bibi

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L?avevo conosciuto diversi anni fa, quando per qualche mese di seguito ero stata costretta a casa. Avevo passato ore ad ammirare alcuni utenti mentre intrecciavano discussioni roventi, dandomi l?illusione di poter riuscire ad attraversare la materia solida dello schermo. Erano miei amici, tutti. Con alcuni mi divertivo, pensavo - Ragazzino, posso raggirarti perch? sei un essere umano. Perch? possiedi una meravigliosa mente umana che funziona esattamente allo stesso modo della mia mente umana. Nessuna sciocca vanteria per?, ma tanta compresione per quelli che sono i normali meccanismi della nostra mente. Ero rattristata, non avrei frequentato pi? alcun forum, mi sarei sentita "ospite" in tutti, pur se gestiti da amici. J(uventus)1897,mi aveva permesso di conoscere delle persone pi? notevoli e uniche, avevo reso pi? vasto il mio mondo, e mi aveva procurato tanta gioia. Leggere l' e-mail ? stato come un gol della JUVE. Per?, non si fanno qst scherzi... alle Vecchie Signore

da Tuttosport pag.3 ... Hanno dovuto scavalcare una recinzione, perch? di recente erano stati fatti dei lavori per rendere pi? sicura quella zona. Lo spiega l?assessore ai lavori pubblici del Comune di Vinovo, Gianfranco Bonagemma, sopraggiunto verso le 10 di sera: ?Era stato messo a norma tutto, la recinzione e la pozza?...

da: TUTTOSPORT Appello dal web a Cobolli UN APPELLO PER sollecitare la so?ciet? a far sentire la propria voce: ? il messaggio della comunit? juventina della rete. ?Facciamo sentire al mon?do intero che la Juventus ? viva come non mai, lotta e si difende?. In una let?tera al presidente Giovanni Cobolli Gigli, la tifoseria on-line invita la di?rigenza ad alzare la voce contro i tor?ti subiti negli ultimi mesi. ? Signor presidente - scrivono - non stiamo a guardare, alziamo la voce. Facciamo sentire al mondo intero che i suoi di?rigenti vivono e amano quella maglia bianconera che ci regala emozioni ogni qual volta la vediamo indosso ai nostri giocatori?. A deludere i tifosi di questa web community ? stata ?la re?sa incondizionata alla difesa - spiega la lettera - di fronte agli organi giudi?ziari e ai media ? . E? lo sfogo di una parte di tifoseria juventina rimasta delusa dal comportamento societaria. La critica della web community che fa discutere di Juventus da New York a Bombay, da Toronto a Torino, ? per? costruttiva. ? Nonostante tutto - ? la promessa rivolta ai dirigenti - i tifosi bianconeri non vi lasceranno in que?sto strano, inusuale e difficile anno di risalita verso la A?. A patto che la di?rigenza stessa dimostri di volere te?nere alto l?onore della squadra. ?I tifo?si bianconeri e i calciatori della Ju?ventus - conclude la lettera - attendo?no le vostre mosse presenti e future, confidando di veder presentare a bre?ve un piano industriale di alto livello che riporti la nostra Juventus al ver?tice ?.

NSEGUIRE UN PALLONE RICHIAMO IRRESISTIBILE GIANCARLO PADOVAN Morti per recuperare il pallone, inghiottiti dall?acqua gelida di un invaso artificiale. La fine di Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, portiere e centrocampista della Juventus Berretti, scardina con uno sbalzo violentissimo il lessico famigliare di ogni fine allenamento. Quando, sul far della sera, i ragazzi pi? volonterosi raccolgono il materiale dal terreno di gioco e rincorrono i palloni scagliati oltre la recinzione da qualche compagno esuberante o solo impreciso. Forse non sapremo mai con esattezza come e perch? Riccardo e Alessio siano morti. Tuttavia con cer?tezza sappiamo che la trappola tragica ? scatta?ta mentre stavano inseguendo l?oggetto pi? amato della loro passione sportiva, quello a cui avevano consegnato l?infanzia e la loro adolescenza. Amavano il calcio e ai bordi di un campo di calcio sono annegati. Per quanto inspiegabile, inaccettabile, assurda e paradossale appaia questa disgrazia, ? chiaro che il destino si ? presentato nell?unico posto in cui avrebbe potuto trovare quei due ragazzi. Come per molti che approdano nei settori giovanili dei club professionistici, la loro vita era fondata su quella perenne rincorsa al pallone. Conosco bene la benedetta/maledetta passione che le fa da motore. Forse perch? ancor oggi - in un?et? finalmente matura e pur compresso da impegni pi? urgenti e pressanti - ancora frequento le arene del calcio dilettantistico; forse perch? chi vive e racconta lo sport da vicino sa quanto abitui alla pulizia delle conquiste. Per?, quando ho appreso la notizia, non mi sono sor?preso che Alessio e Riccardo si attardassero in quello straordinario lavoro di ricerca della palla. Al tatto ? uno era un portiere e ancor di pi? alla sua vista si ? posseduti da un?insana follia. Quando si ? in campo, per arrivare su di essa, per arrivare a conquistarla, gestirla, passarla, calciarla, respingerla, si ? disposti a tutto. A dare tutto, a prendere tutto. Un vero calciatore - prima ancora di un grande calciatore ? non si risparmia mai. Gioca per i compagni, gioca per la squadra, sa cos?? l?aiuto reciproco. Ecco perch? dentro al laghetto d?acqua piovana sono finiti in due. Perch? in due il pallone ? meno difficile da prendere, perch? in due la palla ce la si passa. C?? qualcosa di antico ? e di violentemente doloroso ? nel gesto che ha determinato la morte di questi due giocatori diciassettenni. Nonostante fossero ormai pronti ad affacciarsi al professio?nismo, si sono mossi come molti di noi fecero quando i primi calci maldestri destinavano il pal?lone nel fosso adiacente il campo. Chi non si ? mai sporto rischiando di finirci dentro, chi non vi ha affondato le caviglie riemergendo con il pallone tra le mani come fosse il pi? prezioso dei trofei o la ragione suprema della nostra stessa vita? Alessio e Riccardo erano quelli che siamo stati tutti, solo pi? bravi e fortunati ad essere finiti nella Juve. E adesso non ha nessuna importanza sapere se sia stata pi? imprudenza o fatalit?. Conta che erano della nostra irragionevole trib? di pedatori sognanti. Ascoltavano solo il suono del pallone, la sua necessaria presenza. Perch?, ovunque esso sia, ? da quello che ogni volta si ricomincia a giocare.

Infatti non mi sono offesa, conosco da tempo lo stile dei moderatori di j.1897, specie con le vecchie signore Ora riprovo...

Scusami, ma scrivere ad esempio 50,00 non richiede una laurea...

Ho provato 3 volte ad effettuare un versamento tramite Pay Pal, ma mi compare sempre lo stesso messaggio: " Hai immesso un importo non valido. Assicurati che tutti i segni di punteggiatura siano inseriti correttamente e di avere specificato solo la parte numerica dell'importo. Ad esempio, se l'importo ? ?5,00 EUR, devi immettere 5,00. PayPal ? il sistema di pagamento autorizzato per Mauro Morero Editore. .." Perch

Forza, "tifiamo" X il ragazzo sopravvissuto.

Moggi dalle tiv? sempre pi? sfigate, al videocitofono di casa Capradossi, che educatamente lo ascolta.

BRAVISSIMI! Per? non sarebbe il caso di riportare le modalit? X poter contribuire all'iniziativa? A qlcn... potrebbe essere sfuggito.