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Sbicca

Tifoso Juventus
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  1. I punti persi cominciano ad essere tanti. Però in linea di principio sono d'accordo. Ne ero convinto con Sarri, in parte con Pirlo e anche dopo il primo anno di Allegri. Gli va dato tempo, ma va anche costruita una squadra competitiva e in questo deve metterci del suo anche la società (doveva farlo già da qualche anno). Perché questa squadra ha dei limiti importanti ancora, con molti giocatori che faticano a dare continuità alle prestazioni. Gli infortuni poi non aiutano e fanno sì che i limiti siano ancora più evidenti, ma è palese che manca qualcosa sugli esterni difensivi e in attacco soprattutto e a centrocampo 4 giocatori (Douglas Luiz, Koopmeiners, Fagioli e in parte anche McKennie che alterna ottime partite ad altre totalmente anonime in cui sembra correre senza uno scopo, tipo stasera) su 6 non stanno dando continuità né in termini di partite giocate né in termini di qualità delle prestazioni. Paradossalmente l'unico ruolo in cui siamo a posto è il portiere. Il lavoro che aveva fatto Marotta dal 2010 andava in questo senso: avere una rosa completa, con giocatori in grado di dare continuità e riserve all'altezza dei titolari. Ha fatto la stessa cosa con l'Inter, dove anche senza fenomeni (perché non ne vedo tra i giocatori dell'Inter) ha saputo allestire una squadra in grado di far fronte anche alle difficoltà. L'Atalanta ora comincia ad avere una rosa competitiva proprio perché ha inserito riserve all'altezza dei titolari e lo stesso discorso vale per il Napoli dove possono gestire una stagione senza coppe e hanno preso forse l'unico allenatore che in serie A è in grado di fare la differenza fin da subito. Quando è stato presto Thiago Motta credo che andava messo in conto che poteva servire un periodo, anche una stagione, di rodaggio in cui si poteva correre il rischio anche di ritrovarsi a lottare per il quarto posto proprio perché 3 squadre sono oggettivamente più complete (2 lo erano già l'anno scorso, Inter e Napoli) ed hanno più esperienza. Non credo che cambiando allenatore ora, ma neanche a fine stagione, possa portare a un miglioramento visto che comunque la squadra è cambiata molto e sono molti i giocatori che devono crescere. Se c'è l'idea e si crede nel progetto va dato il tempo di lavorare a Thiago Motta e va difeso, a differenza di quanto fatto in passato con Sarri e con Pirlo. Di sicuro però certe partite vanno portate a casa, perché in questa serie A non vedo scusanti per aver buttato via 14 punti contro Empoli, Roma (ci metto anche la Roma di quest'anno), Cagliari, Parma, Lecce, Bologna e Venezia. Ci sta la partita storta, ma quei 14 punti stanno facendo una differenza importante ed è qualcosa su cui Motta dovrebbe lavorare alla svelta, perché se serve certe partite vanno portate a casa a prescindere da tutto. Anche snaturando un po' le proprie idee nel breve periodo se necessario.
  2. Ha limiti palesi, tecnici e caratteriali. A parte pochi, piccoli miglioramenti, è lo stesso giocatore da 3 anni. Cosa che alla Juventus non è accettabile, soprattutto se sei un titolare. Soprattutto se ti consideri un leader. Non usa il destro, spesso non riesce a controllare palloni, difficilmente serve i compagni con palloni puliti, non fa sponde, sbaglia molto spesso i movimenti sia in area che fuori e spesso non legge minimamente le azioni dei compagni, nei calci piazzati -quando non li batte- non lo trovi mai dove arriva il pallone, fisicamente spesso i difensori gli tengono testa senza problemi e altrettanto spesso viene anticipato. Un attaccante così non aiuta, se non in certe situazioni. Diventa un valore aggiunto quando viene lanciato in profondità con il pallone sul sinistro. Perché se già ce l'ha sul destro va in difficoltà. A questo, aggiungiamoci i problemi caratteriali che sta dimostrando sempre più frequentemente. Mi sembra troppo poco per essere l'attaccante titolare della Juventus. In questo senso era un problema con Allegri, che dava ampia libertà soprattutto là davanti, ed è un problema con Thiago Motta che si ritrova ad avere una punta che non riesce a darti soluzioni. Magari esagero, ma gran parte dei problemi di questa Juventus, dall'addio di Cristiano Ronaldo e in parte già prima del suo addio, sono dovuti dall'assenza di un terminale davanti che sappia segnare e che sia in grado di contribuire a creare situazioni che permettano agli altri di segnare.
  3. Purtroppo Vlahovic tende, troppo spesso, a sparire dalla partita dopo aver commesso errori. Quando sbaglia qualcosa la Juventus inizia a giocare in 10. Forse tra tutti è quello che dovrebbe migliorare di più, ha molte lacune ma onestamente comincio a pensare che il suo sia un problema caratteriale. In una partita così, un attaccante capace di buttarla dentro alla prima mezza occasione fa la differenza a certi livelli. Spero che in questo senso Milik possa rimettersi al meglio e dare una mano. Per il resto, c'è bisogno anche di far inserire i nuovi. Alcuni di loro sono arrivati due settimane fa, per altri la sosta delle nazionali non ha aiutato, altri ancora devono smaltire problemi fisici.
  4. No, forse mi sono espresso male ma da parte mia non c'è nessuna acredine. Anzi, onestamente sono fiducioso proprio perché mi sembra che abbiano le idee abbastanza chiare e questo per me è importante. Ma appunto, siamo solo all'inizio e quello che mi preoccupa è che in passato si è passati nel giro di poco tempo da facili entusiasmi a isterismi collettivi e sono queste le cose che non mi piacciono. L'ultimo anno di Allegri dopo l'arrivo di Ronaldo, l'anno di Sarri, l'anno di Pirlo, in parte anche i 3 anni di Allegri (soprattutto l'ultimo anno, quando si è passati dal credere nello scudetto a vivere un'annata disastrosa). Serve pazienza, fiducia e sostegno da parte di tutti, tifosi compresi, perché Thiago Motta non ha la bacchetta magica, così come non ce l'ha Giuntoli e non ce l'ha nessuno dei giocatori che formeranno la rosa della Juventus la prossima stagione. Un ambiente (tifoseria, dirigenza, staff e squadra, non necessariamente in questo ordine) estremamente umorale non porta da nessuna parte e l'abbiamo vissuto (durante gli anni dei settimi posti e negli ultimi 5-6 anni). Era questo il succo del mio discorso.
  5. Non so se ci sarà pazienza, me lo auguro anche io. Il punto è che molti sono convinti tutt'ora che basti cambiare (o lasciare al proprio posto) un singolo ingranaggio (l'allenatore in questo caso). Mettere lì Thiago Motta senza garantirgli supporto e giocatori funzionali alla sua idea porterà a commettere gli stessi errori fatti nel 2019 e in misura diversa anche nel 2020 e nel 2021. E il supporto deve arrivare tanto dalla dirigenza quanto dalla tifoseria. E dovrà arrivare anche dai giocatori, molti dei quali ora devono dimostrare di avere gli attributi e le qualità per stare nella Juventus. In un certo senso gli alibi sono finiti per tutti.
  6. Sono d'accordo sul peso di Tek, che reputo uno dei pochi leader attualmente in rosa, ma non sarei così netto su Di Gregorio. Tek, al netto di qualche errore e qualche lacuna che ad oggi è la normalità tra i portieri (anche quelli considerati dei fenomeni hanno spesso lacune importanti: chi le uscite alte, chi le uscite basse, chi la reattività tra i pali, chi i piedi...), ha dimostrato di saper giocare ad alti livelli e di essere un giocatore con un'intelligenza sopra la media. Qualche volta mi ha fatto bestemmiare, ma ragionandoci a freddo ho sempre pensato che fosse complicato trovare di meglio. Lo penso tutt'ora, ma penso che sia un ragionamento che la Juventus debba iniziare a fare, vista la sua situazione contrattuale. Di Gregorio viene da due stagioni ottime al Monza, ha 26 anni che per un portiere sono relativamente pochi, è fisicamente integro ed è uno che la chance in una grande squadra se l'è sudata, mettendosi dietro anche Cragno quando lo stesso Cragno era uno dei migliori profili tra i portieri italiani e nel giro della nazionale. Viste le prestazioni credo avrebbe potuto almeno essere preso in considerazione tra i preconvocati per l'europeo, al posto di uno tra Meret o Provedel. In questi due anni di serie A (non so prima perché non l'ho mai seguito prima) non mi sembra abbia sfigurato neanche come carisma e leadership, dal momento che viene considerato come uno dei giocatori più rappresentativi del Monza delle ultime 2 stagioni (3 se si considera pure l'anno della promozione dalla B alla A). Ovviamente gli va dato tempo, ci sono Perin e Pinsoglio che nello spogliatoio mi pare abbiano un loro peso e potrebbero aiutarlo in un percorso di crescita, così come Danilo, Rabiot (se dovesse rinnovare) e altri dovranno essere responsabilizzati in questo senso: penso a Locatelli, a Bremer, a Cambiaso, a Chiesa (se rimane), a Vlahovic. In questo senso è un po' tutta la squadra che deve crescere, anche perché ora molti di loro dovranno dare una mano anche al nuovo allenatore.
  7. Concordo su tutto. Penso che da qui nascano tanto l'apertura a sacrificare alcuni elementi come Chiesa o altri giocatori di prospettiva quanto l'idea di tenere in squadra un giocatore come Rabiot che ti permetterebbe, rinnovando, di investire ulteriori risorse su giocatori più funzionali all'idea di Thiago Motta. Le lamentele di Sarri andavano proprio in questo senso, tant'è che quell'anno il mercato non lo fecero seguendo le indicazioni di Sarri, con operazioni già definite quando ancora si puntava probabilmente ad altri profili per la panchina: lo scambio Danilo-Cancelo (finalizzato ad agosto, ma probabilmente la trattativa andava avanti da tempo), De Ligt, Rabiot, Ramsey, Demiral. Forse l'unica concessione fatta a Sarri fu quella di tenere Higuain. Ripetere quell'errore non avrebbe senso, proprio perché per cambiare mentalità e modo di giocare non basta cambiare allenatore e staff tecnico. Di Gregorio, Calafiori, Koopmeiners e probabilmente anche altri che verranno fuori sono tutti nomi che si sposano bene con l'idea di calcio di Thiago Motta, quindi penso che stavolta ci sia la volontà di sistemare la rosa anche sulle indicazioni di quello che sarà l'allenatore su cui puntare seriamente (non come fu per Sarri o per Pirlo). Le varie formazioni che ho visto, condivisibili o meno, fattibili o meno, finora secondo me lasciano il tempo che trovano, perché al momento ci sono pochissimi punti fermi (Bremer, Cambiaso e forse Vlahovic e Yildiz).
  8. La Ducati piazza un colpaccio con Marquez. Non sono un suo tifoso, ma portarlo nel team factory è un bel colpo, perché potenzialmente la coppia Bagnaia-Marquez è qualcosa che si è visto solo quando c'erano Lorenzo-Rossi in Yamaha. Può essere un boomerang, ma anche uno stimolo per entrambi i piloti visto che parliamo di campioni, al netto delle varie simpatie che si possono nutrire. Lasciar andare Martin in Aprilia può essere un rischio, è vero, ma parliamo di un'operazione che o la facevano adesso o non la facevano più. Onestamente mi dispiace per Bastianini che paga caro i problemi che ha avuto nella scorsa stagione e raramente ho visto un pilota così sfortunato, con tanti infortuni proprio nel momento in cui ha avuto l'occasione migliore della carriera. Spero che in KTM troverà una buona moto per poter essere competitivo, perché il manico c'è e l'ha dimostrato sia in passato che domenica al Mugello. Non sarà un campionissimo, ma ad avercene sempre di piloti come Bastianini in pista. L'anno prossimo con Acosta in KTM ufficiale, Martin in Aprilia potrebbe venir fuori un bel campionato. Se poi Yamaha riuscisse a ridare una moto decente a Quartararo, sarebbe ancora meglio. Sulle Honda non saprei che dire, questi qui hanno vissuto forse il declino peggiore mai visto in tutto il motorsport...
  9. Le sue caratteristiche si sposavano bene con gente del calibro di Buffon, Chiellini e Barzagli. In quel contesto era un plus, fuori da quel contesto ha faticato. Ha avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto al momento giusto e la bravura di sfruttare il momento buono, migliorando anche sotto certi aspetti. Per 5-6 anni è stato un giocatore di tutto rispetto, ma quando è stato investito del ruolo di leader si è dimostrato abbastanza inadeguato. Probabilmente con un po' di umiltà avrebbe colmato alcune lacune che si è portato dietro per tutta la carriera e soprattutto avrebbe lasciato ricordi migliori. Personalmente tra i giocatori con più presenze alla Juventus è quello che mi lascia più indifferente. Ci sono giocatori che hanno meno presenze nella Juventus, magari meno trofei, che ritengo più rappresentativi.
  10. Sbicca

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    Sì, perdonami, intendevo fase offensiva. Ora correggo. Ma concordo su tutto
  11. Sbicca

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    Migliorare la fase offensiva probabilmente è la chiave su cui si giocherà la prossima stagione della Juventus. Perché il Bologna è una squadra che ha creato molto ed è stata in grado di segnare un buon numero di gol, pur non essendo stata una macchina da gol. Complessivamente alla Juventus Thiago Motta avrà una maggiore qualità individuale, anche se per certi aspetti avrà giocatori con caratteristiche un po' diverse da quelli che aveva a Bologna, soprattutto se confrontiamo Zirkzee con Vlahovic. Ciò che mi dà fiducia è che non mi sembra un allenatore così rigido da non adattarsi anche alle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione. La basi per fare bene ci sono, non so se si ritroverà subito a lottare per lo scudetto ma questo può dipendere da diversi fattori. Dipende dalle altre squadre, perché se una ti tira fuori la stagione della vita come il Napoli dello scorso anno o dell'Inter di quest'anno diventa difficile ma sarebbe importante già mettere pressione alle altre almeno fino a fine stagione. Dipenderà anche da che mercato faranno: se la Juventus lavora bene sul mercato può ritrovarsi ad essere la vera antagonista dell'Inter, perché il Milan e soprattutto il Napoli saranno costrette a ricostruire, anche sulla base delle indicazioni dei nuovi allenatori. Per il resto erano e rimangono dietro alla Juventus in quanto a qualità della rosa, con la sola Atalanta che può essere la variabile impazzita se imbroccano una buona partenza in campionato, anche sulle ali dell'entusiasmo della vittoria dell'Europa League, ma non ce li vedo a lottare per il campionato fino alla fine. Poi molto dipenderà anche da quanto i giocatori ci impiegheranno a seguire le idee di un nuovo allenatore, che sono diametralmente opposte a quello a cui sono stati abituati negli ultimi 3 anni. Questo è quello che mi preoccupa un po' di più e che potrebbe richiedere un po' di tempo e pazienza da parte di tutti, tifosi compresi.
  12. Sbicca

    Allenatore 24/25

    Che poi i difetti si possono sempre migliorare. Personalmente anche io vorrei Conte (pur ingoiando il boccone amaro di come se n'è andato), ma se dovesse arrivare uno tra Motta e De Zerbi arriverebbe comunque uno che per caratteristiche potrebbe essere la figura giusta per lavorare con questa squadra. Anche se con idee diverse, serve innanzitutto qualcuno che riesca a valorizzare i giocatori della rosa attuale e a proporre qualcosa di diverso da quanto visto finora negli ultimi 3 anni (fosse per me vorrei qualcosa di diverso da quanto visto negli ultimi 5/6 anni). Probabilmente non sono molti quelli che hanno il profilo giusto, ma di sicuro gente come Conte, Motta o De Zerbi possono essere tranquillamente tra questi. L'importante è avere le idee chiare, avere la volontà di prendere un allenatore e metterlo nelle migliori condizioni per lavorare, dargli tempo (perché ce ne vorrà) e dimostrargli fiducia (non solo con le dichiarazioni a tiro di telecamera). Poi è vero che il Brighton non ha brillato quest'anno se si paragona a quanto fatto la stagione precedente, ma gioca in un campionato molto duro (con molte squadre ben attrezzate) e tra gennaio 2023 e la sessione estiva hanno venduto giocatori importanti come Trossard, Caicedo e Mac Allister, su cui de Zerbi puntava molto. Inoltre hanno giocato per la prima volta le coppe europee e hanno pagato il fatto di non avere riserve all'altezza dei titolari. Non sarà il fenomeno che dipingono Adani, Cassano e i loro seguaci, ma di sicuro è un allenatore preparato e l'ha dimostrato. Così come Motta.
  13. Lo stile Juventus di cui parlano è finito nel 2004 quando è morto Umberto Agnelli. L'ipocrisia è tutta lì, perché avranno pure ereditato le proprietà di Gianni e Umberto Agnelli, ma non lo stile. Altri ricopriranno il posto che è stato di Boniperti, Moggi, Giraudo, Bettega, Lippi, Trapattoni, ma non ne condividono di certo lo stile. Nessuno di quelli che oggi lavorano per la Juventus può essere minimamente paragonato a professionisti come quelli che ho citato, che quello spirito lo incarnavano. Allegri è stato mandato via perché era una decisione già presa, perché (mi auguro) ci sono già accordi con altri allenatori, perché i rapporti con la dirigenza erano logori e, cosa abbastanza squallida se confermata, perché c'è forse la volontà di sfruttare un pretesto per risolvere un contratto oneroso di quello che (commettendo un grave errore) è stato messo lì da una gestione precedente. Ma la figura di M***A l'hanno fatta tutti quanti insieme, chi più (Allegri) chi meno. Perché in un ambiente serio, dove i ruoli sono ben definiti e dove lo stile è una componente importante un episodio del genere non avviene neanche lontanamente. Perché poi a mostrare i muscoli a cose fatte sono buoni tutti, ma lo stile di cui si parla sta nell'evitarle proprio certe situazioni o quantomeno nell'evitare che esplodano. E prendere le distanze adesso, dopo che per anni si è accettato di tutto è ipocrita. Perché quello che è successo mercoledì è frutto di anni in cui si è accettato di tutto. Dai 10€ di Conte (che in confronto a quello che ha fatto Allegri mercoledì è una bazzecola, e parlo di Conte che sarei contento di rivedere alla Juventus anche oggi stesso), ad alcune pagliacciate di Allegri nel primo ciclo (compresa la conferenza di addio), agli sfoghi di Sarri, al comportamento di Bonucci (con conseguente sgabello di Porto), alle cazzate fatte da Paratici, agli scontri con gli ultras, fino ad arrivare a quanto visto ultimamente di nuovo con Allegri. Quella che si è consumata negli ultimi 2 giorni è una resa dei conti, il capitolo finale di una lotta interna che stava per costare una stagione e che con gente come Gianni e Umberto Agnelli probabilmente non avrebbe avuto vita breve. Perché se un allenatore e un direttore sportivo hanno problemi da gennaio non arrivi a maggio trascinandoti i problemi. In una società seria, dove i ruoli sono ben definiti, la cosa si risolve subito, in un modo o nell'altro.
  14. Tolto il ritorno di Buffon (proprio perché parliamo di Buffon), sono tutte una scelta peggiore dell'altra... Detto questo, speriamo che si cambi veramente direzione. Non so se questo di oggi può essere uno scossone importante per ripartire, non saprei sbilanciarmi. Ma dalla felicità di aver vinto la Coppa Italia in pochi minuti ci siamo ritrovati a commentare una situazione surreale e ad andare avanti così per quasi 48 ore. Come ho già detto in un altro topic, una roba impensabile solo 5 anni fa. Dal fischio finale di mercoledì sera l'unica cosa che mi è piaciuta è stata la premiazione.
  15. Se oggi non arriva l'esonero o un comunicato non è detto che tutto stia procedendo come niente fosse. La Juventus ha il coltello dalla parte del manico, visto che già avevano in mente di concludere il rapporto con Allegri, ma non è che risolvi tutto in poche ore come previsto (o sperato) da qualcuno. Ci sono contratti, con compensi milionari, che non riguardano solo Allegri ma anche il suo staff. Ci sono legali e rappresentanti che devono in ogni caso accordarsi sui termini della fine di un rapporto di lavoro, regolato da un contratto milionario e che proprio per questo avrà più clausole che virgole. Non stanno mandando via uno stagista che ha 6 mesi di contratto, ma uno che ha rappresentati legali che sono pagati profumatamente per trovare la soluzione migliore per lui. Capisco che nell'epoca dei social media le notizie debbano viaggiare alla velocità della luce, ma il punto è che forse molti giornalisti hanno iniziato a esagerare con i live, con le indiscrezioni buttate là ad ogni minimo movimento, con il tracciamento degli spostamenti dei diretti interessati.
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