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ClaudioGentile

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di ClaudioGentile

  1. Sto str**** di Taormina e' stato condannato, noi quando catzo lo citeremo in giudizio? Carlo Taormina condannato per frasi omofobeLe affermazioni contro gli omosessuali pronunciate lo scorso 16 ottobre durante la trasmissione radiofonica “La zanzara” sono costate all’avvocato Carlo Taormina una condanna per discriminazione. La sentenza è stata emessa dal giudice del lavoro di Bergamo Monica Bertoncini che, inoltre, ha ordinato a Taormina «a titolo di risarcimento del danno» il pagamento di 10mila euro a favore dell’ associazione Avvocatura per i diritti Lgbt-Rete Lenford, che aveva presentato il ricorso. http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/08/06/news/dichiarazioni_contro_i_gay_alla_zanzara_l_avvocato_taormina_condannato_per_disciminazione-93261461/?ref=HREC1-22
  2. tutti i giornalai e le radio antijuventine, logico. per esempio le radio napoletane, romane i giornalai della kazzetta del corriere naporomano e di rai sport
  3. Ferreira-Carrasco snubs Roma for new Monaco deal The young winger was a reported target for the Serie A giants but has opted to extend his current contract with the Ligue 1 side until 2019 Sto fijo de na portantina de Fereira Carasco s'e' permesso de snobba' a mejo squadra der monno, ma come si permette!
  4. Premier League, Ecclestone e Briatore vendono il QPR al patron della Lotus I due protagonisti della F1 hanno ceduto le loro quote (il 66%) del Queens Park Rangers, storico club di Londra, al magnate malese dei cieli Tony Fernandesdi Dario Pelizzari | 21 agosto 2011 http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/21/premier-league-ecclestone-e-briatore-vendono-il-qpr-al-patron-della-lotus/152713/
  5. quasi il peggio gli manca solo un po' di riomma e di napul e poi il puzzle e' completo quale e' il nome?
  6. sicuramente, e' cio' che ho pensato anch'io. de lamentiis si vuole fregare i soldi, non vuole spendere piu' soldi per investire, vuole prendere solo giocatori in prestito come Fellaini
  7. Yannick Ferreira Carrasco set to pen contract extension Get French Football News understands that AS Monaco have rejected two offers from AS Roma for Yannick Ferreira Carrasco and that the player has provisionally agreed to sign a contract extension with ASM. He will sign a deal which should see him through to 2018, with a significant wage rise. Yannick Ferreira Carrasco set to pen contract extension Batosta Riomma e Sabatini!!!
  8. Perche' posti i commenti di Repubblica? Sono disfattisti, a favore della CGIL, di Landini e la FIOM in particolare, antiFiat ed antiJuve. Qua a New York la Fiat 500 sta andando molto bene, io personalmente ne vedo un sacco in mezzo alla strada. Qualche mese fa a Ballaro', Massimo Giannini, un editore del La Repubblica, ebbe il coraggio di dire che lui era stato 10 giorni a New York e non ne aveva visto neanche una. Bugia grande quanto una casa. Cosi' tanto per darti un esempio di quanto sono faziosi Leggi questo commento qua sotto (tanto per fare un paragone con cio' che scrive la Repubblica): Economia 01/08/2014 - intervista “Fiat-Chrysler positiva per l’industria italiana” Oggi l’assemblea per la fusione. Berta: solo così si cresce Francesco manacorda milano «E’ un cambiamento, che va interpretato in modo positivo. L’operazione Fiat-Chrysler delinea una prospettiva non solo per il gruppo, ma per tutta l’industria italiana». Giuseppe Berta, storico dell’Economia alla Bocconi e autore di numerosi libri sullo sviluppo e le prospettive dell’industria, commenta così l’operazione di fusione di Fiat e Chrysler nella holding Fca che oggi passerà al vaglio dell’assemblea straordinaria del Lingotto. In che senso la vicenda Fiat può essere un’indicazione per il resto dell’industria italiana? «L’Italia non è un Paese favorevole allo sviluppo delle grandi imprese. Per far sopravvivere il nostro apparato manifatturiero, almeno nelle sue componenti maggiori, dobbiamo per forza prevedere la sua proiezione internazionale, in concentrazioni industriali più grandi e con respiro globale. Del resto quello che avviene oggi con Fiat-Chrysler è il completamento di una tendenza che lo stesso amministratore delegato del gruppo Sergio Marchionne aveva già da alcuni anni indicato all’Italia: se vogliamo avere una grande industria dobbiamo fare i conti con il contesto internazionale e le sue condizioni». Come potrà funzionare un gruppo che oltre alla sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna avrà un’identità italiana ma anche americana? «C’è una carta globale importante, che verrà certamente giocata. Ma vedo anche qui un’indicazione di tendenza più generale per il futuro della manifattura italiana: il futuro, se si vuole averlo, dovrà per forza essere nei settori di alta gamma, nelle fasce alte di mercato a maggior valore aggiunto. Non a caso l’operazione più ambiziosa che Marchionne ha lanciato a maggio, presentando il nuovo gruppo a Detroit, è il rilancio del marchio Alfa Romeo. Se il marchio Jeep viene prodotto anche in Italia ed ha una prospettiva di esportazioni soprattutto sul mercato europeo, l’operazione Alfa Romeo è ancora più globale e più ambiziosa perché va a sfidare segmenti di mercato alti molto ben presidiati da grandi costruttori mondiali». Quella dell’alta qualità, insomma, è la strada obbligata per la manifattura italiana? «È una tendenza generale: noi possiamo e dobbiamo presidiare bene i segmenti alti del mercato perché nel contesto attuale è là che dobbiamo stare. Siamo condannati all’export, perchè il nostro mercato interno non ha certo le dimensioni adatte a sostenere grandi gruppi, e per esportare bisogna puntare proprio sulla qualità. Ma vedo dei movimenti incoraggianti in questo senso. Se prendiamo proprio la realtà torinese l’investimento di Maserati a Grugliasco e quello in arrivo su Mirafiori, si accompagnano - non a caso - a un esempio come quello dello stabilimento Pirelli di Settimo Torinese dove si producono gli pneumatici di alta gamma per le auto di lusso». Fiat sottolinea che anche dopo la fusione non lascerà certo l’Italia, visto che solo la holding sarà olandese e le attività italiane e l’impegno nei confronti del Paese resteranno immutati. Quali conseguenze per il sistema produttivo nazionale? «Il punto su cui non si riflette abbastanza è che l’Italia, per mantenere la sua industria, deve creare le condizioni per cui sia conveniente mantenere le produzioni qui. E non parlo tanto dei costi, quanto della capacità del Paese e in particolare dei singoli territori di generare e utilizzare competenze. Ad esempio per mantenere una presenza significativa del sistema dell’auto a Torino bisogna avere grande attenzione alla qualità del Politecnico e al settore della fornitura. Se se queste piattaforme produttive locali funzionano gli investimenti arrivano anche dall’estero: non a caso la Gm Powertrain ha da tempo una presenza a Torino che ha accresciuto. Ma per l’appunto sono sistemi territoriali che hanno bisogno di presidio e investimenti». Berta: fusione positiva per l’industria
  9. Oggi ti sto leggendo in diversi topics, sei particolarmente critica
  10. Prendiamo questo tipo di calciatore e risolveremmo i nostri problemi in attacco.
  11. Esatto. Basterebbe prendere un buon giocatore (senza peraltro spendere dai 30 mln di euro in su) che sappia fare da raccordo per le azioni offensive, che sappia oliare il meccanismo di attacco e saremmo una buonissima squadra anche in Champions. Io continuo ad insistere su Shaqiri...
  12. .asd Le stranezze di calciopoli - Se pubblicare un libro su un processo nel quale non si è ancora arrivati a sentenza definitiva arrogandosi il diritto di raccontarne tutte le verità, può essere giudicato sconveniente per un pm, cosa dire di ciò che accadde alla fine di maggio del 2010? Narducci, insieme con il colonnello Auricchio, che capitanava “I magnifici 12”, fu visto a Roma in compagnia di Massimo Moratti alla presentazione di un libro sui desaparecidos per il quale il pm di calciopoli aveva scritto la prefazione (Link). Erano trascorsi pochi giorni da quando i legali di Moggi avevano portato nell’aula 216 le intercettazioni che non erano state fornite nel 2006 dagli inquirenti per celebrare il processo sportivo. - Quando il guardalinee Coppola si era presentato perché aveva qualcosa da dire sull’Inter, Auricchio e i suoi lo avevano rimandato a casa asserendo che quella società non interessava. In seguito ad un esposto di AA che chiedeva di revocare all’Inter lo scudetto 2004/2005 revocato alla Juventus, Palazzi ritenne nel luglio 2011 che invece ci fossero eccome gli estremi per indagare anche quella società, che però si è premurato di prescrivere per illeciti sportivi. - Nello stesso periodo i giornali pubblicarono le immagini dei brogliacci con i quali i carabinieri avevano riassunto le intercettazioni ascoltate, segnalandole a mo’ di semaforo in base alla loro importanza per le indagini. Non fu tutta loro la colpa dell'inopportuna selezione, perché molte di quelle compromettenti erano state evidenziate adeguatamente con dei tripli baffi rossi. - Le intercettazioni riguardanti l’Inter erano di rimbalzo, cioè registrate casualmente perché i dirigenti interisti, che non erano indagati, venivano in contatto telefonico con arbitri e designatori intercettati. - Questo problema ci riconduce ai legami che calciopoli e la società Inter ha con lo scandalo Telecom, ma soprattutto all’episodio che nessuno ha mai spiegato per il quale fu possibile per Auricchio e Narducci avere a disposizione un computer di Tavaroli, trasferito appositamente da Milano dove faceva parte delle prove del processo Telecom (Link). - Tra i testimoni scelti da Narducci per inchiodare la cupola c’erano Nucini, l’arbitro in attività amico di Facchetti che spiava Moggi per suo conto, definito inattendibile dalla giudice Teresa Casoria; Gianfelice Facchetti, che produsse una sorta di diario del padre non annesso agli atti perché non firmato; l’ex DS della Roma Baldini (quello che voleva fare il ribaltone), Manfredi Martino, Zeman e Zamparini, chiamato in extremis a dire la sua in un supplemento di indagini. Nessuno di loro ha mai accettato il ruolo di pentito. - Nucini ha confermato nel corso delle udienze di Napoli di essersi recato a un colloquio con la giudice Boccassini in merito a una denuncia contro Moggi. Non solo questa denuncia secondo il regolamento della FIGC avrebbe dovuto essere fatta alla Federazione, ma la giudice della procura di Milano non ha mai risposto alla richiesta del documento fatta dall'avvocato Gallinelli, difensore di Massimo De Santis, "modello 45" e attestante il fatto. - I carabinieri si distinsero nel corso delle indagini per altre stranezze. Quando si recarono in Svizzera per acquisire le prove nel negozio di De Cillis, dove Moggi aveva acquistato le schede svizzere, non sentirono l’esigenza di fornirsi di rogatoria, né di chiedersi come mai lo stesso commerciante asserisse che anche dirigenti nerazzurri figuravano tra i clienti. - Per giustificare il fatto che non siano mai state prodotte le registrazioni o le trascrizioni delle conversazioni su SIM non italiane gli inquirenti dissero che non si potevano intercettare, fatto che non corrisponde a verità. - Le indagini e le verifiche tese a dare corrispondenza agli interlocutori immaginari di quelle telefonate sono state prodotte come prove con disegnini e schemini fatti a mano con "olio di gomito" dal maresciallo Di Laroni e non con l’ausilio di software cosiddetti "certificati forensi". - Auricchio dichiarò sotto giuramento di non saper ricondurre il Milan alla proprietà di Silvio Berlusconi. - Nel dicembre del 2011 uno dei carabinieri di via In Selci rilasciò interviste ai giornali nelle quali, tra le altre cose, affermava che non sarebbe sparito solo il video di Coverciano, ma anche l’audio dell’intercettazione ambientale di Villa Massa, riguardo all’incontro tra i Della Valle, Bergamo e Mazzini relativo al salvataggio della Fiorentina. Forse perché i convenuti non dicevano nulla di interessante (Link). http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3745
  13. Come voi dovreste gia' saperlo, ormai, sono con voi per quanto riguarda questa richiesta di prendere un altro fantasista, un giocatore che sappia saltare l'uomo e che crei superiorita'. Vorrei girare queste domande a Marotta e vedere lui cosa risponde. Non si sta parlando di giocatori da cifre astronomiche ma di un buon fantasista. E che catzo
  14. O uno Shaqiri...Ma infatti e' cio' che sto sostenendo io da quando ho saputo del nostro interessamento per Romulo. Gia' abbiamo Licht e Caceres, che prendono a fare Romulo? Ma perche' non investono i soldi su un'ala / trequartista?
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