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andrea

Tifoso Juventus
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  1. JUVE E FEDERCALCIO PATTEGGIAMENTO SCELTA DI BUONSENSO Di ANDREA MASALA · 24 mag 2023 Sul patto con la Figc pesa la garanzia che non arrivi dall’Uefa un’altra batosta. Ma la giustizia sportiva va comunque riformata Giusti verdetti, giusti processi in giusti tempi. Tutto giusto. Ma se vogliamo che i giusti propositi non restino affascinanti slogan ci vuole una mossa. Servono gesti concreti che inizino a coinvolgere soggetti e istituzioni. Il ministro dello Sport Abodi sollecita il Coni, in contemporanea la Juve prenderebbe in seria considerazione, tra le ipotesi che la riguardano, il patteggiamento sulla manovra stipendi. I due fatti sembrano legati soltanto dalla stretta cronaca, ma potrebbero avere un più ampio respiro. Sono segnali che vanno accolti come incoraggianti passi verso una più efficace applicazione del diritto. Nell’ordinamento giudiziario dello sport italiano quindi qualcosa si evolve. La parabola della Juve abbraccia ormai l’intera stagione agonistica: il meno 10 della Corte federale d’appello per le plusvalenze arriva dopo il meno 15 e la restituzione in toto. Si dirà: è un iter processuale normale, che ha rispettato le tappe naturali dei dibattimenti. A nessuno sfugge che le diverse sentenze hanno scandito e accompagnato il campionato non soltanto della Juve, ma degli altri club. Non il massimo per una competizione sportiva. È quindi logico, se non indispensabile, che ai massimi livelli ci si mobiliti per evitare si ripeta una vicenda simile. L’impianto in vigore garantisce le parti in causa, ma ha un’urgente necessità di ulteriori miglioramenti. La Juve, con l’eventuale patteggiamento sulla manovra stipendi, potrebbe mettere la parola fine al secondo filone delle inchieste a suo carico. Per ora si tratterebbe solo di un possibile orientamento della società. L’alternativa sarebbe affrontare i canonici tre gradi di giudizio, “fino alla fine” come il motto del club. Il patteggiamento viene accostato in automatico all’implicita ammissione di responsabilità. Nel caso specifico dei bianconeri potrebbe essere una decisione di buon senso, che avrebbe come primo effetto di abbreviare i tempi. Ma ci sarebbe un combinato ancor più importante dal punto di vista “politico”: la svolta potrebbe portare a un clima più collaborativo. Con una punizione patteggiata, proprio perché in sostanza frutto di un accordo, la Juve punterebbe a instaurare anche una nuova linea di condotta con la Uefa, che dovrà pronunciarsi sulle sanzioni in ambito europeo. Con la mano tesa davanti alla Figc, la Juve potrebbe dialogare anche con Ceferin: in un altro clima, si potrebbero ottenere rapporti più distesi con i vertici continentali, con la garanzia di non subire altre pesanti punizioni. Sullo sfondo resta la questione Superlega, che però potrebbe essere risolta in modo meno traumatico una volta scontate le pendenze senza ulteriori pesanti perdite. Inoltre, non è una banale sfumatura, anche una tifoseria numerosa come la bianconera non percepirebbe più come accanimento le inchieste a tutti i livelli. In ogni caso, l’eventuale pena andrebbe comminata prima possibile, per scontarla dopo avere ottenuto la prima qualificazione. Tutto dipende dalle tempistiche, si capisce, non soltanto per la Juve. In risposta alla sempre più pressante esigenza, il ministro Abodi si rivolge al Coni sul tema della giustizia sportiva. Se tutto filasse liscio, senza intoppi, che senso avrebbe intervenire? Invece no, il governo si fa sentire e, come spiega lo stesso presidente Malagò, chiede al Coni «un regolamento perché vanno accorciati i tempi il più possibile». Senza per forza adeguarsi a una giustizia sommaria, tutti vorrebbero processi più rapidi. Le intenzioni sono le migliori, si potrebbe innescare una sorta di circolo virtuoso. Ciò che davvero conta è che alle dichiarazioni seguano atti concreti. In fondo, basterebbe farsi guidare dal buon senso e dalla praticità per inaugurare una nuova stagione della giustizia sportiva. Non soltanto nell’interesse dei singoli club o atleti, ma anche di chi giudica e degli appassionati. Gli strumenti ci sarebbero e andrebbero avviati. Senza aspettare nuovi casi o nuovi governi.
  2. Tra un po' i giornali titoleranno in prima pagina delle trattative per Mutandari e Staccolanana
  3. https://www.rivistacontrasti.it/anti-juventinismo-sentenza-juventus-penalizzazione/
  4. Questo sarebbe il minimo da pretendere, ma con questi pusillanimi è solo un'utopia
  5. Alla fine l'unico politico che rilascia qualche dichiarazione è Gozi. Il presidente lo faccia lui
  6. Cosa gliene frega a Berlusconi della Juve adesso Ormai non gliene frega anche della f***
  7. https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2023/05/23-108122311/juve_era_tutto_scritto_il_sistema_la_superlega_e_la_missione_compiuta
  8. Meno male che si diceva che la sentenza sarebbe uscita domani p.s. la Cristillin non ha ancora parlato?
  9. Ma se JE è ancora favorevole alla SuperLega, forse per farci f***e meglio
  10. per fare gli spiritosi, dopo la sentenza, sul profilo tiktok pubblicheranno questa foto
  11. Io sarei uscito formalmente per rientrare qualora si realizzasse il progetto della SuperLega.
  12. Non capisco una cosa: non abbiamo fatto casino, ci siamo inginocchiati davanti alla giustizia sportiva ma non rinunciamo alla SuperLega, facendo inca**are il mafioso sloveno e i suoi compari. Perché?
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