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galakie

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di galakie

  1. sono a pochi km dallo stadio e nevica ancora che cavolo dite... e poi è una neve ghiacciata ..ti va negli occhi e non vedi nulla hanno fatto benissimo a non giocare
  2. mmm...amico e cagata non possono coesistere nella stessa persona soprattutto dopo ragionamenti del genere
  3. Il Toro di Cairo e l’incubo derby. Sconfitto cinque volte su sei Nessun presidente granata ha mai avuto una striscia così negativa...
  4. il tuo vicino è proprio uno sfigato sai...come fa a pensare che quello sia il giorno più bello della sua vita...
  5. nulla perchè l'arbitro ha visto e sanzionato,,,,,o meglio non sanzionato visto che non è stato ammonito
  6. Maratona maratona...stasera non vieni a commentare la tua squadretta., E dai ..su non essere timido... Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk
  7. Derby di Torino, Il Toro è casa mia - Vincere con un gol in fuorigioco senza sensi di colpa GIUSEPPE CULICCHIA «Noi siamo il Toro e loro no»: così Paolo Pulici, incarnazione di un Toro e di un calcio che non esistono più, perché intanto come sappiamo il mondo è cambiato e i calciatori non tornano più a casa a piedi dopo gli allenamenti o la partita accompagnati dai loro aficionados. Tuttavia, malgrado le differenze enormi tra il football degli Anni Settanta e quello di oggi - in cui si gioca in base alle esigenze della tivù a pagamento, e dove il prezzo di un giocatore può arrivare a 600 milioni di euro, con stipendi che in Italia toccano anche i 6 o 7 milioni - le parole del più grande calciatore ad aver vestito la maglia granata dopo il 4 maggio 1949 restano vere. Noi siamo il Toro e loro no. Ma non è solo una questione di budget. Il fatto che il Toro continui ad avere supporter tra i bambini, per dire, sa non solo di miracolo - pensate a quanto può essere difficile per un bambino di oggi tifare per una squadra che non vince uno scudetto dal 1976, e che ha vinto un solo derby negli ultimi 23 anni - ma conferma una mia convinzione: e cioè che non esistono differenze antropologiche tra Destra e Sinistra, come si sosteneva al contrario negli Anni Settanta (e non di rado ancora oggi, visto che un signore milanese del Pd si è preso la briga di censire quanti tra i suoi concittadini andranno al voto il 4 marzo chiamandosi Benito), mentre ne esistono tra chi ha abbracciato la fede granata e chi invece parteggia per l’altra squadra cortesemente ospitata in città. Noi del Toro non crediamo che nella vita conti solo vincere. E non a caso ci sentiamo perfino in colpa per la rete annullata domenica scorsa all’Udinese. Il Toro è al mondo perché quello che conta, nel calcio come nella vita, non è stare dalla parte dei vincenti sempre e comunque (tranne che in Champions). Conta semmai come si gioca, come si vive, come si vince qualora si vinca e come si perde nel caso si perda. In questo, il Toro piacerebbe da matti anche a Ernest Hemingway: Santiago, il pescatore protagonista de «Il vecchio e il mare», è sconfitto dagli squali, ma non si arrende mai. Ciò detto, se per caso oggi vincessimo con una rete di Belotti segnata in fuorigioco e inspiegabilmente convalidata dall’arbitro, circostanza che a parti invertite ha visto più repliche, per quanto mi riguarda non avrei alcun senso di colpa altro che *****ellini...questo lo supera in fatto di cazzate
  8. ho detto sano di mente... tra l'altro nel video del derby primavera ...noto il settore distinti pieno di giovanili del topo...un pò come domenica scorso con l'udinese ma allora non sono cosi tanti come dicono....
  9. ...vuoi farmi credere che c'è qualcuno sano di mente che li considera "simpatici"
  10. ed anche oggi pjaca un figurone.... 75 min ...in panca!!!! capisco sempre meno questo prestito...ad una società che non lo fa giocare
  11. intanto culicchia.... GIUSEPPE CULICCHIA TORINO La distanza, di budget e di classifica, è quella che è. Ma il derby è il derby. E anche se il Toro lo ha vinto una volta sola negli ultimi vent’anni e più, per noi granata resta la partita dell’anno: non avrebbe senso negarlo. Per noi il derby è più che una finale di Champions – sì, lo so, voi dell’altra squadra avete la battuta già pronta: «E per forza, in finale di Champions il Toro non ci arriverà mai». Perché per troppe volte abbiamo perso non solo o non tanto per l’oggettiva disparità tra le due rose, ma a causa di reti segnate dai nostri avversari in fuorigioco, oppure dopo essere rimasti in dieci se non in nove anche per un tempo intero a causa di espulsioni dirette o per somma di ammonizioni, o ancora per via di un gol subito all’ultimo secondo dell’ultimo minuto (di recupero). Mettetevi nei nostri panni. Anzi no: è impossibile. Ma chissà se arriverà mai un derby in cui toccherà al Toro vedersi convalidare un gol segnato da posizione irregolare; o in cui saranno i nostri rivali a rimanere in dieci oppure in nove, non dico per un tempo intero ma anche solo per cinque minuti; o ancora, in cui un giocatore granata segnerà oltre il 93’. Delle tre possibilità, credo che quest’ultima resti tutto sommato la più probabile. LA SUPERSTIZIONE Così, agli undici che Mazzarri schiererà in campo domenica all’ora di pranzo noi tifosi chiediamo oltre alla grinta, alla corsa e al sudore soprattutto una concentrazione capace di durare fino al triplice fischio finale. Dopodiché, dato che il grande Eduardo sosteneva che essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male, ciascuno di noi adotterà i suoi rituali. Oddio, dai risultati che abbiamo portato a casa in questo ventennio non è che servano molto. Ma dall’esito di questo derby potrebbe decidersi addirittura il campionato. FORZA SAN GENNARO Anche per questo, visto che un paio di settimane fa mi trovavo a Napoli, ne ho approfittato per recarmi in Duomo a far visita a San Gennaro. Gli ho detto: «San Gennaro, Tu che ogni anno, un paio di volte all’anno compi il miracolo per i tuoi amati napoletani, puoi fare qualcosa anche per noi? Vedi che faresti la felicità anche di Sarri e dei suoi ragazzi, e con loro di tutta Napoli. Ma non solo: pensa alla gioia degli interisti, dei romanisti, dei laziali. Faresti felice non dico tutta l’Italia, ma quasi». Magari funziona. Intanto è un bene che abbiamo recuperato Belotti.
  12. e poteva non mancare culicchia mer.di.cchia.. GIUSEPPE CULICCHIA TORINO La distanza, di budget e di classifica, è quella che è. Ma il derby è il derby. E anche se il Toro lo ha vinto una volta sola negli ultimi vent’anni e più, per noi granata resta la partita dell’anno: non avrebbe senso negarlo. Per noi il derby è più che una finale di Champions – sì, lo so, voi dell’altra squadra avete la battuta già pronta: «E per forza, in finale di Champions il Toro non ci arriverà mai». Perché per troppe volte abbiamo perso non solo o non tanto per l’oggettiva disparità tra le due rose, ma a causa di reti segnate dai nostri avversari in fuorigioco, oppure dopo essere rimasti in dieci se non in nove anche per un tempo intero a causa di espulsioni dirette o per somma di ammonizioni, o ancora per via di un gol subito all’ultimo secondo dell’ultimo minuto (di recupero). Mettetevi nei nostri panni. Anzi no: è impossibile. Ma chissà se arriverà mai un derby in cui toccherà al Toro vedersi convalidare un gol segnato da posizione irregolare; o in cui saranno i nostri rivali a rimanere in dieci oppure in nove, non dico per un tempo intero ma anche solo per cinque minuti; o ancora, in cui un giocatore granata segnerà oltre il 93’. Delle tre possibilità, credo che quest’ultima resti tutto sommato la più probabile. LA SUPERSTIZIONE Così, agli undici che Mazzarri schiererà in campo domenica all’ora di pranzo noi tifosi chiediamo oltre alla grinta, alla corsa e al sudore soprattutto una concentrazione capace di durare fino al triplice fischio finale. Dopodiché, dato che il grande Eduardo sosteneva che essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male, ciascuno di noi adotterà i suoi rituali. Oddio, dai risultati che abbiamo portato a casa in questo ventennio non è che servano molto. Ma dall’esito di questo derby potrebbe decidersi addirittura il campionato. FORZA SAN GENNARO Anche per questo, visto che un paio di settimane fa mi trovavo a Napoli, ne ho approfittato per recarmi in Duomo a far visita a San Gennaro. Gli ho detto: «San Gennaro, Tu che ogni anno, un paio di volte all’anno compi il miracolo per i tuoi amati napoletani, puoi fare qualcosa anche per noi? Vedi che faresti la felicità anche di Sarri e dei suoi ragazzi, e con loro di tutta Napoli. Ma non solo: pensa alla gioia degli interisti, dei romanisti, dei laziali. Faresti felice non dico tutta l’Italia, ma quasi». Magari funziona. Intanto è un bene che abbiamo recuperato Belotti.
  13. altri proclami... Iago Falque, attaccante del Torino, ha parlato alla giornalaccio rosa dello Sport in vista del derby contro la Juventus: "Mazzarri ha carattere e ambizione, ci sta facendo crescere. Con lui siamo tutti contenti e convinti di farcela alla fine. Belotti? Sarà lui l'uomo del derby, è definitivamente tornato. Può fare una carriera alla Higuain: se tante squadre lo volevano, significa che è un top.
  14. Cairo: “Ora che il Gallo è tornato me lo tengo stretto anche per il futuro” Urbano Cairo torna a parlare e carica i suoi in vista del derby di domenica. «Ce la giocheremo alla grande - le parole dell’editore alessandrino a RMC Sport -, la Juve è un avversario molto difficile, ma noi siamo in un buon momento: Mazzarri sta svolgendo un grandissimo lavoro e la squadra ha tratto grandi benefici, sia dal punto di vista della convinzione che del gioco». E poi c’è un Belotti ritrovato per provare a mettere paura alla Juve. Il Gallo è tornato al gol dopo tanto tempo dimostrando anche di aver recuperato una buona condizione fisica. «Lo paragono a Ciccio Graziani, me lo tengo stretto anche per il futuro», ancora il patron del Toro che ha vinto l’unico derby della sua gestione con Ventura in panchina.
  15. alla società interessa lo scudetto...lo ha detto il presidente poi se si va avanti in champions è un qualcosa di più
  16. ma sbaglio o ieri sulle gradinate c'erano i bambini che giocano nei bovini oh ieri circa ventimila...mica pizza e fichi
  17. ...speriamo che sia come dici tu...
  18. ...alllora si dava in prestito a una squadra che ne avesse avuto davvvero bisogno
  19. si questo risulta anche a me....ma gli avranno dato delle "garanzie"...ad oggi se non ha problemi fisici di cui non siamo a conoscenza... queste "garanzie" sono state disattese
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