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ClaudioGentile

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di ClaudioGentile

  1. Non andrebbe bene, dobbiamo recuperare un milione di punti, questa Juve con il 352 non ce lo permetterebbe. "Quale sarà la Juventus da qui a fine stagione? Allegri deve ora davvero prendere una strada adattandosi ai giocatori a disposizione. Il 43epoivediamo deve essere in qualche maniera cristallizzato: un trequartista di ruolo non c'è - e prima l'allenatore si convincerà che Hernanes non può esserlo meglio sarà -, ma ci possono essere diverse soluzioni per trovare una risposta ai suoi principi di gioco. Dal doppio trequartista visto con l'Atalanta, probabilmente la trovata migliore da inizio stagione, a un 433 in cui non ci sono ali ma attaccanti esterni, con l'esterno sul lato debole che resta alto, quello sul lato forte che indietreggia formando una linea a 4, e il centravanti può abbassarsi agendo da raccordo tra centrocampo e attacco. Molto, se non tutto, passa però dalle corrette spaziature a centrocampo: la Juventus deve portare i propri centrocampisti ad avere un ruolo cruciale nellla rifinitura e finalizzazione dell'azione" (cit). Non dobbiamo inoltre mai piu' vedere queste cose que, "anarchia in campo con cattive spaziature e letture delle situazioni davvero pessime: giocatori che si pestano i piedi, calciatori tecnici che amano avere la palla tra i piedi giocando poco con e per la squadra. Le transizioni offensive continuano a rappresentare un grave limite della Juventus: com'è possibile vedere uomini che corrono dritto per dritto? Sono situazioni di gioco che si allenano durante la settimana: muoversi assieme in base a tempo e spazio" (cit).
  2. Dybala e' l'unico, e sottolineo unico, che per classe e per il suo ruolo di raccordo tra centrocampo e difesa puo' far fare la differenza alla squadra. Grazie al NON GIOCO che Allegri ha dato a questa Juve. Se non si capisce questo, hai voglia che la squadra precipiti nel baratro. PS: Cuadrado e' anarchico, ha bisogno di disciplina.
  3. No no, ma infatti. Che la finissimo di fare magie e di preservare calciatori in ottica futura. Se Allegri voleva fare questo, allora non ci avrebbe dovuto far trovare nella situazione attuale vergognosa in campionato, nella quale siamo. Se no si dimettesse per manifesta incapacita'.
  4. Sto leggendo di Zaza titolare in una partita importantissima. Ok, allora metto cio' che ho gia' scitto da un'altra parte. Se, e SOTTOLINEO SE, Allegri dovesse davvero mettere coppia d'attacco titolare Morata-Zaza (cioe' 2 PRIME PUNTE GROSSE), sarebbe l'ennesima partita contro una squadra importante (roma, napoli, inter) nella quale sbaglierebbe CLAMOROSAMENTE la coppia titolare. Indipendentemente dal risultato, questo PER ME significherebbe che e' ancora sempre piu' confuso, o signicherebbe che non ci capisce proprio nulla, e dovrebbe essere allontanato stesso sabato sera per manifesta incapacita'. « Errare humanum est, perseverare diabolicum »
  5. Neto Barzagli - Bonucci - Chiellini - Evra Khedira - Marchisio - Pogba Cuadrado - Morata Dybala .asd
  6. Da Paolo Nonmollo L'allenatore più probabile ad oggi è Emery, per esperienza, per i giocatori che in caso di brutto campionato non vogliamo perdere, ma sopratutto perchè finalmente vince la linea Paratici, gioco europeo anche in italia, la squadra lui è convinto di averla fatta, gli manca solo qualche pezzo che rifiniremo a giugno, ma potenzialmente secondo Fabio siamo una top con tantissimi campioncini. Di tutto questo parliamo naturalmente se non arriviamo in champions, mentre con la champions dovremmo valutare due cose, la prima è se Allegri ha vinto qualcosa, allora rimane lui e si cambierà parte dello staff, non vince niente e ci arriviamo di fortuna, allora di nuovo Emery, oppure Di Francesco, che non è detto possa arrivare anche senza, ma è solo un discorso di stimolo per i giocatori a rimanere. Di Francesco, col suo sassuolo gioca da grande squadra e questo piace molto, in più sarebbe anche capace di provare Cuadrado terzino come chiede Paratici da tempo. Senza contare che Berardi andrebbe a formare il 433 d'attacco e qualità che tutti sognano. .........................BUFFON CUADRADO BONUCCI RUGANI SANDRO .....MARCHISIO GUNDOGAN POGBA ........BERARDI MORATA DYBALA Sono convinto come Fabio che questa juve con squadre piccole possa giocare, puntando sulla qualità e giropalla. Ma l'allenatore non sono io. Mercato LAVEZZI vicinissimo alla juve, contatti fitti con l'agente e sembra che si sia trovato l'accordo per 3,5 mil+ bonus. Adesso bisogna valutare semplicemente se si riesce a strapparlo subito a gennaio con qualche milione al PSG, oppure bisognerà aspettare giugno. Lavezzi è sempre piaciuto ad Allegri, l'unica cosa però è capire come giocherebbe, perchè Paratici vorrebe un 4231 ma Allegri vorrebbe giocare col centrocampo a 3. Se si punterebbe sul 433. chi rimane fuori tra gli altri 4 attaccanti? Considerato che uno è probabilmente in partenza sicuramente, Tra Zaza e Manduzkic uno parte, probabilmente il primo se parliamo di partenza a gennaio e speriamo possa andare al Borussia per Giugno. A quel punto conoscendo Max potrebbe giocare col 4321 come ha già fatto con Pereyra e Dybala. Buffon Lich Bonucci Rugani Sandro Marchisio Gundogan Pogba Dybala Lavezzi Morata https://www.facebook.com/nonmollopaolo/
  7. L'articolo l'ho postato io mettendoci le mie opinioni, direttamente, oppure indirettamente, cioe' evidenziando le parti dove sono piu' d'accordo. L'importante e' citare la fonte e l'autore, cio' che ho fatto e che faccio sempre. Quind,i se io voglio avere le mie opinioni e servirmi di fonti esterne, con tanto di citazioni, sono cose soggettive. Io credo proprio che tu non debba dire a me, come fare o non fare. Il topic e' Allegri non come meglio esprimere le proprie opinioni.
  8. No forse non ci capiamo, saro' piu' esplicito: la devi smettere di offendere e prendere per il kulo altri utenti e scrittori la cui colpa e' di parlare solo e semplicemente di tattica. Cio' che fai tu non e' critica, non e' divergenza di opinione, cio' che fai tu e' irridere gli altri. Si sta parlando di "Massimiliano Allegri, l'allenatore della Juventus FC: sondaggio e discussione." Devi dire se sei d'accordo con gli altri utenti e chi scrive gli articoli. Si parla di analisi tattica e non irridere chi scrive articoli o chi esprime opinioni e posta articoli in tema con la discussione. Se non sei d'accordo con l'analisi tattica o con le opinioni altrui, dire il perche'. Se il modo di allenare di Allegri ti piace, scrivere perche' si, se non ti piace, scrivere perche' non ti piace. "Criticare" non significa irridere e prendere gli altri per il kulo. Il forum della Juve non e' il posto giusto per fare questo. Ci vuole tanto a capire? Con questo e' l'ultima volta che ti rispondo.
  9. Puo' darsi che tu abbia ragione, io posto le cose sia per esprimere il mio punto di vista sia per portare altri punti di vista nei rispettivi topics. Poi un altro utente se vuole partecipare costruttivamente puo' dire in che cosa e' d'accordo e su cio' che non e' d'accordo, perche' non lo sia...
  10. :261: Ma io davvero non l'ho fatto ne' per vedovanza ne' per antipatia. Era solo una mia riflessione sul gioco da dietro. A me piacciono entrambe le persone in questione, non sto parlando dei tecnici.
  11. Vabbe' ma se sti facendo l'analisi di Empoli-Juve, e si sta descrivendo come sia potuto succedere che si e' presi il gol, per evitare la prossima volta di ricadere nello stesso errore oppure semplicemente "commentare" come sia avvenuto il gol, e' logico che l'analisi va fatta dopo che la partita sia stata giocata. Mica ha detto che per tutta la partita la difesa si e' comportata cosi'? Comunque da cio' che capisco, poi mi posso sbagliare, pero' ci metto la faccia, e' che nel commentare il gol subito, faccia presente come rispetto al gioco da dietro di Conte, o ai diversi interpreti, siamo piu' balbettanti.
  12. Ma la smetti di fare l'ironico? Te l'ho detto piu' volte di non leggere cio' che posto, se non e' indirizzato a te e se non contiene offese o insulti verso altri utenti, animali, cose, e paesaggi.
  13. Allora, il link e' allegato all'articolo. Quindi se lo vuoi leggere in modo integrale, perdi tempo, te lo apri, te lo stampi e te lo leggi per fatti tuoi. Siamo in democrazia. Poi, puoi anche non leggerlo, mica lo devi fare per forza. Poiche' l'ho postato io, ho cercato di assumermi le mie responsabilita' ed ho evidenziato i punti dove sono piu' d'accordo, d'accordo, oppure indifferente. Visto che ci sta il mio nome sul link, ti potevi rivolgere tranquillamente a me, invece di fare domande generiche come se non si sapesse chi l'avesse postato e di dire ad un altro utente come deve o non deve postare l'articolo. Un po' di considerazioni per gli altri non guasta mai. E siamo a due oggi. PS: Ma lo "Spero che questo valga per tutti" e' un avvertimento"? Ma il forum e' di tua proprieta'? No, tanto per sapere
  14. Ma fai sempre e solo accuse generalizzate verso altri utenti e verso chi scrive di analisi tattiche senza esprimere mai un'opinione costruttiva o portare elementi finalizzati ad una discussione seria e costruttiva di quello che e' il topic del momento. La sostanza costruttiva che porti tu, documentata o dalla tua opinione o da articoli e' praticamente nulla. Personalmente non ti conosco, quindi non mi esprimo sulla tua persona. Allegri ti piace? E perche'? Allegri non ti piace? E perche'? E' semplice no? Sei contento dei risultati calcistici di quest'anno? Mi piacerebbe che qualche Mod / Amm intervenissero nella discussione, se possibile! PS: Tanto per sapere, ma i giornalisti di politica, mirano a prendere il posto del presidente del consiglio? O si occupano solamente di esprimere la loro opinione circa la situazione politica attuale?
  15. Luciano Moggi: #Cassazione #Ingroia #Paparesta #Monti #Facchetti‏ http://www.********************/topic/293106-moggi-ingroia-pretende-garantismo-con-me-fu-dimenticato-preoccupante-che-la-cassazione-citi-paparesta-monti-facchetti-uomo-diverso-da-campione/?utm_source=%23FinoAllaFine&utm_medium=%23ForzaJuve Luciano Moggi ‏@LucianoMoggi 4h4 hours ago @forumJuventus: .@LUCIANOMOGGI: ""Ingroia pretende garantismo? ... Facchetti? Uomo diverso da campione" ► http://ow.ly/UBbxb 3:58 AM - 13 Nov 2015 · Details
  16. Sotto la lente - La pillola nel caffè [dell'Inter]? Solo un petardo 13.11.2015 02:20 di Carmen Vanetti Ci sono notizie che si abbattono sul mondo del calcio come bombe e altre invece che come la neve non fan rumore. L’esempio più lampante è naturalmente Calciopoli, i cui titoli a caratteri cubitali, non importa se rispettosi o meno del vero, hanno bombardato le coscienze di chi doveva essere orientato con palle di cannone per anni, perpetuando nel tempo evidenti fatti storici come il Paparesta prigioniero nello stanzino del Granillo. Ce ne sono altre che, pur contenendo in nuce le stimmate di potenziali bombe, sono state presto degradate a petardi: l’esempio più classico è quello del calcio scommesse, con le sue mele marce che continuano a convivere, tutt’al più dopo una breve quarantena, con quelle sane. Altrettanto evidente il caso che riguarda il doping: ricordiamo tutti l’esecrazione che fu scagliata sulla Juve ai tempi del cosiddetto ‘affare doping’: intendiamoci, nessun giocatore bianconero venne trovato positivo a nessun controllo antidoping, tutto prese le mosse dal fatto che tale Zdenek Zeman, un boemo cui Gianni Agnelli ebbe a dire che mai gli avrebbe affidato la sua squadra perché non gli piaceva il suo modo di allenare, nel 1998 cominciò a blaterare di un calcio che doveva uscire dalle farmacie; e avanzò sospetti sull’aumento delle masse muscolari di Vialli e Del Piero (ricordiamo che erano gli anni del preparatore Ventrone, che puntava molto sul lavoro muscolare in palestra orientato alla potenza). Eppure ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra': in effetti bisogna dire che la Lazio di Zeman (1994-98) era una squadra che basava la sua forza proprio sulle qualità fisico-atletiche, ben supportate dall’uso di quella creatina che lui condannava in casa d’altri; lo riconobbero alcuni dei suoi giocatori, da Negro a Favalli, e l’imperturbabile boemo rispose che di essersi limitato ad assecondare un andazzo. Fatto sta che il pm torinese Guariniello colse la palla al balzo e aprì un’inchiesta: la Juve, i suoi dirigenti e soprattutto il suo staff medico finirono sul banco degli imputati e infamati sulle prime pagine dei giornali, anche se poi alla fine la Juve venne prosciolta (la sbandierata prescrizione riguarda solo le manchevolezze riscontrate dalla Cassazione, che giudica sul diritto e non sul fatto, nelle motivazioni del secondo grado per l'assoluzione relativa all'abuso di farmaci leciti; per l'epo l'assoluzione fu totale e perentoria); rimasero però gli anni di gogna mediatica e il danno di immagine. Repetita iuvant. Ricordiamo questa faccenda perché di questi tempi il problema doping è tornato d’attualità non solo per lo scandalo che ha colpito il mondo dell’atletica a livello internazionale, ma anche per il riaffiorare di una vicenda che si è sempre tentato di seppellire. Una storia che risale agli anni Sessanta, ambientata nell’Inter di Helenio Herrera, quella che vanta nel palmarès tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali; ma anche quella che aveva nel caffè il suo tigre nel motore: caffè corretto, stando a quanto rivelò Ferruccio Mazzola, figlio di Valentino e fratello del più famoso Sandro; lo scrisse nel suo libro, inutilmente querelato dall’Inter. Lasciamo parlare lui: “Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l’allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno ‘il caffè’ di Herrera divenne una prassi all’Inter. Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico” (Il terzo incomodo, 2004). Venne osteggiato anche dal fratello Sandro, nonostante le sue parole fossero suffragate da esempi convincenti e particolareggiati che raccontavano di morti precoci, quelle, ad esempio, di Picchi, Tagnin, Bicicli, Miniussi, cui sarebbero seguite quelle di Longoni e Masiero fino a Giacinto Facchetti nel 2006. Col passar del tempo però anche Sandro Mazzola sembra aver cambiato idea e in una recente intervista al Corriere dello Sport, ha dichiarato: “Io ad un certo punto cominciai ad avere, in campo, dei fortissimi giramenti di testa. Andai dal medico che mi fece fare tutte le analisi e mi disse che dovevo fermarmi, che avevo problemi grossi. Mi disse che dovevo stare fuori almeno sei mesi. Ma questo Herrera non lo voleva. Da dove nascevano quei valori sballati? Non lo so. Ma so che, prima della partita, ci davano sempre un caffè. Non so cosa ci fosse dentro. Ricordo che un mio compagno, Szymaniak, mi chiese se prendevo la simpamina. Io non sapevo cosa fosse ma qualcosa che non andava, qualcosa di strano, c’era”. Qualche giorno dopo in verità lo stesso Mazzola ha tentato di gettare un po’ d’acqua sul fuoco minimizzando e arrampicandosi sugli specchi con l’affermazione che comunque l’importante era saper giocare; resta però il grave problema della tutela della salute dei calciatori, in un’epoca in cui i controlli non erano quelli che ci sono ora. In casa nerazzurra, peraltro, stando a dichiarazioni di protagonisti, il problema sembra essersi perpetuato anche più avanti, se dobbiamo credere a Georgatos, che ha militò nell’Inter tra il 2000 e il 2003 e che nel 2006 dichiarò: “Ho visto giocatori prendere pillole e fare iniezioni, c’erano gruppi di persone che rifornivano i giocatori”. Problema che, bisogna dirlo, come ebbe a confermare lo stesso Ferruccio Mazzola avendolo verificato nel peregrinare della sua carriera, accadeva anche altrove, per esempio in Fiorentina (un’altra società particolarmente falcidiata da Atropo) e Lazio. E un’altra bandiera nerazzurra, Bergomi, tempo fa, si disse “preoccupato per quei farmaci che ho preso o che mi hanno dato”; precisò poi di riferirsi solo a farmaci come il Micoren, un analettico bronco dilatatorio che comunque, se preso come puro spaccafiato, può rivelarsi decisamente pericoloso. Resta il fatto che tante morti e tante tristi vicende di ex calciatori ammalatisi non solo di tumore, ma anche di Sla o di patologie cardiache, sono sempre cadute leggere come neve, al massimo con lo scoppio di qualche petardo; nella vicenda della Juve, dove non c’era comunque nessun riscontro a livello delle condizioni di salute dei giocatori, ma solo la visione zemaniana di qualche muscolo sviluppato, scoppiò la bomba. Se il valore primario è, come dovrebbe essere, la tutela della salute degli atleti, anche a prescindere da quelli che siano stati i risultati sportivi, forse il mondo del calcio non avrebbe dovuto appendersi ai vaniloqui di Zeman ma cominciare, qualche decennio prima, a ficcare il naso nelle ‘farmacie’ di tutte le società. E dove bomba c’era bomba scoppiasse. http://www.tuttojuve...-petardo-260402
  17. Farsopoli di E. LOFFREDO del 12/11/2015 13:27:15 Preventivamente Gazzoni Giuseppe Gazzoni Frascara, ex patron del Bologna calcio, in questi anni di vicende calciopolesche si è distinto per aver più volte lamentato di essere uno dei massimi danneggiati dalla farsa e imputando alla retrocessione dei rossoblu il dissesto finanziario che ha poi sofferto. All'indomani delle motivazioni della Cassazione sul rito ordinario del processo napoletano, quello riguardante Moggi, Gazzoni è partito lancia in resta riproponendo la solita doglianza e annunciando di voler chiedere più di cento milioni alla Juventus (potendo scegliere a quale dei presunti responsabili delle sue disgrazie finanziarie rivolgersi, fa bene a bussare da chi ritiene il più solvibile, ed è evidente che la Juventus FC ha possibilità maggiori di quelle di Moggi e altri). A margine dell'ultima assemblea dei soci il presidente della Juve ha reso noto che la richiesta risarcitoria in effetti è arrivata e che è di trenta milioni di euro. Vedremo come si muoverà la Juventus, che provvederà ad accantonare eventuali somme solo dal prossimo bilancio. Vedremo se ancora una volta prevarranno tentazioni "patteggiatorie" o se si deciderà di resistere in giudizio alle richieste di mister idrolitina. Non è in queste poche righe che dobbiamo ripercorrere la genesi di quanto accaduto al Bologna di Gazzoni, ma guardando gli highlights del famoso Lecce-Parma (3-3 con Zeman sulla panchina dei salentini) ci è saltato all'occhio che semmai fosse esistito il cosiddetto sistema delle ammonizioni preventive alla squalifica nel turno successivo, la squadra rossoblu ne è una delle principali beneficiarie. Ma andiamo con ordine. Il Bologna nella stagione 2004/05 si classificò al diciottesimo posto con quarantadue punti come la Fiorentina e il Parma e appena uno in meno del Chievo. I viola si salvarono grazie alla classifica avulsa. Parma e Bologna andarono allo spareggio salvezza. C'è da far notare che alla penultima giornata si giocava Chievo-Bologna, le due squadre arrivavano con rispettivamente con trentanove (39)e quarantuno (41) punti, quindi i felsinei con una vittoria (ma anche con un pareggio) avrebbero staccato il biglietto per la permanenza in A. Invece, forse per colpa di Moggi, i clivensi vinsero per 1-0. All'ultima giornata entrambe le squadre pareggiarono contro la Samp i rossoblu e contro la Roma i veronesi. Vincendo in casa con i blucerchiati i bolognesi si sarebbero comunque salvati. Ma Moggi deve entrarci qualcosa... E se le vicende delle ultime due giornate possono essere frutto della sfortuna, o dei tramestii di Big Luciano, è interessante notare come il Bologna si ritrovi a fine campionato in quella situazione di classifica. Il girone di ritorno dei rossoblu si apre con tre vittorie, ma poi in ben sedici giornate riescono a racimolare solo una vittoria, e nell'impresa di perdere in casa con l'Atalanta che alla fine si piazzerà ultima. Lo score racconta di otto pareggi e ben sette sconfitte. Delle sette sconfitte i bolognesi amano ricordare solo quella con la Juventus, rea di aver segnato su punizione da trenta metri (che per noi c'era, per loro no) nei minuti di recupero. Nonostante questo girone di ritorno, pienamente meritevole della serie B, il Bologna ha ancora a disposizione lo spareggio salvezza col Parma. E qui torniamo a Lecce-Parma. In quella partita, nella quale il prode Zeman si mise dietro alla panchina spalle al campo, il tanto chiacchierato arbitro De Santis ammonì tutti i diffidati dei ducali (Bolano, Bonera, Contini e Morfeo, gli ultimi due espulsi per doppia ammonizione), che si presentarono all'andata dello spareggio con la rosa decimata. Ma non basta, i rossoblu grazie anche alle suddette assenze, vinsero al Tardini per 1-0. A questo punto, quando ormai sembrava fatta, il solito Moggi (in missione per conto della Juve) certamente ci ha messo lo zampino e il Parma una settimana dopo riuscì a ribaltare la situazione e mandò il Bologna in serie B. Quindi caro (si fa per dire) Gazzoni, non è forse il Bologna che ha fatto di tutto per mandarsi (da solo) in serie B? Noi speriamo che la Juventus a fronte della richiesta risarcitoria non ceda e dimostri che in fondo per la retrocessione del Bologna Gazzoni deve recriminare solo con quel Bologna. http://www.giulemani...ery=/W1JZqbs5dv
  18. Farsopoli di E. LOFFREDO del 12/11/2015 13:27:15 Preventivamente Gazzoni Giuseppe Gazzoni Frascara, ex patron del Bologna calcio, in questi anni di vicende calciopolesche si è distinto per aver più volte lamentato di essere uno dei massimi danneggiati dalla farsa e imputando alla retrocessione dei rossoblu il dissesto finanziario che ha poi sofferto. All'indomani delle motivazioni della Cassazione sul rito ordinario del processo napoletano, quello riguardante Moggi, Gazzoni è partito lancia in resta riproponendo la solita doglianza e annunciando di voler chiedere più di cento milioni alla Juventus (potendo scegliere a quale dei presunti responsabili delle sue disgrazie finanziarie rivolgersi, fa bene a bussare da chi ritiene il più solvibile, ed è evidente che la Juventus FC ha possibilità maggiori di quelle di Moggi e altri). A margine dell'ultima assemblea dei soci il presidente della Juve ha reso noto che la richiesta risarcitoria in effetti è arrivata e che è di trenta milioni di euro. Vedremo come si muoverà la Juventus, che provvederà ad accantonare eventuali somme solo dal prossimo bilancio. Vedremo se ancora una volta prevarranno tentazioni "patteggiatorie" o se si deciderà di resistere in giudizio alle richieste di mister idrolitina. Non è in queste poche righe che dobbiamo ripercorrere la genesi di quanto accaduto al Bologna di Gazzoni, ma guardando gli highlights del famoso Lecce-Parma (3-3 con Zeman sulla panchina dei salentini) ci è saltato all'occhio che semmai fosse esistito il cosiddetto sistema delle ammonizioni preventive alla squalifica nel turno successivo, la squadra rossoblu ne è una delle principali beneficiarie. Ma andiamo con ordine. Il Bologna nella stagione 2004/05 si classificò al diciottesimo posto con quarantadue punti come la Fiorentina e il Parma e appena uno in meno del Chievo. I viola si salvarono grazie alla classifica avulsa. Parma e Bologna andarono allo spareggio salvezza. C'è da far notare che alla penultima giornata si giocava Chievo-Bologna, le due squadre arrivavano con rispettivamente con trentanove (39)e quarantuno (41) punti, quindi i felsinei con una vittoria (ma anche con un pareggio) avrebbero staccato il biglietto per la permanenza in A. Invece, forse per colpa di Moggi, i clivensi vinsero per 1-0. All'ultima giornata entrambe le squadre pareggiarono contro la Samp i rossoblu e contro la Roma i veronesi. Vincendo in casa con i blucerchiati i bolognesi si sarebbero comunque salvati. Ma Moggi deve entrarci qualcosa... E se le vicende delle ultime due giornate possono essere frutto della sfortuna, o dei tramestii di Big Luciano, è interessante notare come il Bologna si ritrovi a fine campionato in quella situazione di classifica. Il girone di ritorno dei rossoblu si apre con tre vittorie, ma poi in ben sedici giornate riescono a racimolare solo una vittoria, e nell'impresa di perdere in casa con l'Atalanta che alla fine si piazzerà ultima. Lo score racconta di otto pareggi e ben sette sconfitte. Delle sette sconfitte i bolognesi amano ricordare solo quella con la Juventus, rea di aver segnato su punizione da trenta metri (che per noi c'era, per loro no) nei minuti di recupero. Nonostante questo girone di ritorno, pienamente meritevole della serie B, il Bologna ha ancora a disposizione lo spareggio salvezza col Parma. E qui torniamo a Lecce-Parma. In quella partita, nella quale il prode Zeman si mise dietro alla panchina spalle al campo, il tanto chiacchierato arbitro De Santis ammonì tutti i diffidati dei ducali (Bolano, Bonera, Contini e Morfeo, gli ultimi due espulsi per doppia ammonizione), che si presentarono all'andata dello spareggio con la rosa decimata. Ma non basta, i rossoblu grazie anche alle suddette assenze, vinsero al Tardini per 1-0. A questo punto, quando ormai sembrava fatta, il solito Moggi (in missione per conto della Juve) certamente ci ha messo lo zampino e il Parma una settimana dopo riuscì a ribaltare la situazione e mandò il Bologna in serie B. Quindi caro (si fa per dire) Gazzoni, non è forse il Bologna che ha fatto di tutto per mandarsi (da solo) in serie B? Noi speriamo che la Juventus a fronte della richiesta risarcitoria non ceda e dimostri che in fondo per la retrocessione del Bologna Gazzoni deve recriminare solo con quel Bologna. http://www.giulemani...ery=/W1JZqbs5dv
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