andrea
Tifoso Juventus-
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Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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Il fascino irresistibile di Luceferin -
Il 17 febbraio 1963 nasceva a New York la più grande icona NBA. Ha cambiato la storia dei Chicago Bulls e segnato un'epoca della pallacanestro: è semplicemente il migliore di sempre. "Voglio giocare per la North Carolina". Swish. "Voglio giocare in una squadra che vincerà il titolo". Swish. "E poi voglio giocare nell’NBA". Swish. "E dopo aver fatto tutto questo voglio giocare a baseball come te, papà". Swish. "A baseball? Ecco, quello sì che è uno sport. E dopo aver provato anche quello che altro vuoi fare? Volare?". Questa conversazione è l'incipit di uno dei film animati più iconici, se non il più iconico, di sempre: Space Jam. Probabilmente, però, quel dialogo tra il piccolo Michael e James R. Jordan Senior è realmente esistito. Sì, perché quel bambino ha già chiaro cosa avrebbe fatto nella sua vita: diventare il numero uno. Ma la strada per il successo è lunga e impervia. Bisogna soffrire, mettersi in discussione e superare i propri limiti. Sofferenza e delusioni, così nacque il mito di Michael Jordan Al terzo anno di liceo, Michael viene escluso dalla prima squadra dei Laney High School Buccaneers. Coach Herring gli preferisce Harvest Leroy Smith Jr. Il motivo? L'altezza. "Se ci si arrende una volta diventa un’abitudine. Mai arrendersi!" Per questo, al posto di accettare l'esclusione, "Peanut" (così veniva chiamato, data la forma a nocciolina della sua testa) inizia a lavorare ancora più duramente, fino ad essere finalmente convocato in prima squadra e, soprattutto, considerato il più promettente liceale d'America. Ogni college lo vorrebbe in squadra: lui resta vicino casa. Sceglie di giocare per l'University of North Carolina (essendo cresciuto a Wilmington), guidata dal leggendario Dean Smith. La carriera, quella che tutti conoscono, di Michael Jordan inizia qui: esattamente il 29 marzo 1982, quando nella finale NCAA contro Georgetown segna il canestro decisivo che vale il titolo. È esattamente ciò che succederà dal 1984, anno in cui metterà piede in NBA, fino alla fine della sua carriera. Palla in mano a MJ e partita, praticamente sempre, decisa dal 23. Ma per arrivare ad essere His Airness, ovvero Sua Altezza Aerea, prima di diventare il GOAT (Greatest Of All Time), però, Jordan deve soffrire. Viene scelto dai Chicago Bulls, una squadra a dir poco mediocre. Praticamente da solo, nell'anno da rookie, porta la franchigia ai playoff. Fino all'arrivo di validi compagni di squadra (Scottie Pippen in primis) e di un coach che capisca esattamente come inquadrarlo e come farlo convivere con il resto del roster (Phil Jackson), i Bulls non riescono mai ad arrivare in fondo. "Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto". A partire dagli "inutili" 63 punti al Boston Garden in faccia a Larry Bird, che a fine partita ammetterà: "Penso sia semplicemente Dio travestito da Michael Jordan". Fino alla duplice sconfitta in finale di Eastern Conference contro i maledetti Detroit Pistons nel 1989 e nel 1990. Un inizio di carriera colmo di sofferenza e traguardi mai raggiunti. La chiave del successo è il fallimento. Il fallimento costruisce muscoli, determinazione e sogni. Inutile parlare di ciò che ha vinto. I numeri lo offendono. Non sono i sei titoli ottenuti in sei finali (intervallati dalla parentesi da giocatore di baseball dopo la tragica scomparsa del padre), i due ori olimpici o i cinque MVP della regular season, a rendere enorme Michael Jordan. Ma la sua competitività, la sua fame di vittoria, la sua spinta al sacrificio, la sua leadership. MJ non ha mai chiesto a nessun compagno di squadra di fare qualcosa che lui non avrebbe fatto. In allenamento come in partita, si deve dare tutto. Si deve morire sul parquet. La sua grandezza nella capacità di superare i propri limiti, di trasformare ogni singola difficoltà a proprio vantaggio così da avere uno stimolo in più per vincere. Non c'è discussione. È il più grande di sempre su entrambi i lati del campo. Miglior difensore e miglior attaccante della lega per tutto il periodo in cui ha giocato. Un felino, capace di graffiare e ruggire nel momento esatto in cui la partita lo richiedeva. "The Shot" contro Cleveland, quello contro Utah nell'ultima partita in maglia Bulls alle Finals 1998, the "Flu Game", tutte le sue grandi prestazioni sono passate dal duro lavoro, dall'ossessione di vincere, di voler essere sempre l'uomo da battere. Michael Jordan non è la forza del talento che prevale. È la voglia di regalare a tutti, ad ogni singolo spettatore che magari ha fatto gli straordinari per permettersi di essere in tribuna con il figlio e vederlo giocare, un pezzo di magia. Se c'è qualcuno lì fuori che ha sacrificato se stesso per assistere ai suoi fadeaway, alle sue schiacciate, ai suoi lay-up, anche se sta sfidando la squadra meno competitiva, lui darà sempre il 100%. Questo è Michael Jordan. O meglio, è solo una piccola parte dell'immensità di Michael Jordan. Libri, serie tv, aneddoti, numeri, titoli, chi più ne ha più ne metta. Michael Jeffrey Jordan è quel giocatore che ha reso globale il basket, è quello sportivo che ha raggiunto ogni angolo del mondo. È, semplicemente, il migliore di sempre.
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Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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Sportitalia.com - Longari sul ricorso al CONI della Juve: "Missione apparentemente fruttuosa di Calvo a Roma, cosa filtra..." 17.02.2023 14:40 di Redazione Torin Il giornalista Gianluigi Longari, nel suo editoriale per Sportitalia.com ha fatto il punto sul ricorso della Juventus al CONI, in merito alla sentenza sulle plusvalenze. "E' stata una missione apparentemente fruttuosa, quella del CFO della Juventus Francesco Calvo a Roma della scorsa settimana, e che fa da preludio ad una decisione da parte del Collegio di Garanzia del Coni che potrebbe ribaltare nuovamente i rapporti di forza all'interno della graduatoria nella classifica di serie A. Il termometro fedele di un movimento calcistico in aperta crisi, porta a discutere di temi d'attualità che potrebbero modificare ancora una volta la corsa del massimo torneo nazionale, arrivando quale che sia la decisione definitiva, a macchiare inesorabilmente il calcio italiano agli occhi del resto del continente. Entrando nel dettaglio, come già anticipato più di una settimana fa, la mossa del cambio di legale potrebbe risultare decisiva per scompaginare le carte di una sentenza durissima, ma che nella visione bianconera non è stata supportata da motivazioni sufficientemente convincenti". "Qualora ne fosse dimostrata l'inconsistenza, la prospettiva della difesa bianconera affidata all'Avvocato Angelo Clarizia, sarebbe quella di vedere annullata la sanzione in termini di punti (i famosi -15) per poi andarla a rideterminare (con una penalità inferiore) con la palla che tornerebbe alla Corte Federale con tanto di nuova sentenza e nuove motivazioni. Insomma un caos assoluto di cui i bianconeri ispirati dalla strategia di Calvo, sono convinti di poter trarre beneficio. Una curiosità ulteriore, svelata già nella giornata di ieri, riguarda il legame diretto tra il nuovo legale bianconero ed il figlio Paolo Clarizia, che è parte integrante della stessa Corte Federale. A livello strategico, potrebbero risultare alla stregua di una chiave di volta anche le dichiarazioni dello stesso Calvo datate 7 febbraio, in cui commentando l'eco mediatica delle parole di Santoriello, dichiarò: "Alcune frasi, se estrapolate, possono assumere un significato diverso da quello che hanno”. Aspetto sul quale la strategia difensiva della Juventus farà leva con l'obiettivo di portare a casa il risultato, inaugurando l'era Calvo con un primo riscontro politico di grande rilevanza". -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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17.02.2023 01:17 di Andrea Bosco Fronte inchieste. In attesa del processo per il filone stipendi e di quello di Torino dove l'ipotesi è falso in bilancio, continuano gli attestati e i distinguo di moltissimi ormai. Al pari degli auspici affinché il Collegio di Garanzia del Coni ribalti l'assurda penalizzazione inflitta dalla Procura Federale e in seconda lettura dalla Corte d'Appello a campionato in corso. C' è una cosa “volgare“ nel contenzioso che a molti è sfuggita, al netto delle motivazioni della sentenza che pure fanno acqua da tutte le parti. E vale a dire che la “fretta“ con la quale la Procura ha agito è proporzionale al dettato della legge: doveva decidere entro 30 giorni, pena l' impossibilità di utilizzare le carte avute dalla Procura di Torino. Ora magari Chinè e i suoi sono dotati di superpoteri, ma è difficile credere che in pochi giorni abbiano potuto leggere le migliaia di pagine che la Procura di Torino aveva inviato. Magari Santoriello e soci avevano redatto per Chinè un Bigino: un sunto per agevolarlo. Ai miei tempi il Bigino era l'ancora di salvezza quando affrontavi un esame senza essere preparato. Domanda delle cento pistole: Chinè è un magistrato preparato? Vai a saperlo . Quello che si sa è che ormai Dazn e le altre televisioni hanno messo le carte in tavola: senza la Juventus (in caso malaugurato di retrocessione) pretenderanno di rinegoziare (al ribasso e di molto) i diritti televisivi. Non è chiaro quanto stia pesando la “disdetta“ che centinaia di migliaia di abbonati (juventini) hanno recapitato a Dazn e Sky. Sul fronte dei diritti per la Champion's si sta aprendo un nuovo fronte per la trasmissione “in chiaro“: con Mediaset , anche la Rai sarebbe interessata . Ma per quanto riguarda il campionato italiano l'interesse sta scemando, giorno dopo giorno. E' anche una questione di numeri: la Juventus “pesa“ per circa il 40%. Inter e Milan per un altro 35 %. Il resto è poca roba , sotto questo punto di vista. Questione di bacino d'utenza. Quello del Napoli, dopo la più che probabile vittoria in campionato, certamente si allargherà. Ma resterà imparagonabile rispetto a quelli delle sue storiche avversarie. Il fatto è che il popolo juventino si è fatto la convinzione di essere vittima di un complotto. Come la parte antijuventina da anni strepita che la Juve “ruba“, quella bianconera è convinta di essere e da decenni, penalizzata dal Palazzo. I recentissimi casi di magistrati coinvolti in esternazioni da ultras ha rafforzato questa convinzione. Il pericolo è che il giocattolo si rompa. Avete presente la recente macro astensione alle elezioni Regionali in Lazio e Lombardia? Se una parte degli utenti (a ragione o a torto) si convince di non ricevere un trattamento equo il giocattolo è destinato a rompersi . Attenzione, perché niente è eterno . Ci sono state stagioni (neppure lontanissime) nelle quali il pugilato andava alla grande. Al pari del ciclismo : su pista e su strada. Il basket in Italia era secondo solo alla Nba . Una volta . Non tanti anni fa . Lo ha fatto capire esplicitamente anche il presidente della Lega De Siervo che di fatto ha offerto un assist alla Juventus, auspicando (per l'irritazione delle mosche cocchiere) che al Coni la posizione della società bianconera venga “mitigata“. Ma De Siervo ha anche spiegato che non se ne parla di “ridurre il campionato di serie A dalle attuali 20 squadre a 18“ . Insomma le promesse di Gravina giunto ormai al secondo mandato sono state scritte sul ghiaccio . Personalmente non avevo dubbi: Gravina è un politico. E i politici “promettono“. E poi mentre non li vedi rubano le caramelle ai bambini. Per questo io chiedo (e continuerò a chiedere) le dimissioni di Gravina. La Juventus magari è colpevole di tante iniquità. E se risulterà (colpevole) è giusto, a mio parere, che paghi. Ma Gravina, la sua Federazione, la sua Procura Federale sono colpevoli di omesso controllo. Le plusvalenze (anche se vorrebbe, la Procura, farci credere il contrario) si fanno in due. E se i bilanci della Juventus sono taroccati, se la Juventus per il suo comportamento è ritenuta “sleale“, taroccati sono anche quelli delle società con cui la Juventus ha fatto affari. Sleali anche loro, nei confronti delle concorrenti. Altrimenti siamo al ridicolo all'italiana. Siamo alla “sanzione“ delle prostitute che “battono“ in strada (o altrove) , mai a quella dei “clienti“ che le prostitute cercano. Non è passato molto tempo da quando in Parlamento si discuteva di questo argomento. Poi i “pensieri“ evaporarono. Perché per “trombare“ bisogna essere in due. Una incassa, l'altro paga. Per restare al binomio donna-uomo. Come noto, da tempo, le variabili sul tema, sono numerose. -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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È un democristiano -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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Peccato -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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Il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, da sempre addentrato nelle vicende della politica romana, svela quelli che possono essere i "piani romani" sulla sentenza plusvalenze. Ecco il suo tweet: "La Juventus, al CONI, sarà difesa dall’Avv Clarizia. Il figlio dell’Avv Clarizia è uno dei componenti della Corte Federale, la stessa che ha inflitto il -15 iniziale. La FIGC schiererà l’Avv Terracciano e non Avv Viglione (titolare). Le motivazioni federali sono debolissime.". Michele Criscitiello, già prima della sentenza aveva previsto una penalizzazione per i bianconeri, evento che poi è realmente accaduto -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
andrea ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Hanno detto che si può vendere tutto, non che vendono tutto. Certo i giornali locali sono i principali indiziati. Ma almeno con l'Economist guadagnano? -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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https://johnnylambs.com/ -
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-sfanculata da Lapo Elkann Questo Evelina Maria Augusta Christillin può inserirlo nel curriculum -
NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
andrea ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Lapo Elkann, il tifo Juve dei bimbi e la risposta alla Christillin: "Parla a vanvera" Il nipote dell'Avvocato ha commentato le parole del membro del consiglio Fifa sulle conseguenze che il caso plusvalenze avrebbe portato al club bianconero Il caso plusvalenze, con i 15 punti di penalizzazione inflitti alla Juventus, continua a far discutere. Diverse opinioni su quanto accaduto e su quanto potrà accadere in futuro al club bianconero arrivano ogni giorno da varie parti. C'è chi pensa che il caso che ha coinvolto la Vecchia Signora possa andare ad influire addirittura sulla passione dei bambini. È il caso di Evelina Christillin che a gennaio ha dichiarato: "Ci saranno danni economici per la non partecipazione alle coppe europee, ma non solo: meno gente allo stadio, meno abbonamenti, meno sponsor. Qualcuno l’altro giorno diceva che un bambino di 10 anni è difficile che diventi tifoso juventino dopo una botta del genere" Lapo, la risposta alla Christillin Alle parole del membro del consiglio FIFA ha risposto Lapo Elkann. Il nipote dell'Avvocato è stato menzionato su Twitter da un utente che ha postato un video diventato virale in pochi giorni, che mostra un bambino visibilmente emozionato in seguito alla sorpresa dei suoi genitori che lo hanno portato all'Allianz Stadium in occasione di Juventus-Fiorentina. Insomma, un chiaro esempio di come l'amore di un bimbo per una squadra di calcio possa andare oltre a ciò che avviene fuori dal campo. Chiamato a rispondere alle parole della Christillin, Lapo ha scritto: "Non conta niente, troppa gente parla a vanvera purtroppo" Tanti i messaggi di supporto a Lapo, considerato portavoce vero del tifo bianconero. La Juve e l'amore di un piccolo tifoso: la sorsaL'edizione digitale giornale, sempre con te Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, ant -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
andrea ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Off topic: comunque la storia dell'omicidio di Pescara è incredibile -
National Football League Stagione 22/23
andrea ha risposto al topic di il neutro di Bari in Altri Sports
Bel sito -
Champions League 2022-23: Manchester City campione d’Europa
andrea ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Rischiamo tre italiane ai quarti, Per i bookmakers due sono sicure -
NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
andrea ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Non ho capito il "ragionamento" -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
andrea ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Praticamente ogni riga un'infamia -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
andrea ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Comunque se ci mandano in B Il prossimo anno la serie A la seguo così: -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
andrea ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Il Roma è un quotidiano di Napoli Ma questo chi c**** e? -
National Football League Stagione 22/23
andrea ha risposto al topic di il neutro di Bari in Altri Sports
Per i bookmakers Eagles leggermente favoriti a 1,80 contro 1,95 -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
andrea ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Nell'articolo che ho postato Andrea Bosco sostiene che questa volta la Juve andrà al Tar: io ci credo poco -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
andrea ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Bisognerebbe impedirgli di seguire la Juve, se vuole paga il biglietto -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
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Giustissimo -
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La Società dovrebbe impedire a Nerozzi di seguirla, per non parlare di tutto il gruppo Cairo -
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Per evitare di cercarle e linkare siti di M***A -
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Juventus, sfoghi al telefono «Chiesa cerca gli aumenti Noi arroganti sul mercato» Agnelli: «Che errori...». E con Elkann parla di riportare Del Piero di Massimiliano Nerozzi · 11 feb 2023 ” Cherubini Il peggiore prende come il migliore dell’Atalanta. Prendiamo un cane e gli diamo 3,5 milioni ” Arrivabene L’under 23 è un carrozzone creato perché non sapevamo più dove mettere i giocatori... Ci aveva messo poco Maurizio Arrivabene a capire che aria tirava, dentro casa Juve: «Avevo chiamato Cherubini (il ds, ndr) dicendogli di non spendere una lira in più di quanto messo a budget», racconta il 29 novembre 2021 ai pm torinesi che stanno indagando sui conti bianconeri. Del resto, Andrea Agnelli l’aveva scelto anche per questo, come ad: «Credo che lui si fidi di me perché mi reputa onesto. E basta leggere gli ultimi bilanci, sicuramente vi era tensione economica, non finanziaria». Un luna park per i giocatori, visti gli stipendi, dallo sfogo di Federico Cherubini, in un’intercettazione con il manager dell’area finanza Stefano Bertola: «Il nostro peggiore guadagna come il migliore dell’Atalanta. Zapata prende 1,8 milioni… se compravamo un cane gli davamo 3 milioni e mezzo». Erano i tempi dell’all-in per l’Europa: «Giaccherini un giorno mi ha detto: “Sai sto bene alla Juve, quando facciamo allenamento sembra un quarto di finale di Champions”. Grazie al c., erano in 24… avevamo fuori dalla lista giocatori che costavano 10 milioni lordi». E per questo accusa il predecessore, Fabio Paratici: «Siamo stati arroganti sul mercato, perché il Fabio di 5 anni prima non prende Higuain a 90, prende Gabriel Jesus a 10, e lo fa diventare uno da 90». Dopodiché, i quattrini sono una variabile imprevedibile, con i calciatori, come si legge in un’annotazione della Guardia di finanza, riferita a una telefonata (con Agnelli) del 9 agosto 2021: «Cherubini afferma che quello di Federico Chiesa non gli sembra il profilo di un giocatore che può restare tanti anni alla Juve, a causa del suo entourage molto alla ricerca di sostanziosi aumenti economici». Sullo shopping si sfoga lo stesso Agnelli, sempre con il ds: «Se metto in piedi, dal 2010 quando sono arrivato a oggi, le cazzate che abbiamo fatto gli ultimi tre giorni di mercato, abbiamo buttato nel cesso 60-70 milioni… Te lo dico così, spannometrico, da Anelka». E Cherubini: «Bentdner, il ritorno per la terza volta di Caceres». E poi bisogna fare i conti con Allegri, riflette il ds: «Se una volta ogni 40 partite deve giocare uno, giocherà uno dell’under 23… tanto Max prima che gioca uno dell’under 23… ». Le trattative apparecchiano dialoghi comici, come quando sta per saltare Romero al Tottenham e Demiral all’Atalanta: «Gasperini vuole incontrare Demiral — sbotta Paratici — ma gli ho detto: in che punto siamo del mondo? Perché se doveva prendere uno in Mozambico cosa faceva Gasperini? Per sapere. Demiral è tre anni che è in Italia… sta scherzando? Questi sono fuori dal mondo». E Cherubini: «Eh, sono fatti così». Bertola discute invece delle scelte del presidente, che a un certo punto lanciò la generazione di quarantenni: «Andrea ammette gli errori sì, a parole, ma poi nei fatti pochissimo… cioè non è che dice, su tre ne ho sbagliati tre». Riferendosi ai manager Re, Ricci e Paratici. Sul tema — scrivono i militari del nucleo di polizia economico finanziaria — si lamenta anche Arrivabene: «Tutti i ragazzetti di cui Andrea è innamorato (i dipendenti, ndr) non hanno mai mosso un dito in tutta la loro vita, questi hanno bisogno di essere mandati sul campo, se non li metti sul campo faranno sempre delle grandi belle cose da leggere, ma da realizzare un pochino più difficili». Tentando di capire come vanno le cose, l’allora ad chiede al direttore finanziario dell’epoca, Stefano Cerrato, di fargli un report sui costi dell’under 23: «L’idea che mi sono fatto io è che quello lì è un carrozzone che abbiamo creato… te lo dico fuori dai denti, che abbiamo creato perché non sapevamo più dove mettere i giocatori». Pausa: «Di Fede (Cherubini, ndr) non mi fido per niente sull’under 23, ha un approccio molto emozionale». Poi però, il pallone è pure cuori che battono e bandiere che sventolano, come emerge da una telefonata del 6 settembre 2021 tra Agnelli e John Elkann, ad di Exor, azionista di maggioranza, riassunta dai finanzieri: «Discutono su come far riavvicinare Alessandro Del Piero alla società».