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vanpeebles

Tifoso Juventus
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  1. Per esempio quella di Richetti (PD) che il suo partito non fece approvare 3 mesi fa qui chiarimenti https://www.ilpost.it/2017/12/12/vitalizi-richetti/
  2. Posto che la dignità di Mastella l'abbiamo già misurata negli ultimi 40 anni, e che Mastella finora ha governato con tutti tranne i 5s, vorrei capire una cosa. Ho già sentito decine di volte, da altri, l'argomento che porti. Ma secondo te cosa avrebbero dovuto fare? Perché a sentire anche solo i politologi del forum, se votano contro sono i soliti che "tirano M***A peggio delle scimmie", se votano a favore si sono venduti per una poltrona. Capisco che secondo te non dovrebbero esistere, ma dato che esistono, riesci ad immaginare una cosa che secondo te avrebbero potuto fare senza scatenare i tuoi sberleffi? Così, per andare un po' oltre il livello di Lercio...
  3. Certo, non è al livello di Lercio, ma oggi il Corriere metteva anche questo. Magari aiuta a capire, avendone voglia. 5 Stelle, la Camera come campo di battaglia: dai vitalizi alla «ghigliottina», ecco perché A Montecitorio i Cinque Stelle hanno il 36% dei deputati (oltre 225). A Palazzo Madama, invece, vantano «solo» 112 senatori. Il calcolo degli equilibri di Emanuele Buzzi Tre indizi non fanno una prova, ma forse spiegano meglio le motivazioni che hanno spinto i Cinque Stelle a puntare sulla presidenza di Montecitorio. Anzitutto, anche se può sembrare scontato, ci sono i numeri: la truppa pentastellata alla Camera è numerosa, pari — come ha detto Luigi Di Maio — al 36% (oltre 225) dei deputati. A Palazzo Madama, invece, i Cinque Stelle vantano «solo» 112 senatori, una percentuale lievemente inferiore (35,5%) ma in un quadro più frastagliato — anche internamente — dove il Movimento avrebbe qualche difficoltà in più a far sentire il proprio peso. In secondo luogo, suonano molto eloquenti le parole di Roberto Fico, che nel suo discorso di insediamento ha ricordato: «Niente scorciatoie». Ossia, se Fico riuscirà a dar seguito alle sue intenzioni, addio alla cosiddetta «ghigliottina», uno strumento parlamentare che i pentastellati hanno ferocemente combattuto nella scorsa legislatura. E uno strumento che di fatto stronca la discussione, aiutando l’esecutivo. Passo decisivo Così, una eventuale maggioranza che fosse senza il Movimento al suo interno, dovrebbe scontrarsi con il muro dell’ostruzionismo d’Aula. E qui tornano in gioco i numeri del gruppo pentastellato, in grado con soli 90 voti d’appoggio di spostare gli equilibri. Se il blocco sarà granitico potrebbe diventare invalicabile nelle discussioni a Montecitorio. Non solo, c’è un altro doppio binario. Secondo gli articoli 23 e 24 del regolamento, il presidente della Camera cura l’organizzazione dei lavori, convocando la Conferenza dei capigruppo e predisponendo, in caso di mancato raggiungimento della maggioranza prescritta dal regolamento, il programma e il calendario. Un passo decisivo per un Movimento che vuole incidere da subito e che cercherà di porre all’attenzione quanto prima il taglio dei vitalizi, una delle battaglie su cui i pentastellati si sono spesi di più nella scorsa legislatura e sfumata (anche) per questioni di calendarizzazione. Insomma, se i Cinque Stelle riuscissero a portare subito avanti alla Camera il discorso sui vitalizi e (eventualmente) su altri tagli ai costi della politica sarebbe quasi un passo d’obbligo per il Senato incanalare l’iter. E forse, unendo tutti questi indizi, si intuisce con chiarezza anche l’orizzonte prossimo venturo già definito da Fico. «Il mio impegno come presidente della Camera sarà ispirato a tre principi: garantire un alto livello qualitativo della discussione parlamentare, rispettare maggioranza e opposizioni e soprattutto interpretare lo spirito di cambiamento che i cittadini hanno espresso nelle ultime elezioni», ha annunciato. Per il Movimento è il gong di una nuova battaglia. Probabilmente la più importante tra quelle combattute finora.
  4. Allora. Il DUP è, come il bilancio, un atto programmatico e di previsione. Il DUP ha cadenza triennale a scorrere: tutti i comuni italiani nel 2017 hanno approvato quello del triennio 2018-2020. Entro il luglio 2018 approveranno il 2019-21. Il consiglio di regola approva investimenti su fondi che ancora non ci sono, perché è l'organo di indirizzo. E' la giunta che, quando arriva il finanziamento, lo gestisce (sulla base delle delibere del consiglio). Nel DUP ci devi mettere (e mettere nel bilancio di previsione) tutte le opere che ritieni di fare e i relativi stati di avanzamento (es. I° lotto nel 2018, II° lotto nel 2019). Per quanto riguarda i fondi indichi se ce li hai già o come intendi recuperarli (tasse, fondi speciali, mutui). Di solito non ce li hai già, perché non sarebbe indice di buona amministrazione avere i soldi prima di avere in programma le opere. Nel bilancio iscrivi le entrate previste e le giri nella corrispondente voce delle spese. Se poi non ti danno il mutuo o il finanziamento (es. CIPE), nel successivo bilancio e DUP correggi la previsione.
  5. Il DUP è deliberato dal consiglio comunale ed è triennale. Per definizione.
  6. Come riporti tu stesso, questo decreto entra in vigore domani. E' ovvio che i comuni hanno dovuto approvare il bilancio e il DUP con la vecchia normativa. Quella che segnali si applicherà da domani. Nel frattempo i comuni hanno dovuto approvare il DUP entro il 31 luglio e il bilancio entro il 31 dicembre 2017. Tutto quello che è arrivato dopo tali date deve entrare nel bilancio e nel DUP, ma non puoi ri-approvare quegli atti. Devi approvare con delibera di consiglio gli emendamenti agli atti già approvati. Quello che è successo (anche) a Roma.
  7. Purtroppo è un po' più complicato e riguarda non solo Roma, ma tutti i comuni. Qui http://www.upel.va.it/wp-content/uploads/Le-opere-pubbliche-nel-dup.pdf un articoletto che spiega i termini della questione e le inadempienze del governo verso i comuni Qui http://www.comune.pisa.it/uploads/2017_08_9_10_42_59.pdf una delibera del Comune di Pisa che emenda il DUP per inserire nuove opere pubbliche nel piano triennale. In premessa sono indicati gli atti non emanati dal governo che non consentono la puntuale applicazione delle norme in materia. Pisa non è un condominio ed è pure amministrata dal Pd.
  8. Quando l'assessore dice "l’Assemblea con apposito emendamento al DUP e al Bilancio ha fissato gli obiettivi e stanziato le risorse necessarie per il proseguimento dell’opera" dice proprio che c'è una delibera di modifica sia del bilancio che del DUP, che è il documento di programmazione economica triennale. Dice che hanno già deliberato e trasmesso. Ma lei non è credibile, il CIPE sì. Forse il problema sta in questo.
  9. Beh, con uno sguardo più ampio, si vede qualcosa di diverso. Inoltre il PD non è al governo da Renzi in poi, ma da Monti in poi (nov 2011). E' da lì che bisogna cominciare a guardare per scoprire che stiamo ritornando sui valori del 2011 (pre-Monti, per intenderci) fonte: http://www.prodemos.it/istat-pil-e-indebitamento-netto-2017/ Questa è la disoccupazione, naturalmente su dati ISTAT, fonte: http://senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/1013408/index.html?part=dossier_dossier1-sezione_sezione7-h1_h12&aj=no&parse=si&spart=si Poi, per evitare facili entusiasmi, bisognerebbe confrontare i dati mirabolanti con quelli europei dove si scopre che negli ultimi 5 anni si è aggravato il nostro ritardo sull'Eurozona. Al contrario di quel che racconta la propaganda a reti unificate. fonte: https://www.confartigianato.it/2018/03/graphoftheweek-graficodellasettimana/ Questo per andare oltre le 4 cafonate scritte sul webbe.
  10. Interessante - FDI è a rischio - UDC rischia di non portare più nemmeno i voti alla coalizione cdx - +Europa sarebbe definitivamente fuori dal Parlamento - LEU sarebbe fuori Ci sarebbe un bel rimescolamento di seggi...
  11. L'assessora dice questo “I fondi per la Metro C non sono a rischio. La Giunta Capitolina ha sottoscritto nero su bianco l’impegno a realizzare il progetto, l’Assemblea con apposito emendamento al DUP e al Bilancio ha fissato gli obiettivi e stanziato le risorse necessarie per il proseguimento dell’opera, affinché il Cipe ne approvasse il quadro economico. Abbiamo inviato sia al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica la documentazione necessaria per garantire il finanziamento”. che chiaramente non coincide con la versione CIPE-Repubblica. E' chiaro che non sono d'accordo tra loro su come si debba procedere. Da qui a dare per scontato che abbia ragione CIPE-Repubblica ce ne corre.
  12. E' chiaro solo se prendi per vero quello che dicono il CIPE e la Repubblica e per falso quel che dice l'assessore. Altrimenti si rientra in una vicenda abbastanza comune in Italia, una controversia tra enti su come procedere.
  13. Giovedì 22 marzo 2018 - 13:29 Roma, Meleo: mai invitata riunione pre-Cipe, fondi non a rischio Rinvio fondi per mia assenza è accusa falsa Roma, 22 mar. (askanews) – “I fondi per la Metro C non sono a rischio. La Giunta Capitolina ha sottoscritto nero su bianco l’impegno a realizzare il progetto, l’Assemblea con apposito emendamento al DUP e al Bilancio ha fissato gli obiettivi e stanziato le risorse necessarie per il proseguimento dell’opera, affinché il Cipe ne approvasse il quadro economico. Abbiamo inviato sia al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica la documentazione necessaria per garantire il finanziamento”. Così in una nota l’assessora alla Città in Movimento di Roma, Linda Meleo. Nei giorni scorsi, ricorda Meleo “abbiamo testimoniato l’avanzamento dei lavori verso la futura stazione di Amba Aradam, un altro passaggio che ribadisce la nostra attenzione verso quest’infrastruttura strategica per la città. Questi i fatti. Stupisce apprendere da un quotidiano, invece, che un ipotetico blocco dei fondi per la realizzazione dell’infrastruttura sarebbe dovuto alla mia assenza a una riunione preparatoria pre-Cipe”. “Stupisce perché a questa riunione non sono mai stata invitata né ufficialmente, né informalmente – aggiunge Meleo -. Su Repubblica si legge a chiare lettere che il finanziamento per l’infrastruttura sarebbe stato addirittura rinviato per la mia assenza. Ovviamente è un’accusa falsa e priva di ogni fondamento. Un articolo che in realtà non dovrebbe stupire dato che più volte, ad esempio, è stata annunciata l’apertura della metro C San Giovanni in date improbabili, quando l’Amministrazione, in realtà, non ha mai dato alcuna conferma ufficiale”. “Voglio chiarire che non sono mai stata invitata a partecipare al pre-Cipe o al Cipe e che anche questa volta tale prassi è stata rispettata – sottolinea l’assessora -. Più che rispondere a delle accuse, per cui provvederò a procedere personalmente per vie legali, colgo l’occasione per ribadire il lavoro della nostra Amministrazione per portare a compimento l’opera”.
  14. Non si finisce mai di imparare. Credevo che il PD avesse perso perché in 6 anni di governo non ha saputo affrontare e risolvere nessuno dei problemi italiani, anzi alcuni nemmeno li ha visti. Credevo che FI avesse perso per la sua totale inconcludenza sia al governo che all'opposizione (a parte sistemare qualche problemino del boss) E invece vengo qui e scopro che il PD ha perso perché avrebbe dovuto ritirare Renzi dalla vetrina e metterlo nel retrobottega fino a dopo le elezioni, FI invece ha perso perché Silvio era nel retrobottega mentre avrebbe dovuto stare in vetrina. E 5s e Lega hanno vinto perché gli italiani, arguti e brillanti fino al 2017, si sono improvvisamente e misteriosamente trasformati in analfabeti e pure idioti, abbindolati da quattro fregnacce viste sul webbe. Che dire, analisi profonda e inoppugnabile.
  15. Beh, loro non lo dicevano né prima delle elezioni, né quando hanno fatto accordi col Berlusca e poi con Alfano &C. Quindi delle due l'una: o hanno cambiato improvvisamente linea politica vedendo i voti presi, o hanno chiare preferenze su quelli con cui vogliono governare. Nel secondo caso, non c'è niente da dire. Nel primo caso, manca ancora l'analisi che giustifichi il cambiamento di rotta. Né a me né a nessun altro. Però un partito che si chiama democratico dovrebbe un minimo tenere in considerazione i propri elettori, se non vuole perderli. Appunto. (Parentesi: dato che il voto, fra le altre cose, è segreto, devono a me le stesse spiegazioni che devono ai loro elettori, visto che non possono sapere chi li ha votati e chi no) Se ritengono soddisfacente questo, buon per loro. Noto però che in entrambe le risposte vi siete ben guardati dall'entrare nel merito. Ripeto: diamo per scontato che gli altri siano tutti brutti sporchi e cattivi (lanciano pure la M***A peggio delle scimmie...), come ha fatto il PD a perdere tutti quei voti? Avrà sbagliato qualcosa oppure va tutto bene così?
  16. Qua dentro siamo a 277 pagine. Fuori siamo a migliaia di pagine di giornali e di ore in tv. Ma non ho ancora sentito un dirigente né un elettore del PD spiegare quali errori hanno fatto loro per perdere in questo modo. Tanto meno ho sentito discussioni sul cosa fare e cosa proporre da oggi. "Staremo all'opposizione" non è una cosa seria: se non c'è ancora una maggioranza, tu stai all'opposizione di cosa, di preciso? E comunque, starete all'opposizione proponendo che cosa, di preciso? Le stesse cose che vi hanno fatto perdere le elezioni? Finora li ho sentiti accusare gli elettori che non capiscono, gli scissionisti che scissionano, i 5s che (metteteci qualunque cosa volete, va bene lo stesso), i giornali e le tv che non hanno spiegato, i collegi sbagliati, l'aria che tira. Insomma, sembra di sentire Sarri.
  17. Ho appena sentito su la7 Rosato che, difendendo la sua legge (!!) è riuscito contemporaneamente a dire che la colpa di tutti i nostri guai è la Costituzione (è ancora fermo al dicembre 2016) e che bisogna smettere di vomitare sulle istituzioni.
  18. Quest'articolo è un tale concentrato di cazzate da poter essere considerato un esempio di fake news. 1)Il reddito di cittadinanza assomiglia moltissimo al reddito di inserimento già varato dal governo guidato da Paolo Gentiloni. Non si capisce su cosa si basi questa affermazione, visto che ne hanno discusso già nella scorsa legislatura, arrivando a soluzioni diverse, nemmeno discutendo la proposta grillina e approvando una misura che non c'entra molto (anche secondo quelli che l'hanno approvata). Se si riferisce a questa legislatura, ancora ovviamente non c'è niente, e quindi di che parla? 2)E con ogni probabilità non sarà previsto subito tra le misure di politica economica previste dal Def che sarà messo a punto dal prossimo governo. Qui le cazzate sono 2 al prezzo di 1. Il DEF deve essere fatto comunque, se non c'è il governo nuovo lo farà quello attuale. Se lo farà quello attuale certamente non metterà misure proposte dai 5s, se non altro perché può fare solo ordinaria amministrazione. Se lo farà un prossimo governo, non si capisce come mai tutta l'Italia non sappia niente, mentre l'articolista sa già chi sarà al governo e cosa farà (e non farà). Qui potremmo dire che mancano i fondamentali: maggioranza, opposizione, fiducia, ecc. Forse dovrebbe andare anche lui a informarsi al CAF di Giovinazzo. Però una notiziola interessante c'è: la necessità di prevedere una piccola correzione di conti pubblici, pari 3,2 miliardi ecco, questo dettaglio nella foga della campagna elettorale era sfuggito...
  19. Corte costituzionale, si dimette Nicolò Zanon, indagato per peculato Nicolò Zanon (ansa) ROMA - Il giudice costituzionale Nicolò Zanon è indagato dalla procura di Roma per peculato d'uso. "Sono sereno e conto di poter dimostrare l'assoluta insussistenza del reato che mi viene contestato", ha dichiarato all'agenzia Ansa. "Tuttavia per rispetto dell'etica istituzionale e della funzione che ricopro, nonché per il rispetto che porto verso il Presidente della Corte Costituzionale, ho ritenuto di presentare le mie dimissioni al Presidente della Corte, Giorgio Lattanzi". Professore ordinario di diritto costituzionale, nato a Torino il 27 marzo 1961, fu nominato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nell'ottobre 2014.
  20. Tento di spostare un po' più in là il discorso. Qui http://www.lavoce.info/archives/50551/reddito-di-cittadinanza-se-al-pd-non-sanno-fare-i-conti/ ho trovato, fra le altre cose, questo. Secondo l’audizione dell’Istat sul Ddl, in base ai dati 2015, le famiglie beneficiarie sarebbero 2 milioni e 759 mila, per un totale di circa 8,3 milioni di persone. Il costo stimato dall’Istituto nazionale di statistica è di 14,9 miliardi. Mentre per l’Inps sarebbe di 30 miliardi (audizione del presidente Tito Boeri alla commissione Lavoro del Senato). Un’altra stima è stata data su lavoce.info da Francesco Daveri e Massimo Baldini, secondo cui le famiglie beneficiarie della misura sarebbero 4,9 milioni con un costo per lo stato di circa 29 miliardi di euro. A parte i problemi di definizione, mi sembra clamoroso che due enti pubblici ipotizzino un costo così diverso per la stessa misura, prendendo come riferimento non un'intervista ma una proposta di legge. Ovviamente, un conto è finanziare 15 mld, un conto 30.
  21. Ma non è che lo dico io. La Costituzione su quel punto non era stata modificata dalla riforma. Se la Corte avesse giudicato in base alla nuova Costituzione, il parametro sarebbe stato identico. Identico oggetto (Italicum), identico parametro (art. 48 Cost.), identico risultato (illegittimità).
  22. Questa è un'altra balla renziana. Nella riforma costituzionale non c'era niente sulla legge elettorale, mentre l'Italicum è stato dichiarato illegittimo per violazione dell'art. 48 comma 2 della Costituzione, che dice semplicemente Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Sarebbe stato dichiarato incostituzionale anche se fosse passata la riforma. Ma questo lo sapevano tutti (gli esperti) tranne che TG e giornali.
  23. La proposta dei 5s non la ricordo, però solo due meccanismi ti possono dare una maggioranza sicura: il premio di maggioranza secco o il doppio turno con ballottaggio. Il problema è che la Corte costituzionale ha detto che il premio di maggioranza (con o senza ballottaggio) lo puoi dare solo se chi vince ha preso un bel po' di voti. Insomma non a chi arriva primo comunque vada. Questo limita di molto le possibilità. Comunque il Parlamento appena sciolto non ha voluto prevedere un premio di maggioranza nemmeno ancorandolo a una soglia minima di voti.
  24. Ops, chiedo iscusi, non avevo capito! Anche secondo me la soluzione migliore sarebbe cominciare a discutere, con tutti, delle cose fattibili. Al momento, mi pare che nessuno lo voglia e tutti preferiscano speculare su eventuali nuove elezioni a breve. Il PD aveva la maggioranza assoluta alla Camera: o faceva un governo comunque o si tornava a votare. Bersani scelse la seconda. E, a proposito di accordi con i 5s nel 2013, qui le dichiarazioni dei responsabili. Poi mi spiegate cosa c'è di diverso da quel che dice Di Maio
  25. Non necessariamente. Avrei preferito un governo di sinistra. Infatti mi limito a dire che il PD, facendo quel che ha fatto, ha perso il mio voto (+ altri 2.500.000). Se vuole continuare, si accomodi. Questa frase dice 4 cose interessanti. 1) Quindi potevate fare i "responsabili" con Berlusconi (e l'avete fatto), ma i 5s sono il diavolo. E' bene avere chiare le priorità. 2) Da 1) consegue che, o siete responsabili quando vi pare (cioè siete irresponsabili come gli altri), oppure volevate proprio governare con Berlusconi. Ottimo. 3) Siccome avete il 19% pensate di contare zero. Vedrete presto che non è così. Anzi, Salvini vi sta già chiamando. 4) Ancora una volta, questa frase funziona solo se c'è chi fa un governo comunque. Altrimenti cade tutto e lì si vedrà cosa ne pensano gli elettori. Potrete provare a dare la colpa ai 5s, se ci riuscirete. Per inciso, non avete perso le elezioni per eccesso di responsabilità, ma semplicemente perché avete governato male. E' l'ora di prenderne atto. O magari pensate davvero che il rischio di default dipenda dalle elezioni di domenica scorsa, mentre fino a sabato andava tutto bene?
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