Naturalpsycho
Tifoso Juventus-
Numero contenuti
49 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profilo
Forum
Calendario
Tutti i contenuti di Naturalpsycho
-
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Altri due reticenti. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Si dimette il presidente dell'Anm, Luerti, in seguito all'inchiesta Why not Luigi De Magistris Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Simone Luerti ha annunciato che si dimettera' dal suo incarico. A travolgere il quarantacinquenne gip di Milano - eletto alla guida delle toghe lo scorso 24 novembre e vicino a Comunione e Liberazione - sono state le polemiche seguite al suo incontro, avvenuto il 25 ottobre 2006 a Via Arenula con Mastella (che ha definito "innocente" l'episodio) e con l'imprenditore calabrese Antonio Saladino, poi indagato da De Magistris (anche lui vittima della sua stessa inchiesta e punito dal Csm). 'Voglio evitare strumentalizzazioni e condizionamenti esterni all'indipendenza dell'Anm', ha detto Luerti. Le sue dimissioni saranno formalizzate sabato innanzi al comitato direttivo centrale dell'Anm. Luerti ha motivato la sua decisione di dimettersi facendo riferimento a 'recenti articoli di stampa che hanno riportato informazioni incomplete e non approfondite che si sono tradotte in un sostanziale travisamento dei fatti in danno dell'immagine del presidente dell'Anm e, di conseguenza, dell'Anm stessa'. Luerti aveva sostenuto di non vedere Saladino da dieci anni ma 'L'Espresso' lo ha smentito. Sono stati i piu' autorevoli esponenti di Unicost - la corrente moderata dei giudici, della quale Luerti fa parte - a spingere alle dimissioni il 'loro' presidente per evitare uno scontro mortale con le altre correnti, soprattutto con 'Magistratura democaratica'. Se, infatti, Luerti non avesse deciso di farsi da parte (cosa avvenuta con qualche resistenza) sarebbe piu' difficile - per Unicost - rivendicare il diritto ad indicare il successore che sara' eletto sabato dal 'parlamentino' dell'Anm. E, ironia della sorte, a prendere il posto del presidente dimissionario in 'pole position' potrebbe esserci il pm romano Luca Palamara: Unicost lo aveva 'sacrificato' facendolo dimettere da segretario dell'Anm quando, meno di un mese fa, il 23 aprile, il 'governo' delle toghe si e' allargato a sinistra dando la segreteria a Giuseppe Cascini di Md. Tecnicamente, Luerti presentera' le sue dimissioni solo nella giornata di sabato. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
CALCIO, PROCURATORE BLASI: SU VICENDA GEA E' TRANQUILLO Davide Lippi, procuratore di Emanuele Blasi, ? intervenuto a 'Siamo Tutti Ct' su Radio Kiss Kiss. "Per quanto riguarda la posizione di Blasi al Processo Gea - ha detto - devo dire che Manuele ? tranquillo e sereno perch? quando un uomo si comporta bene deve essere in pace con se stesso. Sono certo che la vera verit? verr? fuori. Il suo futuro? Blasi ? in compropriet? tra Napoli e Juventus ed ? ovvio che pu? essere riscattato da uno di questi due club. Il mercato al momento ? chiuso, ? chiaro che ci sono squadre che si iniziano ad informare ma al momento non ? stato deciso niente. Le dichiarazioni di Pier Paolo Marino dopo la partita col Siena? Non so cosa abbia detto e non mi va di commentare". -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
-
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Non furono le pressioni della Gea a spingere il calciatore Emanuele Blasi a liberarsi dell?agente Stefano Antonelli per affidarsi a Davide Lippi. Smentendo quanto fino a oggi ipotizzato dalla procura e denunciato ai carabinieri nell?inverno del 2005 dallo stesso Antonelli, e? stato lo stesso centrocampista del Napoli, nel processo in corso davanti alla decima sezione penale del tribunale di Roma, a dichiarare di essersi inventato tutto, a costo di chiudere in fretta il rapporto professionale con Antonelli. ?Passai con lui nel luglio del 2004 - ha raccontato Blasi -, avevo apprezzato il suo modo di rapportarsi con me quando al Parma fui qualificato per 5 mesi per una storia di doping. All?epoca ero rappresentato da Franco Zavaglia (uno degli imputati Gea, ndr) che mi aveva un po? trascurato. Alla scadenza del mandato, 30 giugno 04, preferii non rinnovare e cambiare con Antonelli che avevo conosciuto tempo prima perche? rappresentava alcuni miei compagni del Perugia come Grosso e Gatti?. Fu per una ragione squisitamente economica che ben presto Blasi si allontano? da Antonelli e ritorno? sui propri passi affidandosi a Lippi jr (sempre Gea): ?Il primo contratto con la Juve, stagione 2002-03, prevedeva un ingaggio netto di 300mila euro: il club, pero?, mi giro? in prestito prima al Perugia e poi, l?anno dopo, al Parma, dove presi il doppio. Nell?estate 2004, di ritorno alla Juve, ripresi lo stipendio originario (300mila) e ne parlai con Antonelli nella speranza di un ritocco contrattuale. Luciano Moggi mi disse pero? che non voleva saperne di Antonelli e capii che la faccenda si sarebbe fatta dura. Aspettai qualche mese, poi, per sbloccare il tutto, inventai che c?erano pressioni della Gea, in realta? mai subite, per cambiare procuratore. Io ero giovane, ero stato convocato in Nazionale, pensavo di meritare un adeguamento dell?ingaggio che con Antonelli quelli della Juve non mi avrebbero mai fatto?. Liquidato Antonelli alla fine del gennaio 2005, otto mesi dopo Blasi ottenne 5 anni di contratto (da un milione di euro a salire) alla presenza di Davide Lippi, neo procuratore, Moggi padre e figlio, Bettega e Zavaglia, il primo procuratore liquidato. ?In quel momento la Gea era forte, era una societa? importante, scelsi di lasciare Antonelli per un motivo esclusivamente economico?. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Ecco le parole di Stefano Antonelli: "Manuele mi disse chiaramente che per avere il rinnovo del contratto doveva passare alla Gea". Il momento centrale dell?udienza si ? rivelata la testimonianza dello stesso Emanuele Blasi. Il giocatore del Napolo ha infatti detto che nelle telefonate di cui sopra si era inventato tutto pur di "liberarsi" del suo agente: "Le pressioni da parte della Gea sono tutte mie invenzioni. Ho pensato che fosse l?unico modo per liberarmi di Antonelli, con cui non avrei mai rinnovato il contratto con la Juve. In realt?, io non ero contento del suo lavoro e avevo preso contatti con Davide Lippi dicendogli che avrei dato a lui la procura se mi avesse consentito di rinnovare con la Juve a cifre maggiori".. Dopo Fabio Capello e Antonio Giraudo, anche Emanuele Blasi rischia di finire sotto processo per falsa testimonianza e calunnia nell'ambito del processo Gea. Chiamato oggi a testimoniare, l'attuale giocatore del Napoli ? apparso al pubblico ministero Luca Palamara poco sincero e la sua testimonianza ? stata ritenuta "degna di attenzione" quando ha ammesso di aver detto nel 2005 al suo allora procuratore Stefano Antonelli che la Gea gli faceva pressioni e velate minacce perch? abbandonasse lo stesso Antonelli e sottoscrivesse la procura con la Gea stessa. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Pioggia di smentite: Il padre di Gatti smentisce orlandoni IL CASO BLASI - In aula erano state fatte ascoltare registrazioni telefoniche tra Antonelli, ex procuratore di Blasi, lo stesso calciatore e Claudio Blasi, padre del centrocampista. In una telefonata tra Antonelli e Claudio Blasi (che ricordiamo non sono intercettazioni ambientali, ma telefonate registrate dallo stesso Antonelli e poi consegnate al maggiore dei carabinieri Attilio Auricchio), il padre afferma: ?Noi siamo ricattati, la posta in palio ? alta e quindi dobbiamo fare un passo indietro. Ogni tanto bisogna abbassare la testa?. In un'altra, invece, ? lo stesso Blasi a spiegare ad Antonelli la necessit? di lasciarlo come agente per passare alla Gea: ?Se sto con te non mi fanno firmare il contratto, con te si sono impuntati. Non mi fanno prendere i soldi?. Praticamente la Gea e Moggi gli avevano proposto un contratto da 1,3 milioni con la Juventus a patto che avesse revocato la procura con Antonelli e l?avesse data alla Gea. ANTONELLI COSTRETTO A LASCIARE LA PROCURA DI BLASI - Successivamente ? stato ascoltato anche Stefano Antonelli (procuratore di Blasi dal luglio 2004 alla fine dello stesso anno, momento in cui la sua procura passa alla Gea). Antonelli ha riferito che il giocatore gli disse chiaramente, dopo aver parlato con Luciano Moggi, che doveva dare la sua procura alla Gea: quella era la sua unica possibilit? per rinnovare il contratto con la Juve. Antonelli ha anche aggiunto che ha pi? volte tentato di contattare Alessandro e Luciano Moggi per colloqui di lavoro, ma dopo una prima telefonata a Luciano fu lo stesso dg a chiedere a Blasi di contattare Antonelli per dirgli che i due non avevano nulla da dirsi: ?Manuele mi disse chiaramente che per avere il suo rinnovo doveva passare alla Gea?. SMENTITA - Il momento centrale dell?udienza si ? rivelata la testimonianza dello stesso Emanuele Blasi. Il giocatore, attualmente al Napoli, ha infatti detto che nelle telefonate di cui sopra si era inventato tutto pur di "liberarsi" del suo agente: ?Le pressioni da parte della Gea - ha detto Blasi in aula - sono tutte mie invenzioni. Ho pensato che fosse l?unico modo per liberarmi di Antonelli, con cui non avrei mai rinnovato il contratto con la Juve. In realt?, io non ero contento del suo lavoro e avevo preso contatti con Davide Lippi dicendogli che avrei dato a lui la procura se mi avesse consentito di rinnovare con la Juve a cifre maggiori?. Alla fine della sua deposizione, infarcita di molti ?non so? e ?non ricordo?, il pubblico ministero Luca Palamara ha chiesto la trasmissione degli atti alla Procura per l?apertura di una fascicolo a carico del giocatore con l?ipotesi di reticenza, falsa testimonianza e, soprattutto, calunnia nei confronti degli imputati. LA DICHIARAZIONE - L?udienza si era aperta con la deposizione di Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, che ha detto di aver scelto la Gea spontaneamente nel 2001 e di non aver mai ricevuto pressioni e minacce da parte di Alessandro Moggi. A domanda se avesse mai ricevuto promesse da parte di Davide Lippi riguardo ad una sua convocazione in Nazionale, Chiellini ha dichiarato: ?Non ho mai avuto n? promesse n? assicurazioni riguardo alla Nazionale?. La Procura ha incassato e chiesto un confronto tra il calciatore e Franco Baldini, che, invece, aveva detto nelle scorse udienze cose diverse in merito al passaggio alla Juve di Chiellini, allora in compropriet? tra Livorno e Roma. LE ALTRE TESTIMONIANZE - A fine udienza ? stato sentito anche Franco Gatti, padre di Fabio, il quale ha smentito Orlandini, ex procuratore del figlio, che aveva riferito di pressioni da parte di Luciano Gaucci, ai tempi in cui il giocatore militava nel Perugia, perch? Gatti desse la sua procura alla Gea. Vista la discordanza tra le deposizioni di Gatti padre e quella in precedenza resa da Orlandini, ? stato confermato un confronto tra i due testimoni. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
BLASI: "Mai state pressioni" PM, ATTI SU BLASI PER FALSA TESTIMONIANZA E CALUNNIA (AGI) - Roma, 28 apr. - Emanuele Blasi, attuale centrocampista del Napoli, sara' iscritto sul registro degli indagati della procura di Roma per falsa testimonianza e calunnia. Lo ha annunciato il pm Luca Palamara dopo la deposizione resa davanti al tribunale dallo stesso calciatore nell'ambito del processo alla Gea. Una deposizione, ha detto il magistrato, caratterizzata da troppi 'non so' e 'non ricordo' e per di piu' segnata da "un elemento di novita' che stride chiaramente con quanto acquisito agli atti": Blasi, quando decise di affidarsi alla Gea e di revocare il mandato a Stefano Antonelli, disse a quest'ultimo di aver subito forti pressioni dalla societa' di procuratori sportivi guidata da Alessandro Moggi. In aula il calciatore ha ammesso di essersi inventato tutto ("mai state pressioni") per liberarsi del vecchio agente. Da qui anche il reato di calunnia che sarebbe stato commesso ai danni degli stessi imputati del processo Gea. Con quella di Blasi salgono a tre le persone per le quali la procura ha chiesto al tribunale gli atti per avviare una nuova indagine. In precedenza era toccato a Fabio Capello e ad Antonio Giraudo finire nel mirino del magistrato per il loro comportamento in udienza giudicato reticente. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Calcio. Commissione agenti, Figc nomina nuovo presidente Roma, 28 apr. - La commissione agenti di calciatori della Figc ha un nuovo presidente, Massimo Cetola, nominato dal presidente della Figc Giancarlo Abete. Giovanni Rossi e' il vicepresidente e i nuovi componenti sono: Ruggero Stincardini (per la Lega professionisti e la Lega di C), Luigi Albertini e Umberto Calcagno (per l'Aic), Enzo Proietti e Gastone Rizzato (per l'Aiacs, l'Associazione italiana agenti calciatori e societa'). Ex vice comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Cetola e' generale di corpo d'armata dei Carabinieri; nato a Roma il 17 luglio 1946, e' laureato in giurisprudenza. Giovanni Rossi e' presidente di sezione della Corte dei Conti, di cui e' anche magistrato, ed e' docente presso la scuola superiore dell'Economia e delle Finanze. La commissione agenti di calciatori era stata retta per quasi due anni dal vicepresidente Piero D'Amelio, da quando si era dimesso il presidente Paolo Bastia poco prima dell'esplosione dello scandalo Calciopoli nel maggio 2006. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
De Canio `Paparesta? Arbitrare non e` un obbligo` (AGM-DS) - 07/04/2008 16.39.01 - (AGM-DS) - Milano, 7 aprile - Gigi De Canio e` una persona schietta e decisa. E lo dimostra nel corso di una lunga intervista concessa a Datasport. Il tecnico del Qpr e` ripartito da qualche mese dopo un anno di stop, durante il quale molte voci sono girate sulla sua carriera. Illazioni tipiche di un mondo nel quale molto spesso diffamare una persona e` fin troppo facile. Voci senza fondamento che hanno stancato non poco il manager italiano. Che da Londra di certo non le manda a dire. Mister, per parlare con lei e di lei in questo momento non si puo` prescindere dalla sua carriera, dal modo in cui e` arrivato qui. Lei e` partito dal basso, dall?Interregionale, poi pian piano si e` guadagnato la Serie A. Sino alla doppia salvezza con il Siena. E li` tutto si interrompe. E? l?estate del 2006, esplode Calciopoli, e lei viene visto come un uomo della Gea. Non viene chiamato e resta fermo per un anno. Come si e` sentito? ?Le voci che sono circolate non mi hanno mai interessato. Io non ho trovato la panchina per una scelta mia personale. Le offerte non mi sono mancate, come negli anni precedenti. Pero` questa volta avevo fatto delle altre valutazioni. Insomma, se ti offrono una panchina soltanto in base ai soldi che richiedi non e` una cosa seria. Mi spiego meglio. Se mi offrono una cifra bassa perche` tanto c?e` chi si accontenta non va bene. Possono anche non darmi nulla, ma farmi sentire importante. C?e` una differenza sottile tra le due cose, eppure e` una questione importante per me. Di fare l?allenatore non me l?ha ordinato il medico. Devo farlo in certe condizioni. Ed e` per questo che sono qui. Il contratto e` biennale, ma economicamente non e` nulla di eccezionale. Sono venuto all?estero, ho firmato per una squadra che era ultima in Serie B. E l?ho fatto perche` c?e` una societa` con motivazioni importanti, c?e` l?idea di partecipare a un progetto e un?esperienza di vita diversa. Per imparare la lingua, le abitudini e tante altre cose. Poi, certo, anche la possibilita` di trasmettere delle esperienze personali agli altri. Di tutte quelle voci sono stanco di parlare. Sono luoghi comuni. Basta leggere la mia storia. Io con certe persone non c?entro quasi nulla. Ho soltanto avuto un?assistenza legale nella stesura dei contratti. E poi basta, senza alcune pressioni durante l?anno. Quelle persone con me si sono comportate sempre in maniera limpida, abbiamo avuto soltanto un rapporto di natura economica. Dopo aver steso i contratti, non abbiamo piu` avuto contatti. Basta leggere la mia storia per capirlo, non ci vuole tanto?. Eppure l?ultimo anno a Siena pare diverso. ?In quella stagione, non per scelta personale ma per necessita` della societa`, abbiamo preso tanti ragazzi dalla Juve. Ma era gente come Paro, Gastaldello, Molinaro e Volpato, ragazzi che hanno i numeri e lo stanno dimostrando. Pero` il discorso era chiaro. Il Siena era in ?fascia C?, non poteva permettersi di fare acquisti e poteva solo prendere prestiti. Le altre grandi avevano gia` fatto le loro scelte e l?unica a darci disponibilita` e` stata la Juventus. Ci fossero state altre condizioni quei giocatori li avremmo potuti anche comperare in comproprieta`, per dare un futuro alla societa`. Ma tra Juve e Siena non c?era nulla di piu`. Non c?erano commistioni e sono legami normali nel mondo del calcio. E lo si vede perche` anche quest?anno c?e` gente come De Ceglie, l?anno scorso c?era Konko. Anzi, il primo anno a Siena c?erano due giocatori della Gea e li aveva portati Simoni, uno che non aveva certo legami con quel tipo di societa`. E io a Reggio Calabria avevo messo fuori squadra Vargas, che era proprio della Gea. Io di pressioni, insomma, non ne ho mai avute. La Gea a me non ha mai fatto una telefonata per consigliarmi giocatori. Mai. Poi non ho avuto mai rapporti, non sono mai andato a cene e altro. Cosa c?entro io? E tutti quei giocatori che erano della Gea? Adesso cosa sono, delinquenti? No, non lo sono io come non lo sono loro. Io ho avuto la necessita` di farmi seguire nella stesura dei contratti da un avvocato che poi faceva parte della Gea, ma era anche un professionista indipendente. Poi che cosa posso farci io se si scopre che certe persone andavano a intimidire altre persone? Questo io non lo sapevo e poi riguarda la loro coscienza. Se hanno delle responsabilita` e` giusto che paghino. Che cosa ne posso sapere io se Moggi chiudeva negli spogliatoi un arbitro, scusatemi?. Quella e` ancora un?altra vicenda... ?Si`, ma e` paradossale. Si dice che De Canio faceva parte della Gea, pero` oggi l?arbitro Paparesta torna ad arbitrare. Uno che dice che se non avesse aiutato qualcuno non avrebbe arbitrato piu`. Io mi chiedo, ma come puo` essere? Chi gliel?ha detto che deve per forza arbitrare? Tu non hai l`obbligo di arbitrare, tu devi essere una persona onesta. E` come se un giudice dicesse che ha fatto delle cose illegali perche` era costretto. Non lo puoi fare, devi rassegnare le dimissioni e basta. Anche perche` un arbitro non e` un professionista, lui e` un commercialista e ha anche un altro mestiere con cui andare avanti. E oggi nessuno si indigna. Mi scusi lo sfogo, ma io ne ho piene le tasche di certe questioni. Posso capire che qualcuno abbia evitato di offrirmi un contratto per evitare illazioni, ma peggio per loro. E io non posso spiegare sempre certe questioni. Basta leggere la mia storia per capire che sono sempre stato fuori da certe vicende?. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
PALERMO, 5 aprile 2008 - Presente, passato e futuro. Alla vigilia di un Palermo-Juventus decisivo, in chiave siciliana, per la lotta salvezza, il presidente rosanero Maurizio Zamparini attraversa l?Italia e parla a tutto tondo, come consuetudine. Incita la sua squadra in un momento delicato, programma la stagione 2008-2009 e soprattutto regala inediti su storie non pi? recentissime. PROCESSO GEA - ?Miccoli poteva pure risparmiarsele quelle frasi su Moggi ? dice il numero uno rosanero ? nel calcio queste cose succedono ovunque e da sempre. Piccole minacce, come quelle che si fanno in famiglia alla moglie quando si litiga. Anche io quando i fratelli Filippini non volevano andarsene da Palermo gli risposi che se non accettavano la decisione della societ? non avrebbero giocato pi? a calcio, sono cose che si dicono in momenti di rabbia?. Il bomber salentino aveva nei giorni scorsi testimoniato al processo Gea su presunte angherie subite quando giocava nella Juve da parte dell?allora dirigente bianconero Luciano Moggi. GALLIANI E TONI - Ma la dichiarazione forte l?imprenditore friulano la riserva al suo nemico storico numero uno nel calcio, Adriano Galliani. L?aneddoto risale a qualche anno fa: ?Quando proposi al Milan Luca Toni, se non ricordo male successe tre anni fa, Galliani mi rispose che si sarebbe vergognato di far salire i gradini di San Siro a Toni con addosso la maglia rossonera. E di certo poi non si sar? neanche pentito di quella risposta visto che lui non si pente mai?. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Si dice che tra totti ed aquilani non scorra buon sangue, chiss? se c'entra anche il fatto che il procuratore di aquilani ? proprio l'ex ad Gea. Aquilani alla Juve ? -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Conte attacca Miccoli 'Giocatore di basso livello' Il tecnico del Bari, Antonio Conte, ha replicato duramente a a Fabrizio Miccoli, che lo ha chiamato in causa nell'ambito del processo gea. "Miccoli? Un giocatore di basso livello. Ho risposto gi? su questi argomenti a chi di dovere. Per me nel calcio esistono i calciatori e i giocatori. Zidane e Del Piero sono calciatori. Miccoli ? un giocatore di basso livello. Se avesse la testa come ha i piedi sarebbe stato un buon giocatore. Invece...". Poi ha aggiunto: "Miccoli ha anche scarsa memoria: non si ricorda quando mi invit? a cena con il suo procuratore per parlare di questa questione -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
-
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Processo Gea: Calandro `Vinta la nostra battaglia` (AGM-DS) - 03/04/2008 18.53.42 - (AGM-DS) - Milano, 3 aprile - Francesco Calandro, procuratore di Fabrizio Miccoli, ha parlato ai microfoni di Primaradio. Un intervento fatto per chiarire la propria posizione e quella del suo assistito, dopo le dichiarazioni rilasciate dall?attaccante del Palermo sul caso Gea e sui rapporti con Luciano Moggi. ?Abbiamo vinto la nostra piccola battaglia che creera` un precedente a livello comportamentale e morale. C`e` pero` ancora un processo in atto e non si puo` dire di piu`. Aggiungo solo che le distorsioni dei sistemi nel tempo sono soggette ad essere punite dai magistrati?. Calandro ha dato atto a Miccoli di avere un legame ben oltre superiore a quello che normalmente si stabilisce tra procuratore e assistito. ?Fabrizio ha avuto un`educazione familiare di un certo tipo e non si e` fatto fuorviare da facili promesse. Lui, cosi` come altri due miei assistiti del Palermo, Caserta e Migliaccio, per non tralasciare Ferreira Pinto dell`Atalanta, ha creato un precedente per i piu` giovani. E` importante affidarsi a persone affidabili che possono aiutarti professionalmente. Nonostante le difficolta` incontrate sulla strada, non hanno ceduto di un centimetro. La fiducia del procuratore nel calciatore e viceversa e` determinante nel mondo del calcio?. Francesco Caliandro ha concluso il suo intervento negando un`ipotesi di mobbing per i problemi causati a Miccoli da Luciano e Alessandro Moggi durante la sua permanenza alla Juventus. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
ROMA, 3 aprile 2008 - Micidiale stoccata di Fabrizio Miccoli a Luciano Moggi al processo Gea in corso a Roma. L'attuale attaccante del Palermo ha rivelato alcuni retroscena della sua breve parentesi alla Juve. Dichiarazioni pesanti, perch? Miccoli ha raccontato di aver ricevuto pressioni per lasciare il suo procuratore e passare sotto la gestione del figlio Alessandro Moggi. Al rifiuto segu? l'emarginazione. "Io ho sempre avuto come procuratore Francesco Caliandro - ha ricordato l'attaccante -. Nel 2004, quando ero in prestito al Perugia, ma gi? di propriet? della Juve, mi telefon? Antonio Conte, all'epoca giocatore bianconero che non avevo mai conosciuto prima se non per il fatto che ? della mia stessa citt?, Lecce. Conte mi disse di passare la procura ad Alessandro Moggi visto che l'anno dopo sarei tornato alla Juve e che Alessandro Moggi avrebbe potuto aiutarmi a restare. Io rifiutai e rimasi col mio procuratore". GLI ORECCHINI - Una decisione che, a detta del leccese, cre? subito problemi con il d.s. Moggi. "Con lui ho avuto parecchi problemi sin dall'inizio - ha rivelato -. Per esempio mi fece togliere gli orecchini, che da regolamento interno non potevano essere portati, ma che furono fatti togliere solo a me e non ad altri compagni. Mi emarginava e non mi faceva parlare, mentre con i compagni ho sempre avuto un ottimo rapporto". Non ? tutto: "Ho saputo poi dai giornali che altri giocatori come Amoruso e Grabbi avevano avuto gli stessi problemi con Luciano Moggi - ha aggiunto Miccoli -. Quando ero alla Fiorentina in compropriet? con la Juve, rilasciai un'intervista in cui dissi che volevo rimanere a Firenze e non tornare a Torino proprio perch? c'era Moggi. Per me sarebbe stata un tragedia. Alla fine per? la Juve mi riscatt?, andai in ritiro con la squadra e nessuno all'inizio mi fece pesare quella intervista. Ma quando in ritiro andammo a festeggiare dal sindaco la conquista dello scudetto io fui fatto restare nel pullman". MINACCE - E a una domanda dell'avvocato Giulia Bongiorno, legale di Alessandro Moggi, l'attaccante rosanero ha citato altri sconcertanti episodi: "Una volta ero in ritiro con la Juve e venni chiamato col mio procuratore da Moggi che mi disse che aveva trovato l'accordo col Portsmouth. Io rifiutai, non volevo andare in Inghilterra perch? avevo una bambina piccola e mia moglie non voleva andare all'estero. Allora Moggi mi disse che mi avrebbe fatto smettere di giocare, aggiunse che in Italia non mi voleva nessuno perch? avevo un carattere difficile e che la Juve non poteva permettersi di perdere 2 milioni di euro all'anno". OSTILITA' - La Bongiorno ha approfondito, chiedendo poi da cosa sarebbe nata questa ostilit?. Miccoli ha spiegato: "L'atteggiamento ostile era solo di Luciano Moggi e penso sia stato la conseguenza del mio rifiuto di dare la procura al figlio Alessandro, visto che ero al primo anno nella Juve e non c'era altro motivo". Porchetta.it -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Processo GEA: Miccoli 'Moggi mi disse 'O fai ci? che dico io o smetti di giocare''. Legali difesa contro Baldini. 12:41 del 03 aprile Dopo Capello e Giraudo, giudicati 'reticenti' dal Pm Palamara, anche sull'ex ds della Roma, e attuale general manager dell'Inghilterra, Franco Baldini, spunta l'ipotesi della falsa testimonianza. E' questa l'azione che potrebbero intraprendere i legali della difesa non appena avranno i verbali della sua deposizione. Secondo i legali nella testimonianza dell?ex ds della Roma ci sono aspetti sostanzialmente discordanti con quanto dichiarato in aula dal calciatore Davide Baiocco. Con questo colpo di scena si ? aperta stamattina in aula l?udienza al processo Gea, in corso presso la X sezione del Tribunale di Roma nel quale sono imputati per associazione a delinquere finalizzata all?illecita concorrenza Luciano Moggi, il figlio Alessandro, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo. Intanto in aula ? stato ascoltato oggi Fabrizio Miccoli. L?attaccante del Palermo ha detto che il suo rapporto ostile con Luciano Moggi era dovuto al suo rifiuto di trasferire la sua procura al figlio Alessandro. "Luciano Moggi mi disse ?se non vai dove dico io, smetti di giocare, sappi che in Nazionale ti ho mandato io". In precedenza Miccoli, all?epoca dei fatti alla Juve, aveva rifiutato il passaggio in prestito al Portsmouth. L?udienza proseguir? con le deposizioni del difensore del Catanzaro, Gianni Di Meglio (difensore del Catanzaro), e del maresciallo dei Carabinieri Zito, collaboratore del Maggiore Auricchio, che aveva condotto le indagini su Calciopoli. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Gea - Capitalia Nel calcio le banche fattore importante La pioggia di monete che, dal 99, cade improvvisamente nel calcio, oltre che aumentare gli squilibri tra le varie societ?, attira grande attenzione da parte di ricchi imprenditori e, soprattutto, delle banche. Il cambiamento radicale del calcio, per?, aveva avuto inizio gi? nel 1998, quando la Lazio di Sergio Cragnotti fu la prima societ? a compiere ?il grande passo? facendosi quotare in borsa. Per la cronaca, alla Lazio segu? la Roma nel 2000 e la Juventus nel 2001. Il 2001 ? assolutamente fondamentale per il calcio italiano: ? l?anno in cui nasce la Gea World, la cui reale influenza nel calcio si intuir? da subito, ma si comprender? perfettamente solo qualche anno dopo. La storia della Gea ?, oramai, conosciuta da molti, ma pochi si sono soffermati a pensare quale influenza incredibile abbia avuto la societ? di Moggi Jr se valutata insieme a quella del gruppo Capitalia. E? necessario andare con ordine. Non ? un mistero che la Gea fosse una societ? costituita allo scopo di raccogliere il maggior numero di procure possibili tra i calciatori. In pochi anni la societ? di Moggi Jr era riuscita a raccogliere pi? di 200 assistiti, militanti in diversi campionati italiani. Gli azionisti della Gea erano tre: la societ? Football Management con il 45%, a sua volta controllata per il 60% da Alessandro Moggi; la societ? General Athletic, con il 45%, di cui Andrea Cragnotti, Francesca Tanzi e Chiara Geronzi detenevano ciascuno il 20%, e la fiduciaria Romafides il restante 40%; e Riccardo Calleri il 10%. Riguardo i succitati protagonisti, inutile spendere troppo tempo nel ricordare le varie parentele. Invece, ? interessante capire chi ? che controlla Romafides, una delle realt? meno conosciute. Romafides ? una fiduciaria che gestirebbe i massicci investimenti di chi desidera restare anonimo. Ovviamente ? controllata da Capitalia, al 100%, e del gruppo bancario romano fa parte la controllata Mcc, adesso entrata nel gruppo Unicredit, di cui ? Presidente Franco Carraro, ex Presidente della Figc. Pu? essere interessante sapere anche che Franco Carraro ? Presidente onorario dell?associazione ?Marco Fanno?, un ente no profit - istituito per iniziativa di MCC - che riunisce tutti coloro che, dal 1962 ad oggi, hanno vinto una borsa di studio intitolata all?illustre economista: il Presidente ?, invece, l?attuale Governatore della banca d?Italia Mario Draghi. Perch? tanto interesse dell?opinione pubblica verso Capitalia e, soprattutto, perch? tanto interesse di Capitalia nel calcio?Con Sergio Cragnotti la Lazio raggiunge i suoi massimi risultati sportivi: 1 scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea. Il problema ? che proprio con l?ex numero uno della Cirio la societ? biancoceleste cade nel pi? profondo dissesto finanziario della sua storia. Nel 2002 il default dei bond Cirio distrugge il patrimonio di Cragnotti, che deve lasciare alle banche le sue attivit?. Tra queste c?? anche la Lazio: della societ? biancoceleste, per?, il 5,7% delle azioni ? detenuto proprio da Capitalia. Cragnotti non si trova pi? nelle condizioni di poter pagare gli stipendi: ad intervenire ? il Gruppo Geronzi che prima soddisfa i calciatori, e poi progetta il risanamento attraverso un aumento di capitale. E? inutile, quindi, porre l?accento su quanta influenza potesse avere Capitalia nella ?vita? della Lazio. E? interessante, invece, partire da questo aspetto per comprendere quanto Capitalia sia, oramai, una figura centrale del calcio italiano? Il gruppo Capitalia non si accontenta di una sola societ? ma, per un motivo o per un altro, la sua influenza si riscontra anche in altri club. Uno dei casi pi? famosi ? quello del Perugia: Luciano Gaucci, anche da Santo Domingo (luogo della sua ?irreperibilit??), ? stato uno dei pi? impegnati a lanciare accuse nei confronti di Geronzi e Co. L?ex patron del Perugia ha sostenuto che Capitalia, che era all?interno dello societ?, non avrebbe stanziato i fondi per gli stipendi dei calciatori quando necessario, perch? consapevole della situazione della societ?, sull?orlo del fallimento. Non ? possibile delineare bene una situazione su cui ancora ci sono inchieste e procedimenti aperti: giova, per?, ricordare che per il 99% il Perugia Calcio era in pegno a Capitalia. Il gruppo di Geronzi, inoltre, ?controllava? anche Parma e Roma, ed ? noto quanto la famiglia Sensi abbia dovuto sborsare per il risanamento della societ?, senza pensare a tutti i guai occorsi al Parma, che dopo il ?crack Parmalat? ? rimasto in piedi solo per miracolo. Ed anche in questa storia qualcuno, come l?allora Commissario Biondi, ha fatto intendere che le banche avessero molte, troppe responsabilit?.Uno dei casi visionati di recente ? quello relativo al Napoli. Il 2005 ? il periodo pi? nero della societ? partenopea: Aurelio De Laurentis riesce a rilevare il titolo salvando, di fatto, il Napoli dal fallimento. La societ? ?Napoli Soccer? infatti, sborsa 33 milioni di euro per riappropriarsi della societ? Calcio Napoli: pochi sanno, per?, che la ?Napoli Soccer? sia controllata, per il 90%, da Filmauro. All?apparenza nulla di strano: Filmauro ? De Laurentis. Peccato che le carte dicano qualcosa di diverso: Filmauro ? De Laurentis, ma ? controllata per il 90% da Romafides. Gi?, la fiduciaria facente capo a Capitalia, della quale si ? ampiamente trattato nella puntata precedente. Ecco che tutte le strade portano a Roma, anzi a Romafides.Impossibile non pensare, senza essere troppo maligni, che nel calcio degli ultimi anni l?influenza di Capitalia e della Gea World sia stata assolutamente evidente. Troppo spesso fattori extra-calcistici hanno gettato ombre su situazioni prettamente sportive. Basti pensare al famoso Perugia ? Juventus arbitrato da Collina: fin? 1-0 per gli umbri, che regalarono lo scudetto alla Lazio. Tutto regolare, se non ci fosse un fattore ?molto particolare? che accomunava i biancocelesti con il Perugia: Capitalia. Sulla vicenda tra Capitalia e Perugia, per?, non ? ancora stata messa la parola fine: se da Santo Domingo Luciano Gaucci accusa puntualmente il gruppo bancario, dall?Italia Cesare Geronzi risponde affermando di non avere mai avuto rapporti con la societ? umbra. Alla magistratura ordinaria il compito di chiarire queste storie. In tutti questi anni, per?, troppo spesso si ? accostato il calcio alla politica e non agli affari: forse per troppo tempo si ? parlato di conflitto d?interessi soltanto per Adriano Galliani negli anni in cui era Presidente di Lega, peraltro eletto con metodo democratico, ignorando tanti altri ?problemi? del sistema. I risultati si sono visti negli ultimi anni e, secondo gli addetti ai lavori, la magistratura ordinaria potrebbe proporre dei nuovi colpi di scena.In questo scenario la Reggina ? riuscita a restare nella massima serie per tanti anni. La competenza del Presidente Foti ha permesso alla societ? amaranto di superare i problemi relativi alle fideiussioni ed alle penalizzazioni. Qualche tempo fa, il giornalista Marco Liguori ha parlato del ?marchio Reggina Calcio?: come per altre societ? calcistiche, anche nel bilancio della Reggina, in un modo o in un altro, compare il Gruppo Capitalia-Unicredit. Perch? nel calcio, le banche restano ancora un fattore importante. Tutto ci? da quando la Tv ? entrata prepotentemente nel calcio. Mentre noi, ancora oggi, ogni maledetta domenica, soffriamo e gioiamo, allo stadio e davanti alla tv, per un gol realizzato o per uno subito. Sar? forse anacronismo? -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Processo Gea: Baldini chiama in causa Corvino News - 02/04/2008 16.19.00 Nel corso delle deposizioni per il processo Gea ? stato ascoltato dalla Procura della Repubblica di Roma anche Franco Baldini, ex dirigente della Roma e attuale collaboratore di Capello nella nazionale inglese. Baldini ha tirato in ballo anche il direttore sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino, parlando di "un potenziale conflitto di in?teressi simile alla Gea. Mi riferisco ai fratelli Pastorello, il figlio di Pantaleo Corvino, la figlia di Spartaco Landini, Enrico Alberti e il figlio di Fedele", si legge sulle pagine di Tuttosport. In base a queste affermazioni il pm Luca Palamara aprir? un'inchiesta. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Ovviamente sono punti di vista. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
A parte che cossiga in quel video ? penoso, lo scandalo sta proprio nel fatto che palamara occupa una posizione di rilievo, mentre ? abbastanza evidente che certi suoi atteggiamenti, vedi provocazione a Lippi, sono da perfetto ciarlatano. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Purtroppo ? vero. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Troppi telefilm americani.. -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
PROCESSO GEA: BAIOCCO, CON FIGLIO MOGGI PER SALTO QUALITA' AGI) - Roma, 1 apr. -"Non ero soddisfatto della procura sportiva affidata a Giovanni Allegrini. Ero reduce da due buone stagioni nel Perugia, confidavo nel salto di qualita', attraverso il trasferimento in un club importante, ma questo passaggio non avveniva mai. Ecco perche', dopo aver contattato alcuni agenti, scelsi di affidarmi ad Alessandro Moggi. Ci siamo parlati piu' volte, mi presentai alla Gea, a Roma, e lui contatto' anche mio padre". E' il racconto di Davide Baiocco, centrocampista del Catania, sentito come teste nel processo in tribunale sulla Gea. Rispondendo alle domande del pm Luca Palamara, Baiocco ha detto che, dopo aver firmato per Alessandro Moggi nel gennaio 2002, passo' a fine stagione alla Juventus: "Mi presentai in sede accompagnato dal mio nuovo procuratore. Erano presenti Bettega, Giraudo e Luciano Moggi. Alessandro mi fece presente che esisteva il problema del conflitto di interessi e mi fece firmare un documento in cui dichiaravo di essere informato della questione". Con i bianconeri, Baiocco firmo' un quadriennale che prevedeva un fisso annuo di 700 milioni di lire, piu' una serie di benefit legati al raggiungimento di certi obiettivi. "Al Perugia - ha rivelato il centrocampista - l'ultimo anno presi 400 milioni". La permanenza alla Juve, pero', duro' solo sette mesi: nel gennaio 2003 il calciatore passo' in prestito alla Reggina, poi, dopo un breve ritorno a Torino, ritorno' a titolo definitivo al Perugia: "Decisi di tornare alle origini per mia scelta personale. Alla Juve non avevo spazio e l'unica prospettiva offertami da Alessandro Moggi era il Piacenza che rifiutai". AGI) - Roma, 1 apr. - "Il mio ruolo e la mia attivita' erano riferiti solo ed esclusivamente al settore tecnico. Anche con mio figlio Davide nella Gea, non mi sono mai interessato direttamente delle modalita' con le quali acquisiva le procure sportive. Lui mi ha sempre detto che procacciava i giocatori per conto della Gea pur rammaricandosi del fatto che quando lui procacciava i giocatori gli altri partecipavano a una percentuale, mentre quando gli altri procacciavano i loro giocatori, lui non percepiva nulla". E' la deposizione resa il 19 maggio del 2006, in piena preparazione per i mondiali di calcio, dall'allora tecnico della Nazionale, Marcello Lippi, sentito dai pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia nell'ambito dell'inchiesta sulla Gea. Quel verbale e' stato acquisito agli atti, su consenso delle parti, dal tribunale di Roma, il che ha evitato a Lippi di presenziare in udienza. Nel corso di quell'interrogatorio, l'ex tecnico di Juve nego' di sapere il ruolo che Luciano Moggi svolgeva in seno alla Gea, nonostante avesse ammesso di conoscerlo dal 1994 e di aver sviluppato con lui negli anni "un rapporto di stima e di amicizia". "Non mi ricordo di aver parlato con Luciano Moggi dell'attivita' svolta dalla Gea e di quella che era l'attivita' svolta dal figlio Alessandro. Inevitabilmente ho avuto modo di parlare con Luciano Moggi anche della Gea allorquando si e' prospettata la possibilita' che mio figlio Davide iniziasse a lavorare con la predetta attivita'". Il figlio dell'ex tecnico dell'Italia mosse i primi passi, su consiglio paterno, "nell'ufficio marketing della Juve nel 1997". Poi "ha iniziato a lavorare con Alessandro Moggi nel 1999, non venne inglobato in seno alla Gea ma gli venne affidato solo l'incarico di collaboratore perche' era molto giovane". -
Moggi Al Processo Gea
Naturalpsycho ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
ROMA, 1 aprile - ?Escludo di aver subito pressioni da parte di Luciano Moggi sulla scelta dei giocatori della Nazionale, ? accaduto che io chiedessi a Moggi come stavano alcuni giocatori come Miccoli o Del Piero per convocarli e tanti altri. Comunque ho chiamato i giocatori in via del tutto autonoma e non perch? me lo ha detto qualcuno?. ? uno dei passaggi dell'audizione dell'ex ct della Nazionale, Marcello Lippi, sentito come teste dal pm della procura di Roma, Luca Palamara, nell'ambito dell'inchiesta sulla Gea. Il verbale dell'audizione, sei pagine, ? stato acquisito oggi dalla decima sezione del Tribunale di Roma dove anche oggi ? proseguita la sfilata dei testi al processo a Moggi e al figlio Alessandro e allo stesso figlio di Lippi, Davide. I contenuti dell'audizione di Lippi prima di oggi non erano mai stati resi pubblici. CARRARO MI SCELSE, GIRAUDO ME LO COMUNIC? - ?Non ritengo che Moggi o Giraudo abbiano influito - spiega Lippi al pm - sulla scelta di Carraro di chiamarmi alla guida della Nazionale che fu di Carraro e mi fu comunicata da Antonio Giraudo. Ma non posso escludere che gli stessi Moggi e Giraudo abbiano perorato la mia nomina a ct della Nazionale?. Lippi fu chiamato dal pm Palamara alla vigilia dei Mondiali in Germania, in piena preparazione. ?So che Moggi e Carraro - continua Lippi al pm - si conoscono mentre non sono a conoscenza di rapporti tra Moggi e Geronzi?. VOLEVO LASCIARE DOPO MANCHESTER, MI CONVINSERO A RESTARE - Lippi confida al pm che dopo la sconfitta della Juventus nella finale di Champions League contro il Milan aveva in animo ?di lasciare l'attivit? di allenatore bianconero avendo perso gli stimoli per guidare una grande. Nonostante questo - si legge nel verbale - Moggi e Giraudo mi convinsero a continuare ancora?. A Lippi poi vengono fatti leggere i verbali di intercettazioni della procura di Torino e una telefonata tra Moggi e Giraudo dove i due non esprimono giudizi proprio lusinghieri sul suo conto: ?Sono convinto - dice l'ex ct azzurro ora in forza a Sky Sport - che loro abbiano una stima sicuramente diversa e tuttora positiva rispetto a quella che appare quando si parla di barche, donne e motori, tra di noi c'? un ottimo rapporto?. MIO FIGLIO E ALESSANDRO MOGGI AMICI - Lippi poi spiega di non conoscere il ruolo ricoperto da Luciano Moggi in seno alla Gea o se svolga qualche ruolo: ?So che il figlio Alessandro ? presidente Gea - dice Lippi - Inevitabilmente ho avuto modo di parlare con Luciano Moggi anche della Gea allorquando si ? prospettata la possibilit? che mio figlio Davide iniziasse a lavorare con la stessa Gea. Alessandro Moggi che conosco bene ? diventato poi amico di mio figlio Davide durante le trasferte di coppa. Mio figlio decise di diventare procuratore sportivo dopo aver preso la decisione di smettere di giocare al calcio. Dopo avergli consigliato come genitore, visto che non era riuscito a sfondare nel mondo del calcio, di trovarsi una collocazione, gli consigliai di occuparsi del marketing ed ebbi modo di inserirlo nell'ufficio marketing della Juve. Ci? avvenne nel 1997 e Davide rimase li due anni e poi mi comunic? la decisione di iniziare la collaborazione con Moggi Jr e la Gea?. Lippi spiega a tal proposito al pm che ?i ruoli sono rimasti distinti sempre nettamente nel senso che anche con mio figlio non mi sono mai direttamente interessato delle modalit? con le quali acquisiva le procure sportive e nei confronti di quali giocatori tanto ? vero che una volta ho appreso dai giornali dell'esistenza di indagini giudiziarie e mi sono dovuto informare per sapere quali giocatori della Nazionale facessero capo a Gea?.