kaiser sose

quasi quasi da toccarsi "i ball..."

Queste sono giornate dove i grandi classici che hanno formato la nostra cultura prendono il sopravvento @@ :sisi: DOLORES de PANZA in una delle sue performance più epocali...

@@ @@ @@ La PASIONARIA del Tremendismo La DOLORES de PANZA della Curva Cagatona

Maledetti Pleiofs @@

"Paolino si è dimostrato un ultras vero, ha messo la faccia in una situazione non facile" Paolino Paperoga @@ la quintessenza del tremendismo @@ chissà sta faccia dove l'ha messa??

TOPO MIERDA CHE IL VENTO TI DISPERDA!!!! Ahhh ci voleva........qualcuno la deve pur pagare....

Geronimo Barbadillo, l'inventore della "Jogata Bonita" sefz

la loro ambizione è ormai sfrenata volano alto loro

"si quel Obama .......insomma quel nero lì..." (cit.tifoso Topo) Maledetti Pleiofs @@

Il timore che Angelone possa rimanere a Torino ma non nel Topino comincia ad agitare i sogni del Vate....... A mio avviso non avrebbe prezzo, vorrei tanto rivivere l'estate di "Serena P.u.t.t.a.n.a l'hai fatto per la grana" Il Toro in A ha bisogno di Ogbonna capitano Il difensore è l'icona dei tifosi e del club, che con lui ha riassaporato la Nazionale GIAN PAOLO ORMEZZANO TORINO Siccome pare che questa del Toro sia la fuga buona per la A, siccome ci crediamo, proviamo a pensare al Toro in A nella stagione 2012-13. Con Ogbonna o senza Ogbonna? Possibile che sia già stato ceduto. Qualcuno ci ha detto: al Milan. E abbiamo avvertito più o meno lo stesso sound di quando ci avevano detto di Lentini già rossonero e però ci eravamo convinti del passaggio soltanto dopo ferma smentita del presidente Borsano: «Il Toro compra, non vende». Siamo felici non avere niente di sensazionale ed esclusivo da anticipare. Siamo personalmente riusciti a superare eccome il mezzo secolo di giornalismo sportivo senza fare uno scoop di questo tipo, scoop che di norma presuppone una confidenza servile e debitoria con un qualche potente. Il meglio del nientescoop ci è stato regalato, o addirittura imposto con i suoi silenzi, dal grande Giampiero Boniperti, partner di confidenze giornalisticamente inutili perché da non divulgare e amico fraterno da una vita (esclusi i minuti del derby, quando c’è). Una volta per farci arrabbiare ci diceva che Lentini sarebbe finito alla Juve, adesso non lo dice di Ogbonna: buon segno, comunque. Cosa se ne farebbe di un Ogbonna un club che, perso un Ibrahimovic, dice che non averlo contro non è un vantaggio? Ma è possibile che Ogbonna resti in granata? Abbiamo un piano, ammesso che tutto non sia già stato fatto, nel qual caso speriamo almeno di suscitar rimorsi persino più che rimpianti e di propiziare uno shampoo di cenere. Prevedendo Ogbonna in azzurro agli Europei, prevedendo che continui a giocare bene per la semplice ragione che ha grande talento e grande fisico, prevedendo soprattutto che rimanga quel bravo e intelligente ragazzo granata che si è fatto crescere dentro e che pensiamo di avere individuato bene, pensiamo che di lui al Toro si possa fare un Totti. Anche senza spendere i soldi che la Roma ha speso per darsi e tenersi il capitano ideale: perché il Toro non ha l’habitat e quindi i mezzi della Roma, perché c’è la crisi e i soldi di adesso costano doppio, perché su Ogbonna e sul Toro potrebbero piovere gratificazioni assortite dal di fuori. Si pensi: primo giocatore di colore simbolo fisso di una squadra italiana, di tanta nobile città che ha fatto l'Italia e anche lo sport italiano. Da Cassino, la città martire dove lui è nato, a Torino, la città fachiro d’Italia per sofferenze e resistenze e sperimentazioni e pionierismi e miracoli, dal quasi Sud al molto Nord, per pochi euro e tanta intuizione. E anche dalla Nigeria dei suoi all’Italia che ha bisogno anche di gente come lui per sputare addosso al razzismo. Non escludiamo neppure che qualche grosso personaggio del mondo economico politico internazionale, uno con la pelle scura e lo sguardo chiaro e i soldi tanti ma non disonesti, possa essere interessato a investire in una squadra che ha un simbolo così. Magari stiamo delirando. O magari è tardi. In entrambi i casi, siamo sempre più ricchi di sogni che di fatti, dunque siamo veri tifosi granata.

devi chiedere all'archivio del Messaggero

sono amici di Moratti loro

Prodotti freschi dalla Stalla ne abbiamo??

:nono: .....maledetti pleiofs...

Maledetti pleiofs.....

la sconfitta del Topo in un derby al 90° e su autorete .asd 22 Novembre 1992 Juve 2 - Topo 1 (57' Sordo, 75' Vialli, 90' Venturin (aut))

Buon compleanno c o g l i o n i che ruminate nella stalla :Auguri: sono 10 anni che non segnate un gol nel derby sono 17 anni che non ne vincete uno ......e non so quando riuscirete a giocarne un'altro

mi adeguo

ragazzi ho letto l'ultimo articolo, in ordine di tempo, del Vate sulla Stampa. Questa volta ve lo risparmio..... è troppo difficile anche per me.... non riesco a dargli un senso compiuto....

:sisi: e se finiscono ai pleiofs.......son caxxi.....

@@ @@

Astuti come Alci......

Dall'articolo si evince che siano molto carichi in vista dell'imperdibile "mondei nait" della serie B Toro, dietro la Samp c'è la vetta Ventura: «Già ritrovati gioco e spirito: ora manca la promozione» GIANLUCA ODDENINO TORINO Sarà per il profumo di serie A che si respira con troppo anticipo attorno al Toro (16mila spettatori all'Olimpico e diretta su Sky Sport1) o perché da ex sampdoriano («Anche se sbiadito», sorride) conosce benissimo le insidie e le qualità degli avversari, ma Giampiero Ventura lancia l'allerta ai granata per il big-match di questa sera all'Olimpico contro i blucerchiati. I sedici punti di distacco in classifica e le sette posizioni di differenza nel corso della stagione hanno scavato un solco incolmabile a favore del Torino, che punta a riprendersi la vetta visti i pareggi di Sassuolo e Pescara, ma per una notte il vantaggio si annulla. «La classifica non bisogna proprio guardarla - avverte il tecnico genovese - perché loro sono forti e con il mercato di gennaio lo sono ancora di più. Dal punto di vista della qualità, la Samp è la squadra più competitiva del campionato». Più che il tradizionale «al lupo al lupo», Ventura si affida ad un altro tipo di entomologia pallonara per tenere alta l'attenzione dei suoi giocatori. «Come dice il saggio Trap: “Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco”. Ed allora occhi aperti perché per noi sarà una partita difficile: con Iachini vivono il loro momento migliore, giocano con adrenalina pura e sono radicalmente cambiati rispetto all'andata». Avvisato il Toro per la partita più attesa sotto la Mole, un po' per la rivalità e un po' per il blasone della sfida, Giampiero Ventura però può anche gustarsi apertamente il piacere di giocarsi una sfida così importante e nobile con la calma dei forti. «É un piccolo sogno che si corona per noi - riflette - perché quando siamo partiti ci siamo dati due obiettivi: riavere uno spirito da Toro e giocare a calcio. Ce l'abbiamo fatta ed ora puntiamo al terzo: salire in serie A. E se ce la facciamo, io tengo il 90% di questi giocatori: possono stupire perché hanno conoscenze e cultura del lavoro». Una promessa pubblica, anche se vale metà considerando il suo contratto in scadenza, che non può che stimolare una squadra che può raggiungere un doppio obiettivo stasera. Confermare la propria bontà e tenere ancora più sott'acqua l'avversaria più temibile ed attrezzata. «Sarà una partita da vedere perché si giocherà a calcio - prevede -, ma non ci sarà nessun verdetto. É troppo presto, anzi farei la firma per perdere 3-0 in casa con la Samp e poi vincere le prossime sette». Una provocazione bonaria, anche se poi Ventura si toglie uno sfizio: «C’erano tre squadre che partivano con l'obbligo di vincere, però solo una sta rispettando le attese e quella siamo noi». Caricato il Toro, il mantra granata di questa lunga vigilia è stato «nessun timore e nessun regalo», Ventura cercherà di battere la Sampdoria con il classico 4-2-4, affidandosi a «chi ha brillantezza mentale» e riproponendo la coppia Bianchi-Antenucci in attacco con Stevanovic a destra e Oduamadi a sinistra. A meno di sorprese, che però non coinvolgono l'oggetto misterioso Pasquato. «Se fosse arrivato un ragazzino della sua età dal Barcellona - risponde Ventura sulle due tribune consecutive dell'esterno - ci sarebbe stato lo stesso comportamento. É intelligente, mi piace e sta cercando di capire: spero possa darci una mano, ma lui deve pensare a crescere. E poi conta il gruppo, non vado dietro alle singole telenovele».

infatti ti volevo rispondere di non fare tanto......l'Aronico....

I topini giocano questa sera contro i ciclisti....