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Kumo®

Tifoso Juventus
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  1. Quindi dicevamo... Falcao alla Juve.... È il topic su Falcao questo, vero?
  2. Se se certo Poi magicamente slitterà tutto alla settimana prossima - che sarà ovviamente quella decisiva - per via della chiusura della borsa etc etc.
  3. Lo stesso Milan che senza soldi ha messo in panchina Inzaghi per allenare 4 sbarbatelli?
  4. Apro il forum da stamattina, vedo questo topic e la mia prima reazione è: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAH
  5. Avevo letto che tornava alla Juventud Las Piadinas
  6. Ma Cristo Santissimo, figuriamoci Trovo addirittura grottesco ipotizzare ANCORA beghe interne per questioni di mercato, suvvia
  7. No perché da giocatore è stato importante. Solo per questo.
  8. Vecchio... a 33 anni... Posso già andare in pensione quindi?
  9. Te ne rendi conto? Le cose sono due: o gli studi di contabilità sono falliti e c'è un fottìo di gente a spasso, o qualcosa qui non quadra
  10. Sognava il Real... Diciamo che il QPR è la cosa più simile al Real che poteva trovare
  11. Ma noooo, per quale motivo? Quelle dichiarazioni servivano a spronare la squadra e la società a fare meglio, d'altronde è una società di pricchi che potrebbe comprare Bale e Di Maria ma, perdindirindina, non lo fa perché segretamente Agnelli e Marotta, dopo aver vinto tre scudetti SOLO GRAZIE A CONTE, vogliono affossare la società tornando a navigare a vista per evitare di guadagnare soldi anche loro E' tutto un piano, è agghiasciond'.
  12. Se fosse vera l'ipotesi PSG, se mai dovesse accasarsi dai mangia-baguettes, tutte le manfrine e le supposizioni su possibili litigi, screzi, dispetti e insoddisfazioni andrebbero a cadere. A parte questioni di salute davvero gravi - che ovviamente non mi auguro, si veda quanto successo a Prandelli, purtroppo - non trovavo né trovo motivi plausibile per comportarsi come lui si è comportato. Può avere avuto anche screzi con Dio sceso in terra: resta sino a scadenza di contratto e poi va via. Il discorso sta nel voler giustificare tutto ciò, cosa che molti qui dentro fanno ed hanno il diritto di fare, basta che non facciano passare per "ingrato" chi non la pensa come loro. Comunque, il prossimo che mi parla di Mancini - che detesto eh, attenzione - come un "bambino viziato" e poi mi si presenta a dire che Conte vuole i giocatori forti per "riportare la Juve dove deve stare" lo insulto
  13. E allora ti prego va a dare una mano a quegli avvocati disperati nel topic di Conte... Sembrano i cani da guardia che sbraitano ai passanti e difendono disperatamente il padrone malato... Madonna santa
  14. Mi raccomando, pensatela sempre accodandovi a chi vuole attaccare la società e cercare di mettere zizzania
  15. Io invece la penso così. Conte è un tipo ambizioso, MOLTO ambizioso, talmente ambizioso da proporre sin da subito il suo credo ad una squadra e diventarne l'icona. Parla di umiltà, di settimi posti, parla di progetto e di consapevolezza di non poter spendere come gli altri top club, puntando sulla crescita graduale. Arriva il primo scudetto a Maggio 2012, e già allora iniziano le sceneggiate del "non so se resto": tutti gelati. Per accontentarlo gli prendono "San Padoin" e Peluso per la panchina, Isla ed Asamoah come titolari, più Pogba ed un tappabuchi come Bendtner (sulla cui vicenda, questa si, è meglio stendere un velo pietoso). Viene coinvolto nello scempio calcioscommesse, viene squalificato, la Juve comunque non lo abbandona, lo difende, lo aspetta e vinciamo il secondo scudetto. Ma già nel Maggio 2013 si fanno risentire le voci di un addio: "sarà che è disgustato dal calcio italiano", "forse è l'Italia che non lo merita", "non gli comprano chi vuole", "il Bayern spende per un giocatore quanto noi in tutta la campagna acquisti". Conte si scopre ambizioso ma anche arrogante ed accentratore, molto arrogante. Gli prendono Tevez, Llorente ed Ogbonna riuscendo a confermare tutti gli altri ma lui trova il coraggio di lamentarsi per la cessione di Matri e Giaccherini: del primo era talmente stufo da far giocare la squadra col 3-6-1 con Marchisio scarico a sostegno di Vucinic pur di non vederlo in campo, mentre al secondo riserva un minutaggio da riserva di Coppa Italia. Vinciamo comunque il terzo scudetto con record di punti, usciamo malamente da un girone di Champions ampiamente alla nostra portata, perdendo partite contro squadre ridicole ed offrendo un gioco scontato e prevedibile ma vincendo comunque in Italia per manifesta superiorità, ma Conte non è soddisfatto: "non si può andare in un ristorante costoso con solo 10 Euro", "vedremo cosa farò", "non so se resto", "i tifosi sono ingrati". Il rinnovo non arriva. Si dice che la società abbia fatto di tutto per tenerlo, nonostante per certe uscite patetiche sarebbe stato meglio esonerarlo a Maggio. Si dice che si sarebbero rivisti dopo il ritiro per confrontarsi. Bene, il ritiro arriva e lui, anziché aspettare almeno la conclusione del contratto e cercare di portare a termine un progetto che fa? Lascia tutti a becco asciutto il 15 luglio. Rescissione consensuale? E che dovevano fare in società? Incatenarlo alla sede dopo che per TRE-ANNI-TRE rompe le balle per andarsene? E magari rischiare di far svalutare tutto il parco giocatori definito da lui "10 Euro"? Qual è il comune denominatore di queste annate? Vittorie e lamentele, lamentele, lamentele a volte anche sorprendenti. Segno che questo folle era ed è una persona insofferente e che ambisce a qualcosa di più. Andate per supposizioni su quello che la società avrebbe potuto o non potuto promettere? Allora suppongo anche io: la società non ha mai promesso nulla, perché la Juve agisce così sin dal primo anno di insediamento di Agnelli. Conte sapeva BENISSIMO quali erano i limiti economici di questa società, lo ha detto lui per primo nelle prime conferenze stampa, ma essendo anche un grandissimo FURBO ha giocato al rialzo, sia dell'ingaggio che delle garanzie per vincere. Stesse garanzie che chiedeva Mancini alla sfinter, o Capello nelle varie società in cui ha allenato. Solo che loro vengono visti come i bambini viziati, Conte come il condottiero che vuole il bene della Juventus, e che magari la abbandona per il troppo bene Voglio troppo bene a mio figlio, talmente bene che per il troppo bene lo abbandono al primo roito che passa per strada perché non voglio vederlo soffrire. Immagino che poi, però, andrò a fare un altro figlio con una donna più ricca. Così, per non farmi mancare nulla.
  16. Antonio Conte: da Capitano ad allenatore che si dimette. L’annuncio delle dimissioni di Antonio Conte avrà colto di sorpresa qualcuno, ma non certo il sottoscritto. Era da tempo che volevo esprimere la mia opinione, ma ho sperato fino in fondo di non dover mai scrivere un pezzo come questo. Soprattutto perché, come già capitato in passato con Alessandro Del Piero, mi toccherà scrivere cose che a molti tifosi della Juventus non piaceranno. Poco male, le persone passano, la Juventus rimane. Questo è l’unica cosa che conta, a tutti i livelli, dal Presidente all’ultimo dei magazzinieri. Allora, per cominciare a parlare di Antonio Conte credo sia opportuno richiamare quanto avevo scritto il giorno 20 maggio 2014, all’indomani della vittoria del trentaduesimo, nel giorno in cui la società annunciò la permanenza dell’allenatore leccese sulla panchina: “Va bene. Allora adesso dico la mia sulla questione Conte e sulla sua riconferma. E purtroppo a qualcuno non piacerà. Le modalità della sua conferma, con un tweet che annuncia la sua permanenza, non dicono assolutamente nulla della realtà dei fatti. La Juventus ha praticamente annunciato di voler rispettare il contratto già in essere. Ma il tweet non spiega se Antonio Conte è contento di questo, né se le sue richieste sono state soddisfatte tutte o in parte. Sinceramente la circostanza di questo annuncio, senza l'allungamento del contratto, mi insospettisce parecchio e mi insinua il dubbio che forse il vero accordo non è ancora stato raggiunto. Speriamo che questo mio dubbio venga sciolto al più presto, perché iniziare la stagione con l'allenatore in scadenza di contratto non è mai una bella cosa”. Le mie parole sono state profetiche. Ma su cosa si basavano? Vediamo di ricostruire quanto accaduto negli ultimi 12 mesi. Già, perché i capricci del Signor Conte sono cominciati nell’estate del 2013, non in quella del 2014. Nel 2013 il tira e molla fu più sfumato, ma ci fu. Alla fine trovarono un accordo, fu fatta una buona campagna acquisti, c’era la prospettiva di giocare la Champions con qualche velleità, non dico di vincerla, ma almeno di superare il primo turno. Purtroppo le cose sono andate diversamente, ma non è quello che a noi interessa in questo momento. A noi interessa capire cosa è successo da maggio in poi. E allora mi tocca ricostruire e mettere in sequenza gli episodi e le notizie che ho avuto da marzo in poi, e guardare il puzzle dopo aver messo tutte le tessere al loro posto. A marzo mi chiamano e mi dicono che Conte va via. Io abbozzo e faccio finta di nulla. Di notizie se ne sentono tante, ma la fonte è molto buona, tra le migliori. Mi dicono che la Juve per sostituirlo pensa a Mihajlovic e ad Allegri. Faccio finta di nulla e me ne dimentico. Fino al giorno della vittoria dello scudetto. Piange Conte, piange la moglie, piangono tutti, piangono in troppi. Che cosa c’è da piangere, mi chiedo, se hai vinto alla grande e battuto tutti i record? La spiegazione arriva dopo qualche giorno. Conte non è sicuro di restare, Conte chiede garanzie, Conte di qua, Conte di là. Da questo momento in poi riprende il racconto della mia fonte. Subito dopo il campionato Conte e la Juventus si sarebbero incontrati per parlare del futuro. Conte avrebbe chiesto un ritocco dell’ingaggio e garanzie tecniche. La Juventus avrebbe solo parzialmente accettato le sue richieste, e Conte avrebbe chiaramente manifestato la volontà di andare via. Avrebbe chiesto di essere liberato, di giungere ad un accordo sulla parte economica relativa all’ultimo anno di contratto. La Juventus non avrebbe ceduto, forte dell’ultimo anno di contratto ancora in essere. Avrebbe imposto all’allenatore il rispetto del contratto stesso, forse sperando nelle dimissioni di Conte che avrebbero consentito un notevole risparmio sullo stipendio. Le parti giungono ad un traballante accordo, che viene sancito con un laconico tweet in cui si annuncia che Conte resta. Ma cosa davvero è successo dal 20 maggio ad oggi? La verità non la sapremo mai, possiamo però raccogliere ancora una volta informazioni importanti dalle fonti. Una cosa è certa: una squadra come la Juventus non comincia la stagione con un allenatore in scadenza di contratto. I peggiori dietrologi abbinano questo comportamento alla imminente campagna abbonamenti. La società avrebbe chiesto a Conte di pensarci almeno fino alla fine dei Mondiali e della campagna rinnovi. Questa ipotesi potrebbe essere corroborata da due circostanze: la prima è nelle mosse di calciomercato che finora ha visto solo movimenti in uscita. La seconda dalla strana decisione di non fare il ritiro in altura e di disputare la prima amichevole solo il 30 luglio, ben 15gg dopo l’inizio del ritiro. Probabilmente la Juventus aspettava da Conte la decisione definitiva, per proporgli il rinnovo di un anno e cominciare la stagione con serenità. Ecco quindi che il ritiro è cominciato e probabilmente le parti si erano date appuntamento in questi giorni proprio per la decisione finale e per il prolungamento, almeno di un anno, del contratto. Ma qualcosa deve essere andato per il verso sbagliato. Conte comunica la sua intenzione irrevocabile di dimettersi. Sono passati circa due mesi, durante i quali l’allenatore ha guardato l’operato della società, e probabilmente si è anche guardato intorno per capire se ci fosse qualcuno in grado di pagargli lo stipendio che, dimettendosi, avrebbe perso alla Juventus. Ma anche l’aspetto tecnico deve averlo preoccupato. Probabilmente, come è giusto che sia, la società gli ha comunicato che non esistono incedibili e che, a prescindere dalle esigenze di bilancio, in realtà colmate in gran parte con le operazioni della prima parte del mercato, in presenza di “offerte indecenti” avrebbero ceduto Vidal o Pogba. Questa potrebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In ogni caso Antonio Conte da questa storia esce malissimo, lasciando una macchia indelebile sui suoi tre anni a Torino, ancorchè costellati da vittorie, record e qualche delusione internazionale. Da un allenatore e uomo del suo livello non mi sarei aspettato un comportamento del genere. Già i tira e molla del 2013 non mi erano piaciuti. Ma se vuoi andare via, non lo fai a ritiro iniziato. E’ una questione di rispetto verso i tifosi, e verso la società che, non dimentichiamolo, ti ha difeso a spada tratta nel corso di spiacevoli vicende giudiziarie. Ed è un privilegio che alla Juventus in tempi recenti è stato negato a gente che per 10 anni aveva vinto tutto. Ecco quindi che l’uomo Conte aveva il dovere di chiudere subito, e di mettere la società davanti alle proprie responsabilità. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Antonio Conte a Torino ha fatto tantissimo, ma gli è mancata la ciliegina finale. Quella che lo avrebbe consacrato Juventinovero a prescindere. Invece questi due mesi ci restituiscono, al posto dell’uomo gobbo, un semplice allenatore di calcio, uno che è abituato a parlare di sé in prima persona durante le interviste, uno che spesso ci è sembrato sopra le righe dialetticamente, ma che abbiamo accettato e giustificato come si accettano e giustificano solo i figli prediletti, anche quando fanno qualche cazzata. E anche lui, nonostante tutto, qualche cazzata l'ha fatta. Ha chiuso nel modo peggiore, ma questo non deve sminuire le responsabilità della società. Capisco le ragioni economiche che possono essere alla base di certi comportamenti, ma i fatti dicono che oggi, 16 luglio, la Juventus riparte da zero. E io spero che questo zero non sia uno zero assoluto. Spero che un minimo di programmazione, vista anche solo la probabilità statistica che questo evento potesse accadere, sia stata fatta. Un nuovo allenatore subito, che potrebbe essere Allegri, a quanto ho saputo, ma soprattutto una chiara strategia di calciomercato, per cominciare un nuovo ciclo. Dimenticare Conte, adesso. Dimenticarlo in fretta. Da Salvatore Cozzolino ( http://www.ju29ro.com )
  17. Se non ricordo male e' un piccolo azionista. E se permetti, tra lui ed un pincopallo qualsiasi qui dentro credo più a lui.
  18. Sisi come no un azionista che ne sa quanto me e te
  19. Andatevi a leggere l'articolo di Cozzolino su Ju29ro.com se volete un minimo di chiarezza, visto che lui ne saprà più di noi. È lasciate perdere una volta ogni tanto Matotta & co. Probabilmente è una questione di soldi e di non voler vendere nessuno. È umano come tutti, non è un dio, ed in più è un codardo.
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