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shus

Tifoso Juventus
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  1. Marquez qua fa quello che vuole quando vuole. In un circuito tra l'altro dove fare selezione è molto difficile. Pedrosa, Lorenzo e Rossi si giocano i due posti rimanenti sul podio. In qualifica Rossi salva il salvabile, sarà fondamentale azzeccare la partenza per non perdere il treno dei primi.
  2. Valentino Rossi non è preoccupato per la posizione, la settima, quanto per un passo non ancora al livello di quello di Marquez. "Sono un po' indietro perché qualcuno ha usato le gomme morbide, ma è andata abbastanza bene anche se dobbiamo fare meglio e arrivare al ritmo di 1'21" alto che qualcuno riesce a tenere. Comunque nell'ultimo run con gomme usate sono stato più veloce", ha spiegato il pilota della Yamaha dopo le libere. "Abbiamo delle cose da modificare per far curvare meglio la moto e togliere il sottosterzo. Siamo partita da una buona base, adesso ci sono tante modifiche da fare. Qui di solito è più facile guidare la moto al mattino, poi quando si alza la temperatura e si devono usare le gomme dure diventa più difficile. Il passo non è malissimo, riesco a girare sull'1'22" basso", ha aggiunto. Nell'altra metà del box Yamaha, Jorge Lorenzo vede il bicchiere mezzo piano anche se è preoccupato da Marquez. "Al mattino è stato difficile andare forte, perdevo molto nella curva 1. Poi abbiamo modificato l'elettronica e la staccato e sono andato più forte. Siamo più vicini al pilota che ha il ritmo migliore, che è Marquez. Sono soddisfatto, ma abbiamo del margine di miglioramento. La gomma asimmetrica? Non c'è molto differenza con la anteriore, ma mi sto trovando un po' meglio", ha detto il maiorchino, quarto in classifica. Certo, sia Rossi sia Lorenzo sono costretti a inseguire un Marc Marquez apparso davvero in gran forma. "Già in Olanda sono migliorato, qua mi sono sentito bene fin dall'inizio. C'è ancora qualcosa da migliorare, ma in qualifica andranno tutti più forte. Comunque, la Honda va bene su questa pista. Adesso dobbiamo provare a tenere questo livello per tutto il weekend. Il setup è lo stesso dello scorso anno, quasi tutta la moto è uguale e abbiamo lavorato bene dall'inizio", le parole dello spagnolo. Se Mrquez va così forte con la moto dell'anno scorso le cose sono due. O la moto dell'anno scorso era complessivamente una bestia di moto, oppure la Honda durante l'inverno ha dormito.
  3. Nel senso che siamo al primo turno di libere e già leggo che Lorenzo è in crisi o che Rossi è diventato il drago del venerdi...Vediamo come si evolve la situazione
  4. Beh io un campione di imbecillità vincere 9 mondiali non l'ho mai visto.Comunque questa è l'intervista completa, per quanto mi riguarda sono dichiarazioni che sposo al 100%. La differenza sta nel "non-detto". Si vede lontano un miglio che Suppo vorrebbe dire che Rossi è scorretto, ma non lo può dire per ovvie ragioni. La scottatura all’ultima curva del GP di Assen pesa come un macigno silente anche sul Gran Premio di Germania,dopo che Valentino Rossi ha portato a casa una vittoria sudata e quasi strappata dalle mani del campione in carica. Una manovra che non è costato nessun richiamo da parte della Direzione Gara che ha stabilito che fosse il pesarese ad essere stato tamponato dallo spagnolo della Honda. Il team principal HRC Livio Suppo, dopo aver visionato le immagini di Assen con calma, ha dato ragione al rider della Yamaha, ma non per questo l’episodio è stato dimenticato per accontentarsi del secondo gradino del podio e di un ritorno al vertice del campione di Cervera: “Faccio fatica a pensare che Valentino non fosse preparato a questo. Diciamo solo che aveva attentamente considerato questa possibilità. Il modo in cui ha raddrizzato la moto e ha aperto il gas allo stesso tempo è indicativo”, ha detto Suppo in un’intervista riportata da Autosport. “Ha fatto tutto troppo in fretta per pensare che non fosse preparato. E’ stato molto furbo – ha aggiunto il team principal della Honda -. Valentino è furbo, ha spesso fatto cose che altri non avrebbero nemmeno pensato… Valentino è stato un campione di malizia raddrizzando la moto, non appena ha visto Marc avvicinarsi… Lui non è stato colpito con forza, c’è stato solo un contatto e Valentino non ha ottenuto il tipo di colpo che ti spinge fuori pista. È andato lui fuori pista”. D’altronde per vincere un Gran Premio serve anche molta esperienza e su questo il Dottore sembra impareggiabile: “Valentino è sempre stato bravo a fare andare le cose come vuole lui”, ha proseguito Suppo. “A Laguna Seca nel 2008 Casey Stoner è stato un secondo al giro più veloce, ma invece [Rossi] ha vinto la gara. Diciamo che lui è bravo a tirare fuori un coniglio da un cappello”. Infine il boss della Honda invita a non alimentare polemiche contro Marc Marquez, da più parti additato come troppo aggressivo: “Lui è molto aggressivo, cerca sempre di vincere, e averlo intorno all’ultimo giro è sempre un problema… ma non è pericoloso”, ha detto Suppo. “La gente deve riflettere prima di dire certe cose, perché l’abbiamo già vissuto con Simoncelli… A Barcellona Marc avuto quell’incidente con Lorenzo in frenata, ma dopo essere andato largo ha scelto di uscire di pista, per non sbattere contro Jorge. Ciò significa che riflette e non è un pazzo pericoloso”.
  5. Sachsenring... E io comincio a pregare e bestemmiare allo stesso tempo
  6. Dal pit-stop fallimentare di Montecarlo, quando dai box lo chiamarono per un inutile e inspiegabile cambio gomme che lo fece retrocedere al terzo posto, al pit-stop vincente di Silverstone, quando Lewis Hamilton decide di anticipare gli ordini di scuderia della Mercedes e ordina un cambio gomme improvviso che lo fa volare verso la vittoria. Ma nel GP d’Inghilterra c’è stato un altro pit-stop – fasullo – destinato a fare discutere e, forse, a portare punti di penalizzazione alla scuderia. O almeno così dovrebbe essere, stando al regolamento. Il fatto succede a inizio gara, precisamente al quattordicesimo giro, dopo che la partenza bruciante di Massa e il successivo sorpasso di Bottas su Hamilton dopo l’uscita della safety car portano a una situazione inimmaginabile in pista: Williams davanti e Mercedes che deve inseguire. E’ qui che i meccanici della Mercedes inscenano il loro teatrino, escono sulla pit lane per fingere un cambio gomme e convincere le Williams a fare altrettanto. Ma la scuderia britannica non abbocca all’amo, e le tute verdi della Mercedes rientrano come se nulla fosse. Poi la gara ha comunque sorriso alla scuderia tedesca con l’ennesima doppietta Hamilton-Rosberg. E le Williams, complici anche i ritardi ai box e la decisione di non permettere all’inizio il sorpasso di Bottas su Massa, sono rimaste fuori dal podio, con l’ex ferrarista quarto dietro Vettel e il compagno di squadra mestamente quinto. A fine gara il direttore corse della Mercedes ci ha scherzato su. “Ci abbiamo provato – ha detto Toto Wolff -, sapevamo che le Williams hanno difficoltà nell’usura delle gomme e che portarli a fare una sosta anticipata avrebbe complicato i loro piani di gara. Alla fine è stato divertente e abbiamo fatto anche noi un po’ di spettacolo”. Nel paddock poi è nata la leggenda anche di un sms inviato da Susie Wolff, test driver delle Williams e moglie del boss Mercedes, al marito dal tono: “Avete provato a fregarci ma ve l’abbiamo fatta”. Tutto bene e tante risate in famiglia, quindi. Ma è stato regolare il finto pit-stop messo in scena dalla Mercedes? Probabilmente no. Il regolamento della Formula Uno non è mai chiarissimo, la sua caratteristica principale è quella di essere interpretato in maniera elastica e ogni volta diversa, a seconda delle convenienze. Eppure l’articolo 23.11 dice: “Al personale di squadra è permesso essere nella pit lane solo nell’immediatezza di un intervento sulla macchina, e deve abbandonare la posizione non appena il lavoro è terminato”. In buona sostanza sembrerebbe dire che no, anche solo per una questione di sicurezza, il balletto delle tute nere della Mercedes non è stato regolare per nulla. Abbastanza per una penalizzazione? Probabilmente sì. Soprattutto alla luce delle ammissioni nel dopogara di Toto Wolff che ha detto chiaro e tondo che non sono usciti e rientrati dopo aver cambiato idea, ma che hanno voluto trarre in inganno i rivali. E’ però molto difficile che si intervenga adesso, dopo che i commissari di gara hanno convalidato l’ordine di arrivo senza nemmeno investigare l’incidente. E Hamilton e la Mercedes possono continuare a macinare record. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/06/formula-1-news-il-falso-pit-stop-delle-mercedes-e-la-mancata-penalizzazione/1848936/
  7. 'mazza che fulmini le Williams in partenza Lotus e McLaren giocano all'autoscontro
  8. Ma si sapeva già comunque vista la pista e il clima ci proporranno indicatori della salinità del sudore di Max
  9. Nel sito del New York City FC non c'è alcun annuncio ufficiale Qual è il link di quelle pagine ? Anche se vabbeh, ormai la sostanza è ufficiale da tempo.
  10. Penalizzare entrambi e dare la vittoria al terzo (naturalmente solo un caso che il terzo sia il suo pupillo) è fantastico. Non fosse arrivato a una vita dai primi due, credo che Agostini avrebbe sposato la causa al 100%.
  11. Ci era già stato e sapeva che cosa aspettarsi. Ma era curioso di vedere come Valentino Rossi avrebbe vissuto la sua prima volta al Goodwood Festival of Speed. "E secondo me si è divertito parecchio", racconta Giacomo Agostini, un veterano della celebrazione che dal 1993 si tiene ogni fine giugno nella spettacolare tenuta del conte Charles March. "L'ho portato un paio di volte sulla collina, abbiamo incontrato tantissima gente. Alla fine erano tutti lì, Jackie Stewart, Stirling Moss, John Surtees, Phil Read e tanti altri, è stato bello incontrarsi. E poi la scenografia è spettacolare, solo domenica ci saranno state centomila persone. Una cosa che, se la provi a fare da noi, non ci riesci. Spendono per farla, sia chiaro. Ma incassano anche. Alla cena di gala del sabato c'erano oltre mille persone. Eppoi il concerto, i fuochi d'artificio. Goodwood è qualcosa di unico". Parla e racconta, Ago, ma sa già dove il discorso andrà a parare. Basta chiedergli un generico "ma l'ha vista sabato la gara?", che il 15 volte campione del mondo è già partito. "Certo, Valentino è stato bravissimo. E so già qual è la domanda che vuol farmi". Ok allora come giudica quel duello all'ultima curva? "Che tu, Valentino, non puoi tagliare la chicane. Ma, al tempo stesso, tu Marc non mi puoi venire addosso". Quindi chi ha ragione? "Io che sono la Direzione gara in una situazione del genere do l'arrivo prima dell'ultima curva. Perché se guardiamo a quello che è successo hanno sbagliato tutti e due e allora in quel modo io decido che chi era davanti in quel momento ha vinto. E quindi in questo caso Valentino". Per la Direzione gara, Valentino non poteva fare altro. "Sia chiaro, Rossi non ha rubato. Però dovevano dire che una manovra così non poteva farla. Ma siccome è stato buttato fuori da Marquez, o penalizzi tutti e due per la... "cazzata" che hanno fatto, e quindi dai la vittoria al terzo al traguardo (Lorenzo; n.d.r. ), che però non ha fatto niente per meritarsela, oppure decidi l'arrivo in base alla posizione all'ultima curva. E rivince Valentino". Marquez adesso ha scoperto cosa significa prendersela con Rossi. "Marc a me ha sempre detto che Valentino è Valentino. Che per inciso sabato ha guidato al 110 per cento, avesse mollato appena, sapeva che alle sue spalle c'era quell'osso duro...". Il rapporto tra i due è destinato a peggiorare? "Amicizia tra piloti non ce ne può essere, perché tutti vogliono quella torta, e se la vinco io, la perdi tu. Non c'è mai stata amicizia in questo sport. Il rispetto sì, quello è importante, ma finisce lì. Ha mai visto i piloti uscire a cena assieme, andare a divertirsi? Valentino e Lorenzo li vedi assieme se devono fare qualcosa di ufficiale, altrimenti ognuno per la sua strada. Anche ai miei tempi era così, non è che Agostini andasse a cena con Hailwood. Anzi sì, ogni tanto ci andavamo". Senta, ma a questo punto Rossi il Mondiale lo può conquistare? "Vincendo ad Assen, Valentino è tornato ad allungare su Lorenzo. E 10 punti di distacco da un Vale così hanno un grande peso. Non trascuro che questa gara possa aver dato un indirizzo al campionato e che lui in questo momento sia in una posizione di vantaggio rispetto agli altri. Però il campionato è lungo e Valentino per primo sa che non sarà facile. Certo, però, che se continua a guidare così...".
  12. Il buon Casey la tocca piano A Casey Stoner, due Mondiali in bacheca con Ducati e Honda, la nuova MotoGP non piace e non perde occasione per ribadirlo. Alla rivista francese Moto Revue i toni sono però davvero duri: "Se tornassi alle corse, mi piacerebbe farlo nell'epoca dorata delle 500, con gare reali e gente come Doohan, Rainey, Schwantz, Gardner e Lawson - ha attaccato l'australiano -. A quel tempo era uno sport, oggi è una m***a". A margine del Festival di Goodwood, Stoner aveva difeso Valentino Rossi nel contatto all'ultima curva con Marc Marquez ad Assen: "Marquez ha provato a passare all'interno, ma Valentino si è difeso ed è stato costretto a lasciare la pista e attraversare la via di fuga - ha raccontato il due volte campione del mondo -. Onestamente, le gare sono così. Valentino ha dimostrato di essere l'uomo da battere ad Assen. E' stato davanti per tutto il weekend ed è davvero forte quest'anno. E' fantastico".
  13. Beh anche Iannone di carenate mi sà che se ne intende
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