perbacco

Se ti incontro rido come uno scemo

Il Milan sta perdendo?

Tutti siamo innamorati di Alex

Non ci voglio credere Alex

Non ho ancora capito che tipo di giocatore

Hanno poco da fare la morale, co*****i loro e co*****i quelli che hanno distrutto il topo store La situazione precipita dopo la fuga dell'imprenditore che ribadisce di non voler cedere la sua quota della società granata{C} {C}Torino, esplode la rabbia ultras scontri con la polizia sotto il Comune{C} {C}L'attuale azionista del club assediato in hotel per ore riesce a lasciare la città sotto scorta della polizia Giovannone scortato dalla polizia (Photonews) TORINO - La situazione a Torino sta precipitando. La piazza del Comune è teatro di guerriglia. Gli ultras lancinao bottiglie, la polizia risponde con due cariche. Cassonetti incendiati, dehors distrutti, devastato uno Juventus store in via Garibaldi, lancio di fumogeni. Ci sono dei feriti, uno sicuramente tra i poliziotti colpito da un masso di 15 chili. Poi torna la calma. La rabbia è esplosa dopo una giornata di tensione culminata con la fuga di Luca Giovannone, scappato a un assedio durato almeno quattro ore di un centinaio di ultras che presidiavano l'albergo vicino a Torino dove alloggiava. I tifosi lo guardavano a vista e alcuni di loro hanno fatto irruzione per costringerlo a mollare il Toro - del quale detiene un'opzione sul 51% - all'imprenditore Urbano Cairo. Alcune vetrate dell'albergo - il Campanile di Moncalieri - sono state sfasciate e la reception è stata devastata, un giornalista è stato picchiato, due carabinieri portati via in ambulanza. Le forze dell'ordine sono riuscite a scortare fuori Giovannone, ma non lo hanno portato in in prefettura dova era prevista una riunione alle 17 per cercare ancora una volta la soluzione. Giovannone ha lasciato la città. L'imprenditore laziale - accorso insieme a una cordata di soci per rilevare il titolo sportivo e permettere l'iscrizione del Toro alla serie B - ha ribadito di non voler rinunciare al diritto di opzione, come invece aveva assicurato fino alla retromarcia di due giorni fa. E questo nonostante abbia contro tutti. Sia il sindaco che i tifosi sono schierati con l'editore Cairo che sta conducendo una trattativa praticamente ininterrotta da ieri mattina per convincere Giovannone a ritirarsi o a entrare in società come socio di minoranza. L'imprenditore ciociaro - che si vanta di essere il migliore amico del patron della Lazio Claudio Lotito - è rimasto per ore blindato nella sua camera d'albergo e ha ribadito di non voler andare in prefettura a continuare la trattativa e di non voler vendere. Il sindaco Chiamparino, dopo aver rivolto un appello alla calma agli ultras, ha convocato una conferenza stampa e ha detto che "allo stato sono esaurite le possibilità di mediazione" e ha condannato gli episodi di violenza "che rappresentano il punto più basso di un comportamento dei tifosi che fino a oggi aveva fatto onore alla squadra. Cairo smentisce voci che non lo volevano più interessato all'affare, ma sottolinea: "Non posso però prendere il Torino a seguito di ricatti, per cui invito i tifosi ad avere pazienza". Ma, cosa che rende la miscela ancora più esplosiva, il tempo per l'aumento di capitale per fare il campionato stringe e il Toro rischia, semplicemente, di venire cancellato dalla storia. Ecco la cronaca delle ultime ore dell'ennesima giornata nera per il Torino. Caccia all'uomo. I tifosi che ieri sera sono andati a dormire a un orario decente si sono addormentati con il cuore quasi in pace con la trattativa tra i legali di Giovannone e quelli di Cairo con l'intermediazione del Comune che sembrava andare verso la soluzione migliore: il Toro a Cairo e Giovannone fuori o in minoranza, formazione di una società per la pronta ricapitalizzazione di 20 milioni e un presidente motivato e amato dalla piazza. Ma nella notte l'imprenditore ciociaro non solo non firma ma fa perdere le sue tracce mentre sotto Palazzo civico i tifosi aspettavano l'habemus papam. Nel giro di poche ore e nella prima mattinata la situazione, già da giorni tesissima, diventa incandescente: gli ultras bloccano il traffico in più parti della città ma soprattutto scattano le ricerche di Giovannone. All'ora di pranzo arriva la dritta e viaggia sui siti granata: "Moncalieri, hotel Campanile, cercatelo lì". Detto fatto, poco prima delle tre gli ultras irrompono nell'albergo e lanciano fumogeni. Botte e incidenti, due carabinieri feriti, un giornalista picchiato. "Sono circondato". Giovannone è sotto assedio, ma non molla e dice al telefono: "Sono circondato dai tifosi e non posso uscire: la Digos mi ha detto di non aver forze sufficienti a garantire la mia incolumità, servono altri rinforzi. Stavo riflettendo con i miei legali se accettare l'offerta di Cairo di cedere parte delle mie quote mantenendo una minoranza, ed ecco che mi ritrovo assediato. Sono giorni che ricevo gravi intimidazioni a vendere, a questo punto mi sembra quasi un complotto. Io alle 14.30 avevo un importante appuntamento con un ministro della Repubblica, e son bloccato qui... bisogna fare qualcosa...". L'appello del sindaco. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, lancia un appello agli ultras: "Fermo restando il rifiuto di qualsiasi tipo di violenza, invito i tifosi a mantenere il senso di responsabilità che hanno dimostrato finora e a non compiere azioni che possano pregiudicare in questa fase delicata delle trattative l'esito positivo della vicenda". Poi Giovannone riesce a lasciare l'albergo e scoppiano gli scontri in centro. Assemblea sospesa. L'assemblea dei soci della Società civile campo Torino, che doveva decidere il passaggio di proprietà e l'aumento di capitale, è stata aperta e subito sospesa fino a domani. La richiesta di sospensione è arrivata dal sindaco Chiamparino e dai legali di Cairo, per avere 24 ore di tempo per consentire a quest'ultimo di completare gli accordi con Giovannone. Nel frattempo la Lega ha concesso al Torino una proroga per l'iscrizione al campionato di serie B: i granata avranno tempo fino a venerdì alle 20,29, un minuto prima dell'inizio della prima gara del torneo cadetto. Ma il tempo è poco. Niente maglie. E i tifosi, in mezzo a tutto questo, subiscono un'altra umiliazione gratuita: l'amichevole con il Giaveno, in programma oggi, è saltata si legge in una nota della società"a causa dell'indisponibilità, per le vicissitudini societarie di materiale tecnico e divise sociali consone ad affrontare dignitosamente una gara ufficiale".

Ma quanti anni hanno per sentire loro uno scudetto del 1927?

Povero Giac

Quei cretini dell'Inter festeggiano per il derby

HA PAREGGIATO IL CESENA

Bonucci è un pazzo

Giletti suca

Marotta che continua a ripetere 30 ridendo @@ "Abbiamo brindato con 30 bottiglie" è ubriaco marcio secondo me

@@

Immagine con il 30 bello in vista?

SIAMO NOI, SIAMO NOI, I CAMPIONI DELL'ITALIA SIAMO NOOOOOI

Ci vediamo a Torino ragazzi, mi sbronzo per 20 giorni di fila. Vi voglio bene

30

Vi voglio bene fratelli @@

Ora chiudo il forum, tolgo la partita del Milan e guardo solo quella della Juve senza audio.... Torno dopo. Arbitraggi vergognosi P*****A eva.

Risultati positivi MA: Gol fantasma Inter, Rigore regalato al Milan Rigore negato a noi (fallo di mano di Ariaudo), mancata espulsione a Naingollan