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(OT) Contemporaneamente e' partito il metodo Goebbels anche contro Neto per non farlo andare alla Juve, scatenato logicamente dalla kazzetta da chi se no? giornalaccio rosa - Buffon ed il diritto di Neto Juve-Neto, occhio all'inserimento del PSG giornalaccio rosa - Galli: "Scelta infelice per Neto andare alla Juve" Zoff: "Alla Juventus potrebbe fare tante partite, ma fare il titolare è un’altra cosa" Pagliuca e Zenga bocciano la decisione di Neto
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Non poteva non cogliere al volo l'assist di carraro, e cosi' si e' subito espresso anche lui, il nostro gigisimoni Gigi Simoni attacca la Juve: "Che la Juve fosse stata favorita mi sembrava una cosa chiara ed evidente. Bastava guardare gli episodi capitati: il gol dell'Udinese, il gol dell'Empoli... E il famoso rigore su Ronaldo non dato. Faccia pensare questo: tutte le domeniche ci sono 5-6 rigori, a volte ci sono a volte non ci sono. Se ne discute lì per lì, ma dopo 15 giorni nessuno si ricorda più. Quel rigore invece a distanza di 17 anni viene ancora chiamato in causa. Le parole di Carraro confermano ciò che noi avevamo sempre pensato. In quel campionato erano successe cose mai viste in altre stagioni. Negli anni ho trovato conforto da parte delle persone, tifosi anonimi e probabilmente anche qualche juventino. Per me era un fatto assodato, tanto che quello scudetto è come se lo avessi vinto in un certo senso". http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/simoni-attacca-la-juve-favorita-228743
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Quest'altro buffone ha parlato di nuovo e risposto a ieri e' stato piu' esplicito, avra' avuto ordini dalla Figc di assecondare la propaganda Goebbels, e cioe' che la Juve ruba e che farsopoli era giusta: Grassani: "Calciopoli? Giustizia sportiva e ordinaria dicono la stessa cosa”«La sentenza Müller? Tanto rumore per nulla», sono queste le parole dell’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, intervenuto questa mattina a Rete Sport, in merito alla sentenza sul caso-Heinz Müller, l’ex portiere tedesco del Mainz, a cui un giudice del lavoro ha riconosciuto il diritto ad essere assunto a tempo indeterminato dopo due anni di contratto: «I giudici ordinari, spesso sono impreparati quando devono risolvere controversie sportive: in questo caso la sentenza ci vuole convincere che la vita lavorativa di uno sportivo possa durare fino a 60 o 65 anni, ma è del tutto inaccettabile». Grassani parla anche della sentenza su Calciopoli: «Ci sono due ordinamenti che procedono in maniera diversa dall’altra. C’è una verità sportiva, passata in giudicato definitivamente, che piaccia o no, che ha stabilito che vi erano delle frodi sportive. Al tempo stesso c’è una verità di giustizia ordinaria, molto più lenta, che quasi dieci anni dopo ha cancellato alcune alterazioni, assolvendo alcuni arbitri, ma ha di fatto confermato la associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, tuttavia per la prescrizione non è stato possibile arrivare a giudicare. Le due o tre verità, quella storica, quella processuale e penale e quella della giustizia sportiva, sostanzialmente e ragionevolmente coincidono». Sul caso Parma, infine, l'avvocato Grassani ritiene che, benché la credibilità del sistema calcio sia ai minimi termini per evidenti lacune che hanno portato a «tanti piccoli casi Parma anche nelle serie minori», si stiano ponendo «le basi perché non avvengano più situazioni del genere». In questo senso, «il fair play finanziario garantirà forse meno spettacolo ma uguali condizioni per tutti, contratti onorati e campionati che iniziano con venti squadre e finiscono con venti squadre». http://www.tuttojuve.com/calciopoli/grassani-calciopoli-giustizia-sportiva-e-ordinaria-dicono-la-stessa-cosa-228731
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Sebastiano Vernazza @GazzaVernazza Sbirraglia dell'associazione a delinquere, fatevene una ragione. #Calciopoli e' esistita. Insultare e' inutile. Curatevi o per voi sara' Tso E' MAI POSSIBILE che un giornalista di un giornale di mer(d)a che fa un accordo con la rioma per comprarsi due pagine al giorno e che professa in kazzetta siamo tutti interisti possa essere considerato obiettivo? E' mai possibile che scriva tali cose e si esprima in un tale modo per quanto riguarda i tifosi di una squadra di calcio gloriosa come la Juventus? Ma io mi domando: E' POSSIBILE ANDREA AGNELLI FARCI TRATTARE COSI'? E' POSSIBILE FAR TRATTRARE I TIFOSI DELLA SQUADRA DI GIANNI AGNELLI ED UMBERTO AGNELLI PRIMA CHE TUA COSI'? E' POSSIBILEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE?.... PS Un tifoso della Juventus come Paolo SuperFly ha avuto un infarto proprio il giorno dopo la sentenza della Cassazione, dove la societa' Juventus ed i suoi tifosi hanno subito un vero e proprio attacco mediatico solo perche' i suoi ex dirigenti dopo che si sono fatti processare e senza farsi prescrivere, come invece accaduto alla societa' FC INTER ed al suo presidente Giacinto Facchetti, dopo ben 9 anni, dove i giudici non sono riusciti a certificare la loro colpevolezza, sono stati giudicati innocenti. E costui scrive "Curatevi o per voi sara' Tso" senza aver il benche' minimo rispetto della vita umana peggio dei kamikaze. Ma cosa aspetta la nostra societa' a rispondere a costoro?
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Il Bar Sulla Riva Del Fiume - Parte Diciannovesima
ClaudioGentile ha risposto al topic di franca1000 in Calciopoli (Farsopoli)
Ho saputo che il direttore di RAI 2, Marcello Masi, e' romanista e scriveva sul Romanista, ecco perche' stanno facendo i bastardi anche su Rai 2 -
La societa' Juventus deve querelare a Paolo Bonolis BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA dice bugie sapendo di dirle. Al culmine di un'intervista rilasciata a FcInterNews, Paolo Bonolis, presentatore di fede nerazzurra, ha detto la sua sulla sentenza della Cassazione in merito alla vicenda Calciopoli: Intanto si è concluso il processo per Calciopoli. La prescrizione non ha cancellato l'impianto accusatorio, confermato anche in Cassazione. "La stessa fine c'era stata anche nel processo per doping sempre ai danni della Juventus. Danno la sentenza dopo che è caduta in prescrizione. Sono colpevoli, ma non si può fare nulla. È come se gli dicessero: “Siete stati cattivi!”. Ma tanto a loro cosa gli frega? Sanno già di esserlo". http://www.tuttojuve...r-doping-228523
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La societa' Juventus deve querelare a Paolo Bonolis BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA dice bugie sapendo di dirle. Intanto si è concluso il processo per Calciopoli. La prescrizione non ha cancellato l'impianto accusatorio, confermato anche in Cassazione. "La stessa fine c'era stata anche nel processo per doping sempre ai danni della Juventus. Danno la sentenza dopo che è caduta in prescrizione. Sono colpevoli, ma non si può fare nulla. È come se gli dicessero: “Siete stati cattivi!”. Ma tanto a loro cosa gli frega? Sanno già di esserlo". http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/bonolis-sentenza-calciopoli-come-nel-processo-per-doping-228523
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Questo Criminale protetto da servizi segreti, carabinieri e vigili urbani di Napoli deve essere processato e condannato per la cupola mafiosa che ha messo in piedi a Napoli, lui e de magistris. "Vittima" di De Magistris [Genchi ed Auricchio - punito [in seguito] per aver sbagliato a trascrivere una intercettazione telefonica], ex giudice si toglie la vita. Era pg di Catanzaro, fu prosciolto dalle accuse ma non si è più ripreso. Si è fatto praticare la dolce morte a Basilea, forse fingendosi malato. D'Amico rimase imbrigliato nella rete a strascico lanciata dall'attuale sindaco di Napoli e dal suo consulente Gioacchino Genchi per catturare le immaginarie talpe che si muovevano nei sotterranei della Procura calabrese. Ecco, i sospetti su D'Amico nacquero così: per aver chiamato due futuri indagati di de Magistris. Il nome del procuratore generale aggiunto fece capolino anche nella vicenda che vide coinvolto l'allora capitano dei carabinieri Attilio Auricchio, braccio destro di de Magistris ai tempi di Catanzaro e oggi suo fedele capo di Gabinetto al Comune di Napoli. Fu D'Amico, infatti, a ottenere che l'ufficiale dell'Arma fosse punito per aver sbagliato a trascrivere una intercettazione telefonica in cui, al posto della parola «provveditore», era stato annotato «procuratore», con l'aggiunta (che nella conversazione originale non esisteva) del nome Chiaravalloti. D'Amico impugnò l'assoluzione nel procedimento disciplinare di primo grado e trascinò Auricchio davanti al gran giurì del ministero della Giustizia che ribaltò l'assoluzione e gli inflisse la censura. http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCYQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ilgiornale.it%2Fnews%2Finterni%2Fvittima-de-magistris-ex-giudice-si-toglie-vita-906661.html&ei=tRgUVY-XBoGjgwSIiIKYBg&usg=AFQjCNEkDI_FbyO4rnJw5N-erLZOJzgPnA&bvm=bv.89217033,d.eXY
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Infatti leggete lo schifo nel tribunale di milano Il pm a casa di Berlusconi «Volevo entrare in politica» Il figlio del giudice Esposito: «Con Arcore avevo un rapporto pulito. Sono stato superficiale, ma mai ho dato notizie su Ruby e Mediaset» MILANO I viaggi ad Arcore del pm milanese Ferdinando Esposito per incontrare Silvio Berlusconi? Figlio del giudice di Cassazione che poi presiedette il collegio del processo Mediaset per frode fiscale, e nipote dell’ex procuratore generale della Cassazione, il pm «risponde che l’on. Berlusconi gli era stato presentato da Michela Brambilla» (parlamentare di Forza Italia) «e che i viaggi» ad Arcore «avevano a oggetto una possibile entrata in politica», cosa poi non avvenuta. «Era un rapporto assolutamente pulito, trasparente con la persona», dice Esposito jr. negli interrogatori ora depositati dai pm di Brescia che gli notificano, a conclusione delle indagini, due ipotesi di «induzione indebita» di un avvocato ex amico, e una di «tentata estorsione» di una dirigente immobiliare. Quando il pm Esposito dice «sono andato ad Arcore quattro volte tra il 2009 e il 2013», gli inquirenti bresciani osservano: «L’ultima però forse c’era a Milano anche quel processo pendente che riguardava Berlusconi?». «Esattamente». «E lei non ci aveva visto nulla di sconveniente?». «No, sono stato sicuramente superficiale» ma «io mai e poi mai nella maniera più assoluta ho trattato questioni che avessero a che fare con i processi Ruby e Mediaset». E come doni «ho ricevuto da Berlusconi soltanto piccolissime regalìe d’uso che è solito dare a tutti quando si presentano lì. Cravatte». L’avvocato Michele Morenghi, prima grande amico e poi grande accusatore del pm che l’ha controdenunciato per calunnia specie dopo che nel 2014 un gip ha ritenuto la credibilità di Morenghi minata dai risentimenti, sostiene che Esposito gli raccontava «di andare da Berlusconi per riferirgli informazioni sulle indagini a suo carico che riusciva a carpire dai colleghi alla macchinetta del caffè dell’ufficio»: ma Esposito ribatte che si tratta di «frasi mai riferite e comunque non corrispondenti al vero». E pensare che, a detta dello stesso Esposito (che intende chiedere l’avocazione delle proprie denunce di calunnia contro Morenghi per asserita inattività dei pm bresciani), l’avvocato gli era persona carissima: «Mi ha dato sostegno anche in momenti difficili, quali ad esempio l’agosto 2013 in occasione della vicenda che ha coinvolto mio padre con riferimento alla sentenza Mediaset in Cassazione». E adesso invece il pm lo taccia come «uno che per un anno e mezzo ha preso appunti su me e mi ha schedato, neanche la Stasi...». Quest’amicizia in pezzi ha portato a galla su Esposito (trasferito in via cautelare al Tribunale di Torino) i fatti ritenuti reato dai procuratori bresciani Tommaso Buonanno e Silvia Bonardi: una «tentata induzione indebita» (la vecchia concussione per induzione) per avere cercato di spingere Morenghi a subentrare (con l’immobiliare amministrata da Cristina Rossi) nell’affitto di 32.000 euro annui dell’attico dove il pm viveva da tempo vicino al Duomo, prospettando a Morenghi (che voleva commercializzare un integratore alimentare) che altrimenti in Procura «può capitare di tutto alle aziende con l’inchiesta sbagliata»; e una ipotesi di «tentata estorsione» di Rossi per farle sottoscrivere il contratto di locazione della casa. La casa dove in passato a Esposito avevano pagato l’affitto due amici, Stefano Cauduro e prima Claudio Calza, «con cui c’era un rapporto molto stretto, grazie a Calza ho avuto il piacere di conoscere il presidente Cossiga che mi aveva in particolare simpatia». Giudice bresciano: «Allora Esposito, lei dice che stava dal 2009 al 2013 in un appartamento di 32.000 euro all’anno e non aveva pagato una lira, è così?». «Esattamente, però senza mai minacciare né il signor Calza né il signor Cauduro». Giudice: «Sono 120.000 euro di cui lei ha beneficiato per amicizia». Esposito: «Mi sono dato del taccagno, signor giudice». Il terzo addebito ipotizzato è «induzione indebita» di un commercialista dal quale il pm si fece fare due prestiti di 5.000 euro in un periodo in cui si era fatto prestare soldi anche da altri per il proprio tenore di vita: il secondo prestito, successivo alla legge Severino, è incriminato perché Esposito accompagnò il commercialista in Procura a proporlo come consulente al suo amico pm Maurizio Ascione (che non gliene diede, e poi anzi fece rapporto su un biglietto di Esposito volto a concordare le versioni). Brescia: «Le pare possibile che lei si faccia prestare soldi da un consulente e poi lo porti in Procura e dica a un collega “dagli incarichi e poi spartiamo”?». Esposito: «Glielo dissi ridendo, una delle battute sceme che facevo con Ascione, per me un fratello». Brescia: «È vero o no che lei ha tentato di fargli avere un biglietto in cui spiegava cosa avrebbe dovuto dire ai pm di Brescia?». «Una ennesima ingenuità di cui mi vergogno, assolutamente non andava fatto, un gesto proprio inqualificabile e imperdonabile». E la visita serale a Brescia, quando ancora non era nota l’indagine, nella stessa cella telefonica del procuratore aggiunto bresciano Sandro Raimondi? «Un amico fraterno, gli chiesi consigli e assistenza in ipotesi di difesa da un punto di vista di procedimento disciplinare al Csm». http://www.corriere.it/cronache/15_marzo_25/pm-casa-berlusconi-volevo-entrare-politica-91f12c04-d2bb-11e4-9209-9dd80f8535a2.shtml
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Paco D'Onofrio: Nonostante molti tentino goffamente di sostenere il contrario, la Cassazione ha sancito in via definitiva la regolarità dei campionati vinti sul campo dalla Juventus. Pertanto, come sostengo solo dal 2006!, è possibile ricorrere per la restituzione anche formale degli scudetti ingiustamente revocati. Esprimerò pubblicamente la mia opinione insieme a Luciano Moggi nel corso della trasmissione di Sportitalia, venerdì 27 ore 23, canale 153. Qualcuno cominci a preoccuparsi.... :sventola: :sventola:
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E' quello che vogliono far passare da ieri i massmedia cosi' poi quando usciranno le sentenze avranno gia' lobotomizzato il popolo bue Leggi qua: Moggi & Giraudo non sono stati condannati dalla Cassazione, ma il reato si e' estinto e quindi sono innocenti con la prescrizione. Ma i massmedia vogliono far passare il fatto che se non sono stati assolti sono per forza colpevoli, ma non e' cosi'. Diciamo che i giudici non hanno riscontrato la loro innocenza dietro ogni logico dubbio, ma non significa prescrizione=condanna. Caterina Malavenda: "Il processo si è chiuso per estinzione del reato per prescrizione e non ha dunque accertato la sua colpevolezza" Caterina Malavenda parla del caso Calciopoli: "E' decorso il tempo utile per ultimare il processo: un reato si prescrive quando è passato un certo numero di anni, senza che sia intervenuta una sentenza definitiva. Il termine varia in relazione alla gravità del reato. Quando interviene la prescrizione nel corso del processo, il giudice deve valutare se, sulla base degli atti raccolti fino a quel momento, l’imputato può essere assolto. Se l’innocenza risulta evidente, allora il giudice deve assolvere. Se invece, sulla base degli atti, non è possibile, allora dichiara il reato prescritto e chiude comunque il processo. Il punto importante è che l’innocenza deve essere evidente: se non emerge palese dagli atti, o non emerge affatto, allora il processo si chiude con l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. La definizione corretta è che il processo si è chiuso per estinzione del reato per prescrizione e non ha dunque accertato la sua colpevolezza. Questo significa che per la Corte non è risultato innocente in maniera lapalissiana: il giudice non ha potuto assolverlo, allora ha applicato la prescrizione". http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/caterina-malavenda-il-processo-si-e-chiuso-per-estinzione-del-reato-per-prescrizione-e-non-ha-dunque-accertato-la-sua-colpevolezza-228446 Leggi questo che e' piu' completo, https://twitter.com/AntonioCorsa/status/580699253581983744