie A) - 28 (Coppa Italia) Sampdoria Goals 111 - 98 (Serie A) - 13 (Coppa Italia) Partite a Genova Serie A Giocate 51 Vinte Juventus 18 (L'ultima il 04.03.2006, 0-1) Pareggi 16 (L'ultimo il 17.05.2008, 3-3) Vinte Sampdoria 17 (L'ultima il 10.12.1995, 2-0) Juventus Goals 64 Sampdoria Goals 62 Primatisti Juventini contro la Sampdoria 13 partite Boniperti Giampiero 10 Salvadore Sandro 9 Castano Ernesto 9 Furino Giuseppe 9 Scirea Gaetano 8 Del Piero Alessandro 8 Leoncini Gianfranco 8 Tacconi Stefano 7 Anastasi Pietro 7 Cuccureddu Antonello 7 goals Boniperti Giampiero 7 Sivori Omar Enrique 4 Altafini Jos? Jo?o 3 Del Piero Alessandro 3 Mora Bruno 3 Muccinelli Ermes 2 Bettega Roberto 2 Inzaghi Filippo 2 Leoncini Gianfranco 2 Platini Michel Ultimi confronti diretti 11.11.2001 Coppa Italia Sampdoria-Juventus 1-2 12.12.2001 Coppa Italia Juventus-Sampdoria 5-2 11.01.2004 Serie A Sampdoria-Juventus 1-2 09.05.2004 Serie A Juventus-Sampdoria 2-0 22.09.2004 Serie A Sampdoria-Juventus 0-3 02.02.2005 Serie A Juventus-Sampdoria 0-1 26.10.2005 Serie A Juventus-Sampdoria 2-0 04.03.2006 Serie A Sampdoria-Juventus 0-1 20.01.2008 Serie A Juventus-Sampdoria 0-0 17.05.2008 Serie A Sampdoria-Juventus 3-3 Giocate 10 - Vinte Juventus 7 - Pareggi 2 - Vinte Sampdoria 1 - Juventus Goals 20 - Sampdoria Goals 8
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Alex, nome da JUVE Manninger: "Ad una grande squadra servono due grandi portieri" Quest'estate la scelta da parte della Juventus del vice Buffon era diventata un vero e proprio tormentone senza fine, con una decina di nomi di ogni et? e caratura accostati alla Vecchia Signora. Alla fine in Corso Galileo Ferraris hanno optato per un doppio arrivo dall'Udinese, il buon vecchio Zucchina Chimenti assieme ad Alexander Manninger, portiere di grande esperienza, anche internazionale. Una scelta di alto profilo che si ? subito rivelata azzeccata, vista la prestazione sfoderata dall'austriaco nel secondo tempo di Cagliari e considerata l'eventualit? che l'assenza di Gigi Buffon possa risultare pi? lunga del previsto. Dal canto suo Manninger ? pi? che pronto a prendersi la ribalta, a cominciare dal terzetto di partite che sicuramente lo attende - Catania, Sampdoria e Bate Borisov - in attesa del rientro nel Numero Uno: "Tutti conosciamo Buffon, la sua bravura e la sua importanza dentro alla Juve. Pu? giocare un solo portiere per vol?ta, ma a una squadra che vuole vin?cere un solo portiere non basta pi?. Io posso dare il mio contributo anche se Buffon ? indiscutibile". Il primo a sentirsi sereno ? proprio il portierone campione del mondo, che sa di essere in guantoni sicuri... "Ho visto Manninger a Cagliari e allora possia?mo stare tutti tranquilli. Recuperare dall'infortunio adesso sar? pi? facile per me".
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La Juve di Ranieri cinica come quella di Capello? Chiellini lancia il paragone, il tecnico si accoda Dopo l'1-0 di Cagliari, terzo risultato consecutivo di stretta misura dopo il successo casalingo sull'Udinese in campionato e il fondamentale esordio in Champions League contro lo Zenit, a Giorgio Chiellini il paragone ? venuto spontaneo: "S?, sono tre 1-0 consecutivi, un po' come la Juventus di Capello. L'importante ? fare risultato come adesso, ricordando che la base ? avere una buona difesa. Ranieri, come Capello, ci chiede di ridurre il numero di reti incassate". Ed il tecnico bianconero ha confermato che l'idea di una Juve cinica e spietata, pronta a massimizzare i risultati in rapporto agli sforzi, non gli dispiace affatto, anzi ? un obiettivo conclamato della sua gestione: "L'anno scorso abbiamo vinto poche volte 1-0 e il primo obiettivo della stagione era ridurre drasticamente i gol subiti. Con quella di Cagliari sono tre gare che non ne prendiamo, ? molto importante. Come la mentalit? da provinciale: ? stata la forza della Juve di Lippi, di Capello e di Deschamps e io sono contento che non l'abbia persa con me".
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Marco Tardelli - Calciatore E Dirigente
Socrates ha creato un topic in Tutti Gli Uomini Della Signora
MARCO TARDELLI Estate del 1974, spiaggia di Nocette: Gianni Invernizzi, osservatore dellInter dopo la contraddittoria esperienza alla guida della squadra nerazzurra, riferisce agli amici Valcareggi, Caciagli ed ai giornalisti una frase storica, pronunciata qualche giorno prima a Giancarlo Beltrami, allora direttore sportivo del Como: «Ho venduto Callioni al Torino, ma ho preso Tardelli dal Pisa che è molto più forte di Callioni». La realtà confermerà questa prima impressione: Vito Callioni nel Torino non manterrà le promesse e giocherà poi, dignitosamente, a Vicenza e nella Sampdoria. Tardelli è nato sul versante orientale delle Apuane a Capanne di Careggine, in provincia di Lucca, nei pressi di Isola Santa, paesino che sta sotto un lago artificiale. Ma, come giocatore, è uno sconosciuto, tifosi del Pisa a parte, che hanno già avuto modo di apprezzare Schizzo, grazie alla sua abitudine di correre come un pazzo ad ogni partita. Beltrami lo pesca, dietro opportuna segnalazione, e se lo porta sul lago di Como, dove Marco disputa uno splendido campionato in serie B contribuendo in larga parte alla promozione in A. Alla fine di quel campionato si scatena una vera e propria asta per il giovane giocatore filiforme. Sono in lizza cinque o sei squadre, su tutte emerge lInter, tanto è vero che a metà giugno, Tardelli viene fotografato al fianco del presidente nerazzurro Fraizzoli. Si parla di un miliardo tondo, speso dal patron interista, per il nuovo gioiello interista. Ma una settimana dopo un colpo di scena scuote il mercato: Tardelli passa alla Juventus per 950 milioni; il segreto è presto svelato: Boniperti paga in contanti, gli altri no e così la Juventus mette a segno uno dei colpi più clamorosi degli anni settanta. «Per me era un sogno che si avverava, certo, venivo dalla serie B, quindi il mondo dei professionisti lo avevo già assaggiato. Ma la Juventus è la Juventus, arrivarci era loccasione della vita». Il suo esordio in maglia bianconera avviene il 27 agosto 1975; è il primo turno di Coppa Italia, la Juventus affronta al Comunale il Taranto. La partita si risolverà con un 2-0, con reti di Causio e Bettega. «Mi tremavano le gambe, non capivo niente; appena sceso in campo, faticavo quasi a muovermi per lemozione. Poi, mi sono ricordato che sapevo giocare a pallone e tutto è andato liscio». Lallenatore bianconero è Carletto Parola, che schiera Tardelli come terzino di fascia, sia a destra che a sinistra. Il campionato è vinto dal Torino, che rimonta la bellezza di cinque punti alla Juventus. A Parola non viene rinnovato il contratto e viene sostituito da Giovanni Trapattoni. Nel provino di Villar Perosa, nellagosto del 1975, il Trap lo utilizza terzino fluidificante nel primo tempo, centrocampista cursore nella ripresa. È il primo esperimento. La Juventus cerca un interno agile, capace di accelerazioni improvvise da accoppiare al forte Benetti, scambiato vantaggiosamente in estate col declinante Capello. Trapattoni pensa giustamente a Tardelli, azzecca la mossa e regala un ineguagliabile centrocampista moderno al calcio italiano. Quando lavevi davanti, sembrava unipotesi di giocatore con qualcosa di meno. Era così gracile e come penato, uno dei sei fuoriclasse che Platini si sarebbe trovato al fianco in una Juventus destinata a divenire leggendaria. Schizzo Tardelli faceva piangere gli avversari ed i portieri; Cesto Vycpalek, osservatore della Juventus, ne era rimasto incantato durante un Verona-Como, disputato allo stadio Bentegodi. In quel pomeriggio, il presidente, Saverio Garonzi, si illudeva che il suo Verona gli avrebbe regalato, contro quel Como, una bella vittoria, invece, il Como aveva vinto, soprattutto per merito di Tardelli. Quellipotesi di giocatore, guardato nel fisico, si trasformava in campo in una freccia di giocatore, dai piedi buoni, dalle intuizioni repentine anche nei movimenti senza palla; si capiva che, nel ruolo di difensore esterno, assolveva ad una parte di un copione abbastanza vario. Quando avanzava, schizzava da parte a parte e lavversario era costretto a rincorrerlo senza prenderlo mai. La più razionale Juventus dellera Boniperti inseriva nel contesto il più trascedentale scattista ed incontrista dItalia, equilibrando il filtro di centrocampo affidato al piede dacciaio di Benetti ed allindomito sprint tattico di Furino, con il risultato di varianti inedite per lattacco prestigiatore di Bettega e martellatore di Boninsegna. Vincendo scudetti e coppe, Marco Tardelli non poteva ancora essere soddisfatto. Una perenne inquietudine gli ardeva negli occhi, sposo e padre senza avere molta serenità, cercava in campo ogni più ardua gioia, la scovava addirittura con i suoi guizzi felini, attraverso goals pazzeschi ed irresistibili. Divenne così fondamentale per la Nazionale bearzottiana, esordendovi come terzino destro nellaprile del 1976, nellamichevole torinese vinta per 3-1 sul Portogallo. Bearzot sedeva ancora in compagnia di Bernardini, ultime lezioni al furlan che sarebbe riuscito, con la sua facondia e versatilità psicologica, a fare della Nazionale un pugno di uomini con un ideale. Quella domenica di luglio del 1982 fu di sofferenza, prima del tripudio, nello stadio che era di un pallore svenato dalle luci (anche quella chiarissima del cielo, annottò tardissimo); Tardelli segnò il goal più bello, famoso ed importante della sua carriera, schizzando in caduta libera per scaricare il sinistro sul pallone del secondo goal, radente, irridente, per Schumacher. E subito la corsa liberatoria per il prato, a pugni stretti, gridando la gioia, come si può gridare con tutto il fiato del corpo e dellanima, quasi a voler chiamare a testimoni presenti e assenti dellimpresa compiuta, per se stesso, per tutti. Quelli erano giorni; unipotesi di giocatore, con qualcosa di meno, campione del mondo. Lirripetibile, insostituibile Marco Tardelli. Marco rimane in bianconero per dieci anni, scendendo in campo per ben 375 volte e realizzando 51 goal. Vince tutto: cinque scudetti, due Coppa Italia, la Coppa Campioni, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea. Ma più che per i numeri, Tardelli, rappresenta limmagine della vittoria nel Mondiale del 1982, in Spagna. Le braccia aperte, i pugni chiusi, lurlo di gioia, la corsa a tutto campo inseguito dai compagni; tutto ciò fu lItalia vera, senza confini, una felicità azzurra che riunì la gente nelle strade e nelle fontane, con gli occhi umidi ed il cuore sereno. Il racconto di Massimo Burzio, su Hurrà Juventus del marzo 1988: Nel calcio italiano e mondiale degli anni Settanta ed Ottanta ci sono stati molti grandi giocatori, ma pochissimi campionissimi. Uno di questi ultimi è stato Marco Tardelli, forse il miglior centrocampista della sua generazione. Difficile spiegare in poche righe cosè stato per la Juventus e per la nazionale azzurra Marco Tardelli. Difficile perché i tifosi juventini ed i calciofili hanno ancora, vivissime, negli occhi (e qualcuno nel cuore) le impareggiabili giocate di quel moto perpetuo che è stato Tardellino. Ed è stata una vera emozione quella di vedere, nei primi giorni di questanno, un allenamento della Juve a cui hanno partecipato Tardelli e Michel Platini. Due colonne di un passato neppure tanto remoto che avevano chiesto ed ottenuto di mantenere il ritmo partita del campionato svizzero (Tardelli), ed un poco di forma fisica (Michel Platini). È stato come tornare indietro ad unepoca che certamente non ha eguali. Schizzo è nato a Capanne di Careggine, in provincia di Lucca, il 24 settembre del 1954. I primi calci al pallone lungo i prati attorno a casa, qualche torneo minore ed ecco che i dirigenti del Pisa notano il ragazzino smilzo che vola per tutto il campo. Detto e fatto e cè il primo cartellino per i nerazzurri pisani. Lo stipendio è scarso e così Marco studia, gioca a calcio e lavora. E sempre uno scricciolo e, quando passa al Como, cè qualche dirigente che pensa daver fatto un affare lasciando ai comaschi quel terzino così smilzo che difficilmente avrà il fisico per fare strada. La pensano così anche i dirigenti della Fiorentina a cui Marco è stato invano proposto e negative sono anche le relazioni fatte dagli osservatori nerazzurri allallora presidente dellInter, Ivanoe Fraizzoli. Ed invece Tardelli nel Como trova spazio e possibilità per far vedere che non è necessario essere dei culturisti per giocare a calcio: basta avere un fisico vero ed essere dei campioni. LInter fa marcia indietro e torna alla carica con i dirigenti lariani, siamo nel 1975, arrivando ad offrire per il cartellino di Marco quasi un miliardo. Al Como rispondono con cortesia ma anche con decisione. «Ci spiace», affermano i dirigenti della squadra, «ma Tardelli è già bianconero». Così Fraizzoli torna sconfitto a Milano con una sola magra consolazione: quella davere una foto accanto a Tardelli. Ma cosè accaduto? Nulla o quasi, soltanto che la Juventus si è offerta di pagare in contanti laddove altri facevano solo promesse e dilazioni e non davano sufficienti garanzie di solvibilità. E stato, insomma, un affare tra business man e, soprattutto, è stato un grande colpo per la Juventus. Alla Juve arriva un Tardelli ventenne che si è fatto le ossa vincendo una stagione di B con, appunto, il Como e che Carlo Parola impiega come terzino con notevole giudizio e saggezza. Marco non viene infatti gettato nella mischia, inizia dalla panchina crescendo fisicamente e psicologicamente col passare del tempo. Ma è un anno buio per la Juve che regala uno scudetto quasi vinto al Torino. Così a fine stagione se ne va Parola ed arriva Giovanni Trapattoni: un allenatore giovane pronto a far giocare una squadra di giovani. Per Tardelli, che sul finire della stagione precedente, ha già conosciuto la gioia della maglia azzurra, è la definitiva consacrazione in un ruolo, tra laltro, diverso da quello precedente. Il Trap, infatti, imposta Marco da centrocampista avendone riconosciute le grandi qualità di dinamicità, visione di gioco e forza propulsiva. È unannata eccezionale, quella. La Juve vince la Coppa Uefa e fa suo lo scudetto con il punteggio record di tutti i tempi, 51 punti. È una Juve tutta italiana, una Juve incredibile, forse la migliore del calcio di Trapattoni. Quella Juve ha a centrocampo gente come Furino, Benetti e Tardelli, in difesa ci sono Scirea, Morini, Cuccureddu, Gentile ed a volte Antonio Cabrini, mentre dietro a tutti la sicurezza di Dino Zoff. Davanti giocano Causio, Boninsegna e Bettega. Insomma una Juve extra, che ha in Tardelli un leader giovane e grintoso. Anche in azzurro Marco diventa centrocampista presentandosi alla platea mondiale con classe ed una voglia di giocar bene e vincere, che lo fa notare e primeggiare tra tutti i giocatori di quel periodo. Ancora scudetti, campionati, partite internazionali, un mondiale in Argentina ed una cavalcata vincente in Spagna, come non ricordare quel suo goal nella finale con la Germania e lurlo di gioia di Schizzo che era poi lurlo di tutta Italia; insomma una carriera davvero unica e sorprendente. Ed è nel 1985 che Tardelli lascia la Juventus. Il distacco sembra un poco brusco, ma è tipico di tutti i grandi amori che proprio perché tali non possono finire in modo banale. Marco se ne va allInter (dove peraltro non avrà grande fortuna) con unaria a metà tra il soddisfatto e linsoddisfatto. La cosa è tipica (basta consultare i manuali di psicologia) di chi è alla fine duna grande avventura personale ed è diviso tra il rimpianto per il passato e la voglia di futuro. Oggi Tardelli gioca in Svizzera, nel San Gallo. È rimasto a lungo senza contratto perché allInter ha rifiutato unofferta economica magari valida ma che lo voleva inizialmente in panchina. E lui, da guerriero qual è, non voleva partire già con una penalizzazione. La storia bianconera di Tardelli è quella che sin qui ho cercato di scrivere. Inutile fare commenti tecnici o cercare ancora di dire come giocava Tardelli e chi era Tardelli per la Juve e nella Juve: basta dire che era Tardelli. E basta così. Senza altre parole per un giocatore unico in una Juve unica, magari eguagliabile nei risultati ma non nelle caratteristiche umane e tecniche del nucleo che ne fu forza e propulsione vincente Stefano Bedeschi -
Si stanno per dividere le strade di Andrade e della Juventus La dirigenza bianconera dubita che il giocatore possa tornare ad alti livelli dopo due cos? gravi infortuni. Non sar? sicuramente ricordata con entusiasmo l'avventura juventina di Jorge Andrade, difensore portoghese acquistato dai bianconeri nella scorsa stagione dagli spagnoli del Deportivo La Coruna. Il giocatore, dopo essersi infortunato alla rotula in occasione di un Roma-Juventus ed avere recuperato, quando sembrava pronto per la nuova stagione, ha subito lo stesso grave infortunio durante il ritiro estivo di Pinzolo. La via della guarigione in questo caso sembra pi? impervia ed alla non pi? tenera et? di 30 anni, recuperare in maniera ottimale dopo due stop cos? gravi sembra quasi un miraggio. Per questo motivo pare che la societ? bianconera stia trattando con il giocatore la rescissione del contratto.
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Buffon To Miss Next Two Games Juventus have confirmed that Gianluigi Buffon will be out for 10 days after picking up a muscular injury against Cagliari, thus he will miss at least two games. The Bianconeri shot-stopper had to come off duing the 1-0 win over the Isolani and he underwent further examinations at Vinovo today. The club's medical staff have now confirmed that he is suffering from a strain to his adductor muscle in his right leg and he will miss the next two games against Catania as well as the trip to Sampdoria. Buffon is likely to have another assessment on Wednesday as the club plan his recovery.It's not what the Old Lady needed at this busy time of the season. David Trezeguet is also out with a long term injury while Mauro Camoranesi and Alessandro Del Piero look doubtful for Wednesday night's game. Alex Manninger is likely to take Buffon's place for the up coming fixtures. The World Cup winner has been outstanding this season, keeping three consecutive clean sheets. Juve fans will be hoping he returns as soon as possible in order to safeguard their Scudetto and Champions League challenge.
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Zenga ? pronto per il suo "Derby d'Italia" Il tecnico dei catanesi per? ammette quanto sar? dura domani sera. Partita proibitiva per il Catania all'Olimpico contro la Juventus? Sulla carta pare di s?, ma alla squadra allenata da Spider Man nulla ? impossibile in questo momento di buona forma, sentendo una sfida nella sfida, da buon ex interista. Zenga ha parole di elogio per la squadra bianconera, una delle principali candidate allo scudetto. "La Juve ? sempre aggressiva e non ha momenti di sosta", ha detto l'ex portiere alla vigilia del match infrasettimanale. "La loro ? una societ? seria, composta da giocatori che nello spogliatoio sono stati abili a costruire un gruppo importante", ha poi aggiunto il tecnico degli etnei. Lo stesso ha poi ricordato: "Una buona parte dell'organico ha anche accettato di scendere in B. Portiamo molto rispetto a questa squadra". Per il Catania ? la seconda sfida contro una big alla quarta di campionato, la prima ? stata contro l'Inter, dove i siciliani hanno perso con il minimo scarto, uscendo dal campo senza aver demeritato (a parte il botta e risposta tra Mourinho e Lo Monaco). Se per il direttore generale dei rossazzurri la gara appare proibitiva, Zenga si gioca tutto quello che ha. "La nostra sar? una squadra combattiva, proveremo a strappare punti a Torino". Non sar? facile, ma come si dice, la palla ? pur sempre rotonda.
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Ranieri: "Giovinco non gioca perch? ? in ritardo di condizione" "Lo stimo molto, ma non va considerato il messia". E' forse l'unica nota stonata in questo inizio di stagione della Juventus: Sebastian Giovinco ? sinora ai margini della squadra titolare e, almeno a breve, non sembra destinato a poter trovare impiego con continuit? dal primo minuto. Ranieri, nella conferenza stampa di oggi, ha per? spiegato le ragioni alla base dell'esclusione della Formica Atomica: "Io credo molto in lui, ? un ragazzo serio e con ottime qualit?, ma si sta mettendo solo ora le scarpe da calcio. Lasciamolo crescere quindi. Ha fatto un preparazione idonea a partecipare alle Olimpiadi, non ha messo quindi i carichi di lavoro che abbiamo messo noi in estate: Marchisio e De Ceglie che sono centrocampisti riescono a mascherare meglio il loro stato di non eccelsa forma, mentre in Giovinco, che ? tutto scatti, serpentine e cambi di direzione, questo si vede di pi?". Condizione atletica carente, quindi, ma non solo: "Piano piano arriver? il suo momento, ma non dobbiamo aspettarlo come il messia. Dobbiamo considerarlo come un ragazzo che si inserisce piano piano, ? ancora in fase di formazione: ha sempre giocato centralmente, poi a Empoli ha fatto il quarto di sinistra. Io l'ho portato qui proprio per fare il vice Nedved, ma questo non significa che non possa fare l'attaccante...".
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Derby d'Italia per lo scudetto? Non ditelo a Tinkerman Ranieri prova a esorcizzare il duello con l'Inter e carica Del Piero. "Ora lo attende un superlavoro". Inter contro Juve, ormai tutti ne parlano. Secondo la quasi totalit? degli addetti ai lavori, la grande sfida per il campionato ? gi? iniziato: tra una di queste due compagini uscir? la vincitrice dello scudetto. Non ditelo per? a Claudio Ranieri che oggi, in conferenza stampa, ha allargato all'infinito il lotto delle pretendenti: "Ci sono anche Milan, Fiorentina e Roma. Senza dimenticare la Lazio, che ? partita molto bene, il Napoli, pure la Sampdoria...". Insomma, il tecnico bianconero da questo orecchio non ci sente. Si fa invece pi? serio quando c'? da parlare del Catania e dell'infortunio a Trezeguet: "Senza il vicecapocannoniere della scorsa stagione, gli attaccanti in rosa saranno ora chiamati a un superlavoro. Fin da domani, quella di Zenga ? una squadra insidiosa e noi l'anno scorso abbiamo pareggiato per due volte, a fatica e sempre nei minuti finali con Del Piero".
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Arrigo Sacchi sulla difesa della Juve: "Poche cos? in Europa". L'ex Ct azzurro vede margini di miglioramento nell'azione offensiva: "Finora vittorie meritate, ma non sempre divertenti". La nuova Juventus piace parecchio, eccome se piace. A chi, come Jose Altafini, ne celebra l'acquistone di Amauri, "il miglior centravanti d'Italia e forse del mondo", ed ovviamente al suo timoniere Claudio Ranieri, che ne sottolinea quel cinismo che ha fatto scomodare a qualcuno il nome di Fabio Capello: "L'anno scorso abbiamo vinto poche volte per uno a zero - spiega il tecnico bianconero - e il primo obiettivo della stagione era ridurre drasticamente i gol subiti". Una squadra dunque nuovamente spietata e solida, come ? nel Dna della Juventus, e come sottolinea Arrigo Sacchi sulle pagine della giornalaccio rosa dello Sport: "La squadra sfrutta programmazione corretta, mentalit? vincente, ottima condizione ed il buon senso dell'allenatore. I bianconeri saranno avversari ostici per tutti, la squadra difende collettivamente come poche in Europa". Per l'ex Ct azzurro i margini di progresso sono dall'altra parte del campo: "In fase offensiva, a volte, la Juve attacca con pochi uomini e l'azione non sempre corre con tempi e fantasia giusta. Il poderoso Amauri e l'abilit? di Del Piero hanno consentito vittorie meritate, ma non sempre divertenti. L'assenza di Camoranesi si far? sentire perch? ? uno dei pochi centrocampisti con talento, ma la Juve sar? un avversario difficile per tutti".
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Altafini ha scelto l'uomo copertina per il suo manuale del calcio "Amisci, questo Amauri ? il pi? forte centravanti che ci sia in Italia e forse nel mondo!" Meglio di cos? Amauri Carvalho de Oliveira non avrebbe potuto cominciare la sua avventura alla Juventus. Due goal da sei punti in campionato ed una presenza gigantesca nella manovra della squadra di Claudio Ranieri. Complice l'infortunio di David Trezeguet, adesso il 28enne brasiliano si trova spalancati spazi enormi sia in campionato che in Champions, ma dovr? anche mettersi in spalla responsabilit? raddoppiate. Un peso che secondo Jose Altafini l'ex attaccante del Palermo pu? benissimo sorreggere, vista la vera e propria incoronazione sentenziata dal popolare commentatore televisivo. "Amauri ? il pi? forte centravan?ti che ci sia in Italia e non vorrei sbilan?ciarmi troppo nel dire che anche nel mon?do potrebbe essere il numero uno - dice Altafini al Corriere dello Sport - Intendia?moci, parlo di centravanti e non di attac?cante, questo per non confonderlo con Ibrahimovic, per esempio, sono due cose diverse per caratteristiche e posizione in campo". Il vecchio Jose su attaccanti e relativi movimenti potrebbe aprire un'universit? e spiega cosa rende lo juventino il numero uno in questo momento: "Or?mai ? completo. Non solo ha colpi di classe, non solo ? un opportuni?sta come ha dimostrato contro Udinese e Cagliari, ma questo ragazzo ? il pi? forte colpitore di testa del nostro campionato e inoltre lotta e picchia come un matto, si sa difendere alla grande e questa, credetemi, ? la dote principale per un centravanti. Brasile o Italia? Io dico una cosa soltanto: chi prender? Amauri ne trarr? un grande vantaggio, chi se lo lascer? scappare avr? invece un grande rammarico. Con lui il Brasile potr? tornare a vincere la coppa del Mondo, mentre l'Italia potr? difenderla...". Con questa premessa l'invito a Ranieri ? pi? di un suggerimento: "Deve inventarsi qualco?sa, ma deve trovare il posto ad Amauri. Gli altri possono anche alternarsi, diventare vittime del turnover che ? necessario, ma lui no, perch?, come ha dimostrato, il suo fiuto del gol e la sua classe possono essere determinanti. E' completo, ? forte fisica?mente ed ha classe, cosa volete di pi?, nemmeno il manuale del calcio perdone?rebbe una sua esclusione...".
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David sta bene: operazione riuscita! Al francese ? stata rimossa anche una lesione cartilaginea all'arto sinistro. Operazione riuscita per David Trezeguet, che in mattinata si ? sottoposto all'intervento chiurgico per ripulire il ginocchio destro dal tendine rotuleo lesionato. Tempi di recupero confermati: si parla di quattro mesi, ma potrebbe recuperare in minor tempo cos? come impiegarci qualche settimana in pi? ed allungare fino a cinque il numero dei mesi senza Juventus. La notizia, tuttavia, ? che al francese ? stata rimossa pure una lesione cartilaginea all'arto sinistro: insomma, gi? che c'erano, gli ortopedici hanno deciso di fare un lavoretto con i fiocchi per evitare complicazione in futuro pure all'altro ginocchio...
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Hiddink: "Se la Juve passa il girone di Champions..." L'allenatore olandese promuove la Juve di Ranieri: "Lotta per la Champions con Zenit e Real". Guus Hiddink spende parole d'elogio per la Juve e Ranieri: "Un allenatore di personalit? che sta facendo molto bene, aveva gi? dimostrato il suo valore all'estero. Anzi, dir? di pi?: la Juve pu? vincere la Champions, insieme a Zenit e Real sono le mie favorite". Qualora passasse il girone, quindi, la Vecchia Signora sarebbe gi? a cavallo...
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Catania: Rossazzurri caricati a mille in vista della sfida contro la Juventus La vittoria sull'Atalanta importante tappa del cammino etneo Sei punti in tre partite, frutto di due vittorie e di una sconfitta, nessun gol subito (direttamente dagli avversari). E' questo il confortante bilancio del Catania in avvio di stagione, considerando anche il modo in cui ? arrivata la sconfitta in casa dei campioni d'Italia dell'Inter (due autogol). Con queste credenziali i rossazzurri si apprestano a sfidare la Juventus nel turno infrasettimanale di mercoled? sera; c'? da scommetterci, la malcelata aspirazione degli uomini di mister Zenga ? quella di ottenere un risultato positivo all'Olimpico di Torino. Analizzando e contrapponendo i valori che scenderanno in campo non vi ? storia, senza ombra di dubbio: la corazzata bianconera ? una delle migliori compagini del campionato. Ma non si sa mai... Gli etnei hanno sinora dimostrato di reggere bene l'urto di avversari di rango, di saper colpire al momento giusto, di non temere nessuno. Queste le prime indicazioni fornite, naturalmente bisogner? attendere qualche altra settimana per esitare un giudizio maggiormente credibile e fondato sulla reale consistenza del mosaico catanese. La vittoria ottenuta contro l'arcigna Atalanta ? giunta al culmine di una gara ben condotta dal Catania, confronto in cui i nerazzurri si sono messi in mostra in diversi frangenti ma che alla fine ha premiato la maggiore concretezza di Mascara & C. Lo spirito che anima i rossazzurri sembra quello giusto, al campo, come sempre, l'ultima parola.
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Paolucci: "Metter? da parte l'emozione" Quel cecchino del Catania sulla strada della Juve un po' di tempo fa aveva una maglia bianconera Il Catania vola tra le mura amiche, ed ora pu? andare a far visita alla capolista Juventus guardandola ad appena un punto di distanza. La classica partita in cui gli uomini di Walter Zenga avranno tutto da guadagnare, cercando magari di fare il colpaccio grazie al classico goal dell'ex, quel Michele Paolucci che sabato ha dato i tre punti ai rossazzurri contro l'Atalanta, guarda caso altra sua ex squadra... "Nella Juve sono nato - racconta il 22enne attaccante di Recanati, cresciuto nelle giovanili bianconere - sar? indubbiamente un'emozione, ma che lascia il tempo che trova. Noi andiamo a Torino per fare la nostra partita come abbiamo fatto a Milano". "Un po' il goal mi mancava - continua Paolucci - Stiamo facendo un gran lavoro e siamo ripagati dei nostri sforzi. Fa un certo effetto stare lass?, ? bello, ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Godiamoci questi 6 punti che non sono pochi".
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I sostenitori del forum J1897.com pronti ad "aiutare" Molinaro Non tutti i tifosi bianconeri ce l'hanno con l'esterno: pronta una lettera tutta per lui, solo per lui. Per fischiare chi lo fischia! Fischiato al momento della sostituzione contro i russi dello Zenit mercoledi scorso. Ed ovviamente abbattuto per aver preso coscienza del fatto che non tutti i tifosi della Juventus vedono in Cristian Molinaro l'esterno mancino a cui affidarsi per tornare a sognare lo Scudetto e la Coppa dei Campioni. E' un momento difficile, quello vissuto dal laterale proveniente dal Cilento, che per? ha trovato sulle pagine del forum j1897.com una nutrita schiera di sostenitori pronti a stargli vicino attraverso una lettera volta a spronare l'ex senese in questa fase della stagione. Questa la lettera pubblicata: 40 presenze con la maglia della Juventus. Impegno, sprito di sacrificio, sudore ed umilt?. Nelle ultime partite, l'emozione si ? fatta per? pi? forte. Il debutto prima nei preliminari di Champions, poi la vera Coppa Campioni: noi stessi, davanti al televisore o allo Stadio, abbiamo avuto i brividi gi? solo sentendo quelle fantastiche note dell'inno della pi? importante competizione europea per club. Tutti noi quella sera ci siamo sentiti debuttanti e, tutti noi, avevamo in corpo emozioni fortissime. Chi quella Coppa se l'? guadagnata con il sudore ogni giorno in allenamento, chi quella Coppa l'ha sognata, chi quella Coppa l'ha solo vista in televisione prima di quel momento... Merita rispetto. Chi indossa la nostra maglia merita rispetto. Chi da tutto s? stesso per la nostra maglia merita rispetto. Dal Fuoriclasse al pi? prezioso dei gregari. Siamo tifosi della Juventus, societ? che di gran lunga possiede una storia ed uno stile impareggiabile. Inutile negare che sentire quei fischi abbia fatto storcere il naso a parecchi. Noi compresi. Perch?? Semplice. Non si sta fischiando un avversario presuntuoso, o chi, in altri momenti, ha deciso che era meglio diventare "interista fin da bambino" (sfidando ogni sorta di consecutio temporum), o non si sta fischiando una decisione sbagliata. Stiamo fischiando un nostro giocatore, un nostro uomo in campo. Stiamo fischiando un ragazzo di 25 anni, che era emozionatissimo al debutto europeo e che a Cagliari era visibilmente turbato dalla situazione che si sta creando. Noi stiamo con Cristian, perch? ? la Juventus, come lo ? il pi? grande fuoriclasse e come lo ? il magazziniere. Stiamo con Cristian perch? ? un ragazzo timido, umile e volenteroso. Stiamo con Cristian perch? lui d? il massimo, sempre. Che parlino il campo, gli allenamenti e le scelte del mister. Ma non dobbiamo mai ostacolare un nostro giocatore. Forza Cristian, siamo con te!
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Ranieri: Amauri ? diventato "velenoso" Lui gi? vuole mordere in azzurro... con Vincenzone! "Siamo una coppia da Nazionale" Da ieri Amauri Carvalho de Oliveira ? ufficialmente un "veleno", come da investituta ufficiale ricevuta da Claudio Ranieri al termine del match vinto dalla Juventus a Cagliari: "E' davvero un mostro - ? la premessa del tecnico bianconero, che poi spiega - Alla vigilia avevo detto che Del Piero e Trezeguet so?no velenosissimi per le dife?se avversarie, gente da 20 gol a campionato. Ora mi sento di dire che pure Amau?ri ha trovato la sua boccetta di veleno...". Un attaccante sempre pi? implacabile sotto rete, in aggiunta alla mole smisurata di lavoro che svolge per far salire la squadra, insomma un giocatore con le caratteristiche ideali della punta che piace a Marcello Lippi. Se il Ct campione del mondo spinge per accellerare i tempi della concessione del passaporto ad Amauri, il ragazzo dal canto suo sembra con il cuore sempre pi? vicino all'azzurro, tanto da sbilanciarsi quando si parla della sua intesa con Iaquinta: "Con Vincenzo mi trovo bene. Una coppia da Nazionale? Sono in Italia da otto stagioni, ormai si pu? dire di s?". L'unico pericolo a questo punto ? quello che indirettamente solleva Giorgio Chiellini: "Io davvero non capisco perch? Dunga non lo abbia ancora chiamato". Se Amauri continua a segnare con questi ritmi e in Brasile hanno qualche parabola perfino l'ostinato Carlos potrebbe convincersi a fare una telefonata...
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Buffon: una settimana non basta per rientrare in campo Il portiere bianconero a rischio per la seconda gara di Champions. Domenica sera, al termine del match vinto sul campo del Cagliari, Gigi Buffon parlando del suo infortunio all'adduttore si era dato una settimana di tempo per rientrare in campo. Gli esami ai quali il portierone della Juventus si ? sottoposto ieri, per?, hanno evidenziato un'elongazione e, a quanto pare, per poter rientrare in campo dovr? attendere 10 giorni. In questo modo, il numero 1 della Nazionale italiana sar? costretto a saltare, oltre il turno infrasettimanale contro il Catania, anche la trasferta di Genova contro la Sampdoria per rientrare poi, probabilmente, in occasione della seconda gara di Champions League in programma marted? 30 settembre sul campo dei bielorussi del Bate Borisov. David Trezeguet, intanto, stamattina ? stato operato e tra una ventina di giorni saranno resi noti i tempi di recupero che, al momento, oscillano tra i tre mesi e mezzo e i cinque mesi.
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"Ragazzi, con Capello vincevamo cos?..." Chiellini spende elogi per questa Juve cinica. E' una Juve cinica e spietata, ma nessun bianconero pare arrabbiarsi particolarmente se glielo si fa notare. Anzi, per i difensori come Giorgio Chiellini ? un motivo d'orgoglio. E, nemmeno a bassa voce, uno spunto per pensare al passato ed essere ottimisti per il futuro. "Siamo pi? squadra dell'anno scorso - ha ammesso il nazionale azzurro - e noto delle grandi somiglianze con il gruppo di Capello: io c'ero, vincevamo spesso cos? e subivamo sempre pochissimo...". Tutti sanno com'erano poi finite quelle due annate: tricolore alla Juve e gli altri dietro ad applaudire.