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maryj

Tifoso Juventus
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  1. digli che gliela vendi, poi stacco una zolla qui di fronte e gliela spacciamo per quella di trieste e spartiamo i ricavati
  2. ooooooooooohhhhhhhhhhh forza juveeeeee vinci ancoraaaaaaa per gli ultrààààààààà è inutile spiegarlo non lo capireste maaaaaiiiii alzarsi la mattina e seguirla ovunque andraiiiiiiiii
  3. simili a degli erooooooooooooooooooooooooiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii abbiamo il cuoreeeeeeeeeee a strisceeeeeeeeeeeeeeee portaci dove vuoooooooooiiiiiiiiiiiiiiiiiiii verso le tue conquisteeeeeeeeeeeeeeeee
  4. in realtà l'avevo già visto, però non avevo focalizzato la scena @@ comunque dopo che lo lascia, antonio continua a dire "grazie, grazie, grazie", quindi ci sta che sia come dici tu
  5. la vera domanda è: CHI NON LO STA ANCORA FACENDO??? @@
  6. ahahahahahah la faccia di caceres quando si accorge di essere seguito è unica :haha: :haha: :haha:
  7. presa da qui: http://www.facebook.com/MaiSenzaAlex CAVALCATA TRICOLORE Mamma mia! Son senza fiato! Ma posso dirlo: che campionato! Gastriti, afonia, insonnia e mal di schiena Ma per fortuna ne è valsa la pena. Lì, con il Milan sempre in agguato, questo scudetto alla fine è arrivato anche se, dopo alcune partite, ci siamo ammalati di pareggite. Ahi che brutta malattia! Quante occasioni buttate via! E mentre noi arranchiamo ansanti, il Milan vince e si porta davanti. Ah, maledetti! Che cosa credete? Voi questo titolo non lo vincete. Eh fortunelli, non festeggiate, mancano ancora parecchie giornate. Sentite me, dico davvero, a sorpassarvi ci pensa Del Piero con un gran destro dei suoi micidiali, la mette dentro all’incrocio dei pali. Sì, evviva! Il sorpasso è riuscito! Ma non è ancora tutto finito, infatti il Lecce dal cuor giallorosso arriva a Torino e fa il colpo grosso. “Che bella cosa!” pensa il rossonero Ed ora il sogno gli sembra più vero “la Juve cade, noi andiamo in testa Ed a Milano sarà una gran festa”. Amico mio, ritorna desto, per esultare è ancora presto, forse dimentichi una cosina c’è il derby della Madonnina. Milito, Milito, Maicon, vittoria! Ed a Trieste si può far baldoria. E dopo gioia e festeggiamenti, ora è il momento dei ringraziamenti Grazie Mister, grazie ragazzi, per me non amarvi sarebbe da pazzi. Grazie sul serio, grazie di cuore, tifare Juve è sempre un onore. Ed ora un grazie, seppur fastidioso, credo purtroppo che sia doveroso. Grazie Inter, per il favore ci hai anticipato il tricolore!!!! Un’ultima nota e lo dico contenta Per noi è lo scudetto numero TRENTA!
  8. Sconcerti: "Il capolavoro di Conte" Mario Sconcerti sul Corriere della Sera analizza lo scudetto bianconero: "La Juve è campione d’Italia in fondo a un viaggio che non c’è mai stato. 37 partite senza perdere, mai una sconfitta. C’era riuscito Capello in un campionato di 34 giornate, prima ancora Castagner in un campionato di 30. Conte ha fatto qualcosa di diverso. Ha preso una squadra dal settimo posto e le ha dato un gioco, un’idea fissa, un obbligo: vincere. Il calcio ha spesso momenti eccessivi, quasi tribali, rivolti a chi appartiene a quel clan, ma credo che stavolta qualcosa di diverso sia esistito. Conte ha compiuto un’impresa che adesso prende il nome della Juve, ma la vittoria è sua. Non ci sono tanti esempi paragonabili. Per piccolo paradosso l’ultimo esempio di scudetto rubato al destino che mi viene in mente è quello di Liedholm e Rivera nel ’78-’79, l’anno della stella. Una squadra senza campioni, anche Rivera, come Pirlo, profumava di antico. Vinse allora la diversità di gioco, un carisma opposto, lento e laico, soltanto logico. Ha vinto oggi una diversità passionale, un ritorno quasi a un’unità nazionale perduta, quella juventina, quella delle grandi emigrazioni interne degli anni Cinquanta, una vecchia Italia dove il Pil era sempre una sorpresa benevola e si volava anche solo per non avere più alle spalle la miseria e la fame. Inutile giocare con la retorica, questo non è uno scudetto qualsiasi. Primo perché la Juventus non era favorita, era anzi sconosciuta a questi livelli. Secondo perché la Juve non vince adesso, ma si riappropria di un posto che è sempre stato suo negli ultimi 90 anni. Ci sono stati incidenti nelle ultime stagioni che hanno comportato danni enormi, ma sono stati superati. Calciopoli ha causato un danno vicino al mezzo miliardo di euro, qualcosa che avrebbe ucciso quasi tutte le squadre europee. La Juve ha sentito il dovere di resistere, la Fiat lo ha confermato ragionando in modo più sportivo che aziendale. Ora ritornano tutte e due le cose, la società e la squadra, con dirigenti che hanno un terzo dell’età che avrebbero i padri. È questa la vera forza della Juve nel Paese, il filo rosso di generazioni di grandi imprenditori che tengono unita una passione. Forse è il divertimento dei re, forse un romanzo popolare, di sicuro qualcosa che non c’è mai stato in Italia. La fedeltà lunga un secolo a un’idea, a dei colori. Va preso questo successo come un successo dell’intero calcio italiano. La mancanza della Juve ha indebolito tutti. Al sesto anno fuori da Calciopoli, il nostro calcio è arrivato esausto, non competitivo. La Juve era il riferimento. La sua assenza ha deciso una vacanza da tutti i doveri, compresi quelli di bilancio e dell’investimento. Senza la Juve tutti hanno potuto far finta di essere grandi. Ora finalmente si torna a giocare. Non esiste mediazione. Questa è l’arte del calcio, inutile confonderla con il commercio. La Juve adesso annuncia che il calcio italiano si ricompone, torna automaticamente vero. Da domani chi vuole vincere dovrà tornare a investire senza camuffamenti. Anche per questo è giusto ringraziare Conte".
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