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Tiger Jack

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Tiger Jack

  1. Aricomimciamo co' sti caxxo di infortuni...certo l'anno scorso con una sola partita a settimana abbiamo potuto gestire al meglio le forze...
  2. Non sapevo che la Juve, come il Prefetto o il sindaco, avesse il potere di dare o non dare il nulla-osta per giocare in uno stadio.
  3. Voglio i 3 punti a tavolino come l'Unicredit - parte lesa spa
  4. Si, certo e poi per Bonucci c'era anche il rischio della squalifica. Però magari qualche partita in più potevano fargliela fare.
  5. Toro: Ventura-Cerci, clamoroso scontro negli spogliatoi Nell'intervallo della partita di domenica persa col Milan, poco prima del malore, una strigliata furiosa alla squadra e poi il diverbio col giocatore poi non rientrato in campo TORINO - Ventura sta perdendo il controllo dei giocatori: adesso a ribellarsi contro di lui sono anche suoi fedelissimi, sulla carta. Come il pupillo Cerci, al centro domenica di un clamoroso alterco col tecnico. Il Toro precipita in classifica, si vede risucchiare nella zona retrocessione, ma i problemi si allargano anche al suo interno per quanto riguarda gli equilibri dello spogliatoio e la tenuta del gruppo. L'apice della deriva dei rapporti interni si è registrato nel corso dell'intervallo della partita di domenica (persa con il Milan), poco prima del malore - senza conseguenze, per fortuna - che ha colto Ventura. Dapprima una strigliata alla squadra con contenuti, toni e urla mai uditi prima. Quindi il vivace, vivacissimo diverbio con Cerci, che poi non è rientrato in campo, ma è stato sostituito da Birsa. Diverbio che ha reso necessario l'intervento di altri giocatori, affinché la situazione non degenerasse ulteriormente. Sul giornale di domani, martedì 11 dicembre, il resoconto completo e gli approfondimenti. tuttosport.com 10.12.2012
  6. A fine partita Lucescu, intervistato su MP, ha prima fatto i complimenti alla Juve per la prestazione poi, forse in un rigurgito del suo passato da prescritto, ha concluso: "la Juve, come tutti i grandi club, gode di simpatie ai piani alti" con chiaro riferimento al fuorigico millimetrico di Lich sul gol... Ma brutta testa di m*nchia, e allora il rigore più solare della storia della CL non concesso nel primo tempo?!
  7. Continassa, gli ultras del Toro contro il Comune «Siete come la Juve!» così hanno intonato i sostenitori granata durante la cerimonia di intitolazione di piazzale Grande Torino TORINO - Dura contestazione dei tifosi del Torino nei confronti dei rappresentanti del Comune intervenuti alla cerimonia di intitolazione di piazzale Grande Torino.Oltre 200 persone, radunatesi nell'area pedonale di corso Sebastopoli, hanno interrotto i discorsi ufficiali del presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Maria Ferraris, e dell'assessore allo Sport, Stefano Gallo, al grido di "Vergognatevi, leccapiedi, siete come la Juve, non si svendono le aree pubbliche". Motivo del contendere la concessione alla Juventus dell'area Continassa da pochi giorni accordata al club bianconero. "Vogliamo il Filadelfia, lo aspettiamo da 15 anni", hanno scandito i sostenitori granata che hanno esibito cartelli con scritto "0,58 euro sul campo", contestando il prezzo al metro quadro a cui sono stati ceduti i terreni alla Juventus. L'assessore Gallo ha promesso di consegnare oggi pomeriggio ai rappresentanti del tifo organizzato una copia del bilancio del Comune che reca lo stanziamento di 3,5 milioni di euro per il rifacimento del Filadelfia. tuttosport.com 29.11.2012
  8. Pronti... «Lazio, battiamo la Juve» Vladimir Petkovic, tecnico biancoceleste: «Se vogliamo battere la Juventus dobbiamo...
  9. Lazio, la carica di Hernanes «Possiamo vincere anche noi a Torino»
  10. Coppa del Mondo - Lindsey Vonn, dimessa dall'ospedale La sciatrice statunitense Lindsey Vonn è stata dimessa dall'Ospedale in Colorado, lo ha annunciato con una mail il suo portavoce che ha spiegato la natura dei suoi problemi fisici che sono ancora oscuri ma sembra siano di natura intestinale. "Lindsey si sente molto meglio oggi, i medici stanno ancora lavorando ma ha risposto bene al trattamento di cure ricevute" Lindsey Vonn è stata dimessa dall'Ospedale di Vail in Colorado, dove era stata ricoverata due giorni fa destando scalpore e facendo sorgere molti dubbi sui guai fisici che stanno tormentando questo difficile inizio di stagione. A comunicare la notizia alla stampa è stato il suo portavoce Lewis Kay che con una mail ai media ha spiegato lo stato d'animo e le condizioni di salute della campionessa statunitense: "Lindsey sta molto meglio oggi, e per questo motivo è stata dimessa dall'ospedale. Sta riposando comodamente a casa. I medici stanno ancora lavorando per determinare in particolare quale è stata la causa della sua malattia, ma per fortuna lei ha risposto bene al trattamento. Non sappiamo quando sarà in grado di tornare ad allenarsi e vi aggiorneremo sul miglioramento della sua salute''. Da quanto è dato sapere Lindsey, che è stata sottoposta a test diagnostici, ha subito dei forti dolori intestinali. Smentite dunque tutte le ipotesi allarmanti di depressione e altri tipo di problemi che alcuni membri della stampa avevano fatto dopo il della FISI per non gareggiare insieme agli uomini nelle gare di discesa libera. eurosport.com
  11. Lindsey Vonn ricoverata, mistero Lindsey Vonn è stata improvvisamente ricoverata per una malattia non precisata. E' mistero sulle condizioni di salute di Lindsey Vonn, la statunitense è infatti stata ricoverata a Vail, in Colorado. La campionessa Usa aveva rinunciato negli scorsi giorni a prendere parte allo slalom di Levi, ufficialmente per preparare meglio le successive gare. Lo staff della Vonn non fa trapelare nulla, tranne il fatto che si tratterebbe di una "malattia misteriosa". Intanto spunta un messaggio su Twitter della stessa atleta che poche ore prima del ricovero aveva annunciato di aver accusato un malore ma di stare meglio. Sportlive.it 13.11.2012
  12. LOTITO frecciatina alla Juve: “La Lazio non vincerebbe mai sei a zero…serve una squadra più cinica” Presente alla consegna del Premio “Giacinto Facchetti, il bello del calcio”, il presidente della Lazio, Claudio Lotito inizia le schermaglie settimanali che avvicinano alla sfida di sabato pomeriggio dello Juventus Stadium. Il numero uno biancoceleste lancia una frecciata ai bianconeri, vittoriosi 6-1 a Pescara lo scorso fine settimana: ““La Lazio, avendone la possibilità non vincerebbe mai sei a zero. Il dna dei ragazzi è di altissima moralità. L’allenatore parla lo stesso linguaggio della squadra, c’è trasparenza e grande rispetto per l’avversario”. Lazionews.eu "Maxima debetur perdentis reverentia"
  13. Prego..però quando ripenso soprattutto alle partite degli scudetti 2005-2006, dove li abbiamo asfaltati, mi viene una rabbia...maledetti!
  14. Ecco come "rubavamo" contro le me*de... tutti gol irregolari o con favori arbitrali..
  15. Ecco la prova, inconfutabile, che la Juve ha sempre rubato contro l'Inter (statistica dall'era della triade in poi) 16 vittorie Juve, contro 5 delle me*de in campionato (naturalmente le vittorie della Juve sono state tutte frutto di favori arbitrali... ) 17.12.1995 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-0 V 20.04.1996 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-2 20.10.1996 Campionato Serie A Juventus-Inter 2-0 V 13.11.1996 Coppa Italia Juventus-Inter 0-3 S 18.12.1996 Coppa Italia Inter-Juventus 1-1 P 09.03.1997 Campionato Serie A Inter-Juventus 0-0 P 04.01.1998 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-0 S 26.04.1998 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-0 V 25.10.1998 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-0 V 27.02.1999 Campionato Serie A Inter-Juventus 0-0 P 12.12.1999 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-0 V 16.04.2000 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-2 V 03.12.2000 Campionato Serie A Inter-Juventus 2-2 P 14.04.2001 Campionato Serie A Juventus-Inter 3-1 V 27.10.2001 Campionato Serie A Juventus-Inter 0-0 P 09.03.2002 Campionato Serie A Inter-Juventus 2-2 P 19.10.2002 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-1 P 02.03.2003 Campionato Serie A Juventus-Inter 3-0 V 29.11.2003 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-3 S 04.02.2004 Coppa Italia Juventus-Inter 2-2 P 12.02.2004 Coppa Italia Inter-Juventus 2-2 P 04.04.2004 Campionato Serie A Inter-Juventus 3-2 S 28.11.2004 Campionato Serie A Inter-Juventus 2-2 P 20.04.2005 Campionato Serie A Juventus-Inter 0-1 S 20.08.2005 Supercoppa Italiana Juventus-Inter 0-1 S 02.10.2005 Campionato Serie A Juventus-Inter 2-0 V 12.02.2006 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-2 V 04.11.2007 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-1 P 23.01.2008 Coppa Italia Inter-Juventus 2-2 P 30.01.2008 Coppa Italia Juventus-Inter 2-3 S 22.03.2008 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-2 V 22.11.2008 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-0 18.04.2009 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-1 P 05.12.2009 Campionato Serie A Juventus-Inter 2-1 V 28.01.2010 Coppa Italia Inter-Juventus 2-1 S 16.04.2010 Campionato Serie A Inter-Juventus 2-0 S 03.10.2010 Campionato Serie A Inter-Juventus 0-0 P 13.02.2011 Campionato Serie A Juventus-Inter 1-0 V 29.10.2011 Campionato Serie A Inter-Juventus 1-2 V 25.03.2012 Campionato Serie A Juventus-Inter 2-0
  16. Copenaghen bianconera, juventini in cinquemila A poche ore dall'inizio del match, il centro cittadino della capitale danese è invaso da tifosi della Juventus tuttosport.com
  17. Dai vinciamo 'ste caz*o di 2 partite con i danesi, e poi vediamo come sarà la classifica visto che Chelsea e Shaktar per forza di cose si torglieranno punti a vicenda.
  18. Una bella intervista a Franco Costa, mitico cronista Rai (tifoso juventino) che ricorda i bei tempi di Platini e dell'avv. Agnelli C'era una volta la Juve di Le Roi Michel e dell'Avvocato Sky.it 19 ottobre 2012 Michel Platini intervistato da Franco Costa (Foto Pepè) L'INTERVISTA. Erano gli anni in cui il giornalista Franco Costa si divertiva a stuzzicarli prima e dopo la partite: "Con Platini si scherzava sempre, soprattutto a tavola. Con Gianni Agnelli un po' meno: per un anno non mi rivolse la parola..." di Alfredo Corallo "Avvocato, poi ha visto Maradona? Sì, sì, l'ho salutato, mi è sembrato in piena forma, ma io sapevo già come giocava quando aveva 17 anni...". Quel singolare pomeriggio del 9 novembre 1986, nella giungla che era diventato il sottopassaggio del Comunale, armato di microfono e di un cappellone modello "suburban-cowboy" da fare invidia al più spavaldo degli Indiana Jones, Franco Costa, inviato principe della Rai di Torino, stuzzicava arditamente il "giramento" - neanche tanto mascherato - di Gianni Agnelli per la sconfitta casalinga della Juventus che lanciava il Napoli solitario in vetta alla classifica. E' vero, però, che alla vigilia del big match il Pibe aveva - ossequiosamente - espresso il desiderio di conoscerlo: "Ho letto molto su di lui - confidava ai cronisti Dieguito - ma non ho ancora avuto il piacere di stringergli la mano. Avrei tantissime curiosità da soddisfare, sulla sua vita, i suoi programmi, dei progetti che deve avere in mente. E sarei anche pronto a rispondere a tutte le sue domande". Meglio un'altra volta, gli azzurri di Ottavio Bianchi avevano appena inferto il colpo di grazia a una Signora ferita, soltanto quattro giorni prima il Real Madrid di Butragueno aveva eliminato Platini e compagni ai rigori nel ritorno degli ottavi di coppa dei Campioni. Costa, e dire che in quella stessa settimana la Fiat brindava all'acquisto dell'Alfa Romeo (che il governo aveva deciso di vendere) soffiandola alla Ford, un'operazione che passò alla storia. "Certo, ma se la Juve perdeva, e succedeva di rado, l'Avvocato non riusciva a godersi appieno la più grande delle soddisfazioni. Viceversa, specialmente se si trovava all'estero per lavoro, una giornata difficile poteva trasformarsi in una bellissima se la squadra aveva vinto". Non fu quella l'occasione, Maradona e compagni presero a pallate i bianconeri di Rino Marchesi: 3-1 e ventimila napoletani in delirio. "Prima della partita andai con l'operatore in mezzo ai tifosi campani, c'era il solito entusiasmo, ma anche il presentimento che qualcosa di memorabile sarebbe di lì a poco andato in scena. Era solo la nona giornata, ma quella vittoria fu il trampolino di lancio per lo scudetto". E la spinta verso l'uscita per Platini. "Con Michel avevo un ottimo rapporto, si andava spesso a mangiare insieme in un ristorante sulla collina torinese dove lui era praticamente di casa. Cordiale, di compagnia, riusciva a sdrammatizzare su tutto. A fine stagione si ritirò e mi dispiacque parecchio, segnava la fine di un ciclo fantastico". Quando conobbe, invece, Agnelli? "Nel 1969, lo ricordo come se fosse ora, un martedì, scrivevo sulla Stampa. L'allenatore della Juventus era Luis Carniglia, confermato in mattinata dalla dirigenza nonostante una serie di risultati negativi. Eppure un titolo del Corriere della sera mi insinuò il dubbio. Dico al caposervizio: se non fossi della Stampa telefonerei all'Avvocato. 'Chiama', mi sussurrò. Raccontavano che potevi essere licenziato per molto meno..." Ma rischiò. "L'incoscienza di un 29enne. 'Centralino? Casa Agnelli, grazie. Buongiorno, Franco Costa di Stampa sera, c'è l'Avvocato per favore?' Attimi interminabili. 'Sono Agnelli, mi dica'. 'Buongiorno Avvocato, Costa, allora conferma Carniglia?' 'No, sono stanco di fare figuracce in giro per l'Italia. Sarà sostituito da Rabitti e Boniperti'. 'Posso scriverlo sul giornale?' 'Certo, buongiorno'. Articolone in prima pagina a nove colonne". Fu una passeggiata. "Il segretario di redazione, allibito: come hai fatto? Risposi: ho alzato la cornetta e ho chiesto al centralino di passarmi casa Agnelli. Può provare anche lei, se vuole". Un colpaccio, quasi quanto l'esclusiva sulla tragica serata dell'Heysel. "La settimana successiva alla finale, il 6 giugno del 1985. Fu schietto, come al solito. Della coppa facciano pure ciò che credono, dichiarò, possono pure restituirla. Ma ci hanno ordinato di giocare e il titolo di campioni d'Europa no, quello rimane nostro. Ma con l'Avvocato non furono sempre rose e fiori..." Sentiamo. "Una volta si arrabbiò moltissimo per un servizio su un Juve-Roma che mandai al 'Processo del lunedì'. Il montatore, forse un po' distratto, combinò un pasticcio e alzò un polverone mediatico tra Agnelli e Dino Viola, il presidente dei giallorossi. Non mi parlò per un anno. Anzi, una volta che ci incrociammo proprio nei corridoi della Rai di Roma, indicandomi a Enzo Biagi, che doveva intervistarlo, sentenziò: 'Vede, questi sono più pericolosi dei giornalisti veri'. Non solo..." Cos'altro? "Quando arrivava al Comunale con la sua Croma argentata leggevo dal suo labiale cosa diceva ai nipotini John e Lapo: 'Vedete ragazzi, quel tipo rompe sempre i c... al nonno'. Poi chiarimmo l'equivoco, per fortuna". Tanto che una decina d'anni dopo scrisse la prefazione per un suo libro, "L'Avvocato e Signora" (Zelig Editore, 1996). "Gli feci recapitare una copia alla sede di corso Galileo Ferraris. Speriamo non s'incazzi, mi dissi. Il mattino seguente, puntuale, la chiamata. 'Costa, ho ricevuto il suo libro, ho cominciato a leggerlo convinto di addormentarmi, invece mi ha divertito molto'. Ah, menomale..." Il capitoletto dell'ombrello a Villar Perosa è una chicca. "La pioggia sul vernissage stagionale della Juve era un classico, e con una mamma calabrese che vuole, insieme a penna e taccuino...portai l'ombrello. Peccato che servì a riparare l'Avvocato e Montezemolo, ché io rimasi largo a reggere il manico, sotto l'acqua... Sì, ci scappò un bel servizio, ma per poco non mi becco una polmonite!" Su Youtube è possibile rivedere diverse sue interviste, ad Antonio Conte (giocatore) fresco di firma, ad esempio. "Lo ricordo emozionatissimo, ma non so usare il computer... Ventanni dopo l'avrei consigliato ad Andrea Agnelli per la panchina, chissà, forse lo rammenta". Visse da protagonista anche la Champions del '96 e l'Intercontinentale di Tokio. "Che gol Del Piero! Sì, un altro gruppo leggendario. Quando vinsero la Champions all'Olimpico tornarono a notte fonda all'aeroporto di Caselle, Vialli mi invitò a salire sul pullman a festeggiare con loro: 'Vieni qua Costa' mi urlò Luca, 'questa coppa è anche tua!' Piccole soddisfazioni..." Ora che è in pensione può ammetterlo: è sempre stato juventino. "Guardi, portavo le torte in bici per andare a vedere la Juve da bambino. Ma il Filadelfia, lo stadio del Toro, era un cortile di umanità, la casa del calcio. Non dimenticherò mai le partitelle con Gigi Meroni e Giorgio Ferrini negli anni '70. Altri tempi...".
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