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gianluca88

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  1. E contemporaneamente la Gazzetta comincia a twittare sulla vicenda, coincidenza?
  2. Caso ultras, il Gip: «Dal capo della curva Sud biglietti ai clan mafiosi» Nell’indagine della Procura di Milano spuntano anche i «rilevanti» rapporti tra Luca Lucci, il capo della curva Sud, con gli ultras del Napoli. Nell’indagine della Procura di Milano che ha azzerato i vertici delle tifoserie di Inter e Milan spuntano anche i «rilevanti» rapporti tra Luca Lucci, il capo della curva Sud, con gli ultras del Napoli. In particolare, con uno degli esponenti di spicco delle tifoserie della squadra napoletana, privo di qualsiasi rapporto con il club campano e i suoi vertici, al quale avrebbe procurato «centinaia di biglietti» dell’incontro dei quarti di finale della Champions League destinati, «almeno in parte (…), ad appartenenti a “clan” mafiosi della città partenopea». ... https://www.calcioefinanza.it/2024/10/01/caso-ultras-curva-sud-clan-mafiosi/?refresh_ce
  3. Nella sede della Gazzetta tir di sabbia a ciclo continuo
  4. Per curiosità sono andato sulla home page della gazzetta, per la prima volta dopo non so quanti anni. In questo momento per trovare qualcosa sulla vicenda bisogna scendere alla ventisettesima notizia, sotto l'orgoglio di Leao per la fascia da capitano, la vittoria del Palermo sul Sudtirol e Maldini e Pisilli preconvocati da Spalletti.
  5. Evita accuratamente di nominare il Milan (dopo aver lavorato a mediaset per 40 anni è un riflesso condizionato) e scrivendo pure falsità, perché Agnelli ha preso 3 mesi di squalifica, non 1 anno. Io comunque sarei dell'idea di ignorare questo mentecatto
  6. Saltano fuori queste cose su Zanetti e Marotta e in procura non gli viene in mente di intercettarli per approfondire? Che strano...
  7. Indagato Manfredi Palmeri, consigliere regionale, in relazione all'inchiesta ultrà a Milano https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_30/inchiesta-ultra-a-milano-indagato-manfredi-palmeri-consigliere-regionale-quadro-da-10-mila-euro-in-cambio-di-favori-alla-societa-dei-parcheggi-di-san-siro-71c60a01-fa6f-479f-9aa1-9381bfef1xlk.shtml https://www.facebook.com/palmerimanfredi/photos/final-istanbul-2023atatürk-olympic-stadium-10-junemanchester-city-fc-vs-internaz/686372423501450/?_rdr
  8. Loro indagati da lui, mentre noi da questo qui
  9. che hanno funzionato benissimo, a quanto vedo
  10. Al minuto 35:23 Domanda: "nessuno dei dirigenti ha fatto una segnalazione, anche solo interna, o una denuncia? Risposta: "no" Tutti ridono, tranne Marcello Viola, il procuratore capo di Milano, quello che ha i gagliardetti dell'Inter in ufficio
  11. - gogna mediatica per mesi con l'accostamento 'ndrangheta-Juve; - Agnelli in commissione antimafia per difendersi da una intercettazione inventata; - Agnelli e Calvo squalificati nonostante la società abbia denunciato la situazione (a differenza di Milan e Inter, gravissimo). Quante di queste cose capiteranno anche alle milanesi? Anche se fosse solo una su tre di queste sarebbe un miracolo.
  12. Erano intercettati solo gli ultras, altrimenti avremmo letto anche intercettazioni di telefonate tra dirigenti, invece gli stralci che si leggono sono di telefonate tra ultras e Inzaghi
  13. https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_30/ultra-inter-i-consigli-della-curva-nord-a-inzaghi-tira-fuori-la-garra-metti-due-punte-e-ci-servono-200-biglietti-in-piu-il-mister-chiedo-a-zanetti-e-marotta-c87480f9-d179-477a-b1f2-787ae5cafxlk.shtml Ultrà Inter, i «consigli» della Curva Nord a Inzaghi: «Tira fuori la garra, metti due punte. E ci servono 200 biglietti in più». Il mister: «Chiedo a Zanetti e Marotta» di Pierpaolo Lio Marco Ferdico, leader della Curva arrestato, parlò al telefono con l'allenatore e incontrò l'allora difensore Skriniar. Per il gip si tratterebbe di una volontà degli ultrà «di lanciare» un messaggio al Club È l’inizio del 2023. E l’Inter arranca in campionato. C’è una macchina che viaggia verso la Pinetina. A bordo ci sono Marco Ferdico e Mauro Nepi. Vogliono raggiungere il campo d’allenamento dell’Inter per parlare con Simone Inzaghi e Milan Skriniar. Due faccia a faccia diversi, con obiettivi diversi. Con l’allenatore, i rappresentati della curva vogliono discutere delle difficoltà della squadra. La «visita» alla fine salta, la macchina torna indietro verso Milano. È un altro dei particolari che emerge dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia, della squadra Mobile milanese della Sisco nell'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, che ha portato al clamoroso arresto - nelle prime ore di lunedì 30 settembre - di 18 ultrà. Quelle che erano le intenzioni della Nord in quell'occasione le spiega Ferdico: «No, aggressivo no, però gli dico Mister io ti voglio dire una cosa... qua sei a Milano non sei in provincia ... a me mi dispiace però devi iniziare a tirare fuori un attimo la garra». Il comportamento in campo della squadra non piace, e nemmeno la gestione e le scelte tattiche dell’allenatore: «Gli dico quello che gli devo dire ... qua sei a Milano...quando sei in 10 metti due punte...lasci 2 punte...te lo ricordi Berlusconi a …». L'incontro con Skriniar Con l’allora difensore interista, l’incontro invece si farà, ma in un’altra location. I due vogliono capire le sue intenzioni in merito al rinnovo di contratto. La società nerazzurra stoppa però il tentativo d’irruzione, «anche perché ci sono le telecamere e robe varie». L’incontro con Skriniar ci sarà lo stesso, ma in un bar vicino allo stadio. Come Ferdico anticipa a un rappresentante del club: «Ti comunicheremo dove vedremo il giocatore, faremo due chiacchiere con lui, che non sia in un posto con fotografi e quant'altro». Durerà 20 minuti, durante i quali gli ultras interrogano il giocatore sul suo futuro. «Comunque va via... al 100% ha già deciso, hai visto che gli tremava la voce… aveva un po' di paura…», sarà la relazione fatta dai due ad Andrea Beretta, capo della Nord, al termine dell’incontro. «Una possibile chiave di lettura a tale episodio, visti gli attriti con la società neroazzurra», è la considerazione del gip Domenico Santoro, sarebbe da rintracciare nella volontà degli ultrà «di lanciare un messaggio al Club interista, ovvero che il nuovo direttivo di Curva Nord si sarebbe interessato anche ad "altre" vicende, come ad esempio quelle di calciomercato». La telefonata con Inzaghi per i biglietti Qualche mese più tardi, quando ormai l’Inter è lanciata verso la finale di Champions e la squadra regala soddisfazioni al tifo organizzato, la Nord si mette in contatto con Inzaghi. Il tema sono gli attriti crescenti con la società, e la conseguente reazione degli ultrà. È il 26 maggio. E Ferdico parla al telefono con Inzaghi. All’allenatore non è andata giù la decisione del tifo organizzato di non sostenere la squadra nella finale di Coppa Italia di un paio di giorni prima, scelta fatta dalla Nord per contestare l’iniziale scelta del club di non dare agli ultras il numero di biglietti per la finale di Istanbul che questi si aspettavano. Il mister lo dice a Ferdico: «Leggo il messaggio che la curva non canta a una finale... io mi sono imbestialito (… ) nel senso... non con voi... con la società», dice Inzaghi, che riferisce di aver detto in quell’occasione alla società che «mancano 4 ore... cercate di sistemare sta roba perché non esiste (...) risolvetelo... questo è stato il mio appello Marco». Lo sciopero del tifo in effetti sarebbe rientrato dopo i primi 15 minuti di partita. In risposta, il leader ultrà chiede a Inzaghi di intervenire con la società per ottenere più biglietti per la curva. «Te la faccio breve Mister... ci hanno dato 1.000 biglietti... noi ci siam fatti due conti... ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli...». «Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta... parlo con quelli (…) poi ti faccio sapere qualcosa... gli dico... che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti (…) Marco io mi... mi attivo e ti dico cosa mi dicono». Per la finale contro il Manchester City e il tema biglietti, da cui la curva conta di ricavare parecchi soldi, i leader degli ultras avviano infatti una serie di interlocuzioni. Nell'indagine si riferisce che hanno preso contatti con Marco Materazzi e «capitan» Zanetti, attuale vice presidente dell’Inter. L’obiettivo viene raggiunto in tempo per Istanbul. Il club cede, e aumenta la disponibilità di biglietti da consegnare alla curva. «Mi hanno dato 1500 biglietti!», esulta infatti Ferdico.
  14. poverini, mica come la Juve che ha cercato di gestire la situazione seguendo le indicazioni della Digos. A proposito, non esiste più l'obbligo di denuncia?
  15. c'è chi ha denunciato prendendosi mesi di gogna mediatica e chi ha "sottovalutato il peso di certi accadimenti" Inchiesta ultrà, le società Inter e Milan a rischio «commissariamento»: «Controlli inefficaci e pressioni sottovalutate» di Luigi Ferrarella I pm avviano un «procedimento di prevenzione» su Inter e Milan. Per il club nerazzurro i casi dell’incontro intimidatorio con Skriniar e i cercati contatti con Simone Inzaghi. Ma la società interista: «Da noi nessuna colpa» Se nei prossimi mesi non alzeranno il livello di anticorpi dei propri controlli organizzativi rispetto alle pretese delle curve ultrà, rischiano di essere «commissariate» Inter e Milan, e in questo momento soprattutto la società nerazzurra «sottoposta a pressioni che prova a mediare nell’interesse della squadra» a prezzo di «sottovalutare il peso di certi accadimenti», intercettati dagli inquirenti come l’incontro «quasi in una prospettiva intimidatoria» con il calciatore slovacco Skriniar e i cercati «contatti con l’allenatore Simone Inzaghi» attraverso aggressivi messaggi vocali. L’apertura del fascicolo A carico delle due società, infatti, è stato iscritto e avviato dalla Procura di Milano un «procedimento di prevenzione», che, se non dovesse appunto essere sterilizzato dalle contromisure organizzative delle due squadre, (soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti che per gli ultrà è fonte non solo di «ulteriori profitti» ma anche di una non meno importante «possibilità di legittimazione»), potrebbe in futuro sfociare in un istituto già più volte utilizzato negli ultimi tempi dai magistrati soprattutto sinora nel settore della logistica (come nei casi Dhl o Esselunga) e della moda (Armani o Dior): e cioè la messa in amministrazione giudiziaria della società o di singoli suoi settori di attività (articolo 34 del decreto legislativo 159/2011) quando si ritiene che, attraverso il libero esercizio della propria attività economica (pur se non illecita e pur se esercitata con modalità non illecite), all’impresa possa essere rimproverato, anche solo a titolo di rimproverabilità colposa per inerzia o cattiva organizzazione interna, d’aver agevolato l’attività di persone indagate per un determinato catalogo di reati. Non sanzione ma «terapia» La finalità di questo istituto giuridico non è insomma repressiva, ma preventiva, quasi «terapeutica», cioè non è finalizzata (come invece può avvenire nel campo penale) a punire l’imprenditore estraneo a un’associazione criminale, ma a contrastare la contaminazione antigiuridica di un’impresa sana, sottoponendola a un parziale controllo giudiziario proprio per sottrarla il più rapidamente possibile all’infiltrazione criminale, depurarla di quegli elementi inquinanti o rafforzarne i presìdi interni e così restituirla «bonificata» al libero mercato. Nel caso di Inter e Milan non si è ancora arrivati a questo strumento, ma l’obiettivo risanatorio è lo stesso e con l’avvio di un procedimento di prevenzione appare perseguito dai magistrati «spingendo» i club ad auto-curarsi prima che sia necessario un diretto controllo giudiziario. La difesa nerazzurra Le due squadre non sono indagate sotto il profilo penale, non hanno cioè contestazioni penali collegate agli arresti dei capi delle curve ordinati stamattina dal gip Domenico Santoro, ma proprio in questa ordinanza c’è traccia delle ragioni invece dell’innesco del procedimento di prevenzione laddove il giudice addita appunto una sorta di colposa sottovalutazione della situazione, o di scarsa conoscenza delle sue reali dinamiche sotto la facciata del tifo organizzato: e questo nonostante il club nerazzurro abbia depositato agli atti una memoria tutta volta a «allontanare ogni sussistenza di sospetto di (anche sola) colpa organizzativa nella cura delle relazioni con il tifo organizzato». https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_30/inchiesta-ultra-inter-e-milan-controlli-inefficaci-e-pressioni-sottovalutate-le-due-societa-a-rischio-commissariamento-44b3aa7c-f886-49e1-aab1-57dc46edfxlk.shtml
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