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2 giugno ritorna sportitalia
Tiger Jack ha risposto al topic di Noel Gallagher in J-Sat & Television
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[ Serie A Tim ] Juventus - Udinese 2-0
Tiger Jack ha risposto al topic di - Domenico - in Stagione 2014/2015
Dillo a me.. -
[ Serie A Tim ] Juventus - Udinese 2-0
Tiger Jack ha risposto al topic di - Domenico - in Stagione 2014/2015
non credo si possa fare a meno di Asabob, sia che si giochi con la difesa a 3 o a 4. -
[ Serie A Tim ] Juventus - Udinese 2-0
Tiger Jack ha risposto al topic di - Domenico - in Stagione 2014/2015
semi-OT Lunedì si riaprono le scuole -
Nel frattempo.... Marino: stipendi Atac a rischio. Servono 240 milioni, buste paga di ottobre in bilicoL’allarme di Ignazio Marino è forte e chiaro: «Stiamo facendo dei tagli severissimi, ma al di sotto di 240 milioni di euro ci troveremmo ad ottobre in difficoltà per pagare gli stipendi dei dipendenti dell’Atac». La cornice del problema, manco a dirlo, sono i fondi per il trasporto pubblico, ultima spina del piano di riequilibrio triennale del Comune di Roma, che a giorni sarà formalmente sancito da un decreto di Palazzo Chigi. ilmessaggero.it 09.09.2014
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Semi-OT qualcuno dia una medaglia a questo tizio...ma come caxxo gli è venuto in mente di comprare la maglia di Bonefoi?
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Che poi attenzione: se effettivamente lo stadio verrà costruito così come da progetto, con annessi e connessi, ci sarà anche Lotito che tornerà alla carica per il suo stadio delle Aquile che vorrebbe realizzare sulla Tiberina (altra zona a rischio esondazione, terreni attualmente non edificabili ma di proprietà del consuocero ) con altri milamila di mq3 di cementificazione. Perchè state sicuri che andrà in Comune e dirà: ma come alla Roma avete dato il permesso e alla Lazio no?
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Comunque adesso il progetto deve passare al vaglio della Regione Lazio, che ha 180 giorni di tempo per la valutazione di impatto ambientale e strategico dell'opera. Contestualmente deve passere all'esame anche della "Conferenza dei Servizi", cioè una valutazione congiunta da parte tutti gli enti coinvolti nel progetto, dai dipartimenti regionali per l'ambiente alla Protezione civile, passando per le aziende di trasporto pubblico e le varie amministrazioni. Poi ci vorrà un ulteriore delibera della regione e infine nuovamente una delibera finale del Comune. Insomma, la strada è in discesa...entro il 2017 dovrebbe essere tutto fatto
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Già perchè qualcuno crede davvero che dei privati costruiscano una nuova stazione metro, un parco di 34 ettari, un ponte sul tevere, un nuovo svicolo del GRA, potenziano l'aereoporto, ecc...solo per far giocare a Maggica nel nuovo stadio. Ah...la Roma, società di calcio, e il Comune ovviamente in tutta questa operazione non tirano fuori una lira...eh si sono proprio dei furbacchioni
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Riporto questo interessante articolo (un pò lungo ma vale la pena di leggerlo con attenzione...) dove si spiega nel dettaglio il vero business che genererà lo Stadio daa Maggica... Stadio Roma, l’interesse è tutto privato: per Parnasi guadagni fino a 800 milioni Nell'area dell'ex ippodromo di Tor di Valle "la realizzazione di una struttura importante come uno stadio – spiegano gli addetti ai lavori - riqualificando urbanisticamente tutta la zona, potrebbe far lievitare i canoni, fino al livello di quelli dell'Eur". Domani il Comune di Roma è chiamato a pronunciarsi sull'interesse pubblico dell'opera.“Un’opera che farà parte della storia dell’architettura”, la definiva da New York il sindaco Ignazio Marino il 22 agosto, giorno in cui veniva perfezionato l’accordo per la realizzazione del nuovo stadio della Roma. Un’operazione immobiliare dal valore immenso che dovrebbe vedere la luce nell’area dell’ex ippodromo di Tor di Valle, quadrante sud ovest della Capitale, e che, se riuscisse, servirebbe a valorizzare e riqualificare un’area oggi periferica e a fare felici i tifosi giallorossi, ma soprattutto il suo deus ex machina, il costruttore Luca Parnasi, che nella vita fa l’imprenditore e giustamente punta a guadagnare. Il 4 settembre il Comune di Roma è chiamato a decidere se il progetto è di interesse pubblico e a dare un sostanziale via libera alla costruzione. Di certo, però, per ora c’è solo l’interesse privato. Perché, una volta valorizzata dall’avveniristico impianto sportivo e dal miglioramento di servizi e rete viaria, l’area potrebbe acquistare un valore simile a quella dell’Eur, spiegano gli addetti ai lavori. Per un guadagno per la Eurnova Srl (la società di Parnasi che con la As Roma ha presentato il progetto) che, a seconda delle quotazioni, oscillerebbe tra i 500 e gli 800 milioni di euro. Pubblicità L’accordo tra il Comune e il costruttore ha come cornice legale la legge 147/2013 e risale a marzo: Eurnova, società del gruppo Parsitalia che fa capo a Parnasi, costruisce lo stadio e, in cambio delle opere infrastrutturali, ottiene “a titolo di compensazione, per il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario complessivo – si legge nello studio di fattibilità portato all’attenzione del Campidoglio – la realizzazione di un ulteriore SUL a destinazione direzionale e commerciale”. E’ il cosiddetto “Business Park“, un’area da 318.702 mq su cui sorgeranno uffici e attività commerciali, come spiegato nella tabella 11 dello studio. Una rivoluzione per una zona che al momento è considerata piena periferia. La costruzione di un complesso come quello immaginato nel progetto dell’As Roma comporterebbe l’apprezzamento dell’intera area, che in base all’accordo con il costruttore verrà dotata di tutti i servizi necessari: all’adeguamento di via Ostiense con l’allaccio alla Roma-Fiumicino e della Roma-Lido si sono aggiunti il 22 agosto il prolungamento della metro B per far sì che almeno il 50% dei tifosi arrivi allo stadio in metro, un ponte pedonale e un parco sul Tevere. Risultato: vendere o affittare immobili nella zona sarà molto più redditizio non quanto non sia ora, un vero affare per chi costruirà. Al momento “lì non c’è quasi nessun negozio, zero uffici, poche case. Per questo non ci sono quotazioni per vendite e affitti”, spiega il titolare di un’agenzia immobiliare della zona. Solo Affitti, tra le aziende leader in Italia nel settore delle locazioni, fornisce dati sui prezzi di una zona limitrofa, quella di Magliana/Trullo: per affittare un negozio da 100 m/q servono “1.300-1.400 euro al mese”. Se ora è difficile stabilire il prezzo di vendita o di affitto di una superficie commerciale a Tor di Valle, con lo stadio le cose cambieranno: “La realizzazione di una struttura importante come uno stadio – spiegano ancora da Solo Affitti - riqualificando urbanisticamente tutta la zona, potrebbe far lievitare i canoni, fino al livello di quelli dell’Eur”. E come sono all’Eur i prezzo al mq? Sul sito dell’Agenzia delle Entrate esiste la “Banca dati delle quotazioni immobiliari”, strumento comunemente usato dagli addetti ai lavori. Selezionando la zona “Eur-Viale Europa” si legge che il valore degli uffici varia da un minimo di 4.300 a un massimo di 6.200 euro al mq. Riguardo, invece, le superfici commerciali si va dai 4.200 ai 6.300 euro. I prezzi sono confermati da un altro sito quotidianamente utilizzato dai consulenti immobiliari,www.borsinoimmobiliare.it: scegliendo la zona “Eur Europa (Viale Europa – Via Dell’ Arte – Via Tupini)” per “Locali e negozi” la quotazione di prima fascia, quella per i locali più pregiati (e nell’area commerciale dello stadio arriveranno marchi come Nike o Eataly), è di 6.400 euro, quella di seconda è di 4.200. Alla voce Uffici” si va dai 6.300 euro della prima fascia ai 4.200 della seconda. Quanto costeranno, allora, gli uffici e i locali commerciali del Business Park una volta che il complesso vedrà la luce? Nella tabella 11 della studio di fattibilità si trova la destinazione d’uso degli oltre 318 mila mq previsti: 4.760 mq per i “pubblici esercizi” ovvero “Bar&Restaurants”; 20.000 mq per i servizi alle persone; 15.200 per il settore “turistico ricettivo“; 278.242 destinati al direzionale privato, ovvero gli uffici. Stando ai prezzi indicati dall’Agenzia delle Entrate per l’Eur, moltiplicando i 278.242 mq degli uffici per 6.200 euro al mq, si evince che la loro vendita frutterà qualcosa come 1.725.100.400,00 euro: un miliardo, 725 milioni e rotti. Assimilando i 4.760 mq dei “pubblici esercizi” ai 20.000 mq dei servizi alle persone (locali commerciali destinati ad ospitare principalmente palestre e centri benessere) e ai 15.200 mq destinati a diventare alberghi (per i quali nessun ente aveva quote a disposizione, ma che in realtà costerebbero molto di più) e moltiplicandoli per 6.300 euro al mq si arriva ad un ricavo di 251.748.000,00 euro una volta piazzati sul mercato. In tutto qualcosa come un miliardo e 976 milioni (1.976.848.400,00 euro). A questa cifra vanno tolti i costi che la società avrà dovuto sostenere. Nello studio di fattibilità si legge che i proponenti calcolano che costruire costerà 1.730 euro al mq, cifra che moltiplicata per i 318.702 mq del Business Park fa 551.354.460,00 euro. Cui vanno aggiunti i 320 milioni per acquisire il diritto a costruire il Business Park (270 previsti nel primo studio di fattibilità più ulteriori 50 frutto dell’accordo raggiunto con Marino a New York), oltre ai 40 milioni investiti per acquisire l’area iniziale dell’ippodromo. Il totale è di 911.354.460 euro, che sottratti ai 1.725.100.400 di ricavi lasciano un netto di 813.745.940 euro. Oltre 800 milioni. Questo nella più rosea delle ipotesi. Nella peggiore, invece, dalla simulazione emerge come moltiplicando i 278.242 mq di uffici per 4.300 euro al mq si ha un ricavo di 1.196.440.600, cui vanno aggiunti 167.832.000 euro di possibili vendite del commerciale, per un totale di 1.364.272.600 euro. Il netto? Quasi 453 milioni. Secondo i protagonisti, l’accordo di New York prevederebbe un taglio delle cubature complessive di 102.400 metri cubi, quindi circa 30 mila metri quadri in meno, ma l’ufficialità ancora non c’è e anche nel caso in cui la riduzione fosse effettiva la sostanza non cambierebbe di molto. Ora la palla tra i piedi ce l’ha il Campidoglio: la maggioranza è al lavoro per “arrivare a un testo di delibera condiviso, da votare il 4 settembre in giunta, che esprima il pubblico interesse alla proposta di realizzazione del nuovo impianto sportivo nell’area di Tor di Valle”, si legge in una nota diramata il 1° settembre dal gruppo di maggioranza. “Ovviamente il parere della giunta, poi sottoposto alla stessa Assemblea capitolina – si legge ancora – sarà legato al rispetto di alcune condizioni (…). Tra queste, la questione del legame indissolubile tra l’impianto sportivo e la società As Roma, a prescindere dai possibili futuri nuovi assetti proprietari, e il controllo e la verifica puntuale della natura pubblica delle opere pubbliche da effettuare, nonché la loro contestuale realizzazione con lo stadio”. Il nodo da sciogliere resta quindi lo stesso: il nuovo stadio della Roma è un’opera di interesse pubblico? Per ora l’unico interesse evidente è quello di Parnasi. ilfattoquotidiano.it 03.09.2014
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Bundesliga 2014/15: il campionato dei CAMPIONI DEL MONDO premia il Bayern
Tiger Jack ha risposto al topic di Shaka in Archivio Off Juve
semi-OT Una poliziotta tedesca -
Per completezza, aggiungo che il nostro eroe "indagò" qualche anno fa anche sulle false fidjussioni della Roma e di altri club Naturalmente l'inchiesta fu chiusa con la Roma prosciolta e dichiarata "parte lesa" Riporto, infine, un articolo de "La repubblica" del 3 ottobre 2005, su un'altra vicenda di polizza assicurative più o meno nota su cui indagò sempre lui... ROMA - Presto, prestissimo, il generale Italo Pappa, numero 2 della Guardia di Finanza e capo dell' Ufficio Indagini, potrebbe aprire un' inchiesta. La Federcalcio segue passo passo gli atti della Procura della Repubblica di Roma sulla pratica Bergamo-Sensi, e l' ha fatto sin dai mesi scorsi. La storia è di due anni fa, primavera del 2003: Bergamo venne intercettato (casualmente) a Livorno. Una cimice in un ufficio. Secondo quanto scrive "Il Tirreno", l' ex designatore arbitrale avrebbe accennato ad un colloquio avuto con il presidente della Roma. Sensi gli avrebbe presentato una lista di 5 arbitri "graditi", in cambio di favori: cioè un accordo con Bergamo, assicuratore, e le sue (tante) aziende. La Guardia di Finanza romana sta ancora indagando su alcuni particolari, che vanno chiariti. Vuole capire insomma con quali assicurazioni erano legate le aziende immobiliari e petrolifere di Sensi, un paio d' anni fa. La Roma ha escluso ipotesi di avvisi di garanzia, minacciando denunce. Il ds giallorosso Daniele Pradè ha spiegato: «Sensi si è fatto una risata, quando ha saputo: saremo molto duri con chi mette in giro cose assurde». Abbiamo raggiunto Paolo Bergamo in Perù, dove è impegnato come membro della commissione arbitri Fifa ai Mondiali under 17. La sua risposta è stata netta: «Di questa storia, anzi di questa bufala, se ne stanno occupando i miei legali: presto partiranno le querele. Nessun sequestro di documenti nella mia assicurazione a Livorno, nessun avviso di garanzia». Da fonti della Procura romana (indaga il pm Luca Palamara) la conferma: «al momento» non sono stati inviati avvisi, presto comunque si avvieranno gli interrogatori (ma è difficile che sia sentito Sensi perché ha problemi di salute). Secondo alcune fonti, non è nemmeno esclusa l' archiviazione. Almeno, dal punto di vista penale. Ma da quello sportivo? Sapete come finì la storia? Naturalmente l'indagine fu tutta archiviata. Ricordo invece che, nel processo di calciopoli, tra i capi d'accusa verso Giraudo ci fu anche la stipula di presunte polizze con l'agenzia di P. Bergamo.... Vabbè, siamo andati un pò OT...ma certe cose è sempre bene ricordarle per mantenere viva la memoria storica delle varie porcherie che ci hanno fatto!
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Con la Real Sociedad il sopracciglio del povero Carletto gli è arrivato fino ai capelli