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BigBear
Tifoso Juventus-
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
notizia vecchiotta (1 settimana) che forse abbiamo bucato.... ma decisamente molto interessante, chiss? di cosa avr? discusso questa Trimurti Generali: summit dei grandi della finanza in onore di Bernheim -DIETRO LE QUINTE A Parigi incontro Bazoli, Gabetti e Geronzi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 apr - Quasi un summit a tre ieri sera a Parigi tra Giovanni Bazoli, Gianluigi Gabetti e Cesare Geronzi, nella splendida cornice dell'Ambasciata italiana. L'occasione e' stato il conferimento delle insegne di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana ad Antoine Bernheim, che ha richiamato nella storica residenza diplomatica di rue Varenne una folta rappresentanza dell'alta finanza dei due versanti delle Alpi. Nel ringraziare l'ambasciatore Ludovico Ortona per l'onorificenza ricevuta (la massima in Italia), il presidente delle Generali ha ripercorso la storia delle sue relazioni con la Penisola con spirito brillante e con il suo abituale humour tagliente. Al termine della cerimonia, rimasti soli nel salone d'onore, il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, il numero uno della Giovanni Agnelli & C., Gianluigi Gabetti, e il presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, Cesare Geronzi ne hanno approfittato per una lunga e fitta conversazione, al quale si e' poi unito Gerardo Braggiotti, guida di Banca Leonardo. A pochi giorni dalle elezioni, nel mezzo delle turbolenze dei mercati e nell'imminenza della stagione assembleare, gli argomenti non mancano. Gli-y- (RADIOCOR) 09-04-08 15:30:02 (0239) 3 NNNN http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/ultimis...08_15.30_239790 -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
? 2008-04-16 14:05 Handelsblatt, Chrysler- Fiat trattano Per produrre le Alfa Romeo negli Stati Uniti (ANSA) - ROMA,16 APR - La Chrysler si sta muovendo sul fronte delle alleanze e in cantiere ci sarebbe anche un accordo con la Fiat per produrre le Alfa Romeo in Usa. Lo riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt, sottolineando che le trattative sono in fase avanzata. Il quotidiano riporta anche il commento di un portavoce del gruppo Usa che bolla le indiscrezioni come speculazioni, aggiungendo pero' che, dopo l'accordo industriale stretto due giorni fa con Nissan, 'potrebbero esserci alleanze con altri costruttori'. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
si carissimo Alf24, se comincio a conoscerti un po' e non vedo l'ora che tu lo faccia a proposito mi risultava che fosse stato Andrea ad aver ricoperto incarichi presso l'ufficio marketing della Juve e non Lapo pertanto quello del giornalista ? un refuso oppure un lapsus freudiano pro futuro?? -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Ed ecco Lapo che ha messo in pratica un detto popolare di antica memoria: non c'? cosa pi? divina che trombarxx la cugina mitico Lapo PERSONE http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/p...o-elkann-2.html Il nipote dell'Avvocato torna sotto i riflettori, ma nelle pagine di cronaca rosa Secondo il settimanale "Oggi", ? fidanzato con la ventenne Brandolini D'Adda Romantico Lapo, ma in famiglia "E' innamorato della cugina Bianca" I loro nonni erano fratelli. Entrambi fanno parte della dinastia Agnelli e della accomandita di famiglia. Lei ? bruna, giovane e studia a Parigi ROMA - Alle prime pagine dei giornali, lui, Lapo Elkann, c'? abituato da sempre: rampollo d'oro della dinastia italiana per eccellenza, giovane uomo marketing al servizio dei gioielli di famiglia (vedi Juventus) , poi protagonista - suo malgrado - e vittima dell'incidente a base di sesso, cocaina ed eroina che lo ha sbattuto sulle prime pagine di tutti i giornali. In quella notte brava che lo ha portato in ospedale, e poi alla riabilitazione in terra americana. E adesso, ancora una volta, il nipote dell'Avvocato torna sotto i riflettori. Ma stavolta, si tratta di cronaca rosa, e non nera: il settimanale Oggi, in edicola domani, dedica un ampio servizio alla sua love story con Bianca Brandolini D'Adda. Sua cugina di secondo grado, visto che i loro nonni erano fratelli. A sostegno della notizia, la rivista offre ai lettori anche un'abbondante documentazione fotografica, una serie di scatti presi a Parigi: con Lapo e la ragazza che si esibiscono - secondo quanto riporta la nota diffusa oggi dall'editore - in "abbracci, carezze, scherzetti da innamorati e teneri baci". Linguaggio da collezione Harmony, per enfatizzare lo scoop e far sognare i lettori su questa versione contemporanea del sogno del principe azzurro. Con due sostanziose differenze, rispetto alla tradizione. Primo: si tratta di un principe un po' scapestrato, visti i trascorsi personali. Secondo: si tratta di una fiaba (se a lieto fine, sar? il tempo a dirlo) intrafamiliare. Che si volge all'interno del gruppo imprenditorial-parentale pi? celebre di casa nostra. E oltre alle foto, sempre secondo quanto anticipato da Oggi, ci sono altri indizi, a sostegno della tesi del grande amore. Visto che la notizia "ha trovato conferme tra gli amici del ventinovenne imprenditore, secondo figlio di Alain Elkann e Margherita Agnelli e da fonti confidenziali vicine agli Agnelli: il nonno di Lapo, l'Avvocato, era fratello della nonna di Bianca, Cristiana, e quindi i due giovani sono cugini di secondo grado". Lei, a quanto sembra, vanta anche una discendenza da Maria Teresa d'Austria. Ma chi ?, al di l? del nome altisonante, questa signorina che ha fatto perdere la testa al pi? navigato cugino? Ebbene, "Bianca Brandolini ha 20 anni e vive a Parigi, dove frequenta i corsi della scuola superiore di studi cinematografici". Giovanissima, dunque. E con classico curriculum da ragazza di ottima famiglia, studi all'estero, balli nella societ? che conta e tanto bon ton. Ma la love story, se confermata, ha anche un risvolto patrimoniale, oltre che romantico. Visto che, con tutta probabilit?, la bruna e raffinatissima Bianca partecipa anche lei, in qualche modo, all'eredit? del suo prozio, l'Avvocato: patrimonio gestito dalla societ? accomandita "Giovanni Agnelli" di cui fanno parte, tra gli altri, i figli di Margherita Agnelli e Alain Elkann. Ginevra, John e, appunto, Lapo. Un tesoro che, va ricordato, ? anche conteso: proprio Margherita ha citato in giudizio gli amministratori della societ?, ritenendosi ingiustamente esclusa (lei stessa e i figli, nati dal secondo matrimonio) dalla cassaforte che fu di suo padre. Liquidata generosamente, ma pur sempre - questa la sua opinione - senza il suo accordo. Insomma: che si tratti di litigi, di soldi o di amori, di cronache rosa o giudiziarie, sembra che in questa fase gli Agnelli preferiscano fare davvero tutto in famiglia. (15 aprile 2008) interessante.... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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VELTRONI, MINISTRO ECONOMIA DI GRANDE AUTOREVOLEZZA (AGI) - Roma, 11 apr. - Continua a non voler fare i nomi dei ministri della sua squadra di governo in casi di vittoria del Pd. Tuttavia, durante l'intervista a Repubblica Tv, Walter Veltroni delinea la figura di quello che sara' il titolare del dicastero di via XX Settembre: "Sara' una persona di grande autorevolezza e prestigio internazionale, che sappia tenere insieme rigore e sviluppo". Il nome, comunque, garantisce Veltroni, "lo faro' solo dopo il voto, perche' cosi' avviene in tutti i Paesi". E alla domanda se potrebbe essere Profumo, Montezemolo o Passera, Veltroni glissa: "Uno dei tre? Anche un quarto, un quinto...". -
Moggi Al Processo Gea
BigBear ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
e soprattutto verso quei noti esponenti della sinistra romana, di dichiarata fede giallorossa, i quali, una volta giunti al Governo, hanno aperto le gabbie e dato il via al massacro -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
certo Alf24, non possiamo prescindere dal fatto di avere in casa e ahinoi sulla nostra strada un ?un lupo travestito da agnello?, probabile vero responsabile di quanto farsopolisticamente accaduto. Tuttavia noto che: - il predetto re travicello ? molto incline a farsi consigliare dai suoi tutor, dei quali addirittura sembra non poter fare a meno in tutte le decisioni fondamentali che minacciano i suoi averi e naturalmente quelli dell'intera Famiglia di cui ? espressione, qualche esempio la swappata, la causa di sua madre e calciopoli, ove ? provato lo zampino del gatto, della volpe e di luchino il minimo; - che , ciclicamente, i rumors riferiscono di un Marchionne che incrocia la sua visione della Fiat con l'asset Juventus, probabile vendita, gancio russo ottenuto da Marchionne per gli affari Fiat ed ora accostato alla Juve e via discorrendo. Ecco ? in ragione di tali pensieri, unitamente a quanto ho postato sopra, che mi domandavo come e se Marchionne venga ascoltato da jaki, non essendo "un suo Uomo" come invece i predetti cortgiani nominati da Suo nonno e se ci? potesse avere delle influenze, non so di che tipo, se positive o negative, sulle vicende future della Juve, perch? sul riscatto di quelle passate comincio fortemente a dubitare -
Moggi Al Processo Gea
BigBear ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
L'unica "colpa" di Moggi ? quella di essere sempre stato un grandissimo ed eccessivo millantatore (vuoi anche e sicuramente per piacere personale), che ha tramutato le millanterie da necessit? a virt? forzata, in quanto si ? sempre trovato con le spalle abbastanza scoperte - dopo la morte del Dottore, addirittura un bersagio immobile - di fronte a personaggi che erano e sono realmente potenti e che comandavano e comandano non solo nel calcio, determinandone gli aspetti economici, ma anche in tutti settori strategici del nostro Paese, fonti di redditto e ricchezza e che per distruggerlo hanno utilizzato, con effetto boomerang, le sue stesse millanterie come capi d'accusa. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
? un continuo ribollire la galassia Fiat 2008-04-08 10:47 Ifil: no Opa su Viaggi Ventaglio Fonti della societa' precisano dopo voci riportate dalla stampa (ANSA) - TORINO, 8 APR - E' 'destituita di qualunque fondamento' l'ipotesi di un' opa da parte di Ifil, o della controllata Alpitour, su Viaggi del Ventaglio. Lo sottolineano fonti Ifil in riferimento a voci riportate da organi di stampa. Ma per le vie del borgo Dal ribollir de' tini Va l'aspro odor de i vini L'anime a rallegrar. tratto da San Martino di Carducci -
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BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Fiat: Marchionne resta fino al 2012, e il titolo vola Il Lingotto in Borsa riconquista quota 15 euro, mentre l'ex presidente della Ubs continua il pressing sul manager ...... Piazza Affari gradisce il no agli svizzeri e i numeri del mercato: gli scambi riguardano pi? di 53 milioni di azioni Fiat, pari al 4,8% del capitale ordinario. ? una giornata positiva anche per il resto della galassia, con le Fiat risparmio in crescita del 2,41% a 11,61 euro e le Fiat privilegiate dell'1,92% a 11,46. Gli acquisti riguardano anche le casseforti Agnelli con Ifil (+1,15% a 5,34 euro), Ifil risparmio (+1% a 4,61 euro) e Ifi privilegiate (+2,2% a 18 euro). Dalle comunicazioni alla Consob emerge che il fondo statunitense K Capital Partners ha ridotto la propria partecipazione nell'Ifi dal 4,9 al 2% del capitale. http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=804082004&H= *** Ifi: il fondo K Capital Partners e' sceso sotto il 2% dal 4,9% (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 07 apr - Il fondo americano K Capital Partners ha ridotto sotto la soglia rilevante del 2% la sua presenza nel capitale di Ifi rispetto al 4,9% che deteneva allo scorso mese di agosto. E' quanto si rileva dalle comunicazioni inviate alla Consob che registrano l'operazione al 27 marzo scorso. Fra gli azionisti rilevanti di Ifi, oltre alla Giovanni Agnelli & c. Sapa che ha il 56,2% del capitale, vi e' il fondo Amber Capital che ha un quota di poco superiore al 10% del capitale della finanziaria. Tmm http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/ultimis..._15.22_21147296 -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
IL PERSONAGGIO Sergio Marchionne le terapie anticrisi dell?uomo dei record IL PERSONAGGIO / IL CALO NELLE VENDITE DELL?INTERO SETTORE AUTO NON LO HA INDOTTO AD ABBASSARE GLI OBIETTIVI PER IL 2008. SE HA DETTO DI NO AD AMERICANI E UBS &EGRAVE; PERCH&EACUTE; HA UN PROGETTO PRECISO di SALVATORE TROPEA http://www.repubblica.it/supplementi/af/20...9kavicchia.html Sar? un anno da vivere pericolosamente e questo Sergio Marchionne lo sa, lo ha detto in tempi non sospetti. Proprio per questo oggi conserva la freddezza di chi non si ? fatto sorprendere. ?I risultati acquisiti sono buoni, abbiamo mantenuto le promesse, abbiamo rispettato gli obiettivi che ci siamo dati, ma il 2008 sar? un anno difficile? aveva detto al salone dell'automobile di Francoforte in autunno. Ora siamo nel 2008 ed ? esattamente come lui lo aveva previsto: il 18,7 per cento in meno registrato in marzo dal mercato italiano dell'auto ? il segnale su scala nazionale di un fenomeno pi? vasto e pi? radicato che nei primi due mesi dell'anno ? costato al settore una perdita in Borsa del 18 per cento. Rivedere allora le stime al ribasso? Qualcuno ? tentato di farlo. L'ad del Lingotto non ci pensa neppure. Al contrario, avendo tenuto il passo nei primi tre mesi dell'anno, alla fine del secondo o del terzo trimestre decider? se posizionare pi? in alto l'asticella. Ha gi? messo in conto 200 mila auto vendute in pi? rispetto al 2007, che non sono una cifra entusiasmante, ma lo diventano quando si prendono in esame le previsioni degli osservatori pi? attenti per i quali i mercati internazionali dell'auto, con qualche piccola eccezione, dovranno fare tutti i conti con gli effetti della recessione, con la coda lunga della crisi dei mutui subprime, con il prezzo del carburante, con l'incertezza del quadro politico italiano. Che cosa pu? motivare tanta sicurezza? Qualcuno dice i risultati da lui conseguiti anche se, come si sa, i risultati non sono un capitale che si accumula una volta per sempre ma un traguardo dopo il quale se ne prospetta un altro tutto da conquistare. C'? poi chi sostiene che egli possa fare affidamento su una squadra di manager che sinora si ? dimostrata vincente e che col tempo potrebbe essere ulteriormente affinata e perfezionata. N? si deve dimenticare la sua ambizione di andare oltre la fase dell'emergenza, ormai superata, col progetto di posizionare la Fiat tra i primi tre o quattro gruppi mondiali dell'auto. Il che, per quanto oggi lui lo escluda, presuppone un accordo di tipo diverso da quelle alleanze mirate che hanno caratterizzato la sua gestione negli ultimi due anni. Marchionne un progetto in testa ce l'ha. E se non ha ceduto al canto delle sirene americane (si dice sia stato corteggiato dalla GM) e a quelle elvetiche (lo si voleva ai vertici di UBS con una responsabilit? pi? impegnativa della vicepresidenza non operativa da lui accettata) non ? stato certo perch? esso proveniva da isole importanti ma al momento battute da venti insidiosi. La verit? ? che lui ha scelto di completare l'opera avviata a Torino quattro anni fa. A chi glielo chiede e negli ultimi tempi sono stati in tanti egli risponde che il suo posto ? a Torino. Almeno fino al 2012. ?Comunque aggiunge il processo avviato durer? anche senza di me. Non star? qui per sempre?. Quando a fine maggio del 2004 ? approdato a Torino, due giorni dopo i funerali di Umberto Agnelli, Marchionne era un ?ufo? per la stragrande maggioranza della comunit? dei media e per l'opinione pubblica. Sedeva gi? nel cda del Lingotto perch?, con buon intuito, Umberto aveva voluto cos? da quando lo aveva conosciuto in Sgs (societ? leader mondiale nella certificazione di qualit? delle aziende). ?Avevamo svolto un lavoro grandissimo e in due anni avevamo ottenuto enormi risultati? ricorda Marchionne. Era proprio ci? di cui aveva bisogno la Fiat avviata allora verso un declino che sembrava inarrestabile. Un abruzzese cresciuto in Canada e formatosi alla scuola finanziaria degli gnomi di Zurigo. Appariva persino taciturno e fuori dagli schemi agli occhi dei giornalisti che faticavano a decifrare il personaggio, a indovinare la sua scommessa, a interpretare i suoi ?borbottii? in un italiano sincopato e intervallato da fonemi anglosassoni, a descrivere quel cinquantaduenne in maglione blu che interrompeva la tradizione delle grisaglie. Alla guida di una Fiat che navigava a vista in un mare di debiti e che, per dirla con Antonio Albanese, dopo essere stata una risorsa era diventata un problema per Torino. Scommettere sul suo successo sarebbe stato per chiunque un azzardo. Nessuno avrebbe immaginato il risultato che lui sarebbe stato in grado di esibire agli azionisti nel marzo del 2008: non una Fiat risanata e restituita alla top ten mondiale dell'auto in una posizione tutt'altro che secondaria, ma una Fiat dei record. Otto giorni fa, assieme a Montezemolo e davanti all'assemblea, li ha elencati uno dietro l'altro, partendo dal risultato della gestione ordinaria pi? alto nella storia del Gruppo. E poi: nel 2004 c'era un indebitamento di 9,4 miliardi di euro trasformato a fine 2007 in circa 400 milioni di disponibilit? netta, la perdita netta che era allora di 1,6 miliardi ? diventata a fine 2007 un utile netto di oltre 2 miliardi; a partire dalla gestione 2006 si ? tornati al dividendo dopo cinque anni di ?carestia?. Record finanziari che derivano da record di prodotto. Nel 2007 il gruppo ha venduto 2 milioni 234 mila vetture e veicoli commerciali: non faceva cos? dal 2000. L'Iveco ha conquistato il primato della sua storia vendendo 211 mila 700 veicoli. La CNH, in termini di fatturato, utili e, soprattutto, margini di gestione, ha messo assieme il miglior risultato da quando nel 1999 c'? stata la fusione CaseNew Holland. La Maserati ha avvistato il primo utile quindici anni dopo essere passata da un sicuro declino al controllo della Fiat. La Ferrari ha toccato il massimo della sua redditivit?. All'assemblea del 31 marzo Montezemolo ha ringraziato pubblicamente la squadra dei manager che ha lavorato alla costruzione della nuova Fiat, un eccezionale ?assemblaggio? di quarantenni che ? stato la mossa vincente di Marchionne. Non la sola ma la principale verso un traguardo che l'ad del Lingotto ha intercettato e seguito con tenacia, anno dopo anno, aggiustando di volta in volta il tiro. Anche se la strada che ha davanti, meno difficile di quella che ha trovato al suo arrivo a Torino, non ? priva di incognite. E' cambiata la prospettiva, ci sono meno urgenze e per questo pu? lavorare con maggiore tranquillit?. In quale direzione? Intanto deve pilotare l'azienda in un mare agitato dall'instabilit? dei mercati finanziari. Con la sicurezza acquisita attraverso i risultati della sua gestione, ha maturato anche una forma di idiosincrasia nei confronti di alcuni analisti e di una Borsa che, a suo dire, spesso si muove come una variabile indipendente della produzione industriale. Forse per questo si ? fatto qualche nemico, ma non sembra preoccuparsene al punto da abbandonare la sua strategia. Era convinto che la turbolenza che origina dalla situazione americana si dovesse concludere sul finire del primo trimestre 2008. Negli ultimi tempi ha spostato in avanti la data spiegando che ?tra settantanovanta giorni avremo visto tutto ci? che c'? da vedere?. Come dire che un ritorno alla normalit? ci sar? a partire dalla seconda met? del 2008. E questo spiega perch? ha annunciato che tra giugno e settembre si potr? valutare la possibilit? di ritoccare al rialzo gli obiettivi di una Fiat che lui sta disegnando diversa da quella che si poteva immaginare quando la parola d'ordine era quella del salvataggio. Sul suo tavolo ci sono tanti progetti: dall'alleanza con Tata Motors che sinora ha rivelato solo una parte della sua potenzialit?, al consolidamento del presidio cinese (?La Cina ? un paese complicato ma in Cina non si pu? non essere presenti?), al riscoperto interesse per gli Stati Uniti dove il ritorno con l'Alfa Romeo non ?, come si pensava fino a qualche tempo fa, il solo obiettivo. In America Marchionne vuole rientrare in maniera diversa dal passato, ovvero andando a produrre. Ci? vuol dire che oltre all'Alfa in Usa la Fiat potrebbe essere presente con una vettura come la 500 o con altro ancora da realizzare in quel paese. E non ? escluso che in tempi non lunghi anche i camion Iveco possano tornare a circolare sulle ?interstate? americane. A chi sostiene che tutto questo possa far parte di una seconda era Marchionne, lui contrappone la continuit? della sua gestione. E lo fa con una determinazione che cancella le voci di disamori o avvicendamenti. E' consapevole che la Fiat da lui restituita all'onore del mondo potrebbe subire dei cambiamenti ma vuole essere lui a disegnarli e a guidarli. Perci? quando gli si parla di spin<\->off dell'auto non lo esclude, se necessario a evitare che venga meno l'apprezzamento di altri settori. ?Se abbiamo un problema di sostanziale valore inespresso dobbiamo lavorare su questo?, avverte. Ma a una condizione: ?Entit? separate ma controllate dagli stessi azionisti?. Del super manager italo canadese abbiamo parlato poco di lui sappiamo che ? stato scelto e voluto dal Dottore, quindi dovrebbe essere vicino alla fazione degli Umbertiani sappiamo altres? che non ha un grande feeling con luchino il massimo, anzi si detestano cordialmente e si sopportano per ragion di stato, pardon di Fiat a memoria non ricordo particolari dichiarazioni sul suo conto, n? negative, n? positive, da parte del giovin signore, che del resto sappiamo essere ben imprigionato nella tela tessuta attorno a lui dal gatto, dalla volpe, da luchino e dalle zie sappiamo che ? tifoso della Juve sin da ragazzino e all'inizio della stagione, mi sembra di ricordare, ? stato anche allo stadio in occasione di alcune partite ? sicuramente solo un manager che non fa parte della Famiglia, ma abbiamo visto altri manager e affini o meglio cortigiani come il gatto e la volpe che dividono et imperano ma, visti i risultati ottenuti, la pregevole considerazione acquisita negli ambienti sabaudi della real casa e la posizione ricoperta, in futuro gli potr? essere riconosciuto un ruolo a 360 gradi sull'intera galassia di Famiglia e non solo Fiat? e, in caso di risposta affermativa, potrebbe essere positivo per la Juve e per le nostre elucubrazioni di TIFOSI DI SERIE C? -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
? 2008-04-04 11:09 Ubs: ex presidente, guidi Marchionne Lugman Arnold ha chiesto anche la vendita di alcuni asset (ANSA) - ROMA, 4 APR - L'ex presidente dell'UBS Luqman Arnold ha chiesto a Sergio Marchionne, del board della banca, di assumere la guida del gruppo. Marchionne dovrebbe reggere l'incarico in attesa che venga scelto il successore del dimissionario Marcel Ospel. Giorni addietro, la banca aveva indicato Peter Kurer quale erede di Ospel, ma Arnold lo aveva giudicato non adeguato. Arnold ha sollecitato anche Marchionne a vendere alcuni asset. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Carissimo Alf24, forse mi sono espresso male immaginavo che questo articolo, non tanto per le notizie contenute, ma quanto per le tematiche trattate e connesse alla Famiglia ed alla galassia societaria, avrebbe destato il tuo interesse e ci avresti raggiunto per farci conoscere il tuo arguto pensiero su alcuni punti evidenziati dal pezzo, come effettivamente hai poi fatto tutto qua ora scappo, ma domani mi piacerebbe approfondire anche in mp -
Moggi Al Processo Gea
BigBear ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
ed ecco le prime illuminanti dichirazioni rese dal provolone in udienza e che da ieri stavamo aspettando Roma, 16:30 CALCIO, INVESTIGATORE: CON GEA 154 GIOCATORI E 5 ALLENATORI Nel 2004, anno dell'inizio delle indagini della procura di Roma e di Napoli su Calciopoli, facevano capo alla Gea 154 calciatori, di cui 99 di serie A e B, e cinque allenatori. E' quanto ha spiegato il maggiore dei carabinieri Attilio Auricchio, ex ufficiale del reparto operativo di via in Selci a Roma, nel corso della sua testimonianza al processo Gea. (01/04/2008) Spr http://sport.kataweb.it/news/sport/3031057 non c'? che dire un fine e arguto investigatore ora comincio a capire perch? lo hanno trasferito ad incarichi non operativi presso la Scuola Allievi Ufficiali. -
Moggi Al Processo Gea
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E bravo il nostro tonno che sperava di avere da Lippi dichiarazioni interessate - pro domo sua - per le sue indagini, dopo avergli fatto leggere conversazioni private e penalmente irrilevanti, confidando per? in una reazione emotiva susseguente e conseguente ai giudizi espressi in libert? da G&M sul suo conto -
Moggi Al Processo Gea
BigBear ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Fatto Crazy, sai che ? la prima riflessione che ho fatto anch'io -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
BigBear ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Ritratto del nuovo giovin signore, reperito on line, un po' lungo, ma ricco di spunti molto interessanti per le nostre riflessioni sulla Famiglia e sulle societ? da essa possedute. Nel pezzo, vi sono anche riferimenti a possibili gole profonde vicine alla Famiglia stessa e vengono trattati tematiche che abbiamo ampiamente dibattuto o ipotizzato in questo topic. This product is authorized by Crazy Ps: carissimo Alf24, Crazy ed io ti aspettiamo http://filippofilippo.blog.kataweb.it/2007...11/john-elkann/ Mercoled?, 11 Luglio 2007 John Elkann Non si chiama Agnelli. Ma ? il terzo e ultimo leader della famiglia che da pi? di cent?anni controlla la Fiat e costituisce, tra alti e bassi, lo snodo dell?economia italiana. Eppure di John Elkann, 33 anni, figlio dello scrittore Alain e di Margherita Agnelli, un tempo detto Jaki, si sa davvero poco. Che tipo di leader sar?? Quali sono i suoi valori, i suoi pensieri, i suoi modelli? Come si differenzia dall?Avvocato? Quali idee ha per il futuro? Governer? con il pugno di ferro o con il guanto di velluto? Dove intende portare la Fiat? E l?Ifil? E come uscir? dalle tante grane che deve risolvere? A prima vista John Elkann, un metro e novanta di altezza, sempre elegante, fomale pur senza avere uno stilista o un sarto preferito (?la moda ? una cosa che riguarda mio fratello Lapo?,ama ripetere) cortese, prudente nelle risposte, con un italiano ancora venato di altre lingue (i primi anni di vita ha parlato portoghese e francese), talvolta restio a guardare negli occhi (ma molto penetrante le poche volte che lo fa), sembra un buono e un timido, quasi un fragile, un ragazzone catapultato dalle circostanze in un mare magnum di nodi da sciogliere e di decisioni da prendere. Ma le apparenze, si sa, ingannano. Dietro l?aria dinoccolata da timido, dietro la riservatezza, dietro l?understatement un po? piemontese e un po? anglosassone, c?? un uomo che ha una visione molto chiara sulle prospettive della Fiat, dell?impero Agnelli e dell?economia mondiale, ? ben determinato nelle sue decisioni e, soprattutto, non molla mai la presa. Un uomo giovane capace di rimanere emotivamente solido anche se la madre - con la quale aveva ormai interrotto i rapporti - gli ha dichiarato una guerra giudiziaria e mediatica. La vera anima di John Elkann forse, si intravede quando, raramente, dietro il sorriso da timido compaiono i denti. O quando usa una battuta che sembra un?evasione dalle domande che gli vengono fatte. Invece, se poi l?interlocutore ci pensa bene, quella battuta ? una risposta. Magari sibillina, ma non proprio evasiva. Per? ci vuole qualche tempo per capirlo. ?John Elkann ? un lupo travestito da agnello?,[/size] afferma una persona che lo conosce molto bene. La metafora, vista anche l?assonanza dei cognomi, ? di una banalit? quasi irritante, ma si avvicina di molto al vero. Come un lupo, John guida un branco (i dieci rami della famiglia, oltre 100 persone associate nell?accomandita Giovanni Agnelli, della quale, attraverso la societ? Dicembre, ? l?azionista di riferimento) che gli tributa compatto il suo consenso, e cerca sempre di tenerlo unito. Come un lupo, John ? diffidente. L?esperienza dei momenti pi? bui della crisi Fiat, alla morte del pro-zio Umberto nel 2003, e del comportamento dell?allora amministratore delegato Giuseppe Morchio e di altri personaggi, ha rafforzato questo suo atteggiamento. Una delle cose pi? importanti che ho imparato ? che non ci si deve mai fidare completamente di nessuno?, confida agli amici l?ultimo leader della dinastia Fiat. Come un lupo, John detesta il rumore: si tiene lontano da feste, mondanit?, jet set, costa smeralda e quantaltro. Un mondo attraente per l?Avvocato, negli anni vicino a Pamela Churchill piuttosto che ad Anita Ekberg, e che a John non interessa affatto. Gli piace tenersi riparato, e un po? si compiace del fatto che si sappia poco di lui. Come un lupo, John non molla mai la presa ed ? aggressivo solo quando serve. Non mostra i denti senza che ne sia bisogno. C?? un aneddoto sull?incapacit? di John Elkainn di mollare l?osso, e risale ai tempi in cui era studente e, a Parigi, gli venne rubato un giubbotto. Lui decise che doveva recuperarlo a ogni costo e smise di cercarlo solo fino a quando, all?alba del giorno successivo, lo trov? alla periferia della citt?. Ma il ?non mollare? come imperativo categorico John lo ha applicato soprattutto quando tutto sembrava perduto per la Fiat e lui ha creduto fermamente nelle possibilit? di recupero della casa automobilistica torinese, coinvolgendo il branco di parenti - non pochi dei quali erano riottosi - a seguirlo e a mettere mano al portafoglio, sottoscrivendo l?aumento di capitale necessario. La scelte di credere nell?auto, di chiamare alla guida di Fiat Sergio Marchionne e di nominare Carlo Santalbano amministratore delegato di Ifil sono state ispirate da Gianluigi Gabetti, stretto collaboratore del nonno Gianni e suo ascoltatissimo tutor e coach. ?Ma John non si ? certo limitato a subirle?, dicono ambienti vicini a Corso Marconi, ?perch? combaciavano perfettamente con il suo modo di essere e con il suo approccio alla leadership?. A non condividere queste scelte era sua madre, Margherita Agnelli, che dopo la morte di Gianni ritenne che tutto fosse perduto per la Fiat. E accett? volentieri di rinunciar alla sua partecipazione nell?accomandita, compensata da liquidit? e beni personali dell?Avvocato. La differenza di vedute sulla Fiat ? tra le cause del distacco fra John e la madre. Di che pasta sia fatto John lo sanno bene i collaboratori che lo circondano durante questa estate particolarmente calda e ansiosa ai piani alti di corso Marconi 10, sede della Fiat (della quale John e vicepresidente); e corso Matteotti 24, dove si trovano gli uffici di Ifi (presieduta da John) e Ifil (il giovane Elkann ? vicepresidente in attesa di sostituire alla presidenza il fidatissimo Gianluigi Gabetti, che scade nel 2008), le holding finanziarie attraverso le quali i discendenti degli Agnelli controllano il loro gruppo. Lanciata con successo la nuova Cinquecento, i vertici della Fiat lavorano ai prossimi modelli con i quali la casa automobilistica torinese spera di consolidare i recenti risultati positivi; a ulteriori alleanze internazionali, a ipotesi di acquisizioni. I vertici di di Ifi-Ifil sono impegnati nella controversia giudiziaria sull?equity swap tra Merrill Lynch ed Exor, la discussa operazione con la quale, nel 2005, sono ritornati in possesso del 30% di Fiat senza bisogno di lanciare un?opa; devono reagire all?offensiva giudiziaria aperta da Margherita Agnelli; nel tempo che resta, studiano nuove acquisizioni: dopo il maxi deal di fine 2006, con il quale ? stato comprato da Mitsubishi il 70% dell?americana Cushman & Wakefield, John Elkann ha intenzione di fare altri annunci. Sempre a proposito di annunci, qualcuno si aspetta che prima o poi, magari allo scadere del mandato di Montezemolo, venga comunicata l?ascesa di John alla presidenza della Fiat. Ascesa che invece, per lo stupore di molti, non avverr?. Alla scadenza del mandato di Luca di Montezemolo, il leader della famiglia Agnelli vorrebbe confermarlo. Se Montezemolo per qualche motivo non fosse disponibile, si trover? qualche altro manager all?altezza. Ma John Elkann su quella poltrona non ha intenzione di sedersi. Non certo per sfiducia nei confronti della Fiat, che dovrebbe rimanere sempre nel portafoglio Ifil, dotata di tutti i mezzi necessari per crescere, anche effettuando importanti acquisizioni. Anzi, per essere precisi, ai piani alti di corso Marconi e corso Matteotti si sono pure dati una scadenza temporale: entro il 2010 Fiat annuncer? una importante operazione. Mentre prima della fine dell?estate di quest?anno potrebbe essere comunicata una nuova partnership, non necessariamente nel settore automobilistico. John Elkann vuole giocare le sue carte come presidente dell?Ifil, azionista di Fiat. Ed ? convinto della necessit? di separare i ruoli fra azionista e management delle societ? partecipate. Tra l?altro, nel 2008, dopo che John Elkann diventer? presidente di Ifil al posto dell?ottantaquattrenne Gianluigi Gabetti, ? prevista la fusione con Ifi, l?holding che sta al piano superiore e che ormai non ha altre partecipazioni all?infuori di questa. Come capo di Ifil, John Elkann vuole essere il leader di una grande holding europea di investimenti, tra i quali la Fiat rappresenter? un terzo del totale, e non due terzi come avivene oggi. Il timone dell?holding di corso Matteotti sar? diretto verso una impegnativa campagna di acquisizioni in giro per il mondo, a caccia di societ? promettenti, da tenere nel portafoglio con un orizzonte temporale lunghissimo. I settori nel mirino? Tutti quelli che presentassero occasioni di crescita e sviluppo, dall?industria ai servizi finanziari, passando per l?editoria, che, come si vedr?, affascina particolarmente il giovane leader. Una strategia da private equity? A John questo accostamento non piace per niente. I fondi di private equity devono monetizzare il loro investimento nel giro di tre-cinque anni, al fine di remunerare gli investitori. E se necessario caricano di debiti le societ? che comprano, o ne fanno uno spaezzatino al fine di valorizzare la partecipazione. Tutte cose che il giovane Elkann guarda con sospetto. La sua idea ? di fare finanza al servizio dell?industria. Ifil, nelle intenzioni di John, terr? in portafoglio le societ? anche per 10, o 15 anni. O addiritttura pi? a lungo, se i dividendi e il valore della partecipazione lo renderanno conveniente. Solo tre aziende dovrebbero restare in portafoglio a tempo indeterminato (?vorrei dire per sempre?, confida John agli amici, ?ma porta male?): Fiat, La Stampa e Juventus.[/color] Il mitico Avvocato era re di un regno italiano. John Elkann, conscio che l?evoluzione della storia e dei mercati rende impossibili i regni nazionali, si vuole costruire come Duca di uno dei Ducati senza confini che si divideranno il potere economico sulla scena mondiale. Un modello ispiratore sono in qualche modo i Wallenberg in Svezia piuttosto che i Wendel in Francia, per? l?erede di GiannI Agnelli vorrebbe un raggio d?azione ancora pi? globale rispetto a queste due holding famigliari, concentrate sull?Europa. ?Gli investimenti futuri potrebbero essere fatti ancora negli Stati Uniti, come ? gi? avvenuto con Cushman&Wakefield, ma anche India, Cina e altri paesi asiatici?, dice una fonte vicina alla famiglia Agnelli. Il rischio da evitare ? invece di diventare come i Rockfeller, ricchi ma ormai scarsamente influenti. Per studiare e vivere da vicino i grandi trend globali, John Elkann spende molto tempo in viaggio. L?alleanza di Fiat col gigantesco gruppo indiano che fa capo alla famiglia Tata ? nata da una da una chiaccherata che nel 2003 ? avvenuta a Bombey fra John e Luca di Montezemolo da una parte, Ratan Tata dall?altra. All?epoca l?esponente della famiglia Tata aveva ricevuto dal governo indiano il compito di coordinare l?attrazione degli investimenti stranieri in India. ?Elkann e Montezemolo facevano parte di una delegazione di Confindustria e chiaccheravano con Ratan Tata mentre aspettavano l?allora ministro dell?industria Antonio Marzano, che era in ritardo?, spiega una personache era presente alla scena. ?Da quella conversazione nacque l?ipotesi di verificare l?esistenza di margini di collaborazione, poi vennero le trattative, infine l?alleanza?. Insomma, raramente un ritardo fu pi? provvidenziale. John Elkann studia e legge molto. Partecipa, come il nonno Gianni, alle riunioni del gruppo Bilderberg, il misterioso club di potenti della terra che di tanto in tanto vengono convocate a porte chiuse (vietatissimo raccontare ci? che avviene) per elaborare grandi scenari. Ultimamente John ? rimasto affascinato dalla figura di Adriano, l?imperatore romano raccontato nell?omonimo libro della scrittrice belga Marguerite Yourcenar. Adriano seguiva i suoi eserciti nelle guerre ai confini dell?Impero, ed entrava nel merito anche dei dettagli tecnico-operativi dei combattimenti. Al tempo stesso aveva una visione dall?alto, prospettica e di lungo periodo, dello scorrere della storia. Ed era molto curioso, amava osservare gli uomini, dai potenti ai semplici. La curiosit? ? un tratto che John ha in comune con l?avvocato. Fa sempre un sacco di domande ai suoi interlocutori, e usa i giornalisti come antenne, radar per capire che cosa succede nel mondo. John, che ? presidente di Itedi, societ? editrice della Stampa, e consigliere di amministrazione di Rcs MediaGrup (la societ? che pubblica Il Mondo), ? appena rientrato da un viaggio di studio in Corea del Sud, dove ha approfondito le sue curiosit? sui media locali. In Corea ci sono due siti Internet particolarmente all?avanguardia e che hanno colpito la sua attenzione: www.simonsearch.co.kr e www.design.co.kr. Ai tempi del Politecnico John ? stato animatore di un giornale universitario, e poi ? stato fra quelli che hanno fortemente voluto l?esperienza di Ciaoweb, il portale di notizie, attualit? e commercio elettronico che il gruppo Fiat ha creato all?epoca del boom della new economy. Gli piacciono le trasmissioni televisive di Fabio Fazio, che stima perch? riesce a esser garbato ma senza compiacere troppo gli interlocutori. Legge tutti i giorni La Stampa, e in particolare gli articoli di esteri di Maurizio Molinari e quelli di interni di Mattia Feltri. Ogni tanto telefona a Giulio Anselmi, l?attuale direttore del quotidiano torinese, ma non lo chiamerebbe mai tutti i giorni, come faceva il nonno con gli incolpevoli direttori del giornale di famiglia, e tantomeno alle sei di mattina. Pensa ad altri investimenti nel mondo dell?editoria, magari nella parte pi? futuribile e multimediale. Vorrebbe un mondo della stampa pi? dinamico e al passo con itempi, e ritiene importante che tra i giornalisti ci sia pi? flessibilit? nei contratti e nelle carriere. Le persone alle quali John Elkann telefona pi? spesso sono Gianluigi Gabetti, presidente ancora per un anno di Ifil, suo coach e maestro; il padre Alain; la moglie Lavinia e il fratello Lapo al quale, nonostante le mattane e le disavventure, non ha mai smesso di essere vicino. Per? non parlano di business. Il legame col padre ? molto forte, ed ? una delle ragioni, o forse la principale, dell?interesse per il mondo della stampa e dei giornalisti. Prima delle nozze di John con Lavinia Borromeo, nel 2003, l?erede degli Agnelli viveva nella stessa casa del padre, a Moncalieri. Mentre la madre Margherita, insieme al secondo marito Serge de Pahlen, dimora ormai da molto tempo a Ginevra, con i cinque figli di secondo letto. Vicino John ? anche al cugino Andrea Agnelli, il figlio di Umberto, con il quale ci sono idee diverse (ad esempio Andrea avrebbe preferito per la Fiat un assetto da public company e continua a frequentare Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus dell?era Moggi) ma l?amicizia contrariamente a quanto ? stato scritto da alcuni giornali, non si ? mai interrotta. Gli altri parenti con i quali c?? una buona intesa sono Eduardo Teodorani, Lupo Rattazzi, Ruy Brandolini (responsabile delle attivit? internazionali del gruppo), Alessandro Nasi. Con la madre Margherita, invece, i rapporti sono diventati difficili gi? da molto tempo prima dell?attuale controversia giudiziaria e mediatica. Margherita ha sempre sofferto per l?evidente preferenza che Gianni Agnelli manifestava nei confronti dei suoi tre figli di primo letto John, Lapo e Ginevra, rispetto agli altri cinque nati dal secondo matrimonio con Serge De Pahlen. Ha patito la decisione dell?Avvocato di lasciare a John la fetta pi? grande della sua eredit?. Il divario si ? ulteriormente allargato quando Margherita ha fatto capire di considerare la Fiat ormai un pessimo affare e, per questo, di essere lieta di rinunciare alle sue quote nell?accomandita di famiglia. Era il 2003 e le azioni Fiat quotavano circa 7 euro. Adesso che valgono quasi 22 euro se ne sta pentendo amaramente. Una difficolt? di rapporti mai resi pubblici, come ? nello stile dell?attuale leader della famiglia Agnelli. Ma John ha confidato agli intimi che l?intervista al Corriere della Sera con la quale il fratello Lapo, a met? dello scorso giugno, ha preso le distanze da Margherita, rappresenta perfettamente il suo pensiero. ?Non la vedo e non la sento mai?, dicev a Lapo parlando della madre, ?La mia fortuna nella vita ? di aver sempre cercato di costuire Lapo, chiedendo consigli alle persone che rispettavo e stimavo. Purtroppo lei non fa parte del gruppo. Nella mia vita non c?? posto e spazio per lei. Forse non sono parole eleganti ma ? la realt??. Autorevoli ambienti vicini alla famiglia Agnelli ritengono che ? davvero improbabile, praticamente impossibile, che Margherita riesca a spuntarla. Il carattere ?tombale? degli accordi presi con lei, e l?autentica legione di avvocati che ci ha lavorato sopra , conforta questa opinione. Il vero scopo dell?azione intentata dalla figlia dell?Avvocato sarebbe di creare un polverone, anche e soprattutto mediatico (in questa direzione andrebbe anche la ventilata messa in discussione dell?assetto Fiat, che invece ? ben saldo) per ottenere ulteriori benefici economici per s? e per i cinque figli di secondo letto. Tale ipotesi ? confortata dal fatto che il deposito in Tribunale dell?atto di citazione ? avvenuto l?1 giugno 2007, due giorni dopo la chiusura redazionale dello scoop conil quale il Wall Street Journal ha dato la notizia il 31 maggio. L?unica possibilit? che il quotidiano americano aveva di avere accesso al testo dell?atto era di riceverlo dalle mani di emissari di Margherita Agnelli. Insomma, uno scoop che ha tutta l?aria di esser stato studiato ad arte per rimbalzare sui quotidiani italiani. Del resto, Margherita Agnelli ha assoldato allo scopo un ufficio stampa, lo studio D?Antona & Partners, diretto a Milano dalla pr Rosanna D?Antona. Vicende che intristiscono profondamente John. ?Il fatto di essere determinato e stabile emotivamente, non toglie che sia molto triste?, racconta un amico. A consolarlo, ci sono i primi passi del figlio Leone, che sta per compiere un anno e sar? il sesto discendente della dinastia iniziata all?alba del Novecento dal Senatore Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat. Se le circostanze lo permetteranno Leone sar? il quarto leader della dinastia, quando John Elkann decider? di passare la mano. -
Moggi Al Processo Gea
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Crazy, non sei in trepida attesa per la deposizione odierna del provolone?? ps: grazie mp ricevuto, in quale topic Agnellopoli?? -
Moggi Al Processo Gea
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ecco la grancassa di Famiglia http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200804articoli/14112girata.asp /4/2008 (7:19) Processo Gea: "Testi reticenti" Pm vuole indagare Giraudo e Capello Troppi ?non ricordo? in aula per Capello. E Trezeguet smentisce l'ex amministratore delegato GUGLIELMO BUCCHERI Mister Capello sfoglia un libro, Antonio Giraudo si divora il corridoio avanti e indietro. Dentro, nell?aula 10 del tribunale, Luciano Moggi occupa la solita poltrona da dove ascolta il racconto del grande ?nemico? Franco Baldini. Il processo alla Gea va incontro alla giornata pi? attesa perch? i teste fanno rumore e il copione viene stravolto sui titoli di coda quando il pubblico ministero Luca Palamara ricorda che ?in questa sede chi ? chiamato a testimoniare ? obbligato a dire la verit??. Contropiede, partita ai supplementari e procura all?attacco: i ?non so... non ricordo...? di Capello occupano gran parte della sua deposizione, mentre Giraudo illustra in modo radicalmente diverso le tappe del rapporto Trezeguet-Moggi jr di come le ha raccontate lo stesso attaccante pochi giorni fa. Risultato: mister Fabio e l?ex ad della Juventus salgono sull?aereo inseguiti dalla possibile richiesta a procedere nei loro confronti da parte del pm Palamara per reticenza o falsa testimonianza. La svolta ? fragorosa, il processo alla societ? che curava gli interessi di centinaia di giocatori va a sbattere con quello che l?accusa definisce ?un convitato di pietra?. Capello e Giraudo erano sbarcati in tribunale come testimoni di un periodo del nostro calcio finito in corto circuito. Se ne andranno poco prima dell?ora di pranzo salutandosi come vecchi amici, ma inconsapevoli degli effetti dei loro racconti, da ieri sul tavolo della procura. Davanti al microfono e con il profilo prima dalla parte del giudice, poi dell?aula, Capello sembrava perdere l?atteggiamento di chi ? chiamato a domare i leoni di Sua Maest? ed ora, dalle parti di Londra, mentre la federcalcio parla di ?questione privata?, i tabloid gi? si divertono a decifrare i suoi ?non so... non ricordo...?. ?Non ero a conoscenza dell?apertura di un?indagine dell?Antitrust sulla Gea?, cos? Capello per correggere il tiro mezz?ora dopo. ?Mi avvert? mio figlio che ? avvocato, mi disse di questa inchiesta e io avvisai Moggi...?. E ancora: ?Non ricordo se Baldini (allora dirigente della Roma, ndr) mi raccont? dell?incontro avuto alla cena di Natale con Moggi poco prima della mia intervista. Dissi che mi sembrava strana l?esistenza di una societ? che aveva la procura di cento giocatori e qualche allenatore perch? intendevo dire qualcosa a favore della Roma che allenavo...?. Capello si tocca gli occhiali, ha l?aria meno rassicurante e il tono meno perentorio di quando d? consigli a Gerrard o Rooney. ?Trezeguet? Non ricordo di averlo chiamato, anzi s?. Per me garantiva 20 reti a stagione, dissi alla societ? che andava trattenuto?. Alla fine Trezeguet rimase, la Gea per Capello era ?una sigla, un nome, non sapevo chi ricopriva certe cariche. Io facevo solo la lista della spesa, la societ? il resto: non mi sono mai occupato degli aspetti economici?. Un nome, la Gea, con al vertice il figlio dell?allora dg della Juventus pi?, almeno in principio, un gruppo di ragazzi dal cognome pesante. ?C?era una grande invidia, ai miei occhi ingiustificata. Stiamo parlando di giovani, preparati, che erano entrati nel calcio con un atteggiamento diverso dal solito. Questo - cos? Giraudo - era per me la Gea?. Capello ha gi? infilato nella borsa il suo libro quando l?ex dirigente della Juventus ? chiamato alle sue verit?. Moggi ? sempre seduto in seconda fila, fra i due nemmeno uno sguardo diretto, ma qualche contatto durante le pause, faccia a faccia affettuosi frenati dai regolamenti che vietano i convenevoli fra testi o fra questi e gli imputati come nel caso Giraudo (teste)-Moggi (imputato). - ma al processo farsa estivo ricordo un carraro imputato che viene abbracciato da un giudice (non ricordo il nome ) da lui stesso nominato e che poi lo giudicher? praticamente innocente, senza che questa immagine abbia sollevato, come in realt? avrebbe dovuto, gli strali di alcuno - sia stata notata da pronto a giudicarlo prima dell'inizio del dibattimne ?Trezeguet ricevuto nelle sede della Juventus da Moggi jr? Lo escludo, non aveva titolo per farlo?, ribadir? con fermezza l?ex ad bianconero a poche ore dallo stupore manifestato dal giocatore francese in aula ?per l?incontro con il figlio di Moggi avvenuto proprio nella sede della Juve?. Moggi, Giraudo, Capello: mai cos? vicini dopo lo scandalo mai visto. Il primo ? accusato di concorrenza illecita sul mercato giocatori in associazione al figlio e altri personaggi, fra cui Lippi jr. Giraudo e Capello saranno iscritti nel registro degli indagati per falsa testimonianza - ? gi? stato deciso -. ?Con questa gente non voglio avere niente a che fare?, cos? Baldini. La gente ? soprattutto Moggi. ?Avete visto quel gesto? Un segnale minatorio che ha sempre fatto?, afferma il consulente di Capello a Londra. La mano di big Luciano si era mossa a stoppare i racconti, scomodi, di Baldini. ?Moggi, se continua la estrometto dal processo?, la voce del presidente Fiasconaro riempie l?aula. Non ? che jhonny ? ancora adirato con Capello dopo che l'ha sfanculaxx due estati fa' a proposito di disinformazione giuridica a scopo prefissato per Repubblica Capello e Giraudo sono gi? stati rinviati a giudizio per il reato di falsa testimonianza SPORT - CALCIO InviaStampaIl pm attacca il ct della nazionale e l'ex dirigente della Juve "In questa sede i testimoni hanno l'obbligo di dire la verit?" Gea, il pm chiede il rinvio a giudizio "Capello e Giraudo sono reticenti" In aula anche Baldini e Moggi. Battibecco tra i due ROMA - Sono reticenti. Non dicono la verit?. La Procura di Roma motiva cos? la richiesta di rinvio a giudizio per Fabio Capello a l' ex-dirigente Juve Antonio Giraudo per il reato di falsa testimonianza. Davanti ai giudici romani va in scena il processo alla Gea, la societ? di procuratori formata da nomi eccellenti nel mondo del calcio e degli affari, che ? accusato di aver condizionato il mercato di giocatori e allenatori. In mattinata, davanti alla Decima sezione del tribunale, sono passati anche l'ex direttore generale della Roma Sandro Baldini e Luciano Moggi. ..... http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/s...ocesso-gea.html -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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hanno premiato la volpe swappona come gentleman dell'anno Economia http://notizie.alice.it/notizie/economia/2...8,14427143.html CLASS EDITORI/ GIANLUIGI GABETTI VINCITORE PREMIO GENTLEMAN 2008 Tra i premiati anche a Corrado Passera Milano, 31 mar. (Apcom) - Gianluigi Gabetti ? stato il vincitore del "Premio Gentleman dell'anno 2008", organizzato da Gentleman, mensile di Mf/Milano Finanza e ItaliaOggi. Il riconoscimento, alla seconda edizione, sar? assegnato nel corso di una cerimonia che si svolger? questa sera a Milano, all'Hotel Principe di Savoia, cui parteciperanno esponenti dell'economia e della finanza, della cultura e della moda. Gabetti ? stato premiato "per essere riuscito con il suo stile, la discrezione, la competenza, la disponibilit? e signorilit? a essere interpretato da qualcuno della grande famiglia torinese anche come il semplice amministratore di casa Agnelli, senza scomporsi". Il riconoscimento ? stato poi assegnato ad altre sei personalit? "che si sono distinte per lo stile e l'eleganza, la gentilezza, la moderazione e la capacit? di apprezzare il lato positivo della vita, senza mai dimenticare l'impegno". Per la Solidariet? ? stato premiato Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, per la "Gentilezza gestionale" Matteo Marzotto, per la Sostenibilit? ambientale Giuseppe Recchi, presidente Italia e Sud Est Europa di General Electric, per l'"Amore per la terra", Lucio Tasca d'Almerita. A Cesare Prandelli ? andato il riconoscimento per il "Fair play sportivo" mentre il premio per l'Eleganza ? stato assegnato a Carlo Puri Negri, ceo di Pirelli Real Estate. -
Moggi Al Processo Gea
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non so cosa darei per vedere il provolone accompagnato coattivamente in aula da due carabinieri immaginate le barzellette -
Moggi Al Processo Gea
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chiss? se si presenter? o meno?? qualche problemino di salute all'ultimo momento?? -
Moggi Al Processo Gea
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Caro Crazy, siccome l'entrata delle ballerine ? solitamente accompagnata dalla grancassa ecco che subito la voce di Famiglia amplifica la notiziona http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/ca...14109girata.asp 31/3/2008 (16:19) Caso Gea, il pm chiede gli atti di Capello e Giraudo per reticenza ROMA Il pubblico ministero Luca Palamara, a conclusione dell?udienza di oggi del processo che vede imputati gli esponenti della Gea, ha chiesto e ottenuto dal tribunale la trasmissione al suo ufficio degli atti riguardanti la testimonianza di Fabio Capello, di Antonio Giraudo e anche di Franco Baldini. Il verbale relativo a quest?ultimo viene acquisito a sostegno dell?ipotesi accusatoria di reticenza che il pm formula allo stato nei riguardi di quanto detto da Capello e da Giraudo a proposito delle pressioni che sarebbero state fatte da procuratori su calciatori. A giustificazione della sua richiesta il pubblico ministero ha identificato l?ipotesi di reticenza nei ?non ricordo? che hanno caratterizzato le deposizioni dei due testimoni. Il tribunale ha valutato la richiesta fatta dal pm e quindi ha disposto che copia del verbale di oggi vada all?ufficio del pubblico ministero ?per opportuna valutazione?. Quanto al verbale di interrogatorio di Giraudo, il pubblico ministero intende esaminarlo alla luce delle dichiarazioni che in una precedente udienza sono state fatte dal calciatore David Trezeguet a proposito dei suoi rapporto con la Juventus. Ps: non ricordo aggiornamenti cos? frequenti e da parte di tutte le testate italiane nemmeno per i maxiprocessi contro i capi clan mafiosi ecco appunto ma domani arriva il bello ci sar? la deposizione del super provolone carabiniere l'altro non ? stato chiamato perch? affaccendato in altre e ben pi? serie faccende in terra di trinacria ILSOLE24ORE.COM > Sport ARCHIVIO Processo Gea, il pm: ?Processate Capello e Giraudo? La Procura di Roma intende procedere nei confronti di Fabio Capello a dell' ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo per il reato di falsa testimonianza. Il pubblico ministero Luca Palamara ha chiesto al tribunale la trasmissione dei verbali a conclusione dell'udienza odierna sul caso Gea, considerando reticenti le testimonianze fatte in nel dibattimento. Il pm Palamara ha chiesto la trasmissione del verbale di udienza con particolare riferimento, per quanto riguarda Capello, al suo trincerarsi dietro ?i "non ricordo" e "non so"? e, circa Giraudo, per ?le difformit? delle sue dichiarazioni in merito alle modalit? di rinnovo del contratto di David Trezeguet nel 2004? risultanti, secondo il magistrato, discordanti con quanto dichiarato dall'attaccante bianconero in una precedente udienza. Per Palamara oggi si ? assistito ?ad un convitato di pietra fatto di reticenze. In questa sede chi ? chiamato a testimoniare ? obbligato a dire la verit? per evitare che si facciano riferimento ai tam-tam e ai "non ricordo"?. Nel chiedere la restituzione del verbale di udienza, Palamara ha fatto riferimento anche ad indagini che intende svolgere sulla parte delle dichiarazioni di Franco Baldini in cui si ? fatto cenno ad altri procuratori sportivi che avrebbero esercitato pressioni su calciatori per l'acquisizione delle procure. Il processo proseguir? domani con la deposizione dell'ufficiale dei carabinieri Attilio Auricchio, il quale svolse indagini su Calciopoli per conto della procura di Napoli. Sempre domani il tribunale di Roma acquisir? la testimonianza dell'ex ct della Nazionale Marcello Lippi fatta in sede di indagine preliminare proprio sul caso Gea. -
Moggi Al Processo Gea
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Un caloroso a tutti i Fratelli bianconeri e tifosi di serie C e scusate la banalit? ma ? proprio FARSOPOLI -
Moggi Al Processo Gea
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Cronaca http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...i,14423893.html CALCIOGATE/ BALDINI: VIA DA ROMA PER DISSENSO CON ROSELLA SENSI L'ex ds: "C'erano vari conflitti d'interessi oltre alla Gea" Roma, 31 mar. (Apcom) - "Dalla Roma sono andato via quando la linea della societ? ? cambiata rispetto al confronto con quelli che Franco Sensi definiva come poteri forti. Si ? fatta molta letteratura rispetto alle presunte pressioni della Gea per mandarmi via e sostituirmi con Alessandro Moggi, ma non ? vero". Ha detto cos?, nel corso della sua lunga deposizione, Franco Baldini, nel corso del processo Gea, in cui sono imputati, tra gli altri, Luciano ed Alessandro Moggi. "Rosella Sensi ha fatto un cambio di gestione - ha continuato Baldini - per la malattia di Franco Sensi e per ragioni economiche la societ? scelse di avere una linea pi? morbida rispetto ai grandi club. I miei rapporti con la Roma si resero pi? aspri, poi, vista la situazione di classifica in cui si trovava la squadra". Rispetto alla Juventus, Baldini ha continuato: "Le mie perplessit? risalgono a quando i bianconeri erano interessati a Emerson - ha detto - Noi chiedemmo Blasi e ci fu dato Brighi. Poi parlai con Antonelli, che all'epoca era procuratore di Blasi, e mi disse delle difficolt? che il calciatore aveva, per le pressioni che subiva per passare la procura alla Gea. Baiocco? Ci interessava, e parlai anche con il calciatore. Lui per? mi disse che Gaucci voleva cederlo alla Juventus per le pressioni che gli arrivavano dalla Juve. So che c'era un rapporto fra la Gea e Gaucci, ma sono mie sensazioni e non ho prove certe, non ho nulla di scritto. Antonelli mi disse che c'erano altri giocatori che subivano pressioni per passare la procura alla Gea e avere cos? maggiori vantaggi economici". Baldini ha poi spiegato: "Quando ero alla Roma, avevo saputo che molti giocatori del settore giovanile avevano passato la loro procura a Zavaglia, giocatori come Amelia, Bovo, D'Agostino, Lanzaro e Aquilani. Durante la mia permanenza alla Roma non ci furono acquisti di giocatori della Gea, ma di un allenatore, Del Neri, ma quest'ultima fu una scelta della societ? e non un'imposizione della Gea". "Ricordo che Franco Sensi inib? per un periodo a Zavaglia di entrare a Trigoria, a causa del rinnovo del contratto di Totti, che all'epoca aveva Zavaglia come procuratore. Mi occupai di questo rinnovo per diversi mesi, ma non arrivammo mai a una soluzione, per i miei problemi nel rapporto con Zavaglia e per le richieste contrattuali. A quel punto lasciai la palla al presidente Sensi e al dottor Lucchesi". Il presidente della corte, Luigi Fiasconaro, a questo punto, ha fatto presente che potrebbe essere convocato, se necessario, Francesco Totti. "Parlai con Nelso Ricci della Gea - ha aggiunto Baldini - ma non ricordo di avergli mai detto di andare a testimoniare contro la Gea. Non mi sorprenderebbe per? se l'avessi fatto". "Conflitti d'interessi nel mondo del calcio - ha continuato Baldini - ce n'erano tra procuratori, presidenti, figli di presidenti che facevano i procuratori, mi viene in mente Pastorello e Corvino. Con Luciano Moggi parlai a una cena della federazione e lui mi disse per quale motivo suo figlio aveva tante difficolt? ad avere le procure di alcuni giocatori. Mi disse: sai com'? questo mondo, certe volte si lavora molto, altre si lavora poco e in altre ancora non si lavora affatto: stai attento a quello che fai". Baldini