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andrea

Tifoso Juventus
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  1. https://x.com/RidTheRock/status/1877691839349690667?t=uPHfxo6udwJMKXTcvbcLjw&s=19
  2. https://x.com/JPeppp/status/1877699203398291683?t=zykZFiSR8tty0O2XT9hZsw&s=19
  3. Giuntoli tratta la risoluzione di Danilo e avanza su Araujo f.c · 10 gen 2025 Uno esce e uno entra. La Juventus ha iniziato i colloqui per la risoluzione anticipata del contratto di Danilo, messo fuori rosa e sul mercato prima della Supercoppa. L’ex capitano aspetta il via libera per cambiare squadra e raggiungere il Napoli. In attesa di definire la separazione dall’ex City, il dt bianconero Cristiano Giuntoli continua a lavorare per il primo dei due rinforzi difensivi che ha intenzione di regalare a Thiago Motta per compensare i gravi infortuni di Gleison Bremer e Juan Cabal (stagione finita per entrambi). In questo momento il nome più caldo e concreto è quello di Ronald Araujo, 25enne difensore uruguaiano con passaporto spagnolo. I contatti tra Juventus e Barcellona proseguono. L’ottimismo è segnalato in crescita, ma nessuno ancora si sbilancia alla Continassa. Se Araujo, appena rientrato da un brutto infortunio, non rinnoverà il contratto (scadenza 2026), i blaugrana saranno costretti a venderlo subito e la Juve si è fatta avanti per acquistarlo con formule agevolate. I bianconeri aspettano una risposta a breve, ma nel frattempo continuano il pressing su Antonio Silva del Benfica (contatti nelle ultime ore) e su David Hancko (Feyenoord), nel mirino a prescindere. In attacco è attesa per l’ok al prestito di Kolo Muani (Psg) o Zirkzee (Man. United).
  4. andrea

    TG 1 vergognoso

    Questo ti basta? https://x.com/AlfredoRanavolo/status/1502403058826891280?t=Wn4qgsU3KIjEo1ML3QOZKA&s=19
  5. «Falcao era dell’Inter poi chiamò Andreotti... E il Divino restò a Roma per la felicità del Papa» Dissero alla mamma di Falcao che anche Papa Wojtyla voleva che lui restasse «Nel 1983, da avvocato dell’Aic, seguii la trattativa tra il presidente Viola e Colombo, il legale del brasiliano. L’intervento politico stoppò i nerazzurri. E il Vaticano...» Mazzola, ds, chiamò il presidente col contratto firmato: «Sandro, ferma tutto» di Andrea Di Caro · 9 gen 2025 Fraizzoli produceva divise militari « Un affare molto importante » gli disse il senatore DC. E lui capì... «In principio fu Cristoforo Colombo, fu lui a farcela scoprire. Non sto parlando dell’America, ma di una nuova professione: l’agente dei calciatori. Era l’avvocato di Paulo Roberto Falcao e fu protagonista di una trattativa che per settimane tenne col fiato sospeso due città, Roma e Milano, e tutto il calcio italiano. E che investì anche la politica, con l’intervento di Giulio Andreotti, e addirittura il Vaticano perché fu tirato indirettamente in ballo anche il Santo Padre, Giovanni Paolo II. I più giovani, che non erano nati nel 1983, possono pensare che io stia esagerando. Invece è tutto vero, ma prima di calarsi nei retroscena di una delle più famose e affascinanti trattative del calcio mercato, bisogna far capire chi era e cosa rappresentava Falcao a Roma dopo lo scudetto...». ► Ce lo racconti lei, avvocato Dario Canovi: chi era Falcao? «Un giocatore meraviglioso, uno dei più grandi registi della storia del calcio. Classe, personalità, mentalità vincente: con lui in campo i suoi compagni brillavano di luce riflessa. Venne nel 1980: i tifosi della Roma sognavano Zico e invece il presidente Viola su consiglio di Liedholm prese lui. Scese dalle scalette dell’aereo in un caldissimo 10 agosto e, stupendo tutti, promise lo scudetto a una piazza che non lo vinceva da 42 anni. Lo sfiorò subito nel 1981 col gol annullato a Turone contro la Juve, poi lo vinse nel 1983 dopo i Mondiali in Spagna. Falcao diede alla Roma una eleganza, uno stile, una bellezza che non aveva mai avuto prima, tanto da essere ribattezzato da Carmelo Bene “il Divino”. Per i tifosi divenne l’ottavo Re di Roma. Ecco perché quando, dopo lo scudetto, anche per qualche incomprensione con Viola, si accordò con il ds nerazzurro Sandro Mazzola per passare all’Inter, Roma sprofondò in un incubo. I tifosi piangevano alla sola idea di perderlo. E si utilizzarono tutti i mezzi possibili per fermare il trasferimento e riaprire la trattativa tra due abilissimi “giocatori di poker” come Viola e Colombo. Mosse e contromosse, colpi di scena, dichiarazioni: fu uno spettacolo». ► Scusi se la interrompo, avvocato, ma lei che ruolo aveva in questa partita? «Io ero molto amico di Mazzola, che era stato uno dei fondatori dell’Associazione italiana calciatori di cui ero l’avvocato. Colombo chiese l’intervento dell’Aic e venne a trovarmi a casa mia, da lì in poi vissi 50 giorni accanto a lui». ► Torniamo alla telenovela... «Mazzola aveva incontrato Colombo e Falcao in Svizzera, e stava tornando a Milano con il contratto firmato in tasca, da depositare in Lega. Nel frattempo però il presidente dell’Inter Ivanoe Fraizzoli, che era un vero signore, aveva avvertito al telefono Viola che era in trattativa con Falcao ed era pronto ad acquistarlo. Viola restò in silenzio, gelido, poi attaccò. Non c’era tempo da perdere. Fu chiesto l’intervento del più importante tifoso della Roma, Giulio Andreotti. Era in carica il governo Spadolini, nato dall’accordo della cosiddetta CAF (Craxi, Andreotti, Forlani). Andreotti era potentissimo. Si dice che fu lui stesso a richiamare Fraizzoli. Il messaggio arrivò forte e chiaro, non si parlò neanche di Falcao, ma degli interessi economici dell’imprenditore, che produceva capi d’abbigliamento e divise per i ministeri, l’esercito e le guardie carcerarie: “Un affare molto importante, mi dicono...”. Fraizzoli capì subito». ► E il contratto nella tasca di Mazzola? «Sandro tornando dalla Svizzera, felice per aver centrato un clamoroso colpo di mercato, si fermò in un bar per telefonare a Fraizzoli e dargli la notizia dell’accordo, perché all’epoca non c’erano i cellulari, ma fu gelato: “Blocca tutto e raggiungimi in ufficio, ti devo parlare”». ► E il Vaticano? «Anche se l’Inter fece un passo indietro, l’accordo tra la Roma e Falcao per rinnovare il contratto ancora non c’era. Fu fatto sapere alla signora Azise, la mamma di Paulo Roberto, religiosissima, che anche Papa Wojtyla voleva che lui restasse a Roma. Lei telefonò al figlio: “Non vorrai mica dare un dispiacere al Santo Padre, vero?”». ► E nel frattempo Viola e Colombo? «Continuavano il tira e molla, mandandosi messaggi sui giornali. La trattativa si concluse negli uffici di Andreotti, con la firma del nuovo contratto e una stretta di mano tra il Senatore e Colombo immortalata da una foto. Alle loro spalle, sullo sfondo, c’ero anch’io». ► Lei due anni dopo divenne il procuratore di un altro campione brasiliano, Toninho Cerezo «Giocatore e uomo fantastico. Anche lui fu protagonista di una trattativa da film. Durante il terzo anno di contratto con la Roma nel 1985-86 il rinnovo promesso continuava a slittare, Toninho si innervosì e dopo una partita nello spogliatoio ebbe una violenta lite con Viola, con uno scontro fisico. Mi chiamò subito dopo al telefono: “Dario, ho fatto una cazzata…”. Mi raccontò l’episodio e capii che non ci sarebbe stato più nulla da fare, nonostante le sue scuse a casa di Viola. Trovai un accordo con Galliani per portarlo al Milan: un miliardo e mezzo all’anno per tre anni. Firmammo negli uffici di Berlusconi che si riservò una clausola liberatoria, che poi fece valere. Liedholm, che allenava il Diavolo, stimava Toninho ma avrebbe dovuto cedere Wilkins e pensò che questo avrebbe rattristato l’altro inglese Hateley». ► E si fece avanti la Sampdoria... «Andammo a casa di Paolo Mantovani a Genova. Non poteva replicare l’offerta di Berlusconi e offrì circa la metà: 800 milioni. Toninho si mostrò dubbioso e chiese di telefonare alla moglie Rosa. Tornò poco dopo: “Presidente mi ha detto che se non accetto mi lascia. E io amo molto mia moglie...”. Nel viaggio di ritorno gli dissi: “Meno male che Rosa ti ha dato il consiglio giusto”. Mi rispose: “Dario, non c’ho parlato: ho trovato occupato...”».
  6. https://x.com/AndreaViscardi_/status/1877293669377507582?t=-tHxYZ2_hKTv17XX7ygaeA&s=19
  7. https://x.com/TosiNicole/status/1877274569779687599?t=UfeqBqNjUAn8FfxPE89peA&s=19
  8. andrea

    NFL stagione 2024-25

    Le quote Sisal per la vittoria al Superbowl DETROIT LIONS 3.75 KANSAS CITY CHIEFS 4.00 BALTIMORE RAVENS 6.00 BUFFALO BILLS 7.50 PHILADELPHIA EAGLES 9.00 MINNESOTA VIKINGS 16.00 GREEN BAY PACKERS 20.00 TAMPA BAY BUCCANEERS 33.00 LOS ANGELES CHARGERS 33.00 LOS ANGELES RAMS 33.00 WASHINGTON COMMANDERS 50.00 DENVER BRONCOS 75.00 HOUSTON TEXANS 100.00 PITTSBURGH STEELERS 100.00
  9. È vera questa cosa? https://x.com/aliasvaughn/status/1876979097999483127?t=-_VAXUtsLiz1EeTtkqpV1A&s=19
  10. Ma quale nuovo difensore, è arrivata prima Cecilia Sala
  11. https://x.com/gtromboni981/status/1876604943660105925?t=GUI8MLfVGsQs1VEI-QNqsA&s=19
  12. https://www.dagospia.com/sport/paolo-de-chiesa-la-mia-fidanzata-mi-sparo-volto-mi-salvai-per-miracolo-non-420305
  13. L’ex Ferrara e la frase di Motta «Alla Juventus la vittoria è sempre stata un’ossessione» «Ricordo che appena arrivato a Torino mi dissero: dobbiamo vincere» Dal nostro inviato Paolo Tomaselli · 7 gen 2025 Le aspettative La società ha investito tanto, la gente si aspetta di più. La sconfitta con il Milan non può essere presa alla leggera I capitani Noi avevamo un gruppo di grandi capitani, gente come Vialli. Sapevano trasmettere lo spirito ai nuovi arrivati Ciro Ferrara, grande ex della Juve, salta dal convegno sulle relazioni economiche Italia-arabia nel calcio al torneo di Padel delle Legends, con la leggerezza e la personalità di sempre. Due caratteristiche che mancano alla Juventus, la grande delusa della Supercoppa di Riad. «Per la Juve è un’annata difficile, forse le speranze erano di fare un cammino diverso rispetto a quello visto fin qui. Per esperienza so che l’eliminazione in semifinale contro il Milan è qualcosa che non può essere preso alla leggera e pesa all’interno del percorso». Secondo lei dove deve intervenire Thiago Motta per cambiare l’inerzia della stagione bianconera? «Sulla comunicazione: servono messaggi per far capire a tutto l’ambiente che c’è voglia di riprendere un ruolo importante. Mi ha sorpreso la dichiarazione che la vittoria non deve essere un’ossessione. Il primo giorno in cui sono arrivato alla Juve a me è stato detto: “Dobbiamo vincere”. La storia e il dna del club dicono questo». Le piace il gioco di Thiago? «Con il Bologna tantissimo, adesso sta incontrando delle difficoltà. È stato mandato via un tecnico vincente, che praticava un calcio vincente, perché la storia di Allegri parla in maniera chiara. Ed è stato fatto perché si voleva il bel gioco. Conceicao è arrivato al Milan e la prima cosa che ha detto è che a lui interessa fare un gol più degli avversari, ha specificato insomma il percorso da intraprendere». Giocare bene non esclude la vittoria, non le pare? «Certo, ma a Thiago si chiedono 4 cose: deve entrare in Champions, lottare per lo scudetto, portare a casa un trofeo e giocare bene. Il problema sta nelle aspettative che sono state create, anche da voi». Undici pareggi sono tanti: perché tanta fatica a imporsi? «Certe vittorie bisogna volerle fortemente e stare attaccati al gruppo di testa è fondamentale, anche come stimolo all’interno dello spogliatoio. È vero che ci sono annate in cui le cose non vanno come vorresti, ma la Juve ha investito tanto sul mercato: la gente si aspetta qualcosa in più». Come valori c’è la qualità per restare in alto? «Secondo me sì». Chi sono i leader di questa Juve? «Generalmente sono i giocatori che conoscono meglio l’ambiente Juve, con più esperienza all’interno del club. Però uno di questi mi sembra che andrà via…». Visto che stiamo parlando di Danilo, che potrebbe andare al Napoli, si aspetta qualche altro regalo di De Laurentiis a Conte? «Il mercato del Napoli è stato importante, a partire dall’arrivo di Conte, ma qualche elemento potrebbe essere ancora inserito e so che Antonio troverà gli argomenti». Vlahovic vive di alti e bassi. Qual è il suo giudizio su di lui? «Come numeri è un giocatore che andrà sempre in doppia cifra. Se poi valutiamo le sue prestazioni, deve migliorare nella gestione del pallone, nel giocare assieme alla squadra. Devi capire cosa vuoi dal tuo centravanti». Il mercato può aiutare Motta? «A gennaio non è mai facile ed è sempre meglio puntare su giocatori che conoscono già il nostro campionato. E non vale certo solo per la Juve: mi sembra che tutte abbiano delle necessità di sistemare alcune cose, tranne forse l’inter». Questa Inter le ricorda qualcosa del lungo ciclo juventino? «Dopo due campionati dominati da Napoli e Inter, mi sembra che la concorrenza si sia rinforzata. L’inter però in questo momento sembra la più attrezzata sia sul campo che in società e può dare garanzie nel corso degli anni. Però rivedere un ciclo lungo come quello della Juve è praticamente impossibile». La scossa nella Juve chi la deve dare? «Noi avevamo un gruppo di leader, capitani e grandi giocatori con esperienze e vittorie alle spalle. Ai nuovi arrivati facevamo subito capire dove era arrivato: bastava guardare come si allenavano quelli che avevano già vinto e quale spirito trasmettevano. Per noi è stato fondamentale». Quanto le manca Vialli? «Tantissimo. E quando parlavo di grandi capitani mi riferivo in particolare al nostro Gianluca».
  14. Araujo ha detto JUVE IN PRESSING SUL DIFENSORE SI ATTENDE L’OK DEL BARCELLONA di Fabiana Della Valle TORINO · 7 gen 2025 Doppio colpo Si lavora anche su Hancko, ma serve una cessione per finanziare l’acquisto dello slovacco Giuntoli punta al prestito del centrale uruguaiano, che dopo il lungo stop vuole tornare a giocare con continuità. Il club catalano risparmierebbe l’ingaggio In attacco proseguono i contatti per Zirkzee In lizza anche Kolo Muani, Fullkrug, Schick e Raspadori Il periodo natalizio è terminato con l’Epifania, che come dice un famoso proverbio popolare tutte le feste porta via, però per i regali c’è ancora tempo. Almeno è quello che si augura Thiago Motta, che nella sua letterina a Babbo Natale ha inserito due giocatori che vorrebbe allenare nei prossimi sei mesi: David Hancko e Ronald Araujo. Uno no n esclude l’altro, perché con l’addio anticipato di Danilo, unito al doppio infortunio di Bremer e Cabal, servono due rinforzi in difesa, il reparto attualmente più accidentato. E uno Cristiano Giuntoli vorrebbe portarlo a Torino il più presto possibile, magari già tra questa settimana e la prossima, per aumentare la copertura dietro in vista del ciclo di fuoco che attende la Juventus nel mese di gennaio (6 partite in 19 giorni tra campionato e Champions). Per questo motivo l’uomo mercato della Signora ha intensificato il pressing su Araujo, difensore uruguaiano con passaporto spagnolo (dettaglio importante dal momento che i bianconeri possono acquistare solo giocatori comunitari, avendo finito gli slot per quelli extra Ue), un’operazione sulla carta più rapida rispetto a quella per Hancko, perché potrebbe arrivare in prestito. La Juventus ha incassato il sì del centrale, che vorrebbe avere più spazio e ritornare a giocare con continuità dopo essere stato fermo a lungo a causa di un brutto infortunio. Adesso bisognerà convincere il Barcellona. Il difensore è arrivato nel 2018 dal Boston River e ha un contratto in scadenza nel 2026 Occasione Araujo è, insieme a Hancko, il favorito dell’allenatore: per Motta sarebbe il top averli entrambi già in questa sessione di mercato. Per questo Giuntoli si sta muovendo soprattutto nella doppia direzione, senza però tralasciare altre piste, perché nel mercato non c’è niente di certo. Araujo è molto rapido e ha una notevole forza esplosiva che lo rende difficile da superare. Attento in difesa, riesce a dare un grande contributo anche in fase offensiva: calcia bene con il destro ed è abile di testa. Nel Barcellona ha giocato cinque stagioni ad alto livello (in particolare le ultime quattro, dove è stato sempre titolare) fino all’infortunio dell’estate scorsa in Coppa America: la lesione al tendine del bicipite femorale della gamba destra lo ha costretto a operarsi e a rimanere fuori per cinque mesi. Rilancio Araujo ha giocato la sua prima partita stagionale a inizio gennaio ed è rimasto in campo per 90 minuti. Dopo un’assenza così lunga però rischia di far fatica a riconquistarsi il posto da titolare. A Barcellona sta bene e il suo entourage sta trattando il prolungamento (ma non c’è ancora l’accordo) però la sua priorità è tornare a giocare con continuità. Per questo si sta guardando attorno: sulle sue tracce ci sono anche club di Premier, la corte della Signora lo lusinga parecchio e la Serie A potrebbe essere il posto ideale per rilanciarsi. Il Barcellona per ora non ha aperto al prestito, ma non è escluso che possa farlo, anche perché così si libererebbe di un ingaggio pesante (6 milioni di euro, di cui la Juventus dovrebbe pagare la metà) e nel frattempo potrebbe valorizzare un giocatore in cui crede e su cui intende puntare in futuro. Hancko, doppio piano Giuntoli è alla finestra, pronto ad approfittare di un’apertura del club catalano. Nel frattempo lavora anche su Hancko, mancino slovacco che può giocare sia in mezzo sia in fascia, dove i tempi però rischiano di essere più lunghi. Anche in questo caso il problema non è l’accordo con il giocatore (che si è già detto disponibile a trasferirsi a Torino a gennaio) ma quello con il Feyenoord, che lo valuta 25-30 milioni e preferirebbe aspettare l’estate per cederlo. I bianconeri hanno un doppio piano per accontentare Motta: finanziare l’assalto a Hancko con una cessione (Fagioli piace in Inghilterra, Francia e Italia) o provare a convincere gli olandesi con un prestito oneroso e il riscatto estivo a condizioni già fissate e praticamente scontate. La Juventus punta a inserire nell’affare pure Facundo Gonzalez,Gonzalez giovane bianconero attualmente in prestito al Feyenoord. Attacco Non solo difesa: la Juventus a gennaio vuole sistemare anche l’attacco: un’altra punta è diventata ancora più indispensabile dopo il nuovo stop di Milik, fermato prima ancora di poter tornare in gruppo da un problema al polpaccio. Zirkzee ( Manchester United) e Kolo Muani ( Psg) restano i preferiti, in lista ci sono pure Schick (Leverkusen), Fullkrug (West Ham) e Raspadori (Napoli). Quanto all’azzurro, Giuntoli potrebbe giocarsi la carta Danilo, liberando gratis il difensore brasiliano (non convocato per la Supercoppa) in cambio del prestito dell’attaccante.
  15. https://x.com/CozzolinoSalvo/status/1876391612269666664?t=3NSTIGJVIChoddzNFhnSgg&s=19
  16. Per il quarto posto dovremo fare attenzione anche al Milan
  17. Domanda seria: che dicono i granata di questo sondaggio? https://www.90min.com/it/il-derby-sugli-spalti-i-dati-sui-tifosi-di-juve-e-torino-nel-capoluogo-piemontese
  18. https://gianlucadimarzio.com/juventus-calvo-tra-noi-e-linter-ce-unione-dintenti-fuori-dal-campo/
  19. Rivoluzione in DIFESA LA JUVE HA FRETTA GIUNTOLI PREPARA IL DOPPIO COLPO NUOVA IDEA ARAUJO L’uomo mercato dei bianconeri vuole un rinforzo subito: Hancko resta il favorito, oltre a Silva piacciono il blaugrana e Danso di Fabiana Della Valle TORINO · 6 gen 2025 Se il Barcellona aprirà al prestito il dt è pronto all’assalto per l’uruguaiano Gennaio, è il momento di cambiare. Deve farlo la Juventus in campo per cercare di risollevarsi nell’umore e nella classifica, dopo la sconfitta contro il Milan in Supercoppa e l’ultimo pari del 2024 in campionato contro la Fiorentina, proverà a farlo Cristiano Giuntoli aggiungendo forze fresche a una squadra che ha perso due difensori per tutta la stagione, Bremer e Cabal, e in attacco deve fare a meno ancora di Milik. Per questo ha bisogno di allungare la rosa. Il mercato invernale è un salvagente di cui la dirigenza bianconera vuole approfittare, anche se le risorse economiche sono limitate dopo gli investimenti importanti fatti in estate. Rinforzare la difesa però è diventata una priorità, soprattutto con l’addio anticipato di Danilo per scelta del club (ha il contratto in scadenza a giugno ma non fa più parte del progetto): un giocatore solo non basta, ne serviranno due per allungare la coperta a disposizione di Thiago Motta. L’obiettivo di Giuntoli è riuscirci nel più breve tempo possibile. Gia la prossima settimana l’uomo mercato della Signora proverà a chiudere almeno un affare. Il favorito è sempre lo stesso, David Hancko, ma il nome nuovo, e molto intrigante, è quello di Ronald Araujo, difensore del Barcellona. Restano in corsa anche Antonio Silva e Kevin Danso, tutti profili che hanno avuto il benestare dell’allenatore. L’esperto Nei prossimi giorni Giuntoli proverà a capire quale pista è più percorribile e soprattutto se ci sono le condizioni per un prestito. I bianconeri infatti puntano a fare almeno una delle due operazioni a costi contenuti e devono trovare sponda nell’altro club. Araujo intriga perché è un giocatore di grande esperienza e di spessore internazionale. Centrale di piede destro, nazionale uruguaiano, in questa stagione finora ha collezionato una sola presenza (in Coppa del Re) a causa di un brutto infortunio in Coppa America che lo ha tenuto fuori a lungo. Giuntoli sta cercando di capire la fattibilità dell’affare: se il Barcellona aprisse a un trasferimento temporaneo la Juventus ne approfitterebbe volentieri. Al momento però non ci sono segnali che il club spagnolo voglia privarsene. Il prescelto Per questo motivo il dt continua a guardare anche altrove, e pure perché i difensori che servono sono due. Da tempo ormai il dirigente bianconero sta lavorando per assicurarsi Hancko, slovacco del Feyenoord con un passato alla Fiorentina (una sola stagione nel 2018-19). Difensore centrale che può fare il terzino, piace perché è mancino e anche per la sua duttilità. La Juventus si era già mossa per giugno, ottenendo il sì del giocatore e raggiungendo anche un accordo di massima con il suo entourage. L’infortunio di Bremer ha cambiato i piani dei bianconeri, costringendoli ad anticipare i tempi. Hancko verrebbe volentieri a Torino già in questa sessione di mercato e lo ha già fatto sapere al suo club, il problema è che il Feyenoord al momento non è intenzionato a lasciarlo partire e comunque non intende fare sconti (valutazione intorno ai 30 milioni). Giuntoli non molla e punta sul gradimento del giocatore, ma i tempi potrebbero non essere brevi. L’idea nuova Così è tornato di moda un altro difensore noto alla A, che quest’estate l’ha sfiorata: l’austriaco Danso, centrale del Lens, 13 presenze in questa stagione. che in estate è stato a un passo dalla Roma (trasferimento saltato dopo le visite mediche). Per lui i bianconeri non andrebbero oltre il prestito (l’unico per cui potrebbero fare un sacrificio economico è Hancko). Il nome noto Intanto Jorge Mendes continua a lavorare ai fianchi il Benfica per Antonio Silva, difensore portoghese che sta giocando poco e vorrebbe trasferirsi alla Juventus. Il club però ha già detto no al prestito. Il mercato tuttavia è appena cominciato, la Juventus ha fretta e tutto può ancora succedere.
  20. Ha 27 anni, deve ancora aspettare? Allora sarebbe stato meglio non comprarlo
  21. https://x.com/dorinileonardo/status/1875638637980971237?t=DIM3P399bIheAsVbaukK6g&s=19
  22. 🤦 https://x.com/CampiMinati/status/1875983927338504320?t=xHvOFusX93izben0OkDjYA&s=19
  23. https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/inter/2025/01/05-137245796/marotta_a_beretta_andrea_mi_raccomando_ultras-inter_legati_a_doppio_filo
  24. https://x.com/FedericoRuffo/status/1875861927026381081?t=F5aXeFLsr2UzM6KwBih6Gw&s=19
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