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ClaudioGentile

Tifoso Juventus
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  1. Capirai, stanotte prima di dormire ci pensero' spesso, mannaggia... Si controlla l'email allora
  2. Congratulazioni, ti devi fare un altro po' di panchina
  3. Exor si semplifica e diventa olandese Elkann: giusto allinearsi alle società del gruppo. La holding resta quotata a Piazza Affari. Anche l’accomandita avrà sede nei Paesi Bassi teodoro chiarelli torino Exor, la holding della famiglia Agnelli, trasferisce - come Fca, Cnh e Ferrari - la sede legale e fiscale in Olanda. Il consiglio di amministrazione ha approvato oggi il progetto di fusione transfrontaliera per incorporazione di Exor in Exor Holding Nv, società olandese interamente controllata dalla stessa holding. Il titolo della società resterà quotato a Milano sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. L’operazione, recita una nota del gruppo, ha come obiettivo «una struttura societaria più semplice, che risponda meglio al crescente profilo internazionale della società e dei suoi business», ed è stata approvata dal consiglio di amministrazione riunitosi a Torino sotto la presidenza di John Elkann. L’azionista di controllo di Exor, Giovanni Agnelli & C. Sapaz, che detiene il 52,99% del capitale di Exor, ha confermato pieno sostegno all’operazione. Questi i dettagli dell’operazione. Ogni azionista di Exor riceverà un’azione ordinaria Exor Nv, che attribuirà un diritto di voto per ogni titolo Exor detenuto. Le azioni ordinarie Exor Nv saranno quotate esclusivamente sulla Borsa di Milano. Exor Nv adotterà un meccanismo di fidelizzazione che premia gli azionisti di lungo termine: per ogni azione ordinaria Exor Nv detenuta ininterrottamente per un periodo di 5 anni, gli azionisti avranno diritto, al termine di tale periodo, a 5 diritti di voto e, per ogni azione ordinaria Exor Nv posseduta senza soluzione di continuità per un periodo complessivo di 10 anni, gli azionisti avranno diritto, al termine di tale periodo, a 10 diritti di voto. L’assemblea degli azionisti di Exor per approvare il progetto di fusione si terrà il 3 settembre a Torino. È previsto che la fusione diventi efficace entro la fine del 2016. L’operazione è subordinata, tra l’altro, alla condizione che l’ammontare dell’importo da pagare da parte di Exor agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso e ai creditori di Exor che abbiano proposto opposizione, non sia superiore a 400 milioni. La Giovanni Agnelli & C. Sapaz e alcuni imprenditori e istituzioni che investono con una prospettiva di lungo termine hanno assunto impegni di acquisto delle azioni Exor che provengono dall’esercizio del diritto di recesso che non siano state collocate presso i soci e i terzi ai sensi dalla legge italiana. In particolare, la Giovanni Agnelli si è impegnata ad acquistare azioni Exor inoptate e non prelazionate fino a un controvalore massimo complessivo pari a 100 milioni di euro (calcolato sulla base del prezzo di recesso), mentre gli altri investitori si sono impegnati ad acquistare le azioni inoptate e non prelazionate eccedenti il controvalore di 100 milioni, proporzionalmente all’impegno sottoscritto, fino a un controvalore massimo complessivo di 300 milioni. Il prezzo dovuto agli azionisti che eserciteranno il diritto di recesso è pari a 31,2348 euro per ogni azione. Il prezzo di chiusura delle azioni Exor oggi è pari a 33,51 euro. Anche l’accomandita Giovanni Agnelli e C. Sapaz avrà sede in Olanda. L’operazione sarà approvata dall’assemblea straordinaria che si terrà il 3 settembre. La Sapaz, cassaforte della famiglia, conferma, in una nota, «l suo sostegno all’operazione e annuncia il suo voto favorevole nell’assemblea degli azionisti di Exor. «Negli ultimi dieci anni - è stato il commento di John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor - abbiamo continuato a semplificare la nostra organizzazione e a svilupparci seguendo l’evoluzione dei nostri business. I nostri principali investimenti hanno già riorganizzato le proprie strutture societarie per riflettere meglio la loro attività globale ed è quindi naturale che Exor si allinei a loro. La proposta che avanziamo oggi ci consente di ottenere una struttura societaria più semplice e rappresenta un ulteriore importante passo avanti nel percorso di sviluppo di una holding come Exor che opera in tutto il mondo. Inoltre il meccanismo di fidelizzazione incentiverà gli azionisti che investono sul lungo termine e sono felice che questo progetto abbia già ricevuto il sostegno di istituzioni e di imprenditori di grande successo a livello mondiale, alcuni dei quali siamo orgogliosi di avere già come attuali azionisti». http://www.lastampa.it/2016/07/25/economia/exor-si-semplifica-e-diventa-olandese-biWY5t7vzqsE13yQ31joBL/pagina.html
  4. L'amichetto di merende mi ha scritto oggi La madre non sta bene, dovra' cominciare delle terapie serie. Ma Lillo ha insistito cosi' lui ed il padre con il braccio destro tutto bendato sono andati lo stesso sul lago Michigan Sono dovuti ritornare a casa perche' la madre e' andata in ospedale con dolori forti al petto e l'hanno trattenuta la' per la notte
  5. Tutti i napolisti (tifosi e giornalai) ci hanno rotto il kazzo, loro e Maradona che non se ne sarebbe andato. Perche' non e' vero, Maradona se ne voleva andare da Napoli verso la fine degli anni 80 e Ferlaino lo blocco' Ferlaino: "Io e De La diversi. Juliano volle Maradona, quando Diego voleva andare via..." Intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione Tifosi, in onda su Canale 34, Corrado Ferlaino parla del 25° anniversario del primo scudetto del Napoli: “Avevo Allodi e Marino, costruire quella squadra vincente non fu difficile. Oltre loro due bisogna ricordare Antonio Juliano, fu lui a volere Maradona al Napoli”. L’ex presidente ricorda inoltre quando Maradona voleva lasciare Napoli: “Nel 1989 Diego voleva una nuova avventura. Marsiglia? Non mi interessa, lo trattenni a Napoli e vincemmo anche il secondo scudetto. Nove napoletani in squadra? Questo fattore fu importante, mettevano il cuore in campo. De Laurentiis? Siamo persone differenti, io inoltre sono napoletano”. m.f. FERLAINO: TRATTENERE MARADONA E' STATO DIFFICILE, MA CI SONO RIUSCITO. IL NAPOLI PUO' ANCHE VINCERE LO SCUDETTO Maradona dopo il secondo, terzo, anno voleva andare via. Tenerlo è costato un grande sforzo ma ne valeva la pena.
  6. Grande Sai se il nostro sponsor che dovrebbe arrivare a fine 2017 (quello che ci fara' aumentare considerevolmente in fatturato) sara' quello che "ti mette le ali", come ha detto Black ed ha ribadito Enapay?
  7. Pero' nel gioco di Sarri, Higuain si trovava sempre rivolto verso la porta avversaria, le nostre azioni sono/erano piu' complicate...
  8. Ci sono da tenere presente due fattori importanti pero': 1. Con la difesa a 5 metti piu' tempo a salire, quindi a passare da un'azione difensiva ad una offensiva, con il rischio che poi la squadra avversaria la trovi preparata ad attenderti, quindi fattore imprevedibilita' se ne va a farsi fregare, nonostante, come sostieni tu, attacchi con 4 uomini; 2. Devi attaccare, imbastendo azioni che partono da molto piu' dietro (Guardiola: noi attacchiamo in spazi stretti' la Juve in spazi larghi), questo significa che al 70' la tua squadra e' stanca (vedi Monaco, con le dovute proporzioni).
  9. Grazie. Infatti, il gioco di Sarri crea occasioni su occasioni nella meta' campo avversaria. Loro sono aggressivi anche sulle rimesse laterali delle squadre avversarie, nelle loro meta' campo. Infatti lo scorso anno, ho notato che il napoli recuperava almeno il 90% palla dalle rimesse laterali delle squadre avversarie.
  10. Ho una domanda a proposito di Higuain. Giocando noi con un 352/4321/4312, mentre a Napoli l'anno scorso giocavano con un 433 (Insigne e Callejon ai lati), Higuain nel nostro sistema potra' mai essere cosi' micidiale come a Napoli?
  11. Esatto, non e' questione ne' di numeri ne' di uomini (fino ad un certo punto), ma di come disponi gli uomini in mezzo al campo: un 4321/4312 li vedo molto piu' fattibili della difesa a 5 nel coprirti a centrocampo in fase difensiva, tenendo il pressing piu' alto, per poi far ripartire meglio l'azione offensiva. Se proprio deve essere difesa a 5, che sia un 343 offensivo con un 541 difensivo per coprirti meglio e far ripartire subito l'azione offensiva, come a Monaco.
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