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Never Gives Up

Tifoso Juventus
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  1. Premessa: a me di Rabiot e, a questo punto della Elkantus, frega zero. Tutti i media parlano di rinnovo col francese tranne la gazzaladra che parla di fuga. Debbono crepare male................
  2. Giusto, sul tema disdette, che ognuno faccia quel che crede più corretto, ci mancherebbe altro. Io dal 2006 non ho dato una lira (tv, giornali, merchandise ecc). La prima da colpire ahimè, però, è proprio la Elkantus (ex JUVE).............................-
  3. Bravo...............che poi se Allegri è quella malattia allora elkan cos'è ?
  4. Prepariamoci alla champions di cartone delle *****e.......................
  5. Neanche sa scrivere........si scrive anala
  6. Tu la ami troppo, ma ti fa le corna.- A parte lo scherzo (?), rispetto la tua opinione, non mi va di dirti che non hai capito nulla, non la condivido assolutamente.-
  7. PAGATE, PAGATE.........ELKAN E' UN TRADITORE, DAL 2006.- L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato... Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera. 09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco vedi letture © foto di Andrea Bosco di Andrea Bosco Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata, l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna. Tuttavia, dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina, a Wall Street verrebbero chiamati “squali“ per il solo aspetto. Ma non è detto. John Elkann ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti Ceferin, Elkann, e Gravina perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era “l'unica soluzione“. Non la “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano. Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo: perché preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B, dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? Ma cinismo a parte quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia) e poi al Tas (in Europa) e infine a Strasburgo (per ogni evenienza) la Juventus avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto. Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna. Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006, ereditò la Juventus di Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava. Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello, ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come avere una casa firmata da Renzo Piano, un Patek al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta. Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali.
  8. PER CHI E' DISPOSTO A SUBIRE ANCORA ................... L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato... Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera. 09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco vedi letture © foto di Andrea Bosco di Andrea Bosco Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata, l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna. Tuttavia, dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina, a Wall Street verrebbero chiamati “squali“ per il solo aspetto. Ma non è detto. John Elkann ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti Ceferin, Elkann, e Gravina perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era “l'unica soluzione“. Non la “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano. Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo: perché preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B, dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? Ma cinismo a parte quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia) e poi al Tas (in Europa) e infine a Strasburgo (per ogni evenienza) la Juventus avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto. Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna. Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006, ereditò la Juventus di Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava. Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello, ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come avere una casa firmata da Renzo Piano, un Patek al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta. Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali.
  9. IO NON FORAGGIO QUESTO SISTEMA, IO SONO CONTRO ELKAN, IL TRADITORE.- L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato... Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera. 09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco vedi letture © foto di Andrea Bosco di Andrea Bosco Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata, l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna. Tuttavia, dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina, a Wall Street verrebbero chiamati “squali“ per il solo aspetto. Ma non è detto. John Elkann ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti Ceferin, Elkann, e Gravina perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era “l'unica soluzione“. Non la “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano. Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo: perché preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B, dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? Ma cinismo a parte quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia) e poi al Tas (in Europa) e infine a Strasburgo (per ogni evenienza) la Juventus avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto. Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna. Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006, ereditò la Juventus di Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava. Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello, ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come avere una casa firmata da Renzo Piano, un Patek al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta. Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali.
  10. PER GLI OTTIMISTI PRONTI A PAGARE ABBONAMENTI ED ACQUISTARE GADGET: L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato... Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera. 09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco vedi letture © foto di Andrea Bosco di Andrea Bosco Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata, l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna. Tuttavia, dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina, a Wall Street verrebbero chiamati “squali“ per il solo aspetto. Ma non è detto. John Elkann ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti Ceferin, Elkann, e Gravina perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era “l'unica soluzione“. Non la “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano. Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo: perché preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B, dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? Ma cinismo a parte quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia) e poi al Tas (in Europa) e infine a Strasburgo (per ogni evenienza) la Juventus avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto. Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna. Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006, ereditò la Juventus di Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava. Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello, ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come avere una casa firmata da Renzo Piano, un Patek al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta. Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali.
  11. PER I TIFOSI OTTIMISTI E PRONTI ALLA NUOVA STAGIONE, CON SOLDI PRONTI PER A BBONAMENTI E AGDGET DA ACQUISTARE: L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato... Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera. 09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco vedi letture © foto di Andrea Bosco di Andrea Bosco Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata, l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna. Tuttavia, dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina, a Wall Street verrebbero chiamati “squali“ per il solo aspetto. Ma non è detto. John Elkann ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti Ceferin, Elkann, e Gravina perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era “l'unica soluzione“. Non la “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano. Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo: perché preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B, dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? Ma cinismo a parte quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia) e poi al Tas (in Europa) e infine a Strasburgo (per ogni evenienza) la Juventus avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto. Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna. Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006, ereditò la Juventus di Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava. Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello, ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come avere una casa firmata da Renzo Piano, un Patek al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta. Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali.
  12. Non tiferò mai per la Elkanentus. Vendere, fuori dalle balle..............
  13. Ma magari.........................
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