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Coman dal primo minuto ? Idea perversa, mi piace.

Per Rossi in questo GP sono uccelli per diabetici.

Indianapolis - Fantastica prima posizione per Jorge Lorenzo, in versione “martello”, con Marc Marquez secondo a soli tre millesimi, con Andrea Dovizioso a completare l’ipotetica prima fila. Quarto Andrea Iannone, solo decimo Valentino Rossi, davanti a Danilo Petrucci. Si inizia con il sole e la pista sporchissima, si finisce con una temperatura piuttosto elevata e un asfalto in miglioramento continuo con i tempi che si abbassano drasticamente. Quello che non cambia è il nome del pilota più veloce: sia nelle fP1 sia nelle FP2 è Lorenzo il punto di riferimento. Non tanto nel giro singolo – la differenza con Marquez è stata rispettivamente di 0”093 al mattino e di soli 0”003 al pomeriggio – quanto sul passo, con Lorenzo che ha martellato tempi da primato giro dopo giro. Come dire: in questo momento Jorge è a posto, può concentrarsi sui dettagli, lavorare come più gli piace, consapevole di avere una moto competitiva e in grado di giocarsela anche su questo circuito. Sfida a due La prima giornata di prove ha detto questo: la sfida è tra Lorenzo e Marquez, con i due che a pochi secondi dalla fine avevano addirittura lo stesso tempo al millesimo, poi migliorato per un niente nell’ultimo tentativo da Jorge. Sia il campione della Yamaha sia quello della Honda nella sessione pomeridiana hanno girato per tutto il turno con la dura anteriore e la dura posteriore, quindi in quella che, presumibilmente, sarà la configurazione gara, dimostrando di avere un passo nettamente più veloce di quello dei rivali. Con una differenza: mentre Jorge non ha fatto nessun errore, Marc ha fatto un dritto alla prima curva, per evitare il tamponamento di Hernandez infinitamente più lento davanti a lui, e un altro paio di sbavature. Piccolissime cose: come al Sachsenring è il Marquez (e la Honda) della passata stagione. Non sarà facile batterli. Curiosità tecnica in Casa Honda: Marquez ha utilizzato i dischi anteriore da 340 mm, Pedrosa, ottavo, quelli da 320 mm. Ducati in crescita Anche se la Ducati, per la verità, non è lontana: Andrea Dovizioso è terzo a 0”295, Andrea Iannone quarto a 0”306, anche grazie alla gomma più morbida. Ma nel complesso, è una GP15 in crescita, nettamente più competitiva rispetto alle ultime, difficile gare prima della pausa estiva. «Qui si sta poco piegati e la moto accelera forte e frena bene» è la sintesi di Iannone, alla quale si aggiunge l’analisi del responsabile della logistica Davide Tardozzi: «A Misano abbiamo lavorato bene, ci siamo avvicinati, possiamo ottenere un buon risultato». Al di là della singola prestazione, in certi casi contano le sensazioni: positive per entrambi gli Andrea. Rossi in difficoltà Non si può dire lo stesso per Valentino Rossi, che per rientrare nei dieci che accedono direttamente – per il momento – alla Q2, ha dovuto sostituire la dura posteriore con una morbida, con la quale si è portato a 0”672 da Lorenzo. La differenza con il compagno di squadra è grande: mentre Jorge martella su tempi da riferimento, Valentino arranca a quasi un secondo di distacco. Alla vigilia, Rossi sapeva di dover correre in difesa su questo circuito, ma, probabilmente, le difficoltà sono superiori alle aspettative. E' di Bradl la prima Aprilia Incoraggiante il debutto si Stefan Bradl sull’Aprilia: dopo aver chiuso le FP1 con il penultimo tempo a 2”790 da Lorenzo, nelle FP2 il tedesco è risalito fino al ventesimo posto a 2”075, prima Aprilia nei tempi. Per il momento, non gli si può chiedere di più. Sesto tempo per Pol Espargaro, poi caduto rovinosamente, fortunatamente senza troppe conseguenze: come “regalo” per aver vinto la 8 Ore di Suzuka, Pol ha ricevuto il rinnovo del contratto dalla Yamaha anche per il 2016. Giovanni Zamagni

Immagino che Pedrosa non vedesse l'ora di registrare questa minchiata sul circuito umidiccio e bagnato a chiazze

Si gioca, #statesereni

Campo inaccettabile.

Qui del tifone ne parlano http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/tifone-soudelor--hanna---in-rotta-verso-taiwan-e-cina-71150e Shanghai ne è nettamente esclusa

è una notizia di lazionews... secondo me più che altro è una loro speranza LAZIONEWS.EU – Tutto pronto, anzi no. ‘Pioggia, vento e sangue nelle vene’ non è più solo un verso di una canzone di successo del buon Jovanotti, ma è quello che aspetta Juve e Lazio nelle prossime 24-36 ore in quel di Shanghai. Dopo il caldo torrido di questi giorni infatti le temperature si abbasseranno bruscamente di circa dieci gradi, ma più preoccupanti sono le condizioni atmosferiche che vanno delineandosi: come riporta il nostro inviato in terra cinese, in serata (in Italia tarda mattinata) sono previsti dei fortissimi acquazzoni che potrebbero condizionare l’allenamento di rifinitura della Lazio. In caso di condizioni particolarmente avverse gli uomini di Pioli sposteranno la seduta dallo stadio che vedrà domani la sfida con la Juve al solito campo di allenamento, proprio per non rovinare ulteriormente il campo. Non solo, perché oltre alla pioggia intensa è in arrivo anche un tifone che colpirà la Cina e che nella giornata di domani, il match-day, farà arrivare il vento fino a 40 chilometri orari. Per questo, sempre secondo quanto appreso da Lazionews.eu, si fa strada prepotentemente l’ipotesi di un clamoroso rinvio, che però comporterebbe uno stravolgimento del programma. In caso di annullamento del match di domani la Supercoppa Italiana tra Juve e Lazio di certo non si giocherebbe più a Shanghai ma sarebbe sempre più probabile uno spostamento della sfida a dicembre a Doha, così come accaduto lo scorso anno per il match tra i bianconeri e il Napoli. Ovviamente siamo ancora nel campo delle ipotesi e dell’incertezza, ma se determinate condizioni negative dovessero confermarsi allora il clamoroso rinvio diventerebbe realtà. http://www.lazionews.eu/2015/08/07/juve-lazio-a-shanghai-in-arrivo-pioggia-violenta-e-tifone-match-a-rischio-rinvio-a-dicembre/

Non scherziamo, la pioggia a Indianapolis crea il delirio Ricordo ancora quando si misero ad asciugarla con un phon gigante attaccato a una camionetta che scorazzava per la pista

Credo che Biaggi quando dica "abbiamo alzato l'asticella" si riferisca al fatto che non è comune per un pilota di 44 anni fare un podio in una categoria motociclistica ed è la verità. Però che l'abbia fatto per far "dispetto" a Rossi ne dubito, anche perchè non capisco come Rossi possa esserne indispettito. Posso capire se Biaggi avesse fatto il podio in Motogp, ma averlo fatto in un'altra categoria tra l'altro nettamente meno competitiva della Motogp non credo faccia venire pensieri a Rossi Anche perchè credo che Valentino quest'anno abbia per la testa altre questioni che non quelle legate ad essere il più anziano a fare un podio Più che altro dietro questo ritorno di Biaggi ci vedo semplicemente una mossa di Mediaset per tentare di risollevare gli ascolti e riavvicinare un pò di gente... non sono aggiornato sugli ascolti e sullo share, ma se tanto mi da tanto non credo siano molti quelli che bramano nel vedere le gesta di Rea Sykes e Davies... con il massimo rispetto verso questi piloti ovviamente.

Eh la miseria sto retropensiero non sarebbe mai venuto nemmeno a me Ma poi il podio l'ha fatto in SBK mica in MotoGP, che c'entra...

Rangheri c**** ridi che pure te parlavi di Rea campione

Che barzelletta

Non ci capiscono un gazzo una minghia

I commentatori hanno cambiato versione, non è più campione. Ma la classifica dei primi in gara è sempre la stessa La realtà qual è ?

Beh chiude cmq con un clamoroso terzo posto in gara 1 Adesso c'è lo psicodramma a Mediaset

Eccallà l'hanno steso

I battiti di Max @@

Godo

Che partano i de profundis

Che bella serata (cit.)

Gran bella amichevole

Molto dolorante Khedira

olè khedira s'è rotto