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Phil17

Tifoso Juventus
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  1. Sì, nello stesso tempo Vidal era evidentemente in cerca d'altro, Pirlo non più di primo pelo e Tevez aveva già il biglietto in tasca. Senza quei tre, insisto, perdiamo veramente molto, ma non è detto che con quei tre avremmo confermato l'eccellente annata. Quello che è certo è che QUEL tipo di gioco non è replicabile. Senza Pirlo, banalmente, devi giocare diversamente.
  2. Gli allenamenti servono a trovare equilibrio e gamba. Anche contro il Real Madrid, una partita a fine luglio è un allenamento. Se poi questo accade contro un squadra già molto avanti, beh, direi che non ha senso fare drammi. Io resto della mia idea, espressa più volte negli ultimi tempi: senza Pirlo, Vidal e Tevez questa squadra diventa molto più normale, e sarà Allegri a doverla far tornare speciale, con il contributo di alcuni nuovi, Khedira e Dybala su tutti, ma anche con la consacrazione in quel ruolo di Marchisio e l'esplosione di Pogba, che per me resta ancora, a tratti, incompiuto tatticamente. Mandzukic ha bisogno di tempo, come tutti, ma lui di più. Bisogna vedere Khedira al 100%, considerare la forma di Asamoah, valutare se Pereyra può crescere ancora. E il mercato è aperto.
  3. Prima del suo arrivo, la nostra squadra aveva grande cuore, grande voglia, ma aveva bisogno di razionalità, tempi, fosforo, lucidità, insomma un rinnovato progetto tattico. Qualcosa che richiede mesi, nella migliore delle ipotesi, per diventare un progetto concreto. Oppure ci vuole un pomeriggio, quello in cui fai mettere una firma su un foglio ad Andrea Pirlo. La nostra storia recente è cambiata così, con la firma di un giocatore dichiarato finito dalla squadra che lo aveva tanto amato e che da lui aveva tanto ricevuto. Un piccolo tratto di inchiostro che ha cambiato il corso di una squadra, la nostra, che sembrava incapace di tornare all'antica gloria e di imporsi sul campionato italiano come tradizionalmente aveva fatto per decenni. Poi è arrivato Andrea Pirlo. Non ha chiesto fanfare, lui, il maestro, perché non è uno di molte parole. Ha chiesto gli dessero in mano la squadra. E l'ha fatta girare come difficilmente gira una squadra di calcio. Ha toccato migliaia di palloni e quasi tutti nel modo giusto. Ha risolto partite con un lampo di genio, con un colpo di classe, con una punizione oltre i limiti della fisica. Nella sua ultima stagione, la più faticosa, è arrivato in finale della coppa più importante e ha pianto più degli altri. Avrebbe voluto cambiare anche quella partita, non solo il corso dei quattro anni precedenti, ma non c'è riuscito. Va in America nel momento in cui, forse, avrebbe dovuto smettere per ragioni di causa superiore, il tempo, di fare di una squadra la sua squadra. Arriverà il giorno in cui racconterò ai miei figli di aver avuto il privilegio di vedere Andrea Pirlo con la maglia della Juve. Grazie, Maestro.
  4. Ma infatti questa cosa non la capisco assolutamente: perché mai bisognerebbe criticare l'uomo? Come ho scritto, non è tra i miei preferiti, non lo è mai stato, ma è fortissimo e un vero gladiatore. Quest'anno ha dato tutto e non ha vinto né la classifica marcatori né la Champions: capisco che voglia accelerare il rientro. Non capisco perché bisognerebbe criticare l'uomo. È stato coerente, serio e non ha mollato mai un colpo.
  5. Ha scelto così. I suoi datori di lavoro glielo permettono. Va tutto bene. Non ha senso farla lunga. Perdiamo un giocatore importante, che per me forse non è tra i più forti dieci attaccanti del mondo, come invece leggo, ma che ha dato tutto per noi. Gratitudine reciproca, perché è stato fondamentale, ma c'era un patto non scritto sul suo ritorno in Argentina. Tanto la disperazione quanto gli insulti sono fuori luogo. Ripeto: ce ne faremo una ragione. E, con il cuore, grazie.
  6. È interessante notare che per quasi tutti voi il fattore spogliatoio non conta... Idem la crescita dei giovani... Mah, sono perplesso. Inter e Milan si sono sfaldate insieme allo spogliatoio. Noi siamo tornati grandi grazie ai cinque rimasti e poi all'arrivo di Pirlo e Barzagli. Gente così ha una mentalità che altri si sognano. Questo non vuol dire titolari a vita. Vuol dire che non ci sono solo i novanta minuti.
  7. A me se gli freghi o no qualcosa non frega: quattro anni titolare e pioggia di titoli. Questo conta. Voglio gente forte, non gente affezionata. Un professionista non è un tifoso.
  8. Pirlo fa quello che vuole, con i piedi, con le scelte, con le decisioni. Sono quelli normali ad avere vincoli. Non le divinità.
  9. Gli osservatori tecnici dell'UEFA hanno nominato i giocatori dell'anno della Champions. I centrocampisti sono: Pirlo Marchisio Kroos Busquets Rakitic Iniesta E' pieno di gente che non capisce un c****, lì fuori: Pirlo ci ha fatto perdere la Champions e nemmeno lo sanno... (NB: commento sarcastico).
  10. Non è irrilevante avere in campo uno cui puoi sempre dare la palla. Non contano solo goal e assist.
  11. Largamente d'accordo. Ma Pirlo ha vinto più di tutti, in rosa, ed è indubbiamente, con Buffon, la star mondiale riconosciuta da tutti. Gratitudine, sincera, per tutto. E consapevolezza che, forse, senza di lui non saremmo mai rinati. Quanto al resto, è vero quello che dici: Pirlo non ha ragioni curriculari per dichiarare amore eterno alla Juve e un giocatore del suo talento in panchina non ci va. Se poi ha deciso che non ha voglia di andare in giro per il mondo e, quindi, qualche compromesso può accettarlo, ben venga. Pirlo è l'anima di una squadra, sempre. Gliela consegni a inizio stagione e la ritiri alla fine, facendo un bilancio, quasi sempre positivo. Non può essere usato alla Del Piero, semplicemente perché per ruolo e impatto sul gioco sono differenti.
  12. Mi indichi tutti i goal presi su palle perse da Pirlo?
  13. Pirlo non aveva bisogno di noi per vincere: ha vinto più altrove che da noi, ad esempio. Poteva venire a fare la star, invece si è messo a correre davvero. Ricordi cosa dicevano in tanti al suo arrivo, anche qui? Una preoccupazione era che venisse a fare il prepensionato. Ha fatto il febomeno e anche l'operaio, se serviva. Poi, vabbè, gli hanno dato lo stipendio...
  14. Un altro anno, dosato, può farlo. Chiaramente gestito e non titolare per curriculum. Ma, insisto, c'è molta ingratitudine per lui, Tevez e altri: arrivare in fondo è costato uno sforzo enorme, che hanno pagato. Pirlo in questi quattro anni ha veramente corso tanto, arrivando a otto, dieci chilometri a partita. Per uno a fine carriera significa responsabilità e gratitudine. Penso che lui abbia dato alla Juve più di quanto abbia preso, sinceramente.
  15. Senza quel lancio il turno forse non lo passi, però. Noi Rakitic e Iniesta non li abbiamo. Banalmente.
  16. Primo. Secondo, gli hanno offerto un prolungamento.
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