gaba
Tifoso Juventus-
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Calciopoli, Nucini: i buchi dell?accusa Il rapporto di fiducia con Facchetti, l?indagine su Fabiani e la sim di Moggi buttata. ?Gli arbitri andava?no a cena con i giornalisti quando tutti sanno che non si possono avere rapporti con persone esterne. Io? E? diver?so: mi confidavo solo con Fac?chetti, l?unica persona onesta del mondo del calcio. Perch? io, Danilo Nucini, non mi fi?davo di nessuno, neanche del?l?Ufficio Indagini. Ero un uo?mo solo?. E, naturalmente, contro tutti: contro i designa?tori che, senza distinzioni (ma Bergamo e Pairetto con par?ticolare accanimento) nella sua carriera lo hanno sempre boicottato (?I rapporti erano pessimi perch? la meritocra?zia non esisteva e io non mi faccio mettere il guinzaglio? salvo poi affermare, incalzato dall?avvocato Trofino, che ?a parte un anno, ho avuto quel?lo che meritavo?), contro i col?leghi arbitri (?Quelli anziani non vedono di buon occhio i giovani, e non c?? solidariet??), contro i giornalisti (?Il Corrie?re della Sera scrisse che sono stato il peggiore in campo? Ma li legga pure tutti, i gior?nali, sappiamo com?era la sto?ria... ?). Contro la Juventus (?Pensate che dopo una parti?ta mi regal? una maglietta senza il nome. Segno di anti?patia? Lo dite voi...?) e, natu?ralmente, contro Luciano Moggi e Angelo Fabiani con i quali riferisce di incontri car?bonari, di avvertimenti ?ma?fiosi? e della consegna di una sim ?protetta? che lui, invece di portare agli inquirenti ha buttato via senza dire niente a nessuno (tranne che a Fac?chetti, ovvio). Neppure al pm milanese Bocassini che lo convoc? qualche tempo dopo (?Non me la sono sentita di ri?velarle le cose. Di cosa abbiam parlato? Dell?andamento del calcio? con la Bocassini...). La sintesi di sei ore - zeppe di contraddizioni e atteggia?menti di ironica sfida verso gli avvocati difensori - di testimo?nianza di Danilo Nucini, ex arbitro e uno dei teste chiave dell?accusa nel processo di Calciopoli, lascia un senso di vago imbarazzo. Per i nume?rosi ?buchi? nella sua testimo?nianza e, in definitiva, nell?im?pianto accusatorio dei pm Beatrice e Narducci. Ma l?aspetto che meriter? mag?giore approfondimento nel corso del dibattimento ? il ruolo di Giacinto Facchetti, al?l?epoca dirigente di primo pia?no dell?Inter e amico ?di vec?chia data? di Nucini. Talmen?te amico che lui andava a rife?rirgli tutto quello che succe?deva nei raduni di Coverciano e tutte le sue sensazioni (per?ch? durante l?udienza fiume di questo che ? un processo penale, molto si ? basato pro?prio sulle sensazioni), fino a diventare, di fatto, il suo ?infil?trato speciale? quando gli chiese (parole di Nucini) di ?diventare amico di De San?tis e di informarsi su Fabiani?. E lo ha fatto tal?mente bene da farsi portare dallo stesso Fabiani a ?rap?porto? da Moggi che lo incon?tr? in un albergo di Torino. E fu proprio al termine di quel?l?incontro che Nucini ebbe in consegna la ?mitica? sim: la bomba che poteva incastrare Moggi... Fonte: TuttoSport
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dopo un Napoli-Ancona 1-2 negli spogliatoi avrebbe incontrato l'ex dg juventino Luciano Moggi il quale gli avrebbe detto "complimenti, ci vediamo presto". Nucini decise di preparare una sorta di diario - consegnato oggi ai giudici - in cui annotava i giudizi positivi espressi dai designatori in partite in cui registrava errori a favore della Juve o a svantaggio delle avversarie. Giudizi che, nei casi opposti (errori contro Juve o a favore di rivali), erano invece negativi. "Chi ascoltava le sirene andava in alto", ha commentato. Di questa situazione Nucini parl? con Giacinto Facchetti, di cui era amico, e il dirigente dell'Inter che "era incredulo, non pensava che succedessero queste cose". Su suggerimento di Facchetti, tent? di informarsi nell'ambiente arbitrale su chi fosse Mariano Fabiani, ex ds del Messina ritenuto molto legato a Moggi. Ci furono reazioni imbarazzate poi l'arbitro De Santis gli avrebbe detto che "se si voleva fare la serie A si doveva passare attraverso Fabiani e Moggi". Nucini ha poi detto di aver incontrato Fabiani, il quale gli avrebbe assicurato che avrebbe arbitrato di nuovo in A e lo avrebbe messo in contatto prima telefonicamente con Moggi ("sta tranquillo, ascolta quello che dice Fabiani e ci pensiamo noi", gli avrebbe detto a telefono il dirigente juventino) e poi di persona, organizzando un incontro in un albergo di Torino. Moggi in quella circostanza avrebbe rassicurato che Nucini "deve essere trattato bene, valorizzato e mandato in serie A". Nucini, sempre in quella occasione, avrebbe sentito Moggi che chiamava Bergamo e chiedeva al designatore di "non mandare Dondarini" ad arbitrare la partita della Juve. Fabiani gli avrebbe consegnato quindi una scheda telefonica raccomandandogli di utilizzare tale scheda per parlare solo con lui e di non fare telefonate a persone diverse. L'arbitro subito dopo avrebbe informato Facchetti dell'incontro, parlandogli anche della scheda sim di cui per? si sarebbe disfatto. Il rapporto di Nucini con Facchetti, la scheda "buttata via"e la mancata denuncia da parte di Nucini di tali episodi sia agli organismi sportivi ("non mi fidavo dell'ufficio indagini di allora", spiegher? Nucini) sia quando fu convocato dal pm di Milano Ilda Boccassini sono stati gli argomenti al centro di incalzanti domande da parte degli avvocati della difesa, in particolare dei legali di Moggi, Trofino e Prioreschi. "Alla Boccassini non ho detto quello che dovevo dire perch? mi sono trovato da solo". Per quanto riguarda il rapporto con Facchetti ha sostenuto che l'iniziale semplice conoscenza ? diventata nel tempo un rapporto di amicizia. I legali hanno evidenziato alcune contraddizioni rispetto a quanto dichiarato durante le indagini, soprattutto a proposito della scheda sim. Nel corso dell'udienza sono state ascoltate anche le testimonianze dell'ex dirigente dell'Udinese Francesco Dal Cin e dell'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. Il processo riprender? il 16 giugno. (Ansa)
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non l'ha gettata l'ha data a facchetti per un dossier almeno cos? ha detto il pm durante la requistoria contro giraudo almeno tuttosport ha scritto cos? e l'ho postato anche qua ancora meglio direi..
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buongiorno beh lo avevamo gi? scrittto in un topic con tanto di assegnazioni delle schede
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lo aveva detto il figlio a radio radio stessa versione beh le schede dovevano avere un nome legge antiterrorismo in vigore anche in svizzera dal 2004 per quello alcun non funzionavano e furono cambiate osservatori per osservare anomalie ci avevo preso naturalmente la sheda all'arbitro fa pi? effetto per? ci sono delle chiamate dai tabulati che papresta figlio era in campo ad arbitrare quindi non poteva essere un arbitro ad averla all' inizio infatti 'avevano attribuita lui nucini il braccio armato dell'inter vedremo meani lo sapeva e moggi???
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Calciopoli Romeo Paparesta 'Moggi mi consegn? dei telefonini' 19:43 del 19 maggio Continua il processo Calciopoli. Questa volta, a parlare e' stato Romeo Paparesta, padre di Gianluca, ex fischietto italiano: "Moggi mostro' perplessita' sull'andamento del campionato ed era preoccupato per il potere delle squadre milanesi e romane, ma soprattutto milanesi. Aveva un'ossessione - ha detto Romeo Paparesta -: temeva che questo potesse vanificare il lavoro che faceva alla Juve''. Cosi', Moggi avrebbe chiesto a Paparesta di segnalargli episodi strani durante le partite di calcio. A tale scopo avrebbe consegnato a Romeo Paparesta un telefonino in cui erano memorizzati due numeri di Moggi e due di Fabiani. Successivamente, l'ex dg bianconero consegno' a Paparesta altri tre telefoni, spiegando nelle varie circostanze che i propri numeri erano cambiati e che occorreva comunicare con i nuovi cellulari. Dopo il burrascoso Reggina-Juventus che vide l'irruzione di Moggi e Giraudo negli spogliatoi del Granillo, Romeo invito' il figlio, arbitro di quella gara, a utilizzare quel telefonino e a parlare con Moggi perche' censurasse il modo in cui il dirigente juventino si era comportato con lui. "L'errore di mio figlio e' stato non riportare nel referto quello che avvenne nello spogliatoio", ha detto Romeo Paparesta.
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ciao mario non potevo resistere paparesta figlio aveva detto che il padre avrebbe spiegato chi e perch? lo present? a moggi disse anche che un teste dell'accusa mica ? detto che parli contro gli imputati abete si dice sia juventino il de cillis dovr? spiegare quante schede ha venduto e quante ne ha intestete a parenti nucini croller?
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due pm napoletani, Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, hanno chiesto davanti al gup Eduardo De Gregorio (che a settembre lascer? questo ruolo) condanne non lievi. Quella pi? pesante riguarda l?ex ad della Juventus, Antonio Giraduo, per il quale hanno chiesto 5 anni di reclusione. Due anni di reclusione sono stati chiesti per l'ex presidente dell'Aia, Tullio Lanese mentre una pena di 4 anni ? stata chiesta per l?ex arbitro Messina, 3 anni e sei mesi per il suo collega Pieri, tre per Duccio Baglioni, ex assistente. Per quanto riguarda i due arbitri tuttora in attivit?, Paolo Dondarini e Gianluca Rocchi, il pm hanno chiesto rispettivamente condanne di 2 anni e 20 mila euro di multa e un anno e quattro mesi e 10 mila euro di sanzione pecuniaria Domenica lo stesso direttore di gara ha fatto infuriare il Milan Ancelotti testimone: Pieri, arbitro inaffidabile l tecnico del Milan il 16 maggio aveva esposto ai carabinieri i suoi sospetti facendone il nome, assieme a quelli di De Santis e Palanca Carlo Ancelotti e Tiziano Pieri discutono a bordo campo (Omega) MILANO ? L'errore vero ? all'origine della storia. Non essendoci pi? il sorteggio, Tiziano Pieri non andava designato per dirigere Atalanta- Milan. Stefano Tedeschi, l'uomo chiamato a sostituire la coppia Bergamo- Pairetto, travolta da Calciopoli, ha voluto sfidare la regola numero 18 del gioco del calcio, quella del buonsenso, appena ricordata da Blatter. E ha perso la partita. Le ragioni per le quali Pieri andava tenuto lontano dal Milan e da Ancelotti sono infatti racchiuse nei verbali della deposizione di sei mesi fa del tecnico rossonero davanti ai Carabinieri di Roma e al vice-capo dell'Ufficio indagini della Figc, Gianluca Leonelli. Ma non solo in quelli. Non si manda un arbitro a dirigere la partita di un allenatore che, in piena coscienza, dopo avere spiegato che Meani non era un semplice ristoratore di passaggio al Milan senza alcuna responsabilit? nei rapporti con fischietti e assistenti, ha avuto il coraggio di sostenere: ?Non posso affermare nulla sull'esistenza di gruppi arbitrali, ma certamente ho avuto la netta sensazione che alcuni arbitri erano meno affidabili. Tra questi De Santis, Palanca e Pieri?. Oppure: ?Individuo tre partite in cui ritengo che l'arbitro si sia adoperato per danneggiare volontariamente il Milan e favorire, direttamente o indirettamente, la Juventus. Mi riferisco in particolare alla gara Lecce-Milan in cui l'arbitro Pieri in modo veramente singolare commin? un'ammonizione a centrocampo a Maldini che era gi? diffidato e ci? alla vigilia del derby milanese?. Il riferimento ? al 15 febbraio 2004, Lecce-Milan 1-1, quando Pieri venne definito da Galliani ?arbitro tecnicamente inadeguato?. Pur essendo diventato internazionale secondo criteri non del tutto comprensibili, Pieri non ? migliorato: anzi, le sue direzioni sono state accompagnate dal sospetto di un legame particolarmente stretto con Moggi. Era lui l'arbitro di Bologna- Juve 0-1 del 12 dicembre 2004 (il caso-Cipriani, la punizione di Nedved) e di questo aveva parlato Pagliuca nell'audizione davanti ai Carabinieri di Roma del 5 giugno, in cui riferiva di essere stato testimone di ?un arbitraggio che costantemente, nel corso di tutta la partita, ci ? sembrato assolutamente ingiusto nei confronti della nostra squadra?. E da una serie di intercettazioni ? emersa con chiarezza la vicinanza dello stesso Pieri all'ex d.g. della Juve. A sostegno di questa tesi, negli atti della Procura di Torino erano venute alla luce le telefonate nelle quali Moggi chiedeva a Pairetto di designare per il ?Trofeo Berlusconi? proprio Pieri e raccomandava l'arbitro di Lucca al moviolista Baldas, perch? lo sostenesse. E che cosa dire della telefonata nella quale Maria Grazia Fazi, che non considerava Pieri come uno del gruppo legato a Bergamo, si dimostrava particolarmente soddisfatta per un errore clamoroso capitatogli a Reggio Calabria, perch? non essendo stato commesso a favore della Juve sarebbe stato a lungo sospeso? Da questo squallido intreccio di episodi, emergono tre tipi di problemi per i quali era del tutto sconsigliabile la designazione di Pieri in Atalanta-Milan, partita di per s? delicata. Il primo: la testimonianza di Ancelotti ? venuta a conoscenza di Pieri; tutti i tesserati oggetto di indagine da parte della Procura di Napoli e della Procura federale hanno infatti ottenuto gli atti. Cos? come i dirigenti arbitrali, direttamente dai vertici della Figc. Secondo problema: l'arbitro, che risulta indagato dalla Procura di Napoli per frode sportiva, non pu? essere tranquillo in questo momento, visto che si avvicina l'ora in cui i magistrati partenopei firmeranno i rinvii a giudizio e la sua posizione non pare si sia alleggerita in questi mesi di intenso lavoro da parte dei pm Narducci e Beatrice. Terzo problema: Pieri, prosciolto nell'ambito del processo alla Reggina, non ? mai stato sospeso da parte degli organi di giustizia della Federcalcio o dell'Aia per i rapporti con Moggi e la Juve, quelli denunciati da Ancelotti. E dunque il contenzioso con il tecnico resta aperto. Siccome sarebbe stato troppo chiedere a Pieri di ricusare la designazione di domenica per l'evidente incapacit? di essere sereno, sarebbe dovuto intervenire preventivamente Tedeschi. Il designatore per? era troppo impegnato in altre questioni per scegliere una soluzione di questo tipo. Salvo svegliarsi ieri con una telefonata al fischietto di Lucca, che si ? rivisto in tv. Per gli arbitri ? un momento di sbandamento tecnico e di allarmante fragilit? morale. Le indicazioni regolamentari che emergono dai raduni sono confuse e in vorticoso mutamento ad ogni occasione. Il fatto che la quasi totalit? degli arbitri sia riuscita a dribblare le sanzioni disciplinari, ha soltanto danneggiato la categoria, che ha interpretato il lassismo federale (a torto) come un'assoluzione da tutti i peccati, anche quelli mortali. La loro catarsi ? ancora lontana. Fabio Monti 07 novembre 2006 forse per questo la procura porta come prove le inchieste e sentenze di farsopoli?? a leggere cos' sembrerebbe che le testimonianze siano state bene instradate...
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Calciopoli: chiesti 5 anni per Giraudo, 2 per Lanese, condanne per nove arbitri Commenti Invia Stampa Approfondimenti ■ Nicchi: Rocchi continuer? ad arbitrare dal nostro inviato Carlo Santi NAPOLI - Il primo capitolo di Calciopoli, quello nei confronti degli undici imputati che hanno chiesto il rito abbreviato, indica la strada a quello che sar? il processo vero e proprio del grande scandalo del calcio italiano. l due pm napoletani, Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, hanno chiesto davanti al gup Eduardo De Gregorio (che a settembre lascer? questo ruolo) condanne non lievi. Quella pi? pesante riguarda l?ex ad della Juventus, Antonio Giraduo, per il quale hanno chiesto 5 anni di reclusione. Due anni di reclusione sono stati chiesti per l'ex presidente dell'Aia, Tullio Lanese mentre una pena di 4 anni ? stata chiesta per l?ex arbitro Messina, 3 ani e sei mesi per il suo collega Pieri, tre per Duccio Baglioni, ex assistente. Per quanto riguarda i due arbitri tuttora in attivit?, Paolo Dondarini e Gianluca Rocchi, il pm hanno chiesto rispettivamente condanne di 2 anni e 20 mila euro di multa e un anno e quattro mesi e 10 mila euro di sanzione pecuniaria. In aula, durante la fase finale delle requisitoria, il pm Narducci ? stato attaccato dall?avvocato Scalise, difensore dell?ex arbitro Marco Gabriele (per lui chiesti 2 anni di carcere) perch? ha citato la ?combriccola romana? (ne faceva parte Massimo De Santis) ma quella vicenda ? stata archiviata. L?acceso scontro verbale ? statop bloccato dal gup che ha momentaneamente interrotto l?udienza. ? E? una richiesta equilibrata - ha commentato il pm Beatrice - e noi non abbiamo concesso le attenuanti generiche?. Per quanto riguarda le pena, visto che siamo davanti al rito abbreviato, questo sono state ridotte di un terzo. E? facile preventivare, secondo quando trapela anche dai due pm, che per Luciano Moggi, il principale accusato e il capo della Cupola, verr? chiesta una pena di otto anni .
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Irregular Season 08/09... Sempre Da Annullare...
gaba ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
ah invece di dossier su della valle schede telefoniche attive prima durante dopo le partite sorteggi, minacce e altre scemenze varie.... guardate come si fa a farsi eleggere Rubriche ? Spy calcio Cene e ultimi tradimenti i retroscena delle elezioni Coni Fra cene elettorali e tradimenti, si sono consumate le ultime ore prima delle elezioni del Coni. Gianni Petrucci, a spese sue, luned? sera ha invitato a cena, all'Hotel Parco dei Principi, davanti a Villa Borghese, 66 grandi elettori (su 79): in 62 hanno accettato. Un presidente si ? scusato, "mi spiace, sono in Sardegna". In realt? ? stato visto a Roma, pronto a passare col rivale di Petrucci. Capita. E' stata una cena allegra: Arese, non conoscendo tutti i presenti, si ? rivolto cos? ad un elegante signore in gessato: "Mi raccomando, domattina...". Il signore, gentilmente, gli ha risposto: "Ma io non voto, mi spiace". Era il proprietario dell'hotel, il fratello dell'ex presidente del Napoli, Gianni Naldi. E' finita a notte fonda fra i sorrisi. Appuntamento al Coni, in mattinata: e non si sgarra sull'orario, il presidente dell'assemblea, Franco Carraro (nel lontano '62 era gi? in consiglio nazionale...) non transige. Schermaglie Petrucci-Chimenti: niente di grave, in fondo sono due che si stimano. Parla solo Binaghi, presidente della Federtennis, a favore di Petrucci: poteva risparmiarselo. Si vota. Franco Chimenti ha tenuto duro sino all'ultimo, telefonate burrascose con onorevoli Pdl, e un consenso (24 voti) forse superiore al previsto. Anche se in realt?, Petrucci non ha mai rischiato di perdere il posto: quando ha raggiunto il quorum (40 voti), il suo rivale era fermo a quota 17. Petrucci si aspettava un 10% di "traditori", sono stati il 6,2%. Sette in tutto, in base ai calcoli: Nomi? Meglio lasciar correre, tanto ? finita: nell'ultima cena (prima delle elezioni) erano in 62 seduti a tavola con Petrucci, alla fine lo hanno votato in 55. Le preferenze di Paolo Barelli, senatore Pdl in corsa per soli 12 giorni (che figuraccia), sono finite a Chimenti, a questi si ? unito forse qualcuno si era stancato anche di Petrucci: d'altronde non si pu? avere sempre l'unanimit?, Petrucci ? in carica da 10 anni, lo aspetta ancora un quadriennio. E non avr? problemi, di sicuro. Perch? ha vinto senza mai tremare, e il governo dello sport ? pi? che mai nelle sue mani (come si vedr? pi? avanti). Chimenti esce di scena, non entra nemmeno in Giunta: ma lo fa a testa alta, fiero di aver scosso "il Coni da torpore". Merita rispetto. Torna intanto il calcio in Giunta Coni, mancava dai tempi di Luciano Nizzola: Giancarlo Abete fa incetta di "poltrone", dopo la Figc e l'Uefa ecco anche questa del Coni. Abete ha avuto pi? voti di tutti, 47. In rappresentanza degli atleti entrano i due olimpionici Antonio Rossi e Giovanna Trillini che hanno battuto la concorrenza del rugbista Orazio Arancio e del nuotatore Alessio Boggiatto. Tra i dirigenti, come detto, tantissimi voti per Abete che ha preceduto Agabio (ginnastica, 45), Arese (atletica, 41), Di Rocco (ciclismo, 40), Magri (pallavolo, 29). Tra i non presidenti entrano in Giunta Manuela Di Centa (26 voti) e Giovanni Malag? (23): Malag?, leader del prestigioso circolo Aniene e organizzatore dei Mondiali di nuoto, si era dimesso ai tempi del caso Catania. Un gesto che pochi dirigenti, non solo nello sport, hanno il coraggio di fare. Ora torna, e sicuramente con un ruolo da protagonista. Non ce l'ha fatta invece Fabio Pigozzi, prorettore dell'ex Iusm (e prima ancora ex Isef): uno dei pochi che in passato si era opposto a Petrucci. In quota tecnici Eddy Ottoz stravince con 57 voti, mentre per gli Enti di promozione fa il suo ingresso Massimo Achini, del Csi (37 voti, primo degli eletti). Fuori resta Claudio Barbaro, uno degli sponsor di Barelli che, dietro le quinte, se la prende anche con il compagno di partito, Rocco Crimi. Per i comitati regionali eletto Marcello Marchioni (41 voti) e per quelli provinciali Michele Barbone (49 voti). Confermati i vicepresidenti, Agabio vicario, e Luca Pancalli, nominati nella prima riunione della nuova Giunta. Conferma all'unanimit? anche per Lello Pagnozzi che resta segretario generale dell'Ente, braccio destro di Petrucci e grande protagonista (occulto) di queste elezioni. E' una Giunta blindatissima, tutta di "petrucciani": da notare che ? stato salvato Di Rocco, presidente del ciclismo, nella bufera soprattutto dopo il caso Rebellin. Ma nella prima vera Giunta della sua gestione, Petrucci parler? proprio del caso-ciclismo, lo ha promesso: ? autentica emergenza, ormai. "Il doping, come lo sport nella scuola, sar? fra le mie prioriet?", ha garantito il presidente che dopo le elezioni, esagerando, ha ringraziato anche la Madonna. "Scusate, ha detto, ma io ho studiato dai Salesiani". Non solo: ? anche un ex democristiano, e non certo rinnegato. E i democristiani, si sa, ? complicato scalzarli -
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
gaba ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Saranno il governo americano e Fiat a decidere sulla futura leadership dell'azienda una volta andato in porto l'accordo fra le due case automobilistiche. Lo ha fatto sapere l'attuale ceo di Chrysler, Bob Nardelli, in una nota ai dipendenti diramata nella notte dalle agenzie di stampa Usa. La maggioranza dei consiglieri sar? indipendente. ?Il board avr? la responsabilit? di nominare un presidente? aggiunge Nardelli e ?selezioner? un ceo assieme a Fiat?. pensate ci sia qualche speranza che il governo americano si possa prendere il cda della juve -
Irregular Season 08/09... Sempre Da Annullare...
gaba ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
fonte: giornalaccio rosa di Mantova) Nei giorni scorsi la Fifa ha ufficializzato il gruppo di assistenti internazionali appartenenti alle varie Federazioni invitati alla selezione per il Mondiale 2010 (Sud Africa). Per l -
Roma, 14 apr. (Apcom) - Il presidente della commissione arbitri della Romania
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Paparesta Vuota Il Sacco?il 12 Marzo Va Da Palazzi
gaba ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
da paparesta.com 11 aprile . Il vetro opaco del -
Corte Giustizia Figc:4 Anni E Maximulta A Moggi Jr
gaba ha risposto al topic di The-Lightning in Calciopoli (Farsopoli)
ZAVAGLIA: "Lotter? in un tutte le sedi. Palazzi? Un fallito che ha trovato rifugio in FIGC" 09.04.2009 07.35 di Francesco Cherchi articolo letto 190 volte Fonte: Raffaella Bon per TuttoMercatoWeb Dopo la sentenza della giustizia sportiva che lo ha squalificato per 18 mesi in seguito alla vicenda Gea, Tuttomercatoweb ha chiesto le sue sensazioni e le sue verit? a Franco Zavaglia, protagonista della rubrica "A tu per tu" di oggi. Di cosa sa questa sentenza? "Sa solo di giustizialismo. Non ? una sentenza equa, il procedimento non ci doveva nemmeno essere, ma qui si cerca sempre di mettere sull'altare del sacrificio gente che fa il suo lavoro... Io ho solo riscosso le commissioni anzich? da parte dei giocatori, da parte delle societ?: questo ? il motivo per il quale Palazzi ha chiesto la radiazione. La Corte federale poi, ha addirittura prestato il fianco a questa iniziativa di una procura che ormai non esiste pi?. Andiamo avanti con gente tipo Palazzi che nella vita ha fallito e che ha trovato rifugio nella nostra Federazione". Cosa intende fare adesso? "Questo ? un accanimento mediatico e sportivo. Andr? in tutte le sedi sperando di trovare gente sopra le parti, non voglio gente assetata di giustizialismo, se non ricever? le risposte che cerco, mi rivolger? anche alla giustizia ordinaria, chiamando in causa tutti gli organi della FIGC. Non ? ammissibile ci? che si sono inventati dopo 4 anni, e dopo che sono stato assolto dalla stessa giustizia sportiva per mancanza di prove". Quello da lei descritto ? un procedimento comune tra i procuratori? "Tutta l'Italia ed i procuratori calcistici usano questo metodo, che a livello mondiale ? una cosa normalissima ed applicata, mentre solo da noi in Italia non ? stato regolamentato. E non ? legale a causa di una commissione dei procuratori non all'altezza della situazione. Questo ? un procedimento che doveva iniziare 4 anni fa". Lei, per?, ? uno dei pochi che ? stato punito "Qui purtroppo il procuratore fa figli e figliastri, perch? io sono condannato per un giocatore che non ? assistito da me: Manuele Blasi, non assistito da Franco Zavaglia, tant'? che con lui non parlo da almeno 5 anni. Il signor Palazzi si ? addirittura inventato che io sono stato a pranzo con lui. La corte Federale non pu? prestare il fianco a cose di questo genere, quindi questo mi fa pensare che il piattino fosse gi? pronto prima di iniziare a parlare: era gi? tutto prestabilito". Lo vede come un attacco diretto alla Gea? "La Gea dal processo ordinario ? uscita assolta, hanno solo distrutto un'organizzazione che dava da mangiare a 20 famiglie, dando il fianco a dicerie di persone che portavano delle registrazioni a ufficiali e sottoufficiali. Senza contare come fossero esponenti della Federazione stessa come Franco Carraro a venire a complimentarsi con noi per quello che la Gea stava facendo al calcio italiano". Cos'era davvero la Gea? "Era un importante punto di incontro tra le societ? e le agenzie di sponsorizzazione. Tutti venivano a fare gli oratori, penne d'oro della stampa, funzionari della federazione e delle istituzioni: nessuno di loro ha mai detto nulla sulla Gea, c'erano solo lodi". C'? un aspetto che le ha fatto pi? male degli altri? "La sentenza gi? preparata. Non si pu? discutere un caso simile in mezz'ora. Non mi sembra che 12 o 16 persone con quella scarsa preparazione potessero giudicare nulla. Non ci hanno dato neanche la possibilit? di difenderci: su una commissione composta da 12 persone circa 8 superavano i 70 anni. L'unico attento a questa sentenza era il presidente di commissione, che ha pi? volte ribadito al mio avvocato di far presto perch? tanto sappiamo come deve andare a finire". Siete ancora uniti, voi ex membri della Gea? "I membri della Gea De Mita, Geronzi non sono stati intaccati. Calleri era stato accusato di una situazione che non sta n? in cielo n? in terra. Alessandro paga il nome che porta, perch? il processo non ? alla Gea. E' il fatto che i figli di... davano fastidio a tutti". Anche Alessandro Moggi ? stato vittima di ci? che ci ha descritto? "Assolutamente. E' un ragazzo a cui hanno rovinato la famiglia ed a cui stanno rovinando l'esistenza. Un accanimento contro persone che hanno sempre osservato tutti i regolamenti federali. Hanno condannato solo mediaticamente". Pensa che ci potranno essere ripercussioni con i suoi assistiti? "Penso assolutamente di no. Il rapporto con gli assistiti ? sempre stato di massima stima e professionalit?". Cosa pensa di chi sostiene che Moggi sia ancora dentro la Juve? "Non so se ? dentro o fuori, n? tantomeno mi interessa quello che fa Luciano Moggi. Se non sono stati capaci di colpire Moggi non devono rompere le scatole e perseguitare chi magari stava vicino a lui e lavorava con lui". Il momento non ? dei migliori, ma come ben sa, il calcio va avanti. A che punto ? il rinnovo di Aquilani? "Ci sono alcuni dettagli da sistemare ma quanto prima la situazione si pu? mettere in chiaro". -
Paparesta Vuota Il Sacco?il 12 Marzo Va Da Palazzi
gaba ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
beh ieri sera c'era paparesta a radioradio,la replica della puntata del pomeriggio riassunto.. ordine ha fatto una figura del c.... con la sua ricostruzione della vicenda spogliato chiamate paparesta..chiamata collina meani marani ha chiesto del rapporto assobiodiesel..paparsta ha risposto.. la scheda l'aveva il padre e non il figlio..questo ? sicuro.. il padre la usava per chiamte personali e sembra che non ci siano chiamate verso un numero straniero papresta ha raccontato la storia con collina gussoni e aspetta che collina smentisca quanto lui ha detto ah ? avvelenato con collina moggi e giraudo non lo hanno rinchiuso eranoa arrabbiati ma nel limite tanto che lui non ha fatto rapporto vi erano anche gli ispettori della figc pi? l'osservatore e altri testimoni.. mogggi a sportilia??nel raduno degli arbitri?? ritirirava un premio paparesta dice che nei suoi interrogatori ha fatto notare alcune anomalie,anomalie lo ha ripetuto niente accuse.. i designatori andavano in ritiro con gli arbitri dal gioved? facevano vedere i filmati delle parite e su qualcuna di una grande squadra si fermavano di pi?.. questa sarebbe una delle anomalie collina invece si presenta al raduno il venerd? d? le designazioni e poi se ne va.. ha facendo prano e cena.. -
Paparesta Vuota Il Sacco?il 12 Marzo Va Da Palazzi
gaba ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
4 aprile 2009 dal sito di paparesta... In queste ore fa discutere la circolare emessa dal presidente AIA, Nicchi, sul divieto agli arbitri di fare dichiarazioni anche a mezzo e-mail o propri siti internet, di partecipare a gruppi di discussione (Facebook) mailing list, forum, blog o simili. Bene fa il presidente a ricordare quella che ? una regola gi? esistente - art. 40 comma 4, lettera d) Regolamento AIA -, di cui tutti quanti siamo a conoscenza, ma che riguarda esclusivamente ?gare dirette o incarichi espletati?. N? ? pensabile che tale circolare, diffusa - ma sar? solo una coincidenza - a poche settimane dalla pubblicazione on line del mio blog e del mio profilo su Facebook (circa 3mila amici, tra cui tanti giovani arbitri), rappresenti una privazione di una libert? costituzionalmente protetta. Non sta a me ricordare infatti le regole dettate dall?art. 21 della Costituzione che, da 61 anni a questa parte ? l?essenza della nostra democrazia, e che comunque per ogni buon conto riporto: ?Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.? Su Internet, ormai spopolano siti e profili facebook di magistrati, avvocati, giornalisti, professionisti, sportivi, studenti, casalinghe, gente comune : a chi potrebbe nuocere un arbitro o, nel mio caso, pseudo tale? Per tali ragioni, credo che soprattutto gli arbitri pi? giovani (che ogni giorni mi scrivono) possano stare tranquilli. Attenendosi alle regole, vi dico: non temete di esercitare quel diritto previsto dalla nostra Costituzione, dunque non rinunciate alla vostra libert? e alla vostra dignit?. Gianluca -
contatti con arbitri??? quando?? e giraudo che avrebbe combinato...??? e i cda che si riunivano sempre??
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Paparesta Vuota Il Sacco?il 12 Marzo Va Da Palazzi
gaba ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
beh questo ? quello che dice paparesta sul suo blog pubblicando un intervista a italpress Riporto di seguito un comunicato dell?Italpress diffuso dopo la mia testimonianza resa oggi alla trasmissione ?Quelli che il calcio?. In queste righe ? riassunta la mia storia. Non aggiungo commenti. MILANO (ITALPRESS) ? Estromesso dal suo mondo senza un perch?. Gianluca Paparesta non si d? pace. Coinvolto e poi uscito senza macchia dallo scandalo di calciopoli, l?ex direttore di gara ha provato in tutti i modi a tornare in campo per fare quello che aveva sempre fatto, arbitrare. Una battaglia che ha proseguito anche quando, la scorsa estate, l?Aia l?aveva dismesso per motivi tecnici, una spiegazione per lui inaccettabile, al punto da pensare, come ha scritto nel suo blog, di essere stato ?fatto fuori dal sistema?. Una sensazione che ha avuto ?rileggendo determinate conversazioni negli atti contenuti nel fascicolo legato a calciopoli ? racconta oggi, ospite di ?Quelli che il calci? ? Ho chiesto al procuratore federale Palazzi un?audizione perch? mi sono imbattuto in una conversazione telefonica in cui un allora altissimo dirigente federale e Moggi, parlando della giustizia all?interno del mondo dello sport, dicevano che chi non era funzionale al sistema dava fastidio e ho rivisto in questa conversazione quello che ? toccato a me?. Paparesta ripercorre la sua vicenda, tutti i procedimenti di cui ? stato oggetto e dove ? sempre riuscito ?a dimostrare la mia estraneit?. Dopo averlo fatto ero pronto a rientrare ma l?allora presidente dell?Aia Gussoni e il designatore Collina mi dissero di aspettare ormai la fine dello scorso campionato per riprendere ad arbitrare nel nuovo?. Ma le cose non sono andate cos?. ?A fine giugno hanno deciso di mandarmi via per motivi tecnici? ma le motivazioni, spiega l?ex direttore di gara, sono arrivate dal Comitato nazionale dell?Aia e non, come previsto, dal designatore Collina. ?Tutti i gradi della giustizia amministrativa mi hanno dato ragione ? insiste Paparesta ? mancava il parere del designatore, che poi ? arrivato: non avendo arbitrato per un anno non potevo pi? arbitrare. Eppure Collina, davanti ad altre persone tra cui lo stesso Gussoni, mi disse quando ci eravamo incontrati che mai e poi mai avrebbe espresso un giudizio tecnicamente negativo sulla mia posizione?. Paparesta, insomma, non l?accetta. ?L?anomalia ? che chi ? ancora a giudizio oggi arbitra regolarmente, mentre chi ha dimostrato la propria estraneit? non arbitra ? prosegue ? Non vorrei che pesasse il fatto che sono testimone d?accusa per il processo di Napoli?. L?ex arbitro spiega poi di non parlare di sistema, quanto piuttosto di ?intrecci, di relazioni tra persone appartenenti a questo mondo. La mia battaglia ? questa: cercare di capire chi e perch? non mi fa rientrare. Nomi? Se li sapessi gi? li avrei denunciati. Se sto facendo questa battaglia ? perch? credo sia necessario fare luce su determinate cose e perch? quello che mi manca di pi?, oltre al campo, ? il fatto che mio figlio, appassionato di calcio, non possa vedere suo pap? che era in campo e meritava di esserci. Io non ho mai accusato nessuno, ho solo cercato di dimostrare la mia estraneit?, dopo che ho risolto tutto, e ci ho messo parecchio tempo, ero pronto a tornare e lo sono tutt?ora, volessero provarmi anche per una sola partita??. Paparesta torna poi a parlare del famoso Reggina-Juventus del novembre 2004 in cui fin? chiuso negli spogliatoi, o cos? comunque raccont? Moggi. ?In effetti ci sono stati episodi molto contestati in quella partita ? racconta Paparesta ? Non avevo visto un rigore evidente a favore della Juve e avevo annullato loro il gol del pareggio all?ultimo secondo per fuorigioco. Si ? scatenato cos? il putiferio, come avviene in tutte le partite, alcuni dirigenti della Juve hanno avuto accesso negli spogliatoi e si sono lamentati in maniera forte e dura nei miei confronti. Ma da qui a dire che sono stato rinchiuso negli spogliatoi? Non ? mai successo ? evidenzia l?ex arbitro ? L? ci sono i responsabili delle forze dell?ordine, gli ispettori dell?Ufficio indagini della Federazione, gli ispettori di Lega, possibile che nessuno abbia sentito che l?arbitro era stato rinchiuso negli spogliatoi e che abbiano dovuto buttare gi? la porta come raccontava Moggi??. Eppure il direttore di gara, qualche giorno dopo, telefon? all?allora direttore generale della Juventus. ?Avevo visto partire una campagna mediatica abbastanza forte per escludermi dal mondo arbitrale ? spiega ? e sapevo il potere che aveva quella persona. Io non gli ho mai chiesto scusa, in campo ho sempre mantenuto l?assoluta indipendenza e sfido chiunque a dimostrare il contrario, ma ho cercato di abbassare i toni, sicuramente sbagliando, perch? non volevo vedere la mia carriera compromessa?. Le due telefonate, finite agli atti, con Moggi furono fatte con le ormai celebri schede svizzere ma Paparesta ci tiene a precisare che quelle sim ?appartenevano a mio padre, ? stato dimostrato. Io non ho mai utilizzato quelle schede e lo dimostra il fatto che siano state usate mentre io arbitravo o ero all?estero. Erano state date a mio padre per motivi che lui stesso spiegher? durante il processo di Napoli ma io non ne sapevo nulla, nemmeno la provenienza, e questo lo ha verificato la magistratura?. E tra l?altro fu il padre Romeo a chiamare Moggi dopo il caos per Reggina-Juve, facendolo parlare col figlio ?perch? venisse eliminato quel clima di ostilit? che puntava a escludermi dal mondo arbitrale?. Chiusura sul neo presidente dell?Aia, Marcello Nicchi. ?Gli faccio i miei auguri ? conclude Paparesta ? E? una persona indipendente, cristallina. Spero che possa aprire a ci? che pu? portare giovamento alla direzione di gara. Io tornare ad arbitrare? Mi piacerebbe, ma se non mi vogliono non posso farlo? beh dice che ? testimone d'accusa e che a telefonare fu suo padre posto inoltre l'intercettazione moggi dirigente per? riguardava il calcio scommesse Telefonata Progr. 1127 del 23/08/2004- Procura della Repubblica di Torino - Pag. 00149 e 00150 Uomo: si pronto? MOGGI: ??? (nome Alto Dirigenti Federale)? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: Direttore come stai? MOGGI: io sto bene e tu? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: eh insomma mi difendo MOGGI: qui bisogna sempre difendersi ALTO DIRIGENTE FEDERALE: eh ma io mi difendo io c?ho troppi c***i eh eh MOGGI: senti un po? ho sentito il tuo messaggio in segreteria ALTO DIRIGENTE FEDERALE: mi puoi fare sta gentilezza o no? MOGGI: ma scherzi o fai davvero? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: xch? quello st? l? da quelle parti e mi sta scass MOGGI: digli che venga da noi in albergo, che peraltro non ti so neppure d?, ma basta che chiedano ALTO DIRIGENTE FEDERALE: b? chiedo alla tua segretaria MOGGI: in segreteria l? poi ALTO DIRIGENTE FEDERALE: b? gli dico di affacciarsi l? nel pomeriggio MOGGI: che mi venga a cercare a me ALTO DIRIGENTE FEDERALE: b? ti ringrazio assai MOGGI: come va l? ??? (nome Alto Dirigenti Federale)? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: ma abbastanza bene, abbastanza abbiamo un p? di casino MOGGI: ma questa affare qua ma Frascione ma ? matto ALTO DIRIGENTE FEDERALE: si ma poi ha fatto una figura veramente guarda, ma se noi non ci rendiamo conto Luciano che noi dobbiamo mettere in certi posti MOGGI: ma questo ? da rinchiudere in manicomio ALTO DIRIGENTE FEDERALE: dobbiamo mettere in certi posti delle persone intelligenti, ma intelligenti, ma intelligenti veramente che abbiamo il senso della misura e capiscono i problemi, non che fanno gli spadaccini i d?Artagnan dei miei co*****i, che se n? ci facciamo male da soli MOGGI: ma questo qua meno sa e xch? se no ALTO DIRIGENTE FEDERALE: eh lo so, per? bisogna provvedere xch? noi c?abbiamo i nemici in casa, gli indiani stanno in casa hai capito? Eh xch? diventa difficile tu gi? c?iai gli indiani fuori, ce li hai pure in cassa eh diventa MOGGI: eh no ? una cosa incredibile, questo gli squilibri li ha avuti mica solo ora eh! ALTO DIRIGENTE FEDERALE: si si eh MOGGI: e da tanto tempo che ALTO DIRIGENTE FEDERALE: bisogna mettere della gente funzionale al progetto, al sistema, non dei pazzi giustizialisti se no veramente diventiamo, e perch? poi ? difficile andare a discutere con questi eh, non ti credere che questo lo chiami e gli dici fai cos? eh eh eh MOGGI: no ma c?? da pigliarlo per il colletto e mandarlo via ALTO DIRIGENTE FEDERALE: no o lui ce l?ha dentro questa cosa che deve capire che lui ? uno di noi, funzionale al sistema, a salvaguardare la faccia per carit? nel rispetto delle autonomie, ma senza fare d?Artagnan, se no veramente diventa complicato MOGGI: ma secondo te sar? da anche perch? io l?ho seguito poco questo, a parte, pronto? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: si ti sento MOGGI: a parte mi sembra una grande s******a, detto tra me e te di due squilibrati, come ce ne son tanti, che parlano di cose ALTO DIRIGENTE FEDERALE: si infatti MOGGI: oppure di quello che dicono, a parte quello, coinvolgendo persone, io per esempio sar? matto, conosco il Presidente del Modena vagamente, ALTO DIRIGENTE FEDERALE: si! MOGGI: ma se lo dovessi senti e e citare come il Grande Capo, come dicono loro ALTO DIRIGENTE FEDERALE: ma il grande vecchio MOGGI: non c?i?, non c?i? neppure il fisico ALTO DIRIGENTE FEDERALE: (risate) no si ma mi sembra proprio un brav?uomo, proprio un brav?uomo MOGGI: ma guarda che non ? neppure tagliato, ma guarda che una persona se, si vede subito ALTO DIRIGENTE FEDERALE: si! Certo se ? capace di fare certe cose, certo certo MOGGI: ma ti rendi conto, pensare che questo qui ha scritto una lettera, ?non vorrei fare la figura di Tortora?, poverino! Poi c?i? pure tessere ? iscritto a tutte le societ? di calcio ALTO DIRIGENTE FEDERALE: si si ? vero (risate) fa tristezza, fa poveraccio dai MOGGI: poi ti trovi un imbecille come Frascione che b?m, 9 punti al Chievo, ma poi 9 punti al Chievo, da scontare nel campionato passato che poi tanto non retrocede no? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: certo, ma anche a Modena quando gli hanno chiesto: ?ma scusi mi faccia capire che, in che serie secondo lei dovrebbe retrocedere il Modena? dice: ?fate voi?, ma che fate voi? (risate) ma che stiamo alle barzellette MOGGI: ma dai, ma qui Franco deve prendere, deve prendere ALTO DIRIGENTE FEDERALE: eh ma infatti infatti deve MOGGI: io glil?ho detto, mettici le mani un po? se n? diventa un casino eh? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: eh in fatti, infatti, bisogna mettere gente funzionale al sistema che capisca il senso qui dello stato, dello stato sportivo, non gente che v? per c***i suoi eh e che oltretutto non ci capisce un c**** Luciano MOGGI: no questo qui ? proprio zero ALTO DIRIGENTE FEDERALE: eh il problema ? questo che non ci capisce un c**** hai capito? MOGGI: io mi sono trovato in tante circostanze, notato cose che in pratica fanno capire che lui, col pallone non sa ALTO DIRIGENTE FEDERALE: sta l? no ma non sa di che parla, non ha la Sensibilit? proprio di capire certi problemi, questa ? una giustizia sui generis la nostra, e se n? ci mettiamo in mano all?opinione pubblica e cosa facciamo ci sfasci, ci buttiamo la m***a in faccia da soli, eh amico! Gi? c?? qualcuno che cerca di buttar , poi ce la buttiamo da soli, eh diventa faticoso MOGGI: si va bene ??? (nome Alto Dirigenti Federale)? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: eh allora gli dico di passare dal tuo albergo MOGGI: digli qual ? l?albergo che poi me ne vado io va bene? ALTO DIRIGENTE FEDERALE: ti ringrazio, sono due, ti ringrazio ciao ciao ciao MOGGI: ciao ciao -
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gaba ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
mah??? io pensavo avesse numerosvizzero con prefisso ma poi c'? una versione del figlio che dice che aveva chiamato la sede della juventus per avre il numero di moggi.. una altra dice che ha chiamato fabiani e poi ha chiamato moggi.. per?mi sembra che lachiamata fosse stata sulla linea svizzera mentre moggi parlava altelefono,un altro con qualcuno... e che il numero svizzero di paparesta sia stato beccato per un colpo di C**O.. -
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gaba ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
beh ha risposto blakwithedream che credo sia avvocato.. inoltre penso che all'accusa serva solo dimostrare che moggi distribuiva schede insieme a fabiani -
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gaba ha risposto al topic di JuveFan in Calciopoli (Farsopoli)
Gennaio 27, 2009 L?analisi del traffico telefonico Posted by alessandrobottoni under Cronaca, sicurezza | Tag: genchi, sicurezza, sorveglianza, telefonia | Magia: senza nemmeno le intercettazioni ATTENZIONE: nessuna delle tecniche che sto per descrivere richiede l?accesso al contenuto di una telefonata. In altri termini, in nessuno di questi casi ? necessario ascoltare cosa si dicono due o pi? utenti della rete telefonica. Tutte queste tecniche si basano sull?analisi dei ?tabulati telefonici?, cio? dei file di registro dei server di rete della compagnia telefonica. Pi? esattamente, la stragrande maggioranza di queste tecniche si basa sull?analisi dei registri dei server di connessione, i cosiddetti ?switch? o ?switchboard? (o, impropriamente, PBX). Questi registri contengono solo la registrazione delle telefonate che hanno effettivamente avuto luogo (anche se sono durate solo un secondo) e dei messaggi (SMS e simili) che gli utenti si sono effettivamente scambiati. Alcune analisi, molto pi? rare (ed a mio parere le pi? interessanti), si basano sui log delle singole ?celle? (?piloni?). Questi registri contengono anche la registrazione degli eventi di ingresso/uscita dei singoli telefoni dall?area di copertura della cella stessa (anche quando il telefono non viene usato per nessuna conversazione o per nessuna spedizione/ricezione di messaggi). Basta che il telefono sia acceso. Il fatto che sia possibile tracciare un telefono spento ? una bufala. Com?? fatta una telefonata (e cosa ci permette di sapere) Quando chiamate una persona da un cellulare all?altro, i server della rete registrano le seguenti informazioni: In quale cella vi trovate (cio? dove vi trovate, all?interno di un cerchio di 300 o 900 metri di raggio attorno al pilone a cui siete collegati). Quando inizia e quando finisce la chiamata. Il vostro numero telefonico e quello del vostro interlocutore (non necessariamente associati a dei dati anagrafici accessibili ad un magistrato). Il numero IMEI (il numero della SIM) del vostro telefono e quello del vostro interlocutore. In altri termini, quando chiamate qualcuno e quando ricevete una telefonata, si sa per certo dove eravate (con una precisione di qualche centinaio di metri) in quel certo momento nel tempo e con chi stavate parlando. Se in quel momento vi trovavate sul luogo di un delitto, ? quasi come essere visti da un testimone oculare. Queste informazioni vengono raccolte dallo switch e sono sempre disponibili. In Italia, per legge, devono essere registrate e conservate per cinque anni. Quando ? attivo il sistema di registrazione, la cella che accetta la vostra chiamata (o che vi avverte della chiamata a voi diretta) registra anche le seguenti informazioni: Il momento in cui siste entrati nell?area di copertura della cella Il momento in cui siete usciti dall?area di copertura della cella. In altri termini, si sa in quale periodo di tempo siete stati all?interno dell?area di copertura della cella. Queste informazioni sono rilevate dalla cella stessa, spedite allo switch e memorizzate su un apposito server centrale. Queste informazioni sono disponibili solo quando viene attivato il sistema di registrazione della cella, cosa che avviene solo su richiesta (spesso solo su mandato di un giudice). Questo perch? la mole di dati da trattare e registrare ? enorme e crea problemi al gestore della rete. Telefoni e Occhi: l?incrocio dei dati Ovviamente, se una persona vi sta osservando (pedinando) e prende nota (anche approssimativamente) dei momenti in cui usate il vostro telefono cellulare e dei luoghi in cui vi trovate, pu? facilmente risalire al numero del telefono che state usando, anche se ? intestato ad un?altra persona, semplicemente confrontando questi dati con i registri delle chiamate della compagnia telefonica. La ragione ? ovvia: se effettuate una chiamata alle 10:21 nella cella T41, una chiamata alle 11:07 nella cella T43 ed una chiamata alle 11:23 nella cella G11, quasi certamente nei registri dei server ci sar? un solo numero telefonico che ? presente nell?area di copertura delle tre celle in quei momenti, anche all?interno di celle molto frequentate. Per ottenere questa informazione non ? necessario attivare la registrazione a livello di cella: la cella da cui parte ed a cui arriva la chiamata ? sempre registrata dai server centrali insieme agli altri dati (momento di inizio e termine, numeri connessi, etc.). Grafi: la ricostruzione della rete di relazioni Analizzando i registri delle chiamate su un periodo di tempo di giorni, settimane o mesi ? facile ricostruire la rete di relazioni di una persona. Esistono persino appositi programmi che analizzano il database della compagnia telefonica e costruiscono un grafico delle relazioni di una persona. Si scopre in questo modo che l?utente A ha contatti pi? o meno frequenti con l?utente B, che l?utente B ha contatti co l?utente C e che l?utente C, a sua volta, ha contatti con A. Grazie ad analisi come queste, ? facile identificare delle vere e proprie organizzazioni criminali e capire chi da ordini a chi. Bisogna anche capire che se due o pi? persone si trovano nello stesso posto e ricevono/inviano chiamate, nei registri del gestore telefonico verr? registrato il fatto che i loro telefoni si trovavano nello stesso posto nello stesso momento. A quel punto diventa difficile sostenere che non si conoscessero. Se poi questa ?adunanza? telefonica si verifica ancora in seguito, diventa quasi impossibile sostenere che si tratti solo di una coincidenza. Questo ? il modo in cui si ?pizzicano? molti ?comitati d?affari?. Un anno in un secondo: relazioni che durano nel tempo Per legge, in Italia le registrazioni degli eventi di chiamata sono conservate per anni. Basta dare in pasto le informazioni relative ad una certa utenza ad un apposito programma per scoprire con quali persone questo utente ha avuto contatti, in quali momenti storici, dove questo utente si ? spostato durante quel periodo di tempo (da cui si pu? dedurre chi ha incontrato) e via dicendo. Su una scala pi? dettagliata, se sono disponibili le informazioni di cella, basta seguire il numero IMEI del telefono in esame per ricostruire i suoi spostamenti da una cella all?altra. In altri termini, nel caso delle analisi di traffico, molto spesso il tempo ? solo un parametro come molti altri. Il fatto che passino mesi tra una telefonata e l?altra non cambia nulla. I registri dei server hanno la memoria lunga. Percorsi: pedinare un telefono Come ho gi? detto, se si attiva la registrazione degli eventi a livello delle celle, ? possibile seguire un telefono mentre si muove sul territorio e passa dall?area di copertura di una cella a quella della cella adiacente. Il telefono cellulare pu? quindi essere usato per tracciare e localizzare una persona a sua insaputa. Applicazioni creative In realt?, anche senza attivare la registrazione a livello di cella si possono fare applicazioni ?creative? dell?analisi del traffico telefonico. Ad esempio, ammettiamo che un gruppo di rapinatori si dia appuntamento nei pressi della banca da rapinare. Per sicurezza, prima di iniziare la rapina, spengono i loro cellulari. Finita la rapina li riaccendono. Bene, in questo caso, analizzando le registrazioni di accesso/abbandono della rete si vedranno i telefoni che vengono spenti (magari all?interno di una certa cella) e riaccesi pi? o meno nello stesso momento. La probabilit? che due o tre telefoni, all?interno di una stessa cella (o di celle adiacenti) vengano spenti e riaccesi (quasi) nello stesso momento ? molto bassa. Baster? quindi mettere sotto sorveglianza quei numeri nelle settimane successive per sapere se si tratta dei rapinatori. Se poi questi rapinatori fanno la stessa cosa presso un?altra banca a distanza di giorni o settimane, allora quel comportamento diventa quasi una firma inequivocabile della banda. Un?altro modo ?creativo? di usare i telefoni consiste nell?inviare un SMS o effettuare una chiamata al numero del ?sorvegliato?. in questo modo si induce il server a registrare (tra le altre cose) l?identificatore della cella in cui si trova il destinatario del messaggio. In questo modo si crea una informazione che permette alla polizia ed alla magistratura di sapere dove si trovava quella persona (o quel gruppo di persone) in quel momento con una precisione di alcune centinaia di metri. Questo ? quello che ? successo accidentalmente ad uno sfortunatissimo rapinatore di supermercati dell?hinterland milanese. Durante una rapina qualcuno lo ha chiamato sul cellulare. Le persone che venivano rapinate hanno sentito suonare il telefono e lo hanno detto alla polizia. La polizia ha esaminato il registro delle chiamate e, in mezzo a molte altre telefonate sospette, ha trovato una chiamata corrispondente a quell?orario in quella cella. Il chiamante non aveva ottenuto risposta ed aveva lasciato un messaggio in segreteria ma era comunque rimasta traccia della chiamata nei registri. La polizia ha rintracciato il telefono destinatario, lo ha tracciato e sorvegliato per un paio di settimane ed ha identificato il rapinatore. Telefoni fissi e schedine telefoniche Ovviamente, le tecniche qui descritte sono applicabili anche ai telefoni fissi. Forse ? un po? meno ovvio che queste tecniche siano molto utili per tracciare ed identificare anche gli utenti che usano le cabine telefonche e pagano con una scheda telefonica a perdere. Le ?schedine telefoniche? sono identificate da un numero di serie che la centrale telefonica registra. Di conseguenza ? facile ricostruire il traffico prodotto da ogni singola scheda. Ricostruire la rete di contatti dell?utente ? quasi banale. Se poi l?utente della schedina tiene in tasca anche un telefono cellulare, ? abbastanza facile associare i dati di cella del suo cellulare alle chiamate effettuate dalle cabine e scoprire di chi si tratta. Questa ? la tecnica che ha permesso di identificare i brigatisti che hanno sparato al povero Marco Biagi. Conclusioni Mano a mano che le forze dell?ordine e la magistratura inquirente imparano ad usare queste tecniche, l?analisi del traffico telefonico diventa uno strumento sempre pi? utile, addirittura indispensabile per la indagini. Come ? facile capire da quanto ho appena spiegato, non esiste praticamente nessun modo di non lasciare tracce con il proprio cellulare. Non serve (quasi) a nulla usare un numero intestato a qualcun?altro. Non serve a nulla spegnerlo e riaccenderlo. E, ovviamente, al giorno d?oggi non si pu? vivere senza cellulare. Bisogna anche tenere presente che queste tecniche non possono essere rese vane usando un telefono cifrante (un ?cypherphone?) perch? non si basano sull?ascolto della conversazione ma solo sui dati registrati dai server del gestore. Con l?aumentare delle prestazioni dell?hardware, ? anche facile prevedere che si diffonder? l?abitudine di registrare gli eventi di ingresso/uscita a livello delle singole celle e questo permetter? di tracciare ogni singolo telefono con una precisione di qualche centinaio di metri (addirittura con la precsione di alcuni metri, usando la triangolazione radio tra celle adiacenti). A quel punto il cellulare diventer? di fatto equivalente al tanto pubblicizzato ?braccialetto elettronico? che si voleva applicare ai malviventi. Se questo sar? un bene od un male, dipender? molto dal governo in carica in quel momento. Infatti, ? abbastanza ovvio che Adolf Hitler ed il Mahatma Gandhi avrebbero fatto un uso completamente diverso di informazioni di questo tipo, se fossero state disponibili al loro tempo. Riflettendo su questo punto si capisce bene perch? non si possono ignorare gli aspetti ?politici? della tecnologia -
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Introduzione Alle Intercettazioni Telefoniche, Ambientali ed Informatiche Pubblicato il 10/10/2008 | da Lou Camporesi Nel linguaggio comune, ma anche in quello giornalistico, vi ? una diffusa mancanza di chiarezza circa il termine intercettazioni. Questo documento fornisce una definizione generale del termine ed una classificazione dei vari tipi di intercettazioni e delle tecniche d?indagine correlate. Inoltre, illustra come e perch? vengono impiegate certe tecniche, da quali enti, individui ed istituzioni, con quali costi ed i principi di base per la difesa dalle intercettazioni telefoniche, informatiche ed ambientali. Il documento originale con numerosi link a documenti, filmati ed interviste ? disponibile alla pagina: http://www.mobileprivacy.net/ Introduzione 1 Definizioni 2 Classificazione 3 Linguaggio Comune 4 Intercettazioni Telefoniche Standard 4.1 Praticit? e Costi 5 Tecniche di Intercettazione e loro Impiego 5.1 Soggetto che Esegue le Intercettazioni 5.1.1 Istituzioni Private 5.1.2 Istituzioni Estranee 5.2 Rischi per la Segretezza Delle Captazioni 5.2.1 Funzionari Coinvolti Nelle Operazioni a Titolo Professionale 5.2.2 Funzionari Infedeli 5.3 Impiego di Contromisure 5.4 Mancato Impiego di un Mezzo di Comunicazione 5.4.1 Variabili nel Mezzo di Comunicazione 5.5 Contromisure 6 Intercettazioni Ambientali 6.1 Tecniche 6.2 Contromisure 7 Intercettazioni Informatiche 7.1 Tecniche di Intercettazione e Loro Impiego 7.1.1 Cifratura 7.1.2 Modello di Attacco alle Conversazioni Skype 7.1.3 Internazionalizzazione Interconnessioni e Localizzazione Chiamate 7.2 Contromisure Conclusioni Introduzione Negli anni recenti la vita sociale e politica ? stata fortemente influenzata dal fenomeno delle intercettazioni telefoniche. Questo potente strumento d?indagine ? sempre di pi? impiegato (almeno in termini numerici assoluti) in indagini penali ed ? citato dai media in modo ricorrente. A fianco delle intercettazioni legali, esiste anche un mercato per le intercettazioni illegali, probabilmente molto meno sviluppato rispetto alla percezione comune. A dispetto della presenza massiccia sui media, vi ? una diffusa mancanza di chiarezza, se non addirittura confusione, sul significato di termini come intercettazione, tabulato telefonico, localizzazione. Altrettanto pu? dirsi per termini e tecniche relativi alle intercettazioni telefoniche, ambientali ed informatiche. Questo documento offre una panoramica sull?argomento delle intercettazioni nel contesto specifico italiano, storicamente diverso, anche per quanto concerne le tecniche impiegate, da quello di altre nazioni. Vengono proposte alcune definizioni e delle classificazioni di termini specifici e sono presenti riferimenti ad articoli di cronaca e documenti audio-video, interviste a professionisti del settore, letteratura e documenti scientifici. Il tutto, con l?intento di approfondire e contestualizzare l?argomento nell?ambiente nazionale rimanendo lontani da speculazioni puramente teoriche. Qualunque sia la ragione per volere approfondire il fenomeno delle intercettazioni, ? bene avere riferimenti teorici, ma soprattutto informazioni dirette ed affidabili sulla pratica quotidiana, piuttosto lontana dall?immaginario collettivo. Infine, vi sono valide e fondate ragioni per tutelare le proprie comunicazioni per quanti vivono nella legalit?. Il punto di vista anglosassone, per esempio, ? molto diverso da quello nazionale. Se nel nostro paese si sentono spesso affermazioni del tipo ?Mi intercettino pure, tanto non ho nulla da nascondere?, purtroppo anche da personaggi di rilievo, quello tipicamente anglosassone ? invece ?Se non ho fatto nulla di male perch? mi vuoi sorvegliare??. Non dovrebbero esservi dubbi su quale sia l?approccio pi? civile alla questione. Per mettere in sicurezza le proprie comunicazioni, occorre avere un?idea di chi pu? essere un potenziale avversario, quali tecniche di attacco possono essere impiegate e quali contromisure sono disponibili. Questo documento, anche se solo a livello introduttivo, fornisce una visione generale sull?argomento ed un numero di riferimenti utili. 1 Definizioni Mobile Privacy adotta una definizione di Glauco Giostra, ordinario di procedura penale presso l'Universit? La Sapienza di Roma. L'intercettazione ? definita come ?captazione segreta, ad opera di un terzo e con strumenti tecnologici, delle comunicazioni tra due o pi? persone?. Questa definizione comprende tutte le forme di acquisizione delle comunicazioni, intercettazioni telefoniche, intercettazioni ambientali, intercettazioni informatiche, ecc. ed anche i diversi tipi di dati scambiati, siano essi conversazioni vocali, oppure testo (e-mail, chat) o anche file. 2 Classificazione Negli Stati Uniti d'America i fondi stanziati per la difesa nazionale hanno fatto si che un ammontare enorme di ricerca sia stato svolto nel settore dell'intelligence. Di conseguenza negli USA sono state anche sviluppate la maggior parte delle applicazioni teoriche e pratiche nel settore delle intercettazioni. L?attivit? di intelligence svolta da organizzazioni, Forze di Polizia, agenzie investigative, privati, imprese, criminali, ecc., ha molti punti in comune con le forme di intelligence praticate dal governo degli Stati Uniti. Mobile Privacy preferisce quindi le definizioni e le classificazioni del Dipartimento della Difesa Americano (DoD). Le tre categorie di intercettazioni - telefoniche, informatiche ed ambientali - sono considerate ciascuna come un sottoinsieme dell?insieme pi? ampio dell?Intelligence delle Comunicazioni, in lingua originale Communication Intelligence (COMINT). 3 Linguaggio Comune Anche nel linguaggio comune, il termine intercettazioni comprende i metodi di ascolto delle conversazioni pi? frequentemente impiegati dalle Forze di Polizia, dalle agenzie investigative, dalle societ? e dai privati. Nell?ordine, le intercettazioni telefoniche, le intercettazioni ambientali e le intercettazioni informatiche. Nel linguaggio comune tuttavia, spesso si parla di intercettazioni anche per l?analisi dei tabulati telefonici. Questa in realt? pu? essere ricondotta nell?insieme delle tecniche dell?Analisi del Traffico, a sua volta un sottoinsieme dell?Intelligence delle Comunicazioni. 4 Intercettazioni Telefoniche Standard Numericamente parlando, in Italia le intercettazioni telefoniche sono realizzate nella quasi totalit? dei casi dalle Forze di Polizia con l?assistenza tecnica degli operatori di telefonia. La struttura tecnologica privilegiata in cui viene captato il segnale vocale ? rappresentata dai centri di commutazione (Centrali Telefoniche o MSC) degli operatori di telefonia, strutture presso le quali le linee telefoniche obiettivo vengono fisicamente interconnesse alle linee degli altri utenti di telefonia. Le linee captate vengono deviate quasi sempre con connessioni sicure, ossia criptate, verso i centri di ascolto delle Procure della Repubblica che ne fanno richiesta. Mobile Privacy definisce questo tipo di intercettazione Intercettazioni Telefoniche Standard. 4.1 Praticit? e Costi Le Intercettazioni Telefoniche Standard sono il metodo pi? efficace, economico e sicuro per effettuare captazioni delle conversazioni nel corso di indagini legali, quando applicabile. Il costo unitario per il singolo obiettivo ? calato drasticamente negli anni, parallelamente all'adozione di sistemi informatici sempre pi? performanti (nel 2003 il costo giornaliero per singola linea intercettata era di circa 25 euro, ridotti ulteriormente negli anni successivi). Questo grazie alla rimozione di regimi di monopolio e alle politiche di standardizzazione dei sistemi per le intercettazioni legali (Lawful Interception), introdotte dall'ETSI sulla spinta dell'industria delle telecomunicazioni. Una richiesta di intercettazione di una numerazione segue ormai un flusso operativo standard ed il costo giornaliero ? di poche decine di euro, da paragonare alle migliaia di euro necessari per un'intercettazione ambientale. Questa infatti prevede, evidentemente, l'installazione di un dispositivo di ascolto in un ambiente estraneo da parte di agenzie specializzate, agli ordini della Polizia Giudiziaria. 5 Tecniche di Intercettazione e Loro Impiego Tutti i tipi di intercettazione citati, telefoniche, ambientali ed informatiche, possono essere realizzati impiegando varie tecniche, con diversit? di costi, accessibilit? e complessit?. La tecnica impiegata varia prevalentemente in funzione di quattro variabili - (1) il tipo di soggetto che esegue le intercettazioni, (2) l'adozione o meno di contromisure da parte del soggetto obiettivo, (3) la presenza di rischi per la segretezza delle captazioni e (4) l'impiego o meno di un particolare media per le comunicazioni da parte dell'obiettivo. 5.1 Soggetto che Esegue le Intercettazioni Le Forze di Polizia hanno accesso immediato e regolamentato giuridicamente alle strutture tecniche ed organizzative predisposte per legge dagli operatori di telefonia, mentre le agenzie investigative private o anche le istituzioni straniere, ad esempio le agenzie di intelligence di altri stati, non possono averlo.5.1.1 Istituzioni Private Le agenzie investigative private per la mancanza di accesso alle strutture tecnologiche degli operatori di telefonia, fanno quasi sempre ricorso alle intercettazioni ambientali. Delle eccezioni sono rappresentate dall?impiego di IMSI Catcher, di dispositivi di ascolto remoto installati sulle linee di telefonia fissa in prossimit? degli edifici, oppure negli apparecchi telefonici e di cellulari spia. Un discorso a parte merita il traffico illecito di tabulati telefonici ad opera delle agenzie investigative private. Vi sono state numerose inchieste della Magistratura che lo hanno portato alla luce, ed indagini giornalistiche che riportano anche i "listini" dettagliati per ciascun operatore di telefonia, con i prezzi necessari per ottenere le informazioni da operatori infedeli. 5.1.2 Istituzioni Estranee Organizzazioni dotate di competenze e di fondi adeguati, per esempio i servizi di intelligence di paesi stranieri, possono fare ricorso a tecniche pi? raffinate, attaccando direttamente i centri di commutazione degli operatori di rete e manomettendo i sistemi tecnologici dedicati alle intercettazioni legali, come si ipotizza sia accaduto nel famoso caso di Vodafone Grecia. 5.2 Rischi per la Segretezza delle Captazioni Vi sono un numero di situazioni particolari in cui la segretezza delle indagini della Magistratura pu? essere compromessa, invalidandole definitivamente, situazioni gi? accadute in episodi passati. In questi ed in casi analoghi, per superare gli ostacoli tecnici e per non compromettere la segretezza delle captazioni, le Forze di Polizia ricorrono a tecniche diverse, fra cui l?impiego di IMSI Catcher, oppure alle intercettazioni ambientali. 5.2.1 Funzionari Coinvolti a Titolo Professionale nelle Intercettazioni Telefoniche Pu? verificarsi il caso in cui il soggetto obiettivo sia impiegato presso una struttura dedicata alla gestione delle intercettazioni degli operatori di rete, o presso il centro di ascolto della Procura della Repubblica che fa richiesta di intercettazione. In tal caso la segretezza delle captazioni potrebbe essere irrimediabilmente compromessa, visto che l'obiettivo gestirebbe delle pratiche che lo riguardano. Nel caso Telecom, nel cui contesto ? maturata la morte per presunto suicidio di Adamo Bove, pare che questi abbia fornito supporto alla Magistratura per intercettare le linee di alcuni indagati bypassando la struttura principale dedicata allo scopo ed utilizzandone una particolare accessibile esclusivamente allo stesso Bove. 5.2.2 Funzionari Infedeli Pu? accadere che vi siano operatori infedeli all'interno delle strutture organizzative che operano nei processi di intercettazione. Un caso eclatante ? venuto alla luce nelle indagini sull'attivit? di spionaggio Telecom. Pare che la Security Telecom arrivasse ad apporre un Flag su numerazioni selezionate, in modo di poterne avvisare l'utilizzatore, se nella struttura tecnica preposta un operatore avesse aggiunto il numero alla lista delle utenze intercettate a seguito di un ordine della Magistratura. Il consulente tecnico dell?Autorit? Giudiziaria Gioacchino Genchi, parla esplicitamente di casi di fuga di notizie a favore di uomini politici che verrebbero avvisati di indagini in corso con l'uso di intercettazioni, da personale addetto alle strutture degli operatori telefonici. Angelo Iannone, ex capo della sicurezza Telecom Brasile, parla della mancata rimozione di un addetto Telecom impiegato presso la struttura dedicata alle intercettazioni. Pare che, nonostante fosse emerso in almeno un paio di inchieste che il soggetto fornisse informazioni ad esponenti della mafia sulle numerazioni poste sotto controllo, questi non sia mai stato rimosso dal suo incarico.5.3 Impiego di Contromisure L?utilizzo da parte del soggetto obiettivo di contromisure quali numerazioni anonime GSM. costringe gli investigatori all'impiego di altre tecniche, per esempio l'utilizzo, almeno in una fase iniziale, di dispositivi del tipo IMSI Catcher per identificare le numerazioni anonime, da sottoporre poi alla tecnica di Intercettazione Standard, se applicabile. Non vi sono ancora, al meglio della nostra conoscenza, casi di cronaca giudiziaria che evidenziano l'uso di crittografia su linee telefoniche PSTN o GSM per la tutela della segretezza delle conversazioni, da parte di obiettivi di indagine. Considerazioni sostanzialmente analoghe possono essere fatte per il sistema americano delle intercettazioni legali, dove sono segnalati pochi sporadici casi. 5.4 Mancato Impiego di un Mezzo di Comunicazione Alcuni soggetti evitano l'uso della telefonia fissa e mobile per non rischiare di essere ascoltati. Uno dei casi pi? famosi ? quello del capo di Cosa Nostra Bernardo Provenzano, latitante per pi? di quaranta anni, che ha sempre impiegato i pizzini per comunicare con gli affiliati alla cosca. Per la sua cattura, sono stati quindi fondamentali attivit? di intelligence, pedinamenti estenuanti e le intercettazioni ambientali, in particolare l'impiego di videocamere a distanza. 5.4.1 Variabili nel Mezzo di Comunicazione Tutti i mezzi di comunicazione anche telefonici, che non vengono gestiti dai sistemi di Intercettazione Standard degli operatori di rete, pongono dei problemi alle Forze di Polizia. In questi casi vengono predisposti dei sistemi ad hoc, oppure si ricorre alle intercettazioni ambientali. Nel tempo poi, gli operatori telefonici aggiornano i loro sistemi di intercettazione - IMS - (Interception Management System) per risolvere problemi particolari. Un caso di cui si ha notizia, ? quello del sistema Push To Talk di TIM. Essendo una tecnologia relativamente nuova e di limitata diffusione, non ? gestita dall'IMS di TIM, dunque non ? intercettabile (o almeno non era) a livello di centrale di commutazione (MSC). Anche le utenze in Roaming, oppure in Roaming Internazionale, hanno causato (e probabilmente ancora oggi in alcuni casi causano), dei problemi per l'esecuzione delle intercettazioni, come evidenziato dal Prefetto Alessandro Panza nella sua audizione dinnanzi alla commissione del Senato "Indagine Conoscitiva sul Fenomeno delle Intercettazioni Telefoniche". Per le modalit? con cui vengono manualmente inseriti i numeri di telefono nel database delle numerazioni deviate alle Procure della Repubblica e per gli aspetti tecnici del Roaming Internazionale, in passato vi sono stati sicuramente dei problemi in tal senso. Per esempio, nelle famose indagini sulle scalate alla Banca Antonveneta e al Corriere della Sera, organi di stampa riportano la non intercettabilit? di numerazioni svizzere in Roaming Internazionale sulle reti italiane. La situazione attuale per questo aspetto ? in mutamento. Probabilmente alcuni, se non tutti gli operatori di telefonia mobile, hanno chiesto aggiornamenti ai loro sistemi IMS per potere intercettare anche le numerazioni in Roaming Internazionale. Vodafone Italia, attraverso il proprio Amministratore Delegato Pietro Guindani, dichiara davanti alla commissione del Senato "Indagine Conoscitiva sul Fenomeno delle Intercettazioni Telefoniche" che la propria azienda ? in grado di intercettare anche questo tipo di numerazioni. L'impiego di GSM Box, combinato all'instradamento delle chiamate fisso-mobile su protocollo IP per una parte del percorso, ? diffuso in tutto il mondo. Questo ha causato e pu? causare gravi difficolt? per la localizzazione delle chiamate in partenza. In un caso di omicidio, studiato da Gioacchino Genchi, non ? stato possibile risalire al mandante nonostante fosse disponibile l'elenco delle chiamate ricevute dal killer.5.5 Contromisure In generale le contromisure per mettere in sicurezza le proprie telecomunicazioni sono due, la cifratura e l'anonimato. Meglio ancora, una combinazione delle due. Per effettuare chiamate fortemente sicure si pu? ricorrere, per esempio, a dei cellulari GSM con software di cifratura di un produttore affidabile, impiegando contestualmente delle numerazioni anonime. Questa soluzione comporta l'utilizzo di terminali dotati dello stesso software da parte dei due o pi? interlocutori. Nel caso in cui si vogliano mettere in sicurezza le chiamate effettuate verso utenti dotati di normali telefoni fissi o mobili, si pu? far leva esclusivamente sull'anonimato del chiamante, dando per scontato che il destinatario della chiamata pu? essere obiettivo di intercettazioni. Un'ulteriore contromisura per rafforzare l'anonimato ? rappresentata dalla modifica della voce del chiamante, realizzabile con appositi dispositivi elettronici. Vi sono poi altri importanti aspetti relativi alla sicurezza per entrambi i casi considerati. Questi si possono riassumere nelle definizioni di Contatti (chi chiama chi, quando, con che frequenza, con che durata, ecc.) e Localizzazione (i luoghi da cui sono originate e verso cui sono dirette le chiamate). Anche per mettere in sicurezza questi due importanti aspetti vi sono delle contromisure, come l'impiego di particolari reti progettate per la gestione della sicurezza e l'utilizzo di telefoni satellitari specifici. Per mettere in sicurezza le telecomunicazioni non sono raccomandabili metodi che fanno affidamento sull'impossibilit? di intercettazione per l'arretratezza temporanea dei sistemi disponibili. L'esperienza insegna che il panorama tecnologico cambia con rapidit? e la disponibilit? di informazioni aggiornate non ? mai quella necessaria. Mobile Privacy propone dei Sistemi di Sicurezza Anti Intercettazioni che coprono tutti gli aspetti sopra discussi e molti altri ancora. Nella sicurezza in generale, ed allo stesso modo in quella delle telecomunicazioni, sono i dettagli che fanno la differenza. La sicurezza ha pi? a che fare con ci? che non bisogna fare piuttosto con quello che si pu? fare. Per questa ragione Mobile Privacy supporta i propri Sistemi di Sicurezza con Manuali Utente dettagliati e, quando richiesto, con corsi di formazione. 6 Intercettazioni Ambientali In tutti i casi sopracitati pu? rendersi necessario il ricorso a metodi di intercettazione diversi dall'Intercettazione Telefonica Standard. Il metodo privilegiato da Forze di Polizia, agenzie investigative private, organizzazioni e privati ? senza dubbio quello delle intercettazioni ambientali. 6.1 Tecniche Nella quasi totalit? dei casi ? prevista l'intrusione in un ambiente frequentato (o un ambiente in prossimit?) dall'obiettivo. A volte pu? essere estremamente difficile realizzare le captazioni, specie quando gli obiettivi sono appartenenti alla criminalit? organizzata. Fra i casi aneddotici, quello narrato dal dottor Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia. Nella sua audizione dinnanzi alla commissione del Senato "Indagine Conoscitiva sul Fenomeno delle Intercettazioni Telefoniche" riporta di un caso in cui gli investigatori hanno applicato delle microspie ad un albero nel bel mezzo di un campo. L'operazione si era resa necessaria perch? gli indagati, per evitare le microspie che sospettavano piazzate nei loro ambienti, si recavano all'aperto in un campo per potere conversare al sicuro. Le intercettazioni ambientali sono realizzate in una moltitudine di modi, impiegando le pi? svariate tecnologie. Prevalentemente vengono utilizzati microspie, microregistratori, microfoni direzionali, videocamere, microcamere, tracciamento GPS, ecc. 6.2 Contromisure La sorveglianza elettronica pu? essere contrastata con un numero di contromisure, che sono all'origine all'industria della controsorveglianza elettronica, o TSCM (Tecnical Surveillance Counter-Measures). Fondamentalmente per ciascun metodo o tecnologia di Sorveglianza, esiste ed ? applicabile il relativo metodo di Controsorveglianza. La difficolt? risiede nell'applicare tutte le innumerevoli contromisure disponibili per gli altrettanti modi di attacco. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti definisce un'analisi TSCM (una bonifica ambientale) come: "Un servizio fornito da personale qualificato, per rilevare la presenza di dispositivi tecnologici di sorveglianza e pericoli, e per identificare punti deboli che potrebbero facilitare la penetrazione tecnologica degli ambienti esaminati. Una bonifica ambientale consiste in una valutazione professionale della sicurezza tecnica degli ambienti esaminati e normalmente avviene con ispezione visiva, elettronica e fisica all'interno ed in prossimit? dell'ambiente in esame". Per una prima rapida e semplice auto analisi nel caso di sospetti di intercettazioni ambientali, Mobile Privacy propone una Check List di controllo. Sul mercato esistono diverse societ? che forniscono prodotti e servizi per la sorveglianza e la controsorveglianza. 7 Intercettazioni Informatiche Le telecomunicazioni, a causa dell'evoluzione tecnologica e della riduzione dei costi correlata, stanno progressivamente migrando verso la tecnologia VoIP - Voice Over Internet Protocol, letteralmente voce su protocollo Internet. Le telecomunicazioni voce sempre di pi? transitano sulla rete Internet anzich? sulle reti telefoniche. Dal punto di vista concettuale, non vi sono grandi differenze fra le intercettazioni di conversazioni telefoniche tradizionali e conversazioni VoIP. In Entrambi i casi, la captazione pu? avvenire sia in prossimit? dell'obiettivo, sia presso i centri di commutazione degli operatori telefonici (che forniscono anche accesso alla rete Internet) e presso le strutture tecnologiche di semplici fornitori di accesso Internet (Service Provider). Nella pratica, al momento le Forze di Polizia realizzano le intercettazioni con una combinazione di accessi presso i vari punti della rete Internet. 7.1 Tecniche di Intercettazione e Loro Impiego Gli operatori di rete mobile e di rete fissa offrono la deviazione dei flussi di dati (contrapposti alla deviazione delle linee voce) ai server delle Procure della Repubblica, come per esempio dichiarato dall'Amministratore Delegato di Vodafone Italia Pietro Guindani. A livello internazionale vi ? la tendenza ad andare nella direzione di applicare anche alle comunicazioni VoIP la captazione presso i centri di commutazione dei vari operatori. L'ETSI, organizzazione che gestisce lo standard GSM, raccomanda agli operatori uno standard in proposito. Le tecnologie VoIP hanno per? introdotto ulteriori variabili che complicano le operazioni di intercettazione e di Analisi del Traffico, se raffrontate alle tecnologie telefoniche tradizionali. 7.1.1 Cifratura Il programma software per chiamate VoIP pi? diffuso al mondo ? Skype. Da un PC, ma anche da un telefono cellulare, consente di fare chiamate verso altri PC e cellulari dotati di Skype. Inoltre consente di fare chiamate anche verso numerazioni di rete fissa (PSTN) e mobile (GSM, UMTS). In questo caso si parla di chiamate SkypeOut. Il programma ? stato sviluppato da informatici estoni cresciuti sotto il governo sovietico, che davano per scontato che qualcuno ascoltasse le conversazioni telefoniche. Per questo, come parte del pacchetto software, hanno inserito l'algoritmo AES, quanto di pi? avanzato e sicuro disponibile pubblicamente in fatto di cifratura. Ad oggi, l'algoritmo AES, standard adottato dal Governo degli Stati Uniti, non ? violabile. Probabilmente non lo sar? per un ventennio. Quando le Forze di Polizia si imbattono in indagati che conversano con due PC utilizzando Skype, non riescono ad ascoltare le conversazioni pur intercettando (ricevendo in copia dall'operatore telefonico o fornitore di accesso) il flusso di dati, che risulta incomprensibile. Per ovviare a questo ostacolo, si ? ricorsi ad un altro modello di attacco, che non prevede pi? l'assistenza tecnologica degli operatori che forniscono accesso alla rete. Il modello ? applicabile non solo a Skype, ma a tutti i software VoIP che fanno uso di algoritmi di cifratura, come per esempio un client VoIP con protocollo SIP che utilizzi Zfone di Philip Zimmermann. 7.1.2 Modello di Attacco alle Conversazioni Skype Il punto debole dei software VoIP cifrati ? il sistema operativo del computer o telefono cellulare su cui sono installati. Questo ? un problema che non solo non trover? soluzione, ma ? destinato a peggiorare con l'aumento della complessit? dei sistemi operativi. Per esempio ? possibile introdurre un software di tipo Trojan in un PC con sistema operativo Windows non rilevabile dai programmi antivirus commerciali. Il modello di attacco messo a punto dalle forze di polizia europee ? progettato proprio in questo modo. Progettisti software scrivono dei codici di tipo Trojan che possono essere installati sia con accesso fisico al computer obiettivo (intrusione nei locali come per il piazzamento di microspie ambientali) oppure in modalit? remota, per esempio con l'invio in allegato ad una e-mail (per un caso di furto di dati ? stato attaccata in questo modo la rete del Corriere della Sera, dal Tiger Team Telecom). Una volta installato, il software spia si occupa di captare la voce dell'utilizzatore del computer su cui ? installato prima che venga cifrata dall'algoritmo AES e quella dell'interlocutore dopo che ? stata decifrata. Il software verosimilmente agisce fra la scheda audio del computer ed il software VoIP, captando le conversazioni digitalizzate ma in chiaro. Una copia della conversazione pu? cos? essere inviata presso la destinazione desiderata. 7.1.3 Internazionalizzazione Interconnessioni e Localizzazione Chiamate Skype, ma anche altri tipi di servizi VoIP, offrono la possibilit? di fare chiamate verso le normali reti fisse e mobili. Questo significa che una chiamata partita da un PC ed instradata sulla rete Internet, in un certo punto deve essere deviata sulla rete fissa o mobile. Questo punto, nella maggior parte dei casi, fisicamente si trova nel territorio in cui risiede la numerazione cui ? destinata la chiamata. Per esempio, se un PC italiano effettua una chiamata SkypeOut su una numerazione americana di rete fissa, il dispositivo di instradamento della chiamata dalla rete Internet alla rete fissa si trover? quasi certamente sul territorio americano. Questo parch? il fornitore di accesso alla rete fissa che si trova negli USA pu? acquistare una chiamata di tipo urbano, al pi? basso costo possibile. Vengono cos? evitati i costi delle chiamate internazionali, ragione per cui il VoIP ? tanto conveniente per questo tipo di telecomunicazioni. A volte per? le cose possono complicarsi ulteriormente. Skype pu? decidere di acquistare il traffico da un rivenditore qualunque, con una struttura tecnologica residente in un paese qualsiasi. La stessa chiamata SkypeOut diretta verso gli USA pu? per esempio essere acquistata da un rivenditore in Inghilterra, il quale la ridizioner? sempre attraverso la rete Internet, verso gli USA. Negli USA la chiamata verr? instradata dalla rete Internet alla rete fissa, come nel caso precedente. Se non vengono messe in atto strategie particolari dal fornitore di servizi VoIP, in questo caso Skype, l'elemento che determina l'identit? della chiamata in partenza ? l'indirizzo IP. Il rivenditore inglese per?, per ragioni tecniche e commerciali, pu? cambiare l'indirizzo IP del chiamante, assegnandone uno nuovo. Il fornitore di accesso americano vedr? un indirizzo IP diverso da quello del PC da cui ? partita la chiamata in origine, e la correlazione fra i due indirizzi IP sar? conosciuta solo al rivenditore inglese. Nel caso Roveraro, verosimilmente ? accaduta una cosa simile. I rapitori del finanziere utilizzavano Skype per effettuare chiamate SkypeOut, le quali per loro natura non portano l'identificativo del chiamante. Non solo, ma le chiamate SkypeOut, pur partendo dall'Italia dirette verso un numero di rete fissa o mobile italiana, transitavano per una struttura tecnologica di interconnessione australiana. Gli investigatori hanno rilevato chiamate anonime per la richiesta del riscatto ed anche il fornitore di accesso alla rete fissa o mobile di casa Roveraro, non ? stato in grado di indicare l'indirizzo IP del PC da cui sono state effettuate le chiamate. Secondo le notizie di stampa, gli investigatori hanno dovuto rivolgersi direttamente ad E-Bay, proprietaria di Skype, per chiedere collaborazione. L'esplosione nel numero di fornitori di servizi VoIP non far? che peggiorare questo tipo di problema. Nel caso in cui il fornitore di servizi sia una piccola o media societ? residente in uno stato con cui l'Italia non ha un accordo bilaterale in materia di assistenza giudiziaria, potrebbe essere impossibile per le Forze di Polizia localizzare il luogo di partenza delle chiamate, oppure semplicemente, farlo con ritardo rispetto alle esigenze delle indagini. 7.2 Contromisure Per mettere in sicurezza le comunicazioni VoIP valgono gli stessi principi fondamentali considerati per le comunicazioni telefoniche. La cifratura delle conversazioni va sempre utilizzata e non ? difficile farlo. E' sufficiente utilizzare Skype, oppure, per coloro che giustamente diffidano della sua sicurezza, utilizzare un qualsiasi client VoIP che faccia uso del protocollo SIP ed integrarlo con Zfone di Philip Zimmermann. L'anonimato assume un ruolo ben pi? importante nelle comunicazioni informatiche rispetto a quelle telefoniche. E' l'unica contromisura efficace rispetto al modello di attacco che prevede l'installazione di software di tipo Trojan capaci di aggirare la cifratura delle comunicazioni, modello non applicabile alle normali comunicazioni telefoniche. Fino a che l'indirizzo IP dell''obiettivo ? sconosciuto, non ? evidentemente possibile installare in modalit? remota un software spia. La messa in sicurezza dei Contatti (chi chiama chi, quando, con che frequenza, con che durata) ? fortemente dipendente dall'anonimato, visto che per una qualsiasi conversazione VoIP, vi sono comunque una moltitudine di dispositivi intermedi lungo la rete Internet che registrano in file di log un numero di dati. Per la Localizzazione (i luoghi da cui sono originate e verso cui sono dirette le chiamate) ? possibile ricorrere alle stesse contromisure descritte per le intercettazioni telefoniche, prevalentemente a connessioni di tipo satellitare che, per loro natura, sono difficili da localizzare con precisione utile. Conclusioni La letteratura e la conoscenza sviluppate negli USA, prevalentemente in ambito militare, consentono di definire e classificare secondo schemi esistenti le intercettazioni telefoniche, ambientali ed informatiche. La tecnica di intercettazione privilegiata dalle Forze di Polizia ? quella telefonica, che prevede l?assistenza diretta degli operatori di telefonia. Nel mondo delle intercettazioni legali, esistono per? un numero impensato di casi di fuga di notizie, generalmente a vantaggio di politici, funzionari e criminali. Questa ed altre ragioni, spingono spesso gli investigatori ad utilizzare altre tecniche, fra cui le intercettazioni ambientali. Le intercettazioni ambientali sono anche il mezzo preferito dalle agenzie investigative private per raccogliere informazioni sulle conversazioni dei loro obiettivi. Solo in alcuni specifici casi, ? possibile per le agenzie realizzare delle intercettazioni telefoniche. Le intercettazioni informatiche, rese difficili dalla diffusione di Skype, il client VoIP pi? popolare al mondo, sono ora alla portata delle Forze di Polizia e, in tempi brevi, lo saranno anche per gli hacker. Per individui ed enti che operano nella legalit?, vi sono una serie di valide ragioni per difendere le proprie comunicazioni da attacchi esterni. Fra queste, il traffico illecito di tabulati telefonici e le intercettazioni illegali. Allo scopo, sono disponibili una serie di contromisure da integrare in Sistemi di Sicurezza. Una sola contromisura generalmente mal si adatta a situazioni di rischio, ed ? quindi necessario disporre il giusto mix di contromisure.