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God Save The Premier League! - 2017/18
ClaudioGentile ha risposto al topic di Gerry Scottish in Il nostro forum
Hai visto i due rigori per il Liverpool? Mi sa che il primo era in fuorigioco ed il secondo non lo hanno proprio toccato. -
[ Serie A TIM "4° G. Rit." ] Juventus F.C. - U.S. Sassuolo Calcio 7-0
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Esatto. Nonostante la doppietta di Khedira, ho visto fare piu' cose a Marchisio, essere piu' presente nel gioco sia in fase di copertura che di suggerimento.- 242 risposte
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di Gianluca Cherubini Lorenzo Pellegrini – Scheda Scouting Si è distinto all’ultimo europeo U21 come il migliore degli azzurrini di Gigi Di Biagio, a coronamento di una stagione vissuta da protagonista nella piccola Sassuolo. Alla corte di Squinzi, Lorenzo Pellegrini milita per due annate, riuscendo nella stagione 16/17 ad affermarsi come uno dei titolari inamovibili dell’undici neroverde allenato dall’attuale mister della Roma Eusebio Di Francesco. Sono i 6 goal e i 7 assist collezionati nello scorso campionato a convincere la Roma (ex proprietaria del cartellino) a controriscattare per una cifra intorno ai 10 milioni di euro uno dei giovani dimostratosi tra i più promettenti del nostro campionato. Schierabile in un centrocampo a 2 ma molto più a suo agio come mezzala in una mediana a 3 (o addirittura anche come trequartista), in questa annata il 21enne sta lottando per scalzare il solido trio giallorosso composto da Nainggolan-De Rossi-Strootman, evidenziando una continua crescita e allineando un impiego sempre più costante nella capitale. 19 presenze, 2 reti e 2 assist in campionato (oltre a 6 presenze in Champions e 1 in Coppa Italia) sono il suo attuale bilancio stagionale. Lo Juventibus Scouting Team ha gli occhi su di lui. NOTE SUL FISICO Embed from Getty Images 1,86m per 76kg di fisico scolpito, Lorenzo Pellegrini è un centrocampista moderno che riesce ad unire una sufficiente forza di base a una discreta rapidità. Velocità di gambe che diventa devastante negli spazi, quando allunga la falcata e riesce ad accelerare e a incunearsi tra le linee avversarie. Il suo dinamismo è condito da una grande integrità fisica e costanza atletica (molto migliorata negli ultimi due anni) che gli permettono di macinare chilometri su chilometri durante la gara. Pellegrini ha dimostrato con gli anni un sensibile upgrade nella protezione del pallone spalle alla porta e nei contrasti aerei, con i quali riesce a rendersi pericoloso anche in area avversaria. PUNTI DI FORZA Caratteristiche regine sono la sua capacità di inserimento e la prolificità in zona goal. Lo testimoniano non solo i 6 goal e i 7 assist della precedente stagione ma anche le prestazioni sfoggiate durante la trafila delle nazionali minori, in cui ha espresso al meglio tutta la sua visione della porta e tempismo di finalizzazione. L’attuale media realizzativa si è abbassata a un goal ogni 549′ a causa al differente lavoro richiestogli in casacca giallorossa. Un Pellegrini che studia da interditore, dunque, ma anche più al centro dello sviluppo del gioco, nel quale dispensa giocate tecnicamente sopraffine che derivano dalla sua capacità tecniche individuali. Il fisico sufficientemente impostato lo aiuta in non-possesso, eppure non costituisce intralcio quando ha la la sfera tra i piedi: nonostante i 186 cm dimostra un’innata agilità nello stretto, che gli consente di far ripartire l’azione anche quando pressato intensamente con passaggi fluidi, rapidi e precisi (anche ad ampio raggio). La visione di gioco periferica è un aspetto pronunciato del gioco di Pellegrini, e la capacità di utilizzarla indifferentemente in ogni zona del campo lo rende un prospetto ancora più completo rispetto ai competitor coetanei nazionali. Infatti, grazie anche ad una ammirevole consapevolezza tattica, il giovane riesce sempre a liberarsi per la ricezione alle spalle dei marcatori sia quando va incontro ai difensori per aiutarli nella costruzione, che quando si sgancia in avanti per fare da collegamento tra mediana e attacco. . La visione di gioco è eccellente come la tecnica di tiro, anche da lontano: una soluzione che il 21enne cerca spesso al primo spiraglio. Questa sua versatilità in rifinitura e finalizzazione lo rende un pensiero non da poco per le difese avversarie, all’interno di un contesto offensivo organizzato può diventare un fattore importante, consentendo alla sua squadra di variare la manovra e rendendosi ugualmente utile sia quando è chiamato a contribuire al consolidamento del possesso, sia quando deve accompagnare l’azione attaccando il lato debole o lo spazio in profondità, insomma sia con la palla che senza. L’esperienza romana con Di Francesco lo ha impegnato soprattutto nelle fasi di possesso lontano dalla porta, in cui si è disimpegnato egregiamente pur essendo la sua centralità offensiva ridotta, e ne ha forgiato le capacità di intercetto e recupero tattico del pallone. DEBOLEZZE Contrasti ed interdizione corpo a corpo da affinare. Da un centrocampista con tale stazza ci si aspetterebbe un maggior quantitativo di palloni rubati, soprattutto data la sua posizione in campo: per poter diventare un box to box a 360° il ragazzo ha sicuramente necessità di accettare più spesso lo scontro fisico, aver voglia di sporcarsi i calzoncini quando serve, altrimenti potrà rimanere solamente un ottimo centrocampista offensivo. Pellegrini dimostra inoltre sporadici cali di concentrazione durante l’arco della gara, specie nei momenti più frenetici o quando è richiesta una gestione ossessiva del possesso palla. Un impulso evidente, che talvolta porta ad una serie di errori a catena nel controllo, nello smistamento, nelle scelte. Insomma, qualche segno di discontinuità mentale è forse il motivo per cui Di Francesco non lo considera tuttora un titolare fisso della sua mediana a tre. Ricordiamo, ad ogni modo, che stiamo parlando di un ragazzo che va per i ventidue anni e alla prima esperienza in un club ambizioso e non proprio esente da momenti di deconcentrazione collettiva. JUVENTUS (?) Non è un caso che Marotta abbia messo gli occhi su questo ragazzo. Probabilmente Lorenzo Pellegrini è il classe ’96 più interessante del nostro campionato, in un ruolo in cui comunque la concorrenza tra i giovani italiani è tutt’altro che serrata (degni di nota i soli Cristante (95) e Barella (97)). Il talento romano costituirebbe un investimento intelligente oltreché di spessore, un elemento che si incastrerebbe alla perfezione nel 4-3-3 di Allegri, affiancato da un regista alla Pjanic e un interditore puro alla Matuidi (o Emre Can). Sarebbe il sostituto ideale di Khedira, dal quale emulerebbe le grandi letture di movimento senza palla in fase offensiva. Sebbene ancora da limare sui dettagli, è il manifesto del centrocampista moderno, rapido dinamico e tecnico con la prospettiva di poter divenire un tuttofare. L’unico indiscutibilmente superiore nel nostro campionato, rapportato alla giovane età, sarebbe Milinkovic-Savic. Ma sappiamo anche che il prezzo del suo cartellino è attualmente fuori mercato nel preconizzante disegno marottiano. E allora perchè negarsi questa scommessa? http://www.juventibus.com/scouting-lorenzo-pellegrini/
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ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
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ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
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Il Bar Sulla Riva Del Fiume - Parte Diciannovesima
ClaudioGentile ha risposto al topic di franca1000 in Calciopoli (Farsopoli)
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K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
ClaudioGentile ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
2 febbraio 2018 di footballisthesame4any1 Penta: “La mia Calciopoli e la telefonata mai ascoltata” Nicola Penta è un personaggio che per tutti coloro che hanno seguito le vicende di Calciopoli non ha bisogno di presentazioni. Consulente tecnico della difesa di Moggi e di altri imputati, alcuni dei quali devono anche e soprattutto a lui l’assoluzione, ha ascoltato migliaia di intercettazioni, e ha collaborato con tutto il collegio difensivo verificando le incongruenze tra le telefonate e i fatti di campo. Nicola è da tempo amico del nostro blog, e ha deciso di farci un doppio regalo: una lunga conversazione in cui ripercorre numerosi dei punti caldi della vicenda di Calciopoli, e l’audio di due telefonate finora inedite che riguardano uno dei capi d’imputazione di Calciopoli, il capo g, di cui abbiamo parlato frequentemente anche su questo blog. L’intervista è stata curata da Amos Bicego, e ve ne proponiamo qui la prima parte. Buongiorno dottor Penta, partiamo dalle origini di Calciopoli: potrebbe spiegare dove nasce il collegamento tra l’indagine sulle scommesse clandestine della Procura di Napoli e la figura di Luciano Moggi? Sappiamo di una denuncia molto generica di Dal Cin dopo un Messina – Venezia, di un inizio indagine verso alcuni arbitri come Palanca e Gabriele per poi arrivare alla famosa combriccola romana, secondo l’accusa vicina alla Gea, con il presunto capo De Santis. In aula di tribunale a Napoli, lo stesso colonnello Auricchio ha smentito l’esistenza della combriccola romana e sappiamo anche che gli arbitri Palanca e Gabriele furono prosciolti a campionato in corso (2004/05) da ogni addebito. Potremmo dire, in un certo senso, che il movente di tutta l’indagine è stato smontato? Calciopoli ha inizio con Dal Cin (ex presidente del Venezia e ex a.d. Venezia squalificato per illecito sportivo per Genoa – Venezia) e da un grande accusatore di Moggi: Armando Carbone (avvicinato in passato ad Italo Allodi, pentito del calcio scommesse degli anni ’80 e faccendiere che fu decisivo per squalificare diversi giocatori). Dal Cin denunciò alla procura federale delle presunte irregolarità nella partita Messina – Venezia e si allargò sostenendo dei presunti favoritismi arbitrali verso il Messina, squadra che militava in serie B e all’epoca era considerata una squadra molto vicina ai Moggi e alla Gea per via di alcuni rapporti di mercato. Vengono espresse soprattutto delle convinzioni molto opinabili e prive di riscontri riguardo una combriccola romana di arbitri legata alla figura di Luciano Moggi, poi smentita in aula dallo stesso Auricchio (tenente colonnello e capo indagini). Se fosse stata giustizia vera, non si sarebbe neanche dovuto andare avanti. Il motivo è che questa gente ha cercato di accusare gli arbitri in perfetto stile italiano. Gli inquirenti avrebbero dovuto fermarsi subito ma purtroppo non è andata così. Veniamo un attimo al caso Gea. Le risultanze definitive dei processi hanno stabilito l’assoluzione per associazione a delinquere e annullamento senza rinvio per prescrizione dalla Cassazione per le presunte violenze private dei Moggi. Praticamente un caso smontato. Eppure c’entra molto con Calciopoli, su cui si è concentrata la Procura di Napoli. Non è così? Intanto iniziamo dicendo che la Gea all’epoca era una novità. La Gea era un’agenzia di procuratori con tutti i figli di grandi personaggi del calcio e dava molto fastidio ad alcuni altri addetti ai lavori. Baldini (ex dirigente sportivo della Roma) e Antonelli (un procuratore di mercato) furono i principali accusatori della Gea. Loro sostenevano che venivano usati metodi violenti e pressanti verso dei giocatori o verso gli stessi agenti di calciatori. Ti ricordo due vicende che vennero alle cronache, a causa degli stessi calciatori: una riguarda Fabrizio Miccoli (ex calciatore di Juve, Fiorentina e Perugia) e una riguarda Nicola Amoruso (ex calciatore tra le altre di Juve, Perugia e Reggina). Innanzitutto Miccoli ce l’aveva con Moggi poiché non era stato invitato alla festa dello scudetto ma lui di quella squadra non faceva parte e la decisione era giusta. Miccoli disse di essere stato cacciato ma venne venduto al Benfica perché davanti a lui alla Juve aveva dei grandi giocatori. In attacco la Juve disponeva di giocatori del calibro di Del Piero, Trezeguet e Ibrahimovic. Non c’era da meravigliarsi di questa decisione che fu presa da Moggi. Amoruso fu un altro di quelli che si lamentarono della Gea poiché disse che fu costretto ad andare al Perugia, altrimenti sarebbe andato in tribuna, ma lui dimentica che ci fu il parere di Ancelotti decisivo per cederlo e che la prospettiva tribuna è assolutamente normale se non accetti le condizioni della tua società di appartenenza. Moggi si è comportato in linea con quello che avrebbe fatto chiunque. La Gea non era niente di diverso da quello che c’è oggi. Il calcio è sempre andato così. I procuratori più influenti comandano schiere di giocatori e li smistano nelle squadre più importanti. Ad esempio, Bonaventura ha dichiarato che col vecchio procuratore non era riuscito ad avere il rinnovo del contratto al Milan mentre appena ha cambiato procura con Mino Raiola, Galliani ha accordato subito il rinnovo. Tornando a noi, Calciopoli c’entra moltissimo perché la Gea è l’apice di tutta l’inchiesta su Moggi. Successivamente l’indagine si divide in due tronconi: uno alla Procura di Roma e uno alla Procura di Napoli. A Roma continuano l’inchiesta sulla Gea per le questioni sul mercato dei procuratori e giocatori mentre a Napoli continua l’inchiesta sulle intercettazioni telefoniche guidata dai pm di Napoli con gli stessi carabinieri di Roma. E anche quest’ultima cosa è un’anomalia… Lei è stato investito di un ruolo molto importante in questo processo: ascoltare le numerosissime intercettazioni telefoniche che fanno parte del procedimento. Alla luce di questo, come spiega che l’accusa abbia tralasciato molte telefonate? Può spiegare come può essere avvenuta la selezione? Lei in passato ha detto che dai carabinieri durante l’ascolto venivano usati dei baffetti per valutare la gravità. Per quanto riguarda le telefonate tralasciate, io scoprii i baffi. Quando venni in possesso del cd delle intercettazioni telefoniche, c’era un numero progressivo che indicava la telefonata specifica e a questo numero corrispondeva un baffo che poteva essere di colore verde, giallo e rosso. Il verde significava che poteva avere rilevanza in ambito investigativo, giallo voleva dire che la telefonata era rilevante per uno dei due interlocutori e rosso era per quelle rilevanti o molto rilevanti (vedi immagine sotto a titolo di esempio). I baffi rossi erano da uno, due o tre. I tre baffi rossi erano quelle rilevantissime ed erano le telefonate come la grigliata tra Moggi e il designatore Bergamo o alcune telefonate di Galliani e Meani e quelle dell’ex presidente dell’Inter con lo stesso Bergamo. Tutte le telefonate erano state evidenziate e prese in considerazione da chi era all’ascolto ma nella fase di selezione ne sono state valutate solo alcune. Come mai l’accusa ha tralasciato le numerosissime telefonate pre e post gara tra arbitri e designatori o tra arbitri stessi? Anche i referti arbitrali e i rapporti degli osservatori arbitrali non sono stati minimanente considerati. È emblematico il caso dell’arbitro Tiziano Pieri. Alla fine della partita (Bologna – Juventus) c’è una telefonata, non presa in considerazione dall’accusa, dove Bergamo, molto arrabbiato per la punizione fischiata alla Juve, chiede conto a Pieri. Quest’ultimo risponde di aver fischiato ciò che aveva visto (audio). Fatto sta che oltre alla telefonata, durante l’ascolto in aula, noi abbiamo proiettato un fermo immagine di Sky con la visuale dell’arbitro, dove si vede che un giocatore del Bologna (Capuano) tira la maglia ad Ibrahimovic. Il fallo era netto. Dopo quella partita Pieri non verrà più inserito in fascia A e di conseguenza punito per il suo presunto errore a favore della Juventus. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda dico che nel momento in cui Dattilo, su segnalazione del guardalinee Camerota, espelle un giocatore già ammonito, anche in quel caso su segnalazione, va a scriverlo nel referto. I referti arbitrali erano le prime cose da guardare e gli stessi rapporti degli osservatori arbitrali per capire e contestualizzare le condotte dei giocatori e dare un senso ai provvedimenti degli stessi arbitri… A proposito di arbitri, arriviamo al caso De Santis, ex arbitro condannato in via definitiva per le accuse riguardanti le partite Lecce – Parma e Fiorentina – Bologna. L’osservatore arbitrale definì Lecce – Parma un capolavoro tecnico con De Santis che ammonì sette o otto giocatori. Per quel che riguarda Fiorentina – Bologna, noi in appello abbiamo portato una intercettazione tra De Santis e Bergamo che avrebbe scagionato De Santis, ma non è stata accolta la prova e nemmeno ascoltata l’intercettazione. Possiamo rimediare, parzialmente, adesso, ascoltando l’audio della telefonata, rimasto finora inedito. Ma torniamo alle parole di Penta, e a Fiorentina – Bologna. Comunque le ammonizioni erano corrette ed erano una per proteste e una per gioco scorretto e fu ammonito anche Gamberini con Meghni. Nella Fiorentina furono ammoniti Dainelli e Miccoli. Di sicuro Petruzzi e Nastase non erano gli unici diffidati che potevano saltare la partita successiva. Ce n’erano altri: Giunti, Torrisi, Juarez, Colucci, Loviso… Comunque parliamo di due giocatori, Nastase (7 presenze in 38 gare) e Petruzzi (17 presenze in 38 gare), che non erano assolutamente titolari. La coppia titolare era Legrottaglie e Gamberini. Il voto della giornalaccio rosa all’arbitro De Santis fu 6,5. Nella partita successiva a quella di Bologna – Juve non giocarono entrambi. Una delle mie considerazioni in quella partita fu che l’unica svista fu a danno della Fiorentina con un giocatore fermato che poteva andare in porta a far gol. Col metodo Stanziola De Santis veniva assolutamente assolto, così come accadde all’ex arbitro Pieri. Ricollegandoci anche alla posizione di De Santis, sarebbe interessante se lei spiegasse comunque questa idea che l’accusa ha sostenuto: non tutti i comportamenti degli imputati vanno presi per quelli che sono poiché tutti sapevano di essere intercettati. Cosa può dirci a riguardo? Notifica di proroga del termine delle indagini preliminari Al controesame di Auricchio, l’avvocato Prioreschi fece una domanda molto precisa. Chiese come mai non avevano valutato nell’indagine la partita decisiva per le sorti del campionato: Milan – Juventus. Il tenente colonnello disse che non era stata presa in considerazione in quanto gli indagati erano informati delle indagini. Questo è falso. Ho fatto delle verifiche e mi risulta che il documento ufficiale dell’avviso di proroga delle indagini, che per legge è dopo i sei mesi dall’inizio indagine, era datato 9 maggio 2005 (il giorno dopo la partita in questione). Considerando che gli avvisi di garanzia vennero notificati circa in 15 giorni, sicuramente dopo, è impossibile che gli indagati fossero a conoscenza. Lo stesso ragionamento vale per De Santis, in Juventus – Inter datata aprile 2005, in cui si spiegava il suo atteggiamento trasparente legato alla prova tv a danno di Ibrahimovic, quando disse di non aver visto l’attaccante svedese compiere nessun comportamento scorretto o violento. Questo fattore fu decisivo per squalificare Ibrahimovic per tre giornate, compresa Milan – Juventus, decisiva per lo scudetto, ma nessuno ne tenne conto. Auricchio disse che De Santis era a conoscenza dell’indagine. Questo è impossibile per il discorso che ho fatto prima. Ma si disse che De Santis aveva avuto, tramite alcune telefonate, delle informazioni? Non risulta e francamente allora dovremmo spiegare perché questo De Santis a conoscenza delle indagini rientra nell’associazione per Lecce – Parma e vorrebbe salvare la Fiorentina. Ad ogni contestazione che noi smontiamo ce n’è un’altra. Allora però così non se ne esce più. Che motivo avrebbe avuto costui di rientrare nell’associazione se sa che lo stanno indagando? Entriamo nel merito delle accuse. Discutiamo un attimo di queste famose griglie arbitrali. Per l’accusa sono state considerate in maniera rilevante e le stesse sentenze, in definitiva, riconoscono questa condotta come un atto preparatorio e propedeutico all’inquinamento della gara stessa. Vuole spiegare agli amici lettori quale era il meccanismo di formazione delle griglie e perché secondo la tesi della difesa non è frode? Le griglie erano divise in varie fasce. In prima fascia ci andavano sempre il Milan, l’Inter e la Juventus e in più tutte le partite a rischio, tipo i derby o partite molto sentite. Il regolamento diceva che in prima fascia ci stavano i dieci internazionali più i due con più di 100 partite in serie A. Nella composizione di griglie si doveva tener conto di tutte le varie preclusioni previste. Le preclusioni erano le seguenti: residenza territoriale dell’arbitro e non si poteva arbitrare più di sei volte la stessa squadra. Quindi serviva nell’arco di un campionato una gestione da parte dei designatori di questo aspetto. Inoltre se l’arbitro internazionale andava al mercoledì in Champions non faceva la partita del sabato sera o anche non poteva arbitrare la domenica sera, se andava ad arbitrare il martedì. Ad esempio Collina non potè arbitrare un Roma – Juve la domenica perché il martedì doveva arbitrare il Real Madrid. Siccome ci fu una contestazione dell’accusa anche su questo aspetto, noi lo spiegammo, ma era molto chiaro. Le griglie erano di composizione molto trasparente e molto facile. Gli arbitri principali andavano anche ad arbitrare Lecce – Parma e Fiorentina – Brescia, se le sorti del campionato erano importanti. Alla fine le griglie erano sempre decise dalle valutazioni dei designatori arbitrali. L’arbitro doveva essere colluso con l’associazione ed essere inserito fraudolentemente nell’alterazione della griglia per dare senso, ma questa è tutta la genesi dell’accusa che abbiamo smontato in dibattimento. In verità, per tutte le contestazioni, noi abbiamo smontato con elementi oggettivi le varie ipotesi. L’appiglio da parte dell’accusa veniva sempre comunque cercato per mettere in cattiva luce. Alterare le griglie è impossibile e discuterne non era vietato. Se c’è qualcuno che riuscirà a dimostrare il contrario, che lo dimostri. Era sicuramente una condotta da art. 1 di slealtà sportiva che doveva essere punita con una squalifica. Ma era una condotta molto diffusa e chiamavano tutti. Col nuovo regolamento e l’avvento di Pancalli, fu vietato intrattenere qualunque tipo di rapporto con i designatori. Vorrei che lei spiegasse anche la natura di certi incontri tra designatori, esponenti A.I.A e dirigenti sportivi. Secondo lei di cosa si parlava in questi incontri? Contestualizzando, in quel periodo storico c’erano molte lotte politiche dell’Associazione Arbitri per un riconoscimento politico e i massimi esponenti arbitrali parlavano con diversi consiglieri federali per trattare e far conoscere il programma. Lei che idea si è fatto a riguardo? Lanese incontrava i designatori e le società perché alle elezioni politiche l’Aia in Figc voleva sette voti, invece che sei. Quindi questi incontri venivano fatti per sentire i pareri delle varie società. La Juventus non era assolutamente l’unica ad incontrare esponenti dell’AIA ma non c’era comunque niente di illecito e vietato. Tutte le società tipo il Livorno, il Vicenza, il Torino, la Salernitana e anche società di primo livello come Milan e Inter lo facevano, come dimostrano le intercettazioni telefoniche. Questa non è una giustificazione per alleviare le proprie colpe e nemmeno un’accusa a quelli che non sono stati coinvolti, perché non c’era proprio nessuna responsabilità da imputare. Il problema è che si è voluto indicare quasi solo i comportamenti dei dirigenti della Juventus. L’accusa voleva sempre vederci del sospetto quando le cose venivano fatte davanti a tutti. Pensiamo all’incontro tra Della Valle, Bergamo e Mazzini che fu alla luce del sole. Lo hanno definito un incontro segreto quando venne fatto in uno dei posti più famosi di Firenze. 1. (continua) https://ilcalcioeugualepertutti.wordpress.com/2018/02/02/penta-la-mia-calciopoli-e-la-telefonata-mai-ascoltata/ -
[ Serie A TIM "4° G. Rit." ] Juventus F.C. - U.S. Sassuolo Calcio 7-0
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Con Asamoah e Mandzukic a sinistra non saliremo mai.- 263 risposte
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[ Serie A TIM "4° G. Rit." ] Juventus F.C. - U.S. Sassuolo Calcio 7-0
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
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[ TIM Cup "Semifinali And." ] Atalanta Bergamasca Calcio - Juventus F.C. 0-1
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
I problemi sono due: il fatto di giocare i secondi tempi, come hai scritto tu, rinchiusi nella nostra meta' campo e Khedira che e' lento. Pjanic invece e' forte, anzi spesso viene lasciato solo da Khedira che scappa in avanti, percio' va in sofferenza. -
Ma come mai due anni e mezzo fa in una squadretta come l'Empoli, che giocava contro un sacco di squadre piu' forti, Rugani risultava uno dei migliori centrali d'Italia, mentre due anni e mezzo piu' tardi, dopo la cura Allegri, e' diventato un brocco? Ma fa che il tipo di difesa posizionale anni '80 che facciamo noi, e' deleteria? Forse lui era abituato ad accorciare con la difesa durante la transizione negativa con tanto di movimenti. La stessa cosa sta succedendo a Bentancur. Per non parlare di Douglas Costa, che se non ci fossero stati gli infortuni, forse nemmeno lui avrebbe visto il campo cosi' spesso come sta accadendo ultimamente.
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[ TIM Cup "Semifinali And." ] Atalanta Bergamasca Calcio - Juventus F.C. 0-1
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Anche perche' non e' stato sostituito. -
Come si dice oggi giorno, sul web ho letto di un interessamento circa Wendell Nascimento Borges come terzino sinistro. Sai come e' e se secondo te, risulterebbe vero questo nostro interessamento?
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[ Serie A TIM "4° G. Rit." ] Juventus F.C. - U.S. Sassuolo Calcio 7-0
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Esatto. Sarebbe la cosa migliore ed anche la piu' semplice da fare.- 263 risposte
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[ TIM Cup "Semifinali And." ] Atalanta Bergamasca Calcio - Juventus F.C. 0-1
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Ma pure se si chiudono prima, non si possono ugualmente giocare, anzi non giocare, i secondi tempi come li giochiamo noi. Non sappiamo palleggiare, il giocare bene tecnicamente, come viene chiesto piu' volte, forse perche' evidentemente non ci alleniamo bene o non ci alleniamo proprio su quei fondamentali. E poi quei finali da anni '80 nelle coppe europee, tutti chiusi nella nostra area. Ieri sera ci e' andata pure bene che Allegri ha dovuto sostituire Benatia, altrimenti avremmo messo la difesa a 5 con Barzagli al posto di De Sciglio, e ci saremmo portati l'Atalanta nell'area piccola di Buffon. Come fece la Roma un paio di domeniche fa con l'inter. -
[ TIM Cup "Semifinali And." ] Atalanta Bergamasca Calcio - Juventus F.C. 0-1
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Non si puo' archiviare la partita di ieri facendo finta di non pensare che al 90', come al solito, grazie al nostro modo di difendere, tutti nella nostra area, immobili come delle belle statuine, l'Atalanta aveva quasi pareggiato. Solo grazie a Buffon non lo ha fatto. Sarebbe stata l'ennesima beffa a Bergamo. Stiamo quasi per giocare in Champions League, e sinceramente questo modo di affrontare le partite sta cominciando a diventare ridicolo, si gioca solo per i primi 30' poi gli altri 60' minuti vediamo il non gioco, Mandzukic che fa il terzino aggiunto, Higuain lasciato solo, milioni di euro di potenziale offensivo inutilizzati. PS Contro il Chievo, si il Chievo, abbiamo dovuto aspettare di essere in 11 contro 9 per riuscire a fare qualcosa. Ma continuiamo a fare finta che tutto vada bene ed a giustificare Allegri e la squadra. -
Il Bar Sulla Riva Del Fiume - Parte Diciannovesima
ClaudioGentile ha risposto al topic di franca1000 in Calciopoli (Farsopoli)
Buon compleanno! PS A me e' piaciuta solo per i primi 30' poi la solita solfa tutti in difesa a soffrire, Mandzukic lasciato in campo e Douglas Costa fuori in modo da non far salire piu' la squadra. E come volevasi dimostrare al 90' l'Atalanta l'aveva quasi pareggiata, solo grazie a Buffon non e' avvenuto cio'. -
Sergej Milinkovic-Savic: il talento della Lazio
ClaudioGentile ha risposto al topic di JOHN CENA PREPARA LA CENA in Cestino
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E' la' che ti sbagli Marione "nostro" ha buoni agganci
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[ TIM Cup "Semifinali And." ] Atalanta Bergamasca Calcio - Juventus F.C. 0-1
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Marietto Marione sembra una macchietta ma ha buone fonti. Fu tra i primi a dire che Higuain veniva alla Juve tra parentesi. Non ho ricevuto mp -
[ TIM Cup "Semifinali And." ] Atalanta Bergamasca Calcio - Juventus F.C. 0-1
ClaudioGentile ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2017/2018
Mario Coppola @CoppolaMercato Drin Drin Juve Pellegrini ed Emre Can già presi Barella e Han quasi girati poi a Bergamo -
Mario Coppola @CoppolaMercato Drin Drin Juve Pellegrini ed Emre Can già presi Barella e Han quasi girati poi a Bergamo
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