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Juve, la Procura indaga sulla cessione di CR7 al ManUTD L’indagine della Procura di Torino sulla Juventus riguarda anche i valori della cessione di Cristiano Ronaldo al Manchester United la scorsa estate. Lo ha spiegato la stessa società bianconera in una nota pubblicata nella tarda serata di ieri. “La Società rende, inoltre, noto di aver ricevuto in data odierna la notifica di un nuovo decreto di perquisizione e sequestro relativo alle indagini in corso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino nei confronti della Società nonché di alcuni suoi esponenti attuali (Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Stefano Cerrato e Cesare Gabasio) e passati in merito ai fatti e alle ipotesi di reato di cui al comunicato stampa diffuso in data 27 novembre 2021 oltreché in merito alla voce “Cessioni definitive” del bilancio al 30 giugno 2021 in relazione ai valori economici della cessione del calciatore Dos Santos Aveiro Cristiano Ronaldo”. “Come già reso noto, Juventus sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato”, conclude la Juventus.
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Doppia assoluzione per la Triade Detto questo, è curioso notare, nel caso della Juventus, come tra i pm che stanno indagando ci sia Marco Gianoglio, che nel 2009 tentò un’indagine simile (basta googlare per recuperarne i riferimenti da testate come giornalaccio rosa.it). Allora c’era la celeberrima Triade a guidare la società bianconera e la stessa finì sotto la lente di ingrandimento per le plusvalenze generate in primis dalle operazioni Mutu e Zidane e gli effetti dei trasferimenti sui bilanci dal 2001 al 2006. Il pm allora chiese da 3 a 2 anni di reclusione per Moggi, Giraudo e Bettega, ma già il primo grado si concluse con un’assoluzione piena. La Procura presentò ricorso e perse anche in secondo grado, con una nuova e piena assoluzione per la dirigenza della Juve nel 2018. Un processo lunghissimo che ha impiegato ingenti risorse per concludersi con un nulla di fatto. “Indagare sulla Juve attira riflettori” È curioso il fatto che a distanza di un solo anno da quella seconda sconfitta (l’inchiesta Prisma parte dal 2019), uno dei pm della prima inchiesta sia tornato alla carica. Ed è curioso che anche questa volta, il perito (un noto commercialista) incaricato dalla Procura di Torino per il calcolo delle plusvalenze sia anch’egli lo stesso. Inevitabile che sorgano spontaneamente tante domande. La prima è inevitabilmente: non è che aprire un’inchiesta sulla Juventus generi clamore e porti grande pubblicità a chi l’avvia? A tal proposito, lo stesso ex magistrato Palamara in questi giorni ha confermato che “indagare sulla Juventus attiri i riflettori”. E crea un effetto mediatico devastante, salvo poi alle assoluzioni non dare la stessa visibilità alle sentenze. Perché il pm Gianoglio ce l’ha tanto con la Juventus? E chi risarcisce i contribuenti quando un’inchiesta che ha impiegato ingenti risorse pubbliche si conclude con un nulla di fatto? Ieri il numero uno di Exor, John Elkann, ha ribadito di avere massima fiducia nella magistratura, con cui la Juventus sta collaborando sin dall’inizio. Ovviamente, il processo penale sarà molto lungo (il precedente è durato 10 anni), ma quello sportivo sarà immediato e rapido. Si dice che tempo un mese e si arriverà a sentenza definitiva. Che inevitabilmente a seconda dell’esito avrà più o meno visibilità sui media. unisco le 2 notizie, perché pare che pure il consulente sia lo stesso della precedente inchiesta
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Juve, Agnelli e Nedved potrebbero non essere interrogati di Redazione - 1 Dicembre 2021 Prosegue il dibattito intorno alla Juventus per il caso plusvalenze. La Procura di Torino ha convocato gli ex manager bianconeri Marco Re e Stefano Bertola, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma potrebbe prendere una strada diversa per altre figure chiave della società. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport il prossimo interrogato dovrebbe essere l’avvocato del club, Cesare Gabasio, mentre Andrea Agnelli e Pavel Nedved – oltre che Stefano Cerrato e Fabio Paratici – potrebbero addirittura non essere chiamati a comparire. Gli inquirenti hanno già ascoltato il ds Federico Cherubini e l’ad Maurizio Arrivabene, dopodiché è toccato a Paolo Morganti, head of football operation e in passato segretario del settore giovanile. Secondo il quotidiano, però, non sarebbero emersi elementi particolarmente significativi per le indagini. Il prossimo a dover comparire davanti ai pm dovrebbe essere l’avvocato Cesare Gabasio, sempre in qualità di persona informata sui fatti e non di indagato. Una figura importante, poiché dovrebbe essere lui ad aver parlato della «famosa carta che non dovrebbe esistere teoricamente» nell’intercettazione, riferita agli stipendi arretrati di Cristiano Ronaldo.
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Plusvalenze Juve, i primi due indagati non rispondono ai pm: anche Agnelli rinuncerà di Ottavia Giustetti Annunciano di volersi avvalere della possibilità di non rispondere all'interrogatorio due degli indagati nell'inchiesta della procura di Torino sui conti della Juventus. Si tratta degli ex manager Marco Re (convocato per oggi) e Stefano Bertola. "Le questioni in discussione - spiega il loro legale, l'avvocato Luigi Chiappero - sono essenzialmente di carattere tecnico e necessitano di una riflessione". E' una linea difensiva che, con ogni probabilità, verrà seguita anche dagli altri quattro indagati, compresi il presidente Andrea Agnelli, il suo braccio destro Pavel Nedved e Fabio Paratici, ora direttre sportivo del Tottenham. Re non è stato fra i destinatari delle perquisizioni ordinate dai pm. L'inchiesta di magistrati e guardia di finanza è concentrata sulle plusvalenze realizzate (in gran parte) sugli scambi di giocatori con altri club. "Nel 2015 - osserva ancora l'avvocato - la normativa è cambiata. La valutazione, in sé, non è reato. C'è grande discrezionalità. Se ci sono risposte da dare, dobbiamo prima conoscere il contenuto delle contestazioni. Al momento non lo conosciamo".
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NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
gianluca88 ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Non sei un mostro, ma un animale che fa rima col tuo cognome, te lo diciamo da sempre -
sondaggio [ Serie A TIM ] Salernitana - Juventus
gianluca88 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2021/2022
78% di possesso palla- 1316 risposte
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gianluca88 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2021/2022
questo fact non è molto fun- 1316 risposte
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Provando ad ipotizzare, magari a lui hanno fatto un trattamento di favore, senza farlo sapere al resto della rosa, e questo spiegherebbe anche la frase "non si deve sapere". O più semplicemente potrebbe essere che c'è stato un accordo collettivo "a voce", ma poi nella pratica è stato formalizzato singolarmente con delle scritture private. Si può spiegare in mille modi, sia leciti che illeciti, il problema è che finora sono stati dati in pasto soltanto piccoli pezzettini dell'inchiesta, utili a fare tanto sensazionalismo e ad aizzare i manettari antijuventini, ma meno a capire veramente i fatti.