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Avvocato (37)

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Avvocato (37)

  1. MA PERCHÉ SEMPRE PALACIO A ROMPERE I COLLIONI?
  2. Vidal fastidio al linguine prima della partita
  3. Ma perché c'è Bergomi a fare la telecronaca
  4. 300 mln contando solo il guadagno medio per l'accesso in Champions. (quindi 30-40 mln l'anno, non 65 come quest'anno) Dove si firma?
  5. Andrea progetta una Juve infinita Ricavi sempre più solidi. Immobiliare, diritti tv, marketing: lobiettivo sono i 300 milioni di fatturato. E altri... 90 anni di gestione della famiglia TORINO, 14 settembre 2013 - Mentre Massimo Moratti tratta con Thohir e apre un tavolo con i cinesi, Andrea Agnelli ufficializzava il via al progetto della Continassa, ultimo tassello dellinvestimento immobiliare iniziato con la costruzione del nuovo stadio. Nella settimana che porta a Inter-Juventus ha qualcosa di simbolico: il tramonto di unera, quella del petroliere alla guida dei nerazzurri, e il sorgere di un impero sempre più solido, progettato dal presidente bianconero. Daltra parte i destini delle due famiglie si sono tradizionalmente intrecciati: lepopea di Angelo Moratti si è intrecciata con quella del giovanissimo Umberto Agnelli, papà di Andra e presidente della Juventus quando il padre di Massimo lo era dellInter. Forse la grande rivalità nacque proprio in quellepoca, poco prima che lInter diventasse Grande e la Juventus lo era già con il trio Boniperti , Charles e Sivori . Si diedero virtualmente il cambio a metà Anni 60, poi negli Anni 70 ricominciò il dominio juventino. Anni in cui Giovanni Agnelli e Angelo Moratti furono addirittura soci in affari, dal 1972 (quando limpreditore milanese aveva lasciato lInter da un po) al 1976, come comproprietari del Corriere della Sera, insieme agli eredi della famiglia Crespi. IL SECOLO Negli ultimi due anni in cui la Juventus ha vinto lo scudetto, lInter è scivolata al sesto e al nono posto, ma il passaggio di consegne questa volta è più significativo di quello degli Anni 60, perché al di là dellaspetto sportivo, laddio dei Moratti, probabilmente a favore di un gruppo straniero, è quello di un grande famiglia industriale al mondo del calcio italiano, proprio mentre unaltra famiglia, gli Agnelli, consolidano il loro legame con la Juventus, che ha appena compiuto novantanni. Andrea, che potrebbe traghettare questo legame oltre la fatidica soglia dei centanni, sta ponendo le basi perché duri altrettanto. IL LIVELLO Ogni scelta strategica della Juventus è guidata dalla volontà di diversificare e aumentare i ricavi. La competizione nel calcio di oggi e probabilmente di domani, soprattutto a livello europeo, si combatte sulla base dei fatturati. La dimensione di Real Madrid, Barcellona e Machester United (ovvero 400-500 milioni di introiti annuali) in questo momento è fuori portata, quella del Bayern Monaco (che batte sui 300) è un obiettivo che può anche essere raggiunto nel giro di qualche stagione se tutto gira nel verso giusto. LA BASE Lobiettivo che si pone Andrea è non essere troppo dipendente dai risultati sportivi. Questanno il bilancio viene salvato dai guadagni di Champions League, resi cospicui dal fatto di aver raggiunto i quarti di finale (e da altre concomitanze come la vittoria dello scudetto e il terzo posto dle Milan, fattori che hanno aumentato il jackpot nella divisione della posta). Ma una società non può legare la sua stabilità economica ai risultati sportivi che sono per lo più imprevedibili. Ecco perché Agnelli sta combattendo la battaglia dei diritti tv del campionato, per aumentare le dimensioni della torta e averne, dunque, una fetta più ricca. Lidea è di creare una base certa (e i diritti casalinghi arrivano comunque senza rischi legati ai risultati) che sorregga il bilancio. Naturalmente insieme allo stadio, agli sponsor, al marketing e ai progetti immobiliari come quello della Continassa che inizia a sorgere in questi mesi. Lo Stadium è il fulcro di una serie di attività che devono ancora esser sviluppate e se già ha dato ottimi frutti nei primi due anni di vita, lobiettivo è potenziarlo ulteriormente. Se i risultati sportivi continuassero a premiare la squadra potrebbero avere degli effetti benefici i contratti con gli sponsor (quello con Nike in scadenza nel 2015), che già hanno riposizionato la Juventus fra i marchi che tirano. IL SOGNO Senza bisogno dei ricavi della Champions per evitare il rosso, la società bianconera potrebbe quindi utilizzare i soldi dellUefa come surplus da investire sul mercato per potenziare la squadra. Se si pensa che questanno la Juventus ha intascato 65 milioni, lidea che il club possa spenderli tutti per dei campioni e non per tappare i buchi di bilancio deve allettare non poco i tifosi. I grandi sogni di mercato potrebbero finalmente essere praticabili e compatibili con il Fairplay Finanziario che, prima o poi, potrebbe anche diventare qualcosa di più che uno spauracchio sventolato ma non ancora applicato. Tuttosport
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