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jugovic
Tifoso Juventus-
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Corte Giustizia Figc:4 Anni E Maximulta A Moggi Jr
jugovic ha risposto al topic di The-Lightning in Calciopoli (Farsopoli)
ennesima figura di cacca di Lippi ancora st? aspettando dall'estate del 2006 che spenda una sola buona parola per le persone senza le quali sarebbe sempre stato un signor nessuno a questo punto appare evidente che lui ha barattato il suo ritorno in nazionale eil proscioglimento del figlio con la completa dissociazione da Moggi e Giraudo vergognati!!! -
Gea: Appello Pm, Moggi Intimidiva
jugovic ha risposto al topic di planet_nl in Calciopoli (Farsopoli)
tanto pagano i contribuenti, cosa ci perde il tonno a proporre appello? -
Paparesta Vuota Il Sacco?il 12 Marzo Va Da Palazzi
jugovic ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
visto che c'erano i tuoi amici spioni in ascolto era sempre meglio non farsi sentire, qualsiasi cosa si dicesse -
dici? FGS non sapeva nulla di quello che faceva Moggi all Juventus?
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"Moggi ha travalicato le mansioni" Cos? la Juve ? uscita da Calciopoli Accolta la tesi difensiva Il processo a Calciopoli andr? avanti senza parti civili, esclusione che si accompagna alla perdita di efficacia della citazione del responsabile civile Juventus cos? come degli altri non costituiti. Cos? ha deciso il collegio giudicante sottolineando anche come ?lo sport non ? un bene di consumo?. Una svolta che ?libera? il club bianconero da ogni possibile coinvolgimento di natura economica e che recepisce la memoria presentata dallo studio Grande Stevens contro le richieste danni di Brescia, Salernitana Sport e del ?vecchio? Bologna. In 34 pagine, la Juventus ha riaffermato il principio che Moggi ha agito travalicando le proprie mansioni che ?non prevedevano contatti con gli arbitri? e che non gli attribuivano i poteri di rappresentanza. Sul piano delle rivendicazioni economiche, inoltre, le societ? richiedenti i danni (circa 100 milioni) hanno fondato le loro pretese su presunte alterazioni dei risultati, fattispecie che pu? essere regolata solo dalla giustizia sportiva. http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/qu...19655girata.asp
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Tanti Auguri A Roberto Baggio
jugovic ha risposto al topic di TIFOSIBIANCONERI.COM in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
il suo nome, assieme a quello di Montali, non dovrebbe mai essere accostato alla Juventus -
Calcio E Scommesse, Pm:
jugovic ha risposto al topic di settembrebianconero in Calciopoli (Farsopoli)
dicci qualcosa di pi? se puoi -
Mourinho E Gli Scudetti
jugovic ha risposto al topic di The-Lightning in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
se veramente ha detto queste cose.... Mou uno di noi -
Intercettazioni..visibili Tabulati,non I Contenuti
jugovic ha risposto al topic di El Bachator in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
a me la cosa che mi ? sembrata sempre strana ? la mancanza di comunicazioni tra Moggi e Giraudo con Galliani come comunicavano tra loro? perch? sicuramente comunicavano o no? con i pizzini? -
Gea - Moggi: 1 Anno E 6 Mesi Per Violenza Privata
jugovic ha risposto al topic di JuveFan in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
dai wmont? forse ? andata un p? meglio di quello che si pensava -
Moggi Condannato A 1 Anno E 6 Mesi....
jugovic ha risposto al topic di ilquartostato in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
e tu finalmente ti potrai godere la nuova New Holland F.C. di Cobolli Gigli Blanc e del viola Montali, che diventer? sempre pi? simpatica e si disputer? con la roma o il milan la conquista del secondo posto dietro ai perdenti nei secoli dei secoli -
Moggi Condannato A 1 Anno E 6 Mesi....
jugovic ha risposto al topic di ilquartostato in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
tifoso della seconda squadra della capitale mi sapresti dire per quale reato ? stato condannato Moggi? -
Gea - Moggi: 1 Anno E 6 Mesi Per Violenza Privata
jugovic ha risposto al topic di JuveFan in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
hai letto almeno per quale motivo ? stato condannato? -
M.liguori:inter 395 Mln Debiti- Corsera:è A Posto
jugovic ha risposto al topic di karel in Calciopoli (Farsopoli)
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Calciopoli, Oggi I Rinvii A Giudizio
jugovic ha risposto al topic di zebra romana in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
cario furino se vuoi rovinarti la giornata ti segnalo un pezzo allucinante di tale Carmine Spadafora su Il Giornale e un'apologia di Franco Carraro sul Messaggero da far venire il vomito -
Il Buon Onesto Brindellone
jugovic ha risposto al topic di scovase in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
caro Quaresima anche tutto questa glorificazione post mortem mi sembra una mancanza di rispetto, o no? mettete a cuccia v?.......... -
Cipriani?
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Disciplinare: Arrivano Altre Sentenze
jugovic ha risposto al topic di Juan in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Salvo, il Direttore sicuramente era a conoscenza di chi faceva uso di sim straniere (arbitri, dirigenti di club, dirigenti federali..), perch? non f? i nomi? di cosa ha paura? o perch? non lo pu? dimostrare? -
Disciplinare: Arrivano Altre Sentenze
jugovic ha risposto al topic di Juan in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
............Acclarata dunque l?esistenza di questo anomalo rapporto tra Moggi ed il sistema arbitrale, al contrario di quanto si affanna a dimostrare la difesa del Moggi........ :interxxx2: -
Disciplinare: Arrivano Altre Sentenze
jugovic ha risposto al topic di Juan in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
1 FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO 00198 ROMA ? VIA GREGORIO ALLEGRI, 14 CASELLA POSTALE 2450 COMUNICATO UFFICIALE N. 13/CDN (2007/2008) La Commissione disciplinare nazionale, costituita dall?avv. Sergio Artico, Presidente, dall?avv. Salvatore Lo Giudice, Vice Presidente, dall?avv. Riccardo Andriani, dall?avv. Emilio Battaglia, dall?avv. Gianfranco Tobia, Componenti, con l?assistenza alla Segreteria del sig. Claudio Cresta, si ? riunita il giorno 18 giugno, 22 e 31 luglio 2008 e ha assunto la seguente decisione: ?? (302) ? DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: LUCIANO MOGGI (all?epoca dei fatti tesserato Juventus FC SpA), MARIANO FABIANI (all?epoca dei fatti dirigente FC Messina Peloro Srl), Pietro FRANZA (Presidente FC Messina Peloro Srl), MARIO BONSIGNORE (all?epoca dei fatti tesserato quale dirigente FC Messina Peloro Srl), GIANLUCA PAPARESTA (arbitro effettivo associato presso la Sezione AIA di Bari), ROMEO PAPARESTA (all?epoca dei fatti arbitro benemerito) TIZIANO PIERI (arbitro effettivo associato presso la Sezione AIA di Lucca), SALVATORE RACALBUTO (gi? arbitro effettivo), STEFANO CASSARA? (gi? arbitro effettivo), ANTONIO DATTILO (gi? arbitro effettivo), PAOLO BERTINI (arbitro effettivo associato presso la Sezione AIA di Arezzo), MARCO GABRIELE (gi? arbitro effettivo), MASSIMO DE SANTIS (gi? arbitro effettivo), MARCELLO AMBROSINO (assistente associato presso la Sezione AIA di Torre del Greco NA), E DELLE SOCIETA? JUVENTUS FC SpA e FC MESSINA PELORO Srl (nota n. 4349/602quinviciespf06-07/SP/ad del 23.4.2008) Il procedimento Con atto del 23.4.2008 Procuratore Federale deferiva a questa Commissione: ? Luciano MOGGI, all?epoca dei fatti tesserato JUVENTUS FC SpA con la qualifica di Amministratore e Direttore Generale, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 1), nonch? le condotte di cui al paragrafo V; ? Mariano FABIANI, all?epoca dei fatti dirigente della societ? FC MESSINA PELORO ed attualmente dirigente della societ? SALERNITANA CALCIO 1919, per la violazione dei doveri di lealt?, probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 2), nonch? le condotte di cui al paragrafo V; ? Pietro FRANZA, Presidente della societ? FC MESSINA PELORO Srl, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo V; ? Mario BONSIGNORE, all?epoca dei fatti tesserato quale Dirigente del MESSINA PELORO Srl per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 2 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo V; ? Gianluca PAPARESTA, arbitro effettivo associato presso la Sezione AIA di Bari, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 3); ? Romeo PAPARESTA, all?epoca dei fatti arbitro benemerito, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 3); ? Tiziano PIERI, arbitro effettivo associato presso la Sezione AIA di Lucca, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 4); ? Salvatore RACALBUTO, gi? arbitro effettivo, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 5); ? Stefano CASSARA?, gi? arbitro effettivo, per la violazione dei doveri di lealt?, probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 6) ? Antonio DATTILO, gi? arbitro effettivo, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 7); ? Paolo BERTINI, arbitro effettivo associato presso la Sezione AIA di Arezzo, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 8); ? Marco GABRIELE, gi? arbitro effettivo, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 9); ? Massimo DE SANTIS, gi? arbitro effettivo, per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 10); ? Marcello AMBROSINO, assistente associato presso la Sezione AIA di Torre del Greco (NA), per la violazione dei doveri di lealt? probit? e correttezza sanciti dall?art. 1, comma 1, CGS, per aver posto in essere le condotte di cui alla parte motiva del deferimento, sub paragrafo IV, punto 11); ? la societ? JUVENTUS FC SpA, a titolo di responsabilit? diretta per le violazioni ascritte, sub paragrafo IV punto 1) al suo dirigente con legale rappresentanza ai sensi dell?art. 2, comma 4, parte prima, del Codice di Giustizia Sportiva vigente all?epoca dei fatti contestati, trasfuso nei contenuti nell?art. 4, comma 1, del vigente CGS; ? la societ? FC MESSINA PELORO Srl, a titolo di responsabilit? diretta o oggettiva ai sensi dell?art. 2, comma 4, del CGS, vigente all?epoca dei fatti, oggi trasfuso nell?art. 4 del C.G.S. vigente, per i comportamenti addebitati al proprio Presidente ed ai propri Dirigenti, sub paragrafo IV, punto 2) e sub paragrafo V. Nei termini assegnati i deferiti hanno depositato le proprie memorie difensive con le quali hanno chiesto il proscioglimento dagli addebiti. All?udienza del 18 giugno 2008, prima dell?inizio della fase dibattimentale Romeo Paparesta, Gianluca Paparesta, Pietro Franza, Mario Bonsignore, la Societ? Juventus FC 3 SpA, la Societ? FC Messina Peloro Srl, tramite i propri difensori, hanno proposto istanza di applicazione di sanzione ai sensi di quanto previsto dall?art. 23 CGS. Su tali istanze il rappresentante della Procura Federale ha espresso il proprio consenso e conseguentemente questa Commissione ha emesso ordinanza di accoglimento di dette istanze definendo il giudizio nei confronti dei soggetti deferiti sopramenzionati (vedi CU n. 65/CDN del 18.6.2008). Con la medesima ordinanza questa Commissione rinviava a nuovo ruolo il procedimento a carico di tutti gli altri deferiti. All?udienza del 22 luglio 2008 questa Commissione, in ordine alle eccezioni preliminari e pregiudiziali sollevate dalle parti, e sentito il Procuratore federale che ne ha chiesto l?integrale rigetto, si ? pronunciata con l?ordinanza che segue: ?? I. I - in ordine alla eccezione di difetto di giurisdizione nei confronti del Sig. Luciano Moggi, rilevato che all?epoca della condotta contestata il deferito risultava tesserato della FIGC e quindi soggetto alle regole dell?ordinamento Federale e che le sue dimissioni sono intervenute soltanto in data 16 maggio 2006, per cui ? pacifico che egli non incorra nel divieto di nuovo tesseramento previsto sia dall?art. 36 comma 7, NOIF, sia dall?art. 25 dei Principi fondamentali degli Statuti delle federazioni sportive nazionali delle discipline sportive associate e delle associazioni benemerite, stabiliti dal Consiglio Nazionale del CONI con deliberazione del 23 marzo 2004, onde permane nei suoi confronti l?interesse della FIGC ad ottenere un provvedimento che accerti l?eventuale responsabilit? del deferito in ordine ai fatti contestati e, dunque, non pu? non persistere l?operativit? del vincolo da lui assunto con la costituzione del rapporto associativo, a norma dell?art. 30, comma 2, Statuto Federale (gi? art. 27, comma 2), a prescindere dalla eseguibilit? della eventuale sanzione. A ci? si aggiunga che ragionando a contrariis si consentirebbe paradossalmente la facile elusione dell?azione disciplinare da parte del soggetto che, avuta notizia dell?avvio di indagini nei propri confronti, ben potrebbe preventivamente dimettersi, sottraendosi in tal modo all?eventuale provvedimento. Alla luce degli argomenti sopra illustrati questa Commissione ritiene di non dover condividere sul punto la diversa decisione assunta dalla Corte Federale con CU n. 21/CF del 21 giugno 2007. II. In ordine alla eccepita improcedibilit? del deferimento per il decorso del termine ex art. 30 n. 7 dello Statuto Federale e 27 n. 8 del CGS vigente alla data del 30 giugno 2007, si rileva che dall?elenco depositato all?odierna riunione dal Procuratore Federale ed allegato al provvedimento di proroga adottato dalla Corte di Giustizia Federale pubblicato sul C.U. n. 5/CGF in data 25 luglio 2007, risulta che la proroga del termine per la conclusione delle indagini ? stata richiesta e concessa proprio con riferimento al procedimento n. 441 del 2007 le cui indagini vennero aperte in data 16 aprile 2007, risultando cos? assorbita ogni ulteriore eccezione sul punto. Per completezza, si deve ancora rilevare che l?istanza di proroga ? stata presentata dalla Procura Federale, prima del termine della Stagione Sportiva 2006/2007 e quindi tempestivamente, al Presidente Federale, competente a decidere in base alla normativa in vigore in quel momento. Con la pubblicazione del nuovo CGS la competenza ? stata trasferita alla Corte di Giustizia Federale. Trattandosi di norma di natura processuale ed in assenza di una disciplina transitoria, il provvedimento assunto dalla CGF appare legittimamente emesso in conformit? a quanto espressamente previsto dall?art. 32 comma 11 del CGS. III. Sulla inutilizzabilit? degli atti di indagine del procedimento penale pendente avanti il Tribunale di Napoli ed in particolare delle conversazioni telefoniche intercettate, la Commissione rileva che trattasi di documentazione pervenuta dall?Autorit? 4 Giudiziaria, acquisita dalla Procura Federale ai sensi dell?art. 2, comma 3, della Legge n. 401 del 13 dicembre 1989, trattandosi di attivit? relativa alla fase delle indagini preliminari, la cui utilizzabilit? ? stata costantemente affermata dagli Organi di Giustizia Sportiva, con orientamento al quale questa Commissione ritiene di aderire. Quanto agli asseriti vizi dei provvedimenti autorizzativi delle intercettazioni telefoniche ed alle conseguenti operazioni di Polizia Giudiziaria, nonch? alla ritenuta inutilizzabilit? degli atti del procedimento penale per violazione degli articoli 114 e 116 c.p.p. ? da ritenere sufficiente la provenienza ed il deposito degli atti da parte dell?Autorit? Giudiziaria, dovendosi necessariamente presupporre da tale derivazione la legittimit?, autenticit? e genuinit? degli atti stessi, della loro assunzione e della loro conoscibilit?, restando ovviamente precluso ogni controllo sia formale che sostanziale in questa sede degli atti trasmessi. IV. In ordine alla richiesta di sospensione del presente procedimento in attesa della definizione del procedimento penale, la Commissione richiama il costante indirizzo giurisprudenziale e dottrinale che ha sancito l?autonomia della giurisdizione sportiva rispetto a quella ordinaria e, conseguentemente, l?assenza di alcun vincolo di pregiudizialit?. V. In ordine alla reiterazione dell?istanza di rilascio di copia degli atti relativi alle posizioni gi? definite ai sensi dell?art. 23 e 24 del CGS formulata dalla difesa di Bertini Paolo, se ne rileva la inaccoglibilit?, attesa la irrilevanza di tale documentazione ai fini del decidere. VI. In ordine alla richiesta di astensione dei componenti di questa Commissione in quanto incompatibili per aver provveduto sulla richiesta di applicazione di sanzione nei confronti di altri deferiti nell?ambito di questo procedimento, l?istanza ? irrituale, stante l?inesistenza dell?istituto dell?astensione nell?ordinamento sportivo. In ogni caso va evidenziata l?assenza di profili di incompatibilit? derivanti dalla intervenuta pronuncia, in ragione della differente disciplina sulla posizione processuale delle parti e sulla formazione della prova nel procedimento sportivo rispetto al processo penale. VII. Sulla eccezione di improcedibilit? del secondo capo di incolpazione stante il divieto del ne bis in idem, trattandosi di questione dipendente anche dalla valutazione del materiale probatorio acquisito, se ne rinvia la decisione al merito. Per questi motivi la Commissione rigetta le eccezioni proposte dalle parti, riservandosi al merito la decisione della questione del ne bis in idem e dispone di procedere oltre nel dibattimento.?? Alla medesima udienza in ordine alle richieste istruttorie formulate dalle difese dei deferiti e sentito il Procuratore federale questa Commissione si ? pronunciata con l?ordinanza che segue: ??Sulle istanze istruttorie, sentita la Procura Federale che si oppone alle sole richieste di prova per testi, la Commissione, ritenutane la rilevanza e l?ammissibilit?, ammette le produzioni documentali. Per quanto riguarda le richieste di prova per testi: rigetta le richieste formulate dalla difesa del Bertini in quanto inammissibili poich? le persone indicate come testimoni sono o sono stati soggetti deferiti in questo stesso procedimento, e comunque le circostanze dedotte sono irrilevanti; rigetta altres? le istanze della difesa del Fabiani; quanto alla testimonianza dell?ing. De Falco perch? superflua in relazione alla consulenza depositata in atti e quanto alle altre deduzioni perch? relative a circostanze ininfluenti ai fini della decisione ovvero comprovabili documentalmente.?? 5 Chiusa l?istruttoria, i difensori rinunciavano alla discussione orale conclusiva, abbandonando, unitamente ai deferiti, l?aula di udienza, e si riportavano al contenuto delle rispettive memorie difensive ed alle conclusioni ivi rassegnate. Il Procuratore Federale concludeva per l?affermazione di responsabilit? dei soggetti deferiti chiedendo l?irrogazione delle seguenti sanzioni: Luciano Moggi: inibizione per anni 1 e mesi 2; Mariano Fabiani: inibizione per anni 4; Tiziano Pieri: squalifica per anni 3 e mesi 6; Salvatore Racalbuto: squalifica per anni 3 e mesi 6; Stefano Cassar?: squalifica per anni 3 e mesi 6; Antonio Dattilo: squalifica per anni 3 e mesi 6; Paolo Bertini: squalifica per anni 3 e mesi 6; Marco Gabriele: squalifica per anni 3 e mesi 6; Massimo De Santis: squalifica per anni 3 e mesi 6; Marcello Ambrosino: squalifica per anni 3 e mesi 6. Motivi della decisione Preliminarmente occorre precisare che la contestazione rivolta ai deferiti non riguarda presunti ed indimostrati accordi illeciti o, comunque, non attiene al contenuto di telefonate intercettate. La violazione dell?art. 1 comma 1 CGS ipotizzata nei loro confronti si realizza nel fatto di aver costituito un sistema di comunicazioni telefoniche riservate intrattenute tra il Moggi ed il Fabiani, da una parte, e gli associati AIA di cui al presente procedimento, dall?altra. Risulta, infatti, che in prossimit? dei sorteggi, nonch? successivamente al loro svolgimento, e in prossimit? delle gare e successivamente ad esse sono intercorsi contatti tra le utenze nella disponibilit? del Moggi e del Fabiani e quelle nella disponibilit? degli altri deferiti, associati AIA. Ne consegue la necessit? di esaminare gli elementi a carico dei deferiti onde accertarne la relativa efficacia probatoria secondo i pi? corretti canoni di valutazione della prova consolidati nelle decisioni della giustizia sportiva. Ebbene, ad avviso di questa commissione le modalit? di raccolta e di documentazione degli elementi di prova, tra i quali le dichiarazioni rese dalle persone ascoltate dall?Ufficio Indagini, prima, e dalla Procura Federale, poi, confluite nella relazione della Procura Federale (gi? Ufficio Indagini) non consentono di dubitare della valenza probatoria di tali elementi contenuti in un atto ufficiale, fonte privilegiata di prova, a meno di minare alla base i principi cardine sui quali si fonda il procedimento sportivo nella sua peculiarit?. E? quindi necessario soffermarsi, sulle risultanze investigative, oggetto dell?attivit? svolta dai Carabinieri, onde valutare, successivamente, la sussistenza dei necessari elementi di riscontro. Senonch?, procedendo nella duplice operazione necessaria per il corretto apprezzamento della valenza probatoria degli elementi di carattere indiziario, deve concludersi che tali elementi sono dotati di certezza, promanante sia da ciascuno di essi, sia da una loro visione unitaria. Ci? determina un quadro indiziario grave, preciso e concordante, fondato su elementi consistenti, non generici e convergenti. Pertanto sono assolutamente inconferenti i rilievi mossi dalle difese degli incolpati in ordine alla mancanza di prova di accordi illeciti raggiunti attraverso le comunicazioni telefoniche operate con le schede telefoniche estere. Se ci fosse stata prova di accordi illeciti ben altra sarebbe stata la contestazione rivolta ai deferiti. E? evidente che l?utilizzo di schede telefoniche anonime e straniere era finalizzato ad eludere la possibilit? di risalire ai titolari delle schede e ad impedire possibili intercettazioni. Tale obiettivo risulta ancora pi? censurabile, considerato il ruolo ricoperto dagli arbitri che impone loro di tenere una condotta assolutamente leale e trasparente. 6 Tale condotta integra a pieno la violazione dei doveri di lealt?, correttezza e probit?, tanto pi? grave perch? commessa in concorso tra un alto dirigente di una blasonata squadra di calcio e chi ? stato posto dal sistema sportivo a tutela delle regole sportive, anche fuori dal campo. Pertanto l?aver costituito un sistema di comunicazioni riservato e sostanzialmente criptato, nonch? l?aver accettato di farne parte, realizza di per s? la violazione dell?art. 1, comma 1, CGS. Occorre quindi valutare se per ognuno dei deferiti sussistano elementi probatori sufficienti per pervenire ad una affermazione di responsabilit?. Questa Commissione ritiene che per tutti i deferiti la risposta a tali quesiti ? affermativa. Appare convincente il metodo seguito dai Carabinieri per individuare gli utilizzatori delle schede straniere. Esso si ? basato sui seguenti passaggi: ? esame delle celle agganciate in chiamata dall?utenza al fine di individuare i luoghi frequentati dall?utilizzatore del telefono, incrociando tali dati con elementi certi relativi al novero dei possibili utilizzatori dell?utenza stessa, emersi nel corso dell?indagine (luogo di dimora, partecipazione riscontrata a particolari eventi pubblici); - sviluppo degli intestatari delle eventuali utenze nazionali contattate dalla singola utenza svizzera al fine di individuare et?, residenza, luogo di origine, attivit? lavorativa svolta dai predetti per rilevare eventuali collegamenti tra questi e i soggetti emersi nel corso delle indagini; - esame incrociato degli elementi emersi dalle utenze intercettate con i dati delle utenze svizzere. Ci? in un arco temporale compreso tra: - il 30 giugno 2004 fino alla data di notifica del decreto di esibizione tabulati, avvenuta nel mese di giugno del 2006, per le prime 9 SIM; - il 1? giugno 2004 sino alla data della notifica del decreto di esibizione tabulati, avvenuta nel mese di gennaio 2007 per le ulteriori 12 SIM; Questo metodo ha consentito di arrivare ai nomi dei deferiti. Per corroborare la tesi accusatoria vi sono, poi, riscontri oggettivi comuni per tutti i deferiti. In particolare in ordine all?acquisto di schede estere nell?interesse di Moggi e sul loro utilizzo devono essere considerate le dichiarazioni rese dall?arbitro Nucini, da TDC, da MC e da TG nonch? quelle rese da Romeo e Gianluca Paparesta nel corso delle indagini. A ci? si aggiunga il contenuto della telefonata dell?11.2.2005 tra De Santis e Bergamo nel corso della quale si fa riferimento esplicito ad una volont? del Moggi di creare un canale riservato di contatti con alcuni arbitri. Infine, non pu? trovare accoglimento l?assunto difensivo, prospettato dalla difesa del Moggi e del Fabiani e fatto proprio anche dalle difese degli altri deferiti, in forza del quale il presente procedimento sarebbe improcedibile, ai sensi e per gli effetti del principio del ne bis in idem, dal momento che si fonderebbe sui medesimi documenti (cfr. intercettazioni telefoniche) gi? oggetto di valutazione/esame/decisione in precedenti giudizi disciplinari e ritenuti irrilevanti (sempre sotto il profilo disciplinare). Invero, ? indubbia la non coincidenza del presente deferimento rispetto a quello precedente (c.d. ?Calciopoli 1?), laddove si consideri la non assoluta coincidenza non solo delle incolpazioni, ma anche e soprattutto dei fatti posti a base delle incolpazioni. Trattasi, a ben vedere, di fatti, quelli del deferimento di cui al presente procedimento disciplinare relativi a nuove condotte, anche se posti in essere da alcuni degli stessi soggetti di cui al precedente deferimento (per tutti Moggi). Infatti, mentre quel procedimento riguardava i rapporti tra Luciano Moggi ed i designatori arbitrali, questo riguarda la costituzione di un sistema di conversazioni riservate tra Moggi e Fabiani, da un lato, ed alcuni arbitri di livello nazionale, dall?altro. A nulla rileverebbe, sotto tale profilo che alcuni fatti/circostanze possano essere state valutate in precedenza, poich? non coperti da giudicato. Secondo l?insegnamento della Suprema Corte ? che fornisce un?interpretazione assolutamente 7 restrittiva del principio del ne bis in idem ? detto principio ? finalizzato ad evitare che per lo stesso fatto si svolgano pi? procedimenti e si adottino pi? provvedimenti anche se non irrevocabili, e che per il medesimo fatto deve intendersi l?identit? degli elementi costitutivi del reato e cio? la condotta, l?evento ed il nesso di causalit?, considerati sia nella loro dimensione storico ? naturalistica, sia in quella giuridica. Ci? comporta che l?operativit? del principio impedisce al Giudice di riesaminare nel merito quegli stessi elementi gi? valutati e ritenuti insussistenti o insufficienti, mentre a contrario non fornisce alcun ostacolo ad un esame di tutti gli elementi di fatto non precedentemente valutati. La decisione nel merito richiede un ulteriore esame analitico delle singole posizioni dei deferiti. Relativamente alla posizione di Moggi, per come si ricava dalla relazione della Procura Federale (quale fonte privilegiata di prova) emerge che lo stesso abbia costituito con il contributo del Fabiani un sistema di comunicazioni telefoniche riservate intrattenute con gli associati AIA di cui al presente procedimento. Invero a tale conclusione convergono i seguenti indizi gravi, precisi e concordanti: - le dichiarazioni rese da TDC, da MC e da TG relativamente all?acquisto delle schede estere nell?interesse del Moggi; - le dichiarazioni del Nucini in data 12.10.2006 il quale riferisce dell?incontro avvenuto in un albergo di Torino nel corso del quale il Moggi alla presenza del Fabiani gli consegn? una scheda delle sopracitate schede estere, allo scopo di renderlo partecipe del predetto sistema di comunicazione riservato; - le dichiarazioni rese da Romeo e Gianluca Paparesta in data 13.6.2007 e 10 e 13.3.2008 i quali riferiscono l?uno di un incontro avvenuto a Napoli presso l?abitazione del Moggi nell?ottobre del 2005 alla presenza del sig. Mariano (Angelo) Fabiani presentato come persona di fiducia del Moggi nel corso del quale quest?ultimo consegnava a Romeo Paparesta un telefonino Nokia contenente una SIM rilevatasi straniera nonch? di altri incontri tenutisi con il Moggi tra i quali quello del 15.2.2005 nel corso del quale il Moggi consegnava un nuovo telefonino al Paparesta, l?altro ha confermato le circostanze riferite dal padre nonch? di colloqui telefonici intercorsi con il Moggi utilizzando schede SIM straniere; - le numerose conversazioni telefoniche intercorse tra Moggi e Bergamo dettagliatamente riportate nella relazione della Procura; - gli accertamenti svolti dai Carabinieri relativamente: i) allo sviluppo del traffico telefonico generato dalle schede telefoniche risultate nella disponibilit? del Moggi ossia le n. 41764329194 / 41764206334 / 41764334741 / 41764329164 / 41764334138 / 41764395996 / 41764201643 e 38631718382 e dalla individuazione delle celle agganciate dalle schede medesime risultate nella disponibilit? dagli altri deferiti; ii) dall?esame incrociato tra il traffico telefonico, le celle agganciate, i luoghi di residenza degli incolpati ed i luoghi di svolgimento di determinati eventi sportivi calcistici; iii) ai contatti tra le utenze svizzere nella disponibilit? del Moggi e quelle risultate nella disponibilit? degli altri soggetti deferiti. A nulla rilevano gli assunti difensivi. L?assunto in virt? del quale non sarebbe stata acquisita alcuna prova sulla circostanza che Luciano Moggi ha fornito schede SIM straniere ad arbitri e/o assistenti appartenenti alla CAN dell?AIA in attivit? ? smentito in atti proprio alla luce dell?esame delle intercettazioni telefoniche effettuate dai Carabinieri. Poco importa appurare le modalit? di distribuzione (cui annette grande rilievo la difesa del Moggi) visto che ? risultato ampiamente comprovato l?utilizzo delle schede da parte di tutti i soggetti deferiti. Sui rapporti tra Nucini e Facchetti non sono stati accertati fatti al riguardo censurabili e dunque le eccezioni formulate dalla difesa del Moggi appaiono del tutto irrilevanti. 8 Sull?interpretazione dei precedenti disciplinari (vedi Comm. Disciplinare Nazionale LNP 378/2001) all?epoca le intercettazioni non furono ritenute idonee a condizionare e/o alterare l?evento sportivo, ma nella fattispecie oggi in esame il rinvio a giudizio ? per violazione dell?art.1 comma 1, e comunque non si basa sul contenuto delle intercettazioni telefoniche ma esclusivamente sui ? contatti telefonici ? intercorsi tra i deferiti. Inutile l?esame delle varie classifiche redatte dalla difesa del Moggi in ordine ai cartellini rossi e gialli emessi dagli arbitri in sede disciplinare. Generiche le motivazioni con cui si cerca di legittimare l?operato del Messina Calcio e l?esclusione di ogni rapporto con la Juventus. Acclarata dunque l?esistenza di questo anomalo rapporto tra Moggi ed il sistema arbitrale, al contrario di quanto si affanna a dimostrare la difesa del Moggi, non ha cercato la Procura federale e non deve accertare questa Commissione illeciti posti in essere (diversi sarebbero stati peraltro i capi di incolpazione). Certo ? che si ? concretizzata una palese violazione dell?art.1 comma 1 CGS che va in questa sede sanzionato in applicazione del principio di continuazione tenuto conto delle sentenze gi? emesse dalla giustizia sportiva della FIGC a carico dello stesso Luciano Moggi. Relativamente alla posizione di Fabiani emerge che lo stesso, quale ?uomo di fiducia di Moggi?, ha avuto un ruolo attivo, rilevante e determinante nella creazione e nella diffusione del predetto sistema di comunicazioni telefoniche riservate. Il ruolo del Fabiani al predetto sistema, per come si ricava dalla relazione della Procura, ha trovato conferma: - negli stretti rapporti tra Fabiani e Moggi (cfr. tra l?altro, dichiarazioni del Fabiani rese nell?ambito dell?inchiesta dell?ufficio indagini n. 62septies IN 2005/2006); - nelle dichiarazioni rese da Nucini, il quale ha riferito sin dall?interrogatorio reso dinanzi all?allora Ufficio Indagini, di come sia stato avvicinato dal Fabiani e da questi presentato al Moggi, nonch? dell?incontro svoltosi presso un albergo di Torino, diretto a creare i presupposti per far entrare Nucini nel sistema di conversazioni riservate, a fronte della promessa di vantaggi per la carriera arbitrale dello stesso Nucini; - nelle dichiarazioni rese da Romeo e da Gianluca Paparesta, per le quali in questa sede si richiama quanto precedentemente riportato con riferimento alla posizione di Moggi; - nelle dichiarazioni rese da TDC, da MC e da TG, relativamente all?acquisto di schede estere nell?interesse di Moggi; - negli accertamenti svolti dai Carabinieri relativamente; i) allo sviluppo del traffico telefonico generato dalle schede telefoniche risultate nella disponibilit? di Fabiani, ossia le n. 41764334751, 41764329584, 4176497408 e dalla individuazione delle celle agganciate dalle schede medesime; ii) all?esame incrociato tra il traffico telefonico, le celle agganciate, i luoghi di residenza dei deferiti ed i luoghi di svolgimento di determinati eventi sportivi calcistici; iii) ai contatti tra le utenze svizzere nella disponibilit? del Fabiani e quelle risultate nella disponibilit? di altri soggetti deferiti. A nulla rilevano gli assunti difensivi relativi alla mancata acquisizione di prove relativamente al possesso da parte del Fabiani delle schede telefoniche SUNRISE, alla inattendibilit? delle dichiarazioni rese dall?arbitro Nucini e da Romeo e Gianluca Paparesta, alla condotta arbitrale del Pieri, con riferimento alla conduzione della gara Roma ? Messina del 30.1.2005, al contenuto di alcune telefonate dalle quali si evincerebbe la assoluta estraneit? del Moggi alla gestione della Societ? Messina, laddove il contenuto probatorio della relazione della Procura ? talmente granitico da non potere essere scalfito dalle deduzioni difensive basate su assunti logici non tali da assurgere, anche se dimostrati, al rango di prova dell?estraneit? del Fabiani. 9 A ci? si aggiunga che sotto tale profilo nessun contributo probatorio pu? essere ascritto al contenuto della relazione di parte a firma dell?Ing. De Falco, depositata dalla difesa del Fabiani, poich? nel caso di specie non si deve ragionare in termini di certezza scientifica, essendo sufficienti su un piano di prova processuale gli accertamenti dei Carabinieri, richiamati nella relazione della Procura. Per quanto attiene alla posizione degli arbitri: in ordine a Tiziano Pieri, le indagini gli attribuiscono l?utilizzo di due SIM estere in relazione alle quali le celle agganciate pi? spesso si trovano in Capannori, ove vive il deferito. Inoltre risultano agganciate celle in localit? ove contemporaneamente si trovava il Pieri per partecipare a raduni periodici presso il Centro Tecnico di Coverciano ovvero per arbitrare partite di campionato; in ordine a Salvatore Racalbuto, le indagini gli attribuiscono l?utilizzo di tre SIM estere in relazione alle quali le celle agganciate pi? spesso si trovano in Gallarate, luogo di residenza del deferito. Anche per lui, poi, la localit? di ubicazione delle celle corrisponde per orario e localizzazione a luoghi ove si trovava il Racalbuto per partecipare ai raduni periodici di Coverciano, o di Milano ovvero ove il deferito svolgeva funzione di arbitro o di 4? uomo. Inoltre da tali schede risultano chiamati i tesserati Bergantino Pietro e Tombolini Daniele che hanno confermato di aver parlato in tali occasioni proprio con il Racalbuto, cos? come molti altri arbitri e assistenti della CAN A-B o tesserati FIGC interrogati dalla Procura Federale (Rubino, Herberg, Niccolai, Marelli, Russomando, Trefoloni, D?Aguanno, Mitro, Foschi, Carabell? etc.). La produzione documentale del Racalbuto ? priva di qualsiasi garanzia di autenticit? e provenienza ed ? di nessun valore probatorio; in ordine a Stefano Cassar?; risulta che l?unica scheda SIM a lui attribuita abbia attivato con maggior frequenza celle site nel Comune di Palermo, dove vive il deferito. Anche per Cassar?, poi, numerose chiamate coincidono per localizzazione ed orari a luoghi ove si trovava il deferito per i periodici convegni di Coverciano o per arbitrare incontri di calcio; in ordine a Antonio Dattilo, le celle attivate con maggior frequenza della SIM a lui attribuite si trovano a Siderno, luogo di residenza del deferito. C?? poi corrispondenza tra localit? di ubicazione delle celle agganciate e luoghi ove si trovava il deferito per partecipare a convegni tecnici (Coverciano e Milano) o per arbitrare incontri di calcio. Infine tra i numeri chiamati dalla SIM attribuita a Dattilo risulta un numero telefonico di rete fissa intestato alla moglie del deferito; in ordine a Paolo Bertini, la scheda SIM a lui attribuita risulta aver agganciato con maggiore frequenza celle localizzate nel Comune di Arezzo ove vive il deferito. Inoltre vi ? corrispondenza tra localizzazione ed orari delle chiamate e presenza dal Bertini per partecipare a convegni tecnici (Coverciano e Milano) o per arbitrare gare del Campionato Italiano. In significativa coincidenza con gli arbitraggi internazionali del Bertini, le indagini hanno riscontrato il silenzio della scheda SIM in questione sul territorio nazionale. Infine il Gianluca Paparesta nel corso dell?audizione del 10.3.2008 ha ammesso di aver parlato con il Bertini in data 8.11.2004 dopo le ore 17:30, e dai tabulati risulta effettivamente un contatto in tale data tra la SIM estera attribuita al Bertini e quella attribuita al Paparesta. Le istanze istruttorie avanzate dal Bertini nella memoria difensiva sono inammissibili in quanto generiche e perch? indicano quali testimoni da escutere soggetti deferiti nel presente giudizio. Sono comunque irrilevanti. Per quanto riguarda la richiesta di essere sentito personalmente, il Bertini, presente in aula non ha reiterato tale istanza ma, anzi, ha abbandonato la riunione prima della fine; in ordine a Marco Gabriele, la scheda SIM estera a lui attribuita ha agganciato con maggiore frequenza celle ubicate nel suo luogo di residenza (Frosinone). Inoltre la 10 localizzazione delle celle attivate in chiamata coincide con l?ora, la data ed il luogo di convegni tecnici tenutisi a Coverciano e a Milano ove si trovava anche il Gabriele. La difesa del deferito ha indicato il nominativo di un altro soggetto appartenente all?AIA che risiederebbe anche lui a Frosinone omettendo tuttavia di dedurre e provare la partecipazione di quest?ultimo ai convegni tecnici di Coverciano e Milano ove la scheda estera ha agganciato la cella ivi localizzata; in ordine a Massimo De Santis, le celle attivate con maggiore frequenza si trovano nel Comune di Roma, luogo di residenza e dimora del deferito e della di lui coniuge. Per tre volte ? stata agganciata anche una cella di Tivoli ove il De Santis ? nato. Anche per lui la localizzazione delle celle attivate corrisponde con ora, data e luogo di svolgimento di eventi a cui ha certamente partecipato, come un convegno tecnico tenutosi a Coverciano e numerosi incontri ufficiali arbitrati dal deferito. Risultano infine chiamate verso la moglie del deferito e verso lo Studio legale ove egli aveva eletto domicilio. La documentazione prodotta dal deferito a sua discolpa appare incomprensibile anche perch? in gran parte illeggibile. La difesa del De Santis ne ha omesso qualsiasi illustrazione e pertanto tale produzione non intacca in alcun modo l?accusa; in ordine a Marcello Ambrosino, le indagini hanno attribuito l?utilizzo di due schede SIM per le quali risultano attivate con maggiore frequenza celle localizzate nel Comune di Torre del Greco ove il deferito vive e svolge la sua attivit? professionale. Inoltre l?ubicazione delle celle attivate corrisponde alla presenza dell?Ambrosino ad un raduno svoltosi presso il Centro Tecnico di Coverciano e ad un incontro di calcio nel quale il deferito ha svolto la sua attivit? di assistente. Elementi di riscontro sono venuti anche dalla dichiarazioni rese alla Procura dai tesserati Farneti, Mitro, Tagliavento e Russomando che risultano essere stati contattati mediante una delle SIM attribuite all?Ambrosino e che hanno confermato di aver avuto contatti telefonici con il deferito, pur non ricordando se ci? sia avvenuto mediante un utenza estera. Per quanto attiene l?entit? delle sanzioni, relativamente alla posizione degli arbitri, la cui violazione disciplinare ascritta ? sostanzialmente identica, unica eccezione va fatta per il De Santis, per il quale la sanzione da infliggere deve essere ritenuta quale aumento in continuazione rispetto a quella inflitta con la decisione 26/7/07 della CAF. P.Q.M. La Commissione Disciplinare Nazionale, dichiara Luciano Moggi, Mariano (Angelo) Fabiani, Tiziano Pieri, Salvatore Racalbuto, Stefano Cassar?, Antonio Dattilo, Paolo Bertini, Marco Gabriele, Massimo De Santis, Marcello Ambrosino responsabili della violazione loro ascritta ed applica nei confronti di: - Luciano Moggi, la sanzione dell?inibizione di anni 1 (uno) e mesi 2 (due); - Mariano (Angelo) Fabiani la sanzione dell?inibizione di anni 4 (quattro); - Tiziano Pieri, la sanzione della squalifica di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei); - Salvatore Racalbuto la sanzione della squalifica di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei); - Stefano Cassar?, la sanzione della squalifica di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei); - Antonio Dattilo, la sanzione della squalifica di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei); - Paolo Bertini la sanzione di della squalifica di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei); - Marco Gabriele la sanzione della squalifica di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei); - Marcello Ambrosino la sanzione della squalifica di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei); - Massimo De Santis la sanzione della squalifica di mesi 6 (sei); 11 Il Presidente della CDN Avv. Sergio Artico ?? Pubblicato in Roma il 6 agosto 2008 IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE FEDERALE Antonio Di Sebastiano Giancarlo Abete -
Juve: Chiusa Inchiesta Su Doping Amministrativo
jugovic ha creato un topic in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
17:44 del 19 giugno La procura di Torino ha concluso l'inchiesta sul "doping amministrativo" legato alla Juventus. Il fascicolo si riferisce alla vecchia gestione della societ? bianconera, e gli indagati sono l'ex ad Antonio Giraudo, l'ex direttore generale Luciano Moggi e l'ex vicepresidente Roberto Bettega, ai quali ? stato notificato il rituale avviso di chiusura indagini. Secondo quanto si ? appreso, dal procedimento ? stata stralciata la posizione del presidente onorario Franzo Grande Stevens e di tre avvocati, per i quali erano state ipotizzate irregolarit? nell'ambito della vendita della societ? "Campi di Vinovo". ma v?........... -
Moggi Al Processo Gea
jugovic ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
29/02/2008 14.20 Moggi incrocia Trezeguet al processo Gea: ?Ehi tu, mi fai un autografo??. La risposta del francese? Gelida... Nessuno scambio di battute tra i due. Gelo. Ecco come riassumere l'incontro tra David Trezeguet e Luciano Moggi al processo Gea, in sole quattro lettere. Il francese, ieri, era a Roma in qualit? di teste dell'accusa, mentre l'ex dirigente ? nella capitale gi? da diversi giorni. ?Mi fai un autografo??, ha detto Don Luciano avvicinandosi a Trezegol. Baci e abbracci? Macch?. Sorriso stentato di circostanza del bomber e ognuno per la propria strada, senza alcuna risposta. Pochi gli spunti interessanti emersi dalla testimonianza dell'attaccante bianconero. Degno di nota solo un episodio: ?Mi vidi con Alessandro Moggi nella sede della Juventus all?inizio del 2002. La cosa mi stup?, di solito i procuratori hanno i loro uffici. In quell?occasione mi parl? della Gea e mi disse come lavorava. Tutti sapevano della mia situazione contrattuale, ma alla fine non abbiamo mai concluso un?intesa. Non mi sono mai stati posti ostacoli per il fatto che non avevo accettato di affidarmi alla Gea?. Poi Trezeguet ha raccontato alcune sensazioni, risalenti all'epoca delle trattative per l'adeguamento del su contratto al livello dei big: ?Sapevo chi gestiva la Gea, erano tutti figli di pap?, Cragnotti e Tanzi tra gli altri, e seppur non mi sia mai affidato a loro, mi feci l?idea che con la Gea avrei ottenuto il rinnovo del contratto prima del 2004. Caliendo mi diceva che trattare con la societ? era difficile, io volevo un adeguamento simile a quello di alcuni miei compagni come Alex: volevo il doppio. A mio padre dissi che il mio procuratore non riusciva a fare quello che volevo?. furino secondo te il pm ? capace di intendere e di volere? -
Moggi Al Processo Gea
jugovic ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
(AGI) - Roma, 31 mar. - "Durante i miei dodici anni come amministratore delegato alla Juventus non ho mai avuto problemi con la Gea, fatta di ragazzi svegli, con mentalita' moderna, aperta e preparata. Non c'era nulla di male che fossero figli di papa'? Succede in tutti i settori della vita sociale che i figli seguano l'attivita' del proprio genitore. Ad Alessandro Moggi consigliai, visto che la Gea stava suscitando un'invidia tremenda, di sviluppare la stessa organizzazione su scala internazionale o di ritagliarsi un altro ruolo nell'ambito del calcio". E' la testimonianza resa in aula da Antonio Giraudo, sentito in tribunale nel processo Gea. Giraudo, che da due anni vive e lavora stabilmente a Londra, dopo lo scandalo 'Calciopoli', ha detto che con le ultime normative sul conflitto di interessi, "Luciano Moggi, da dg della Juve, non partecipava piu' alla stipula di contratti con atleti legati alla Gea per evitare conflitti di interesse. Alle trattative per l'acquisto di giocatori pensavamo io e Roberto Bettega (vicepresidente del clb, ndr)". Giraudo si e' soffermato a lungo sulla trattativa per comprare dal Perugia il calciatore Blasi, che revoco' la procura a Stefano Antonelli per passare con Alessandro Moggi: "Era normale per i club di calcio sfruttare le conoscenze che hanno con i procuratori. Se La Juventus si fosse fatta viva direttamente con il Perugia, il club umbro avrebbe alzato la richiesta economica. Non so se Luciano Moggi si sia mai interessato di calciatori in orbita Gea per portarli alla Juve. La realta' era che Blasi era bravo, faceva parte pure del giro della Nazionale, tanto che il suo contratto fu adeguato. Ma non so dire chi all'epoca lo rappresentasse come procuratore". -
Moggi Al Processo Gea
jugovic ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Baldini procuratore di Recoba....mai sentito fino ad ora....interessante -
Moggi Al Processo Gea
jugovic ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Juan il mio ? un riso amaro, anch'io purtroppo penso che ce lo stiano mettendo in quel posto inventadosi cose fuori dal mondo per? come dice furino prima o poi avremo anche noi la fortuna di incontrare un GIUDICE?!!!