Vai al contenuto

Never Gives Up

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    1939
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Never Gives Up

  1. ESCLUSIVA TJ - Caso Pogba, il fisioterapista Gianluca Palmas: "Il francese ha scelto la via di Rasputin" 05.08.2022 11:30 di Redazione TuttoJuve Twitter: @Tuttojuve_com vedi letture Sta facendo discutere la scelta di Paul Pogba e della Juventus di non ricorrere all'intervento chirurgico ma ad una terapia conservativa per recuperare dalla lesione al menisco. Per approfondire la situazione, la redazione di TuttoJuve.com ha interpellato uno dei maggior esperti italiani nella cura del ginocchio, nonchè autore di libri sulla riabilitazione del menisco, il fisioterapista Gianluca Palmas, che fornisce un punto di vista particolare sul caso dell'asso francese: "Dopo una decina di giorni nei quali il talento francese ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi juventini e d’oltralpe, e catalizzato l’attenzione mediatica del mondo calcistico, il 10 bianconero ha sciolto ogni riserva - spiega Palmas -. Nel diradarsi della cortina che ha avvolto il futuro del suo ginocchio, è stato possibile intuire quali siano le nuove priorità del giocatore, e, purtroppo per i tifosi Juventini, nonostante il lungo corteggiamento sfociato in un nuovo matrimonio, la squadra bianconera non sembra più essere in cima alle sue priorità. Già, perché leggendo tra le righe della sua scelta, che sembra aver preso insieme al fedele riabilitatore piuttosto che con la dirigenza bianconera, questa via allontanerebbe il ritorno sul campo dell’Allianz Stadium anziché avvicinarlo". Palmas ripercorre "le tappe che hanno portato il “polpo” a ristilare una silenziosa classifica di priorità (sue) prima ancora che la stagione 2022-23 abbia preso inizio e minandola (forse) irrimediabilmente. Ogni ginocchio ha due menischi (laterale e mediale) e questi svolgono diversi compiti sia il corretto funzionamento dell’articolazione sia di protezione delle cartilagini che la rivestono. Sono strutture molto forti e dinamiche, ma possono ugualmente essere danneggiate durante la pratica sportiva, rendendola impraticabile. Di conseguenza, è necessario intervenire quando ciò avviene. Il caso Pogba non fa eccezione, ha subito la lesione del menisco laterale del ginocchio sinistro e così, nei giorni scorsi, è volato a Lione per essere valutato dal luminare Dr Sonnery-Cottet, e ricevere le uniche due proposte chirurgiche, diametralmente opposte fra loro. Il medico francese è lo stesso che ha operato Ibrahimovic soltanto pochi mesi fa, optando, in quell’occasione, per la riparazione del menisco laterale del ginocchio sinistro del fuoriclasse svedese. Anche al talento bianconero ha caldamente consigliato l’intervento di sutura del menisco, perché più logico e perché le evidenze scientifiche hanno dimostrato, in ottica futura, di assicurare una vita calcistica pressoché normale a chi si sottopone a tale intervento. Ma il prezzo da pagare era troppo alto per il 29enne francese. Rinunciare per diversi mesi al calore del pubblico bianconero, ma, soprattutto, lo spettro di dover saltare il Mondiale in Qatar che prenderà il via il 21 di novembre di questo anno, per seguire un percorso riabilitativo lento e lungo (almeno 4-5 mesi), tale da proteggere la sutura, permettere la miglior guarigione tessutale e poter ripristinare le funzioni meccanica e di protezione cartilaginea. Insomma, troppo per chi si vuole presentare al mondo da campione in carica". "Ma non ha neanche scelto l’alternativa - osserva Palmas -, la strada più breve, la meniscectomia, cioè la resezione parziale del menisco con conseguente percorso di recupero rapido (5-7 settimane), cosa che gli avrebbe permesso di poter partecipare regolarmente al Campionato del Mondo. Stessa strada intrapresa dal nostro capitano azzurro, Franco Baresi, al mondiale del 1994 negli USA. Anche questa strada prevedeva un sacrificio che Paul avrebbe pagato a rate, negli anni: rinunciare a una struttura anatomica che svolge, tra gli altri, il compito di protezione delle cartilagini articolari, esponendo l’articolazione a un rischio elevato di deterioramento e incapacità funzionale. Dunque, il rischio più che concreto di una carriera rimanente ridotta e il rischio di nuovi infortuni al ginocchio. Ma c’è di più, se per Baresi si trattava di una lesione del menisco mediale, meno soggetto a complicanze immediate, per il campione francese si tratta di una lesione del menisco laterale, più soggetto ad avere complicanze già nei primi mesi post operatori (es. dolore, gonfiore, lesione cartilaginea, ma anche nuovo intervento chirurgico e, perfino, rischio della carriera)". "Ed ecco che davanti alla scelta di riparare il menisco, e “salvare” il ginocchio da una possibile artrosi precoce, oppure di asportare la parte danneggiata, esponendo le cartilagini articolari a (altamente) probabili lesioni premature, l’asso juventino ha tirato fuori dal mazzo il jolly della terza via, su suggerimento del suo fidato fisioterapista, quella che possiamo definire - aggiunge Palmas - la “via di Rasputin”. I consigli del Dr Sonnery-Cottet (e di tutti professionisti che si sono pronunciati sui giornali di mezza Europa) a favore di un intervento di riparazione e nell’interesse del giocatore stesso, sono così diventati carta straccia. C’è chi, addirittura, avrebbe speculato che il viaggio a Lione sia stato solo un “obbligo” formale nei confronti della Vecchia Signora, perché Paul avesse già preso la decisione dentro di sé. Il parere della Juventus non è dato a sapere, anche se è lecito pensare ad una dirigenza bianconera a favore di un intervento che salvasse il ginocchio del suo assistito. Discorso super partes quello legato alla Nazionale francese, che ha probabilmente avvallato la decisione del suo faro di centrocampo, pensando ai propri interessi immediati futuri, senza preoccuparsi del futuro calcistico del calciatore, avendo tanti talenti che potrebbero sostituirlo ai Mondiali Americani del 2026. Insomma, pare chiaro che la Juventus e i tifosi bianconeri abbiano perso posizioni nella lista di priorità Pogba. Ma di cosa si tratta la via suggerita dal Rasputin di casa Pogba? "È, di fatto, la strada meno conosciuta ed anche la più rischiosa di tutte, quella che prevede di non sottoporsi ad alcun intervento chirurgico, né di riparazione né di asportazione del menisco, ma di lasciare tutto come si trova allo stato attuale (rotto) e, probabilmente, di rimandare l’intervento di riparazione, all’inizio del nuovo anno - continua il dott. Palmas -. Altro elemento che rafforzerebbe l’idea che per il “polpo” il Mondiale conti più della Juve e del calore dei suoi tifosi, rinunciando alla seconda metà di stagione in Serie A e tornare a disposizione di Allegri solo per la stagione 2023-24. Più che un percorso di recupero sembra essere un campo minato pieno di insidie. I consigli del guru, probabilmente, si basano sulla grande fiducia (eccessiva?) riposta nella forza muscolare del polpo, la quale potrebbe sopperire il grado di instabilità dato dalla lesione meniscale, e sulla lettura piuttosto ottimistica delle statistiche UEFA riguardo i calciatori che partecipano alle serie maggiori. Queste ultime suggeriscono che il 70% dei calciatori che hanno sofferto una lesione meniscale, sono ritornati a giocare ai livelli pre-infortunio. Suggeriscono che chi si è operato ha avuto il 40% di possibilità in più di tornare su quei livelli, che si è potuto rimandare l’intervento ad un secondo momento, che il rischio di re-infortunio è stato del 5%. Ma ci sono anche altri dati, un poco nascosti, nelle statistiche UEFA e che hanno un’importante rilevanza nel caso Pogba. Due su tutte, i giocatori trentenni e coloro che compiono la fase difensiva di pressing, hanno una prognosi peggiore di tornare ai propri livelli di performance che avevano prima dell’infortunio. Parte dell’identikit del polpo. Per chi decide seguire questa via conservativa, come farà il talento bianconero, non mancano le incognite legate alla penuria di studi che abbiano valutato i risultati di un trattamento conservativo su calciatori d’alto livello. Come è, appunto, Pogba. Non solo, c’è una penuria ancor più marcata di studi di alto livello che descrivano “il cosa” e “il come” fare in caso di lesioni meniscali isolate, cioè quelle lesioni che avvengono senza interessamento di altri legamenti del ginocchio. Perché le lesioni del menisco laterale avvengono, solitamente, in concomitanza con il crociato anteriore. Ma non è il caso di Pogba. L’unico studio randomizzato e controllato (per intenderci, uno di quelli che farà la storia) e che ha dato risultati positivi per lesioni meniscali isolate in pazienti giovani e attivi, ma non di alto livello sportivo, è stato appena pubblicato. Il fuoriclasse non può rispecchiarsi in questa popolazione di sportivi, lui che è un calciatore d’élite, che affronta ritmi di gioco frenetici e intensi, che spende molte più energie di un atleta non elitario. Per calciatori come loro, la meta non può essere il ritorno in campo ma il ritorno ai livelli di performance pre-infortunio. Ma ciò che lascia ancora più perplessi - prosegue il fisioterapista - è la (sotto)stima che si è fatta circa la durata del trattamento conservativo a cui dovrà sottoporsi. Nello studio d’alto livello il programma è stato portato avanti per 12 settimane, per il francese ne sono state previste solamente 5! Insomma, in barba ai luminari e agli studi scientifici, l’asso francese si prepara ad intraprendere un percorso di recupero tutt’altro che facile e lineare, che dovrebbe portarlo sui campi in breve tempo. La domanda finale è come tornerà a giocare? Con quale intensità, con quale grinta, con quale incisività nelle trame di gioco di Allegri? Senza essere dei grandi indovini si può presumere che vedremo un Pogba lontano dalle performance che ci si potrebbe aspettare, così da preservare il ginocchio per il Mondiale, sempre che non ci siano altri intoppi, per poi sottoporsi all’intervento di riparazione ad inizio 2023 e ritornare sui campi soltanto a fine stagione. Un po’ lontano da quello che era il sogno dei milioni di tifosi juventini sparsi per lo Stivale, ma, soprattutto, divergente dall’idea che avevano i dirigenti della Juventus, avendo puntato tutto sulla figura di Pogba per l’ennesimo anno del rilancio in Europa", conclude il dott. Gianluca Palmas.
  2. Ma Belotti a zero fa così schifo ? Non è neanche vecchio, ha giocato in nazionale e, quindi, ha un minimo di esperienza internazionale, i suoi gol li ha sempre fatti...........parliamo di fare la riserva a Dusan in fin dei conti.-
  3. Prima sembrava dovessero fare un utile di 80 milioni durante il corrente calcio mercato. Adesso sembra ne bastino 50 entro il 30 giugno 2023. Questi non solo non falliscono ma partono favoriti anche a a stò giro...........- Protetti da sempre...............Se era una società tipo anche la Fiorentina i libri erano in tribunale da un pezzo....-
  4. Ma magari..............E Lotito in quanto spera (o forse sarebbe meglio dire spara), così, per curiosità.-
  5. Credo, peraltro, ci sia l'interesse comune, di entrambe le parti, di non compromettere il proseguio della carriera del giocatore.-
  6. Non so se è già stato postato................. ESCLUSIVA TJ - Lo specialista Zanon sull'infortunio di Pogba: "Due mesi potrebbero non bastare per il rientro in campo" 26.07.2022 11:15 di Mirko Di Natale Twitter: @_Morik92_ vedi letture TuttoJuve.com Per conoscere meglio il tipo di infortunio occorso a Paul Pogba, e i tempi di recupero del campione francese, la redazione di "Tuttojuve.com" ha contattato telefonicamente, ed in esclusiva, il professor Giacomo Zanon specialista del ginocchio, responsabile del progetto Sport Med del gruppo Habilita e consulente ortopedico esterno dell'Atalanta: Ci può spiegare meglio di che tipo di infortunio si tratta? "La lesione del menisco laterale è molto diversa dalla lesione del menisco mediale, che è quello interno, perché il menisco laterale si muove molto di più. Il fatto che il menisco sia più mobile richiede dei tempi più lunghi per rientrare in campo. Le vie chirurgiche sono due: suturare il menisco per salvarlo, o togliere un pezzettino del menisco rotto. Questo porta, però, ad un recupero più lungo". Quali sono i possibili tempi di recupero? "I tempi di recupero rispetto ad un infortunio del menisco mediale sono tendenzialmente più lunghi. I tempi per tornare a correre sono raddoppiati. Se fosse un mio calciatore, difficilmente lo farei correre dopo 40-45 giorni. Per tornare al meglio in campo ci vogliono due mesi pieni. E potrebbero non bastare. Parliamo di un ragazzo che non è un brevilineo, ci metterà un po' a tornare in campo". Si ringrazia il Dott. Giacomo Zanon per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.
  7. Oggi li incontriamo a pranzo. Questi scroccano che è un piacere.................
  8. Aggiungerei Scirea, Gentile e gli stessi Morini e Brio.-
  9. Sta arrivando Acerbi ma vi vedo tranquilli................................- Scommetto su Milenkovic o, se accettano come parziale contropartita trottolino do Brazil, Gabriel.-
  10. Hai dimenticato di dire che, malgrado tutto questo, Juve beffata !!!!!!!!
  11. L'unico allegro. Gli altri sembrano presenziare ad un funerale.........
  12. Io quella della Juve la vedo più come un'azione di disturbo per costringere marotta a sborsare di più e rischiare di ritrovarsi anche skriniar in rosa, con le conseguenze economiche del caso. Secondo me l'obiettivo Juve è qualcun altro, probabilmente lo stesso Milenkovic più Zaniolo (il tutto con il c.d. tesoretto de ligt).- Il problema però, a quanto pare, è che marotta non ci è cascato e non rilancia, forte dei precedenti accordi. Poi, chissà..................
  13. Buongiorno brothers. Juve beffata è già stato detto ? Marotta troverà il modo, sottobanco come al solito, per soddisfare il topo, non fatevi troppi film quindi.................
  14. Occhio alle beffe................quelli pur di non cedere nei nostri confronti sono capaci di rilanciare ed andare in bancarotta............
×
×
  • Crea Nuovo...