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Naturalpsycho

Tifoso Juventus
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  1. Niente titoloni oggi. Sono curioso di sapere.
  2. CALCIOGATE/ LEGALE MOGGI: ACCUSE A CAPELLO E GIRAUDO INSPIEGABILI Avvocato Melandri: "Iniziativa pm presa per motivi mediatici" Roma, 31 mar. (Apcom) - "Non ci rendiamo conto come il pm abbia potuto richiedere la trasmissione degli atti riguardo le testimonianze rese oggi da Fabio Capello ed Antonio Giraudo. A nostro parere non ? emersa alcuna contraddittoriet? o reticenza rispetto a quanto dagli stessi dichiarato in sede di indagine preliminare". Ha detto cos? l'avvocato Marcello Melandri, difensore di Luciano Moggi, in merito alla decisione del pm Luca Palamara di procedere nei confronti del tecnico dell'Inghilterra e dell'ex amministratore delegato della Juventus. Il penalista ha poi aggiunto: "Non intravedo nella strada intrapresa dal rappresentante l'ufficio dell'accusa alcuna ragione se non forse motivi mediatici che non comprendo". Rispetto a quanto emerso nel corso dell'udienza, l'avvocato Melandri ha detto: "Non capisco, ma forse ? una mia tara, perch? si esalta quanto detto da Fabio Capello rispetto al mio assistito e non ci si sofferma sul legame tra il tecnico e Franco Baldini, che pure ? un collaboratore del mister". A parere di altri difensori degli imputati si ribadisce che l'ex ds della Roma ha di fatto ammesso, oggi, che furono fatte pressioni su Francesco Totti affinch? lasciasse il suo procuratore Franco Zavaglia. E che allo stesso agente ? stato addirittura inibito l'ingresso al centro sportivo di Trigoria dove si allena la squadra giallorossa della Capitale. "Bisognerebbe far notare che il presidente del tribunale si ? chiesto come mai nessuno avesse citato Totti come testimone - ha spiegato uno dei legali - Mentre siamo sicuri che domani sui giornali non ci sar? traccia di questo".
  3. Si allunga la lista dei reticenti. Processo Gea: Capello, Giraudo e Baldini reticenti Il pm Palamara, nell'ambito del processo che vede imputati gli esponenti della Gea, ha chiesto e ottenuto dal tribunale la trasmissione al suo ufficio degli atti riguardanti le testimonianze di Fabio Capello, Antonio Giraudo e anche di Franco Baldini. L'ipotesi accusatoria ? quella di reticenza, identificata dal pm nei "non ricordo" che hanno caratterizzato le deposizioni, come testimoni, di Capello e Giraudo.
  4. A proposito di falsa testimonianza: Moggi: Per Chiellini, vorrei ricordare che non fu rubato alla Roma, ma che in quel periodo la Roma non poteva comprare sul mercato come risulta dalle carte della federazione"
  5. CALCIOGATE/ FRANZA: CHIESI A MOGGI DI PRESENTARMI MINISTRO PISANU "Direttore generale Juventus era punto di riferimento" Roma, 31 mar. (Apcom) - "A Luciano Moggi chiesi un contatto con l'allora ministro dell'interno Beppe Pisanu. Volevo parlare con il prefetto di Reggio Calabria per un problema con un armatore in odore di mafia, che ? stato poi arrestato per un'altra vicenda". Ha detto cos? il presidente del Messina calcio, Pietro Franza, nel corso della sua deposizione nell'ambito del processo Gea. Franza ha spiegato di aver avuto da subito buoni rapporti con l'ex direttore generale della Juventus. "Quando entrai nel calcio mi venne detto che lui era un punto di riferimento. Posso dire che i giocatori della Gea che hanno militato nel Messina hanno sempre giocato bene". Rispetto ai regali che Franza ha fatto a Luciano Moggi, lo stesso presidente del Messina ha spiegato: "Mia madre gli regal? un televisore al plasma di 20mial euro. Ma non per il suo interessamento con Pisanu". Subito dopo la X sezione del tribunale ha ascoltato l'ex presidente dell'Ancona e ds dell'Arezzo, Ermanno Pieroni. Il manager ha confermato quanto gi? affermato in fase istruttoria riguardo la "combriccola romana degli arbitri" che - secondo l'accusa - avrebbero gravitato in orbita Gea. Rispetto ad un suo confronto con Alessandro Moggi lo stesso Pieroni ha detto: "Gli dissi che nell'Ancona avevo investito 40 anni di carriera, ma non lo feci in risposta ad un qualche tipo di minaccia, solo per sottolineare che agivo in modo limpido". L'ex ds del Siena, ora al Bari, Giorgio Perinetti, rispondendo al pm Luca Palamara, ha ricordato: "Cambiammo Luigi Simoni perch? eravamo gi? in classifica, tra penultimo e terzultimo posto. Inoltre aveva un problema fisico, non guidava gli allenamenti. Anche durante le partite lui seguiva gli incontri dagli spalti perch? aveva disturbi". Riguardo all'arrivo di Gigi De Canio, che era assistito dalla Gea, nella persona di Moggi jr, Perinetti ha precisato: "Il presidente Pasquale De Luca mi chiese una rosa di nomi, tra questi c'era De Canio. Decidemmo di andare avanti con questo nome. Dopo un incontro nell'abitazione napoletana di De Luca (deceduto lo scorso anno, ndr) con il mister ed il suo agente, trovammo l'accordo. Subito dopo la firma il presidente si sent? con Luciano Moggi. Il contratto comunque era gi? sottoscritto". Sembrano testimoni della difesa.
  6. Bella figura di me**a... cossiga. Carino per? il video.
  7. LE SCUSE E IL CONTRATTACCO - Lo stesso Moggi poi ha ritenuto di doversi giustificare con il giudice: ?Mi scuso con la corte - ha detto - , ma devo dire che ho subito di tutto per il solo fatto di aver lavorato?. Moggi, che ha chiesto e ottenuto di fare dichiarazioni spontanee, ? poi passato al contrattacco e ha ricordato il caso del passaporto falso al calciatore Alvaro Recoba che aveva come procuratore, prima del suo incarico alla Roma, lo stesso Baldini. ?La procura federale - ha detto Moggi - lo ha deferito perch? Recoba fu trovato in possesso di un passaporto falso. Il 25 maggio del 2007 l'Inter ? stata condannata e anche il dirigente Gabriele Oriali a sei mesi e poi la pena ? stata mutata in sanzione pecuniaria?.
  8. TOTTI ? A Baldini hanno chiesto anche se fosse a conoscenza del fatto che qualcuno dalla Roma avesse consigliato a Totti di lasciare il suo procuratore Zavaglia durante la trattativa per il rinnovo: ?Ne ho sentito parlare ? ha risposto l?ex ds ? ma non ne ho mai avuto le prove?. CAPELLO - L?udienza ? continuata con la deposizione di Fabio Capello, che in?un intervista al Corriere dello Sport-Stadio del 2002 parl? di situazione anomala perch? c?erano oltre 100 giocatori in procura alla Gea: ?Da allenatore della Roma dissi quelle cose perch? non mi sembrava normale che tanti allenatori e tanti giocatori avessero la procura della Gea?. Riguardo agli argomenti avanzati da Baldini, Capello dice di aver parlato con lui ma anche con gli altri ds avuti in carriera solo di questioni tecniche e non di procuratori e contratti: ?Quando arrivavano in una societ? facevo la lista con i giocatori che mi interessavano, senza preoccuparmi di questioni economiche?. Al ct inglese hanno chiesto se Baldini gli aveva raccontato l?episodio della cena in Lega con le velate minacce di Moggi: ?No, sapevo solo che si beccavano sui giornali?. Ha poi concluso sul rapporto fra Totti e Zavaglia: ?Sapevo genericamente che era il suo procuratore, ma non mi sono mai interessato di questo aspetto?.
  9. CALCIO: PROCESSO GEA, AMMONITO LUCIANO MOGGI Roma, 31 mar. - (Adnkronos) - Ammonizione, con minaccia di espulsione dall'aula dove si sta svolgendo il processo che vede sul banco degli imputati esponenti della Gea, per Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus. Il rimprovero e l'ammonizione le ha fatte al "manager" il presidente della decima sezione penale Luigi Fiasconaro mentre stava testimoniando Franco Baldini, gia' direttore sportivo della Roma e ora general manager della nazionale inglese. Baldini da oltre un'ora stava parlando dei suoi non ideali rapporti con Moggi e con la Gea quando ha percepito nelle espressioni e nei gesti di Moggi dei "segnali di minaccia". "Luciano ai 18 avvocati -ha detto ad un certo punto il testimone- Se mi lasci in pace...Con te ho gia' dato". Fiasconaro a questo punto ha chiesto a Baldini ragioni della sua reazione. E il testimone ha detto di aver percepito segnali di minacce. Da qui l'ammonizione a Moggi estesa anche ad eventuali gesti da parte dei suoi difensori. Rispondendo alle domande del pubblico ministero Luca Palamara, Baldini aveva ricordato quali erano stati i suoi rapporti con la Gea e di vari argomenti tutti oggetto di domande da parte del pubblico ministero per dimostrare che la Gea, come si sostiene nel capo di accusa, aveva commesso ?pi? delitti d?illecita concorrenza con violenza e minaccia, al fine di acquisire la procura di numerosi calciatori. Riferendosi a Moggi, Baldini aveva ricordato che nel 2001-2002 in occasione di una cena organizzata dalla federazione italiana Gioco Calcio, Moggi lo aveva avvicinato chiamandolo da parte e rimproverandogli, in sostanza, di aver creato difficolt? a suo figlio Alessandro (uno dei titolari della Gea), tanto che questi non poteva pi? trattare i calciatori del settore giovanile della squadra giallorossa. ?Sai -ha ricordato il testimone- devi darci una mano, disse moggi. Un anno si lavora da una parte, uno dall?altra e un altro anno non si lavora. Gli risposi che era uno sfigato perch? io non vedevo l?ora di andarmene. Presi questa frase come una minaccia?. Baldini, fuori dall'aula, al termine della sua deposizione, ha riferito: "Moggi mi ha rivolto contro la mano destra. Una cosa tipo stai in campana? S?, certamente, si pu? tradurre cos?. Ho inteso il suo gesto come intimidatorio".
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