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Keifer

Tifoso Juventus
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  1. A me sembra cmq assurda la coglionagine della compagnia Preziosi-Moratti-FIGC.......MA I CONTRATTI NON VANNO DEPOSITATI IN LEGA???? E NESSUNO HA VISTO CHE ERA FIRMATO DA PREZIOSI????
  2. Sono d'accordo con te, ma loro la faranno passare cos
  3. Le nostre interpretazioni del codice non contano......tanto nelle sedi competenti fanno i porci comodi loro!!
  4. Già se ne parla...i contratti non sono firmati da Preziosi e quindi sono validi. Solo una squalifica e multina in arrivo. Finito! .bah
  5. Molti ospiti interisti vedo......ragazzi fate i bravi su!
  6. Attualità di M. LANCIERI del 09/06/2010 11.15.08 Meglio tardi che mai… Con la prontezza di riflessi di una lumaca stordita e la rapidità di un bradipo stanco, alla fine si è mosso anche lui: il mitico super-procuratore Palazzi, quello che quando c’è di mezzo uno juventino è pronto ad inseguire il malcapitato anche sotto il letto, non ha potuto fare a meno di deferire Moratti per avere trattato l’acquisto di Milito e Motta con l’inibito Preziosi. Avvenimenti accaduti un anno fa, ma è già un miracolo che Palazzi non abbia atteso un paio di lustri a prendere in mano il caso. Del resto, lui è lo stesso che, 4 anni dopo farsopoli, ha ammesso candidamente di non essere mai stato in possesso delle intercettazioni telefoniche sulla base delle quali fu demolita la Juve e furono premiati gli interisti. Ed è sempre lui che, quando ci fu da incriminare i bianconeri, si mosse a velocità record, superando in rapidità anche i “migliori” accusatori dei bei tempi dell’inquisizione, mentre ora che sono saltate fuori le telefonate tra i dirigenti nerazzurri e numerosi personaggi del mondo arbitrale, predica una prudenza degna di un eroe del garantismo. Ma torniamo al deferimento. I fatti sono chiari e noi ne parliamo da un bel pezzo: Moratti incontrò Preziosi, per stessa ammissione di quest’ultimo, al fine di perfezionare il trasferimento di due giocatori rivelatisi determinanti in quest’ultima stagione. A rigor di logica (e di regolamento), i trasferimenti di Milito e Motta sarebbero da ritenersi nulli e quindi le (tante) partite in cui almeno uno dei due ha messo piede in campo dovrebbero corrispondere ad altrettante sconfitte a tavolino, ma sappiamo che dove comincia il rapporto tra federazione e Inter finisce la logica ed i regolamenti vanno a farsi benedire. Per cui nessuno si attende nulla da Palazzi e tantomeno dalla Figc. Già alcuni giornalisti si sono premurati di avvisarci che, non potendo essere la norma retroattiva, i risultati di questa stagione non potranno essere messi in discussione. E allora ci chiediamo perché, non potendo agire retroattivamente, alla Juve furono requisisti due scudetti risalenti ad anni prima un’indagine. Questa della retroattività è veramente comica: prendendo per buono quel concetto, nessun risultato potrebbe mai essere messo in discussione. Negli ultimi anni, ci siamo accorti a nostre spese di quanto la “giustizia” sportiva sia mutevole: talvolta intransigente, altre volte magnanima. Prendiamo i Menarini: da quando si seppe che talvolta si intrattenevano con Luciano Moggi, loro amico di vecchia data, per loro è cominciato un supplizio. Ogni pochi mesi, la vicenda riaffiora e a nulla servono le sincere ammissioni dei protagonisti, che chiariscono contestualmente quanto i loro incontri non siano dovuti alla volontà di parlare di calcio. Così come ai loro accusatori non importa che tutte le scelte sportive dei Menarini siano andate diametralmente contro quello che Moggi consigliava pubblicamente, tanto da arrivare ad affidare il mercato a Fabrizio Salvatori, che l’ex-direttore generale bianconero ha più volte criticato aspramente. Ma ormai ci abbiamo fatto il callo: se si parla di Juve o ex-juventini, Palazzi va in fibrillazione. Ne è un esempio il deferimento datato 10/7/2008, in cui si punivano Secco e Bettega (quest’ultimo neanche più in attività!) per avere incontrato, guarda caso, proprio Preziosi. Quando un giornalista fece presente a Palazzi la strana coincidenza che vedeva Secco e Bettega puniti per un incontro con Preziosi e invece Moratti libero di concludere con lo stesso patron genoano operazioni di mercato, il procuratore gli rispose: «Comprendo l’esigenza di dover far fronte alla curiosità dei lettori. Nello stesso tempo, mi permetto di osservare che anche notizie apparentemente simili vanno vagliate in profondità perché, lei capirà, non tutto quello che è, sembra; e non tutto quello che sembra, è. Mi scuso, dunque, se non posso proseguire in quel processo deduttivo e intellettivo che, immagino, lei vorrebbe che portassi a termine. Lei mi capisce, vero…?». Come direbbe il nostro Franco, una supercazzola degna del migliore Tognazzi! Ma di quel ragionamento non doveva essere del tutto convinto neppure lui, tant’è vero che ora è arrivato il deferimento. Ed è un deferimento che spiega molto più di quanto ci si poteva aspettare, anche riguardo i metodi adottati dagli interisti per spiegare le proprie azioni. Come tutti sostenevamo da tempo, le dichiarazioni rilasciate da Preziosi, quando racconta del suo incontro con Moratti finalizzato al trasferimento dei due giocatori genoani all’Inter, “non possono che essere ritenute aderenti alla realtà degli accadimenti svoltisi” . Proprio per le esternazioni di Preziosi, Moratti è stato chiamato a deporre di fronte al procuratore e questo è il risultato: “Non appaiono attendibili le dichiarazioni rese dal dott. Moratti, in sede di sua audizione, nella parte in cui lo stesso ha riferito di essere stato avvisato dal sig. Preziosi della sua inibizione e di non aver pertanto parlato con lui di mercato di calciatori” . Questa è davvero clamorosa! Preziosi va davanti ai giornalisti, spiegando per filo e per segno i termini del trasferimento di tre giocatori tra Genoa e Inter (Milito, Motta, Acquafresca). Spiega di avere lui stesso raggiunto l’accordo con Moratti e, in effetti, poco dopo questi affari vengono ufficializzati dalle società. E Moratti cosa fa? Nega l’evidenza! Va a raccontare che, sì, ha incontrato Preziosi lo stesso giorno in cui si sono conclusi gli affari tra Inter e Genoa, ma per parlare di botanica e toponomastica. Non si può dire che a quest’uomo manchi il coraggio. O meglio, la faccia tosta. Come al solito, restiamo scettici riguardo l’operato della “giustizia” sportiva. Se all’Inter non accadde nulla per la falsificazione di un passaporto, figuriamoci cosa succederà questa volta. Palazzi ha fatto il suo compito in maniera egregia: ha atteso che finissero tutte le competizioni, per non disturbare troppo colui che non ringrazieremo mai abbastanza (Abete dixit) e che adesso potrà essere punito con un paio di giornate di deferimento e un invito a “non farlo più”. Così i rancorosi juventini non potranno dire che la Juve viene sempre colpita, mentre l’Inter la fa sempre franca! da giulemanidallajuve.com
  7. NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! La cazzetta ne parla!!!!!!!!!! ****Calcio/SerieA/Inter/09-06-2010/moratti-deferito-milito-motta-7127120316.shtml "MILANO, 9 giugno 2010 - Massimo Moratti deferito, Inter e Genoa al processo sportivo. Sono le decisioni del Procuratore federale Stefano Palazzi in merito all'acquisto di Thiago Motta e Milito. La decisione arriva con un anno di ritardo dai fatti, il dossier era alla Procura federale da qualche mese. La questione è legata all'inibizione di Enrico Preziosi, presidente del Genoa: Massimo Moratti non avrebbe potuto trattare con lui l'acquisto dei due giocatori. l'affare contestato — Preziosi era inibito per 5 anni dal 27 maggio del 2005, con proposta di radiazione ancora pendente. A fine maggio 2009, quindi, la "squalifica" era ancora attiva, e impediva al numero uno rossoblù di trattare alcun titpo di trasferimento. Ma proprio Preziosi raccontò in tv e poi confermò alla Procura come si svolsero le trattative per il passagggio di Milito e Motta all'Inter: "Ho visto Moratti a colazione, abbiamo raggiunto un accordo sulla valutazione dei due calciatori e ci siamo stretti la mano. Tra di noi c'è molta simpatia e nel futuro potrebbero esserci altre collaborazioni". Una ricostruzione smentita dai vertici nerazzurri. Il presidente nerazzurro avrebbe detto in Procura di essere stato avvertito da Preziosi dell'inibizione e che quindi non parlarono di mercato. Ma la smentata non pare aver convinto Palazzi, che ha rinviato a giudizio anche l'Inter per responsabilità diretta, e il Genoa per responsabilità oggettiva. possibili conseguenze — Ora, secondo una intepretazione letterale della norma federale, i contratti di Diego Milito e Thiago Motta non sarebbero validi, in caso di accordo raggiunto con un soggetto inibito. Difficile ipotizzare però quali potrebbero essere le conseguenze di un processo sportivo. L'opzione più probabile sembra quella di una squalifica di Massimo Moratti, meno credibili penalizzazioni e annullamento dei contratti. In casa interista comunque non paiono troppo preoccupati, ma solo infastiditi. "Non ho ricevuto nulla, quando riceverò vedrò di cosa di tratta", le parole di Moratti, mentre dalla società fanno sapere: "Ci difenderemo come al solito"."
  8. Certo alla FIGC non faranno i salti di gioia per il fatto che il documento è trapelato integro ed in tutte le sue parti.....me lo sono anche salvato in caso sparisse sotto tonnellate di sabbia milanese......
  9. Certo, Benitez non sarebbe mai venuto se davvero la situazione fosse pericolosa per gli onesti.....
  10. "PANICO all'Inter, gli acquisti di Milito e Motta sono IRREGOLARI! E' fortissimo il RISCHIO revoca dei titoli, la Roma attende lungo la riva del fiume... Il procuratore Palazzi ha deferito Moratti e Preziosi. 09/giu/2010 09.21.00 Aver acquistato Milito e Motta dal Genoa la scorsa estate ha permesso all'Inter di ottenere un'incredibile messe di successi, ma ora quella trattativa rischia di pesare tantissimo sulle spalle della società di corso Vittorio Emanuele. Il procuratore Stefano Palazzi, infatti, ha inviato un deferimento a Massimo Moratti, Enrico Preziosi, all'Inter e al Genoa per aver trattato la cessione del Principe e del centrocampista brasiliano mentre il presidente rossoblù era (ed è ancora) squalificato per 5 anni con richiesta di preclusione. Un colpo di scena, come fa notare 'Tuttosport', che potrebbe stravolgere l'esito dell'ultimo campionato: sono in molti a paventare l'ipotesi di scudetto e Coppa Italia alla Roma (società che ora aspetta fiduciosa alla finestra) e Palermo in Champions League, in un effetto domino che cambierebbe di netto tutti i verdetti sportivi. Le difese di Genoa e Inter, ovviamente, sono già al lavoro per far rientrare il caso e magari cavarsela con una multa, ma risuonano minacciose le parole di un illustre esperto di diritto sportivo e amministrativo come il professor D'Onofrio, che ha sentenziato senza mezzi termini: "Per Preziosi e Moratti questo de­ferimento determinerà una squa­lifica e un’ammenda. Il Codice, però, prevede, obbligatoriamente, che l’oggetto dell’illecito accordo, ovvero il contratto di trasferimen­to dei calciatori, sia da considerar­si privo di effetto, dal momento della sua conclusione, anche se l’accertamento della violazione sia, ovviamente, avvenuta solo successivamente. Ritengo che l’applicazione della norma com­porti, dunque, l’accertamento dell’illegittimo impiego da parte del­l’Inter dei due calciatori in ogni partita dagli stessi disputata, con automatica applicazione delle re­lative sanzioni, consistenti nella sottrazione di punti in classifica, con ogni conseguenza del caso in ordine ai risultati sportivi conse­guiti". Si apre il sipario sul processo dell'estate, si prospetta un luglio caldissimo con richieste di retrocessioni e titoli tolti, sempre nell'attesa che Palazzi si muova anche sul secondo filone legato a Calciopoli. Di certo non inizia nel migliore dei modi la nuova era nerazzurra targata Rafa Benitez... " http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2010/06/09/1966253/panico-allinter-gli-acquisti-di-milito-e-motta-sono-irregolari-e- Punto di vista molto più interessante..........
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