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JUtente

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di JUtente

  1. Ma quelli che ogni giorno ci tengono a ribadire Giuntoli cacca pupù cosa vorrebbero? un cambio DS al volo?
  2. Di Gregorio Danilo Bremer Cabal Cambiaso Luiz Thuram Weah Fagioli Yildiz Vlahovic Credo che vedremo questa formazione
  3. Non ti degnar di loro, per me sarai sempre il salvatore
  4. Noi probabilmente abbiamo offerto l'obbligo in caso di qualificazione champions loro l'obbligo secco. Potevamo offrire la stessa cosa noi? Non lo so, si vede di no
  5. Tobido da quello che ho capito dovrebbe venire in prestito, si tratta solo sulle condizioni del riscatto
  6. è solo carne da plusvalenza (plurimegacit.)
  7. io do per scontato che arrivi anche Tobido Danilo Bremer Tobido Cambiaso Savona Gatti NextGen Cabal The Sciglio Rugani Djalo su marte
  8. Juan David Cabal sta parlando come nuovo giocatore della Juventus. TuttoJuve.com sta seguendo l'evento in diretta: Sono passate tre settimane che sensazioni hai avuto dagli allenamenti quotidiani con Thiago Motta? "Buongiorno a tutti, sono molto contento di essere arrivato in questa squadra. Per me è un sogno essere arrivato in una delle squadra più forti in Italia e nel mondo. Ho lavorato davvero tanto già da questa settimana e per poter realizzare il mio sogno che non è solo arrivare alla Juventus e fermarmi un anno. Io voglio diventare un giocatore importante come Chiellini, Bonucci e Cannavaro. Voglio diventare un giocatore importante per la Juve". Cosa pensi di poter dare alla Juve? "Voglio portare alla Juve il mio talento. Vorrei portare anche quello che sono come persona sia in campo, dove cercherò di dare il meglio, ma anche come persona. Cercherò di fare il meglio e di fare quello che posso e farò quello che vuole il mister, cercando di migliorare su tutti i fronti". Che tipo di giocatore sei? Hai avuto un punto di riferimento nella Juventus del passato? "Se dovessi usare una sola parola forse sarebbe resilienza. Ho lottato molto per realizzare questo sogno. In molti hanno notato che avevo già la maglietta della Juve fin da piccolo e da allora ho sempre inseguito questo sogno di arrivare alla Juventus. Quando sono arrivato in Italia ho sempre sentito di essere più vicino a questo sogno. Grazie a Dio sono arrivato qua. Ho diversi riferimenti come Cuadrado, Cristiano Ronaldo, Alex Sandro, ma sono vari i giocatori che sono passati in questo club. Io voglio essere uno di quelli che sono passati ma sono rimasti nella storia. Io voglio fare la storia". Eri vicino all'Inter, ma quando hai saputo della Juve come hai comunicato la tua decisione? "È una decisione che era legata al mio sogno, ma era anche quello della mia famiglia e della società. Non volevo andare in un'altra società. Non ne voglio parlare, so che anche l'Atalanta società è una società importante. Ma il mio sogno era venire qui e lottare per questa maglia". Hai sentito Cuadrado? C'è un colombiano che ha giocato in Serie A che ti ha ispirato? "Sono diversi i giocatori colombiani che mi hanno ispirato perché ho avuto la fortuna di vederli giocare, ho anche condiviso il campo con loro, li conosco e mi hanno aiutato a crescere. Per esempio Zapata che mi ha aiutato tanto nel mio percorso di crescita. Sì ho parlato con Cuadrado ci siamo scambiati qualche parole e mi ha detto che ho preso la decisione giusta perché non c'è nessuna altra squadra come questa". Cosa ti ha detto Thiago Motta e che impressione ti ha fatto? "Mi ha detto di godermela e di essere me stesso e di cercare di diventare un giocatore migliore perché a volte il talento non basta e bisogna lavorare ogni giorno ci sono cose nuove per lavorare. Lui è una persona corretta ed è stato un bravo giocatore e questo mi aiuterà a capire più cose". Da piccolo quale giocatore ti piaceva di più? Dove preferisci giocare? Che cosa ti ha colpito del calcio moderno di Thiago Motta? "Da piccolo mi piaceva Marcello il laterale sinistro del Brasile, ma ne ho visti tanti e ho raccolto informazioni su di loro perché è fondamentale vedere i giocatori bravi e provare a ripetere le loro gesta. Quello che mi è piaciuto di più di Thiago Motta è quella fiducia che ti da perché è importante sentire la fiducia, aprirti ed essere te stesso. E fino ad ora ho sentito questa fiducia da parte sua in queste due amichevoli e penso che continuerò a sentirla e voglio dimostrare tutto ciò in queste due partite". Quanto è aumentato il tuo livello di consapevolezza da quando hai firmato con la Juve? "Si forse avevo già a Verona la fiducia. È importante credere in se stessi. Perché se tu non credi in te stesso come possono crederci gli altri. Devi avere fiducia che tutto andrà bene. Certo sono cresciuto molto e il percorso in Italia non è stato facile. Ma mi sono abituato e adesso lo conosco abbastanza bene per poter mettere in campo il mio talento e lo voglio fare per la Juventus". Che emozioni hai provato a giocare all'Allianz Stadium? "Mi sento ancora un po' stranito quando entro nello spogliatoio e sono meravigliato, quando vedo questi grandi giocatori. Sono molto felice di tutto questo e di quello che sto scoprendo, di come mi hanno accolto sia i tifosi che la società. Voglio ridare indietro tutto quello che mi stanno donato tutti in queste prime settimane". A livello umano un ragazzo di 23 anni che caratteristiche deve avere per non soffrire di vertigini per essere arrivato così in alto? "Si tratta più di una cosa mentale, nel calcio si soffre ci sono cose che piacciono e altre no, ma bisogna essere forti mentalmente. E poi crescere sia come persona che come calciatore. Nel calcio attuale bisogna essere molto forti e solidi". Un bilancio del 2024? "Essere nella Juve nella mia carriera è qualcosa di meraviglioso ed è la cosa più bella che sia successa nella mia carriera. Non ho neanche le parole giuste per descrivere quello che mi sta succedendo. Posso solo dire: 'Wow sono qui'. A volte non riesco a smettere di piangere e non riuscivo a smettere di piangere quando mi hanno chiamato per confermarmelo. Non riuscivo nemmeno a dormire e volevo fare la valigia per venire qui. È una gioia che non è solo mia ma di tutta la mia famiglia, della mia compagna e di tutte le persone che mi hanno accompagnato nella mia crescita. Sono una persona semplice e voglio continuare così". Chi sono i leader della Juventus? "Dentro lo spogliatoio penso sia chiaro chi sono i leader. Soprattutto il capitano. Ma in realtà siamo tutti leader soprattutto in campo perché andiamo tutti verso lo stesso obiettivo. Non credo che dovrò intrufolarmi per farmi spazio perché abbiamo tutti lo stesso obiettivo e lavoriamo tutti al fine di poter raggiungere il nostro obiettivo. Siamo tutti leader allo stesso modo". Cosa ti dicono in Colombia? "Tutti vogliono che mandi le mie magliette in pacchi. Sono tutti contenti. Qui c'è una bella energia e mi fanno sentire parte della squadra fin da subito e questo è importante. È importante che io sia felice". Termina qui la conferenza stampa di Juan Cabal
  9. Danilo comunque è sempre il titolare del Brasile eh...
  10. ottimo, prenderei un next gen anche come quarto centrale dovessero partire sia djalo che rugani
  11. Ottimo, usiamo le risorse che abbiamo per i titolari, le riserve possono benissimo farle i nextgen. Con lui discorso terzini chiuso, Danilo,Savona,Cambiaso,Cabal dai che piano piano Giuntoli fa il miracolo
  12. Gasperigno fatti un clistere con l'acido muriatico
  13. Si io mi auspico che torni alla ragione e accetti il rinnovo che gli era stato proposto
  14. Non mi è mai piaciuto e credo non valga assolutamente lo stipendio che percepisce, ma in questa situazione un rinnovo forse sarebbe la soluzione migliore per tutti, poi starà a lui dimostrare di poter rimanere o andarsene l'anno prossimo
  15. Hai avuto un giocatore di riferimento nel tuo ruolo? Il fatto che tu possa ricoprire più posizioni può aiutare Thiago Motta? Come punto di riferimento in Serie A direi Adriano l'imperatore. Parlando della Juventus direi Felipe Melo non benissimo
  16. Douglas Luiz ha parlato in conferenza stampa e si è presentato come nuovo calciatore della Juventus. TuttoJuve.com ha riportato le sue parole in diretta: Quali sono le tue prime impressioni sulla Juventus? "Buongiorno, ho avuto un'impressione ottima. Tanti grandi giocatori sono passati dalla Juventus e questo mi motiva molto e mi ha convinto a venire qui. Sono sicuro che vivremo un grande stagione. Abbiamo giocatori nuovi un allenatore nuovo e ci stiamo abituando al lavoro di Thiago Motta e a quello che ci chiede". Cosa ti ha colpito della Juventus? "Quello che più mi ha impressionato è la grandezza di questo club, lo stadio, la passione dei tifosi per la società, questo è quello che mi ha impressionato di più. Sono molto felice di essere qui. Sarà una stagione importante e lotteremo insieme per grandi risultati". Danilo e Bremer hanno avuto un ruolo nella tua decisione? "Si certamente mi hanno aiutato molto in questa trattativa. Tutti i giorni che mi svegliavo Danilo mi diceva: "Forza Juve". Mi ha parlato del club e mi ha motivato a venire qui. Io ovviamente sapevo dell'importanza di questa società. Però ovviamente con qualcuno che conoscevo era una motivazione in più. Soprattutto se ti dicono che puoi venire qui a fare la differenza". Cosa ti chiede Thiago Motta? Dove preferisci giocare? "Sembra che io Thiago ci conosciamo da tanto tempo. È un allenatore giovane e ti da la libertà di comunicare liberamente e parlare di tattica e il nostro rapporto è molto buono. Io come ho detto a lui non ho una preferenza sulla mia posizione, mi piace giocare vicino alla porta. Ma gli ho detto che se l'allenatore o la Juve hanno bisogno di me come numero 6, più difensivo, non avrò problemi a ricoprire questo ruolo. Ma la libertà che lui mi da in campo credo possa fare la differenza". Come ti ha convinto la Juve e con quali ambizioni arrivi qui? "Non c'è stato bisogno di molte cose per convincermi perché la grandezza di questa società parla da sola. Qualsiasi giocatore avrebbe voluto avere questa opportunità e io non sono diverso in questo senso. Appena ho saputo della Juventus ho manifesto il mio interesse ai miei agenti. E abbiamo lavorato perché tutto andasse bene. Credo sia un passaggio molto importante della mia carriera e spero sia importante anche per il club. Non sono venuto qua a giocare, ma voglio continuare a migliorare e ad aiutare la Juve a raggiungere gli obiettivi". Sei pronto a prenderti il centrocampo sulle spalle? "Giocare nella Juventus, sicuramente, non può essere facile e sento la responsabilità. Il valore del mio acquisto è molto alto e sento la responsabilità di questa cosa. Continuerò a lavorare per migliorare. Voglio essere di esempio per i giovani anche se ho 26 anni e sono ancora giovane. Sono venuto qui per imparare ma anche per insegnare, quindi sento la responsabilità". Quali obiettivi hai? Seguivi già la Juventus? "Io vengo da un campionato che è considerato il più difficile in cui giocare, sono contento di questa esperienza perché mi ha lasciato molto. In Serie A voglio dare di più. So che giocatore sono, mi sono preparato e mi sento pronto. Gli obiettivi sono la conseguenza del lavoro. A volte è meglio fare un assist che un gol. Nel ruolo in cui gioco bisogna avere intelligenza". Vedi la Juventus pronta per lottare per vincere? "Come gli obbiettivi anche i titoli sono la conseguenza del lavoro. Come ho già detto è un gruppo giovane, ha un nuovo allenatore e ci stiamo abituando a giocare insieme. Ma è un gruppo di qualità. Ci sono giocatori giovani con qualità, fame e voglia di imparare. Ma c'è anche una componente di esperienza. Ci sono giocatori come Danilo che è il nostro capitano e ci aiuterà molto. Stiamo migliorando piano piano. Io ho la certezza che daremo il meglio per la Juventus e se Dio vuole potremo conquistare un titolo". Hai avuto un giocatore di riferimento nel tuo ruolo? Il fatto che tu possa ricoprire più posizioni può aiutare Thiago Motta? "Come punto di riferimento in Serie A direi Adriano l'imperatore. Parlando della Juventus direi Felipe Melo e Danilo che sono dei riferimenti. La mia versalità è quello su cui ho sempre lavorato fin da quando sono giovane. È una cosa su cui lavoro da tanti anni". Da fuori quando è nata la percezione di grandezza della Juventus? "Ho 26 anni mi considero giovane e ho sempre utilizzato la Juventus nei videogames, per tutti i cicli vincenti che ha vissuto la sua grandezza l'ho percepita. Utilizzavo Nedved e Davids, ma la grandezza di un club la fanno i titoli e la Juventus ne ha vinti tanti. Quando avevo 12 anni avevo un'idea chiara della Juventus ed è per questo che sono felice di essere qui. Se Dio vuole spero di vincere tanti titoli, ma arriveranno solo come frutto del lavoro. Farò di tutto per dare il meglio". Perché hai lasciato la Premier? La religione è un valore fondamentale per te? "Come ho detto prima, qualsiasi giocatore al mondo avrebbe voluto fare un'esperienza alla Juve e non sono diverso. Appena ho sentito dell'interesse mi sono sentito motivato, non dipende dal campionato, ma dalla grandezza del club. Sarà bello quando mi ritirerò e potrò dire di aver giocato alla Juventus. La Premier League è un grande campionato ma la Serie A non è da meno. Il club mi ha incentivato molto a venire qui e spero di ricambiare i tifosi, regalando felicità. Sono molto religioso ed è normale per me indossare simboli che testimoniano la mia fede". Hai parlato di Davids, hai scelto il. 26 perché era il suo numero? "La verità è che i motivi sono altri avevo visto una foto di Davids era un giocatore che mi piace molto. Usava gli occhialini ed era iconico per me da piccolo. Ma è stata una scelta che ha un mix di tante cose. Era un numero disponibile, la 6 che usavo all'Aston Villa era di Danilo e ci vuole rispetto per i giocatori che sono qui. È stata una coincidenza, è la mia età, c'era il 6 che era il mio numero. È stata una scelta fatta per più fattori".
  17. Continuo ad avere fiducia che Giuntoli riesca ad imbastire una rosa competitiva, quello che mi preoccupa sono i tanti epurati ancora in rosa, non vorrei che si creasse un brutto clima alla Continassa
  18. ma se non fate altro da un mese
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