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andrea

Tifoso Juventus
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  1. https://www.ultimouomo.com/nico-gonzalez-juventus-thiago-motta-come-si-inserirebbe-nuovo-acquisto-fiorentina-calciomercato
  2. Consigli per gli acquisti in difesa https://x.com/Lauce44/status/1823325025019011418?t=PCvZo7M-ob80l4tTP_kVYQ&s=19
  3. Koop si avvicina Poi Conceiçao e Gonzalez per le fasce La Signora è sicura di convincere l’Atalanta anta con 50 milioni più 5 di bonus. Subito dopo opo si chiuderà per le ali di Filippo Cornacchia e Andrea Elefante · 13 ago 2024 L’affondo di Giuntoli La Dea non convoca il mediano olandese per la Supercoppa europea: si stringe per l’erede e l’addio Gli esterni Gonzalez ha detto sì e adesso aspetta il via libera dei viola. Pressing sul Porto per Chico in prestito La Signora va all’attacco e progetta un tris di colpi: Koopmeiners e due ali, da Nico Gonzalez a Conceicao Jr. Il primo potrebbe essere Koop, adesso segnalato a un passo dalla Juventus. Merito dei contatti sottotraccia delle ultime ore. Colloqui positivi e intesa sempre più vicina. L’esclusione dell’olandese dai convocati per la Supercoppa Europea, decisione scontata dopo lo strappo dei giorni scorsi con l’Atalanta, è stata accompagnata da una serie di mediazioni e movimenti che hanno rafforzato l’ottimismo. A Torino, ma forse a questo punto anche a Bergamo, sembrano aver fretta di girare pagina. La Signora vuole iniziare un nuovo capitolo con Koop nel motore. E la Dea punta a stringere per il sostituto: il prescelto resta O’Riley. È questa l’ultima tessera che manca per concludere un puzzle da mille pezzi e da 50 milioni più 5 bonus. Dal muro alla svolta Già, la “telenovela Koop” ha avuto una prima evoluzione, rispetto allo stallo che si è protratto per mesi, all’inizio della scorsa settimana, alla ripresa degli allenamenti dell’Atalanta dopo l’amichevole di Parma. Koopmeiners – che al Tardini era sceso in campo nella ripresa – fin lì «si era comportato benissimo», come ha poi spiegato Gasperini, ma l’atteggiamento dell’olandese, radicalmente cambiato in negativo nel corso di una riunione tecnica, avrebbe portato a un acceso confronto fra i due. I rumor successivi fanno riferimento all’allontanamento del giocatore dall’allenamento, che in realtà Koop non inizia neanche. E da quel momento, siamo al 6 agosto, di fatto “sparisce” da Zingonia. La storia è nota: l’olandese presenta un certificato medico per stress psicofisico; pur senza conferme ufficiali trapela in fretta la voce della sua assenza dal centro sportivo; Gasperini rivela lo strappo in un’intervista all’Eco di Ber gamo. Di colpo viene alla luce un contesto inatteso, dai risvolti che sia il tecnico che il club avevano sperato, e cercato, di evitare. Una situazione di fatto molto delicata, per gli equilibri dello spogliatoio nerazzurro e anche per motivi ambientali: i social rivelano il forte disappunto dei tifosi per il comportamento di Koopmeiners. Il prezzo... Gli eventi non hanno avuto conseguenze di mercato immediate, l’Atalanta ha continuato a fare muro, ma i contatti sono stati faticosamente avviati e la Juventus ha visto almeno spiragli di trattativa. L’incedibilità assoluta di cui ha sempre parlato l’a.d. nerazzurro Luca Percassi («Vendere Teun non è mai rientrato nei nostri programmi»), con certi presupposti diventerà relativa. E le condizioni dell’Atalanta sono note, le prime due collegate: tempi della definizione dell’affare brevi abbastanza per avere il tempo di “firmare” il sostituto giusto ma anche, prima di privarsi di Koop, la certezza di averlo in mano. Il danese Matt O’Riley del Celtic, il prescelto, è un’ipotesi tuttora non facile per la concorrenza del Brighton, ma ancora viva. Il terzo nodo è quello che, da subito, ha creato divergenza fra le parti: fra i 60 milioni dell’ideale valutazione dell’Atalanta e la spesa di 45-50 preventivata dalla Juventus c’era troppa distanza. Solo un effettivo avvicinamento delle parti - diciamo a metà strada - potrà far cadere l’ultimo muro che ancora le divide. La sensazione è che avverrà molto presto. Caccia alle ali L’olandese è la ciliegina di una torta ancora da completare con l’arrivo di due attaccanti esterni. Il nome più caldo resta quello di Nico Gonzalez della Fiorentina. L’argentino ha già un accordo con la Juventus. Ma i viola, prima di cedere Nico, vogliono avere in mano il sostituto: quell’Albert Gudmundsson da giorni vicinissimo al trasloco a Firenze. Nelle ultime ore, però, si registra un ritorno di fiamma dell’Inter per l’islandese. La mossa dei nerazzurri come minimo potrebbe rallentare l’effetto domino Gud-Nico e di conseguenza la speranza della Juve di arruolare il sudamericano per il debutto di lunedì sera contro il Como. Parallelamente a Gonzalez, proseguono i contatti per Francisco Conceicao del Porto.
  4. JUVE A UN PASSO DAL DIFENSORE MA COL MILAN SI PARLA ANCHE DI CHIESA E... Operazione che può superare i 20 milioni: prestito da 3,5 e diritto di riscatto a 14 più 3 di bonus. Sul tavolo pure Fede, che però guadagna troppo di Fabiana Della Valle e Andrea Ramazzotti · 13 ago 2024 Più che un piano B e il piano K: sfumato Jean-Clair Todibo dopo una trattativa infinita, Cristiano Giuntoli ha dato la sgasata decisiva per sbloccare il mercato bianconero piombando sul difensore Pierre Kalulu, 24enne francese del Milan, sul quale ha fatto un pensiero anche l’Atalanta. In poche ore l’uomo mercato bianconero ha trovato un accordo sia con il giocatore sia con l’a.d. rossonero Giorgio Furlani. Mancano gli ultimi dettagli, ma stavolta l’affare pare in chiusura. E non è detto che sia l’unico sull’asse Milano-Torino: il passato è ricco di scambi tra le due società e dopo Kalulu potrebbero aprirsi anche altri dialoghi, a cominciare da Federico Chiesa. Primi step Intanto Giuntoli conta di regalare a Thiago Motta il rinforzo in difesa il prima possibile. La sconfitta con l’Atletico Madrid ma soprattutto gli altri 2 gol incassati (7 in totale nel precampionato) hanno convinto la dirigenza bianconera a correre ai ripari, così Kalulu da un’idea è diventato una pista concreta. Il milanista (11 presenze la scorsa stagione, fortemente condizionata dagli infortuni), destro di piede, può fare sia il centrale sia il terzino e la duttilità, come è noto, è una delle qualità più apprezzate dal nuovo allenatore bianconero. Giuntoli ha trovato prima un’intesa di massima con il giocatore (contratto da circa 2,5 milioni di euro netti a stagione) e poi quella con il Milan, sulla base di un prestito oneroso con il diritto di riscatto. La Juventus dovrebbe pagare subito 3,5 milioni per aggiungerne poi 14 al momento dell’eventuale acquisto. Non ci sarà né obbligo di riscatto, né un riscatto condizionato a determinati obiettivi: come nel caso del passaggio di De Ketelaere all’Atalanta, sarà un semplice diritto di riscatto. Mancano da definire i dettagli relativi ai bonus (circa 3 milioni) e alla percentuale in caso di futura rivendita, oltre che da scrivere i contratti, ma la strada è imboccata. Dopo i colloqui telefonici di ieri tra Giuntoli e Furlani, oggi ce saranno altri. Il francese era arrivato a Milano a parametro zero su intuizione di Moncada e potrebbe essere una ricca plusvalenza. Pierre aspetta solo il via libera per raggiungere Torino e sostenere le visite mediche: l’obiettivo è averlo per la prima di campionato, quando la Juventus affronterà il Como (lunedì alle 20.45 all’Allianz Stadium). Kalulu è stato uno dei protagonisti dello scudetto rossonero conquistato nel 2022 con Stefano Pioli in panchina: partito in seconda fila, si è guadagnato il posto fisso accanto a Tomori. Il caso Chiesa Per Kalulu che spera di sbarcare presto alla Continassa c’è un bianconero che potrebbe fare il percorso inverso, anche se in questo caso siamo in una fase di assoluto stallo: si tratta di Federico Chiesa, contratto in scadenza nel 2025 e fuori dal progetto bianconero. L’esterno azzurro non è stato convocato per l’amichevole di domenica in Svezia come era accaduto contro il Brest e nel test in famiglia con la Next Gen. Nei giorni scorsi Chiesa è stato proposto al Milan, ma non c’è stata apertura da parte del club rossonero. La Juventus lo valuta intorno ai 15 milioni e non avrebbe alcun tipo di problema a cederlo a una diretta concorrente. L’ostacolo è l’ingaggio del giocatore: Federico guadagna 5 milioni all’anno e ne chiede oltre 6. Troppi secondo il Diavolo che per il momento non ha approfondito il discorso. Chiesa punta ancora alla Premier ma per ora non c’è niente di concreto. Idea McKennie Nel frattempo nei colloqui tra i due club è spuntato il nome di Weston McKennie, altro giocatore fuori dai piani di Motta e da quelli della Juventus, che come Chiesa ha solo un altro anno di contratto. I bianconeri vorrebbero evitare di perderlo a zero e stanno cercando di piazzarlo: lo hanno proposto al Milan che però in mezzo al campo è concentrato su Fofana. Sul versante rossonero in uscita potrebbe esserci Alexis Saelemaekers, ultima stagione al Bologna con Thiago Motta: il belga non rientra nei piani dei bianconeri, focalizzati su altri altri obiettivi per il ruolo di esterno (da Nico Gonzalez a Conceiçao junior fino a Galeno). A meno che qualcosa non vada storto con i nomi nel mirino e che la Juve non si ritrovi in difficoltà negli ultimi giorni di mercato... Suggestione Milik In attacco il Milan ha dato la maglia numero 9 a Jovic (sembra un’assicurazione alla sua permanenza), ma se trovasse una punta con caratteristiche più congeniali al credo di Fonseca... Nei radar rossoneri è finito Abraham e tra i papabili c’è anche il bianconero Milik. Il polacco era assente con l’Atletico perché non è ancora pronto dopo l’infortunio e la Juventus non lo considera sul mercato perché altrimenti si ritroverebbe senza un’alternativa a Vlahovic. Questo non significa che di fronte a una proposta interessante non possa cambiare idea.
  5. Alvarez dal City all'Atletico Madrid https://www-ansa-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ansa.it/amp/sito/notizie/sport/calcio/2024/08/12/liga-ufficiale-alvarez-e-dellatletico-madrid_860302d7-bca3-49c0-bc57-54868272c554.html?amp_gsa=1&amp_js_v=a9&usqp=mq331AQIUAKwASCAAgM%3D#amp_tf=Da %1%24s&aoh=17234771454878&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com
  6. Non ci saranno più raccattapalle come Domenico Citeroni https://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/sport/addio-raccattapalle-serie-a-citeroni-intervista-kxxff3av
  7. Veramente incredibile https://www.tgcom24.mediaset.it/people/alvaro-morata-alice-campello-separazione_85883990-202402k.shtml
  8. Sbaglio o i tifosi della Fiorentina non si stanno stracciando le vesti per l'eventuale vendita di Gonzalez alla Juve?
  9. Chiesa, il Besiktas si ritira Resta separato in casa INVIATO A GOTEBORG (SVEZIA) f.c. · 12 ago 2024 La Juventus in campo a Goteborg con le ali contate contro l’Atletico Madrid, Federico Chiesa alla Continassa ad allenarsi insieme agli altri giocatori sul mercato. Un gruppo nutrito (nove) di cui Fede è quello più importante e anche quello che fa discutere di più. A tirare in ballo l’esterno bianconero e della Nazionale è stato Huseyin Yucel, vicepresidente del Besiktas, che in un’intervista rilasciata a Trt Sport di fatto si è chiamato fuori dalla corsa per il giocatore, motivando il ritiro con le richieste economiche troppo esose del giocatore. «È vero che stiamo parlando da circa dieci giorni di Federico Chiesa - ha dichiarato -. Nell’ambito della comunicazione trasparente che abbiamo effettuato finora, vorrei precisare che il giocatore ha un’aspettativa d’ingaggio pari a circa 9 milioni di euro, con una richiesta della Juventus che si assesta sui 15 milioni. Attualmente sono sette i club sulle sue tracce, ma le richieste non sono logiche e non è possibile per noi soddisfarle, pertanto da oggi il calciatore non è più sull’agenda del Besiktas». Immediata la replica di Fali Ramadani, agente del giocatore, tramite Sky Sport: «Non conosco la persona in questione e mai ho trattato con il Besiktas per Chiesa». Countdown La situazione resta complicata: i giorni passano, la sirena del 30 agosto si avvicina e più vicina è anche la scadenza del contratto di Federico (2025). Per il momento l’azzurro sembra ancora orientato a voler restare a Torino, con il rischio di non giocare mai e di lasciare la Signora a giugno del prossimo anno a parametro zero. Tutto, però, può cambiare in fretta nel mercato. E 19 giorni, a maggior ragione se sono gli ultimi di agosto, sulla carta sono sufficienti per trovare una soluzione che possa evitare di complicare ancora di più il rapporto tra Chiesa e la Signora. Tanto la Juventus quanto Motta non hanno intenzione di fare retromarcia dopo le dichiarazioni pubbliche di Pescara. Tradotto: Federico in questo momento si allena in gruppo con Vlahovic e gli altri bianconeri (e non con McKennie e gli esuberi), ma continua a non giocare le amichevoli. E il menu, stando a quanto filtra dalla Continassa, non cambierà nemmeno a mercato chiuso se l’ex viola nel frattempo non dovesse aver trovato una nuova squadra da cui ripartire. Giuntoli, ottimista per natura, in realtà non ha ancora perso le speranze in un assist last minute dall’Italia (Roma), dalla Premier League o da qualsiasi parte del mondo. E sottotraccia continua a lavorare per evitare il divorzio a parametro zero del numero 7.
  10. OK A 30 MILIONI L’ALA ALLA JUVE PER LA PRIMA DI A POI TUTTO SU KOOP Giuntoli vede Pradè: Gonzalez a Torino appena Gudmundsson sbarca in viola Per l’olandese si aspetta l’Atalanta di Filippo Cornacchia e Fabiana Della Valle · 12 ago 2024 La Juventus in Svezia, Cristiano Giuntoli in Versilia. Il tempo stringe e il mercato chiama. I bianconeri si sono dati un obiettivo per questa settimana: arruolare Nico Gonzalez della Fiorentina in tempo per il debutto di lunedì prossimo contro il Como (19 agosto). Priorità rafforzata dalle prove generali di ieri a Goteborg: Thiago Motta aveva le ali contate (Weah e Yildiz) contro l’Atletico e Diego Simeone ha vinto la partita nella ripresa sfruttando i cambi offensivi (Joao Felix e Correa). Più che una missione, quella per Nico è una vera e propria corsa contro il tempo. Non a caso Giuntoli, di solito sempre al seguito della squadra, sabato e ieri non ha scortato Vlahovic e compagni in Scandinavia. Al fresco della Svezia, il dirigente bianconero ha preferito gli oltre trenta gradi di Forte dei Marmi. Scelta dettata dalle trattative, non dal meteo. Il weekend in Toscana è servito a Giuntoli per portare avanti diversi discorsi. A partire da quelli con il d.s. della Fiorentina Daniele Pradé, presente al Forte. Un contatto per cambiare marcia all’operazione Nico Gonzalez, pure lui avvistato al mare in Versilia con la fidanzata. L’affare procede spedito e l’ottimismo è segnalato in grande crescita. Juventus e Fiorentina hanno un’intesa di massima sulla valutazione (30 milioni) e il giocatore ha già un accordo con la Signora. I due club continuano a ragionare anche sull’inserimento di una contropartita (McKennie o Kostic), ma per velocizzare la chiusura – ed evitare rallentamenti – le due questioni probabilmente verranno separate. Del tipo: subito Nico a Torino e più avanti uno tra McKennie e Kostic a Firenze, dove a inizio estate si è già trasferito Moise Kean. Al traguardo mancano gli ultimi passi. La Fiorentina, prima di concedere il via libera a Nico, vuole essere certa di avere in mano il sostituto: Albert Gudmundsson del Genoa. Sicurezza che potrebbe arrivare a breve, entro metà settimana. I viola aspettano Gud e la Juventus non vede l’ora di poter regalare a Motta la prima delle due ali. Da oggi, ogni giorno può essere quello buono. Pressing Conceiçao Motta dovrà pazientare di più per il secondo rinforzo in attacco. In pole position resta Francisco Conceiçao, il figlio dell’ex laziale Sergio. Chico ha deciso di lasciare il Porto, come ha già fatto il padre, ed è intrigato da un’esperienza in Italia. Giuntoli ha affidato a Jorge Mendes, l’agente che nel 2018 portò Cristiano Ronaldo alla Juventus, una missione tutt’altro che scontata: ottenere il figlio d’arte in prestito o comunque a condizioni favorevoli. Il pressing sui portoghesi è iniziato, ma i bianconeri non corrono da soli: il Lipsia resta in agguato. Motivo che obbliga la Juventus a valutare diverse opzioni last minute: dai prestiti dei costosi Sancho (Manchester United) e Sterling (Chelsea) a quello di Domenico Berardi, retrocesso in Serie B con il Sassuolo e ancora alle prese con la riabilitazione post infortunio. In ribasso, invece, le quotazioni di Karim Adeyemi (Borussia Dortmund) e Galeno, compagno di Conceiçao nel Porto. Koop a oltranza Tra Nico Gonzalez e Conceiçao Jr c’è sempre Teun Koopmeiners, la vera priorità dell’estate bianconera. Giuntoli ha trascorso il weekend in Italia anche per seguire meglio il lavoro sottotraccia che stanno portando avanti i soliti intermediari per ammorbidire il muro dell’Atalanta e trovare un compromesso che possa mettere tutti d’accordo dopo lo strappo. La Dea deve prima chiudere per il sostituto - favorito O’Riley - e Giuntoli aspetta il semaforo verde per tentarla con un’offerta da 50 milioni con i bonus (anche se l’Atalanta ne vuole almeno 55). Koop, da giorni separato in casa a Bergamo, incrocia le dita e spera di raggiungere presto la Signora.
  11. Continua la ricerca per un’altra ala Nuovi contatti per Conceicao Jr Matteo Nava · 11 ago 2024 Thiago Motta aspetta due ali. Una in tempi brevi (Nico Gonzalez) e almeno un’altra entro il 30 agosto. L’investimento sul secondo esterno d’attacco dipenderà dalle cessioni e in particolare dal futuro di Federico Chiesa, con il contratto in scadenza nel 2025 e fuori dal progetto tecnico juventino. Se Fede dovesse restare a Torino, i bianconeri punteranno su un prestito come ala bis. In caso contrario, Giuntoli potrebbe avere maggiori risorse. Alla Continassa proseguono i sondaggi. La lista è variegata, ma in questo momento c’è un nome segnalato in rialzo. Si tratta di Francisco Conceicao, il figlio dell’ex laziale Sergio. L’ala del Porto, ieri assente contro il Gil Vicente (ufficialmente per infortunio), negli ultimi giorni ha sorpassato tanto Adeyemi (Borussia Dortmund) quanto il compagno Galeno. Proseguono i contatti con Jorge Mendes: l’agente portoghese sta cercando di spuntare il prestito di “Chico” o comunque delle condizioni favorevoli con il Porto. In lista ci sono sempre anche Sterling (Chelsea) e Sancho (Manchester United).
  12. NICO SI SCALDA: PRONTO IL SUMMIT E KOOPMEINERS ASPETTA LA SIGNORA Fra otto giorni c’è il Como: Giuntoli non va in Svezia con la squadra e scatta sul mercato Abbiamo venduto e poi anche comprato quattro giocatori: Di Gregorio, Douglas, Cabal e Khephren Thuram di Filippo Cornacchia · 11 ago 2024 Un conto alla rovescia tira l’altro. Il campionato della Juventus comincia fra 8 giorni (19 agosto, contro il Como) e il mercato termina fra meno di tre settimane (30 agosto). Il tempo è poco e i giocatori ai margini, da Federico Chiesa in giù, sono ancora molti. La Juventus inizia ad avere una certa fretta di rifinire la rosa per aumentare la qualità dei titolari e allargare le soluzioni in panchina. In questo momento Thiago Motta ha una rosa ristretta (una quindicina di giocatori di movimento, esclusi gli infortunati Miretti e Adzic) e il dt Cristiano Giuntoli è alle prese con una corsa contro il tempo per completarla. Non a caso ieri il dirigente toscano non è volato in Svezia con la squadra: è rimasto in Italia per seguire le trattative e al massimo raggiungerà i bianconeri in giornata per il test di Goteborg contro l’Atletico Madrid. Un segnale chiaro, che si aggiunge a quelli che arrivano dai salotti del mercato e in particolare dalla Versilia, terra di mare e incontri in questo periodo. Giuntoli è pronto a cambiare marcia per regalare a Motta nuovi rinforzi dopo Douglas Luiz, Di Gregorio, Thuram e Cabal. Alla Continassa hanno in testa una tabella di marcia: almeno un acquisto la prossima settimana, in tempo per il Como, e altri 2-3 negli ultimi quindici giorni del mese. Il primo in ordine di tempo potrebbe essere Nico Gonzalez, ala dell’Argentina e della Fiorentina. Ma la priorità, nonostante il muro dell’Atalanta, resta Teun Koopmeiners. Prima ala Thiago Motta ha soltanto Kenan Yildiz e Timothy Weah come esterni d’attacco per il suo 4- 1- 4- 1. Giuntoli sta facendo il possibile per arruolare Nico Gonzalez in tempo per il Como. I rapporti con la Fiorentina sono buoni (vedi affari Arthur e Kean) e sulla valutazione c’è un’intesa di massima: 30 milioni. Ma i viola, prima di cedere l’argentino, vogliono essere sicuri di avere in mano Albert Gudmundsson del Genoa: i contatti avanzano e la fumata bianca, salvo intoppi, potrebbe arrivare a inizio settimana. Se a Firenze attendono l’islandese, a Torino aspettano il via libera per dare l’assalto a Nico. Gonzalez ha già un accordo con la Signora e ieri è stato escluso dall’amichevole della Fiorentina a Friburgo. A Motta non dispiacerebbe debuttare in campionato con una freccia come il sudamericano (16 gol nel 2023-24) da portare in panchina ed eventualmente lanciare in campo nella ripresa in caso di necessità. Juventus e Fiorentina, dopo i colloqui incoraggianti delle ultime ore, sono pronte a riunirsi per entrare nei dettagli dell’affare e arrivare al traguardo. Alla Continassa confidano sempre di riuscire a inserire nell’operazione una contropartita: da Weston McKennie a Filip Kostic. La priorità In attesa degli sviluppi sul fronte Nico, la Juventus insiste per Koopmeiners. Thiago Motta sogna l’olandese da inizio estate e spera di vederlo alla Continassa prima possibile. Pensiero condiviso con Koop, che nei giorni scorsi è entrato in rotta di collisione con l’Atalanta. Già, stressato dal mercato, come ha svelato Gasperini pubblicamente, il tuttocampista nerazzurro si è fatto da parte presentando un certificato medico alla società: niente allenamenti e partite con la Dea, con tanto di saluti alla Supercoppa europea di mercoledì contro il Real Madrid. Una rinuncia che Teun spera di compensare con il trasferimento alla Juventus. Le mediazioni sono iniziate da giorni per ricucire lo strappo Koop-Atalanta e ammorbidire la posizione dei nerazzurri, che per il momento non aprono alla Juventus e alla cessione del giocatore. Più per principio che per soldi, filtra da Bergamo. Nel mercato, però, tutto può cambiare anche in fretta. I bianconeri, infatti, non si sono ancora arresi. Piuttosto aspettano il segnale della Dea per tentare l’affondo con una offerta intorno ai 50 milioni con i bonus. Non i 60 milioni richiesti dal l’Atalanta, ma comunque una cifra importante per un centrocampista di 26 anni. Alla Continassa sperano che il semaforo da rosso diventi giallo e poi verde. E magari che succeda a breve. Dipenderà dalle valutazioni dell’Atalanta sul caso Koopmeiners e anche sui progetti di mercato. A partire da quel Matt O’Riley nel mirino da settimane. I discorsi per il centrocampista offensivo del Celtic proseguono, anche se con un po’ meno ottimismo rispetto ai primi contatti: i Percassi hanno già offerto 22 milioni agli scozzesi (19 più 3 di bonus), ma il Brighton è arrivato a 25 milioni (più 2 di bonus). La partita è aperta e il futuro di Koopmeiners potrebbe spostare gli equilibri, in un senso o nell’altro, anche di O’Riley.
  13. L'albo d'oro della Francia nel volley https://it.m.wikipedia.org/wiki/Nazionale_di_pallavolo_maschile_della_Francia
  14. La Dea fa muro Ma i bianconeri ci riprovano con 50 milioni L’olandese si è promesso alla Signora, non si allena da tre giorni e prosegue il pressing sull’Atalanta di Filippo Cornacchia TORINO · 10 ago 2024 60 I milioni della valutazione di Teun Koopmeiners: l’Atalanta la scorsa estate ne ha rifiutati 48 dal Napoli La Juventus a Torino, Teun Koopmeiners a Bergamo e l’Atalanta ad Amburgo. La distanza fisica di ieri rispecchia quella che c’è ancora sul mercato tra i protagonisti. I bianconeri vogliono l’olandese, nel mirino da dicembre, per completare il centrocampo dopo gli arrivi di Douglas Luiz (Aston Villa) e Khephren Thuram (Nizza). E Koop, dopo essersi promesso alla Signora, sta forzando la mano per ottenere il via libera dei nerazzurri. Da tre giorni l’ex Az Alkmaar non si allena («Ha un accordo con la Juve, si sente stressato e ha deciso di non allenarsi e di non giocare più con noi»), ha svelato Gasperini nell’intervista all’Eco di Bergamo) e ha presentato un certificato medico per farsi da parte. Uno strappo che, come minimo, a questo punto costerà a Koopmeiners la vetrina della storica Supercoppa europea di mercoledì contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Una rinuncia pesante, ma non quanto sarebbe perdere il treno della Juventus. Rigidità Dea Le mediazioni sono al lavoro per provare a sbloccare la situazione. Ma il muro dell’Atalanta continua a essere bello spesso. E soprattutto fermo sulla stessa posizione: troppo tardi per trattare una eventuale cessione di Koop. Irrigidimento figlio di quanto successo negli ultimi mesi. O meglio: di quanto non è successo, secondo i bergamaschi. L’Atalanta si sarebbe aspettata una chiamata della Juventus per l’olandese ben prima dei contatti degli ultimi giorni, magari già a maggio/giugno. Per tutti questi motivi, di scontato non c’è ancora nulla. Di certo, ora come ora, ci sono però almeno due cose: tanto la Juventus quanto Koopmeiners non si sono arresi e sperano ancora di poter celebrare il matrimonio entro il 30 agosto. Pronta l’offerta Alla Continassa hanno registrato la posizione dell’Atalanta, che in questo momento sembra farne una questione di principio e non di soldi, ma confidano nel fattore tempo – e nella volontà di Koopmeiners – per rovesciare quella che al momento è una situazione bloccata. Il dt Cristiano Giuntoli ha preso la rincorsa e spera ancora che l’Atalanta prima o poi decida di aprire all’addio di Koop. A quel punto, il quadro potrebbe anche cambiare. La Juventus non ha intenzione di spingersi fino ai 60 milioni della valutazione atalantina, ma è disposta a compiere uno sforzo importante per andare incontro ai nerazzurri. Più o meno 50 milioni, con l’inserimento di bonus: alcuni quasi scontati e altri legati ai risultati dei bianconeri in Champions. Valutazioni Pensare positivo aiuta e alla Continassa sono orientati ad aspettare ancora un po’ l’Atalanta e Koopmeiners. L’attesa, però, potrebbe non essere infinita. Soprattutto perché la Juventus deve completare la rosa di Thiago Motta con almeno altri 3-4 rinforzi. Se l’olandese resta la priorità, alla Continassa sono obbligati a valutare anche l’eventualità peggiore: la fumata nera per Koop e un cambio di programma forzato e inaspettato. Dovesse succedere, Giuntoli si troverebbe di fronte a una scelta importante: investire il budget destinato a Koopmeiners sulle ali, puntando a due acquisti (Nico Gonzalez più uno tra Galeno e Conceicao Jr), o guardarsi comunque intorno in mezzo al campo per regalare un altro trequartista a Thiago Motta subito o soltanto a gennaio.
  15. Sfumato Todibo Caccia al prestito: Lenglet o Sutalo Fallito il lungo inseguimento di Giuntoli Bianconeri verso l’operazione low cost di Matteo Nava · 10 ago 2024 Nuovi rinforzi La Juve ha in programma quattro colpi entro il 30 agosto tra acquisti e prestiti: un difensore, un centrocampista e due ali A Thiago Motta manca un difensore centrale. Non sarà Jean-Clair Todibo, idea accarezzata a lungo dall’allenatore e quasi sfiorata dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli, ma poi abbandonata giovedì quando il West Ham United ha alzato definitivamente l’offerta di acquisto a 40 milioni di euro: gli inglesi hanno convinto il Nizza raggiungendo una cifra non ritenuta idonea a Torino per il profilo in questione. Preso atto del cambio di scenario, però, ora la Juventus continua ad avere bisogno di un uomo da affiancare a Gleison Bremer per rinforzare un reparto ancora da registrare in questo pre-campionato. Domani pomeriggio Federico Gatti e il brasiliano dovranno gestire in amichevole il talento offensivo dell’Atletico Madrid, ma intanto il d.t. continuerà a lavorare sul mercato. Idea Lenglet Rispetto a quanto previsto per Todibo - investimento da circa 30 milioni di euro tra prestito oneroso e riscatto -, adesso l’orientamento di Giuntoli pare cambiato. Il budget di mercato sarà infatti destinato principalmente all’ala e a Teun Koopmeiners, mentre di fatto per la difesa servirà più pazienza. E meno soldi. Nell’ottica di spendere esclusivamente per profili che convincono appieno società e allenatore e nella necessità di compiere delle scelte strategiche, il reparto arretrato sarà completato molto probabilmente con un innesto low cost. Si tratterà di un prestito, molto probabilmente, e proprio per la natura di questa idea i nomi emergeranno in questi ultimi 20 giorni di mercato prima della chiusura della sessione estiva. È infatti verso fine agosto che solitamente le squadre si trovano costrette ad alleggerirsi, aprendo magari a soluzioni temporanee quando invece al momento si barricano dietro a richieste di trasferimento a titolo definitivo. Intanto si può già segnalare il nome di Clement Lenglet, francese come Todibo ma tutt’altro che al centro del progetto del Barcellona. Mancino di 186 centimetri acquistato dai blaugrana nel 2018 per oltre 35 milioni di euro (dal Siviglia), nelle ultime due stagioni ha giocato in prestito in Premier League: prima al Tottenham e poi all’Aston Villa. Chissà che Douglas Luiz, suo compagno fino a qualche mese fa, non gli mandi un messaggio per sondare il terreno... Gli altri Come detto, Lenglet è il primo nome a cui la Juventus può pensare per un prestito in difesa accessibile alla fine del mese, avendolo peraltro già sondato a inizio mercato per poi congelarne momentaneamente il dossier. In attesa di scovare occasioni di fine agosto, resta freddina la candidatura del polacco Jakub Kiwior dell’Arsenal, mentre una suggestione potrebbe arrivare da Amsterdam. Esiste infatti un canale aperto tra i bianconeri e l’Ajax per l’uscita in prestito di Daniele Rugani e Francesco Farioli ha in rosa Josip Sutalo: centrale di 24 anni di un metro e 90, è nel giro della nazionale croata già da un paio di anni. E non dovrebbe costare troppo.
  16. JUVE-NICO SUBITO L’ARGENTINO DICE SÌ SI PUNTA A CHIUDERE PER LA PRIMA IN A I bianconeri hanno l’accordo con Gonzalez, escluso dall’amichevole della Fiorentina: si tratta con i viola che cercano Gudmundsson di Filippo Cornacchia e Ilaria Masini · 10 ago 2024 Il raddoppio in fascia Per Nico si valutano le contropartite: McKennie o Kostic. Più che una missione, quella della Juventus è una corsa contro il tempo. Il d.t. bianconero Cristiano Giuntoli vuole arruolare Nico Gonzalez per la prima di campionato. I giorni non sono molti, ma alla Continassa sono pronti a cambiare marcia e i colloqui degli ultimi giorni sono stati incoraggianti. La Signora, dopo aver incassato la disponibilità dell’argentino, si prepara a trattare con la Fiorentina. La fiducia è segnalata in crescita. Se la Juventus vuole Nico e il numero 10 viola spinge per trasferirsi a Torino, a Firenze stanno lavorando a oltranza per ingaggiare il sostituto: Albert Gudmundsson del Genoa. In attesa dell’effetto domino vero e proprio, qualcosa già si muove. Gonzalez non è stato convocato per l’amichevole della Fiorentina, in giornata impegnata a Friburgo. L’ex Stoccarda si allenerà al Viola Park, come ha fatto anche ieri. Un indizio in più: il divorzio e il trasferimento a Torino sono più vicini. La trattativa La Juventus, prima di sedersi al tavolo con i viola, aspetta che la Fiorentina chiuda Gudmundsson: la fumata bianca potrebbe arrivare dopo il weekend. Le condizioni, però, sono già abbastanza chiare. Nico è un’operazione da 30 milioni e le mediazioni sono al lavoro per individuare il migliore degli accordi possibili, un po’ come è successo a inizio estate per il passaggio di Moise Kean a Firenze. Giuntoli non ha perso la speranza di poter allargare la trattativa con l’inserimento di una contropartita tecnica: da Weston McKennie a Filip Kostic. I due club ne discuteranno nei dettagli a inizio settimana, ma i segnali inducono all’ottimismo. Se lo augura soprattutto Thiago Motta, che in questo momento ha soltanto due ali per il suo 4-14-1: Kenan Yildiz a sinistra e Timothy Weah a destra. In teoria ci sarebbe anche Federico Chiesa, ma l’ex viola è in scadenza di contratto (2025) e ufficialmente sul mercato. Per tutti questi motivi, esordire contro il Como con un esterno d’attacco in più (Nico Gonzalez) non sarebbe un semplice dettaglio per la Signora. Questione di soluzioni, caratteristiche e gol: l’argentino, fresco di trionfo in Coppa America, ha chiuso il 2023-24 con 16 reti. Per l’esordio contro il Como o alla peggio qualche giorno dopo, Nico è in pole per diventare il primo dei colpi in attacco. Spunta Sterling L’imminente assalto a Gonzalez è anche la conseguenza dei contatti degli ultimi giorni per Galeno e Francisco Conceicao, compagni nel Porto. Il brasiliano (con passaporto portoghese) e il figlio d’arte sono stati momentaneamente sorpassati da Nico, ma non è escluso che uno dei due possa raggiungere Torino in un secondo momento. Probabilmente a ridosso della sirena di fine mercato,to, quando le condizioni potrebbero essere più vantaggiose di quelle attuali (concorrenza inglese permettendo). Nelle ultime ore, parallelamente alla pista Gonzalez, alla Continassa hanno provato a sondare tramite i soliti intermediari la possibilità di ingaggiare Conceicao Jr in prestito. Ma il Porto, che ha necessità di vendere qualche pezzo per rientrare nei paletti del fair play finanziario dell’Uefa, vorrebbe incassare almeno 30 milioni più bonus tanto da Galeno quanto da Conceicao. La Juventus ha registrato le richieste, ma non ha abbandonato le due ali del Porto, confidando nei saldi di fine mese. Fiducia collegata al futuro di Chiesa. Se Federico dovesse traslocare entro il 30 agosto, i bianconeri potrebbero avere le risorse per acquistare un secondo esterno d’attacco. In caso contrario, la seconda ala sarà un last minute in prestito. In lista resistono Jadon Sancho (Manchester United) e Domenico Berardi, retrocesso in Serie B con il Sassuolo e ancora alle prese con la riabilitazione post infortunio, e si aggiunge Raheem Sterling: i bianconeri hanno chiesto informazioni sull’inglese del Chelsea.
  17. Maratona: la resa dei conti tra Bekele e Kipchoge https://www.ultimouomo.com/sfida-bekele-kipchoge-maratona-parigi-2024-chi-sono-storia
  18. LA JUVENTUS INSISTE L’ATALANTA NON TRATTA L’OLANDESE SI TIRA FUORI Il giocatore ha presentato un certificato medico dopo il no della Dea ad aprire la trattativa coi bianconeri di Fabiana Della Valle - 9 ago 2024 Koopmeiners Fino alla scorsa settimana, tutto bene: poi ha deciso di andare alla Juventus Teun ha un accordo con la Juve, si sente stressato e ha deciso di non giocare e di non allenarsi più La società ha assunto un atteggiamento molto fermo, si sente ricattata da questa situazione Da telenovela dell’estate a caso dell’estate il passo può essere breve. Teun Koopmeiners lo è diventato dopo le parole del suo allenatore Gian Piero Gasperini all’Eco di Bergamo: «Ha già un accordo con la Juventus, si sente stressato e ha deciso di non giocare e di non allenarsi più con noi». Koop vuole la Signora, ricambiato, ma di mezzo c’è la Dea che non sembra affatto intenzionata a farsi da parte: «L’Atalanta ha assunto un atteggiamento molto forte perché si sente ricattata da questa situazione», ha aggiunto Gasp. Dopo mesi di corteggiamento sotterraneo, adesso si è arrivati alla resa dei conti: da una parte la Juventus, decisa a regalare a Thiago Motta il centrocampista perché la mediana faccia il definitivo salto di qualità, dall’altra il club bergamasco che continua a fare muro di fronte alle richieste dei bianconeri. In mezzo il mancino olandese, che a un certo punto ha evidentemente deciso di forzare la mano per cercare di uscire da una lunga fase di stallo. Lo strappo La vicenda è nota: Koop è un pallino di Cristiano Giuntoli, che lo aveva messo nel mirino già ai tempi del Napoli. E proprio al Napoli l’Atalanta ha detto no un’estate fa a un’offerta da 48 milioni di euro. Koop è rimasto, aiutando la Dea a conquistare la qualificazione alla Champions League (segnando 15 gol) e a vincere l’Europa League, il suo primo trofeo, incassando però la promessa che a fine stagione il club bergamasco lo avrebbe lasciato partire di fronte a un’offerta congrua e a una società di suo gradimento. Offerta congrua però per la Dea sarebbe stata di 60 milioni, cifra che i bianconeri non sarebbero disposti a spendere. Dopo mesi di silenzio (cosa che ha indispettito la dirigenza atalantina, che si sarebbe aspettata ben prima una telefonata dal direttore tecnico bianconero) nell’ultimo periodo ci sono stati i primi contatti tra i due club. La Juventus ha comunicato alla Dea di voler acquistare il giocatore ma finora non c’è stata alcuna apertura a trattare da parte della famiglia Percassi, secondo cui la Juventus si sarebbe presentata fuori tempo massimo. Motivo per cui a un certo punto Koopmeiners — che ha già un accordo con la Juventus per un contratto da circa 4 milioni di euro a stagione — avrebbe deciso di far valere la famosa promessa e di rompere con il club. Koop separato in casa Il giocatore ha presentato un certificato medico per motivi di salute, a conferma di quanto detto da Gasperini (il tecnico ha parlato di stress) e mercoledì e ieri non si è allenato. Oggi l’olandese non parteciperà all’ultimo test prima della Supercoppa Europea e — a meno di clamorose sorprese — non ci sarà neppure contro il Real Madrid. La sensazione è che si sia arrivati a un punto di non ritorno e che nei prossimi giorni si dovrà per forza arrivare a una svolta, in un senso o nell’altro. Muro bergamasco La Juventus ha fatto la sua mossa ed è disponibile a trattare, senza però spingersi fino ai 60 milioni ma prima l’Atalanta dovrà aprire alla cessione. Finora non lo ha fatto, in ogni caso la cifra messa sul piatto dai bianconeri (non oltre i 50 milioni) al momento non pare sufficiente a far cambiare idea alla Dea. Giuntoli potrebbe alzare l’offerta di qualche milione ma difficilmente potrà arrivare a ciò che chiedono i bergamaschi. Per i Percassi però più che una questione di soldi pare essere diventata una questione di principio: adesso non ci sarebbero più i tempi per trovare un sostituto all’altezza. A Bergamo i tifosi non l’hanno presa bene, scagliandosi contro il giocatore, accusato di ingratitudine, e chiedendo all’a.d. Luca Percassi di tenerlo a Zingonia, anche a costo di mandarlo tutte le domeniche in tribuna. D’altronde il dirigente non troppo tempo fa aveva dichiarato che la cessione di Koopmeiners «non è mai stata prevista dalla società». Dall’altra parte però l’olandese già in primavera aveva chiarito i suoi progetti futuri in un’intervista rilasciata al Telegraaf: «Già l’anno scorso c’era un concreto interesse da parte del Napoli, però alla fine i club non si sono trovati. Ho detto all’Atalanta che nella prossima estate voglio trasferirmi. Ma deve presentarsi qualcosa di veramenLa situazione Giuntoli può spingersi fino a 50 milioni ma per i Percassi si è mosso troppo tardi Le strategie Dopo le dichiarazioni di Gasperini, si è arrivati al punto di non ritorno. L’Atalanta pare intenzionata a rimanere ferma sulle proprie posizioni, rifiutando di trattare con la Juventus come è accaduto fino a questo momento, e portando avanti il braccio di ferro con il giocatore, tenendolo a Bergamo anche contro la sua volontà. La Signora invece proverà ad aprire un dialogo con i bergamaschi e a buttare giù il muro, anche per dimostrare al giocatore che ci tiene davvero a lui. E Koop dovrà decidere se continuare a chiamarsi fuori o tornare ad allenarsi. Niente piano B La Juventus insegue Koop praticamente da sempre e non s’arrenderà ora, dopo l’assist del giocatore. Al momento non ha un piano B e se alla fine l’olandese dovesse sfumare, non è da escludere che si decida di utilizzare la cifra destinata a Koop per investire sull’attacco andando a prendere due esterni (in pole Nico Gonzalez della Fiorentina e Galeno del Porto), visto che il reparto offensivo va rinforzato. Di sicuro nei prossimi giorni qualcosa succederà. I giocatori che diventano «casi» nel calcio non sono una novità, ma ci sono diversi modi per risolverli.
  19. Lyles ha fatto un'entrata in pista da vero sborone
  20. Ecco Mister 50 milioni «Per questi colori ho lasciato la Premier» Il brasiliano: «Sento la responsabilità, non sarà facile. Nei videogiochi usavo Nedved e Davids» di Matteo Nava · 8 ago 2024 Quando aveva 12 anni, Douglas Luiz aveva già ben chiara l’importanza della Juventus. Se giocava ai videogame sceglieva i colori bianconeri, soprattutto per Pavel Nedved ed Edgar Davids, anche se non è per l’olandese che ha optato per la numero 26: «Lui era iconico con i suoi occhialini, ma è più una coincidenza. La 6 è di Danilo e ci vuole rispetto per chi è già qua, ma nel 26 c’è comunque quel numero, oltre a essere la mia età». Il centrocampista si è presentato in conferenza stampa, ma i tifosi lo hanno già ammirato in amichevole contro Brest e Next Gen, con a referto due assist e qualche giocata a effetto: «Mi hanno impressionato la grandezza del club, lo stadio e la passione della gente. Non c’è stato bisogno di convincermi, la storia della Juve parla da sola e qualsiasi giocatore vorrebbe questa possibilità. Appena ho sentito della proposta ho dato l’ok agli agenti e abbiamo lavorato per un esito positivo». Fattore Brasile Il fatto che ritrovi in rosa due compagni di Seleçao non è un caso, come ha ammesso lo stesso Douglas Luiz: «Hanno aiutato molto nella trattativa. Ogni giorno che mi svegliavo Danilo mi diceva “Forza Juve”, mi ha spinto a venire qua. È una motivazione in più quando qualcuno dice che puoi fare la differenza». La nazionalità verdeoro, peraltro, è condivisa anche con l’allenatore Thiago Motta con cui parla portoghese: «Sembra che ci conosciamo da tempo, è giovane e dà la libertà di comunicare liberamente, di parlare di tattica e del gioco. Mi piace stare vicino alla porta, ma non ho preferenze e se devo essere più difensivo non ho problemi. Lavoro sulla versatilità sin da giovane». Spalle larghe Sembra tutto rose e fiori nella sala stampa dell’Allianz Stadium, ma Douglas Luiz conosce le aspettative che lo circondano: «Giocare qua non può essere facile e sento la responsabilità. Il valore del mio acquisto è alto, quindi percepisco la pressione. Ma voglio anche essere d’esempio perché il gruppo è giovane: sono qui per imparare, ma anche per insegnare». Insomma, la voglia di far parte della storia della Juventus è stata più forte di ogni altra cosa, compresa la sua esperienza in Inghilterra: «La Premier League è considerato il campionato più difficile, ma l’ho lasciata per venire qua. Non dipende dalla lega, ma dal club. E comunque la Serie A non sfigura. Quando mi sarò ritirato sarà bello raccontare alla mia famiglia che ho giocato qua».
  21. La Juve alza l’offerta e il Nizza apre Todibo è più vicino TODIBO, BLITZ E RILANCIO NUOVA OFFERTA AL NIZZA Giuntoli pronto a rivedere le condizioni del riscatto per sbloccare il prestito: il difensore si è promesso ai bianconeri di DELLA VALLE, NAVA · 8 ago 2024 Cinque reti incassate nelle prime tre uscite stagionali. Anche se nell’ultimo test (poco significativo per la verità) con la Next Gen la Juventus non ha preso gol, l’attenzione sulla fase difensiva resta alta. Anche per questo motivo Cristiano Giuntoli ha deciso di accelerare per cercare di portare a Torino il prima possibile JeanClair Todibo, centrale 24enne del Nizza, il rinforzo che serve per completare il pacchetto arretrato, da cui usciranno Daniele Rugani e Tiago Djaló, entrambi considerati da Thiago Motta fuori dal progetto bianconero. Normale che ci siano delle difficoltà iniziali, visto che la squadra è passata a difendere da tre a quattro, con una linea più alta, la costruzione dal basso e meccanismi molto differenti rispetto al passato, però numericamente manca ancora una pedina e l’uomo giusto è già stato individuato. La trattativa è stata imbastita da tempo ma nell’ultimo periodo c’è stata una fase di stallo dovuta alle diverse vedute dei due club sulla formula di acquisto. La Juventus, forte della volontà del giocatore di sposare il progetto bianconero, ha fatto un passo verso i francesi per cercare di superare l’impasse e sbloccare la situazione. Affondo bianconero Ieri l’assenza del direttore tecnico della Signora alla presentazione di Douglas Luiz non è passata inosservata. Assente giustificato perché impegnato a negoziare con il Nizza, ribadendo il fermo proposito della Juventus di acquistare il giocatore. Un blitz in piena regola, perché a una decina di giorni dal debutto in campionato (19 agosto contro il Como all’Allianz Stadium) non ci si può permettere di perdere altro tempo. La dirigenza di Madama ha già un accordo con gli agenti del difensore per un contratto di cinque anni a circa due milioni di euro (bonus esclusi) a stagione. Nelle scorse settimane ha incassato l’apertura del Nizza — che ha preso atto dei desiderata di Todibo, intenzionato a rifiutare qualsiasi altra destinazione — alla formula del prestito oneroso con il riscatto che scatta a determinate condizioni per una cifra totale di circa 30 milioni. I francesi però si sono irrigiditi di fronte alla proposta juventina di condizionare il riscatto alla qualificazione in Champions League e al 70% delle presenze. Per questo la trattativa, che sembrava in dirittura d’arrivo, si è incagliata. Nuove condizioni In casa bianconera sono ottimisti e grazie alle pressioni del giocatore, che ha fatto sapere tramite i suoi agenti di essere irremovibile (rifiutando anche il West Ham) potrebbero anche permettersi di temporeggiare. Dall’altra parte però Thiago Motta ha giustamente la necessità di avere una squadra il più vicina possibile a quella definitiva in tempi brevi. Per questo Giuntoli si è mosso di persona per cercare di accontentarlo, comunicando al Nizza la disponibilità a rivedere le condizioni del riscatto per renderle più favorevoli al club francese. Una soluzione potrebbe essere rimodulare il numero delle presenze da raggiungere e togliere la Champions come condizione necessaria. In questo modo sarebbe più facile (e anche più rapido) far scattare l’obbigo di riscatto. Koop e le ali Le parti sono al lavoro per trovare un punto d’incontro, nel frattempo la Juventus lavora pure su altri obiettivi: non è un mistero che i bianconeri puntino a rinforzare la squadra con un altro centrocampista e uno o due esterni. Per la mediana resta in corsa Teun Koopmeiners, candidato unico. Nonostante la rigidità dell’Atalanta (aumentata dopo l’infortunio di Scamacca) Giuntoli non ha rinunciato all’idea di portarlo a Torino. Ha il sì del giocatore e intende provarci, cercando di avvicinarsi ai 60 milioni chiesti dai bergamaschi (arrivando magari a 50 più bonus) e sperando che l’olandese lo aiuti ad ammorbidire la Dea. Quanto alle ali, negli ultimi giorni sono salite le quotazioni del brasiliano del Porto Galeno (con passaporto portoghese) e di Nico Gonzalez, mancino argentino della Fiorentina su cui c’è anche l’Atalanta. Operazioni in cui i bianconeri puntano a inserire delle contropartite: Djaló potrebbe essere la carta per Galeno (che ha già dato il suo gradimento alla Juventus) valutato dal Porto 35 milioni; la stessa cifra che la Viola chiede per Nico, ma per abbassare il prezzo Giuntoli potrebbe offrire McKennie o Arthur. Resta nel mirino Conceiçao Junior del Porto, con Domenico Berardi del Sassuolo (al momento infortunato) possibile idea last minute in prestito.
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