Luisao

molto pi

guarda che a tutti capita nella vita di dire qualche cazzata.... non per questo si

TUNISIA: PREMIER, BEN ALI COLPEVOLE DI TRADIMENTO E MERITA FORCA (AGI) - Tunisi, 4 mar. - Nel suo primo discorso televisivo il neopremier tunisino Beji Caid Sebsi ha accusato l'ex presidente Zine al-Abidine Ben Ali di "tradimento" e ha invocato per lui la pena di morte. "Ben Ali", ha affermato il primo ministro ad interim, in carica da domenica scorsa, "ha commesso errori che lo rendono colpevole di tradimento nei confronti della Nazione". "A mio giudizio", ha incalzato Sebsi, "un capo di Stato, che al contempo e' anche comandante supremo delle Forze Armate, mai abbandona il proprio posto e si da' alla fuga. Per questo deve comparire davanti a una corte marziale che lo processi e lo punisca con la forca", ha sottolineato, ricordando che appunto tale pena prevede in Tunisia il diritto penale. Sebsi ha spiegato che la composizione del nuovo governo di transizione sara' annunciata domenica prossima: "Sara' al 100 per cento formato da tunisini, senza alcuna presenza straniera", ha precisato, alludendo agli incarichi ministeriali conferiti in passato a personaggi che in realta' risiedevano in Francia, ex potenza coloniale. "La priorita' del prossimo esecutivo sara' il ristabilimento della sicurezza, affinche' il Paese recuperi un ritmo di vita normale. Non e' una materia facile da gestire", ha ammesso, "soprattutto quando ci sono divisioni e squilibri". Per questo il premier, succeduto al dimissionario Mohamed Ghannouchi, ha concluso il suo discorso ammonendo i connazionali di "non aspettarsi che i problemi si risolvano in qualche giorno, settimana o mese". .

Per me avrebbero gi

esatto.... e a questo punto si capisce anche perch

il fatto

Anche se a singhiozzo prosegue la rivolta iraniana Fiammate di rivolta in Iran I siti web dell'opposizione al regime degli ayatollah segnalano scontri di piazza a Teheran, dove i manifestanti fronteggiano le forze di polizia. E' guerriglia urbana per le strade di Teheran, in Iran, dove le forze dell'opposizione al regime degli ayatollah fronteggiano le forze di polizia in assetto antisommoissa. Le notizie giungono attraverso il web, dai siti dell'opposizione iraniana. Ma non mancano neppure le testimonianze che segnalano un grande schieramento di forze di sicurezza nel centro di Teheran, dopo che su Internet erano circolati negli ultimi giorni diversi appelli del fronte anti-governativo a tornare a manifestare per chiedere la liberazione di Mir Hossein Mussavi e Mehdi Karrubi. Reparti anti-sommossa e miliziani islamici Basiji controllano le principali piazze e incroci della capitale, come avvenuto in occasione dei raduni del 14 e del 20 febbraio, dispersi con scontri che sono costati almeno due morti. Negli ultimi giorni, tra l'altro, la polizia e' tornata a sequestrare in alcuni quartieri della citta' le antenne paraboliche per la ricezione dei canali satellitari dall'estero, che trasmettono anche notizie sull'attivita' dell'opposizione e sulle manifestazioni previste.

LIBIA: BOLDRINI (UNHCR), ITALIA NON PAESE PIU' ESPOSTO. ABBASSARE TONI (ASCA) - Roma, 1 mar - Il nostro paese nel campo dell'accoglienza ai profughi e ai rifugiati, numeri alla mano, ''non e' il paese piu' esposto dell'Ue''. Occorre, quindi, anche per quanto riguarda ''la piu' che probabile'' ondata di nuovi arrivi dopo la crisi del Nord Africa, ''abbassare i toni come ha giustamente invitato a fare anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano''. Lo ha detto oggi il portavoce per l'Italia dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, Laura Boldrini ascoltata in audizione al Senato dalla Commissione diritti umani. La Boldrini pur ammettendo che ''sarebbe auspicabile una forte cooperazione europea'' per l'emergenza, ha ricordato che in questo momento in Libia ci sono un milione e mezzo di immigrati economici piu' i rifugiati ma ''che molti di questi, e' presumibile, se ne torneranno a casa. E' giusto fare scenari ma con senso della realta'. Fino ad oggi sono giunti sulle nostre coste 6.200 tunisimi e quasi tutti vogliono andare in altri paesi europei come la Francia e il Belgio''. La portavoce dell'Unhcr ha poi detto che in Europa, per quanto riguarda i rifugiati ''la situazione e' disomogenea''. La sola Germania oggi ospita 600 mila rifugiati e solo nello scorso anno sono state accettate 40 mila nuove domande. In Francia ve ne sono 200 mila e ne ha accolti 47 mila lo scorso anno. In Italia, ha detto la Boldrini, oggi vengono ospitati 55 mila rifugiati e ne sono stati accolti lo scorso anno altri 10 mila. ''Di questo dovremmo tener conto quando - ha aggiunto l'esponente dell'Unhcr - si va in giro a dire che l'Europa deve fare di piu'. L'Italia, insomma, non e' il paese piu' esposto e non ha, in questo momento, il piu' grande carico di presenza di immigrati''.

BERLUSCONI FRENA - Proprio gli Usa, intanto, premono per un'iniziativa rapida. Ieri Washington ha bloccato i beni del Rais per oltre 30 miliardi di dollari e non ha escluso la carta dell'esilio per il leader libico, ma in un'intervista Il Messaggero, Silvio Berlusconi ha frenato: "In questo momento occorre molta attenzione. Aspettiamo, ora

ancora peggio... nel senso che questo ti da l'idea di quanto sia stata fallimentare quell'operazione.... e non perch