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Avvocato (37)

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Avvocato (37)

  1. Ma verrà realizzato? Ps: pensi che la Juve cogestorà certe attività? Mazzia sembra aver detto che entreranno nella gestione come Juve
  2. Ma cosa?Ma non leggi che ci sono 160 stanze?? Solo 30 saranno riservate alla squadra. Ps: i servizi di Hosteling sono i più redditizi
  3. Mazzia: "Spazio poi a un concept store, un «progetto - ha detto lad - esportabile a livello internazionale», e di cui la Juventus sta negoziando una quota del 20-25%". Cosa intende per negoziare? Nel senso che saranno soci al 25%, o che cederanno il 25%?
  4. Si, peccato che durante gli "A.A.A" non abbiamo vinto una ceppa Appena chiusi abbiamo macinato trofei
  5. Juve, casa e... allenamento Alla Continassa anche le villette per i giocatori. Mazzia: «Progetto per crescere». Investimento da 350 milioni. Lad: «Soldi tolti alla squadra? Al contrario, così colmeremo il gap con le big europee» MILANO, 6 giugno 2013 - Fondamenta, terzo piano, quarto piano... Nel recente passato ha parlato più volte di «palazzo da costruire», Antonio Conte tecnico-architetto. Anzi, di grattacielo. Esagerato? Troppo ambizioso? No, affatto: persino modesto. Già, perché la Juventus è decisa ad andare ben oltre, a fare le cose in grande: un intero quartiere della Juve e per la Juve («Ma anche per la città di Torino», sottolineano spesso e volentieri le parti in causa). Una cittadella da 180mila metri quadrati, riadattati praticamente in toto alle nuove esigenze a fronte di investimenti complessivi - edificazioni dello Stadium compresa - stimati attorno a quota 345 milioni di euro: 185 dei quali sborsati dalla Juventus e i residui 160 milioni da investitori terzi. Domanda: risorse sottratte allo sviluppo della squadra? Risposta, niente meno che dellamministratore delegato Aldo Mazzia : «No, al contrario. Il core business è sempre costituito dalla squadra, dai risultati sul campo. Questi investimenti sono semmai tesi al fine di essere sempre più competitivi, aumentare le risorse a disposizione per colmare il gap con i principali competitor europei. Nella realizzazione di queste strutture - Continassa ma anche la nuova Football Accademy a Vinovo - abbiamo guardato ai modelli Real Madrid, Barcellona e Bayern: quanto di meglio offre il panorama internazionale. Auspicando che a breve anche il modello Juve figurerà tra quelli da prendere a riferimento». JUVELANDIA Progetto assolutamente imponente, ambizioso, che era stato inizialmente anticipato, presentato lo scorso dicembre non appena il Comune aveva approvato la relativa Variante urbanistica. E che ieri - nellambito del convegno Gli Stadi e la trasformazione del Territorio che si è tenuto lExpo Italia Real Estate - è stato illustrato da Mazzia nei dettagli, alla luce anche delle ultime evoluzioni. Larea prospicente lo Stadium sarà bonificata e riqualificata dalla Juventus (che ne ha acquisito per 11,7 milioni di euro il diritto di superficie per un periodo di 99 anni), la sede del club sarà trasferita laddove ora giacciono i ruderi della millesettecentesca Cascina Continassa e in quella stessa zona saranno costruiti Training Center e Media Center. Ma cè di più: non soltanto la sede del club e i campi dallenamento, pure le abitazioni dei calciatori! Il progetto prevede infatti ledificazione di un complesso residenziale - con villette e piccole palazzine - che, in parte, verranno date in opzione ai tesserati. Quando si dice professionisti tutto casa e lavoro.... NUMERI PRIMI Oltre alle strutture prettamente sportive, o comunque legate alla vita sportiva del club, sorgeranno dei cosiddetti asset in grado di produrre profitto, ergo portare risultati anche in termini economici e di bilancio. Vuoi tramite la gestione partecipata di determinati esercizi, vuoi tramite la loro cessione a terzi. Spiccano, in questo senso, la costruzione di un cinema multisala, di un albergo a forma di J, di un concept store. Strutture che, ne sono convinti in casa Juventus, da un lato sfrutteranno e dallaltro incrementeranno (in un circolo virtuoso potenzialmente perpetuo) il già massiccio flusso di tifosi che ora è calamitato da Stadium e Museum. I numeri parlano chiaro, anchessi illustrati con comprensibile orgoglio da Mazzia. Nella stagione 2012/2013, al suo secondo anno di attività, lo Stadium ha fatto segnare quota 27.400 abbonamenti venduti, per un ricavo di 19.8 milioni (+30,3 per cento in termini di ricavi netti). E nel complesso stagionale, ha ospitato circa un milione di spettatori. Persino durante la settimana - come da auspici - sè mantenuto in fermento grazie a 60 eventi organizzati nei cosiddetti no-match day. Quanto al Museum, inaugurato il 16 maggio 2012, i dati riferiscono di picchi record sulla soglia delle 2.300 presenze giornaliere, per un totale finora di 170 mila visitatori. E, soprattutto, per un fatturato complessivo di 2 milioni di euro. LA FIRMA E sulla scorta di queste buone premesse, insomma, che la Juventus si appresta a far partire ufficialmente il progetto Continassa. Il contratto definitivo verrà firmato martedì prossimo e larea sarà consegnata dal Comune di Torino ad agosto. Poi via ai lavori di recinzione, bonifica, edificazone. Innanzitutto il Training Center, che potrebbe ospitare i primi allenamenti già a partire dalla stagione 2015-2016. Un anno più tardi, secondo programmi, sarà pronta anche la sede e a seguire tutte le altre strutture sino a chiudere in bellezza con gli appartamenti. J-Hotel di gran lusso, ma griffato a tre stelle Avrà forma di J, ormai un marchio MILANO, 6 giugno 2013 - Fortemente brendizzato, dice chi ne sa. E anche chi ne sa poco, non faticherà a capire cosa sottintenda questa espressione non appena avrà visto i progetti dellhotel che sorgerà sullarea della Continassa. La struttura, la piantina: una enorme J da 7000 metri quadrati di base. Con esterni colorati in bianco e in nero, of course. E gli interni, beh: chi ha realizzato i rendering (le immagini digitali) degli interni delle camere si è sbizzarrito con gigantografie di Buffon e compagni alle pareti e copriletti bianconeri griffati con le tre stelle, classico richiamo agli scudetti vinti. «Grossomodo una trentina delle stanze della struttura - ha spiegato lad Mazzia - sarà destinata alla prima squadra: uso foresteria, location dei raduni e dei miniritiri prepartita. Per 10-11 mesi lanno lalbergo sarà solo per la Juventus. Godrà di accordi commerciali legati al ticketing, o a quantaltro sinventeranno gli addetti al merketing...». A Vinovo la J-Cantera «Fabbrica di top player» MILANO, 6 giugno 2013 - Dal 2015, dunque, la prima squadra dovrebbe allenarsi alla Continassa, nel nuovo Training Center. Ciò non significa, però, che gli investimenti fatti sinora a Vinovo debbano andare sprecati, anzi. Lattuale sede di fatiche della Juve, diventerà la prima Football Academy dItalia e raccoglierà in un unico insediamento tutte le squadre giovanili, le strutture sportive a loro destinate, lo Juventus College, il convitto e le aree legate al tempo libero dei circa 600 ragazzi tesserati. Mazzia: «E prematuro quantificare gli introiti che potrà portare il progetto-Continassa nel suo complesso. Ma pensate al peso specifico che avrà la Football Academy: sarà più semplice far crescere campioni da portare in prima squadra. Allestero, in Inghilterra o Germania, grazie alla migliore efficienza delle strutture, i ragazzi riescono a lavorare il 50 per cento in più». Ed ecco il "Concept Store" da esportare allestero Come Eataly e Ikea MILANO, 6 giugno 2013 - «Una chicca», la definisce lad Mazzia. Nonché «il motivo per cui abbiamo rallentato loperazione Continassa: vogliamo definire questo asset al meglio». E si riferisce al Concept Store, «cioè un negozio contenente tanti esercenti che si rivolgono a un target definito, in questo caso il bambino tra 0 e 14 anni. Le ricerche del resto evidenziano che, nonostante la crisi, resiste la propensione a spendere per i nostri figli. Noi abbiamo pensato a una struttura in stile Ikea o Eataly, che consenta una esperienza diversa dal semplice grande magazzino e favorisca la propensione al consumo. Ci sarà una grande superficie con area giochi e laboratori, dove i bambini vedranno come si fanno i prodotti che i genitori comprano loro. Ci sarà una zona wellness: palestra, centro estetico, pediatra... Poi la terza parte, più tradizionale. Infine una zona ristorazione, in linea con i principi di corretta alimentazione». Unidea in cui crediamo, perfetta per favorire linternazionalizzazione del brand. Pensiamo che potremo esportarla: Dubai, Usa. Siamo così ottimisti, che acquisteremo una partecipazione al 20-25 per cento». Fonte: Tuttosport (articoli a firma di Fabio Riva)
  6. Leggende metropolitane, i campi di Vinovo erano perfetti. Gli infortuni erano causati da età media molto elevata e cattiva preparazione.
  7. Sono questi gli acquisti che dobbiamo fare!
  8. Se la legge è quella c'è poco da fare, hanno ragione e stop.Ma secondo me verrà trovata una soluzione, come concedere l'attività della multisala ad un imprenditore che sia già proprietario di una multisala cinema nei paraggi. Qua a Brescia ad esempio c'è un unico proprietario che possiede tutte le sale della città. In ogni caso secondo me verrà trovata una soluzione, ai fini del progetto e scopo della nascita della cittadella, la multisala è troppo importante, per i motivi che hai elencato.
  9. E la vaschettina di gelato? Comunque anche secondo me temono la concorrenza! Che motivazione è che lo fanno per tutelare il pubblico? Anzi, è garanzia per abbassare i prezzi.
  10. Da quel che so, mi pare che nemmeno Leclerc avrebbe potuto aprire per via di certi vincoli Ps: poco furbo fare la spesa e poi lasciare gli articoli surgelati in macchina mentre ti guardi il film
  11. A quanto pare la costruzione di una multisala si scontrerebbe con i vincoli posti dalla legge Urbani.
  12. Torino - Sulla vicenda della riqualificazione dell'area della Continassa, che il Comune di Torino ha intenzione di cedere alla Juventus, interviene l'Agis - Anec (Associazione Generale Italiana Spettacolo e Associazione Nazionale Esercenti Cinema) di Piemonte e Val d'Aosta. Attraverso i suoi legali, l'Associazione fa sapere: "Con riferimento ai vari articoli che, dalla scorsa estate, si sono susseguiti in relazione al progetto di riqualificazione dellarea della Continassa, desideriamo fare chiarezza sulla possibilità di realizzare un cinema multisala su tale area - presentata come pressocché certa in tali articoli - alla luce della vigente normativa. Lintento della Juventus e del Comune di Torino di procedere con tale realizzazione risulta evidente, non solo dalle affermazioni degli esponenti della società, ma soprattutto laddove si consideri che il Protocollo di intesa del 17 luglio 2012, sottoscritto dalla Città di Torino e dalla Juventus F.C. S.p.A in data 24 luglio 2012, avente per oggetto la riqualificazione della Continassa secondo il progetto della Juventus (dichiarato di interesse pubblico dalla Giunta Comunale) e la relativa concessione dei diritti di superficie sullarea interessata, prevede specificamente che tra le nuove costruzioni nellarea destinata ad ASPI (ossia, Attività di Servizio alle Persone e alle Imprese) vi sia una multisala cinematografica (cfr art.2, elaborati grafici e rendering del progetto). Ma vi è di più. Larticolo 5 del citato Protocollo prevede espressamente la risoluzione degli accordi in essere, con conseguente restituzione degli acconti già versati dalla Juventus alla Città di Torino, qualora entro un anno dalla stipula (e quindi entro il 24.07.2013) non vi siano ancora le condizioni urbanistiche e di fatto che consentano la sottoscrizione della convenzione attuativa del progetto della Juventus, progetto che, come si è detto, chiaramente comprende la multisala. Purtroppo, dobbiamo constatare come il Comune sembri aver assunto un impegno che ai sensi dellattuale normativa che disciplina lapertura delle sale cinematografiche non può rispettare: ad oggi la necessaria autorizzazione allapertura della multisala della Continassa non potrebbe essere concessa dai competenti enti, in quanto non sarebbero rispettate le distanze minime dalle altre strutture già presenti nelle vicinanze ben 5 cinema, per un totale di 26 schermi senza trascurare che anche il rapporto popolazione/posti nella provincia di Torino in questione pone limiti incompatibili con una nuova multisala. Di ciò sembra essere consapevole lamministratore delegato della Juventus, Aldo Mazzia, quando auspica che la normativa regionale si allinei alle regole nazionali, trascurando però un dato essenziale: la normativa della Regione Piemonte è già pienamente allineata alle regole nazionali. La legge che disciplina la materia è ancora oggi il Decreto Legislativo 28/2004 (noto anche come Legge Urbani) che, oltre ad affermare con chiarezza come le attività cinematografiche abbiano rilevante interesse generale, prevede la potestà legislativa regionale di disciplinare il regime autorizzativo per lapertura e la ristrutturazione delle sale cinematografiche, fissando i principi fondamentali a cui tale disciplina deve comunque attenersi. La Regione Piemonte, infatti, si è dotata di adeguata normativa in materia (Legge Regionale n. 17 del 28 dicembre 2005 e Regolamento regionale 4/R del 30 maggio 2006), che rispecchia e applica con precisione i criteri fissati dalla Legge Urbani. Invocare una modifica della normativa regionale ha quindi un solo significato: cercare di ottenere un nuova disciplina sullapertura dei cinema che, ponendosi necessariamente in contrasto con la legge nazionale, consenta un ingiustificato vantaggio agli operatori che si affacciano oggi sul mercato e che non avrebbero altrimenti alcuna chance. Invero, anche la recente legge sulle liberalizzazioni (c.d. Decreto Cresci Italia), sancendo la legittimità di un sistema di autorizzazioni allavvio di attività economiche, qualora giustificato dallinteresse generale ed applicato con criteri tassativi, lungi dal cancellare la Legge Urbani, ne conferma la validità. Non si tratta qui di tutelare gli imprenditori concorrenti, garantendo loro una rendita di posizione: si tratta, innanzi tutto, di salvaguardare il rispetto delle leggi in vigore, ed altresì di tutelare proprio quel rilevante interesse generale che caratterizza tutte le attività legate allindustria cinematografica. Non è dunque la concorrenza che la multisala della Continassa potrebbe creare a preoccupare gli esercenti (come alcuni articoli vogliono far credere), ma il pericolo di una scarsa attenzione da parte delle istituzioni agli interessi del pubblico e alle legittime aspettative di chi opera da tempo nel settore, con dedizione e impegno, nel rispetto della normativa vigente. Va da ultimo segnalato che le Regioni stesse hanno recentemente evidenziato come sia opportuno che lapertura delle sale cinematografiche rimanga tra le attività soggette ad autorizzazione, anche e soprattutto in virtù della specificità di tale attività culturale (al riguardo si veda, ex multis, il comunicato n. 1909 (225) 31-10-12 pubblicato da CineNotes, pag. 1 dal titolo Le Regioni contro la liberalizzazione dellapertura sale cinema)".
  13. Si, ma la squadra nel girone di ritorno ha fatto meglio solo di Prscara e Palermo, una cosa pazzesca
  14. 1) Banchetti e conferenze sono servizi allestiti per società, aziende o associazioni che ne richiedono gli spazi all'interno della struttura. 2) Mi pare che tali introiti ammontino a 2 mln di euro. Poi ci sarebbero i bar e i punti ristoro, ma sono gestiti dalla Top Food spa, società di cattering.
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