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galakie

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di galakie

  1. Juve-Milan, la moviola: su Dybala era rigore, su De Sciglio no Non c'era il penalty assegnato da Massa: per la distanza minima tra il rossonero e Lichtsteiner e per il pallone che va verso il braccio e non il contrario Il recupero allungato di 30’’, per il secondo giallo a Sosa, porta al colpo di scena: rigore dato alla Juve per il tocco col gomito di De Sciglio. Giusto considerarlo punibile come ha fatto Massa su consiglio dell’addizionale Doveri? No, per due motivi: la distanza minima (187 centimetri) tra il rossonero e Lichtsteiner (autore del cross); il pallone che va verso il braccio e non il contrario, condizione necessaria per far scattare il cosiddetto "aumento di volume". Finisce in polemica una gara che si annunciava complicata per l’arbitro. A posteriori forse si poteva evitare una designazione rischiosa per via dell’andata, quando Massa (da addizionale) contribuì ad annullare un gol valido alla Juve. IL RIGORE SBAGLIATO — Ieri in avvio il fischietto ligure si è perso un rigore netto in favore dei bianconeri (Zapata su Dybala), poi ha gestito senza patemi una sfida corretta, segnata da due gol sul filo del fuorigioco: ok quello della Juve (bravissimo Meli); di pochissimo irregolare (una scarpa) quello di Bacca (a rischio squalifica per le frasi dette nel dopo partita alla squadra arbitrale), ma non era chiamata da umani e al posto di Crispo sarebbe servita la Var. Si arriva così nel recupero con la giusta espulsione di Sosa. Da regolamento l’extratime si allunga di 30’’, forse un arbitro di grande esperienza avrebbe chiuso lo stesso al 94’. Massa fa giocare e sul cross di Lichtsteiner indica il dischetto. Giudicando volontario un tocco che dai replay appare innocente. Francesco Ceniti ..ecco un altro moviolista anti juventino,,,e contro l'arbitro Massa sto collione mi deve spiegare perchè un arbitro di esperienza deve farla finire al 94 e non al 94.30 come da regolamento...
  2. ,,,ma vincere come? il rigore c'è...se tiene le braccia dietro alla schiena non lo fischierà mai! io sono sereno...il rigore c'è e stop! il resto sono chiacchiere come quelle di degrandis....pezzo di m.....
  3. ma di cosa si lamentano se chiudi con le braccia dietro la schiena...come insegnano ora...non sarebbe stato rigore ma cosi lo è
  4. però ieri imbarazzante il citofono del palermo...due gol su tre son suoi dai dciamolo...
  5. .ahi ahi...ma non eravamo noi i mafiosi..... Nuovo Filadelfia, al lavoro ditta in odor di mafia Il prefetto fa scattare un provvedimento interdittivo per una società subappaltatrice Un’interdittiva antimafia irrompe su uno dei grandi cantieri di Torino: quello per la realizzazione del nuovo stadio Filadelfia, il tempio del tifo granata. Il provvedimento è stata disposto lo scorso 1 marzo dalla Prefettura e la destinataria è la ditta Smr Costruzioni di Mario Stumpo. La conferma della misura arriva dal deputato Stefano Esposito: «Ho parlato con il prefetto. L’interdittiva è scattata a seguito delle procedure di controllo correttamente avviate dalla stazione appaltante Scr». C’è dunque un rischio di infiltrazione della ’ndrangheta su questo cantiere che ha ormai raggiunto il 90% dell’avanzamento lavori. Un rischio che si basa sulla possibilità di commistioni sospette ma non su rilevanze penali. La Smr di Stumpo è nata nel 2013 con una decina di dipendenti, ma nel bilancio 2016 ne conta una sessantina. Questo exploit occupazionale è in parte dovuto all’ultima commessa che la società ha rilevato e i cui lavori sono quasi terminati: un sub appalto per svariate centinaia di migliaia di euro di un’opera costata 6,2 milioni di euro finanziati quasi nella loro totalità da Comune di Torino e Regione Piemonte. Sui motivi che possano aver portato la Prefettura a emettere l’interdittiva a carico della ditta c’è massimo riserbo, ma per comprenderne il senso può essere utile analizzare alcuni fatti recenti. Pochi mesi fa la Dia ha effettuato un accesso al cantiere dello stadio e ci ha trovato dentro Ilario D’Agostino (anche con ruoli di responsabilità) nato a Placanica (Rc), 55 anni. Non è un uomo qualunque. Condannato per droga nel processo Jonio, riciclò i soldi della ’ndrangheta secondo i giudici di primo grado del processo Pioneer (pende Appello). E i sequestri paralleli al «penale» (poi diventati confische con le indagini del pm Antonio Rinaudo) riguardarono anche ditte attive nelle opere di Torino 2006: Palavela, Villaggio Olimpico Ex Moi, Tav (Alta velocità) nel tratto Torino-Chivasso e porto di Imperia in testa. Una di queste ditte è Italia Costruzioni. L’ipotesi di accusa è che D’Agostino - insieme ad altri - avesse messo su una sorta di lavatrice che avrebbe fatto leva su lavoratori pagati anche in nero con bilanci ostaggio di sovrafatturazioni, e vorticosi incroci finanziari. In quel processo (pm Roberto Sparagna), D’Agostino fu condannato a 8 anni e 6 mesi. Ha fatto ricorso. Nelle indagini patrimoniali della Dia comparve – senza contestazioni penali – anche Mario Stumpo, amministratore oggi della Smr. Un accenno, ma significativo. Perché nel momento in cui la Italia Costruzioni (la ditta di D’Agostino) ricevette una «visita» dell’Agenzia delle Entrate, cedette il ramo di attività per i lavori pubblici alla new entry Italiana Costruzioni srl, diretta proprio da Stumpo. In un’annotazione la Dia scrisse: «Tutti gli elementi raccolti convergono nel sostenere che la Italiana Costruzioni srl sia una società strumentalmente creata per le esigenze del sodalizio capeggiato da D’Agostino Ilario, che a tal fine avrebbe dato disposizioni di trasferirvi il settore operativo della Italia Costruzioni srl». Per l’antimafia Stumpo sarebbe stato «persona di estrema fiducia di D’Agostino». Non solo. «Fu direttore tecnico di quella ditta» anche se per un brevissimo periodo. Non ci fu alcun seguito penale ma oggi i due personaggi tornano nel cantiere del Toro. Di qui l’interdittiva. Dice Esposito: «Non bisogna delegare alla Procura la prevenzione. Il codice degli appalti avrebbe accorciato i tempi di verifica senza arrivare a lavori conclusi»
  6. Juve-Napoli: su Albiol il rigore è solare. Azzurri beffati come l'Inter nel '98 Rigori dati e non dati, molto lavoro per Valeri. Dubbi già all’8’ sulla prima occasione da gol capitata a Dybala, che si trova davanti alla porta su un bel lancio di di Bonucci. Strinic lo tocca ma non in modo tale da impedirgli la conclusione, parata da Reina. Fa bene, dunque, il direttore di gara a sorvolare. OK SU DYBALA — In apertura di ripresa, pareggia la Juventus su rigore per fallo di Koulibaly su Dybala. L’argentino, a dire il vero, è già in volo prima del contatto, il difensore del Napoli però lo tocca sulla parte anteriore del piede. Decisione corretta. IL MOMENTO CHIAVE — Quanto succede poi in occasione del 3-1 ricorda a molti quanto avvenuto nell’ormai storica Juventus-Inter 1998 quando, dopo un rigore negato ai nerazzurri per fallo di Iuliano su Ronaldo, nella prosecuzione dell’azione ne fu concesso uno ai bianconeri (in quel caso sbagliato). Qui la beffa, per il Napoli, è ancora più atroce perché poi il penalty avversario è stato trasformato. Tutto nasce nell’area bianconera quando Albiol finisce nella morsa di Bonucci e Pjanic: il difensore non lo tocca, il bosniaco sì, evidente il rigore. L’arbitro fa proseguire l’azione, Dybala innesca Cuadrado che si trova a tu per tu con Reina nell’altra area di rigore. È vero che il portiere tocca la palla, ma questa - nella prosecuzione dell’azione - resta a disposizione dell’attaccante, sul quale rovina Reina e quindi il penalty, poi trasformato da Dybala, ci sta. Qualche dubbio sul gol del Napoli, ma Callejon sembra in posizione corretta sul passaggio di Insigne. chiamasi questo elemento vincenzo cito....giornalista(?)...chiaramente in malafede della m.e.r.d.a.rosa
  7. sconcerti...licenziato.. dice che non c'è il rigore per il napoli..e che c'era rigore su dybala nel primo tempo...
  8. il bordocampista a higuain che sputa in diretta la roma non molla... ma che catzo centra ma sei un trglodita...di m...
  9. cerqueti...ampio spazio alla moviola... certo s.u.c.a. *****oso...tu e quel tuo compare a bordocampo
  10. Mica siamo la Roma .. Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk
  11. per me è fuffa dela M***A rosa... ma mi chiedo... perchè codesta giornalista viene fatta entrare a vinovo ....le si concede di fare domande...etc etc... fossi nella società le vieterei l'ingresso in sala stampa....
  12. leggevo oggi topino pescara spettatori 10.000 circa juve pescara spettatori 40.000 circa... ma com'è possibile...?
  13. bravo rastelli... non ci attacchiamo a questo singolo episodio... capito pioliiiiiiiiiiiiiiii
  14. bergomi ...la sensazione è che non ci provano neanche... invece quando gioca il napoli...e la roma...ci provano dai zio... cag...ati in mano e datti uno schiaffo...
  15. Torino: 50 ultras a colloquio con i giocatori La delegazione della Maratona fuori dallo stadio parla con i granata pretendo unità e attenzione in vista della sfida con il Pescaratwitta sabato 11 febbraio 2017 di Marco Bonetto 1 Mi piace 3 Non mi piace 0 Facebook Twitter Google Email Stampa 34 Commenti TORINO - Una cinquantina di tifosi del cuore della Curva Maratona, con in testa gli Ultras, si è presentata all'ingresso dello stadio Grande Torino per attendere l'arrivo dei giocatori prima della conferenza stampa di Mihajlovice della rifinitura. Man mano che i giocatori di Sinisa arrivavano a bordo delle macchine, venivano fermati: brevi colloqui con toni civili, ma anche una ferma richiesta: non ripetere le sceneggiate e le situazioni di nervosismo e di "scollamento interno" che si sono viste una settimana fa a Empoli. I tifosi pretendono che domani contro il Pescara in casa la squadra mostri ben altro comportamento e unità, nel rispetto della maglia che i giocatori indossano e del ruolo che ricoprono. Fuori dall' stadio è stato esposto uno striscione con la scritta: «Noi continueremo a lottare: voi cosa volete fare?» ..ridere ecco cosa continueranno a fare
  16. voglia poco...e velocità ancora meno... non può essere che zero a zero
  17. ma con che c....o di faccia parla questa m,,,,a di persona... calcio dell'onestà loro...che non si presentano alle premiazioni...
  18. Inter, Moratti: "Com'è andata con Rizzoli? Mi sono arrabbiato anch'io" Il giorno dopo l'ex presidente nerazzurro commenta gli episodi di Juve-Inter: "L'arbitro non è stato benevolo con noi: sarebbe stato più giusto un pari, possiamo arrivare in Champions"
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