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andrea
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andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Giochi della XXXIII Olimpiade - Parigi 2024
Un'altra cazzata olimpica https://www.ilfoglio.it/sport/2024/08/02/news/l-argento-di-stefano-oppo-e-gabriel-soares-sara-l-ultimo-nei-pesi-leggeri-alle-olimpiadi-6817648/ -
Jean-Clair Todibo vicinissimo alla Juventus in prestito con obbligo di riscatto dal Nizza
andrea ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
Todibo in pressing per il sì del Nizza Rugani verso l’Ajax Il West Ham prova il blitz, ma il francese rifiuta l’opzione Inghilterra. Farioli chiama l’ex Empoli Di Matteo Nava · 2 ago 2024 Sono ore caldissime sull’asse Torino-Nizza e ogni giorno nuovi contatti approfondiscono la trattativa italo-francese per portare Jean-Clair Todibo alla Juventus. Anche nella giornata di ieri il d.t. Cristiano Giuntoli ha proseguito i colloqui con gli agenti del difensore e la situazione continua a ispirare fiducia in casa bianconera. Se il club della Costa Azzurra preferirebbe in linea teorica cedere il 24enne al West Ham United che ha presentato la migliore offerta ufficiale, il calciatore continua a ribadire alla sua società di non volerne sapere di opzioni inglesi (sondaggio anche del Newcastle United). Il passo decisivo a questo punto resta quindi in mano ai club, con la Juventus che deve incrociare le richieste del Nizza: l’ultima proposta non ha convinto i francesi perché, nel prestito con diritto di riscatto (fissato a 30 milioni), uno degli obiettivi per far scattare l’obbligo è sembrato troppo “rischioso” agli occhi di chi vuole essere certo di monetizzare la cessione nel giro di 12 mesi. Una clausola sarebbe scattata una volta centrata la qualificazione alla prossima Champions League (e questo non preoccupa i rosso neri), ma l’altra condizione sarebbe stata la presenza di Todibo nel 70% delle partite della Juventus. Questo secondo paletto comporterebbe un fattore aleatorio non gradito al Nizza, che invece spinge per un obbligo di riscatto a basso tasso di imprevedibilità. Il fascino d’Olanda Ad agevolare la corsa al nuovo centrale di Thiago Motta da affiancare a Gleison Bremer ci sarebbe però anche la possibile uscita di Daniele Rugani, che ha mostrato segnali d’apertura verso un’esperienza all’estero con la maglia dell’Ajax. Gli olandesi guidati da Francesco Farioli stanno cercando una pedina esperta per sistemare la retroguardia e l’allenatore avrebbe indicato proprio lo juventino come tessera perfetta da incastrare nel reparto: nella scorsa stagione i Lancieri hanno chiuso al quinto posto nell’Eredivisie olandese e uno dei principali handicap indigesti nel corso della stagione è stato la valanga di gol subiti, 61 in 34 partite. Va da sé che l’innegabile fascino della leggendaria squadra di Amsterdam si unirebbe alle motivazioni di un ruolo di primo piano nella rosa e alla stima di un giovane allenatore italiano sulla rampa di lancio europea. La prossima settimana la questione potrebbe essere approfondita tra Rugani e l’Ajax e in un secondo momento spetterebbe alle società trovare un accordo per il prestito ed eventualmente per l’ingaggio. Nel frattempo potrebbe uscire dalla Juventus anche Tiago Djaló, che ha bisogno di un impiego costante per ritrovare condizione fisica dopo il lungo stop per infortunio. -
DOPPIA PISTA PER MOTTA GONZALEZ PRENDE QUOTA CON LA CARTA MCKENNIE IDEA BROJA IN PRESTITO Il dt Giuntoli lavora sulle ali e per aggiungere una punta. Nico a Torino e Weston viola? Piace l’albanese del Chelsea di Matteo Nava IPP · 2 ago 2024 La Juventus punta in alto e, per poterlo fare, non può ignorare il problema dei gol sofferto lo scorso anno. Con solo due giocatori in doppia cifra in stagione – Dusan Vlahovic e Federico Chiesa –, i bianconeri si sono fermati al 7° posto tra i migliori attacchi della Serie A, a pari merito con il Bologna. Quindi, in un calciomercato che ha già fruttato quattro giocatori, a Torino è ora di concentrarsi anche sull’attacco. Da questo punto di vista gli innesti potrebbero variare tra uno e tre colpi. Un esterno è imprescindibile per Thiago Motta, a cui se ne potrebbe aggiungere un secondo in caso di cessione di Federico Chiesa. Al centro del reparto, invece, il direttore tecnico Cristiano Giuntoli potrebbe decidere di valutare diversi profili come alternative a Vlahovic quando il serbo dovrà rifiatare. La priorità resta però l’ala, posizione per cui stanno crescendo le quotazioni di Nicolas Gonzalez della Fiorentina. La pista argentina I contatti sono cominciati tre giorni fa e la Juventus è consapevole del gradimento del giocatore per un eventuale trasferimento, ma il suo profilo è da approfondire rispetto ai sogni di lunga data Galeno (Porto) e Karim Adeyemi (Borussia Dortmund). In questo scenario va però sottolineato come l’obiettivo tedesco si sia raffreddato, principalmente perché il club giallonero non ha intenzioni di fare sconti sul cartellino, ritenendo il 22enne parte integrante del progetto tecnico. Sul brasiliano con passaporto portoghese è invece centrale la necessità dei Dragoni di incassare per questioni di fair play finanziario e il suo nome resta in prima fila. La candidatura di Gonzalez, però, ha diverse frecce nel suo arco. È forte e mancino, conosce bene la Serie A a cui si è adattato in fretta e nelle idee della Juventus sarebbe legato a una cessione in direzione opposta che comporterebbe due vantaggi significativi: abbassare la quota cash da sborsare e risolvere la situazione di un calciatore ai margini del progetto Motta. La carta Wes Su questo fronte il nome caldo non può che essere Weston McKennie, perché la Fiorentina ha già sondato lo statunitense a testimonianza del gradimento societario per lui. Il centrocampista a inizio estate ha rifiutato l’Aston Villa, ma potrebbe essere ceduto per una cifra tra i 10 e 15 milioni, utili per avvicinarsi a Nico. Sul fronte viola, invece, nessun ragionamento può davvero innescarsi fino a quando non arriverà un’offerta (sul giocatore è forte l’interesse dell’Atalanta) e tutto resta congelato fino a lunedì, quando l’attaccante è atteso al Viola Park di rientro dalle ferie dopo la Coppa America vinta con la sua Argentina. È soltanto in quel momento che potrà esserci il primo eventuale confronto tra calciatore e club, solo da quel giorno Gonzalez potrà eventualmente esprimere il proprio desiderio di cambiare aria. Attualmente la punta è centrale nei progetti di Raffaele Palladino, ma in caso di offerta da circa 35 milioni di euro la società potrebbe ragionare su una cessione. In Toscana interessa sempre più Albert Gudmundsson del Genoa… Idea Broja Per quanto riguarda il vice Vlahovic, invece, si passerà dalla teoria alla pratica soltanto una volta risolte le tre questioni principali ancora da sciogl iere ( Todibo e Teun Koopmeiners oltre all’ala). In rosa c’è Arkadiusz Milik, terzo miglior marcatore della scorsa stagione, ma l’infortunio pre-Europeo gli sta complicando l’estate e il mercato potrebbe riservare a Giuntoli idee last minute che dovranno essere a bassissimo costo, possibilmente in prestito. Nel dossier di Giuntoli c’è ora anche un nuovo nome, l’attaccante del Chelsea Armando Broja. A oggi i Blues vorrebbero monetizzare con una cessione a titolo definitivo, ma a Londra non sono arrivate offerte convincenti e tra un po’ gli inglesi potrebbero essere più flessibili sulla formula. Per di più la sua nazionalità permetterebbe alla Juventus di occupare lo slot extra – destinato a giocatori albanesi o inglesi – dopo che i primi due sono stati destinati a Vasilije Adzic e Douglas Luiz. Il centravanti assicurerebbe fisico e talento, costando meno del polacco in termini di ingaggio.
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/plusvalenze/2024/08/02-130995636/plusvalenze_juve_condannata_e_le_altre_il_perche_del_silenzio_e_le_anomalie -
https://www.rivistaundici.com/2024/07/30/galliani-milan-monza/
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
Gianni Infantino bacchetta una società di calcio piemontese... https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/far-crescere-calcio-conta-piu-meritocrazia-403659.htm -
I dribbling di Soule' https://x.com/CalcioDatato/status/1817139304570683659?t=Mwjw2nJPeOVLX7ukTjdvYg&s=19 https://x.com/CalcioDatato/status/1816775829155667979?t=P7qXR50cn0BWRbA2OURtiQ&s=19
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Sotto la Tour Eiffel
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Giochi della XXXIII Olimpiade - Parigi 2024
Per gli atleti il cibo fa schifo https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/parigi-non-val-bene-mensa-ndash-atleti-tutto-mondo-sono-403642.htm -
Todibo, prima offerta Attesa Koopmeiners: pronta l’offensiva I bianconeri trattano a oltranza con il Nizza E Motta aspetta l’olandese per il salto di qualità di Filippo Cornacchia e Alessandro Grandesso · 1 ago 2024 La Juventus ha rotto gli indugi per JeanClair Todibo. Dopo giorni di contatti e incontri sulla tratta Torino-Nizza, ieri i bianconeri hanno formalizzato una proposta concreta per il difensore: prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 30 milioni (con i bonus). La prima offerta, però, non sembra ancora quella giusta. Almeno la pensano così in Costa Azzurra, dove si aspettano uno sforzo in più da parte dei bianconeri. I francesi vorrebbero 36 milioni, gli stessi messi sul piatto dal West Ham per Todibo, e soprattutto la garanzia di incassarli se non subito almeno la prossima estate. Il Nizza insiste per un prestito garantito, con un obbligo di riscatto che sia praticamente una formalità. C’è ancora distanza, ma il primo passo della Juventus è tutto tranne che un dettaglio: è un segnale per tutti, soprattutto per Todibo. Si continua a trattare a oltranza per tagliare il traguardo in tempi brevi. La volontà di Todibo pesa e ormai è fin troppo chiara. L’ex centrale del Barcellona a inizio estate ha perso il treno del Manchester United e adesso non vuole rischiare di non salire su quello della Juventus. Todibo, di persona e attraverso il proprio entourage, anche nelle ultime ore ha ribadito al Nizza di prendere in considerazione soltanto il trasferimento a Torino. Non basta ancora per raggiungere l’ex compagno Khephren Thuram sotto la Mole, ma sicuramente aiuta. Il West Ham si è rifatto sotto nelle ultime ore, però per il momento il difensore francese sembra irremovibile: ha in testa la Signora e vuole arrivare fino in fondo. Pensiero condiviso un po’ con tutti alla Continassa. A partire da Thiago Motta, che conta di completare il nuovo muro difensivo con l’ingresso di Todibo. Toccherà a Daniele Rugani, corteggiato dall’Ajax, fargli spazio in rosa. Ma la Juventus sta valutando anche la cessione in prestito di Tiago Djalò. Il portoghese, arrivato a gennaio dal Lille, potrebbe lasciare Torino temporaneamente per giocare con continuità e ritrovare lo smalto pre infortunio ai legamenti. Una offerta tira l’altra? Così, dopo aver rotto il ghiaccio per Todibo con il Nizza, alla Continassa si preparano a iniziare l’offensiva per Teun Koopmeiners, data per imminente. Le mediazioni stanno già lavorando sottotraccia per cercare di avvicinare le rispettive posizioni. L’Atalanta valuta il tuttocampista olandese non meno di 5560 milioni e ogni giorno sembra un po’ più rigida. Alla Continassa, invece, puntano a partire da quota 45 milioni. Un tentativo, a maggiore ragione dopo le recenti cessioni di Matias Soulé (Roma) e Dean Huijsen (Bournemouth), verrà effettuato. Probabilmente ne servirà più di uno. Provarci, non significa sempre riuscirci nel mercato. La Juventus è consapevole delle difficoltà, ma farà il possibile per trovare un compromesso con l’Atalanta. Determinazione e fiducia restano intatte: l’allievo di Gasperini è considerato una priorità da Thiago Motta per completare la mediana dopo i colpi Douglas Luiz e Thuram Jr. Spera nel lieto fine anche Koopmeiners. L’olandese ha un’intesa di massima con la Signora, ma sta comunque vivendo il tormentone estivo con il consueto professionismo.
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GONZALEZ RINCORRE GALENO E ADEYEMI: E GIUNTOLI SFIDA L’ATALANTA Thiago Motta aspetta una o due ali: i profili preferiti restano i jolly di Porto e Borussia Dortmund L’interesse della Fiorentina per McKennie può diventare la chiave per l’argentino in bianconero Di Matteo Nava · 1 ago 2024 Alla Juventus di Thiago Motta serve assolutamente un esterno titolare e il gong della sessione estiva di calciomercato dista meno di un mese. C’è tempo, ma il burattinaio delle trattative bianconere, il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, non vuole lasciare nulla al caso. È per questo motivo che continua a ragionare su tutte le alternative possibili nonostante due piste siano già calde, quelle che portano a Karim Adeyemi del Borussia Dortmund e Wenderson Galeno del Porto. Quindi spazio alla creatività: parallelamente all’interesse per Francisco “Chico” Conceiçao maturato già nelle scorse settimane, da martedì sono stati avviati i primi contatti preliminari per Nicolas Gonzalez della Fiorentina, per tutti “Nico”. L’argentino piace a d.t. e allenatore, ma innanzitutto va analizzato lo scenario per capire se c’è margine per intavolare una vera e propria trattativa. Da questo punto di vista la possibilità di affondare per il giocatore della Viola sembra legata all’eventualità di una contemporanea operazione in direzione opposta. In termini semplici: se prendendo Gonzalez la Juventus si alleggerisse anche di un giocatore ai margini del progetto, allora le percentuali di riuscita aumenterebbero notevolmente. Serve un jolly Un esempio pronto all’uso: di recente la Fiorentina si è interessata al profilo di Weston McKennie, che a inizio mercato sembrava destinato all’Aston Villa ma che poi ha preferito rifiutare il trasferimento in Premier League. Attualmente lo statunitense non ha un posto nel piano di rinnovamento della Juventus di Motta e quindi cederlo significherebbe risparmiare sull’ingaggio e al contempo abbassare di almeno una dozzina di milioni di euro la quota “cash” da investire sull’ala. Il centrocampista è il nome più adatto a questo ragionamento strategico, ma in base al progetto di Raffaele Palladino il suo profilo potrebbe essere sostituito - con parametri diversi - da Daniele Rugani o da un altro dei calciatori che non si stanno allenando insieme al gruppo (da Kostic a De Sciglio). Per parlare di cifre è tendenzialmente presto, anche se dopo i primi approcci di martedì, ieri i contatti sono proseguiti. La scorsa estate la Fiorentina ha rifiutato circa 40 milioni di euro dalla Premier League (Brentford), ora la valutazione può aggirarsi tra i 30 e i 35 più bonus. In tutto ciò non si può ovviamente ignorare che sull’argentino c’è il forte interesse In corsa Se la metafora fosse quella di una finale olimpica di nuoto con gli intertempi in sovrimpressione a ogni vasca, Adeyemi e Galeno restano davanti, anche perché in un certo senso si sono tuffati prima. Per il brasiliano, Giuntoli può provare a fare leva sulla necessità di incasso del Porto per questioni di fair play finanziario (nonostante la richiesta iniziale sia di circa 40 milioni di euro), mentre per l’esterno tedesco va convinto il Borussia Dortmund a privarsi di un calciatore ancora importante nel progetto tecnico per la stagione in partenza a breve. In entrambi i casi, però, a dare fiducia alla Juventus è il gradimento dei calciatori, fattore comune agli altri due obiettivi dell’estate bianconera, Koopmeiners e Jean-Clair Todibo. Conceiçao del Porto resta invece nel campo delle opzioni alternative , così come Domenico Berardi del Sassuolo, possibile last minute in prestito. Nico-gol Gonzalez è arrivato a Firenze tre estati fa dallo Stoccarda e non ci ha messo molto a farsi apprezzare. Pur essendo un giocatore diverso dai due profili in prima fila (Adeyemi e Galeno), è un calciatore che incrocia i desideri di Motta. Mancino dal piede caldo ed educato, ha segnato complessivamente 38 gol in 125 presenze tra competizioni italiane e Conference. Esclusa la classica positività al coronavirus del primo anno in Toscana, il 26enne ha sofferto di tre problemi muscolari di media entità che lo hanno tenuto fuori dai giochi ciascuno per circa un mese. Questi imprevisti non gli hanno però impedito di contribuire al recente exploit della Fiorentina, con tanto di doppia finale europea consecutiva. Nell’ultima stagione di Serie A ha sfondato la doppia cifra e quelle 12 reti sono un ottimo biglietto da visita. Almeno un’ala, probabilmente due. La Juventus insegue un attaccante esterno per sostituire Matias Soulé, fresco di cessione alla Roma: da Adeyemi a Galeno, da Nico Gonzalez e Conceicao Jr. Ma alla Continassa sono pronti a raddoppiare i colpi. Tutto (o quasi) dipenderà dal futuro di Federico Chiesa. L’azzurro ha il contratto in scadenza tra meno di un anno (giugno 2025) e il rinnovo è molto più che in salita. Senza contare che Thiago Motta non considera l’ex Fiorentina centrale nel suo progetto. In caso di divorzio da Chiesa entro la fine del mese, Giuntoli regalerà un’ala in più all’allenatore italobrasiliano.
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
https://x.com/ilciccio67/status/1818597758917329403?t=4mW2SoNPyCdGplhpndaojw&s=19 -
Addio a Garzena Vinse due scudetti 31 lug 2024 È scomparso a 91 anni Bruno Garzena, difensore della Juve per ben otto stagioni. Giocò in bianconero in tre fasi: dal vivaio fino al 1952, dal 1954 al 1960 e nel 1961-1962. In bacheca due campionati e due Coppe Italia
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Michele Di Gregorio, il nuovo portiere bianconero
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
Di Gregorio: «Szczesny? La pressione è bella» f.c. · 31 lug 2024 Dopo il debutto nel test di Norimberga, la presentazione ufficiale. Michele Di Gregorio irrompe nel mondo Juventus con il giusto mix di umiltà e ambizione: «L’eredità di Szczesny e il paragone con Peruzzi? Le pressioni alla Juve ci saranno, ma sono il bello del calcio. Spero di lasciare qualcosa come hanno fatto tanti mostri sacri qui. La Nazionale? È un obiettivo, ma devo lasciare il segno alla Juve. Ho giocato solo un’amichevole, ma è vero che qui la maglia pesa». Da Szczesny a Buffon: «Ho sentito le belle parole che Buffon ha speso su di me. Non ho ancora avuto modo di parlare con Gigi, ma quello che ha detto mi inorgoglisce: parliamo del più grande della storia». Chiusura sulla trattativa: «Quando ho dato la parola a Giuntoli, non ho più pensato a nessun altro club. Sarò sempre grato al Monza e al dottor Galliani». -
Jean-Clair Todibo vicinissimo alla Juventus in prestito con obbligo di riscatto dal Nizza
andrea ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
Todibo si avvicina Il Nizza verso il sì Djalò in bilico: c’è l’idea prestito di Matteo Nava · 31 lug 2024 Non di solo attacco può vivere la Juventus. Se il direttore tecnico Cristiano Giuntoli valuta e imbocca tutte le strade praticabili per dare a Thiago Motta l’esterno adatto al suo calcio, dall’altra parte del campo si continua a definire in ogni componente il reparto difensivo. Partendo dalle entrate, dopo il colpo Juan Cabal dal Verona è in via di definizione il secondo acquisto utile a difendere la porta di Michele Di Gregorio. Continua infatti serrata la trattativa tra Juve e Nizza per chiudere l’acquisizione di Jean-Clair Todibo, il partner designato di Bremer al centro della difesa. I club non sono ancora arrivati al rettilineo finale, ma i contatti sono continui e l’intenzione comune è di chiudere l'operazione il prima possibile per ovvie ragioni di pianificazione della stagione. La formula è definita da giorni: prestito oneroso con diritto di riscatto che può diventare obbligo al raggiungimento di traguardi alla portata, per un totale di 30-35 milioni di euro che finiranno nelle casse dei francesi. L’allenatore aspetta la telefonata con la buona notizia, il d.t. fa di tutto per fargli squillare lo smartphone al più presto possibile. Nelle ultime ore il West Ham si è rifatto vivo proponendo al Nizza un prestito migliore di quello juventino, ma Todibo ha ribadito ancora la sua preferenza. Djalò da rigenerare Per Tiago da Thiago: con un Todibo pronto a entrare, sempre in difesa c’è un giocatore che potrebbe salutare. Negli ultimi giorni è tornata di moda l’idea di prestare il portoghese ex Lilla per una stagione con il fine di permettergli di macinare minuti e tornare in condizione come prima del grave infortunio subito in Francia. Risale infatti al 4 marzo 2023 la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro e da quel pomeriggio, 515 giorni fa, il difensore ha giocato soltanto 16 minuti ufficiali, nell’ultima di Serie A contro il Monza. Le valutazioni sono in corso, ma a oggi non ci sarebbe molto spazio per lui nella Juve di Motta e quindi il prestito sembra una soluzione più funzionale al suo recupero: va trovata la destinazione. Un fondamentale accenno va infine destinato a Teun Koopmeiners: Giuntoli in questi giorni recapiterà all’Atalanta la prima offerta ufficiale: è un obiettivo fondamentale dei bianconeri. Si cerca un compromesso con l’Atalanta, che valuta l’olandese 55-60 milioni. -
GIUNTOLI SI MUOVE E APRE LE ALI: GALENO E ADEYEMI PRIMI OBIETTIVI I bianconeri hanno l’ok dei due esterni: pronte le offerte a Porto e Dortmund per capire chi dei due potrà arrivare di Filippo Cornacchia TORINO · 31 lug 2024 Tra la Signora e Karim Adeyemi, c’è un muro giallo. È quello eretto dal Borussia Dortmund, che per il 22enne jolly d’attacco tedesco valuta soltanto offerte irrinunciabili. Almeno 45-50 milioni di euro. Più che provare ad abbattere la muraglia, la Juventus sta studiando il modo per aggirarla con qualche formula creativa. Così il d.t. Cristiano Giuntoli, dopo il blitz a “casa Adeyemi” a Monaco di Baviera della scorsa settimana, vuole provare a testare la reale resistenza dei vice campioni d’Europa tedeschi con una prima proposta. Un modo per capire la reazione e gli effettivi margini di trattativa da qui alla sirena di fine mercato del 30 agosto. Una manovra simile, in parallelo, verrà effettuata per verificare la reale possibilità di ottenere Galeno del Porto a un prezzo scontato vista la necessità dei lusitani di vendere qualche giocatore per rientrare nei paletti del fair play finanziario dell’Uefa. Adeyemi e Galeno non sono due cloni, ma sono alternativi tra loro. Pro e contro Dortmund e Oporto non sono mai state così vicine come in questi giorni. Merito della Juventus, pronta a cambiare marcia anche nella caccia alle nuove ali dopo l’addio di Matias Soulé (già ufficiale alla Roma) e quello sempre possibile di Federico Chiesa (contratto in scadenza nel 2025). Thiago Motta ha un debole per la duttilità di Galeno, brasiliano con passaporto portoghese. Ma Adeyemi, oltre a essere più giovane (22 anni, contro i quasi 27 del giocatore del Porto), può agire anche da seconda punta e da vice Vlahovic, come ai tempi delle 19 reti con il Salisburgo 2021-22. Giuntoli, come sempre, con un occhio guarda ai conti e con l’altro agli aspetti tecnici. La sfida Adeyemi-Galeno, rafforzata dai contatti positivi delle ultime ore con i rispettivi entourage, dipenderà da almeno due fattori. Da quanto la Juventus incasserà da un nuovo giro di cessioni – da Chiesa a Kostic, da Rugani a McKennie – e soprattutto da quanto i bianconeri riusciranno ad ammorbidire le richieste di Borussia Dortmund e Porto. Doppio sì Adeyemi e Galeno hanno già dato la disponibilità alla Signora per un trasferimento a Torino. Sull’ex Salisburgo è vigile anche il Chelsea. Mentre il brasiliano-portoghese è corteggiato da diversi club di Premier, ma per il momento ha chiesto ai suoi rappresentanti di dare la precedenza alla Juventus. Due sì importanti, ma non ancora sufficienti per tagliare il traguardo. Decisive saranno le trattative con Borussia Dortmund e Porto. Giuntoli è pronto a misurare la temperatura dei gialloneri con un’offerta da 35 milioni più 10 di bonus ed eventualmente una percentuale sulla futura rivendita. Dalle parti di Oporto, invece, l’idea bianconera è quella di partire da una proposta intorno ai 25 milioni, con la possibilità di rilanciare a quota 30 milioni più bonus. Il Borussia Dortmund non ha bisogno di vendere e storicamente non è un club da sconti. Il Porto non è mai stata una società da saldi, ma questa è un’estate particolare al Do Dragao: il nuovo presidente André Villas-Boas deve fare cassa attraverso qualche sacrificio. E Galeno è uno dei maggiori indiziati a salutare in nome dei conti. Da Nico a Conceicao Jr Giuntoli, gettati gli ami in Germania e Portogallo, aspetta di capire se nella rete finirà Adeyemi o Galeno. Può succedere di tutto. Compreso che strada facendo spuntino altri nomi, in questo momento posizionati alle spalle del tedesco e del brasiliano. Alla Continassa i sondaggi non si fermano e tra le varie idee ci sono Conceicao Jr (sempre del Porto) e Nico Gonzalez della Fiorentina, nel mirino dell’Atalanta. Resiste pure Domenico Berardi, alle prese con la riabilitazione post infortunio e retrocesso in B con il Sassuolo: l’azzurro può diventare un last minute in prestito, in aggiunta a uno tra Adeyemi e Galeno.
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JUVENTUS Mercato pirotecnico ed entusiasmante per i tifosi, che davanti a Giuntoli hanno tutti le faccine con i cuoricini negli occhi. In verità ha preso più il superfluo (Di Gregorio, Cabal) che l’essenziale (Douglas Luiz). Infatti mancano tre giocatori, uno per reparto. Soprattutto manca l’unico che serve da sei mesi: Koopmeiners. Giudizio rinviato a dopo Ferragosto, perché solo i babbei possono pensare che basti il cambio di allenatore per migliorare terzo posto e Coppa Italia della stagione scorsa. (Sandro Sabatini)
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andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Giochi della XXXIII Olimpiade - Parigi 2024
Il mistero dei giocatori di tennistavolo nordcoreani https://www-ilmessaggero-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ilmessaggero.it/AMP/sport/olimpiadi_ping_pong_nordcoreani_chi_sono_nessuno_li_conosceva-8272013.html?amp_gsa=1&_js_v=a9&usqp=mq331AQGsAEggAID#amp_tf=Da %1%24s&aoh=17223660971472&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Fwww.ilmessaggero.it%2Fsport%2Folimpiadi%2Folimpiadi_ping_pong_nordcoreani_chi_sono_nessuno_li_conosceva-8272013.html -
https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/quot-desiderio-39-punire-39-propri-giocatori-non-403445.htm
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UFFICIALE: Federico Chiesa lascia la Juventus e approda al Liverpool
andrea ha risposto al topic di vlataskaaaa in Archivio Calciomercato
https://x.com/mirkonicolino/status/1818257474870296966?t=GvvW1PQ7FdZfmP7e_LQBGA&s=19 -
https://x.com/accountparodia/status/1818217126160667003?t=5--4GjZW39DxO4Ie_767nQ&s=19
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Sport da Combattimento
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Giochi della XXXIII Olimpiade - Parigi 2024
« Ho visto arbitri ricevere tangenti» L’ex pugile: «Il nostro Mouhiidine ha subito un vero furto, colpa di giudici scarsi e in malafede. Come a Sydney...» LEONARDO IANNACCI · 30 lug 2024 Un uppercut violento alla credibilità del pugilato olimpico è stato portato domenica scorsa quando Aziz Abbes Mouhiidine si è visto scippare gli ottavi di finale (categoria 92 kg) da Lazizbek Mullojonov. Il punteggio fantascientifico per quello che si era visto sul ring è stato scolpito dagli arbitri: un incredibile 4-1 per l’uzbeko. Il pugilato azzurro aveva già vissuto in passato simili fatti criminali: basta pensare al caso di Clemente Russo, scippato alle Olimpiadi di Rio 2016 o, andando indietro nel tempo, ad altre situazioni limite che coinvolsero anche Patrizio Oliva, poi oro a Mosca 1980 e allenatore della nazionale di pugilato. Patrizio, a mente fredda come definirebbe il caso Aziz Abbes? «Con un’unica parola: furto. E aggiungo: con scasso». Il verdetto dei giudici è stato veramente vergognoso? «Peggio, hanno tolto al ragazzo la possibilità di vincere l’oro con votazioni inventate». Analizzi meglio il reato. «Allora, con onestà bisogna riconoscere che Aziz Abbes aveva perso la prima ripresa, ma ha poi stravinto la seconda. Era un 5-0 netto per lui, invece i giudici si sono inventati un 3-2 per l’uzbeko. Stavo mangiando e sono rimasto con la forchetta a mezz’aria». C’era ancora la terza ripresa per riprendersi l’incontro, però. «E qui ha un po’ sbagliato Aziz. Si sarebbe dovuto gettare come un toro infuriato verso Mullojonov, invece ha combattuto senza grinta». Alla fine solo l’arbitro di Taipei ha dato vincente l’azzurro. Come è possibile? «Non riesco a capirlo. L’algerino, la tedesca, il cingalese e l’olandese hanno visto evidentemente un altro combattimento». Gli arbitri sono ormai sempre più sotto tiro: la loro è malafede o che altro? «La volontà di far perdere un atleta a volte si è verificata nel mio sport, ma bisogna tener conto anche dell’assoluta incompetenza di questi nuovi arbitri. Da quando non appartengono più dell’International Boxing Association sono sempre più scadenti». Oggi combatterà Irma Testa. Cosa aspettarsi dopo la vergogna? «Non fasciamoci la testa, non è che in ogni incontro dei nostri si debba ripetere sistematicamente un furto. Dico forza Irma, sei la favorita per l’oro e vinci per mostrare al mondo che la nostra scuola è al top. Ieri, ad esempio, Diego Lenzi ha vinto e bene il suo turno nei +92 kg». Lei ha vissuto da atleta e, poi, da allenatore certe situazioni. Cosa rammenta? «Europei 1979, sul ring di Colonia stavo vincendo, anzi avevo vinto a mani basse contro il russo Serik Konakbayev e cosa fanno gli arbitri? Danno l’incontro al mio avversario... Un verdetto vergognosamente falso, simile a quello perpetrato ai danni di Aziz». Ai Giochi di Mosca 1980, però, non ci fu storia: lei stravinse l’oro. «E avevo sempre Konakbayev come rivale in finale: ho conquistato la prima ripresa, perso la seconda e combattuto alla morte la terza, vincendola e prendendomi l’oro. Non c’è stata storia. Ecco perché Aziz ha sbagliato, è stato troppo molle nella terza ripresa, doveva dare il 200 per 100». La storia della boxe è densa di questi avvenimenti dubbi. Da allenatore ha vissuto altri aventi simili? «Il nostro sport, come la ginnastica o il judo, è nelle mani degli arbitri. Se gareggi nei 100 metri in atletica o sei un nuotatore, è il cronometro a decretare un successo o un insuccesso. Nella boxe no, è sempre virtuale la vittoria, il verdetto no». Lei crede nella malafede di chi giudica? «No, faccio di tutto per pensare e sperare non ci sia quando si parla di sport. Anche se nella mia lunga carriera ho visto cose che voi umani». Ad esempio? «Alle Olimpiadi di Sydney 2000 ricordo mazzette di dollari passate da dirigenti di certe federazioni direttamente nelle tasche degli arbitri». L’anormalità che umilia lo spirito olimpico? «Anormalità? Erano vere e proprie associazioni criminali. A volte le medaglie erano già state assegnate prima delle semifinali». È un problema anche politico? Alcune federazioni sono più influenti di altre? Entra in gioco anche una sudditanza psicologica sugli arbitri? «Sì. La Russia ha da sempre atleti di grande valore ma ha ricevuto spesso un occhio di riguardo. E non ho mai capito il perché». -
UFFICIALE: Federico Chiesa lascia la Juventus e approda al Liverpool
andrea ha risposto al topic di vlataskaaaa in Archivio Calciomercato
Fede lavora con Thiago È un esordio “freddo” La Premier un’opzione L’agente dell’azzurro in Inghilterra: Tottenham e Chelsea seguono gli sviluppi di Matteo Nava · 30 lug 2024 Poche parole, tanto lavoro e tutto quel sudore che sgorga quando si affrontano le mattinate torinesi di luglio provando - prima, dopo e durante gli esercizi - a ignorare le temperature. Il primo allenamento della Juventus alla Continassa dopo il ritiro in Germania si è svolto con questi ingredienti nelle mani dello chef Thiago Motta e tutti si sono adattati come da abitudine in questa estate di rinnovamento bianconero. Si è adattato anche Federico Chiesa, anche se forse nel giorno del suo ritorno in gruppo qualche parola in più se la sarebbe aspettata: è felice di tornare concretamente a far parte della Juventus, ma è consapevole di non essere più intoccabile come un tempo. Da una parte non lo è perché il nuovo allenatore non sembra reputarlo un profilo particolarmente calzante per il suo calcio, dall’altra perché il club vorrebbe evitare di perderlo a parametro zero fra un anno: il contratto del numero 7 scade nel 2025 e senza un rinnovo c’è il concreto rischio di salutarlo da svincolato, senza peraltro scegliere la destinazione. Non si può escludere che finisca alla concorrenza, insomma. Il rebus Il problema è che entrambi i nodi sono impegnativi da sciogliere, il doppio fronte è aperto. Chiesa cercherà di convincere Motta che può fare affidamento su di lui mentre magari si aspetta un colloquio per capire direttamente dal tecnico i suoi pensieri: non pare un’operazione semplice, ma l’impressione è che l’altro sentiero sia ancor più accidentato per una trattativa per il prolungamento che non è mai davvero decollata. E allora sia la Juventus che il procuratore di Chiesa, Fali Ramadani, stanno provando ad abbinare il nome di una squadra alla possibilità di un trasferimento estiv London calling All’estero, più che in Italia, con la Premier League che in questo momento è la destinazione più calda per diversi motivi. O meglio, due motivi che si allineano e danno forma al gradimento del protagonista. Se proprio deve lasciare Torino, Federico guarda con interesse al football d’oltremanica e non è un caso che il suo agente sia in missione in Inghilterra proprio in queste ore. Uno degli scogli verso il rinnovo di contratto sono le richieste economiche del calciatore e in Italia non ci sono molte squadre che si possono permettere un ingaggio simile (5 milioni più bonus). In Premier League, invece, il mercato permette un potere di spesa ben più corposo sia per i cartellini dei calciatori che per gli ingaggi. Insomma, Londra ha tutta l’aria di essere la pista giusta se quello deve essere il destino di Chiesa. Al momento le voci più insistenti se portano al Chelsea e al Tottenham Hotspur, con il West Ham United che parte un passo indietro per ovvi motivi nella scala di gradimento dell’attaccacante. Il recente passato del numero 7 non può certo oscurare il talento e le qualità del calciatore che ha trascinato l’Italia a Euro 2020 (disputato nel 2021). È anche su questo aspetto che farà leva Ramadani per spingere le candidate acquirenti a muovere il primo passo. -
LA SIGNORA SCATTA MOSSA PER KOOP E GALENO AVANZA: PRESSING SUL PORTO Motta perde Miretti per almeno un mese e Giuntoli cambia marcia per l’olandese Avanza il brasiliano, contatti per Adeyemi Di Filippo Cornacchia TORINO · 30 lug 2024 La rivoluzione della Signora viaggia spedita: due colpi al mese. Douglas Luiz e Michele Di Gregorio a giugno, Khephren Thuram e Juan David Cabal a luglio. E in agosto la media dovrebbe pure migliorare. La Juventus insegue almeno tre rinforzi, ma potrebbero essere quattro in caso di cessione di Federico Chiesa. Oggi scatta l’ultimo giro di clessidra, quello che porterà al gong di fine mercato (30 agosto). Trenta giorni nei quali il d.t. bianconero Cristiano Giuntoli s’annuncia ancora protagonista. Incassati quasi 50 milioni tra Matias Soulé alla Roma e Dean Huijsen al Bournemouth, adesso alla Continassa sono pronti ad accelerare per rifinire la rosa. Se l’operazione Todibo con il Nizza avanza (e si continua a trattare per chiudere in fretta), in questi giorni i bianconeri vogliono cambiare marcia per Teun Koopmeiners (Atalanta) e almeno per un’ala: da Galeno del Porto (in pole) fino a Karim Adeyemi del Borussia Dortmund. Rompere il ghiaccio Koopmeiners era la priorità a dicembre e lo è tuttora, a maggior ragione dopo l’infortunio di Fabio Miretti, nei piani della Juve il trequartista alternativo all’allievo di Gasperini. Miretti nelle ultime ore è stato sottoposto ad accertamenti al J Medical ( «frattura composta del terzo cuneiforme del piede destro» recita il bollettino medico) e dovrà stare ai box almeno un mese. Un contrattempo non da poco per la Signora. Giuntoli e Thiago Motta, dopo nuove riflessioni, hanno concordato una volta di più la necessità di inserire il mix di quantità, qualità e gol di Koopmeiners (15 reti nel 2023-24) per completare la rivoluzione del centrocampo iniziata con l’acquisto di Douglas Luiz e proseguita con Thuram Jr. Provarci, non significa sempre riuscirci nel mercato. Il muro dell’Atalanta sembra sempre più rigido, proprio per questo alla Continassa hanno messo in programma un tentativo concreto in questi giorni. Sarà il primo contatto diretto, ma probabilmente non sarà l’ultimo. La Juventus, forte di un’intesa di massima con Koopmeiners, proverà ad aprire una trattativa vera e propria partendo da un’offerta intorno ai 45 milioni con i bonus. Un modo per rompere il ghiaccio con la Dea e per mandare un segnale a Koop, che si sta comportando da grande professionista a Bergamo. L’olandese aspetta la prima mossa ufficiale della Juventus per chiedere ai nerazzurri di tener fede al “patto” della scorsa estate. L’Atalanta dodici mesi fa rispose “no, grazie” ai 48 milioni del Napoli e contestualmente ritoccò il contratto del 26enne centrocampista promettendogli che lo avrebbe ceduto quest’anno in caso di offerta all’altezza. La prima proposta della Juventus è data per imminente, ma salvo sorprese sarà ancora lontana dai 55-60 milioni richiesti dai Percassi. Alla fine del mercato, però, manca ancora un mese. E le mediazioni continuano a lavorare sotto traccia per cercare di avvicinare le due parti. Pressing Se Koopmeiners è la priorità in assoluto, Galeno (Porto) sta diventando ogni giorno di più l’ala in cima ai desideri della Juventus. I motivi tecnici si intrecciano con quelli economici. Salutato Soulé e con Chiesa sempre in bilico (il contratto scade nel 2025), i bianconeri inseguono almeno un attaccante esterno, ma potrebbero essere due se dovesse concretizzarsi la cessione dell’azzurro. Alla Continassa vorrebbero arruolare due ali al prezzo di una. Giuntoli sta lavorando a un investimento: da Galeno ad Adeyemi. E in un secondo tempo valuterà un prestito last minute: dal difficile Sancho del Manchester United (occhio al Psg) all’opportunità Domenico Berardi, retrocesso in B con il Sassuolo e ancora alle prese con la riabilitazione post infortunio. Quello tra Galeno (Porto) e Adeyemi (Borussia Dortmund) è un testa a testa a distanza. I bianconeri hanno incassato la disponibilità tanto del brasiliano con passaporto portoghese quanto quella dell’entourage del jolly tedesco, che la scorsa settimana ha visto di persona Giuntoli a Monaco di Baviera. I contatti proseguono parallelamente. Ma se dalle parti di Dortmund il muro giallo per il momento sembra difficilmente aggirabile (i vice campioni d’Europa valutano Adeyemi 45-50 milioni), a Oporto qualcosa si muove. Il club portoghese ha bisogno di vendere per rientrare nei parametri del fair play finanziario della Uefa. Uno dei maggiori indiziati all’addio è Galeno, che ha capito la situazione e ha iniziato il pressing: la fumata bianca può arrivare per 30 milioni più bonus.
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Molto chiare le regole della scherma