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andrea

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di andrea

  1. Secondo il giornale di proprietà di Elkann perché ha detto che è tifoso del Napoli
  2. Quando viene a Torino a vedere la Juve avrà pure i biglietti gratis
  3. Comunque il movimento del bicipite di vede ed eventualmente il fallo è lì
  4. Questo il consiglio all'Inter dello sportivissimo Tancredi Palmieri, giornalista della tvdellosport Lo scandalo Var che può costare 50 milioni all’Inter. La società si ricorda cosa ha fatto il Milan? 20.03.2023 12:27 di Tancredi Palmeri Non sono solo errori. Sono gravi mancanze della professionalità richiesta che possono costare all’Inter i 50 milioni della qualificazione Champions. Gli errori arbitrali fanno parte del gioco. Ma come è possibile che il Var abbia deciso di non decidere in presenza delle immagini? La società Inter allora prenda esempio dal Milan. L’anno scorso i rossoneri dopo l’annullamento a vanvera del gol da parte di Serra, riempirono per settimane l’etere sul maltolto. E in quel caso peraltro il Milan subì in seguito anche un gol che tra l'latro nemmeno era legato all’errore arbitrale. Stavolta lo scandalo Var è troppo evidente, ma soprattutto ingiustificabile sotto tutti i punti di vista di quella che è la dinamica. Il Var non ha preso in esame delle immagini che erano chiare. O ha detto che non erano chiare. Spiace usare la parola scandalo. Ma questo è.
  5. Un po' come la storia di Beppe Severgnini e Scarlett Johansson
  6. In un'intervista, mi pare ieri, ha detto che sui social, per vivere tranquillo, non parla di calcio
  7. AVVISATE PRESIDENTI (E ARBITRI) DELLA SERIE A: PER PIU’ DI UN ITALIANO SU DUE IL CAMPIONATO È SEMPRE MENO CREDIBILE (LA QUOTA DEL 54% E’ MOLTO PIÙ ELEVATA RISPETTO AL 2015 QUANDO LO SCETTICISMO ERA ESPRESSO DAL 45%) – SECONDO IL SONDAGGIO “DEMOS” I CONTINUI SCANDALI MINANO LA FIDUCIA NEL CAMPIONATO ITALIANO - LA JUVENTUS È LA SQUADRA CON PIÙ TIFOSI, DIETRO LE MILANESI, IL NAPOLI, LA ROMA E LA LAZIO… 20.03.2023 15:38 Estratto dell'articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica” TIFOSI JUVENTUS Il tifo, in Italia, è una passione diffusa e continua. Quasi una “fede”. Con la differenza che il rapporto con la religione si è indebolito. Molto più della “fede” calcistica. È ciò che si osserva nel recente sondaggio condotto da Demos per Repubblica , dedicato all’evoluzione del tifo in Italia nell’ultimo decennio. E oltre. Si tratta di una questione che abbiamo affrontato altre volte, in passato, registrando, sempre, attenzione elevata. Oltre a qualche polemica. Inevitabile. A conferma che si tratta di un sentimento “con-diviso”. Che, per questo, “divide”. Non solo in Italia. Basta rammentare, negli ultimi giorni, gli scontri fra i tifosi di Napoli ed Eintracht Francoforte, prima e dopo la partita di Champions League allo stadio intitolato a Diego Maradona. D’altronde, in Italia, oltre metà dei cittadini, per la precisione: il 54%, si dice “tifoso di calcio”. Cioè, coinvolto dalla “passione” per una squadra. Che diviene una “bandiera”. EVOLUZIONE TIFO SONDAGGIO DEMOS Per una componente di persone cresciuta negli ultimi dieci anni, dopo il 2015. E tornata su livelli analoghi al 2009. Spinta, negli ultimi anni, dalla fine (per ora...) del Covid. Che ha favorito la possibilità di assistere agli eventi sportivi “in presenza”. Peraltro, in Italia, il calcio è un argomento che appassiona, ma, per lo stesso motivo, solleva polemiche. TIFO SONDAGGIO DEMOS 5 Senza soluzione di continuità. Basti pensare alla penalizzazione (di 15 punti) decretata ai danni della Juventus. Una decisione che ha spinto i bianconeri lontano dalla zona scudetto e dalle posizioni che contano per entrare nelle coppe europee. TIFO SONDAGGIO DEMOS 55 Si spiega così e con altri scandali avvenuti in passato la sfiducia crescente che agita il mondo del calcio. Oggi, infatti, il 54% dei tifosi ritiene il campionato “meno credibile rispetto a 10 anni fa”. Una quota molto più elevata rispetto al decennio precedente. Quando, nel 2015, lo scetticismo circa la regolarità del campionato era espresso dal 45%. Sempre tanti.
  8. Allora è vero che il meno nove non era afflittivo!
  9. Il Napoli potrà preparare le partite con tranquillità, il City deve rimontare l'Arsenal
  10. Alla UEFA converrebbe una finale City-Real piuttosto che City-Napoli
  11. Non è detto che il Napoli vince la Champions, magari la vince l'Inter...
  12. Intanto Ceferin apre alle multiproprietà nel calcio
  13. Comunque c'è un bel clima... "ADL ACCETTA UN CONSIGLIO, SMETTI CON LA DROGA PRIMA TU E TUO FIGLIO" - GLI ULTRAS NAPOLETANI DELLA "CURVA A" HANNO APPESO UNO STRISCIONE CONTRO AURELIO DE LAURENTIIS, "COLPEVOLE" DI AVER CHIESTO A GIORGIA MELONI IL PUGNO DURO SULLE CURVE DOPO LA GUERRIGLIA SCATENATA DAI TEDESCHI DELL'EINTRACHT FRANCOFORTE: "ALLO STADIO DEVONO ANDARE LE FAMIGLIE, NON CHI VUOLE SPACCIARE O FUMARE MARIJUANA…" 17.03.2023 10:28 Nella notte è apparso uno striscione contro Aurelio De Laurentiis che porta la firma "Curva A". Gli ultras del Napoli hanno "risposto" al patron dopo le dichiarazioni di quest'ultimo in conferenza stampa dalla Prefettura. […]: "Non voglio droga e casini",[…] Lo striscione recita così: "ADL accetta un consiglio, smetti con la droga prima tu e tuo figlio", firmato appunto "Curva A". […]
  14. L'IMBOSCATA - I rapporti stretti Chinè-Lotito. Dubbi su carta segreta, indaga Nordio? 17.03.2023 di Andrea Bosco Ho dato conto di una notizia relativa ad una cena romana . Snobbata da tutti. Perché nessuno se la sente di dire la verità su Gravina e soci. Ma guarda caso, mi viene raccontato che Chinè è in stretti rapporti con Lotito. E Chinè spedisce in campo Mourinho con la Juve, ma si prende una settimana di tempo per approfondire il suo labiale e quello di Serra. Morale: portoghese squalificato. Salterà il match, con quale squadra? Appunto. Funziona così, maledizione, la giustizia sportiva che Gravina si rifiuta di riformare. A quella cena dicono che il fastidio del Palazzo verso la Juve nasce al profilarsi dell'ottavo scudetto di fila. Uno di quei commensali dice (testuale): “Vincere usando il sistema, nuoce al sistema medesimo“. Uno bravo saprebbe riconoscere il linguaggio. In ogni caso le carte trattenute per sette mesi da Chinè, contengono il nulla. Sono vere? Sono fasulle? Visto che non ci sono logiche spiegazioni per questa negazione, a tal punto da condurre la Procura Federale a ricorrere (respinta) al Consiglio di Stato dopo la decisione del Tar di costringerla a sputare l'incartamento, sarebbe il caso che il ministro Nordio, mandasse alla Procura di Chinè una ispezione per capire se quelle carte sono autentiche o viceversa ce ne siano altre. Io sono come Andreotti : penso male. E magari ci azzecco. Ma soprattutto non mi frega un tubo di essere considerato un peccatore.
  15. Il portiere si è buttato un quarto d'ora prima e lui gli tira addosso
  16. A inizio stagione la Snai quotava il Real a 10 e il Napoli a 100 Credo che nessuna squadra abbia mai vinto con quote così alte, dovesse riuscirci sarebbe una doppia impresa
  17. Lo scudetto lo stanno festeggiando da un po' e non dovrebbe esserci molta tensione, ma se vincono la Champions ( o anche se la perdono in finale) la città potrebbe implodere
  18. Il Napoli vince lo scudetto e lui è relegato su Twitter: che beffa!
  19. andrea

    Basket NCAA 2023

    IL TORNEO DEI COLLEGE CHE UNISCE L’AMERICA DAVANTI ALLA TV E VALE UN MILIARDO Tutto in tre settimane, Final Four a Houston Ricavi super, 68 squadre, chi perde è fuori Rito sociale: in 100 milioni fanno pronostici Di Riccardo Pratesi · 15 mar 2023 La chiamano March Madness, in America. Un rito sociale. Oltre la pallacanestro, oltre lo sport. Il torneo universitario ha preso il via nella notte: partecipano 68 squadre, eliminazione diretta, in palio il titolo di campione nazionale. Formula unica che rende l’evento speciale: chi vince prosegue la corsa verso le Final Four, in programma dal 1 al 3 aprile a Houston, chi perde va a casa. Sorprese, spettacolo, emozioni. Tutto o niente. Pianti di gioia o disperazione di ragazzi dai 18 ai 21 anni, studenti-atleti. Rimarrà un ricordo indelebile per la vita, per alcuni sarà la vetta della piramide. Avranno addosso gli occhi di tanti. La pazzia di marzo elimina differenze di età, ceto, etnia. Tutti col tabellone con i pronostici scaricato sul telefonino e la maglietta dell’alma mater indosso, nei locali. Cibo spazzatura, urla e una palla da far entrare in un canestro. Partite viste, anzi vissute, assieme. Empatia e rivalità. Cioè l’essenza dello sport. Eppure la March Madness è molto di più. Storia Si gioca dal 1939. L’annullamento del Torneo del 2020 per pandemia è stato così traumatico che l’Ncaa ha concesso a chi aveva perso l’opportunità un ulteriore anno di eleggibilità. Le università di Division I sono 363, solo 68 elette hanno il privilegio dell’invito al Grande Ballo. Trentadue college si guadagnano il biglietto vincendo i tornei di Conference, 36 sono selezionati dal comitato Ncaa che combina i meriti sportivi: vittorie e sconfitte, difficoltà del calendario, stato di forma, infortuni. Tradizione Atenei opulenti: élite accademiche e lobbistiche. Di Stati di basket: l’Indiana, il Kentucky, la North Carolina, colori Hoosiers, Wildcats, Blue Devils. Ma anche le piccole università. Le chiamano Cenerentola. Le sfavorite. Hanno il cuore di tutta l’America neutrale che batte per loro, ogni anno una favola diversa si prende le pagine dei giornali. Epica sportiva e sociale. Giro d’affari Ma c’è anche l’aspetto economico, di business. C’è sempre, in America. Enorme, in questo caso. Nel 2022 il Torneo Ncaa ha generato 1,14 miliardi di dollari di ricavi (circa un miliardo di euro). Da contratti televisivi, sponsor, biglietti in ogni città che ha ospitato l’evento. Le 67 partite, incluse le First Four, spareggio d’ingresso, lo scorso anno hanno tenuto 10.7 milioni di americani appiccicati alla TV di media per partita. Lo sport Non conta il livello ma il nome davanti alla maglia: quello dell’università, non quello dietro, del giocatore. Oltre il 90% degli studenti-atleti vivrà di un altro lavoro. Poi ci sono i prospetti. Per loro il Torneo è un’audizione sotto pressione di fronte agli scout Nba. Non vale solo il talento, stavolta. Contano freddezza, maturità, durezza fisica e mentale. Il gioco Quello dei pronostici è rito immancabile. Ogni anno vengono compilati da 60 a 100 milioni di tabelloni. Quello perfetto è più raro di un’eclisse solare. Persino Obama da presidente l’aveva fatto. Non è facile metterci la faccia. Perché i protagonisti sono ragazzi, le partite secche rendono i risultati imprevedibili. I tifosi Nelle Arene, nei locali, a casa di fronte al computer. La March Madness come un fermo immagine, blocca e cambia la quotidianità di tanti, in America. Favorite e italiani Alabama col super prospetto Brandon Miller è la prima testa di serie. Le altre sono Houston, Kansas e Purdue. Arkansas e Duke sono zeppe di talenti Nba, Abramo Canka, guardia matricola di Ucla, rappresenta l’Italia in maglia Bruins.
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